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C.r. Puglia 28.03.2023
FILE TYPE: Video
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutte e a tutti, care colleghe e cari colleghi.
Diamo inizio alla seduta.
Approviamo il processo verbale della scorsa seduta, 14 marzo 2023.
Hanno chiesto congedo i colleghi Conserva e La Notte.
Comunicazioni al Consiglio.
Si informa che la Corte costituzionale, con decisione n. 32 del 25 gennaio 2023, depositata in Cancelleria il 28 febbraio 2023, ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 19, comma 3, della legge regionale 2 maggio 2017, n. 9 (Nuova disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, all’accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private), nel testo vigente anteriormente alle modifiche introdotte dall’articolo 49, comma 1, della legge regionale 30 novembre 2019, n. 52 (Assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019 e pluriennale 2019-2021) e dall’articolo 9, comma 1, della legge regionale 7 luglio 2020, n. 18 (Misure di semplificazione amministrativa in materia sanitaria), limitatamente alle parole “, salvo che non si tratti di modifiche, ampliamento e trasformazione di cui all’articolo 5, comma 2, inerenti strutture già accreditate”.
Delego per le assegnazioni alle Commissioni il collega De Leonardis. Prego.
Speaker : DE LEONARDIS.
Sono stati assegnati alla I Commissione il disegno di legge n. 21 del 13 marzo 2023; il disegno di legge n. 22, sempre del 13 marzo 2023; il disegno di legge n. 23 del 13 marzo 2023; il disegno di legge n. 24 del 13 marzo 2023; il disegno di legge n. 25 del 13 marzo 2023; il disegno di legge n. 26 del 13 marzo 2023; il disegno di legge n. 27 del 13 marzo 2023; il disegno di legge n. 28 del 20 marzo 2023; il disegno di legge n. 29 del 20 marzo 2023; il disegno di legge n. 30 del 20 marzo 2023; il disegno di legge n. 31 del 20 marzo 2023; il disegno di legge n. 32, sempre del 20 marzo 2023; il disegno di legge n. 33 del 20 marzo 2023; il disegno di legge n. 34 del 20 marzo 2023.
Alla II Commissione, invece, c’è una richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n. 271 del 9 marzo 2023.
Alla V Commissione una proposta di legge a firma dei consiglieri La Notte e Mennea su “Territorio, paesaggio e urbanistica: come tutelare e valorizzare la bellezza del territorio pugliese”; una proposta di legge a firma dei consiglieri Picaro, Ventola, Caroli, De Leonardis, Gabellone, Perrini “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 26/2020”; una richiesta di parere deliberazione della Giunta regionale n. 306 del 13/03/2023.
Alla VI Commissione è stata indirizzata una proposta di legge a firma del consigliere Tupputi “Istituzione della Fondazione della disfida di Barletta”; una proposta di legge a firma dei consiglieri Casili, Barone, Di Bari, Galante “Case e studi delle persone illustri della Puglia”; una richiesta parere deliberazione n. 278 del 13 marzo 2023.
Alla VII Commissione è stata inviata, e anche alla IV in sede consultiva, una proposta di legge a firma dei consiglieri Amati, Mennea, Clemente, Ventola, Pagliaro, Romito, De Blasi “Istituzione di Commissione d’indagine per accertare eventuali responsabilità amministrative nell’attività di contenimento della Xylella fastidiosa.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Mozioni presentate.
Speaker : DE LEONARDIS.
Mozioni presentate.
Mozione Delli Noci: “Ritardo trasferimento Fondo di sviluppo e coesione”.
Mozione Perrini: “Illegittima applicazione del tributo consortile. Adozioni Piano di bonifica e ridefinizione dei Piani di classifica”.
Mozione Picaro: “Il futuro della pediatria attraverso il potenziamento degli studi professionali e il self help diagnostico di primo livello”.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Passiamo all’ordine del giorno.
Innanzitutto vorrei che insieme facessimo gli auguri all’Aeronautica militare. Oggi è la giornata dell’Aeronautica Militare, che testimonia anche l’anniversario della Fondazione come indipendente rispetto all’Esercito.
Per cui mi sento autorizzata a presentare, anche a nome vostro, di tutto il Consiglio, gli auguri alla Aeronautica militare.
Rispetto all’ordine del giorno, abbiamo concordato in Conferenza dei Capigruppo la programmazione dei lavori sia per oggi sia per i prossimi Consigli. Vorrei informarvi rispetto ai prossimi Consigli. Il prossimo sarà il 18 e poi il 19 aprile, due giornate di seguito perché è un mese particolare con numerose giornate festive, quindi 18 e 19 aprile. Poi facciamo il Consiglio il 2, il 16 e il 30 maggio. Chiedo scusa, il 2 maggio e il 23 maggio. Chiedo scusa. Correggiamo. Lo ripeto, il 2 maggio e il 23 maggio.
Rispetto all’ordine di oggi, partiamo con il primo punto all’ordine del giorno. Anticipiamo la proposta di legge al n. 15, poi di seguito facciamo la 5, la 6, la 7, la 2, la 11, la 16 e la 19. Questa è la programmazione concordata. Prevediamo di chiudere alle 16.30.
Se non ci sono osservazioni, passiamo subito al primo punto all’ordine del giorno: “Disegno di Legge n. 17 del 06/03/2023 “Ratifica dell’Intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”.
Relatore, consigliere De Blasi.
Speaker : DE BLASI, relatore.
Buongiorno, signor Presidente, colleghe e colleghi consiglieri.
Il presente disegno di legge regionale è finalizzato alla ratifica dell’intesa sottoscritta il 6 dicembre 2022 tra la Regione Puglia e le altre Regioni italiane e le Province autonome di Trento e Bolzano, con la quale le Regioni hanno concordato di ricorrere al procedimento individuato dall’articolo 117, settimo comma, della Costituzione per accelerare il processo di istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
La Conferenza è la principale sede di concertazione e cooperazione tra le Regioni e le Province autonome. La suddetta intesa contiene l’impegno a definire formalmente, attraverso fonte legislativa regionale e provinciale, la composizione, l’articolazione e le funzioni della Conferenza come soggetto istituzionale per rafforzarne il ruolo di principale organismo di coordinamento delle Regioni e delle Province autonome nell’interlocuzione con il Governo centrale e il Parlamento.
Il presente disegno di legge si compone di quattro articoli, che declinano le finalità e l’oggetto, l’efficacia dell’intesa, la conferma del contributo annuale a favore del Centro regionale studi e documentazioni e l’entrata in vigore.
Il disegno di legge non comporta oneri a carico del bilancio regionale, quindi è stato presentato un emendamento per inserire la clausola di invarianza finanziaria, sostituendo l’articolo relativo all’entrata in vigore, che dovrà essere votato dal Consiglio.
La VII Commissione, nella seduta del 16/03/2023, ha esaminato il disegno di legge e, esauriti la discussione e il confronto, dopo aver votato ed approvato l’emendamento presentato, la Commissione, all’unanimità dei voti dei commissari presenti, ha espresso parere favorevole al disegno di legge n. 17 del 06/03/2023, così come emendato.
Il disegno di legge è ora sottoposto alla valutazione dell’Aula.
Colgo l’occasione per ringraziare il proficuo lavoro svolto in Commissione dai colleghi e le colleghe e gli uffici della VII Commissione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Procediamo con l’esame e il voto sulla legge.
Articolo 1.
Ci sono interventi? No.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato all’unanimità.
Articolo 2 (Efficacia dell’intesa).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato all’unanimità.
Articolo 3 (Partecipazione al CINSEDO).
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti? No. Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
È approvato all’unanimità.
Articolo 4 (Clausola di invarianza finanziaria).
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
È approvato all’unanimità.
Votiamo la legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti? No.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
La legge è approvata all’unanimità.
Passiamo al punto n. 15): “Misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare”.
Relaziona il Presidente Pagliaro. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Questa mia proposta di legge ‒ lo sapete tutti, colleghi, perché è stata sottoscritta praticamente all’unanimità ‒ è un bel segnale di condivisione e compattezza su un tema così importante. Punta a tutelare una specie purtroppo vicina all’estinzione, che è quella del riccio di mare, e a salvaguardare i fondali del nostro mare.
Le cause le conosciamo, ma non si riesce a incidere per fermarle. Mi riferisco anche al prelievo massiccio e indiscriminato, anche al di sotto dei 7 centimetri di diametro, che dovrebbero essere il minimo consentito per legge. Mi riferisco naturalmente al prelievo non autorizzato, senza licenza, che è una vera piaga oramai per il nostro mare.
Se cinquanta anni fa potevamo contare fino a dieci esemplari per metro quadrato nelle secche marine, oggi sono rarissimi e spesso di dimensioni inferiori a quelle consentite per il prelievo. Un riccio impiega dai quattro ai cinque anni per raggiungere i 7 centimetri, ma non gli viene dato il tempo di crescere.
Quindi, tornando alla nostra proposta di legge, abbiamo un paradosso che di fronte a un plebiscito di firmatari, siamo ben quarantanove, tra cui il Presidente Emiliano e la Presidente Capone, nel bilancio regionale non è stato previsto il finanziamento di questa proposta di legge.
Siccome non c’è più tempo da perdere, già in questi giorni stiamo assistendo alle razzie di ricci marini, con relativi sequestri, abbiamo pensato, insieme ai colleghi Capigruppo, di presentare degli emendamenti per eliminare gli aspetti legati alle spese, agli elementi legati alla norma finanziaria, ci auguriamo solo per il momento, questo sia ben chiaro, in modo che si possa comunque raggiungere l’obiettivo principale che è quello del fermo pesca. Gli emendamenti comunque hanno eliminato la possibilità di prevedere il monitoraggio, cosa che avevamo oltretutto concordato con le Università della nostra Regione, la sensibilizzazione e i ristori ai pescatori autorizzati con patentino.
Rimane, però, in piedi l’obiettivo primario, appunto, che è quello dello stop della pesca, per impedire fin da subito l’accaparramento degli stock ancora esistenti, in modo da favorire la riproduzione e fermare l’ulteriore depauperamento dei nostri fondali. Il fermo è oramai necessario in modo che si possa, consentire il recupero e la ricostituzione delle risorse legate al nostro mare. Tre anni di stop sono il minimo indispensabile. Già da diversi anni – questo è un altro aspetto molto importante, che forse molti non sanno – la polpa di riccio che viene servita nei nostri ristoranti, nei ristoranti del Salento o della Puglia, proviene nella stragrande maggioranza dei casi da altri Paesi del bacino del Mediterraneo, ma anche oltre, dalla Spagna, dal Portogallo, dall’Albania, dalla Grecia, dal Cile addirittura, in questi vasetti, e quindi se qualcuno teme di non poterlo fare, di non poter più mangiare gli spaghetti ai ricci stia tranquillo perché arriveranno comunque da altri mari di tutto il mondo. Ma noi dobbiamo salvaguardare il nostro mare, quindi avendo già dilapidato una risorsa così preziosa non solo dal punto di vista commerciale e gastronomico, ma anche ambientale, perché voglio ricordare che i ricci svolgono una insostituibile azione di pulizia dei fondali rocciosi, e quindi sul fermo pesca chiedo un voto unanime per dare un segnale di coerenza che, come mai in questo caso, dovrebbe essere scontato, visto che la proposta di legge è stata firmata da 49 consiglieri su 51, compreso il Presidente, e anche gli emendamenti sono stati firmati da tutti i Capigruppo, che ringrazio, così come ringrazio tutti i colleghi per la sensibilità verso questo tema.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : ROMITO.
Grazie, Presidente.
Intanto mi aggiungo ai suoi auguri puntuali e assolutamente doverosi all’Aeronautica militare italiana, l’Arma Azzurra, fiore all’occhiello delle nostre Forze armate.
Ho ascoltato la relazione del Presidente Pagliaro, anche questa del tutto appropriata, perché il tema dei ricci di mare e la salvaguardia di prodotti che sono propri del nostro DNA, è uno degli argomenti di cui il Consiglio regionale dovrebbe occuparsi con più attenzione. Stiamo correndo il concreto rischio di vedere desertificati i nostri fondali. In un momento in cui si parla sempre di blue economy, di economia del mare e di tutto quello che dall’economia del mare rinviene, cioè la ricchezza del nostro territorio, credo sia assurdo che la nostra Regione non abbia alcun tipo di regolamentazione accessoria rispetto alla pesca del riccio, che è uno dei simboli della regione Puglia, certamente uno dei simboli della città di Bari,
Credo che questa proposta del Presidente Pagliaro sia assolutamente puntuale e vada nella direzione di tutelare una ricchezza comune, una ricchezza di tutti, che, invece, per l’avidità di alcuni – volevo utilizzare un termine meno forte, ma non ce ne sono, il termine vero è avidità – stiamo correndo il rischio concretissimo di perdere.
Lo ha detto bene il Presidente Pagliaro, c’è una ricca rete economica che basa sul riccio la sua grandezza. Ecco, non deve preoccuparsi nessuno. Ci sarà occasione, e i ristoratori e gli operatori commerciali sanno già in che modo dirigere la propria attenzione per procacciarsi la materia prima da altri fondali, che non siano quelli pugliesi e non siano quelli già estremamente esausti a causa di una pesca selvaggia contro le regole e che non tiene conto dei princìpi basilari del rispetto della natura.
Preannuncio da adesso il mio voto favorevole all’iniziativa del Presidente Pagliaro, sottoscritta da tutti i colleghi e anche da chi sta parlando, perché credo che questo sia uno dei primi passi da compiere per poter valorizzare il nostro territorio.
Dopodiché, però, devo fare un inciso, per amore di verità. Pare assurdo che in linea di principio siamo tutti d’accordo; all’atto pratico, poi, nel bilancio della Regione, che pure ha visto una serie innumerevole di mance e mancette, non trovi, invece, un’allocazione puntuale un’iniziativa che non tutela l’orticello di qualche consigliere regionale, orticello elettorale, ma teoricamente dovrebbe tutelare l’orto di tutti i pugliesi. Questa è una nota evidentemente di grande dissenso e di amarezza. Il Governo della Regione Puglia è stato assolutamente puntuale ed efficace nel prevedere ogni genere di mancia in sede di bilancio regionale per iniziative proposte da singoli consiglieri. Ha omesso, invece, di finanziare un intervento che serve a 4 milioni di cittadini pugliesi e serve a tutelare il nostro mare. Questa è una delle tante contraddizioni che il Governo di questa Regione, purtroppo, ormai ci dà modo di osservare. Il nostro compito, per onestà intellettuale, è quello di stigmatizzarlo, oltre a votare favorevolmente una linea di principio, che è quella che il Presidente Pagliaro ha ben esposto.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Casili. Ne ha facoltà.
Speaker : CASILI.
Grazie, Presidente.
Anche noi abbiamo condiviso, come Gruppo, la proposta del collega Pagliaro. Siamo consapevoli dell’importanza di tutelare il nostro mare. Lo sfruttamento ha portato, purtroppo, a una scomparsa sui primi tratti di specchio a mare del riccio di mare. Ma non è l’unico caso. Tanto che nella passata legislatura ‒ vorrei ricordarlo ‒ abbiamo votato all’unanimità una mozione che impegnava il Consiglio a istituire anche i parchi marini. Il problema dell’istituzione delle aree marine protette è sotto gli occhi di tutti. L’iter è abbastanza farraginoso e richiede l’intervento da parte del Ministero. Passa fin troppo tempo prima di poter tutelare gli specchi a mare su ettari di superficie marina.
La proposta va in tal senso: cogliere l’opportunità di ampliare le aree marine protette preesistenti, ma soprattutto di poter allargare il buffer dei primi tratti di costa, quindi dei primi specchi di mare, attraverso la presenza dei parchi naturali già presenti.
Questo favorirebbe una maggior tutela dei primi tratti di mare dove è presente una certa biodiversità e dove si può ripristinare il potenziale sulle nostre coste.
Per cui, votando la proposta del consigliere Pagliaro, ricordiamo e impegniamo anche gli Assessorati competenti a poter verificare, dopo quella mozione votata in Consiglio regionale, la possibilità di poter allargare gli specchi, le aree marine protette e i parchi già presenti, i parchi naturali presenti a terra sulle prime superfici e sui primi tratti di specchi a mare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Casili.
Non ci sono altri interventi.
Prima di passare al voto sulla legge, vi devo chiedere la cortesia di tornare al precedente punto per votare l’urgenza, perché diversamente non arriviamo entro il 30 con la pubblicazione e gli adempimenti connessi.
Chiedo un aiuto ai tecnici.
Votiamo l’urgenza sul punto n. 1).
Lo possiamo fare con alzata di mano, ovviamente.
La votazione è aperta, con alzata di mano. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? All’unanimità.
L’urgenza è approvata.
Andiamo ora all’articolo 1.
Ricordo che è assente anche Splendido per giustificato motivo.
Articolo 1 (Finalità).
È arrivato un emendamento. Questo è aggiuntivo. Ce n’è un altro anche? No. Sull’articolo 1 è l’unico emendamento? È aggiuntivo.
All’articolo 1 non ci sono emendamenti.
Votiamo.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Dobbiamo aggiungere il voto della consigliera Di Bari e del consigliere Lacatena. Quale voto, favorevole? Favorevole.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
È approvato all’unanimità.
Articolo 2.
All’articolo 2 c’è un emendamento: “All’articolo 2 le parole ‘e comunque fino alla data del 30 aprile 2025’ sono soppresse”.
Votiamo per l’emendamento. Non ci sono interventi.
La votazione è aperta.
C’è una richiesta di intervento. Lo può fare dopo? Ci sono problemi? Non vi dispiacete, il chiarimento esclude il voto? Okay. Allora, sospendiamo questa votazione, chiudiamola, la riapriamo perché il consigliere Pagliaro vuole fare una precisazione, un chiarimento che incide sul voto. Ma il presentatore dell’emendamento è lei, Presidente Pagliaro. Non ci posso credere. Allora, stiamo votando sull’emendamento all’articolo 2 che lei ha presentato. Okay.
La votazione è aperta.
Votiamo, votiamo. Sebastiano, hai votato? La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
L’emendamento all’articolo 2 è approvato.
Votiamo, adesso, per l’articolo 2.
Prego, consigliere Romito.
Speaker : ROMITO.
Presidente, mi passa l’articolato?
Chiedo al proponente Pagliaro, anziché produrre un emendamento, di fornire un’interpretazione autentica della norma, che resti, ovviamente, agli atti. L’articolo 2 è così rubricato: “Nel mare territoriale della Puglia, a decorrere dall’entrata in vigore della presente legge, è vietato il prelievo, la raccolta, la detenzione, il trasporto, lo sbarco e la commercializzazione degli esemplari di ricci di mare e dei relativi prodotti derivati freschi”. Bene. Andrebbe puntualizzato, secondo me. Lo spirito del legislatore è chiaro, però, così come è scritto... L’incipit è “Nel mare territoriale” e poi viene scritto anche “la detenzione”. È evidente che il mare territoriale non può detenere nulla.
Il Presidente Pagliaro ha spiegato in termini chiari quale era il suo intento, però per i posteri io direi che è il caso di specificare. Credo che l’interpretazione da dare a questa norma sia che è vietata la pesca, il trasporto, la commercializzazione del prodotto proveniente dal mare territoriale pugliese. Ciò vuol dire che, ove l’operatore commerciale dovesse reperire il riccio da territori altri, dove non è vietata la pesca, teoricamente questo non è vietato dalla norma. Vorrei sincerarmi e premurarmi di questo.
Speaker : PRESIDENTE.
L’interpretazione autentica non serve a niente, però. O fa un emendamento oppure la norma rimane così com’è.
State chiedendo qualche secondo per produrre l’emendamento.
Attendiamo per la votazione sull’articolo 2, perché il consigliere Romito, d’intesa con il Presidente Pagliaro, sta presentando un emendamento. Siamo pronti? Allora, sta arrivando l’emendamento.
Colleghi, richiamo la vostra attenzione.
Si aggiunge, con l’emendamento, un secondo comma all’articolo 2: “La commercializzazione del riccio di mare non è vietata per gli esemplari provenienti, con certificazione e tracciabilità secondo legge, da mari territorialmente non appartenenti alla regione Puglia”.
Ci sono interventi? Prego, Presidente Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
Volevo chiedervi se alla base di questo emendamento c’è una conoscenza della situazione in altri mari della presenza di abbondanza di ricci, sennò mi pare un pochettino egoistico come ragionamento. Cioè, stiamo dicendo: da noi non si possono pescare perché evidentemente ci risulta esserci un problema, quindi ci preoccupiamo, giustamente e a ben ragione, di evitare che ci sia questo depauperamento, questo danno ambientale, però poco ci importa se avviene da altre parti. Non mi entusiasma, questo tipo di ragionamento, a meno che alla base non ci sia uno studio dove si dice che da altre parti c’è un problema di sovraffollamento, come le carceri, per esempio, e c’è bisogno di tirarne fuori un po’. Allora va bene. Sennò è veramente antipatico come messaggio. Ci piacciono, ce li vogliamo mangiare, però tuteliamo i nostri e mangiamo quelli degli altri. Questo è, tradotto, il ragionamento.
Onestamente, se mi viene spiegato che in altri posti c’è un’abbondanza e che, quindi, c’è l’esigenza di pescarli, io sono disposto. Diversamente, onestamente mi pare un ragionamento che ‒ avrò dei limiti io ‒ non mi pare fili tanto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Tutolo.
Consigliere Romito, prego.
Speaker : ROMITO.
Presidente, vorrei fornire una risposta, anche a nome del collega Pagliaro, che ha originato questa norma, per rassicurare il collega Tutolo. Noi non siamo esperti di ittica né siamo esperti di forestazione dei mari o di fauna marina. Però, collega, siamo sufficientemente esperti di norme. L’epigrafe dell’Aula reca “Consiglio regionale della Puglia”. È evidente che noi possiamo legiferare per quanto di nostra competenza. Quindi, sarebbe oltremodo lesivo anche delle opportunità e delle prerogative di altre Regioni se noi intervenissimo con norma regionale sui diritti e sulle facoltà di altre Regioni che, magari, potrebbero tranquillamente dire “pescate tutti i ricci che volete”.
Quindi, non foss’altro che per una competenza territoriale, credo che l’emendamento sia assolutamente puntuale. Credo di riferire il pensiero del Presidente Pagliaro.
Grazie, colleghi.
Speaker : PRESIDENTE.
Devo dire che questo è il problema di quando le norme non si affrontano in Commissione. Sarebbe necessario.
Presidente Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO.
È ovvio che noi abbiamo una potestà nella nostra Regione, però nella nostra Regione ben potremmo dire che non possono essere commercializzati nemmeno quelli che si pescano altrove. Sennò, alla fine, ci stiamo prendendo in giro. Non è che noi dobbiamo semplicemente dire che non si possono vendere qui quelli pescati qua, ma non si possono vendere nemmeno quelli pescati altrove.
Ripeto: è un ragionamento che credo sia di buonsenso, però può darsi pure che non ho capito nulla e funziona quel tipo di… A me è antipatico assai quel tipo di ragionamento. Poi, se a voi piace, me lo farò piacere, votando “no”, ovviamente, a questo emendamento, perché non funziona. È la cosa più antipatica di questo mondo andare a decidere in casa degli altri cosa fare.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ci sono altri interventi.
Votiamo sull’emendamento. Questo è l’emendamento che ho letto. Lo ripeto? “All’articolo 2 si aggiunge il seguente comma: ‘La commercializzazione del riccio di mare non è vietata per gli esemplari provenienti con certificazione e tracciabilità, secondo legge, da mari territorialmente non appartenenti alla Regione Puglia’”, anche perché un divieto di commercio è difficile introdurlo con la competenza della Regione Puglia.
Non stiamo introducendo il divieto di commercio, stiamo introducendo il contrario. No, non funziona così. Okay.
Votiamo. La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 38, favorevoli 37, astenuti 1, contrari 1.
L’emendamento è approvato.
Adesso passiamo al voto sull’articolo 2, nel testo emendato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 39, contrari 1.
L’articolo è approvato.
Passiamo all’articolo 3.
All’articolo 3 ci sono due emendamenti.
Leggiamo il primo emendamento: “All’articolo 3 le parole alla lettera d) ‘l piano di monitoraggio scientifico sugli effetti del fermo pesca e le modalità e i criteri per l’attribuzione di un compenso per l’attività di cui alla lettera a)’ sono soppresse”. Quindi, sono soppresse la lettera d) e la lettera e).
Vuole illustrare l’emendamento, Presidente Pagliaro? Vuole illustrare il suo emendamento? L’emendamento all’articolo 3 (Misure di salvaguardia per la tutela del riccio del mare), dove si sopprimono la lettera d) e la lettera e). prego.
Speaker : PAGLIARO.
È quello che ho anticipato nell’intervento di presentazione della legge. In buona sostanza, non essendoci risorse, abbiamo eliminato la parte relativa alla sensibilizzazione e al monitoraggio. Quindi, ci siamo solo fermati all’aspetto più importante, quello del fermo pesca, in attesa di trovare le risorse per poter procedere al resto.
Questi emendamenti sono finalizzati a questo aspetto: superare la mancanza di risorse per questa proposta di legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO.
A mio avviso, bisognerebbe cambiare il nome di questa legge, specificarlo meglio: misura di salvaguardia del riccio di mare di Puglia. È questo di cui stiamo parlando. Quel titolo, secondo me, non va bene. Attenzione. Se noi ci vogliamo prefiggere come mission, come compito quello di salvaguardare il riccio, il riccio non ha una carta d’identità, quindi non sappiamo la sua... Non dico “provenienza”, perché con la tracciabilità probabilmente è possibile. Però, ripeto, non mi pare normale il titolo di una legge che dice “salvaguardia del riccio di mare” e poi, con un emendamento, diciamo che, però, quello pescato altrove ce lo possiamo mangiare. Non stiamo salvaguardando il riccio di mare. Stiamo salvaguardando il riccio di mare della regione Puglia.
Quindi, sarebbe corretto specificare nel testo della legge questa roba qua. Non possiamo dire una cosa che non è. Mi scuso, forse non ho capito granché.
Speaker : PRESIDENTE.
Sembra assolutamente accoglibile. Presidente Tutolo, la sua proposta è assolutamente accoglibile. Se prepara un emendamento... Vuole che glielo prepariamo noi? Lo prepariamo noi e lo leggiamo. Lo vuole fare lei? Le chiedo scusa, non ho sentito. Non ho sentito, Presidente Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
La mia era una “provocazione”. Mi pare chiaro...
Speaker : PRESIDENTE.
Invece è corretto.
Speaker : TUTOLO.
È veramente una roba assurda quella a cui stiamo assistendo. Non voglio utilizzare metafore che possono essere antipatiche e anche improprie, quindi mi taccio.
Sono assolutamente in disaccordo con quell’emendamento, quindi lo sarò anche con la legge. Anche se l’ho firmata. Perché io l’ho firmata questa legge. Se andiamo a salvaguardare il riccio di mare, io sono assolutamente disponibile a metterci la mia firma, ma se dobbiamo dire “salvaguardiamo il nostro, però mangiamo quello degli altri” a me fa un po’ specie questo ragionamento. Se piace a voi…
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli. Prego.
Speaker : CAROLI.
Grazie, Presidente.
Colleghi, mi riferisco al disposto del punto b) dell’articolo 3: “Le prescrizioni da applicare in caso di prelievo involontario”.
Approfitto della presenza del Presidente, che è stato firmatario come me di questa legge, per far sì, caro Presidente, che tutto questo non si verifichi.
Tengo conto della mancanza di risorse, ma ritengo che sia quanto mai necessario riuscire a riscontrare delle somme che possano consentirci almeno di fare un’adeguata comunicazione, campagne di promozione e comunicazione, altrimenti ci troveremo a maggio con i provetti pescatori della domenica che seguiteranno a raccogliere i ricci quasi nulla fosse accaduto.
Siccome ritengo sia quanto mai necessario preservare e cercare di conservare i nostri fondali, il nostro mare, sicuramente voi avete le vostre posizioni circa la mancanza di risorse, ma appostare il minimo che ci possa consentire… Prego? Perfetto. Vorrei che venisse stralciato e venisse fatta un’accurata campagna di sensibilizzazione che aiuti i cittadini a comprendere che questa legge è pienamente efficace. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Votiamo, sull’articolo 3, l’emendamento.
Il Presidente Pagliaro ha chiesto di intervenire. Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Ho ascoltato, anche se non al microfono, il Presidente Emiliano che ci ha rassicurato sulle risorse per la sensibilizzazione e la comunicazione su questa legge.
Mi farebbe piacere poterne capire qualcosa di più. Anche lo stesso assessore, gentilmente, quando ponemmo la questione della mancanza di risorse per il monitoraggio, il ristoro e la sensibilizzazione disse “eventualmente, ci penseremo noi come Assessorato”. Se potesse darci delle rassicurazioni in merito, saremmo tutti più felici.
Speaker : PRESIDENTE.
C’è una risposta al Presidente Pagliaro oppure no? Va bene.
Votiamo l’emendamento all’articolo 3.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 33, contrari 1.
L’emendamento è approvato.
Sempre all’articolo 3 c’è un altro emendamento, presentato dal Presidente Paolicelli, che prevede un’aggiunta: “Dopo la lettera c) è aggiunta la seguente: ‘d) il piano di ripopolamento di ricci di mare tramite l’immissione di post-larve’”.
Lo vuole illustrare, Presidente Paolicelli? Va bene. Prego, Presidente Paolicelli.
Speaker : PAOLICELLI.
È un emendamento che mira ad aumentare il ripopolamento dei ricci di mare con l’immissione in mare di post-larve di riccio di mare. Si fa in zone pilota in modo tale da vedere come va e poterle utilizzare in altre aree.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
È chiaro. Grazie.
Votiamo sull’emendamento a firma Paolicelli.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 42, favorevoli 41, contrari 1.
L’emendamento è approvato.
Adesso passiamo al voto sull’articolo 3, nel testo emendato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 42, favorevoli 41, contrari 1.
L’articolo è approvato.
Adesso passiamo all’articolo 4.
C’è un emendamento a firma Pagliaro ed altri: “L’articolo 4 è così sostituito: ‘Articolo 4 (Norma finanziaria). La presente proposta di legge non comporta oneri in aumento in bilancio regionale”.
Si tratta, quindi, di un emendamento interamente sostitutivo.
La votazione è aperta.
Votiamo, colleghi e colleghe.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 39, contrari 1.
L’emendamento sostitutivo è approvato.
Non dobbiamo votare, quindi, l’articolo 4.
Votiamo il testo di legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 42, favorevoli 41, contrari 1.
La proposta di legge è approvata.
Adesso passiamo alla proposta n. 5): proposta a firma Mennea “Interventi regionali per la promozione e l’adozione del modello di organizzazione, gestione e controllo, ai sensi degli articoli 6 e 7 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 recante Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della L. 29 settembre 2000, n. 300”.
Il relatore è il consigliere Tutolo. Prego, Presidente.
Non ho capito. Ha chiesto di intervenire, Presidente Amati?
Speaker : AMATI.
Grazie, Presidente.
Come già anticipato nella riunione dei Capigruppo, chiedo l’anticipazione di una proposta di legge sottoscritta da me, dal Vicepresidente della Giunta Piemontese, dal collega Campo e dal collega Caracciolo per il riconoscimento delle Isole Tremiti come luogo di libertà, integrazione europea, memoria, cultura, incanto e leggenda. Insomma, si tratta della legge speciale per le Isole Tremiti.
Il motivo per cui chiedo di esaminarla subito è perché – peraltro la provvista l’abbiamo data con il bilancio regionale – in questa legge sono previste tre misure per le Isole Tremiti, una misura in materia di raccolta dei rifiuti, una misura in materia di trasporti e un’altra misura in materia di una Summer School specifica fatta alle Isole Tremiti per rilanciarla.
Se questa non la approviamo subito, rischia che passa la stagione estiva e ovviamente alle Isole Tremiti per quest’anno non si farà nulla. Per questo chiedo ai colleghi, così come anticipato nella Conferenza dei Capigruppo, di esaminarla subito e quindi chiedo l’anticipazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Amati, le devo sottoporre una questione, la sottopongo al Consiglio. L’articolo 33, “Approvazione dell’ordine del giorno della seduta”, prevede che questa richiesta possa essere fatta da un consigliere anche dopo l’approvazione dell’ordine dei lavori solo dopo le comunicazioni. Noi abbiamo fatto altre due proposte di legge dopo le comunicazioni, quindi non possiamo più modificare l’ordine del giorno, che peraltro è stato già approvato. Dovremo farlo in una prossima seduta.
Presidente Tutolo, prego.
Speaker : AMATI.
No, mi scusi. Richiamo al Regolamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : AMATI.
Quello che lei sta dicendo è l’approvazione dell’ordine del giorno, quindi in quel momento si approva l’ordine del giorno, ma nel corso della seduta non c’è alcuna norma… Peraltro, lo facciamo sistematicamente. Non mi fate sbizzarrire nei precedenti, non ce la faremmo fino alle 16.30, ora prevista per la fine del Consiglio.
Nel corso della seduta, sempre, e in ogni momento, il Consiglio può decidere di regolamentarsi diversamente. Quella norma che lei evoca riguarda l’approvazione dell’ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE.
Io ho chiesto proprio se il Consiglio approvava.
Speaker : AMATI.
È stato approvato anche perché non ci sentivamo di contestare la richiesta, peraltro ottenuta all’unanimità, del collega Pagliaro. Abbiamo voluto salvaguardare la decisione della Conferenza dei Capigruppo. Quell’ordine del giorno si è inteso di approvarlo. Benissimo, nessun problema. Nel corso della seduta, invece, io sto avanzando una proposta di modifica dell’ordine del giorno, così come regolarmente accade.
Il Consiglio è sovrano perché non c’è nessuna norma che lo impedisce. Non c’è nessuna norma che dice “approvato, poi non si tocca più”. Peraltro, io la prego, anche nel suo interesse e nell’interesse del Governo, di non introdurre questa innovazione, che peraltro non è all’interno del Regolamento, perché lei può immaginare che cosa può significare una innovazione del genere nel prosieguo dei lavori, peraltro non prevista dal Regolamento. Per cui, pacificamente io, l’assessore Piemontese, il collega Campo e il collega Caracciolo abbiamo presentato una proposta di legge che sta già nel bilancio. Dopodiché, se la volete anticipare, la anticipate. Altrimenti, se non interessa nulla delle Isole Tremiti, nessun problema. Però, per piacere, non appigliamoci agli aspetti regolamentari. Lo dico a beneficio del collega Tammacco, che riguarda soltanto la fase iniziale dell’approvazione dell’ordine del giorno così come deliberato dalla Conferenza dei Capigruppo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Amati, non mi ha detto la norma del Regolamento, però, che autorizza questa attività, perché nella Conferenza dei Capigruppo lei ha posto la questione e questa questione non è stata accettata. Tant’è che si è detto che si approvava quell’ordine dei lavori e quell’ordine dei lavori è stato proposto.
Io, all’inizio della seduta, ho citato l’ordine dei lavori e l’ordine dei lavori è stato di nuovo approvato dal Consiglio. Lei avrebbe avuto tutto il diritto di poter, ai sensi dell’articolo 33… Ma così facciamo avanti e indietro.
Ma il Consiglio è sovrano nell’ambito delle regole. Se io non avessi citato l’ordine dei lavori lei potrebbe dirlo. Detto questo, non ho difficoltà. Ma in Conferenza dei Presidenti è stato deciso di non esaminare oggi questa proposta e di rinviarla. E non l’ha riproposta dopo le comunicazioni, non l’ha riproposta quando io… No, l’ordine dei lavori. È esattamente quello di cui stiamo discutendo adesso. All’inizio l’ho proprio detto, anche facendo memoria di quello che ha detto lei in Conferenza dei Capigruppo, e ho detto proprio: questo è l’ordine dei lavori che abbiamo approvato in Conferenza dei Capigruppo, siete d’accordo? Nessuno è intervenuto. Lei forse era distratto.
Prego.
Speaker : AMATI.
Io ho detto che l’ordine dei lavori, se nessuno dice niente, si intende approvato. Ed è quello della Conferenza dei Capigruppo. Va bene?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì.
Speaker : AMATI.
Punto. Abbiamo superato…
Speaker : PRESIDENTE.
Poi aggiunge il secondo comma.
Speaker : AMATI.
Abbiamo superato quella fase.
Nel corso del Consiglio, come sempre accade, peraltro, accade continuamente, e la prego di non avventurarsi, perché io ho buona memoria. A un certo punto, questa regola potrebbe far scatenare... Questa regola che, peraltro, è scritta nel Regolamento...
Speaker : PRESIDENTE.
Non c’è bisogno che lei dica queste cose.
Speaker : AMATI.
Il Consiglio è sovrano. Io sto proponendo al Consiglio di esaminare una proposta di legge e di anticipare l’esame di una proposta di legge. Lei, quindi, la prego, l’unica cosa che può fare è chiedere chi è a favore e chi è contro e metterla ai voti.
Poi, se lei deve militare... Mi dica che sto militando contro le Tremiti...
Speaker : PRESIDENTE.
No, io ho un unico interesse e un’unica fonte di legittimazione, che è il Regolamento e la Conferenza dei Capigruppo.
Speaker : AMATI.
Quando fa parlare tutti sul Segretario d’Aula è previsto dal Regolamento?
Speaker : PRESIDENTE.
Ma no. Ascolti...
Speaker : AMATI.
La prego, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Ascolti. Non c’è bisogno che si ponga così con me.
Speaker : AMATI.
Non si ponga lei così con me.
Speaker : PRESIDENTE.
Noi abbiamo trattato la questione due volte. L’abbiamo trattata in Conferenza e l’abbiamo trattata stamattina con l’ordine dei lavori. Se il Consiglio, però, ritiene di venire meno a quanto si è detto sia in Conferenza che...
Speaker : AMATI.
Questo sto chiedendo al Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE.
...che davanti all’ordine dei lavori, procediamo pure.
Speaker : AMATI.
Okay. Questo sto chiedendo al Consiglio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Chi è contro la proposta di anticipazione? C’è qualcuno che parla contro la proposta? No. Perfetto.
Votiamo.
Un attimo solo, però. Prima del voto, per poter mettere al voto la richiesta di anticipazione, abbiamo bisogno di avere la certezza sulla clausola finanziaria. La clausola finanziaria…
Ce lo presenta l’emendamento? Ci presenta l’emendamento? Nel frattempo che votiamo. Okay?
La votazione è aperta sulla richiesta di anticipazione sulle Isole Tremiti.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 38, favorevoli 17, astenuti 2, contrari 21.
La proposta è respinta.
Adesso torniamo…
Il Presidente Amati ha chiesto di intervenire. Prego.
Speaker : AMATI.
C’era un assessore al bilancio del mio Comune, quando cominciai a fare il consigliere comunale, che presentò il bilancio. Dopo averlo presentato e aver detto che avrebbe raggiunto le sorti progressive, poi votò contro. Fa parte della letteratura. Volevo rassicurare il collega Campo. Ce ne sono di casi del genere. Ringrazio ovviamente il Vicepresidente per la solita linearità e il solito equilibrio al servizio della Puglia. Grazie.
Faccio un’ulteriore proposta, vediamo se questa riesce a scardinare l’interesse, riesce a sovrastare i ricci di mare e le Tremiti. C’è una nostra proposta di legge, che sta da diverso tempo, che riguarda le liste d’attesa in sanità. Riguarda precisamente la possibilità di applicare in Puglia la legge statale, la contrattazione collettiva e il Regolamento della Regione.
Vi chiedo se vogliamo occuparci di questo argomento. Perché ve lo chiedo? Non tanto sul merito, perché il merito può magari vederci distanti, però credo che sia importante chiedere di esprimersi, chiedere a tutti di esprimersi su questo argomento. Non è che le liste d’attesa possono essere trattate soltanto come argomento di propaganda oppure come una attività meramente politica, dove alla fine non succede nulla e non ci si fa incantare dai dati. Quindi, a questo proposito, vi chiedo di anticipare l’esame di questa proposta di legge così da consentire a tutti di capire qual è il punto di vista sulla applicazione e l’esecuzione di norme statali. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
C’è la richiesta di anticipazione della proposta di legge sulle liste d’attesa, ovviamente, ancora una volta, contro quanto deciso in Conferenza dei Capigruppo. È un metodo, ormai, ed è anche abbastanza inaccettabile, devo dire, dal punto di vista proprio della lealtà dei partecipanti.
Prego, consigliere Mazzarano.
Speaker : MAZZARANO.
Semplicemente per chiarire che il voto contrario che ho espresso e sto esprimendo, credo anche altri colleghi, riguarda semplicemente una chiarezza sul metodo, perché questo modo di fare, di fatto, annulla il ruolo della Conferenza dei Capigruppo. Se la Conferenza dei Capigruppo ha un senso… Quello è il luogo in cui tutti i Gruppi possono rappresentare, anche con capacità persuasive notevoli, la necessità di anticipare alcuni punti all’ordine del giorno e, quindi, di dare un ordine ai lavori di quest’Aula, che altrimenti perderebbe. Per cui, il tema è una contrarietà sul metodo e non sul merito.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Votiamo sulla proposta.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 17, contrari 23.
La proposta è respinta.
Procediamo con la proposta di legge di cui al punto n. 5).
Relatore, Presidente Tutolo. Prego, Presidente Tutolo.
Speaker : TUTOLO, relatore.
Se l’Aula ritiene, possiamo darla per letta. Se invece volete che faccia… La diamo per letta?
Speaker : PRESIDENTE.
La diamo per letta.
Passiamo all’esame della legge, articolo per articolo.
Articolo 1 (Princìpi e finalità).
Ci sono interventi? No.
La votazione è aperta.
Purtroppo, se non si illustra... L’applicazione di questa legge n. 231 anche alle società partecipate regionali. E non solo. A tutte le società regionali.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 39, favorevoli 16, astenuti 1, contrari 23.
È respinto.
Bisogna vedere chi c’era in Commissione, allora.
Essendo venuto meno l’articolo 1 (Princìpi e finalità della legge), non ha senso continuare a votare.
Presidente Amati, ha chiesto di intervenire? Prego, ne ha facoltà.
Speaker : AMATI.
Non so se sia proprio dipendente l’articolo 1 dal resto. Stavo controllando.
L’articolo 1 non mi pare che sia una norma ‒ però bisogna verificarlo ‒ di principio. Rilevo solo che in Commissione era passato all’unanimità. Quindi, la presentazione di Azione avrà determinato questo problema, immagino.
Dopodiché, se mi dà, per piacere, un minuto vorrei verificare. Non sono certo, però vorrei verificarlo. È probabile che sia così.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene, faccia questa verifica. Un minuto. Prego, Presidente Amati.
Speaker : AMATI.
In realtà l’articolo 1 si limita a dire che la n. 231 del 2011 serve a queste cose, quindi dà un riferimento alla legge statale. Poi l’articolo 2 comincia dicendo “Le disposizioni della presente legge…”. E fa già riferimento al decreto legislativo: “si applicano” e comincia a dire da dove si applicano. Quindi, in realtà, l’articolo 1 era proprio una cosa di abbondanza, perché fuori dall’articolo 1 la funzionalità della legge è ampiamente garantita una volta che vengono assicurati i soggetti, i modelli di organizzazione, gestione e controllo…
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Amati, condivido la sua impostazione.
Speaker : AMATI.
Okay. Grazie assai.
Speaker : PRESIDENTE.
Procediamo con l’esame. Dopo indica i soggetti e l’articolo 3 riprende con i modelli, quindi è la stessa cosa.
Procediamo con il voto.
Votiamo sull’articolo 2.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 38, favorevoli 15, contrari 23, astenuti 2.
L’articolo 2 è respinto. Adesso sì, la legge decade.
Il Presidente Mennea ha chiesto di intervenire? Prego, ne ha facoltà.
Speaker : MENNEA.
Grazie, Presidente.
Ho chiesto di intervenire perché, francamente, sono rimasto un po’ sconvolto da questa votazione, perché questo provvedimento è stato presentato circa due anni fa e poi, con una serie di attività ostruzionistiche, è stato sempre ostacolato con dei referti tecnici che confliggevano fra quello dell’Ufficio legislativo del Consiglio e quello della Giunta. L’abbiamo riportata in Commissione – la cronistoria di questa legge è scritta nella premessa alla relazione – e il 23 novembre 2022 è stata riesaminata in Commissione, con l’approvazione all’unanimità dei componenti presenti. Quindi, io vorrei chiedere: che cosa è cambiato? Lo chiedo a tutti quelli che hanno espresso parere favorevole in quella seduta. Lo chiedo al collega Paolicelli, lo chiedo al collega Leoci, lo chiedo al collega Tutolo. Quindi, se è cambiato qualcosa, se questa legge evidentemente va a toccare qualche nervo scoperto, lo si dica, si giustifichi anche il voto contrario, perché la relazione che non è stata letta fa intendere che non si voleva dire anche di che cosa si trattasse. Qua parliamo di una proposta di legge che parla di favorire la promozione della legalità, l’eticità e la correttezza del sistema regionale di pubblica amministrazione. Quindi, io deduco da questa votazione contraria da parte della maggioranza che di questo non si vuole parlare. Allora, qualcuno dica, chi ha votato favorevolmente a questa proposta di legge, perché oggi ha cambiato idea. Non lo deve dire a me, lo deve spiegare ai cittadini, ai pugliesi, dopo tutto quello che sta accadendo nella Regione. Qua parliamo di legalità, eticità, e una parte di questo Consiglio, cioè la maggioranza di questo Consiglio, vota contro questa legge. Questo è il dato politico che emerge.
Allora io che cosa farò? La ripresenterò, questa legge, e chiederò in Commissione, chiederò pubblicamente il perché non si vuole approvare una legge che tutela gli enti regionali, il sistema regionale che gestisce il denaro dei cittadini con modelli di controllo e modelli di gestione che tutelano la legalità. Questa è una legge che va a favore della legalità e questa legge oggi è stata bocciata.
Non è un dispetto che avete fatto al consigliere Mennea o al consigliere Amati, non è un dispetto che avete fatto a noi, ma è un atto chiaro: vi siete dichiarati contro il sistema di controllo della legalità degli enti regionali. Questo avete fatto oggi. Non avete fatto altro. Quindi, prendo atto di questa vergognosa votazione e mi riserverò di ripresentare questa legge, e la dovete bocciare ogni volta che ripresenterò questa legge e dovete dare risposta ai pugliesi sul perché bocciate questa legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Tutolo. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : TUTOLO.
Grazie.
Io a domanda rispondo sempre. A scuola più di qualche volta mi dichiaravo impreparato, però qui ho la buona abitudine di dare un senso alle mie votazioni.
Intanto, aggiungo che io l’avevo anche firmata questa proposta di legge. Mi ricorda “approvato” in Commissione. Io ricordo “astenuto” in Commissione. Non lo metto in dubbio. Ha letto il verbale. Ritirai anche la firma da quella proposta di legge, perché a un certo punto capii ‒ e glielo dissi anche ‒ che c’era una guerra in atto e che c’era una strumentalizzazione del sottoscritto. Quando mi si mettono in bocca parole non mie, io non posso stare al gioco di nessuno. L’amicizia, la stima, il rispetto sono la base. Se si gioca con me, non va bene. Non lo posso tollerare né apprezzare.
Ritrovarsi, ripeto, dichiarazioni affibbiate a me che nemmeno mi sognavo, onestamente non mi permetteva di andare avanti in quella direzione. E lo avvisai.
Per quanto mi riguarda, la risposta probabilmente già la sapeva prima. Gliel’ho voluta ribadire. Visto che l’ha fatta pubblicamente, gliela ribadisco pubblicamente. È quello il motivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Passiamo al punto successivo nell’ordine dei lavori, al punto n. 6): “Disegno di legge n. 109 del 19/07/2022 ‘Norme per lo sviluppo, la valorizzazione e la tutela dell’artigianato pugliese’”.
Assessore Delli Noci, stiamo passando alla legge sull’artigianato, al disegno di legge sull’artigianato.
Il relatore è il Presidente Paolicelli. Prego.
Speaker : PAOLICELLI.
Sarò molto breve. Grazie, Presidente.
Si tratta di un aggiornamento del quadro normativo regionale sull’artigianato fatto con tutte le associazioni di categoria, con l’assessore che ha presentato il disegno di legge, fatte anche diverse audizioni in Commissione e approvato all’unanimità il disegno di legge. Magari entrerà più nel merito l’assessore su quelle che sono le parti che vanno modificate. Calcolate che è una vecchia legge e che necessitava di un aggiornamento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Passiamo all’esame della legge. Vuole intervenire subito, assessore? Cosa? Sì, articolo per articolo. Okay.
Passiamo all’articolo 1 della legge (Oggetto e finalità nell’ambito dei princìpi generali).
Non ci sono iscritti a parlare.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 45, favorevoli 45.
L’articolo è approvato.
Articolo 2 (Ambito di applicazione).
Non ci sono interventi.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
L’articolo è approvato.
Articolo 3.
Ci sono interventi? No.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
L’articolo è approvato.
Passiamo all’articolo 4 (Definizione status di impresa artigiana).
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato all’unanimità.
Articolo 5 (Consorzi e società consortili)
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
L’articolo 5 è approvato all’unanimità.
Articolo 6 (Limiti dimensionali)
Non ci sono iscritti a parlare.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 41, favorevoli 41.
È approvato all’unanimità.
Articolo 7 (Esercizio dell’attività artigiana)
Non ho iscritti a parlare. La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
È approvato all’unanimità.
Articolo 8 (Albo regionale delle imprese artigiane)
La votazione è aperta. Non ho iscritti a parlare. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
È approvato all’unanimità.
Articolo 9 (Iscrizione, modifica e cancellazione nell’Albo delle imprese artigiane e loro Consorzi, società consortili e reti di imprese)
Non ci sono interventi.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 41, favorevoli 41.
È approvato all’unanimità.
Articolo 10 (Procedure d’ufficio)
Non ci sono interventi.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 40, favorevoli 40, votanti 40.
È approvato all’unanimità.
Articolo 11 (Controlli, applicazione e riscossione delle sanzioni).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
È approvato all’unanimità.
Articolo 12 (Ricorsi).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato all’unanimità.
Articolo 13 (Programmazione, coordinamento e attuazione degli interventi per l’artigianato – Delega di funzioni ai Comuni).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato all’unanimità.
Articolo 14 (Accreditamento dei Centri di Assistenza Tecnica per l’Artigianato – CATA).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato all’unanimità.
Articolo 15 (Interventi per favorire la creazione e il ricambio generazionale nell’impresa).
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
L’articolo 15 è approvato all’unanimità.
Articolo 16 (Politiche di sviluppo per l’artigianato)
Non ho interventi.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
L’articolo 16 è approvato all’unanimità.
Articolo 17 (Consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi)
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato all’unanimità.
Articolo 18 (Supporto all’insediamento e all’aggregazione delle imprese artigiane, zone franche dell’artigianato)
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato all’unanimità.
Sull’articolo 19 c’è un emendamento presentato dallo stesso assessore: “all’articolo 19, comma 4, dopo la parola ‘Cutrofiano’ inserire ‘Terlizzi, Rutigliano e San Pietro in Lama’”. Votiamo.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
È approvato all’unanimità. Adesso votiamo l’articolo 19 (Definizione di artigianato artistico, tipico e tradizionale).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
È approvato all’unanimità.
Possiamo aggiungere il voto del consigliere Dell’Erba? Scusi, che voto? Favorevole? Voto favorevole.
Articolo 20.
La votazione è aperta.
Tutela, valorizzazione e interventi a supporto dell’artigianato artistico e tradizionale pugliese.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37,
È approvato all’unanimità.
Articolo 21 (Commissione regionale per l’artigianato pugliese).
C’è un emendamento a firma Pagliaro: norme per lo sviluppo e la valorizzazione della tutela. All’articolo 21, dopo il comma 1, è aggiunto il seguente comma “1-bis. Fanno parte del CRAP cinque esperti in materia di artigianato designati unitariamente dalle associazioni di rappresentanza dell’artigianato più rappresentative a livello regionale”.
Governo?
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
Abbiamo sollecitato le associazioni di categoria rispetto a un parere che richiama il consigliere Pagliaro. Prendiamo l’impegno di metterlo all’interno del Regolamento e non nella legge.
Invitiamo, quindi, il consigliere Pagliaro a ritirare l’emendamento.
Speaker : PAGLIARO.
D’accordo. Ritiriamo l’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
L’emendamento è ritirato.
Votiamo l’articolo 21, come originariamente proposto (Commissione regionale per l’artigianato pugliese).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato all’unanimità.
Adesso passiamo all’articolo 22 (Controlli).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
L’articolo è approvato all’unanimità.
Articolo 23 (Omesse comunicazioni e sanzioni amministrative).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
È approvato all’unanimità.
Articolo 24 (Applicazione e riscossione delle sanzioni).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 41, favorevoli 41.
È approvato all’unanimità.
Articolo 25 (Clausola valutativa).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
L’articolo è approvato all’unanimità.
Siamo agli ultimi articoli.
Articolo 26 (Regolamento regionale).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
È approvato all’unanimità.
Articolo 27 (Norme transitorie e abrogazioni)
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato all’unanimità.
L’articolo 27/bis è un emendamento aggiuntivo, presentato dalla consigliera Parchitelli: “dopo l’articolo 27 è aggiunto il seguente ‘all’articolo 68 della legge regionale 29 dicembre 2022 n. 32 sono apportate le seguenti modificazioni: il comma 1 è sostituito dal seguente ‘la Regione Puglia attua azioni di comunicazione e informazione, anche attraverso portali web o altri strumenti telematici attinenti al proprio patrimonio culturale immateriale, con particolare riferimento ai territori caratterizzati da prodotti da forno regionali della tradizione gastronomica agropastorale e della memoria di usi e costumi di tali specialità artigianali’; ‘il comma 3 è abrogato’”.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
È approvato all’unanimità.
Articolo 28 (Norma finanziaria)
Siamo all’ultimo articolo. Non ci sono interventi.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
L’articolo 28 è approvato all’unanimità.
Adesso passiamo alla legge nel suo complesso. La votazione… Presidente Tammacco, prego.
Speaker : TAMMACCO
Grazie, Presidente.
Giusto qualche secondo, per rappresentare di essere felici dell’approvazione di questa legge che finalmente viene in Consiglio regionale, su richiesta – non so dopo quanto tempo – da parte delle associazioni, del partenariato.
la mia e quella del mio Gruppo vuole essere anche una richiesta all’assessore di controllare tempi, modalità e, soprattutto, un regolamento efficace affinché tutto ciò che è inserito in questa legge possa essere applicato. Nel momento in cui dovesse essere applicato tutto ciò che è inserito nella legge, nei modi e nei tempi prestabiliti, credo che la Regione Puglia potrebbe fare di questa legge una best practice in tutta Italia per quello che riguarda l’artigianato locale. Non è poco quello che è stato fatto. Ringrazio anche il Presidente Paolicelli per il lavoro fatto in Commissione.
Ribadiamo il voto favorevole del Gruppo Per la Puglia, lo ribadisco, nella speranza che il regolamento sia realmente attuato. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Delli Noci. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
Brevemente. Solo per ringraziare i consiglieri e il Presidente Paolicelli per [...] di una legge.
Consentitemi un ringraziamento particolare alle associazioni di categoria che, insieme a noi, dal primo giorno hanno lavorato insieme agli uffici, al Dipartimento sviluppo economico, alla Sezione commercio e artigianato per una riforma di legge importante, che valorizza l’artigianato in un momento di grande difficoltà economica, in cui fare squadra sarà fondamentale per mantenere in vita tutte queste attività, rilanciarle attraverso le zone franche artigianato e soprattutto costruire un passaggio anche di supporto dell’artigianato artistico verso i designer, verso i mercati internazionali.
Sono convinto che sarà l’inizio di un grande lavoro. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Adesso votiamo la legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
La legge è approvata all’unanimità.
Complimenti a tutti. Credo che sia proprio una bella cosa. Questa legge attendeva di essere rivisitata.
Adesso passiamo alla proposta di legge a firma dei consiglieri Paolicelli e Caracciolo “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 14 dicembre 2011, n. 37 (Ordinamento della polizia locale).
Relatore, Presidente Tutolo. Gettonatissimo questa mattina, Presidente.
Speaker : TUTOLO, relatore.
Come prima, se ritenete, possiamo dare per letta la relazione. Invece, se volete che vi legga la relazione, sono assolutamente disponibile.
Speaker : PRESIDENTE.
Il Consiglio la ritiene utile per letta.
Passiamo all’esame dell’articolo 1 (Modifiche all’art. 3 della legge regionale 14 dicembre 2011, n. 37).
La votazione è aperta. Non ho iscritti a parlare.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
L’articolo è approvato all’unanimità.
Articolo 2 (Modifiche all’art. 5 della legge regionale n. 37/2011).
Ci sono iscritti a parlare? No. Proseguiamo.
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti? Un attimo, chi l’ha detto? Non ho sentito. Votiamo. Ci siamo?
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
È approvato all’unanimità.
Articolo 3 (Modifiche all’articolo 9 della legge 37/2011)
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato all’unanimità.
All’articolo 4 c’è un emendamento rubricato “Integrazione all’articolo 12 della legge regionale 37 del 2011. Abrogare le parole ‘entro 180 giorni’ e sostituirle con le parole ‘entro 60 giorni’”. L’emendamento è a firma dei consiglieri Picaro e Paolicelli.
Parere del Governo?
Ha chiesto di intervenire il consigliere Picaro. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : PICARO.
Presidente, semplicemente per spiegare, per esplicitare in due secondi la finalità di questo emendamento. Ringrazio anche il consigliere Paolicelli, che ha voluto sottoscriverlo avendo predisposto la legge, mi sembrava giusto condividere anche questa proposta, che ha semplicemente la finalità di anticipare i termini entro i quali la Giunta si deve esprimere per dare l’opportunità, in particolar modo ad alcuni corpi della polizia locale, o della Città Metropolitana, di poter al più presto acquistare le nuove divise. Se la Giunta non si esprime per tempo, hanno divise logore, hanno divise che non possono essere sostituite, perché non sanno i colori che possono utilizzare.
Quindi, questo ha la finalità di anticipare i termini e fare in modo che la polizia, in particolar modo della Città Metropolitana di Bari, possa di fatto acquistarne di nuove.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Il parere del Governo, quindi, è favorevole a questo emendamento.
Votiamo.
La votazione è aperta, sull’emendamento.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
L’emendamento all’articolo 4 è approvato.
Non abbiamo altri emendamenti sull’articolo 4.
Possiamo votare l’articolo 4.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato all’unanimità.
Articolo 5 (Modifica all’art. 14 della legge regionale n. 37/2011).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
L’articolo è approvato.
Articolo 6. È il terzultimo.
La votazione è aperta. Votiamo. Votiamo. Votate… No, Presidente, non hai votato. Sebastiano?
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 40, favorevoli 40, astenuti 1.
L’articolo 6 è approvato.
Articolo 7.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 40, favorevoli 40, astenuti 1.
L’articolo 7 è approvato.
Articolo 8.
Ultimo articolo della legge.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 35, favorevoli 35, astenuti 1.
L’articolo 8 è approvato.
Adesso votiamo l’intera legge nel suo complesso.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 38, favorevoli 38, astenuti 1, contrari 0.
La legge nel suo complesso è approvata.
Non c’è necessità di urgenza, credo. Presidente Paolicelli, c’è l’urgenza?
Non ci sono regolamenti da approvare. No.
Votiamo per l’urgenza, su richiesta del Presidente Paolicelli.
Votiamo l’urgenza per alzata di mano.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
È approvata all’unanimità.
Fatemi controllare un secondo. Abbiamo fatto il n. 5), il n. 6) e il n. 7). Avevamo concordato il punto n. 2).
Siamo al punto n. 2). L’argomento in discussione è l’elezione di un consigliere Segretario, in sostituzione dell’avvocato Giacomo Diego Gatta, dimissionario.
In data 31 ottobre 2022, il consigliere Giacomo Diego Gatta ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere regionale, quindi di consigliere Segretario. Il Consiglio, all’unanimità, con deliberazione n. 121 del 9 novembre 2022, ha preso atto di dette dimissioni.
Si deve, ora, procedere all’elezione di un consigliere Segretario, ai sensi dell’articolo 1 del Regolamento interno e dell’articolo 27 dello Statuto della Regione Puglia.
A questo punto, mentre vengono distribuite le schede, chiediamo al consigliere segretario Clemente di procedere all’appello, annotando su apposita scheda i votanti e gli assenti.
Indico, pertanto, la votazione a scrutinio… Presidente Mazzotta, prego.
Speaker : MAZZOTTA.
Grazie, Presidente. sull’ordine dei lavori.
Speaker : PRESIDENTE.
Non avevo visto la sua richiesta, scusi.
Speaker : MAZZOTTA.
C’è una mozione presentata e firmata da parte della maggior parte dei consiglieri regionali, credo che siano quarantacinque, quindi la deposito. Poi chiederò la votazione sulla stessa.
Visto, Presidente, che la scorsa volta il Consiglio si è chiuso con la richiesta di dimissioni da parte di tutti i Gruppi consiliari, chiaramente tranne il Gruppo di Azione, ma tutto il resto del Consiglio aveva firmato una richiesta di dimissioni del segretario d’Aula in quanto non rappresentante, a detta della maggioranza, del loro Gruppo e, a detta della minoranza, dei nostri Gruppi, sicuramente noi di minoranza non lo riconosciamo come tale, quindi la maggior parte dei consiglieri regionali ha inteso sottoscrivere questo documento, che io pongo all’attenzione dell’Ufficio di Presidenza prima della votazione, in cui si chiede la decadenza del consigliere segretario
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, lei sta chiedendo di votare la mozione in connessione a questo punto e prima di questo punto.
Speaker : MAZZOTTA.
Assolutamente sì, prima del punto all’ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE.
Sta depositando la mozione?
Ha chiesto di intervenire il Presidente Tutolo. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : TUTOLO.
Grazie Presidente.
Io volevo sapere se fosse possibile presentare quel famoso emendamento incoerente. Sicuramente è coerente. Però, chiedo se è possibile presentare un emendamento. È quello che sto chiedendo. Sto chiedendo semplicemente quella possibilità.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, è una mozione, non è ammissibile.
Grazie, Presidente Tutolo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere segretario, Clemente. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : CLEMENTE.
Grazie, Presidente.
Non immaginavo di trovarmi in questa situazione. Guardate, vinco la tentazione del silenzio che deve caratterizzare il ruolo dell’Ufficio di Presidenza, per chiarire alcuni aspetti e per chiedere anche lumi.
Mi si dice che non sono un consigliere di maggioranza: lo dice Emiliano, lo dice qualche altro. I consiglieri di minoranza mi dicono: non sei un consigliere di minoranza. Può darsi che fra qualche giorno uscirà qualcun altro che mi dirà: non sei consigliere regionale, ormai ci state abituando a tante cose, a tante novità.
Io credo che se un consigliere è di maggioranza o di minoranza non lo stabilisce né Emiliano, né Marzotto, ma lo stabiliscono i cittadini. E i cittadini mi hanno eletto in maggioranza. Io sono stato eletto con il premio di maggioranza, e nessuno può alzarsi la mattina e decidere per conto di un consigliere regionale se dover aderire a una maggioranza o una minoranza.
Emiliano, il Presidente Emiliano, ritiene che noi non siamo probabilmente affini al suo modo di fare politica, quindi ci tiene fuori dal Governo della Regione, ma non ci può mettere fuori dalla maggioranza, perché quella collocazione è una collocazione che ci hanno dato i cittadini. Io ho votato l’amministrazione, il Governo Emiliano nel 2015. Poi per cinque anni non ho ricevuto una telefonata, da Emiliano, e nel 2020 mi sono ricandidato con Emiliano, perché credo in un progetto di centrosinistra. E non può, lui, solo perché probabilmente c’è stata lesa maestà perché ho aderito da una lista civica a un movimento politico nazionale, questa è la mia unica colpa: aver aderito al partito di Calenda. Questo diventa il motivo di decadenza.
Guardate, lo Statuto è chiarissimo: lo Statuto dice che per proporre le dimissioni ci devono essere gravi motivi riferiti alla funzione. Io ho votato gli stessi atti che ha votato la Capone, che ha votato De Leonardis, che ha votato il collega del Movimento 5 Stelle. Fatemi capire. Se sfiduciate me dovete sfiduciare la Capone e il Vicepresidente Casili, perché abbiamo votato i bilanci, abbiamo votato all’unanimità nell’Ufficio di Presidenza. Quindi, dov’è questa sfiducia?
Chiedo alla Segretaria di autenticare le firme, perché l’altra volta non sono riuscito a identificare tutte le firme dei consiglieri, dei colleghi.
Ne approfitto. Solo per due Consigli credo di essermi assentato. Il Presidente mi ha ripreso dicendomi “benvenuto”. No. Io sono stato sempre presente in Consiglio regionale e ho votato tutti gli atti di questo Consiglio regionale, ho votato i bilanci. Ho votato il bilancio anche quando avevo il Covid, da casa. Quindi, io mi ritengo consigliere di maggioranza, al di là di cosa ne pensa Emiliano e qualche altro consigliere. A mio avviso sbagliando, non coinvolge il Gruppo di Azione del Governo. Credo che il Gruppo di Azione abbia persone di qualità, come Fabiano Amati, che a mio avviso potrebbero dare anche un grosso contributo al Governo di questa Regione. Ma ritenere che un consigliere non faccia parte né della maggioranza né della minoranza credo sia un dato aberrante.
Ne approfitto anche per rispondere a qualche consigliere. Ripeto: mi assento pochissimo. Consigliere Lopalco, lei la scorsa volta, nel suo intervento, quasi a volermi chiedere in forma amichevole le mie dimissioni, fa una confusione enorme. C’è un ruolo diverso tra il ruolo di Governo e il ruolo istituzionale. Il ruolo istituzionale è terzo. Una volta che vieni eletto, sei senza vincolo di mandato e rappresenti l’intero Consiglio regionale, non ne rappresenti una parte. Se lei perde la fiducia di Emiliano nel momento in cui ricopre il ruolo di assessore, è ovvio che deve dare le dimissioni, ma non ha nulla a che vedere con il mio ruolo. Il mio è un ruolo terzo.
Lei provi a chiedere alla Capone se è rappresentante della maggioranza. La Capone dirà “io rappresento l’intero Consiglio”. Come rappresentiamo noi l’intero Consiglio. Siamo in qualche maniera tutelati dalla legge. Mi hanno votato 32-34 consiglieri a scrutinio segreto. Io non so chi mi ha votato. La proposta è stata fatta dalla maggioranza, però poi non so chi mi ha votato. E siamo senza vincolo di mandato. Questo lo voglio dire al Movimento 5 Stelle. Non so se il Movimento 5 Stelle sia maggioranza o minoranza, perché il consigliere Laricchia è all’opposizione, qualche altro è in maggioranza. Noi siamo senza vincolo di mandato. Perché, se dovesse passare il principio del Presidente Emiliano perché io ho fatto lesa maestà passando dalla Lista Emiliano al partito Azione, a questo punto se c’è il vincolo di mandato, ma per fortuna non c’è, ma se ci fosse il vincolo di mandato, voi avete tradito gli elettori, perché se si chiedono le dimissioni al consigliere Clemente perché è passato da una lista civica a un movimento politico, pur restando in maggioranza, io credo che voi abbiate tradito gli elettori, che vi avevano posto altrove. Quindi, io andrei cauto su queste vicende.
Io non mi dimetto. Fatemi la mozione di sfiducia. È ovvio che mi tutelerò in tutte le sedi, perché ritengo di aver subìto una violenza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere segretario.
Prego, Presidente Lopalco. Ha chiesto di intervenire?
Speaker : LOPALCO.
Sì, giusto perché sono stato tirato in causa. Volevo chiarire un po’ meglio il mio ragionamento, perché qui di un ragionamento si sta parlando.
Il mio ragionamento è chiaro. Noi abbiamo un organismo istituzionale all’interno del quale deve essere garantita in qualche maniera una rappresentanza che deve essere in qualche modo garante di quello che è il bilanciamento di questa Assise. Che cosa significa? Significa che qui non è che a sfiduciarla è stato il Presidente Emiliano, qui ci sono i Capigruppo della maggioranza, per, se non sbaglio, due terzi dei rappresentanti della maggioranza, che in qualche maniera le stanno dicendo che non si sentono più rappresentati in quell’organo come, invece, dovrebbe essere. Quindi, questo era un invito chiaro da parte della maggioranza per dire: guardate che noi non ci sentiamo più rappresentati.
È un po’ il discorso che io non mi sentirei mai di rimanere in un club in cui la maggioranza dei soci non mi vuole. È tutto qui. Soprattutto le dico proprio da consigliere che ormai siamo da mesi in una situazione in cui noi consiglieri veniamo accusati di non lavorare, ma di pensare al problema del segretario d’Aula. Ebbene, non è così. Se in una classe c’è un alunno che disturba in continuazione, non si può dare la colpa né all’insegnante né agli altri alunni. La colpa è di quell’alunno che disturba, e a quell’alunno che disturba tutti gli altri devono dire “senti, per favore, smetti di disturbare, altrimenti non possiamo lavorare”. Questo credo che sia stato l’invito che la maggioranza di quest’Aula gli ha posto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Lopalco.
Il consigliere Clemente ha fatto richiesta di conoscere le firme della mozione. Oggettivamente, alcune firme sono riportate con accanto il nome di chi ha firmato; ce ne sono alcune invece che non riportano il nome di chi ha firmato e non sono riconoscibili. Se ci aiutate magari.
Nella mozione deve essere riconoscibile la firma. Scusate, dobbiamo necessariamente comprendere chi ha firmato, anche perché, come sapete, la mozione deve essere firmata da due terzi dei componenti del Consiglio, quindi devono essere identificabili e chiari nel numero e nella firma. Non li abbiamo contati.
Basta leggere, ce ne sono solo alcune non identificabili. Proviamo a leggere e quelli non identificabili li chiamiamo, cioè, chiamiamo… Aspetta un attimo, un secondo.
Io leggo quelle chiare… Facciamo rimettere le firme.
A verbale. Noi teniamo la mozione con le firme originali. In ogni caso, allegheremo il foglio con le firme apposte accanto al nome in stampatello.
Romito dice che chiamiamo in ordine alfabetico, riconoscono la firma e vengono a firmare.
Ci sono alcune firme che non si comprendono proprio. Alcune non sono proprio riconoscibili. Il consigliere Clemente ha chiesto, legittimamente a mio avviso, di conoscere le firme sotto la mozione, anche perché è suo legittimo diritto controllare se ci sono o meno i due terzi dei componenti del Consiglio.
Non è facile per noi identificare tutte le firme, che pure sembrano autografe, ed è per questa ragione che si stanno raccogliendo le firme su un foglio da apporre accanto per verificare, poi, se le firme sono uguali.
Facciamo qualche minuto di sospensione. Grazie.
Se prendete posto, riprendiamo i lavori.
Prego i colleghi di prendere posto, non in piedi: prendere posto.
È stata depositata una mozione, come dicevamo, per la decadenza, sottoscritta da numerosissimi consiglieri regionali. Alla mozione è allegato un elenco contenente le firme autografe dei consiglieri regionali che hanno firmato la mozione, ciò anche perché il consigliere Clemente, il consigliere segretario ha chiesto di verificare l’autenticità delle firme che sono state apposte alla mozione, alcune delle quali sono chiaramente leggibili, altre con l’indicazione accanto delle lettere a stampatello; altre invece non erano chiaramente riconoscibili.
Al momento quindi risultano depositate nell’elenco le firme autentiche dei consiglieri.
Leggo la mozione: “Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Decadenza del consigliere Sergio Clemente.
I sottoscritti consiglieri regionali, premesso che il consigliere regionale Sergio Clemente viene eletto in seno al Consiglio regionale con la lista Popolari con Emiliano, facente parte della coalizione che sostiene la maggioranza del Governo regionale; successivamente” al primo punto “il consigliere regionale Sergio Clemente, in qualità di membro della maggioranza, viene eletto segretario dell’Ufficio di Presidenza; successivamente il consigliere Clemente è uscito dal Gruppo Popolari con Emiliano per formare il nuovo Gruppo consiliare Azione; il Gruppo consiliare Azione ha assunto in Consiglio regionale un ruolo di opposizione e in tale collocazione è stato, inoltre, definito da ufficiali interventi del Presidente della Giunta regionale di tutti i Gruppi che compongono l’attuale maggioranza.
Considerato che l’articolo 27 dello Statuto regionale recita testualmente ‘L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale è costituito dal Presidente, da due Vicepresidenti e da due Segretari. Il Presidente o un Vicepresidente e un Segretario sono attribuiti alle opposizioni per l’intera durata della legislatura’.
L’articolo 1 del Regolamento interno del Consiglio regionale recita che: nella prima adunanza successiva alle elezioni regionali, dopo l’assunzione della Presidenza e della Segreteria provvisoria, rispettivamente da parte del consigliere più anziano di età e dei due più giovani, il Consiglio regionale procede: a) alla convalida degli eletti; b) all’elezione del Presidente, di due Vicepresidenti e di due Segretari, che costituiscono l’Ufficio di Presidenza, composto in modo tale da assicurare la rappresentanza delle opposizioni”.
Da “composto” a “opposizioni” sottolineato.
“L’articolo 5 del Regolamento interno del Consiglio regionale riconosce all’Ufficio di Presidenza i compiti di: a) assicura l’esercizio dei diritti dei consiglieri, tutelandone le prerogative; b) cura il corretto funzionamento di tutte le articolazioni del Consiglio; c) determina il fabbisogno annuale di spesa per il funzionamento del Consiglio e dei relativi uffici e richiede alla Giunta regionale di iscrivere nel bilancio della Regione il necessario stanziamento, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 28 della legge 23 dicembre 1998, n. 448 e successive modificazioni e integrazioni; d) determina la misura dell’indennità di missione o trasferta e del rimborso delle spese sostenute dai consiglieri per l’esercizio del loro mandato; e) amministra i fondi annualmente stanziati nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale sotto la rubrica ‘Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale’ per le competenze spettanti al Presidente del Consiglio, ai consiglieri e per ogni altro onere relativo alla carica degli stessi, nonché per le spese d’ufficio e di economato; f) provvede con apposito regolamento, con ordine di servizio, a tutti i servizi interni del Consiglio; g) vigila sulla biblioteca del Consiglio ed emana apposito regolamento per il funzionamento della stessa; h) esprime pareri su questioni relative ad interpretazioni del presente regolamento; i) decide su tutte le altre questioni che ad esso siano deferite dal Presidente. Lo Statuto regionale prevede che venga eletto uno tra Presidente o Vicepresidente e un Segretario dalle opposizioni, così da garantire i diritti delle minoranze in ogni fase dell’attività del Consiglio regionale, concretizzando un bilanciamento di maggioranza ed opposizione che funga da garanzia per tutti, senza ovviamente stravolgere i rapporti numerici esistenti in Consiglio e nel rispetto del ruolo che la maggioranza deve assolvere anche nel Consiglio di Presidenza. Inoltre, le minoranze non riconoscono il consigliere regionale Clemente come loro rappresentante nell’Ufficio di Presidenza. Inoltre, il consigliere Clemente, più volte in Consiglio sollecitato a dimettersi da tutti i Capigruppo di maggioranza e opposizione, al fine di ricomporre la equilibrata funzionalità dell’Ufficio di Presidenza, continua ostinatamente a non presentare le dimissioni, nonostante la volontà pressoché unanime del Consiglio;
tutto ciò premesso e considerato, dispone l’immediata decadenza del consigliere regionale Sergio Clemente da Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Puglia”. LA FIR,
Le firme allegate come parte integrante e sostanziale della mozione sono di: Rosa Barone, Maurizio Bruno, Francesco Paolo Campo, Filippo Caracciolo, Luigi Caroli, Napoleone Cera, Debora Ciliento, Gianfranco De Blasi, Alessandro Delli Noci, Grazia Di Bari, Massimiliano Di Cuia, Michele Emiliano, Antonio Maria Gabellone, Marco Galante, Stefano Lacatena, Sebastiano Leo, Alessandro Antonio Leoci, Pietro Luigi Lopalco, Gianfranco Lopane, Anna Maurodinoia, Paride Mazzotta, Donato Metallo, Paolo Pagliaro, Francesco Paolicelli, Lucia Parchitelli, Renato Perrini, Michele Picaro, Raffaele Piemontese, Fabio Saverio Romito, Antonio Paolo Scalera, Giovanni Francesco Stea, Saverio Tammacco, Giuseppe Tupputi, Antonio Tutolo, Francesco Ventola.
Ha chiesto di intervenire il consigliere segretario Clemente. Prego.
Speaker : CLEMENTE.
Non sono riuscito a capire quali sono i “gravi motivi”, perché va bene la raccolta delle firme, però devono esserci dei “gravi motivi” riferiti alla funzione.
Io non sono riuscito a scorgerli, in quel documento, quindi se potete chiarirmi, anche perché lo Statuto prevede che l’incarico dura per tutta la legislatura.
Volevo quindi capire questo aspetto.
Speaker : PRESIDENTE.
Ovviamente, la questione è rivolta ai proponenti.
Presidente Amati, ha chiesto di intervenire?
Speaker : AMATI.
Grazie, Presidente, vorrei capire: stiamo aprendo il dibattito?
Speaker : PRESIDENTE.
È una mozione.
Speaker : AMATI.
Quindi lei sta aprendo il dibattito sulla mozione?
Speaker : PRESIDENTE.
A dir la verità, ha chiesto…
Speaker : AMATI.
Ho chiesto al Presidente del Consiglio. Il Presidente della Giunta è agitatissima… Stia tranquillo, Presidente, non si agiti, non intervenga a fare il ventriloquo, ce la fa da sola la Presidente Capone, ce la fa, non faccia il ventriloquo.
Mi dica, Presidente: ha aperto il dibattito?
Speaker : PRESIDENTE.
No. Il consigliere Clemente ha fatto la domanda.
Speaker : AMATI.
Ho capito. Adesso le sto chiedendo: adesso ha aperto il dibattito?
Speaker : PRESIDENTE.
No, non ho aperto il dibattito…
Speaker : AMATI.
E che cosa si fa adesso?
Speaker : PRESIDENTE.
Ho chiesto se vuole rispondere al consigliere Clemente.
Speaker : AMATI.
Un momento, io sto chiedendo una cosa: adesso come intendiamo procedere? Questo si può chiedere?
Speaker : PRESIDENTE.
Certo, c’è la risposta al consigliere Clemente e votiamo.
Speaker : AMATI.
Cosa? La mozione?
Speaker : PRESIDENTE.
La mozione.
Speaker : AMATI.
Allora, cara Presidente, ecco perché sono intervenuto, non è possibile votare. Non è possibile votare, perché il nostro regolamento dice che si vota ciò che è iscritto all’ordine
del giorno…
Speaker : PRESIDENTE.
No, aspetti, la interrompo un attimo.
Effettivamente, noi dobbiamo votare prima sull’ordine dei lavori, come ha chiesto il Presidente Mazzotta, poi votiamo la mozione. Però prima io vorrei che si rispondesse al consigliere Clemente…
Speaker : AMATI.
Posso [...] il richiamo al Regolamento?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, sì, sì, ma in ogni caso dobbiamo votare prima sull’ordine, non direttamente sulla mozione…
Speaker : AMATI.
Quale ordine?
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto l’anticipazione… Ha presentato la mozione, ha chiesto che venga discussa subito, per ordine dei lavori, in connessione con il punto all’ordine del giorno che riguarda il consigliere segretario.
Speaker : AMATI.
È inammissibile la richiesta, perché il nostro Regolamento dice che non si può discutere di nulla se non è iscritto all’ordine del giorno, a meno che ne venga segnalata l’urgenza, si riunisce la Conferenza dei Capigruppo, e la Conferenza dei Capigruppo all’unanimità decide che si discute. Fuori da questa ipotesi non è possibile porre ai voti nulla. Siccome l’unanimità dei Capigruppo io penso che difficilmente si potrà raggiungere, penso che non sia questo il luogo, non si possa discutere in questo momento. Quindi, va depositata, va iscritta all’ordine del giorno, salvo che non vi sia l’unanimità, va iscritta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio e in grazia di Dio si discuteranno tutte le questioni, comprese le questioni che sono state poste.
Non c’è nessuna norma del Regolamento che dà l’opportunità di votare così e siccome ci piace a noi votiamo. Deve essere tutto iscritto all’ordine del giorno, tutto! Quindi, credo che la Segreteria generale le suggerirà, molto opportunamente, che è inammissibile la richiesta di discussione della mozione, a meno che lei non convoca la Conferenza dei Capigruppo, consegue l’unanimità dei Capigruppo e torniamo a discutere della mozione. Fuori da questa ipotesi il nostro ordinamento non lo consente, anzi lo vieta espressamente: non si può discutere nulla che non sia iscritto all’ordine del giorno, punto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci troviamo di fronte sicuramente ad un precedente relativamente alla mozione di decadenza. Noi non teniamo nel nostro Regolamento e, a dire la verità, neppure nello Statuto la disciplina relativa alle modalità di presentazione e voto della mozione di decadenza. Teniamo l’articolo 27, che al comma 4 dice chiaramente: “La mozione di decadenza per gravi motivi, presentata da almeno due terzi dei consiglieri regionali in carica nei confronti di uno dei componenti l’Ufficio di Presidenza, approvata a scrutinio segreto dai due terzi dei componenti il Consiglio regionale, ne determina la rimozione dalla carica”.
Ora, che cosa succede? Noi abbiamo un punto all’ordine del giorno, che è quello del Segretario. In connessione al punto del Segretario è stata presentata la mozione di decadenza, ampiamente sottoscritta dai componenti del Consiglio regionale, come abbiamo detto e come si è potuto verificare dalla lettura, e, per ordine dei lavori, è stata chiesta la discussione oggi.
A me pare che, essendo questa mozione di decadenza disciplinata dall’articolo 27, non richiamata dal Regolamento, ma inserita nell’ambito di una discussione che è preliminare al voto di cui al punto n. 2) all’ordine del giorno, è possibile che l’Aula si determini relativamente al voto, alla discussione e al voto oggi su questo argomento, tenendo conto che si può esprimere certamente uno a favore e uno contro, quindi procedere alla votazione.
Ripeto: anche per la connessione esistente tra la mozione specifica sulla decadenza e l’elezione del consigliere. Connessione che, peraltro, è stata ritenuta esistente nella stessa mozione.
Presidente, ha chiesto di intervenire? Prego.
Speaker : AMATI.
All’ordine del giorno c’è l’elezione del Segretario, perché Gatta non è più consigliere regionale della Puglia. Per questo è all’ordine del giorno. Dobbiamo integrare Gatta. Questo è l’argomento.
Poi c’è la discussione politica. Per piacere, colleghi, questo è un punto di democrazia. Poi possiamo fare quello che vogliamo. Capisco le posizioni, però questo è un punto di democrazia e di rispetto delle prerogative.
All’ordine del giorno c’è l’elezione del sostituto di Gatta. Giusto? Se c’è l’elezione di Gatta, che c’entra la rimozione di Clemente, che è un altro argomento? Elezione di Gatta non è la stessa cosa di decadenza di Clemente. È chiaro? Per poter dichiarare la decadenza di Clemente bisogna iscrivere all’ordine del giorno, ai sensi dell’articolo 27, una mozione. Punto. E poi procedere alle elezioni del sostituto di Gatta e del sostituto di Clemente. Che succede nel caso di ispecie? Che noi siamo chiamati per eleggere il sostituto di Gatta. Avete presentato una mozione di sfiducia. A parte che c’è il problema di ammissibilità relativo ai gravi motivi che è grande quanto un grattacielo. Tant’è che voi non avete nemmeno il coraggio di indicare i gravi motivi, perché sapete che non sapreste che scrivere, perché i gravi motivi sono riferiti a violazioni funzionali di Clemente. Ma lasciamo stare.
L’articolo del Regolamento dice che all’ordine del giorno non può stare nulla, non si può discutere di nulla fuorché ciò che è scritto all’ordine del giorno. Poi aggiunge che può essere ritenuta l’urgenza di un argomento, quello che facciamo regolarmente con le cinque firme, ovvero le mozioni che presentiamo nella Conferenza dei Capigruppo, come questa mattina quella – non so se vi ricordate – dell’assessore Delli Noci, proposta sottoposta dall’assessore Leo, che ritenevano di discutere subito, su cui l’opposizione ha detto: no, non prestiamo l’unanimità. E per questo non è stata discussa, perché l’opposizione ha detto: non siamo d’accordo. Ora, come si fa colleghi… ? Scusate, davvero! Ma davvero volete mettere nel ridicolo il Consiglio regionale della Puglia? Come si fa ad introdurre la mozione di sfiducia su Clemente mentre stiamo discutendo della sostituzione di Gatta. Non è possibile.
Presidente, già è difficile il clima. Vedo un odio inutile. Sì, vedo un odio inutile. Vedo dei sentimenti esacerbati, tant’è che da un numero di firme poi sono aumentate, ho visto le persone richiamate all’ordine, mettendoli in imbarazzo, in difficoltà, che è già terribile di suo e pone una coltre sulle persone che l’hanno fatto, una coltre di analfabetismo istituzionale da fare spavento. Però, abbiamo le spalle larghe pure per sopportato l’odio. Anche perché sappiamo che prima o poi...
Speaker : PRESIDENTE.
La invito, però, a non offendere i colleghi.
Speaker : AMATI.
Sto finendo. Abbiamo le spalle larghe per sopportarlo, ma non può, questo argomento, essere introdotto nella discussione e nella votazione di oggi, perché lo vieta il Regolamento. Non è che per inciampo lessicale, Segretario è uno e Segretario è l’altro, noi possiamo votare.
Presidente, la prego. Altrimenti qui non si capisce più niente. Qui è la legge della giungla, la legge del più forte. Non è possibile sopportarlo oltre. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Devo pregarla di non offendere i colleghi, perché l’analfabetismo istituzionale non è certamente un bel complimento da fare a tutti.
D’altra parte, vorrei evitare anche che si parlasse di odio in questa Assise. Ci sono posizioni politiche. Non mettiamo sentimenti così gravi all’interno. Sono sicura che questo non toglie né la stima nei confronti del consigliere Clemente a livello personale né dal punto di vista umano. Stiamo discutendo di opinioni politiche. Ciascuno è libero di esprimerle.
Rispetto alla mozione presentata, io devo richiamare quanto è successo l’altra volta e quanto dice l’articolo 46. Che cosa è successo l’altra volta? Si è chiesto di presentare una mozione con la quale si sono sollecitate le dimissioni del consigliere Clemente e si è anteposto, questo, alla discussione del punto n. 2).
L’articolo 46 prevede che i richiami riguardanti l’ordine del giorno, il Regolamento, la posizione della questione, la priorità della votazione hanno la precedenza sulla questione principale e possono essere illustrati per cinque minuti dal proponente.
Dare la possibilità di intervenire su questa questione quando tutti i Capigruppo hanno sottoscritto... Quindi, altro che Conferenza dei Capigruppo. Questa mozione è sottoscritta non soltanto dai Capigruppo, ma anche dai consiglieri, da un numero di consiglieri che rappresenta più di due terzi dei consiglieri.
Le chiedo scusa, Presidente Amati. Io l’ho ascoltata con attenzione. Tutti i Capigruppo hanno sollecitato la presentazione della mozione e la discussione della mozione. Ecco perché, proprio perché esiste questa richiesta da parte della Conferenza dei Capigruppo… Ovviamente lei può immaginare che la Presidente non fa nulla senza prima confrontarsi con gli uffici. Non è una chiamata di correo, è una dichiarazione, un’attestazione di quello che succede.
Il Presidente Tutolo ha chiesto di intervenire. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Io resto veramente esterrefatto, perché forse anche l’elezione del Presidente della Repubblica impiega meno tempo. Diciamo che per chi segue un po’ le cose della politica, quando c’è l’elezione del Presidente della Repubblica, che è una carica da far tremare i polsi, il tempo occorrente non è questo. Io non so ormai da quanto noi stiamo affrontando questo problema. E mi devo ripetere e devo aggiungere probabilmente qualcun altro affinché… Ho sentito parlare di cattiveria, di odio, di trasparenza. Bene, per trasparenza è bene che si sappia quali sono gli interessi in gioco, perché di questo parliamo.
Volevo dire una cosa, volevo parlare di dettagli, ma che sono importanti, perché spesso parliamo tutti quanti che vogliamo difendere i diritti dei cittadini pugliesi. Sapete, in quest’Aula si è affrontato il tema del TFM. Vi ricordate, sì? Tutti quanti lo ricorderanno. Aveva un valore economico di 350.000 euro all’anno. Questo ha un valore economico un po’ superiore. Forse sfugge ai più questo dettaglio, perché è questo di cui stiamo parlando. Qui sono in gioco oltre 400.000 euro dei cittadini pugliesi, che vengono spesi per dare, ripeto, è un termine che mi dà anche fastidio utilizzare, però purtroppo non lo voglio utilizzare perché colto da una improvvisa… no, perché è la realtà, perché, ripeto, io per gli assessori, per la Presidente del Consiglio, che rappresenta il Consiglio regionale e tutti i cittadini della Puglia, sono assolutamente d’accordo e concordo che debbano avere l’autista. Però, devo insistere ancora, visto che c’è questa discussione, questa disquisizione, se eliminiamo questa roba qua è finita la partita. Dobbiamo fare una legge per obbligare qualcuno a farlo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
Prego.
Volevo terminare. Presidente, volevo terminare.
È bene che si sappia di che stiamo parlando. Di questo parliamo. Parliamo ‒ mi devo ripetere ‒ dell’autista, della macchina, della Segreteria particolare.
Poi ci sono delle curiosità. Non per fare i conti della serva... Io sono uno che legge un po’. L’altra volta abbiamo letto quelle che sono... Dal Regolamento... A parte lo Statuto. È cambiato tutto quel ruolo. Però io vedo, ad esempio, una delibera dell’Ufficio di Presidenza con la quale vengono assegnati gli straordinari per gli autisti dell’Ufficio di Presidenza.
Ripeto: capisco l’autista dell’assessore... Non l’autista dell’assessore, attenzione. Poveri autisti, non vorrei che mi si fraintendesse. Non ce l’ho assolutamente con gli autisti. Un assessore non so quando esce la mattina e quando si ritira. Secondo me, nemmeno loro lo sanno. A volte nemmeno tornano a casa, perché sono oberati di lavoro. Al di là delle simpatie o antipatie nei confronti dell’assessore Tizio piuttosto che Caio, è un fatto oggettivo, quindi ci sta tutto. Pure l’assessore... Pure lo straordinario... Non lo vado nemmeno a vedere. Però mi dovete togliere una curiosità. 450 ore, se non ricordo male, per lo straordinario dell’autista del Segretario d’Aula, voglio capire dove vanno.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Tutolo, la prego. Non è coerente con quello di cui stiamo discutendo.
Speaker : TUTOLO.
Io sto discutendo di quello che è in gioco. La verità qua è che dobbiamo togliere qualcuno e dobbiamo mettere qualcun altro.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Tutolo, la prego di bloccarsi.
Speaker : TUTOLO.
Sono 400.000 euro…
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Tutolo, chiedo scusa…
Speaker : TUTOLO.
…che o domani o la prossima volta noi decideremo di spendere in malo modo, a mio avviso.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Tutolo, la prego di sospendere questa sua invettiva. Dobbiamo attenerci alla mozione.
Speaker : TUTOLO.
Allora, la presentazione dell’emendamento non è possibile perché…
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Tutolo, sta parlando fuori dal microfono. Presidente Tutolo, sta parlando fuori dal microfono.
Consigliere Laricchia, ascoltate, adesso c’è una domanda, legittima a mio avviso, del consigliere Clemente di ottenere la risposta alla domanda in relazione ai gravi motivi che sostengono la mozione, quindi io pregherei i proponenti di fare, loro, un’osservazione attinente ai gravi motivi, in maniera tale che la domanda del consigliere Clemente sia assolta.
Allora, chi intende intervenire?
Speaker : LARICCHIA.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Intende intervenire sui gravi motivi?
Speaker : LARICCHIA.
Io non sono una proponente, però ho sentito un richiamo al Regolamento e credo sia importante intervenire anche su questo. E le assicuro che io intervengo davvero a malincuore in questa discussione così strategica per il destino della nostra Regione, come possiamo immaginare, un concetto che farebbe risparmiare a tutti tempo ed energia quello, se lo capissimo tutti, che ciò che sta a cuore al nostro Presidente e ciò che sta a cuore e il destino dei pugliesi non sempre coincidono, e siamo evidentemente in questo caso.
Io volevo dire che intervengo a malincuore, anche perché si tratta di due partiti, due forze politiche che non mi riguardano né come cittadina né tantomeno come politica, ma rispetto al richiamo al Regolamento che ho sentito io lo condivido. Non possiamo votare qualcosa che è al di fuori dell’ordine del giorno. L’attinenza a cui ha fatto riferimento, Presidente, non è sufficiente, secondo me, per agganciare questa mozione appena presentata senza il passaggio della Capigruppo all’ordine del giorno in cui è stata agganciata, perché altrimenti legittimamente il Presidente Tutolo potrebbe pretendere, appunto, di presentare una PDL sulla questione degli autisti dell’Ufficio di Presidenza, visto che sempre di Uffici di Presidenza si tratta, e volendo l’attinenza è sempre un concetto molto opinabile. Quindi, se è attinente questa mozione, attinente potrebbe essere la sua iniziativa.
Quello che volevo dire è che, se dovessimo andare avanti, io sinceramente – voglio lasciarlo agli atti – mi sentirei testimone di un atto di forza, di una violazione del Regolamento, che, come al solito, non è mai pericolosa in sé per quello che può determinare, perché, di fatto, si tratta del destino di un singolo, se vogliamo, più o meno importante per ognuno di noi, ma soprattutto, come dicevo, non certamente così strategica per la Regione, ma ogni forzatura o violazione del Regolamento diventa pericolosa per il precedente che può rappresentare.
Ci tenevo a lasciare agli atti questa mia opinione.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Mennea, sempre sul punto?
Speaker : MENNEA.
Sì, sempre sul punto. Per fare una precisazione rispetto a quello che lei ha dichiarato poc’anzi e un richiamo al Regolamento.
Lei poc’anzi ha detto che quell’atto di decadenza è stato firmato da tutti i Capigruppo. Così non è. Io sono un Capogruppo e non l’ho firmato. Quindi, ha detto una cosa inesatta, direi falsa.
Speaker : PRESIDENTE.
Ho detto “pressoché da tutti i Capigruppo”.
Speaker : MENNEA.
Che resti agli atti. “Da tutti i Capigruppo” ha detto. Poiché ha detto una cosa falsa, vorrei che questa precisazione restasse agli atti di questa seduta.
E poi un richiamo all’articolo 29 del Regolamento interno. Il Regolamento interno recita, all’articolo 29... Lo voglio leggere perché questo rafforza meglio e ancora di più ciò che ha detto il collega Amati rispetto alla pertinenza dell’argomento di cui si vuole trattare in maniera forzata, scambiando Clemente per Gatta o Gatta per Clemente. All’articolo 29 si legge: “Il Presidente apre e chiude la seduta e annuncia il giorno e l’ora della seduta seguente, nonché l’ordine dei lavori della medesima. L’ordine del giorno della seduta è affisso nella sala. Il Consiglio” questa è la parte che ci interessa in questo momento “non può né discutere né deliberare su materie che non siano all’ordine del giorno, salvo particolari argomenti che rivestano carattere di urgenza”. Come potrebbe essere questo. “In questi casi, la richiesta deve essere presentata da almeno cinque consiglieri alla Presidenza ventiquattro ore prima della seduta”. Per finire, leggo l’ultimo passaggio, che ci interessa: “Il Presidente convoca prima dell’inizio della seduta i Presidenti dei Gruppi consiliari per decidere sull’ammissibilità della richiesta” qualora venisse presentata ventiquattro ore prima e fosse urgente. “Alla riunione è invitato il relatore del provvedimento”. Questa è la frase tranchant. “La decisione va assunta all’unanimità”.
Questa è la procedura. Non mi pare che questa procedura sia stata praticata in questa circostanza.
Quindi, io mi richiamo a questa norma del nostro Regolamento. Se poi volete violarlo, fatelo. Noi ne prendiamo atto e ci comporteremo di conseguenza, anche perché penso che questi atti saranno probabilmente, molto probabilmente oggetto di analisi e di discussione in altre sedi.
Speaker : PRESIDENTE.
Nessuno di noi intende violare il Regolamento, meno che mai io. Si tratta, come abbiamo detto, della prima volta, di un precedente assoluto rispetto all’articolo 27, che peraltro non è regolato nella sua procedura. Ascoltare è importante, leggere e rileggere il Regolamento per vederne tutte le compatibilità è altrettanto importante, ed è quello che stiamo facendo. Fermo restando che abbiamo cercato anche di tenere conto del fatto che la mozione è firmata – lo ripeto –pressoché da tutti i Capigruppo e da trentaquattro consiglieri, quindi impone alla Presidente un’attenzione ulteriore rispetto alla richiesta.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Vendola. Quindi, ci riserviamo alla fine di fare una valutazione complessiva. Prego.
Speaker : VENTOLA.
Presidente, i suoi gravi motivi credo che siano tutti opinabili, ci mancherebbe altro. Credo che quello che è stato scritto rappresenti solo la verità delle cose. Poi, se uno riterrà di valutarli in sede giudiziaria, c’è sempre un argomento, che è quello per il quale si viene eletti, e il collega Clemente ha chiarito che lui è stato eletto nelle file della maggioranza, per due volte si è candidato, e abbiamo sentito tutti il suo intervento. Credo che da questo punto di vista emerga in maniera molto chiara, perché ci sono state delle firme, ed è purtroppo un brutto precedente per questa Regione, che c’è di fatto una sfiducia politica. Poi che valore si voglia dare alla sfiducia politica è molto soggettivo. Se uno si candida, la sfiducia politica… Non abbiamo vinto un concorso, siamo stati eletti. E quando in quest’Aula ci votiamo a vicenda non è perché votano i cittadini, ma perché ci votiamo noi. Poi, uno può anche cambiare idea, però dovrebbe essere consequenziale.
Detto questo, io non mi sento di forzare nessun tipo di regolamento e, ancora di più, perdere tempo ad attività giurisprudenziali, potevamo o non potevamo. Noi abbiamo convocato il Consiglio per il 18 e per il 19 aprile, il 18 come primo punto ripartiamo dalla mozione, senza alcun tipo di problema. Ma perché dobbiamo forzare? Magari qualcuno si può ravvedere. Dobbiamo tirare la corda fino alla fine? E qualcuno dirà: è attaccato alla poltrona? Qualcuno dirà: stanno sfiduciando, stanno strappando le Istituzioni? Analfabetismo istituzionale non me lo sarei mai aspettato, caro Fabiano. Ognuno dirà quello che vuole. Di fatto, quello che emerge è che noi non riusciamo sull’Ufficio di Presidenza a chiudere, perché c’è il collega Clemente che, dal suo punto di vista, legittimamente rispettando dal suo punto di vista il Regolamento, detiene che quel ruolo è un concorso a tempo indeterminato, che nessuno può rimuovere. Benissimo. Ci mancherebbe. Sergio, sia chiaro. L’Aula, per quanto mi riguarda, è il luogo istituzionale dove istituzionalmente ognuno si assume le responsabilità di quello che dice. I sotterfugi, il pettegolezzo, “scusa, ho voluto firmare”, le cerimonie... Siamo grandi e vaccinati. Sappiamo benissimo qual è la reale situazione. È sotto gli occhi di tutti. Lei ha fatto un intervento oggi. Io me lo sarei aspettato due settimane fa, tre settimane fa. Forse avremmo evitato di arrivare...
Detto questo, sono valutazioni. Ci mancherebbe. L’Aula oggi forza il Regolamento? È giusta l’interpretazione? Perché dobbiamo mettere in imbarazzo il Presidente? Convochiamo i Capigruppo... È stato già fissato il Consiglio regionale con non un ordine preciso di lavori, perché ci siamo rimessi alla volontà del Presidente di stilare l’ordine del giorno tenendo presente disegni di legge, proposte di legge e mozioni. La Conferenza dei Capigruppo, prima della seduta, dovrà eventualmente stilare un nuovo ordine del giorno.
Oggi c’è questa mozione che è stata presentata. Io proporrei di non forzare. Assolutamente. Non mettiamo in difficoltà nessuno. Il lavori del Consiglio possono proseguire, se riteniamo, anche se siamo fuori dall’orario che ci siamo detti, sulle altre leggi che ci eravamo detti e il prossimo Consiglio riprende esattamente da questa mozione, che per la prima volta vede 40 sottoscrittori, 38, 42. Nessuno vuole forzare nulla. L’arte della politica e del buonsenso, magari con la venuta di Pasqua, spero possa portare pace e serenità a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
La ringrazio, Presidente Vendola. Le sue parole mi paiono…
Non l’avevo vista, chiedo scusa. Presidente Emiliano, prego.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Volevo concordare con quest’ultimo intervento da parte di Francesco Ventola. È vero che la questione della decadenza non è normata, quindi, in teoria, si potrebbe supporre che si tratti di una questione del tutto eccezionale che ha una sua totale autonomia. Ma questo lo Statuto non lo dice. Siccome non credo che cambi nulla rispetto alla prossima volta... Peraltro, questo darà la possibilità ai proponenti di integrare la motivazione, così come richiesto da Sergio Clemente.
Per quanto riguarda me, perché ovviamente parlo a titolo personale, credo che rinviare e mettere all’ordine del giorno regolarmente è un quid pluris, probabilmente, ma che non fa male a nessuno. Quod abundat non vitiat. Anche perché la processione è durata fino a prima di Pasqua, se la finiamo dopo non credo che ci saranno problemi particolari, non vedo particolari turbative.
Questo è il mio punto di vista.
Speaker : PRESIDENTE.
Io vi ringrazio di tutti i contributi. Come si dice in queste cose, ascoltati tutti gli interventi, per i quali vi ringrazio, ritengo di condividere quanto rassegnato qui dal Presidente Ventola e dal Presidente Emiliano, tenuto conto, tra l’altro, che il Consiglio è stato già fissato, quindi abbiamo la possibilità di discuterne, come è stato detto, in maniera chiara nella prossima seduta.
Rispetto alla prossima seduta – vi chiedo un attimo di attenzione – il Presidente Emiliano, insieme ad altri assessori e alcuni Capigruppo, ha chiesto di poter fare un Consiglio d’urgenza per discutere della questione relativa al Fondo sanitario nazionale e ad altri fondi inerenti allo sviluppo e alla coesione. Quindi, ha presentato una richiesta con la quale chiede di fissare un Consiglio con urgenza. Come sapete, da Regolamento la richiesta del Presidente a questo fine è non soltanto utile, ma ci impone di tenerne conto, per cui se siete d’accordo anticiperemmo il Consiglio già fissato per il 18 al 4 aprile, cioè alla settimana prossima. La richiesta non l’ho fatta io, l’ha fatta la Giunta. Quindi, per voi va bene lo stesso il 18 aprile? Allora, se è confermato per il 18 aprile, il 18 aggiungiamo anche questo punto all’ordine del giorno. 18 e 19 aprile rimane sempre confermato. Quindi, per il 18 aprile ci troviamo sia la mozione di decadenza, sia la questione relativa all’uso dei fondi FSC e Fondo sanitario regionale.
Grazie a tutti e buona Pasqua.