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C.r. Puglia 17.01.2023
FILE TYPE: Video
Speaker : (
Inno nazionale)
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutte e a tutti.
Prego i colleghi consiglieri e le colleghe consigliere di prendere posto.
Diamo per approvato il processo verbale delle scorse sedute: 28 novembre, 20 dicembre e 21 dicembre.
Ha chiesto congedo il Presidente Emiliano.
Adesso ci sono le comunicazioni al Consiglio.
Si informa che il consigliere Massimiliano Stellato, con nota acquisita al protocollo n. 20230000285 del 9 gennaio 2023, ha comunicato di aderire al Gruppo Misto, dichiarando di appartenere alla componente di minoranza.
Con nota acquisita al protocollo n. 20230000054 del 3 gennaio 2023 della Presidenza del Consiglio, è stata data comunicazione della costituzione del Gruppo consiliare “Azione” a far data dal 1° gennaio 2023 al quale hanno aderito i consiglieri Fabiano Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea.
Con la medesima nota è stata comunicata la nomina di Capogruppo del consigliere Ruggiero Mennea. Non c’è il consigliere Mennea. Facciamo gli auguri per questo nuovo ruolo, glieli abbiamo fatti già in Conferenza dei Capigruppo, al collega Ruggiero Mennea, innanzitutto. Lo faccio a nome di tutto il Consiglio regionale. Segnalo, però, che non è indicata la appartenenza, da parte di questo Gruppo, l’appartenenza a quale componente. Non vedo il Capogruppo, però prego di volerla indicare in maniera tale che sia rispettato il Regolamento – eccolo – e in modo che sia inserita nel verbale.
Presidente Mennea, ho letto la comunicazione che avete fatto relativa alla costituzione del Gruppo consiliare Azione, le ho fatto gli auguri a nome di tutto il Consiglio nella sua qualità di Capogruppo e ho rilevato come, però, non sia indicata la componente, che ha indicato, invece, il consigliere Massimiliano Stellato. Ai fini di metterlo a verbale, magari le chiedo di integrare la comunicazione.
Speaker : MENNEA.
Grazie, Presidente.
Io credo che sia evidente che costituenti del Gruppo di Azione sono stati eletti nella coalizione di maggioranza e, quindi, rappresentano una parte della maggioranza eletta nelle scorse regionali, che ha visto anche essere eletto il Presidente Emiliano, quindi noi abbiamo quella legittimazione e quella legittimazione politica manterremo in questa fase della legislatura.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Mennea. Inseriamo la sua dichiarazione a verbale.
Sono state assegnate alle Commissioni le seguenti leggi… Prego? Ha chiesto di intervenire il Presidente Caracciolo. Chiedo scusa, Presidente Caracciolo, su cosa.
Speaker : CARACCIOLO.
Sulle dichiarazioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Sulla comunicazione?
Speaker : CARACCIOLO.
Sì, sulla comunicazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : CARACCIOLO.
Grazie, Presidente. Saluto i colleghi consiglieri e la Giunta.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Caracciolo, le posso chiedere una cortesia? Finiamo le comunicazioni e poi la faccio intervenire. Okay?
Speaker : CARACCIOLO.
Va bene. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Sono state assegnate alle Commissioni i seguenti disegni di legge. Chiedo al Vicepresidente Casili di leggerle.
Speaker : CASILI.
Assegnazioni alle Commissioni. In I Commissione: disegno di legge n. 208 del 19/12/2022 per riconoscimento debiti fuori bilancio; sempre riferiti agli stessi motivi, disegno di legge n. 209 del 19/12/2022; disegno di legge n. 210 del 19/12/2022; disegno di legge n. 211 del 19/12/2022; n. 212 del 19/12/2002 “Decreto di Liquidazione compensi al CTU causa 4859/2017 Tribunale Ordinario di Foggia - Sezione Civile”; disegno di legge n. 213 del 19/12/2022 sempre riconoscimento debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 214 del 19/12/2022; disegno di legge n. 215 del 19/12/2022; disegno di legge n. 216 del 19/12/2022; disegno di legge n. 217 del 19/12/2022; disegno di legge n. 218 del 19/12/2022; n. 219 del 19/12/2022; n. 220 del 19/12/2022; n. 221 del 19/12/2022; sempre disegno di legge n. 222 del 19/12/2022; n. 223 del 19/12/2022; n. 224 del 22/12/2022; n. 225 del 22/12/2022; n. 226 del 22/12/2022; n. 227 del 22/12/2022; n. 228 del 22/12/2022; n. 229 del 22/12/2022; n. 230 sempre della stessa data; n. 231 stessa data; n. 232 stessa data; pratica n. 34012311 Costituzione rendita vitalizia ex articolo 13 legge 12.08.1962, n. 1338 INPS sede provinciale di Bari; disegno di legge n. 234 del 27/12/2022 sempre riferito al riconoscimento di debito fuori bilancio; sempre per lo stesso motivo n. 235 del 27/12/2022; n. 236 del 27/12/2022; n. 237 del 27/12/2022; disegno di legge n. 238 del 27/12/2022; n. 239 del 27/12/2022; n. 240 del 27/12/2022.
In II Commissione è pervenuta una richiesta di parere deliberazione della Giunta regionale n. 1.885 del 19.12.2022 “Approvazione schema di regolamento avente ad oggetto ‘Regolamento della Scuola regionale di Polizia locale ai sensi dell’articolo 20 della legge regionale 14 dicembre 2011, n. 37 – Ordinamento della Polizia locale’”; Richiesta di parere deliberazione della Giunta regionale n. 1.886 del 19.12.2022 “Approvazione dello schema di Regolamento avente ad oggetto ‘Regolamento per la disciplina dell’Albo tematico dei docenti della scuola regionale di Polizia locale, articolo 22 della legge regionale 14 dicembre 2011 n. 37, Ordinamento della polizia locale. Richiesta di parere deliberazione della Giunta regionale n. 2002 del 29/12/2022 al Regolamento regionale n. 11 del 25/09/2003, Allevamenti e detenzione della fauna a scopo alimentare per ripopolamento a scopo ornamentale e amatoriale, richiami vivi per la caccia da appostamento, allevamenti dei cani da caccia, modifica.
In III Commissione è pervenuta richiesta di parere, deliberazione della Giunta regionale n. 1868 del 14/12/2022, Approvazione schema di Regolamento regionale avente ad oggetto “Definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale, ai sensi del DM 77/2022. Richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n.1916 del 19/12/2022, approvazione schema di Regolamento regionale avente ad oggetto “Definizione dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi delle cure domiciliari, necessarie ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento istituzionale ai sensi dell’accordo Stato Regioni n. 151 CSR del 4 agosto 2021”.
Per quanto riguarda le interrogazioni, interpellanze e mozioni, mozioni presentate: Pagliaro, Estensione da 3 a 5 annualità indennizzo calamità Xylella fastidiosa per la Provincia di Lecce; Tammacco, “Criticità derivanti dalla mancanza di siti di smaltimento rifiuti”.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, passiamo all’ordine del giorno.
Aveva chiesto di intervenire il Presidente Caracciolo. Prego. Non sappiamo su cosa deve intervenire...
Speaker : AMATI.
Per richiamo al Regolamento.
Vorrei sapere qual è la norma che prevede che sulle comunicazioni si apra un dibattito.
Speaker : PRESIDENTE.
Non sappiamo però cosa deve chiarire il Presidente Caracciolo...
Speaker : AMATI.
Lo dico in anticipo.
Lei adesso ha proceduto con le comunicazioni. Dice il Regolamento che dopo le comunicazioni si affronta l’ordine del giorno e si passa all’ordine del giorno. Se io chiedo di intervenire sulle comunicazioni, io non sto intervenendo sull’ordine del giorno, ma sulle comunicazioni o su un altro argomento.
Nel Regolamento non c’è alcuna possibilità di intervenire sulle comunicazioni o su altro argomento, tant’è che, se lo si consentisse, sarebbe contro il Regolamento. Peraltro, si aprirebbe un dibattito eventualmente che non è previsto.
Quindi, io la prego di indicare se c’è una norma che consente il dibattito sulle comunicazioni, ovvero su argomenti che non sono iscritti all’ordine del giorno, e se non c’è la prego di precludere ogni possibilità.
Il secondo richiamo è al Regolamento, però ho dato una lettura rapida, può darsi che tra le pieghe non me ne sono accorto. Mi pare che non ci sia una norma che obblighi a dichiarare se si appartiene alla maggioranza o alla minoranza. Non c’è. Per cui, siccome lei, Presidente, ha chiesto al collega Mennea di dichiarare questa cosa perché lo prevede il Regolamento io, ripeto, ho dato un’occhiata veloce al Regolamento e non l’ho trovata – però può darsi che sbagli io – altrimenti è evidente, segnalo che è stata chiesta una cosa inesigibile. Va bene? Però chiederò scusa qualora mi si indicasse la norma che lo prevede.
Quindi, il primo problema è che non c’è dibattito su nulla che riguarda le comunicazioni, tranne commemorazioni, eventi, ma non mi pare che i colleghi vogliano commemorare. Lei, collega Tutolo, non sorrida, perché lei è pronto con la battuta.
Quindi, la prego, rispettiamo il Regolamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Amati.
Infatti io ho detto che non si interveniva sulla comunicazione ma sono passata all’ordine del giorno. Ho chiesto di finire le comunicazioni e di passare all’ordine del giorno.
Non so però che cosa mi vuole dire il Presidente Caracciolo, per cui se non lo chiede, può intervenire per fatto personale, può intervenire per l’ordine dei lavori. Quindi, sotto questo profilo io non lo so.
Invece, sull’altra questione la liquidiamo prima. La richiesta fatta al Presidente Mennea è dovuta all’interpretazione di una serie di norme di Regolamento, neanche una, tutte quelle che attengono alla costituzione dei gruppi delle Commissioni all’allocazione in Aula che il Regolamento prevede che sia distinto tra maggioranza e opposizione.
Proprio l’articolazione è fondamentale, perché tutte quelle norme consentono la disciplina dell’organizzazione delle Commissioni. Ricorderà, come me, che quando abbiamo costituito le Commissioni abbiamo stabilito una proporzione, da Regolamento, tra componenti di minoranza e componenti di opposizione. Quindi, è per questa ragione che l’ho chiesto. Comunque, se vuole ulteriormente approfondire, parleremo proprio con le norme del Regolamento.
Prego, Presidente Caracciolo.
Speaker : CARACCIOLO.
Grazie, Presidente. Saluto i colleghi consiglieri e gli assessori.
Nell’augurare buon lavoro al nuovo Gruppo che si è costituito e, quindi, oggi ufficialmente fa parte di questo Consiglio regionale, a nome del Gruppo del Partito Democratico mi preme sottolineare e fare chiarezza politica rispetto alle dichiarazioni di adesione alla maggioranza.
Per quanto ci riguarda, alla luce…
Speaker : AMATI.
Non si può fare. È vietato dal Regolamento. Presidente, richiamo al Regolamento. Richiamo al Regolamento. Presidente, non mi faccia fare come l’assessore Palese che si mise a battere la scarpa sul banco. È vero, assessore Palese? Non è consentito. Mi dice qual è la norma?
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo. Il Presidente Caracciolo, intervenendo, ha detto “io intervengo per fatto personale”, mentre lei stava parlando.
Speaker : AMATI.
Ha detto che deve fare chiarezza sulle questioni politiche. Nessuno lo ha offeso.
Speaker : PRESIDENTE.
Quando si è alzato in piedi. Quando ha chiesto di intervenire prima ha detto che voleva intervenire per fatto personale: io che cosa posso fare?
Speaker : AMATI.
Ma non è fatto personale. Dicesse qual è il fatto personale…
Speaker : PRESIDENTE.
E lo dice qual è il fatto personale.
Speaker : CARACCIOLO.
Il fatto personale.
Speaker : AMATI.
Ma chi l’ha offesa?
Speaker : CARACCIOLO.
Non c’è nessuna offesa.
Speaker : AMATI.
Ha visto? Non c’è nessuna offesa. Mi dia la scarpa, assessore Palese.
Speaker : CARACCIOLO.
Nel rispetto dell’Aula e di ciò che rappresentiamo, per chiarezza soprattutto politica, come ritengo atto di coraggio e di coerenza, così come sono state fatte le dichiarazioni alla luce della costituzione del nuovo Gruppo di Azione, per quanto ci riguarda come Gruppo del Partito Democratico riteniamo che questo Gruppo debba essere collocato all’opposizione.
Speaker : AMATI.
Ma che c’entra? Questo è fatto personale, Presidente? La prego, non faccia la partigiana, faccia il Presidente. Assessore Palese, mi dia la scarpa! Io non posso usarla perché ho i buchi ai calzini. Mi dia la sua scarpa!
Speaker : PRESIDENTE.
Il Presidente Caracciolo è intervenuto, ha chiarito qual è la sua posizione, io non posso fare altro.
Cominciamo con le mozioni. Noi abbiamo la necessità di continuare, tranne che non ci siano questioni diverse che il Regolamento ammette.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Galante. Per quale ragione?
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente. Il chiarimento che lei ha fatto sulla necessità di conoscere la posizione all’interno dell’Aula del nuovo Gruppo Azione è fondamentale, perché…
Sì, lo apra, consigliere Amati. Lo può aprire, credo, perché, a livello personale, lei…
Speaker : PRESIDENTE.
Silenzio, silenzio.
Chiariamo un attimo la posizione dell’Aula. Non è ammesso un dibattito su una comunicazione. È stata fatta una comunicazione da parte del Presidente Mennea.
Il Presidente Caracciolo ha chiesto di intervenire ponendo la questione di un fatto personale, evidentemente personale, ma legato alla politica. Ora, Presidente Galante, se lei ritiene di fare un intervento, lo dovrà fare nell’ambito delle forme consentite dal Regolamento. Quindi, se ci sono temi politici…
Speaker : GALANTE.
Sì. Infatti, anche se non lo ritiene personale il collega Amati, per noi è personale la questione politica, in quanto, dichiarandosi contro le scelte e i programmi della nostra maggioranza, è chiaro che è personale la richiesta di comprendere…
Vedo che ha acquisito… Siamo riusciti a trasmettere un po’ di grillismo.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Amati…
Speaker : GALANTE.
Il collega Amati ha imparato qualcosa dal Movimento 5 Stelle. È capace di interrompere tutti. Ci ha sempre accusati, però qualcosa l’ha imparata.
Speaker : PRESIDENTE.
Politici, sulle comunicazioni.
Speaker : GALANTE.
Presidente, ma può parlare senza che ci sia… Non è neanche registrato quello che sta dicendo. Se non parla al microfono, non viene neanche registrato. Potrebbe addirittura offenderci, come sta facendo, però non viene registrato.
Speaker : PRESIDENTE.
Se un consigliere mi chiede…
Speaker : GALANTE.
Prenda la parola dopo di me e registri quello che sto dicendo.
Speaker : PRESIDENTE.
Silenzio, silenzio, silenzio, silenzio. Silenzio, consigliere Stea. Assessore Stea…
Speaker : GALANTE.
Sarebbe buona educazione parlare anche al microfono, così potremo avere poi anche lo stenografico per leggere quello…
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Amati, se il Presidente Galante mi chiede... Gli ho chiesto di fare silenzio, però basta, assessore Stea, assessore Stea, non faccia così, assessore Stea, non faccia così, altrimenti devo farvi allontanare. Assessore Stea, però la prego adesso di tacere!
Allora, il Presidente Galante ha chiesto di intervenire ponendo un fatto personale, voglio capire qual è. Prego.
Speaker : GALANTE.
Le dichiarazioni contro la maggioranza da parte di Azione.
Il chiarimento è questo: come si fanno dichiarare in maggioranza, quando invece sulla stampa e su altre situazioni sono contrari a tutte le scelte.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene, grazie...
Speaker : GALANTE.
Quindi per coerenza dovrebbero dichiarare loro effettivamente a quale programma stanno aderendo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Galante, grazie.
Allora, l’ha accusata di ipocrisia, quindi il fatto personale consisterebbe in questo, il Presidente Galante.
Andiamo avanti sulle mozioni.
Presidente Tupputi, ha chiesto di intervenire? Per fatto personale?
Speaker : TUPPUTI.
Grazie, Presidente.
Sarò brevissimo, perché è semplice fare le sceneggiate in Consiglio regionale, però la coerenza ci deve portare ad assumere in Consiglio gli stessi atteggiamenti che si assumono durante le conferenze stampa.
A nome del Gruppo Con, riteniamo che quello che è stato dichiarato a mezzo stampa dai componenti di Azione durante la conferenza stampa di costituzione del Gruppo sia pregiudizievole rispetto al fatto che la stessa componente possa far parte di questa maggioranza, per cui ritenutici offesi da tale dichiarazione, chiediamo al Gruppo consiliare di Azione di dichiararsi in minoranza.
Speaker : PRESIDENTE.
Colleghi consiglieri, non possiamo continuare con il dibattito. Adesso andiamo avanti e cominciamo con la mozione.
In Conferenza dei Capigruppo… Io vi chiedo di proseguire con l’ordine del giorno. Se avrete ulteriori dichiarazioni da fare le potrete fare corrispondentemente, però, all’ordine del giorno.
Presidente Tammacco, lei è il primo firmatario della mozione al primo punto dell’ordine del giorno…
Ha chiesto di intervenire, prego. Mi scusi, io non trovavo la sua prenotazione, non volevo non darle la parola ma la sua prenotazione non c’è…
Assessore Stea, il Regolamento si rispetta in questo Consiglio e per Regolamento se c’è un consigliere che chiede la parola in relazione all’ordine del giorno, deve intervenire prima degli altri. Prego.
Speaker : TAMMACCO.
Posso, Presidente? Se posso, forse l’unico che può intervenire per fatto personale in questo discorso, è il sottoscritto. Perché io quando non ho condiviso un’azione della minoranza rispetto alla maggioranza e ho condiviso invece ciò che faceva la maggioranza, sono passato da questa parte.
Quindi, abbiamo creato il Gruppo per la Puglia e condividiamo il percorso di Emiliano. Quindi un fatto personale, l’unico possibile personale. Scusi, consigliere Amati.
Per cui chiedo agli amici di avere la stessa coerenza in ciò che si scrive e che si legge rispetto a ciò che si fa. Spero che si abbia la coerenza, in un modo o nell’altro, che ci sia una coerenza nei fatti rispetto a ciò che viene scritto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, Presidente Amati…
La comunicazione dei consiglieri non è prevista, è prevista la comunicazione della Presidenza… Non ho capito, chiedo scusa. Il Presidente Mennea è venuto per rispondere ad una mia richiesta, ha risposto a una mia richiesta… Senz’altro.
Adesso il Presidente Amati deve intervenire sull’ordine del giorno. Prego.
Speaker : AMATI.
Grazie, Presidente.
Ai sensi dell’articolo 33, siccome il Governo e l’opposizione stanno dove stanno i fatti concreti, non le chiacchiere, dove stanno i fatti concreti, lì c’è l’opposizione e il Governo. È vero, assessore Pentassuglia? Lo chiedo a lei che di questo è un sostenitore antico. Noi, siccome sappiamo che è su questo, chiediamo l’anticipazione di importanti atti di Governo.
L’articolo 33 mi consente di parlare per cinque minuti su questo argomento, io credo che ne utilizzerò meno, ma siamo partiti da quattro. Comunque, non fa niente.
Dicevo, chiediamo l’anticipazione del punto all’ordine del giorno n. 83 “Assistenza sanitaria per la morte serena e indolore di pazienti terminali”. Ora, siccome l’assessore Palese ha detto al quotidiano la Repubblica qualche giorno fa, nonostante noi avessimo detto “magari fanno una delibera di Giunta”, che non l’avrebbero fatta, oggi a un altro quotidiano, al Corriere del Mezzogiorno, ha detto, invece, che l’avrebbero fatta, prevedo che fra un po’ qualcuno dirà “lo faremo in Giunta”, siccome il governo non si fa con i verbi coniugati al futuro, così si fa l’opposizione, con i verbi coniugati al futuro, “adesso che vinceremo faremo”, ma il Governo si fa con i verbi coniugati al presente, noi viviamo nel presente, quindi o c’è la delibera, e allora non chiedo il voto sulla istanza di anticipazione, oppure, se non c’è la delibera, chiedo il voto sull’istanza di anticipazione.
Naturalmente è obbligato il contenuto sia della legge che della delibera. Bisogna rispettare la sentenza della Corte costituzionale. Non prendiamoci in giro, non facciamo tutti i costituzionalisti. O la delibera di Giunta o la legge, quella è. Chiediamo di anticipare. Se, invece, dovessimo votare e dire che non lo anticipiamo, naturalmente auspichiamo che la Giunta lo faccia davvero. Noi applaudiremo perché non andiamo dietro infantilismi politici. Però, siccome la maggioranza si fa sulle cose di governo, sul presente, chiediamo la votazione sulla richiesta di anticipazione della proposta di legge iscritta all’ordine del giorno al n. 83. Peraltro, è scritto nei programmi elettorali e politici della stragrande maggioranza dei partiti presenti qui in Consiglio, per cui mi sembrerebbe abbastanza curioso non adoperarsi per approvare questa legge e offrire un servizio, che è un servizio obbligatorio che l’Italia, ma anche la Puglia, per motivi di civiltà, ha il dovere di fornire.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Vede come il Regolamento poi vada visto nella sostanza e con il buonsenso. Mi affido a voi.
L’articolo 33 prevede che sulla richiesta di anticipazione parlino uno a favore e uno contro. In realtà, in questo caso lei, Presidente Amati, in qualche modo pospone la richiesta di voto sull’anticipazione perché ha bisogno di una risposta da parte dell’assessore… Il tema è questo: l’assessore non è consigliere; il Regolamento prevede che lo dica il consigliere. Se siete d’accordo, darei la parola all’assessore, nonostante non sia consigliere, per il fatto che deve delucidare il Consiglio, tutti, maggioranza e minoranza, relativamente alle decisioni della Giunta, al fine poi di procedere alla valutazione dell’anticipazione del punto. Anche se, faccio presente, la Conferenza dei Capigruppo aveva già chiesto, e si era addivenuti alla decisione di fare oggi le mozioni. Comunque, prego assessore, se vuole chiarire come la Giunta intende regolarsi relativamente alla questione.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, signor Presidente.
Mi sia consentito che nell’Aula più importante, più rappresentativa della Regione, sia dato il giusto significato e valore ad un successo straordinario delle forze dell’ordine, ieri, che si è conseguito con la cattura di uno dei latitanti più pericolosi d’Europa.
Detto questo, penso, in riferimento a quanto espresso, che è in quest’Aula, o nelle Commissioni che si manifestano le posizioni ufficiali, con tutto il rispetto per i giornali, in un contesto, in una situazione dal profilo estremamente difficile e complesso. C’è infatti la consapevolezza da parte di tutti di una sentenza da parte della Corte costituzionale, nel merito, la n. 242 del 2009, che sostanzialmente invita, e dà anche una traccia al Parlamento, e non solo al Parlamento, dà una traccia in riferimento ad alcuni adempimenti che debbono essere fatte anche alle Regioni.
Il Parlamento è totalmente latitante su questa situazione. Non sta a me giudicare quanto sia necessario e quanto ci sia un intervento, in questo contesto, per un problema estremamente delicato: lo Stato ha il sacrosanto dovere di legiferare, così come dice la Corte costituzionale sostanzialmente, sia in un contesto di garanzie per chi non intenda deflettere minimamente e quindi continuare in un contesto, seppur di grave sofferenza e quant’altro, in un contesto di totale garanzia della vita, e deve però organizzare anche per chi, in alcune situazioni di natura straordinaria, accertate dalla scienza, cioè scientificamente, decide in maniera diversa.
Questo è il compito dello Stato. La stessa cosa è avvenuta in altri momenti per problemi, tutto sommato, delicati dal punto di vista etico quanto questo, ma meno gravi, molto meno gravi, in un contesto che è stato il Referendum per l’interruzione volontaria di gravidanza, e dopo lo Stato ha dovuto legiferare, dando le garanzie, cioè quello che intendeva per chi non era d’accordo, ma organizzando tutta la parte strutturale per chi lo era.
In questo caso la deliberazione che è stata predisposta è attualmente al vaglio dell’Ufficio legale della Regione e dell’Ufficio legislativo, perché trattasi di argomenti estremamente delicati. Il recinto della Regione, le competenze della Regione, su sollecitazione anche della Conferenza dei Presidenti, è quello di dare attuazione a quanto stabilito all’interno della stessa sentenza, cioè l’organizzazione in presenza di soggetti che scelgono la strada del suicidio assistito.
In questo caso, l’organo che deve essere costituito è il Comitato etico. Anche in questo caso bisogna dare atto che nella nostra Regione, come nelle altre Regioni, i Comitati etici già ci sono, sono in essere, sono in vigore e hanno dei compiti specifici. Si pensi, ad esempio, che è il Comitato etico che deve pronunciarsi nel momento in cui c’è un donatore per l’espianto di organi e quant’altro.
Nella fattispecie, occorre un Comitato etico specifico, ricco di moltissime professionalità rispetto a questo dato, e nelle intenzioni della proposta, cioè della deliberazione, che – ripeto – è stata già trasmessa ed è al vaglio per ulteriori verifiche di natura tecnico-giuridica, il Comitato sarà costituito appositamente al Policlinico consorziale.
Penso che questo sia il compito da parte della Regione, la delibera sarà approvata, se pronta, per la Giunta straordinaria convocata per le 15, oppure per la Giunta ordinaria di domani alle ore 14.
Se ci sono ulteriori chiarimenti da parte di chi propone siamo a disposizione come Governo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Stante questa risposta sulla proposta di anticipazione, se è confermata la richiesta, c’è qualcuno che si esprime contro?
Prego, Presidente Galante.
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente.
Io in realtà non faccio una dichiarazione di contrarietà, non sono della posizione contro. Vorrei evitare che il collega Amati chieda questa anticipazione e che si fidi politicamente, e anche istituzionalmente, della parola che ha dato l’assessore nell’affermare appunto che la delibera, l’atto è pronto, è al vaglio appunto degli esperti per valutare correttamente la cornice normativa entro cui muoverci, pur applicando una sentenza della Corte costituzionale.
Lo dico perché al collega Amati in Commissione, in Capigruppo, ho spiegato che l’Aula rimarrà sempre spaccata e noi non dobbiamo dare questo segnale ai cittadini pugliesi. Il vulnus nazionale di questa situazione a livello normativo c’è, esiste, è stato detto da tutti, manca appunto una norma che chiarifichi correttamente quando una persona può chiedere di essere assistita alla morte, in che modo e la delibera eviterebbe, spersonalizzerebbe, toglierebbe il problema etico di dichiararsi favorevolmente o contrari.
Perché c’è una sentenza che dice appunto, dà un’indicazione ai giudici che non è più punibile come reato penale quando si assiste al suicidio di una persona e sta dicendo alle Regioni che i comitati etici che già esistono devono essere implementati di quelle figure necessarie proprio ad analizzare i casi in cui una persona vuole essere assistita alla morte.
Quindi io chiedo al collega Amati di evitare di far votare l’Aula per l’ennesima volta, di arrivare a una bocciatura che non chiarirebbe effettivamente la posizione di ognuno di noi e che quindi lasciasse al governo della Regione Puglia di dare, con un atto di Giunta, chiarimento su quella che è la sentenza della Corte costituzionale, in attesa che il Parlamento si esprima a livello univoco, di tutta la nazione, in modo tale che non si abbiano diverse Regioni che applicano diversamente sia la sentenza, sia una legge. Questo è quanto.
Dato che poi tutti quanti i Gruppi sono stati chiamati ad esprimersi, il collega Amati l’ha fatto con una legge, tutti noi abbiamo chiesto. Noi in primis abbiamo detto che la strada da seguire era quella della delibera, ma a tutti, credo, è arrivata la richiesta d’aiuto attraverso un impegno in prima persona per attuare, per dare esecuzione a quella sentenza. Ripeto: chiedo al collega Amati di ritirare la proposta di discutere di questa legge e di attendere che la Giunta regionale della Puglia emani questo atto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Galante. La sua posizione dal punto di vista regolamentare è contraria alla richiesta di anticipazione. Contiene in aggiunta una richiesta al Presidente Amati di non fare votare l’Aula sull’anticipazione, ma di rimettersi alle valutazioni che il Governo ha fatto. Presidente Amati, vuole aggiungere qualcosa? No?
Dobbiamo votare, allora.
Si vota quindi sulla richiesta del Presidente Amati di anticipazione del punto n. 83 prima della discussione delle mozioni.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 28, favorevoli 7, astenuti 13, contrari 21.
La proposta è respinta.
Passiamo dunque alla mozione… C’è una richiesta di modifica dell’ordine del giorno.
Prego, Presidente Amati.
Speaker : AMATI.
Grazie, Presidente.
Sempre sulla scia che governare è maggioranza, è dove si decidono le cose, possibilmente tempestivamente, mentre opposizione è dove si scantonano i problemi e non si decidono le cose, chiedo l’anticipazione della proposta di legge iscritta al n. 81 dell’ordine del giorno. Riguarda le liste d’attesa in sanità. Non so se è noto, perché se questa legge noi non la dibattiamo nemmeno, peraltro senza nemmeno renderci conto che la legge attuale vigente, che ha una serie di inadempienze organizzative, non quelle relative alla carenza del personale, che è un fatto oggettivo, ma organizzative; se noi non discutiamo questo argomento delle liste d’attesa, con tutti i rimedi, mi volete dire in Puglia e nelle Regioni dove la sanità è l’argomento prevalente qual è l’argomento più importante?
Adesso lo vedrete. Nel caso doveste respingere questa richiesta, poi vedrete le mozioni: ce ne sono alcune che se respingiamo questa richiesta, prima di presentarle bisogna dire perché è più importante la mozione – non faccio esempi per non fare torto ai colleghi che lavorano su tutti gli argomenti – rispetto a questo argomento. Poi si può essere contrari su un rimedio, non c’è nessun dubbio. Prima di Natale abbiamo chiesto un Consiglio ad hoc su questo argomento, liste d’attesa: nulla.
Apriamo dopo le vacanze natalizie i Consigli, abbiamo due Consigli sulle mozioni. Con tutto il rispetto per le mozioni, ma ci sono tante proposte di legge da esaminare. Quello delle liste d’attesa, non so se ce ne siamo accorti, è un problema ed è un problema gravissimo. Nella legge vigente è scritto che non si può dire “non abbiamo… le agende sono chiuse”, e si dice le “agende sono chiuse”, che è un fatto organizzativo. È scritto nell’attuale legge che le visite di controllo non di primo accesso vanno garantite; quando vanno al CUP, le persone la risposta è “no, ma questo non è primo accesso”.
Di recente, ed è l’ultima cosa che dico per giustificare la richiesta di anticipazione – mi mancano due minuti e otto secondi, ma prenderò soltanto un minuto – abbiamo letto “passi in avanti sulle liste d’attesa”. L’avete letto pure voi? In effetti, la notizia non era quella, ma quella che abbiamo speso i soldi per recuperare le prestazioni che non avevamo fatto durante il periodo Covid. L’abbiamo fatto, è vero. Ma i tempi di attesa sono un’altra cosa. Il dato dell’attesa, dai dati della Regione Puglia, non i miei, elaborati da Innova Puglia, dice che non rispettiamo i tempi massimi di attesa, okay? Ed è un argomento. Non è utile discuterlo, c’è altro di più importante? Qualcuno vuol dire che dobbiamo approfondire, che è un modo per non farlo, perché sono anni che approfondiamo, dobbiamo studiare ancora? È questo quello che dobbiamo fare? E, mentre noi studiamo, in fila al CUP che succede? Vogliamo essere forza di Governo, di maggioranza? Vogliamo governare oppure queste cose sono le sciocchezze del posizionamento politico, come dei segnaposto, perché tutto il problema è che in che posto sei, perché magari dobbiamo fregare il posto del Segretario del Consiglio, che gli dobbiamo dire al Segretario del Consiglio? No, tu sei dell’opposizione, quindi ce lo pappiamo noi il posto che manca!
È questa la politica, è questa l’Amministrazione pubblica? Per cui vi chiediamo almeno di anticipare questo argomento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Devo farle un’altra richiesta: se ci sono altre richieste da fare, la modifica dell’ordine del giorno me la faccia con un’unica richiesta, perché prima ne ha fatta una, adesso ne ha fatta un’altra... così votiamo, per l’economia dei lavori.
Speaker : AMATI.
Nei dieci secondi, la terza richiesta sarà su una mozione, la mozione sull’autonomia.
Lei ha presente la questione sull’autonomia, tra l’altro nel dibattito congressuale del suo Partito, io leggo, interessato perché sono affezionato ovviamente per ragioni di cuore che permangono, sono affezionato anche alle persone, per cui li sento miei amici in maggioranza e in opposizione nel fare le cose buone per i pugliesi, nel congresso del suo Partito si dice “siamo contro l’autonomia”, addirittura c’è chi sceglie i candidati in base a quello che è più tiepido o meno tiepido.
Pensi che lei, Presidente, dopo aver presentato un candidato che si diceva che era un po’ tiepido...
Speaker : PRESIDENTE.
Si limiti alle osservazioni...
Speaker : AMATI.
No, però, collega Campo, perché l’autonomia è importante, si può spiegare? Lei che insegna...
Speaker : PRESIDENTE.
Sta facendo una richiesta di anticipazione quindi?
Speaker : AMATI.
Lei che insegna il tutto della politica, io che invece penso che nella politica non c’è tutta la speranza e il sentimento, mi dia la possibilità...
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente, sta facendo una richiesta di anticipazione?
Speaker : AMATI.
È soltanto un modo per esprimere i miei sentimenti a voi, quindi, siccome questo argomento è un argomento dibattuto e si decidono... giustamente, perché le persone si decidono sulla base di questo, per cui dei candidati sono più tiepidi e altri invece più focosi su questo argomento, io sono dalla parte di quelli focosi, quindi sto con lei, caro Campo, perché lei ha scelto quelli più focosi. Quindi, questo fuoco lei lo faccia ardere discutendo la mozione – anche lei, Presidente, perché lei è consigliere regionale – discutendo la mozione sull’autonomia, perché noi siamo contro l’autonomia, anzi pensiamo che vada ridotta. Quindi, la terza richiesta è quella di anticipazione sulla mozione dell’autonomia, che però hanno firmato parecchi iscritti al Gruppo del Partito Democratico, quindi immagino che i voti saranno abbondanti sulla richiesta di anticipazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi la richiesta di modifica è per porre due questioni prima delle altre: la proposta di legge sulle liste d’attesa; e la mozione. La proposta di legge sulle liste d’attesa è la n. 81. La mozione sull’autonomia a che punto è? …La 59.
Lei ha parlato a favore. Il Presidente Galante chiede di parlare contro? …La richiesta di anticipazione di entrambi i punti.
Prego, ne ha facoltà.
Speaker : GALANTE.
Io mi vorrei esprimere innanzitutto sulla richiesta di anticipazione della PDL sulle liste d’attesa, sia per fatto personale, in questo caso, sia anche nel merito.
Il fatto personale è che il collega Amati continua ad offendere le posizioni politiche nel merito che ognuno di noi esprime anche in Commissione, le ragioni per cui noi riteniamo, ad esempio, che una PDL, com’è successo oggi quando per prassi all’interno della Capigruppo noi ci siamo sempre espressi dicendo che la giornata in Aula della discussione delle mozioni è dedicata solo alle mozioni. Mentre adesso il collega Amati, con il suo nuovo Gruppo di Azione, dopo essere uscito dal PD, è in completo disaccordo con la Conferenza dei Presidenti, dove noi abbiamo sempre fatto in questo modo e giustamente se non c’è l’unanimità è stato detto in punta di diritto, di Regolamento, che queste PDL devono essere inserite al primo Consiglio utile.
Quindi, noi non ci siamo potuti opporre, giustamente, rispettando il Regolamento, ma ci stiamo esprimendo adesso.
Oggi noi avremmo discusso delle mozioni, come tutti i Capigruppo hanno sempre fatto. Avremmo lasciato tutta la giornata in Aula per le proposte di legge, dove magari anche tutta l’Aula sarebbe poi venuta anche più preparata ma lo stesso i cittadini pugliesi non avrebbero avuto confusione.
Anche qui, credo che ci sia una mancanza di rispetto politico-istituzionale e quindi nel merito io mi sento anche offeso dalla sua presa di posizione per aver occupato i lavori della Capigruppo.
Per quanto riguarda il merito della PDL, anche qui io non credo che questa PDL possa risolvere il problema delle liste d’attesa, e l’abbiamo detto in tanti. Revocare un direttore di generale e bloccare, quindi, qualora non ci fosse più allineamento tra le visite istituzionali e quelle in intramoenia, non risolverebbe il problema. È stato detto da tutti. Noi abbiamo fatto delle lunghe audizioni in Commissione Sanità, dove abbiamo ascoltato innanzitutto gli attori principali della sanità pubblica pugliese e dove tutti hanno espresso parere negativo per quanto riguarda questa PDL e che non risolverebbe il problema, anzi andrebbe addirittura a mortificare i medici, a cui viene chiesto, pur con i sacrifici che fanno per portare avanti e mantenere un sistema sanitario regionale dignitoso veramente di essere pubblico, verrebbero addirittura mortificati qualora non si permettesse loro di essere scelti dai cittadini attraverso l’intramoenia.
Per quanto riguarda, invece, le scelte fatte dal Governo della Regione Puglia di mettere 30 milioni di euro, era la prima azione che tutti abbiamo chiesto, perché per poter abbattere le liste d’attesa innanzitutto bisogna mettere i soldi per poter erogare delle prestazioni, così come hanno fatto tutte le Regioni in Italia, dal Piemonte – ne cito alcune – all’Emilia-Romagna, alla Toscana, che hanno messo da 50 a 70 milioni per andare incontro agli arretrati delle prestazioni.
La nostra richiesta è stata quella di fare un tavolo, e anche qui sono stato offeso personalmente parlando di “tavolini” che non servono a nulla da parte del collega Amati, ma i tavoli istituzionali, politici e amministrativi sono necessari perché i consiglieri sul territorio che ricevono denunce tutti i giorni o di aziende chiuse o di mancanza di rispetto dei requisiti di tempo indicati dal Piano nazionale per quanto riguarda tutte le prestazioni che siano urgenti, brevi o programmate, e quindi intervenire attraverso un’azione politica, portando ognuno di noi all’interno di questo tavolo quelle che sono le problematiche per ogni ASL, e un’azione amministrativa e tecnica, dove si possano avere indicazioni concrete su come verranno utilizzati i 30 milioni. Durante la sessione di bilancio, durante l’approvazione della legge di bilancio noi abbiamo presentato degli emendamenti e mi fu chiesto di ritirarli tanto dalla minoranza quanto dalla maggioranza, ma anche dal Governo, per poterli poi portare in discussione in Commissione, perché ci sono alcune situazioni che possono essere corrette o con legge o con delibera. Anche questa quindi è una PDL che, ripeto, per le diverse ragioni, tanto personale quanto nel merito, io non credo che siano da discutere oggi, anticipando tutte le altre discussioni con le mozioni che ci eravamo prefissati di discutere, tra l’altro, con l’anticipazione anche di una mozione richiesta dal collega Tammacco al primo punto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Si vota… Presidente Campo, è per fatto personale che vuole intervenire? Allora votiamo, perché gli interventi erano uno a favore e uno contro.
Prego… di personale, grazie.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 27, favorevoli 4, astenuti 11, contrari 23.
La proposta è respinta.
Possiamo procedere con l’ordine del giorno “Mozione firmata da tutti i Capigruppo”… Si è pronunciato a favore. C’è qualcuno che vuole intervenire contro la richiesta di anticipazione della mozione n. 59, quella sull’autonomia differenziata? Prego, Presidente Campo.
Speaker : CAMPO.
Se posso,. nessun fatto personale, volevo intervenire assolutamente sulla mozione.
Il punto è questo: se c’è stato un ordine dei lavori concordato, è buona norma che adesso venga rispettato. Dopodiché però – lo dico con estrema franchezza e lo dico anche al Gruppo – per quanto mi riguarda sul tema dell’autonomia differenziata per me, se la mozione si anticipa, non c’è alcun problema, perché io non vorrei che vi fosse alcun dubbio su qual è la posizione che il PD ha preso.
Adesso mi consentirà l’amico Fabiano Amati, credo che dal nostro punto di vista la vicenda congressuale sicuramente ci sta facendo discutere, ma su questo punto siamo tutti d’accordo, quindi mi sembrerebbe sbagliato dare l’impressione che vi sia una reticenza. Piuttosto, Fabiano, è il tuo Partito con i tuoi leader nazionali che sul tema dell’autonomia differenziata fa fatica a dire cosa pensa, se proprio dobbiamo dirla tutta, ma qui in Puglia pensiamo che quello sia un disastro.
Chiederei quindi a tutta la maggioranza una riflessione. Siccome non c’è nessun problema, secondo me, sull’ordine del giorno avete concordato una modalità, però il tema che pone il collega Amati è politico ed ha una rilevanza tale che, secondo me, non possono esservi dubbi o reticenze, se dobbiamo affrontarlo, affrontiamolo, non credo che vi sia alcuna difficoltà, non c’è il Capogruppo, però io credo di poter rappresentare l’opinione del Gruppo.
Speaker : PRESIDENTE.
Preciso, per memoria di tutti, che quanto concordato in Conferenza dei Capigruppo era di discutere delle mozioni e delle interrogazioni oggi, e non delle leggi, perché sono tantissime le mozioni.
Questa mozione è inserita nell’ordine del giorno, non è fuori dall’ordine del giorno, quindi non viene meno, non si contravviene alla decisione assunta in Conferenza dei Capigruppo, per cui penso che l’Aula abbia tutta la disponibilità a valutare se anticipare la discussione di questa mozione o arrivarci come ordine del giorno, perché comunque la mozione è iscritta e di quella dovremo discutere.
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 25, favorevoli 6, astenuti 12, contrari 19.
La richiesta è respinta, quindi esamineremo la mozione n. 59 quando arriveremo al punto.
Procediamo, finalmente, con la prima mozione all’ordine del giorno, sottoscritta anche da tutti i Capigruppo, primo firmatario il Presidente Tammacco. La vuole illustrare?
Prego, Presidente.
Vuole prenotarsi, per cortesia?
Speaker : TAMMACCO.
Grazie, Presidente.
La mia mozione è una mozione che riguarda il problema dei rifiuti ed è relativo ai problemi che i Comuni della Puglia, in particolare quelli del barese ma anche quelli della Provincia di Foggia, Lecce, Taranto e Brindisi, stanno subendo in questi ultimi giorni e hanno subito negli ultimi anni.
In particolare parto dalla nota dell’AGER, n. 176 del 9 gennaio di quest’anno, con la quale l’AGER comunicava al Presidente della Regione, all’Assessore di riferimento, al Dipartimento Ambiente, ai Dirigenti di settore, forti criticità derivanti dalla mancanza di siti di smaltimento, ritenendo – dice – necessario un intervento extra ordinem che consenta il superamento delle gravissime criticità finalizzate a scongiurare il blocco dei conferimenti della frazione indifferenziata da parte dei Comuni, con conseguente sospensione dei servizi di raccolta sui territori e con conseguenti gravissimi disservizi per i cittadini.
Questi, effettivamente, si sono verificati, ci sono stati diversi Comuni che non hanno conferito, ci sono stati dei Comuni che sono stati costretti a conferire presso discariche lontane con code di chilometri e hanno addirittura conferito la notte.
Ora, siccome non può che sono state anche le Commissioni consiliari, si ricorderà benissimo il collega Gabellone e ringrazio tutti i Gruppi per aver condiviso questa mozione, a chiedere lumi al settore, all’Assessorato, eccetera, sull’andamento del Piano generale dei rifiuti e soprattutto sul problema generale dei rifiuti in Puglia. Perché il problema generale dei rifiuti in Puglia, oltre ad essere un problema ambientale, è anche un problema di immagine della Puglia verso l’Italia e verso il mondo.
Ora, è molto semplice quando abbiamo approvato il bilancio, quando altri Enti superiori ai Comuni, territorialmente superiori, approvano i propri bilanci a dire “noi non aumentiamo le tasse”, però poi se alla fine a scalare sono i Comuni a dover aumentare le tasse perché ci sono delle inefficienze ai vari livelli istituzionali è bene che ognuno si prenda la propria responsabilità su ciò che è andato a fare, o ciò che è andato a dire, o ciò che scrive, o ciò che fa scrivere. Ed è per questo motivo che mi rifaccio anche in questa mozione al Piano regionale dei rifiuti, che è stato approvato il 14 dicembre 2021, che doveva servire soprattutto per ottenere dei finanziamenti sugli impianti previsti in tale Piano e che ad oggi, almeno per quanto mi riguarda, mi risulta non siano stati finanziati. Non c’è un impianto della Puglia finanziato con il PNRR. Poi, se o delle lacune o delle dimenticanze sono superficiali in tal senso, chiaramente sarò contento se l’assessore mi dirà, sarò felicissimo se l’assessore mi dirà che, invece, sono stati finanziati, almeno alcuni, sia quelli pubblici che quelli privati.
Di qui naturalmente la mozione, una mozione che chiede alla Giunta regionale, attraverso l’Assessorato, di erogare un contributo straordinario a tutti questi Comuni che in questo momento stanno subendo questo problema straordinario di conferimento così come esplicitato nella nota 176 dell’AGER.
Due. Ci sono altri finanziamenti che già la Regione in passato aveva deliberato in favore dei Comuni e che i Comuni ad oggi non hanno ancora ricevuto. Per cui, chiediamo di sapere dalla Giunta regionale entro trenta giorni che fine hanno fatto questi finanziamenti, se i Comuni riusciranno ad ottenere tutti questi finanziamenti già deliberati dalla Giunta regionale, e non so se sono già stati trasferiti o meno all’AGER, perché è l’AGER che conseguentemente credo li debba erogare, oppure non so se è la Regione che direttamente eroga questi soldi. Ma soprattutto entro un mese capire quali sono le soluzioni che l’Amministrazione regionale e, in particolare, l’Assessorato vuole trovare in base al piano dei rifiuti che tutti quanti abbiamo approvato, cioè in merito agli impianti. Il Piano dei rifiuti si tiene grazie alla chiusura del ciclo dei rifiuti, quindi questi impianti, sia pubblici che privati, previsti in quel piano, devono chiaramente essere realizzati. Altrimenti, cari colleghi, dobbiamo ritornare qui a rivedere il Piano dei rifiuti, dobbiamo essere corretti innanzitutto con i cittadini e poi con noi stessi per dire: guardate, abbiamo fatto un Piano dei rifiuti velocemente, però abbiamo inserito degli impianti che saranno finanziati non so quando, non so come, non so da chi.
Ora, la mia domanda è: nel momento in cui, tra l’altro, il PNRR non ci sta finanziando alcun impianto e sono state già individuate altre fonti di finanziamento, quali sono i tempi per finanziare questi impianti? Considerato che ci sono degli impianti già pronti, già con tutte le autorizzazioni ottenute, e cantierabili?
Io mi chiedo come mai questi impianti non sono già stati inseriti chiaramente nel Piano dei rifiuti; mi chiedo come mai questi impianti non sono stati finanziati e come li si vuole finanziare nel più breve tempo possibile. Non è possibile attendere molto tempo, in quanto il problema dei rifiuti sta attanagliando tutti i cittadini, tutti i servizi, tutti i Comuni e alla fine si ripercuoterà nei confronti di chi lo ha approvato, cioè del Consiglio regionale della Puglia.
Vorrei capire quindi a che punto siamo col finanziamento di questi impianti e quali sono realmente i tempi, per cui nella mozione il terzo punto chiede “entro e non oltre trenta giorni, nei modi chiaramente previsti dalla normativa vigente, di iniziare l’iter di finanziamento o con fondi propri, o con diversa provenienza, di tutti gli impianti di immediata cantierabilità previsti e inseriti nel Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, approvato il 14.12.2021”.
Se così non dovesse essere, significa che quel giorno abbiamo giocato.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Prego, Presidente Gabellone. Ha chiesto di intervenire, ne ha facoltà.
Speaker : GABELLONE.
Grazie, Presidente. Consigliere, collega Tammacco, credo che il lavoro che noi svolgiamo in Consiglio sia utile e lo svolgiamo coscientemente, con grande rispetto di quella che è la delega che i cittadini ci hanno conferito, però dovremmo capire quali sono i risultati a cui giungiamo.
La tua mozione, che io condivido (hanno fatto bene i Capogruppo a sottoscriverla) in qualche modo ripercorre, come hai detto correttamente, una precedente mia mozione, che tra l’altro questo Consiglio ha approvato. Il tema qual è? Che rimangono tutte lettera morta, non c’è stata conseguenza.
Tu chiedi risorse, chiedi trasferimento di risorse a quei Comuni, che non per loro volontà, ma per carenze del Piano regionale dei rifiuti sono costretti ad andare in luoghi distanti per conferire i rifiuti, e lo fanno con costi aggiuntivi rispetto a quelle che sono le previsioni dei capitolati e quindi i contratti sottoscritti con le aziende che si occupano della raccolta e del trasporto dei rifiuti. Ci sono Comuni della provincia di Lecce che sono andati in Emilia-Romagna a portare i rifiuti e questa situazione, oltre a determinare un danno all’ambiente e naturalmente un dispendio di energie fisiche, ha determinato dispendio di economie, di risorse economiche.
Tutto questo ha avuto come riflesso l’aumento della TARI per quei cittadini che, per colpe non a loro addebitabili né addebitabili all’Amministrazione comunale da cui dipendono, sono stati costretti a pagare 8, 10, 15 punti in più rispetto alla tariffa prevista dal Piano, dal PEF.
L’Assessore nella precedente seduta il Consiglio ha detto “non ci sono risorse”, questa è stata la risposta, che credo sia in atti e che l’Assessore sicuramente confermerà, quindi noi possiamo arrovellarci, fare richieste sacrosante, giuste, ma tutto questo non serve a nulla, perché purtroppo il punto finale sarà quello della mancanza di risorse.
Questo è un aspetto, lei ha i suoi problemi nella sua provincia, noi abbiamo i nostri problemi nella nostra provincia, la provincia di Lecce. Noi abbiamo ormai file lunghissime di mezzi, alcuni lavoratori delle imprese che realizzano il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti sono costretti a partire alle 3 di notte per poter arrivare tra i primi ai cancelli dell’impianto complesso, in modo da poter tornare nei Comuni dove si effettua il servizio e poter svolgere il servizio giornaliero.
Noi abbiamo a Ugento, a Cavallino, a Poggiardo ormai impianti che sono oltre il limite, perché con alcuni artifizi si cerca di andare oltre quella che è la capienza, quelle che sono le autorizzazioni rilasciate. Poi abbiamo situazioni rispetto alle quali non si fa chiarezza.
Il Piano regionale rifiuti noi abbiamo votato contro non perché ritenevamo che siccome eravamo minoranza dovessimo votare contro a prescindere, abbiamo votato contro e abbiamo detto con chiarezza da qui ai prossimi mesi ci sarà una situazione di gravissimo disagio con un aggravio di costi per i cittadini pugliesi. Questo, puntualmente, a distanza di un anno si è verificato, si sta verificando e ancora una volta non abbiamo una risposta precisa e una difesa di quel Piano che evidentemente non è utile alla comunità regionale pugliese. Continuiamo a trovare situazioni rabberciate che utilizzano impianti più disparati, anche oltre i confini regionali, con aggravio dei costi per i cittadini salentini e pugliesi.
Un altro aspetto che è politico ed è importante io lo sottopongo all’attenzione dei colleghi consiglieri, molti di noi hanno avuto ruoli, chi Sindaco, chi assessore negli Enti locali, con un risultato che la responsabilità per i temi, per i problemi di questo tipo, viene rivolta dai cittadini nei confronti dei Sindaci, perché poi sono i Sindaci che devono rispondere di questa situazione e quindi incrementare la TARI.
Vogliamo porre rimedio? Le soluzioni ci sono, basta mettersi al lavoro, indipendentemente dalla sensibilità, dai ruoli e dal luogo che nei banchi del Consiglio regionale si occupano, credo sia giunto il momento di dare risposte precise e puntuali e, allo stesso modo, che la Regione si assuma con chiarezza la responsabilità dello stato in cui oggi ci troviamo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Gabellone.
Consigliere Picaro, prego.
Speaker : PICARO.
Grazie, Presidente.
Quello che è accaduto nelle scorse settimane per quanto concerne la discarica di Conversano è l’ennesimo pugno che viene dato da questa Giunta regionale e dalle sue Agenzie ai cittadini pugliesi e ai relativi Comuni, che ne pagano ancora una volta le conseguenze.
Tutto nasce da una nota dell’AGER del 9 gennaio nella quale cercava di discolparsi rispetto alle inadempienze della discarica di Conversano e alle impossibilità che la stessa aveva nel poter dirottare determinate tipologie di rifiuti nelle discariche alternative, così come questa nota ancora una volta recita, per la mancanza di omologhe delle varie discariche, per l’incapacità di aver trovato un’alternativa.
Ebbene, questo mette ancora una volta in luce l’incapacità di questa Giunta regionale di saper predisporre un Piano dei rifiuti in grado di saper essere pronto e puntuale nei casi e nelle eccezionalità, come quella che abbiamo subito a Conversano, che non è in grado – mi rivolgo all’assessore Maraschio – di essere nelle condizioni di trovare subito l’alternativa, perché in molti Comuni non è stata trovata l’alternativa perché non c’erano le omologhe. Per tre giorni c’erano i camion presso la discarica. Poi si è agito extra ordinem e hanno messo sopra i vari rifiuti ulteriori rifiuti, nel totale spregio delle norme e delle regole. Ma il tema è fondamentale, ed è quello della mancanza di ultimazione del ciclo dei rifiuti. Viene detto a destra, viene detto a sinistra, viene detto al centro di questo Consiglio regionale. Ancora una volta ricordo che la Regione Puglia è governata da vent’anni dal centrosinistra e non si riesce a porre fine a questo oligopolio di poche strutture che possono fare il bello e il cattivo tempo. Mi domando se questo non faccia gioco o non sia un interesse di questa Regione e di chi la governa nel fare in modo che alcuni possano decidere delle sorti dei cittadini pugliesi, possano decidere delle sorti delle tasse che tutte le Amministrazioni comunali sono tenute a corrispondere, perché il tema della TARI è un tema che si ripercuote, sì, in ogni singola Amministrazione, ma che nasce da due problemi, dal problema dell’Amministrazione locale che non è in grado di governare i processi e ridurne i costi, e dal problema della Regione Puglia, che non è in grado di offrire un servizio di raccolta adeguato e che possa essere competitivo e che possa creare le condizioni per ottimizzare gli interventi, per raccogliere a minor costo i rifiuti, dando l’opportunità a poche aziende di stabilire il prezzo. Su questo io non riesco a capacitarmi, ancora una volta, come la Regione non sia nelle condizioni di poter intervenire.
Auspico che dopo l’esempio di quanto accaduto a Conversano, si avvii una riflessione profonda da parte della Giunta regionale, che si riveda il Piano dei rifiuti, che si avvii finalmente l’ultimazione del ciclo dei rifiuti e che si possa dare dignità ai cittadini pugliesi, che non possono pagare tasse inversamente proporzionali ai servizi che vengono offerti dai Comuni per responsabilità della Regione.
Per questo questa mozione sarà sostenuta, come già anticipato dal consigliere Gabellone anche da noi, nella speranza che finalmente ci sia un sussulto d’orgoglio e una voglia di tutelare i cittadini pugliesi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Picaro.
Prego, Presidente Ventola, ha chiesto di intervenire.
Speaker : VENTOLA.
Grazie, Presidente, colleghi consiglieri, assessori.
Qualche giorno fa, il Presidente della Giunta regionale, in seguito, credo, all’articolo 192 ha dovuto emettere un’ordinanza contingibile ed urgente per paventati problemi alla salute pubblica. Io credo che in questo ci sia il fallimento di 17-18 anni di gestione e di amministrazione del centrosinistra qui in Puglia.
Abbiamo voluto, abbiamo sottoscritto e sosteniamo questa mozione, seppure, ad onor del vero, siamo un po’ pessimisti, caro collega Tammacco, perché i questo tema lo abbiamo affrontato tantissime volte, e tutti si era in attesa di approvare il Piano regionale dei rifiuti. Questo è avvenuto un anno fa, un anno e mezzo fa, con il voto contrario nostro, non pregiudiziale ma di merito. Voglio segnalare infatti che in quell’occasione noi abbiamo presentato, credo, una quarantina di osservazioni e di emendamenti, la maggior parte dei quali, più del 90 per cento totalmente bocciati, perché si aveva una visione diversa.
Si è pensato in questi anni più a dimostrare pubblicamente che c’è la volontà ideologica della gestione del rifiuto di natura pubblica, quando la realtà invece ci dice esattamente il contrario. Finalmente oggi, da qualche mese, la Regione Puglia attraverso i suoi amministratori sta dimostrando di fatto che se non ci fossero gli impianti privati in Puglia, noi avremmo i rifiuti per strada. Cosa che accade. Pensate un po’ l’assurdità: noi diciamo con ordinanza alle discariche autorizzate per rifiuti speciali non pericolosi, di ricevere i rifiuti urbani. A chi ha seguito cioè un iter autorizzativo di natura privatistica noi diciamo “devi ricevere i rifiuti urbani, perché altrimenti non sappiamo dove portarli”.
Ora, se questo non è un fallimento, perché il Consiglio regionale, che è deputato a legiferare deve presentare una mozione su una cosa del genere? Vuol dire che qualcosa non funziona. Ora sentiremo probabilmente le giustificazioni, le questioni tecniche, l’impianto che non ha avuto la omologa, l’impianto che ha avuto difficoltà di gestione, l’impianto… Ma noi siamo legislatori: vuol dire che è stato sbagliato il Piano regionale dei rifiuti. E a casa mia, quando un amministratore in qualsiasi tipo di società sbaglia, va a casa, perché quella è la vera coscienza. Uno prende atto che probabilmente si è sbagliato. Nel nostro caso si è sbagliato, e si dice ai cittadini “scusate, faccio un altro mestiere”. Se no continuiamo a fare ciò che non è il nostro lavoro.
Il nostro lavoro per il quale veniamo eletti è legiferare e controllare che le cose funzionino. Il Piano regionale dei rifiuti quindi funziona? Applauso, bravi, 10 e lode. Non funziona? Di chi è la responsabilità? Questo si aspettano i cittadini, perché vivaddio, siccome abbiamo tutti la residenza in Puglia, alzasse la mano chi non ha avuto la TARI aumentata quest’anno. Chi ha avuto nel suo comune la TARI che non è aumentata, alzi la mano e dica “stai dicendo cose non vere”. Tutti i Comuni hanno dovuto adeguare la TARI in aumento. Badate bene: la TARI fa riferimento ai due anni precedenti, quindi non è previsto il costo in più a cui in questi mesi e negli anni passati purtroppo devono far fronte le comunità. Per cui, quando approveranno la TARI, i Comuni adesso, nei prossimi mesi, dovranno far riferimento a ciò che si è speso nel 2021. E nel 2021 ci sono stati momenti in cui portavamo i rifiuti anche fuori dalla nostra Puglia.
Se di fronte a questo la risposta è trovare le giustificazioni per dire “non facciamo…”, benissimo, continuate a farlo pure, ci mancherebbe altro. Ma poi si abbia il coraggio di dire ai cittadini le cose come stanno. Se tutto fosse andato bene il Presidente Emiliano non avrebbe emesso un’ordinanza, che invece ha emesso: è un fatto, c’è poco da dire.
Quanto durerà non lo sapremo. Ma a noi non interessa. Noi vorremmo vivere in una Regione normale. È in grado questa Giunta di garantire la normalità nella gestione dei rifiuti? Non le cose di fantascienza, gli impianti tecnologici, no, adesso chiediamo la normalità. Un Comune può sapere il suo rifiuto come lo deve trattare e dove lo deve portare? O deve stare ogni giorno ad aspettare che arrivi l’e-mail che gli dice “oggi li porti a Conversano, domani li porti ad EcoDaunia, li fai stare due giorni e poi li porti a Foggia, dopodomani li porti di nuovo ad EcoDaunia, però poi vanno all’Italcave di Taranto, oppure aspettiamo che vanno da Dupont a Canosa”? Tutto questo a voi sembra normale? Se fosse casa nostra, che io stessi amministrando casa mia, so la mattina che mi alzo cosa devo fare, come devo lavorare, quanto devo guadagnare, quali sono i miei costi? E la Regione, dopo 17 anni, vive ancora di questo?
Avete vinto le campagne elettorali contro gli inceneritori, contro i termovalorizzatori, contro tutto il mondo, e la soluzione qual è? Far pagare i cittadini di più e mettere in difficoltà, in alcuni casi anche con responsabilità penale, i Sindaci, che ogni giorno devono assolvere al problema che il cittadino va sotto il Comune e gli dice che i rifiuti stanno per strada, e magari perdono anche le elezioni comunali per colpa di questo!
Altro punto. Una volta per tutte, può la Regione Puglia fare una bella conferenza stampa e dimostrare come il sistema di raccolta differenziata adottato dei Comuni più popolosi funzioni, o ci preoccupiamo solo di parlare di qualche mese in più o meno, di leggi elettorali o meno? Noi abbiamo la città capoluogo che ha il 37 per cento di raccolta differenziata, la città capoluogo di Bari ha il 37 per cento di raccolta differenziata, la città di Taranto ha il 27 per cento di raccolta differenziata, Foggia non ne parliamo proprio!
Questo è il modus operandi? Allora dite a tutti gli altri Comuni “facciamo una legge in cui togliamo l’ecotassa in deroga alle norme nazionali, ognuno si organizzasse come vuole”, almeno ogni cittadino elegge il Sindaco che gli risolve i problemi. perché altrimenti poi, siccome i paragoni si fanno, uno ti dice “ma perché io devo fare la raccolta differenziata, pagare di più, correre il rischio di trovare i rifiuti per strada, diventare merce di scambio per altre cose, e poi ci sono altre parti della nostra Regione, altre città dove uno conferisce quando, dove e come vuole, e magari paga pure meno?” e magari si vincono le elezioni con oltre il 70 per cento, perché si è tenuta la città pulita mantenendo una raccolta differenziata che sta sotto il 40 per cento, che è contro il Piano regionale dei rifiuti, prima di Vendola e dopo di Emiliano.
Noi vorremmo delle risposte, se possibile, su questo, concrete, non sulla giustificazione di quello che è accaduto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Ventola.
Prego, assessora Maraschio, parere del Governo.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente.
Grazie. Presidente. Mi consentirà prima di rispondere su quanto chiesto dal consigliere Tupputi da questa mozione… Scusami Tammacco, chiedo scusa.
Alcune note di chiarimento. Comprendo perfettamente che la materia dei rifiuti è una materia assolutamente complessa e sfugge ai più. Però io credo che – questo veramente come invito nell’interesse della collettività – chi interviene in un dibattito così delicato che ha questa materia, ha il dovere di comprendere esattamente, diciamo così, quali sono i percorsi, come funziona il sistema e magari provare a fare delle proposte concrete.
Questo dei rifiuti che riguarda l’ambiente è un tema molto complesso, molto delicato e il consigliere Gabellone, che ha fatto il Presidente di Provincia per tanti anni, sa più di voi, credo, più di me sicuramente, che non è una questione che può trovare una soluzione con una bacchetta magica.
La dico una volta per tutte, è chiaro che da un punto di vista politico, questo io lo comprendo… Sto parlando per me, se mi fate parlare io vi ringrazio della correttezza che mostrerete in Aula, visto che altrettanta correttezza non c’è stata altrove.
Io vi dico questo, quindi io parlo per quello che è stato il mio contributo che ho provato e sto provando a dare in maniera concreta e fattiva alla Puglia, alla risoluzione di alcune problematiche che non riguardano solo la Puglia, vi posso rassicurare da questo punto di vista. Detto questo, sento da più parti, da più parti, criminalizzare un atto di pianificazione che è stato finalmente adottato da questo Consiglio e non in fretta, come viene detto. In fretta, si, rispetto ai tempi evidentemente che ci sono stati nel passato, ma non in fretta nel senso frettolosamente, perché quel Piano dei rifiuti è costato fatica, sudore, confronti a tutti i livelli, e quel Piano dei rifiuti – vorrei che questo fosse chiaro a chi attacca un Piano dei rifiuti probabilmente senza conoscerlo – è in linea con quello che l’Europa ci chiede e che noi abbiamo il dovere di seguire.
Se il tema è adottare un Piano che tenga conto dei princìpi di economia circolare, quel Piano ha in sé tutti i princìpi dell’economia circolare. Il Piano dei rifiuti, come voi dite, non è un fallimento. Lo avete detto un mese dopo la sua approvazione. Io ritengo che questa affermazione sia – vorrei dire vergognosa, ma non lo dico perché siamo in quest’Aula – non solo destituita di fondamento, ma rappresenti la volontà di creare una situazione di allarme rispetto ad un’attività doverosa, perché è doveroso pianificare, ma è difficoltoso pianificare. Questo in tutti i settori. Perché pianificare significa assumersi una responsabilità di dare un indirizzo, una visione, e quell’indirizzo e quella visione necessariamente portano sul terreno scontenti. Quel Piano dei rifiuti prevede, ad esempio, il bilanciamento tra investimenti privati… Io lo dico sempre agli imprenditori quando li incontro: per noi gli imprenditori sono una categoria da tutelare, quelli che fanno bene il loro mestiere. E anche in questo ambito così delicato esistono eccellenze, e tuttavia, quel Piano va nella direzione anche di immaginare interventi pubblici in questo settore, che non è un settore che riguarda privati. Non stiamo parlando del Piano dei rifiuti speciali; stiamo parlando del Piano dei rifiuti urbani. Cioè, la gestione del Piano dei rifiuti urbani è un servizio pubblico essenziale, e necessariamente questa è la visione della Giunta, questa è stata la visione di questo Governo, questo abbiamo voluto fortemente e difenderemo ancora: cioè anche l’investimento sul pubblico, perché un settore che ha una rilevanza pubblica così importante deve poter essere gestito e devono esserci impianti che sono impianti pubblici.
Naturalmente, voi della minoranza avete una visione diversa, e io questo da un punto di vista politico lo rispetto. Avete visioni diverse, come io rivendico la mia visione e continuo a sostenere che prevedere il 50 per cento di impianti privati e il 50 per cento di impianti pubblici, perché questo dice il Piano, per chi non l’avesse letto, e siete in tanti a non averlo letto, dice questo. È evidente che c’è necessità di fare degli interventi sugli impianti pubblici.
Comincio a rispondere a quello che mi è stato chiesto. Dico anche un’altra cosa a livello organizzativo, perché anche questo sfugge ai più. Com’è organizzata la Regione Puglia? L’attività di pianificazione è in capo all’Assessorato, e io ho portato a compimento un lavoro e un’attività, in un anno, grazie al lavoro e alla collaborazione di tanti, oltre che degli uffici, da Lucia Parchitelli, da Metallo, a tutti i consiglieri che mi hanno dato una mano su questo lavoro, perché è un lavoro complesso, di condivisione, di visione. Lo abbiamo fatto. Se non lo avessi fatto, se io non avessi preso in considerazione che la vera emergenza e l’urgenza in questo territorio, nella Puglia, era il tema dei rifiuti, se io in due anni non avessi preso in considerazione questo, sareste stati più che legittimati a chiedere le mie dimissioni. Dimissioni che io non darò mai, ve lo dico già. A meno che non venga meno la fiducia del Presidente nei miei confronti. Lo dico, così vi risparmiate uno sforzo che è veramente uno sforzo inutile.
Perché questo? Non perché io sia un’irresponsabile o una incompetente, come mi è stato detto prima. Chi fa il proprio mestiere significa che lo sa fare anche quando fa politica, perché la politica è serietà, è competenza, è mettere a disposizione della collettività studio, abnegazione, possibilità di capire ciò che si fa.
Ho fatto per oltre trent’anni l’avvocato, occupandomi anche di queste materie, quindi, caro Ventola, sono al posto giusto anche nel momento giusto. Vorrei tranquillizzarti anche su questo, benissimo, quindi faccio questo mestiere adesso consapevolmente, e responsabilmente e credo anche – senza presunzione – con competenza, certamente con serietà, poi i limiti li abbiamo tutti, quindi le ragioni per le quali dovrei dimettermi francamente io non le vedo, e tengo a rispondere anche a questa cosa.
Torno al Piano dei rifiuti. Il mese successivo, quello che si stava verificando, che era ed è un passaggio quasi naturale, perché il Piano è stato approvato, giusto per ricordarcelo, l’anno scorso, non come anno fisico ovviamente il primo anno di attività che ho svolto per la Regione Puglia, quindi a un anno dall’entrata in vigore di questo Piano, l’attività di pianificazione, oltre che lasciare scontenti tutti, quindi nessuno la vuole fare (si vede dai Comuni, si vede a vario livello), perché chiaramente tu vai a scontentare un sacco di persone, io ho voluto farlo e rivendico anche questa cosa, così come ha voluto farlo il Presidente e tutti i colleghi della Giunta, e loto lo hanno approvato.
Il Piano non è evidentemente qualcosa di rigido e di assoluto, ma qualcosa che va monitorato, come abbiamo detto anche quando l’abbiamo presentato, e può essere soggetto anche a modifiche, come tutti i Piani. Aggiungo di più, quello che stavo dicendo prima, come è organizzata Regione Puglia: abbiamo un’attività di pianificazione che è in capo all’Assessorato, abbiamo una attività che viene accordata, data, perché è stata istituita con legge, ad un’Agenzia che è l’Agenzia dei Comuni, che è AGER, Agenzia dei Comuni che si occupa, per conto dei Comuni, della gestione del flusso dei rifiuti, oltre che avere un compito specifico che è quello di occuparsi degli impianti.
Lo dico rispondendo quindi anche al consigliere Tammacco, che per domani era stata già convocata una riunione con AGER, ti invito a partecipare, non ho difficoltà, anzi ho solo piacere. Perché evidentemente, periodicamente, vengono fatte delle verifiche soprattutto anche a valle di situazioni che ho necessità di approfondire e di comprendere.
In queste riunioni si fa il punto, perché appunto la gestione è gestione di un’Agenzia, perché questa è l’organizzazione della Regione, ma è evidente che c’è un’attenzione, anche una collaborazione, se vogliamo.
Il Piano va attuato ma il Piano va attuato in ogni sua componente ed è evidente che l’attuazione del Piano non è immediata. Cioè, se esistevano delle criticità un anno fa e non si è fatto nulla, nel senso di una serie di complessità di situazioni, o poco, si sono avviati dei percorsi. Ma voi mi insegnate – e guardo il Presidente Gabellone – che i processi amministrativi non hanno mai una risoluzione immediata, si avviano i percorsi per poi arrivare a delle soluzioni.
Per quanto riguarda il Piano, ha dei segmenti che sono fondamentali. Stamattina abbiamo fatto una riunione, presenteremo tutto un lavoro perché l’economia circolare è un risultato che si ottiene attraverso interventi anche sulle imprese.
Abbiamo fatto un protocollo e stiamo lavorando per l’utilizzo dei sottoprodotti, perché i sottoprodotti non possono più costituire rifiuti, essere rifiuti, ma sono dei beni che devono essere utilizzati. Questo è un pezzo, un segmento del Piano dei rifiuti che già stiamo attuando. Informatevi prima, prima di lanciare l’anatema “è tutto un fallimento”. L’invito è proprio questo. Esistono delle criticità. Sarebbe assurdo da parte mia se io vi dicessi che abbiamo risolto tutto. Non abbiamo risolto tutto. Stiamo provando a risolvere delle situazioni che presentano delle criticità, perché noi l’obiettivo di essere in Europa e di avere l’economia circolare lo dobbiamo raggiungere, perché il tema dell’ambiente non si risolve perpetuando comportamenti che sono sicuramente comportamenti sbagliati. Io in questo vi chiedo veramente una partecipazione. Se avete a cuore le sorti di questa terra, questo io vi chiedo, anche con i vostri sindaci, che faticano a entrare in questa logica. Vostri, nostri, di tutti. È un lavoro che stiamo facendo, un lavoro faticoso, giorno per giorno. D’altronde, se noi creiamo i centri di raccolta e quei centri di raccolta sono chiusi, o sono aperti a giorni alterni, o sono aperti soltanto in determinati orari, quel centro non mi aiuterà a fare quel servizio che può rendere migliore quel territorio. E stiamo intervenendo anche su questo.
Mi chiede, il consigliere Tammacco, che fine faranno quei progetti che non sono stati finanziati. Le rispondo. Abbiamo fatto la nuova programmazione dei fondi PO FESR. Quindi, questo è compito nostro, evidentemente. Se io non avessi previsto la possibilità di fondi per realizzare gli impianti, sarei stata una sciagurata, quindi probabilmente avrebbero avuto senso le parole che vengono dalla minoranza. Io ho previsto tutto questo. Quindi, domani l’oggetto è anche questo di approfondimento per l’avvio di questa attività: quegli impianti che non potranno essere finanziati e non saranno finanziati per ragioni che sono state valutate altrove, che non riguardano me, saranno oggetto di finanziamento con i fondi PO FESR. Questo io ve lo posso dire.
Aggiungo che non solo quello che voi mi chiedete è sacrosanto, consigliere Tammacco, gli impianti devono essere realizzati, ma voi sapete anche la fatica e il lavoro per la realizzazione. E vi ho già detto che l’Agenzia in maniera egregia lavora su questi temi, con uno sforzo enorme, perché quegli impianti devono essere realizzati, e in questo vi chiedo un aiuto. I territori devono essere educati a questo, non farlo ogni volta perché lo fanno altri. L’individuazione di alcuni…Il rapporto con i Comuni è tenuto da AGER, e ogni volta che c’è l’individuazione di un sito, ogni volta devo intervenire. Ripeto: non dovrei farlo, proprio per ascoltare i territori. Tutti giustamente, probabilmente, ricordano quello che è accaduto in passato, con situazioni che non hanno funzionato, come l’esempio citato prima, e poi comunque devo passare alla situazione di questi due giorni, quella che ha fatto urlare Picaro, facendo scandalizzare tutti voi di Fratelli d’Italia.
Io vorrei che voi le guardaste un po’ meglio, le questioni. Detto questo, quegli impianti devono essere fatti. Io chiedo la collaborazione di voi tutti, perché è un interesse di tutti: aiutateci sui territori a non avere le alzate di scudi quando viene individuato un luogo dove deve necessariamente sorgere un impianto, possibilmente come io ritengo debba essere fatto un impianto, cioè pubblico, che serve per la chiusura del ciclo. Cosa avrebbe dovuto fare un altro Piano? Il Piano magico che voi proponete? Quale la realizzazione di discariche, la realizzazione di inceneritori? Non siamo riusciti ad individuare un luogo per fare un impianto di compostaggio che sicuramente non ha nessuna ricaduta sull’ambiente, senza che qualcuno insorga sempre, anche da parte della minoranza. Ma di che cosa state parlando?
Fatemi dire, e poi chiudo, visto che vi siete prenotati tutti anche per gli insulti – ma sto qua –: date una mano anche sui territori per far migliorare, perché voi lo sapete benissimo che se la raccolta differenziata non parte non è responsabilità dell’assessore Maraschio, della Giunta regionale, o del Presidente Emiliano. Se non parte, dopo che facciamo gli incontri, e anche questi ci sono e io vi posso documentare tutti gli incontri che sono stati fatti e che sono fatti nel mio Assessorato, proprio per accompagnare i Comuni del Basso Salento, quelli che sottoscrivono i vostri comunicati, ad avviare… Che percentuali di raccolta differenziata? Tra le più basse.
E allora, è questo il tema: i Comuni si devono muovere, e lo stanno facendo con sforzi, con fatica, perché anche lì non è un fatto facile quello di cambiare un sistema, di avviare un percorso che magari per loro non è scontato.
Io lo comprendo, perché i Comuni hanno tante difficoltà, difficoltà in cui inciampano nel corso del tempo, quindi fanno fatica, però si sta andando verso quella direzione, perché è interesse nostro andare in quella direzione, per cui se Foggia soffre, Foggia sta facendo dei passi in avanti, ci stiamo sentendo pressoché quotidianamente, perché è chiaro che, se non partono i servizi, c’è una difficoltà, ma stanno partendo, come stanno partendo in altri territori.
Gradatamente ci stiamo avviando, ma questa dovrebbe essere veramente una battaglia comune, non una battaglia politica, come battaglia politica non può esserci nella sanità. Certo, ci possono essere delle manchevolezze, r siamo pronti ad ascoltare quali sono le manchevolezze, forse sono meno pronta ad ascoltare quelli che a volte considero quasi degli insulti gratuiti.
Detto questo, dobbiamo andare, quindi il fatto che dite “il Piano ha fallito”, ma in un anno (l’avete detto dopo un mese) cosa avrebbe dovuto fare un Piano di tipo diverso, anche un Piano come piace a voi, solo impianti privati? Cinque discariche, tre inceneritori avrebbero mai realizzato in quest’anno quello che è il vostro programma, il vostro progetto? Se già per un impianto di compostaggio abbiamo avuto e abbiamo tante difficoltà sui territori – lo dico – in termini di domanda, se c’è una risposta diversa rispetto a quella che io vi sto dando, sono pronta ad ascoltarvi, come vi ascolterò. Ricadute sui Comuni: stiamo affrontando anche quello, non ci lascia indifferenti.
Un passaggio per Picaro, esclusivamente per lui, per quello che è accaduto a Conversano. Non era un problema di discarica, perché è stato detto di tutto e di più, è stato un problema di qualità del rifiuto uscito dall’impianto di TMB. Che c’entra l’assessore Maraschio con una qualità di rifiuto uscito dall’impianto di TMB? Quella qualità di rifiuto uscito dall’impianto di TMB non ha trovato nell’immediato allocazione in una discarica. Se anche ci fossero state cinque discariche a disposizione, gli spazi nelle discariche c’erano, ma quel rifiuto… Questo è tecnica, ve lo spiego, visto che evidentemente è difficile da cogliere come concetto. Quel rifiuto… Mi faccia parlare, poi dopo vi ascolto. Quel rifiuto, la qualità di quel rifiuto, quindi che evidentemente è un problema legato alla gestione okay? Quell’impianto ha prodotto in quel momento, quindi siamo intervenuti anche per capire, pur non essendo direttamente… Però, è evidente che una situazione di questo tipo deve essere anche affrontata e siamo intervenuti subito. Il problema è stato risolto in due giorni.
In questo momento, come io le ho detto, domani pomeriggio ci sarà un’altra riunione, viene monitorato costantemente. Quindi, se quell’impianto ha prodotto, ha avuto delle difficoltà, siamo intervenuti perché quel tipo di rifiuto, uscito dall’impianto di TMB, non poteva trovare allocazione in nessuna discarica perché non aveva in quel momento l’omologazione.
Detto questo, come io le ho detto, gli impianti devono essere fatti, devono essere realizzati e gli impianti di TMB non avranno ragion d’essere nella proiezione se la raccolta differenziata nei Comuni, come responsabilmente i Sindaci di Puglia stanno provando a fare e lo stanno facendo insieme con noi, arriverà a livelli tali per i quali quell’impianto… Non si avrà necessità.
In ogni caso, gli impianti devono essere fatti, devono essere realizzati, ne sono assolutamente consapevole. Stiamo affrontando tutte queste situazioni.
Aggiungo, suggerimenti propositivi, anche di risoluzione, può essere che a noi non venga in mente, io sono disponibile ad ascoltarli, disponibile ad ascoltarli. Non sono disponibile ad ascoltare delle cose che sono prive di fondamento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Caroli, prego… Assessore il parere del Governo sulla mozione.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente.
Al consigliere Tammacco avevo chiesto appunto, siccome queste questioni sono nella valutazione degli Uffici, gli avevo chiesto eventualmente se potevamo questa interrogazione valutarla anche a valle dell’incontro che faremo in Assessorato per il quale io la sto invitando. Certamente c’è l’impegno, come quello che io ho detto.
Dovrei dare parere favorevole. Tuttavia, ho necessità anche di sentire gli uffici e quindi la realizzabilità nei termini in cui lei sta dicendo delle cose che lei mi chiede, perché è questo che ho necessità di verificare attraverso gli uffici e anche la sua collaborazione che chiedo sin da ora.
Speaker : PRESIDENTE.
Un secondo, però. Se si prenota, le do la parola.
Prego, collega Tammacco. Chiedo al collega Caroli se vuole far intervenire prima…
Prego, collega Tammacco.
Speaker : TAMMACCO.
Presidente, veramente io sono il primo firmatario. L’abbiamo firmata tutti. Quindi, bisognerebbe chiedere a tutti di ritirarla. Proporrei di rinviarla e di trattarla come primo punto, nella speranza di tutti, così come ha detto il collega Gabellone, che non ci siano divisioni tra maggioranza e minoranza. I Comuni hanno tutti i colori politici: destra, centro, sinistra, alto, giù, sotto e sopra, però la realtà è un’altra, che i Comuni riversano queste problematiche sui cittadini.
Ho appreso e apprezzato buona parte del suo intervento, assessore e mi rifaccio a ciò che lei ha detto: è difficile far comprendere, dal punto di vista sociale, culturale ed economico, l’importanza della realizzazione di siti, soprattutto, ha fatto l’esempio, quelli di compostaggio. Ci sono delle problematiche all’interno dei Comuni, perché non vogliono il sito nel proprio Comune. Vogliono risolvere il problema dei rifiuti, se ho capito bene, però l’importante è che non si risolva a casa loro.
Questa volta in Consiglio le faccio l’esempio di un Comune del nord barese, di Molfetta, che da dieci anni ha risolto questo problema culturale non con i molfettesi, ma con tutto l’hinterland dal nord barese e ha presentato un progetto esecutivo validato. Per essere validato detto progetto esecutivo significa che ha tutte le autorizzazioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo scusa, c’erano altri prenotati. Era solo per l’intervento che aveva chiesto l’assessore, se voleva ritirare o mantenere la mozione.
Speaker : TAMMACCO.
Non so chi era prenotato prima, ma sto terminando.
Speaker : PRESIDENTE.
Termini, grazie.
Speaker : TAMMACCO.
Quindi, assessore, c’è un impianto già progettato, con progetto esecutivo, validazione e autorizzazione. Sa qual è il problema? Che tra un po’ scadono le autorizzazioni AIA, eccetera. E che facciamo? Nel frattempo che noi abbiamo l’autorizzazione al finanziamento, scadono le autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto. E allora la richiesta qual è? Che dove ci sono già gli impianti pronti, dove culturalmente si è fatto un lavoro sui cittadini, perché c’è stato un lavoro con i cittadini, dal punto di vista culturale, sociale, per far capire che solo se dovesse diventare una risorsa, riusciamo a risolvere questo problema del rifiuto. Ebbene, possiamo attivare subito questi finanziamenti concordando sul fatto dell’equilibrio pubblico-privato? Ma se ciò non avviene, se questo equilibrio, cioè se il pubblico non mette a disposizione i propri fondi, o i fondi di cui potrà disporre nel breve periodo, perché questo è un discorso che stiamo facendo da un anno a questa parte. Allora dobbiamo dar ragione a chi dice “meglio che lo diamo ai privati”? Il pubblico, quando, come, e se si muoverà per finanziare quegli impianti che già sono pronti e immediatamente cantierabili, che hanno superato tutti quegli ostacoli, che concordo con lei, perché li abbiamo vissuti sui territori, subiscono gli amministratori con i cittadini.
Una volta allora superato questo ostacolo culturale, una volta superato il discorso ambientale, e lei sa benissimo meglio di me di cosa stiamo parlando, e abbiamo finalmente un impianto che si può realizzare, per piacere lo possiamo realizzare? Questa è la domanda. Il PNRR ci dice: è migliore quello di Genova di quello della Puglia. Okay. Ma la Regione ha il piano B, con fondi propri, con fondi regionali, con fondi nazionali, con fondi europei per poter finanziare questi impianti? Spero che non sia l’unico, che ve ne siano altri, immediatamente cantierabili: sì o no? Se è sì lo facciamo, e risolviamo il problema già a quindi, venti Comuni. Se invece così non dovesse essere, lo si dica e quindi andiamo verso una pianificazione diversa. Questo era il mio intervento, questo l’intento del mio intervento. Per cui, noi possiamo anche togliere il limite dei giorni e approvarlo tutti quanti insieme, naturalmente sapendo già che abbiamo presentato la prima mozione, che siamo andati in Commissione più volte eccetera. Spero e credo che oggi vi sia una maggiore sensibilità (vedo che domani già c’è questo incontro) e dei passi verso la pianificazione che vede determinati impianti in Puglia, sia pubblici che privati. Cerchiamo quindi di risolvere questo problema, pertanto credo che la mozione, se lei è d’accordo, possiamo tutti approvarla, indipendentemente dal limite di tempo che ho inserito, possiamo anche depennare “entro 30 giorni”.
Sappiamo che, se ci stanno i soldi, lo facciamo, se non ci stanno i soldi, non lo facciamo, l’importante è sapere dall’Amministrazione come e in quanto tempo riesce a risolvere pian piano, man mano che culturalmente i vari territori danno questa opportunità, questo problema. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Collega Caroli, prego.
Speaker : CAROLI.
Vorrei intanto richiamare l’attenzione dell’assessore... se fosse possibile, assessore, così come l’ho ascoltata io, sarebbe opportuno... siccome ci ha responsabilizzati ed etichettati nelle maniere più varie possibili, vorrei rassicurare l’assessore...
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore, assessore, prego, faccia l’emendamento a margine dopo, quando fa la questione... prego.
Speaker : CAROLI.
No, assessore – ripeto – ho ascoltato con attenzione il suo intervento e mi spiace, ma lei ci ha definiti una sorta di incapaci, ma al contempo quasi fossimo dei detrattori seriali, e questo non glielo posso consentire, perché in questi due anni e mezzo quasi di presenza in Consiglio ritengo che in maniera molto equilibrata, molto garbata, abbiamo cercato... assessore, se mi fa completare un attimo.
Lei poc’anzi è arrivata persino a dire che noi non abbiamo nemmeno letto il Piano. Probabilmente, assessore, il Piano non lo ha letto lei, io le posso rappresentare che ci sono dei passaggi e spero che lei, nonostante sia un plico corposo, possa farlo nel pomeriggio, troverà degli impianti che voi avete inserito come inattivi, all’atto dell’approvazione, gravissimo, all’atto dell’approvazione del Piano, che erano attivi da oltre tre mesi.
Il fatto stesso che lei, o chi per lei, o i tecnici che hanno collaborato con lei, abbiano inserito come inattivo, le faccio nome e cognome dell’impianto, impianto privato Heracle di Erchie, a settembre era attivo. Voi lo avete inserito come inattivo.
Mi ricollego a quanto diceva poc’anzi lei, noi saremmo affezionati, saremmo vicini all’impiantistica privata, ma lei in questi due anni e mezzo ha fatto un’analisi attenta di quelli che sono gli impianti presenti oggi in Puglia? Potrebbe dirmi, se ne è a conoscenza, quant’è la percentuale di impiantistica pubblica e quanta di impiantistica privata? Perché tanta solerzia e tanta velocità dell’autorizzare gli impianti privati. Ad oggi, caro assessore, siamo stati capaci di autorizzare l’impianto che insiste in Provincia di Brindisi, privato, e renderlo attivo da quasi due anni e l’impianto pubblico di Brindisi seguita a rimanere fermo.
Assessore è su questo che dobbiamo discutere, siamo noi che non vogliamo l’impiantistica pubblica, o siete voi che con un disegno ben preciso seguitate a portare avanti, a supportare, a spingere solo l’impiantistica privata? Questo è il quadro reale.
Cortesemente, così come vorrei che mi contraddisse su quanto le ho detto sul Piano, facesse la stessa cosa sull’impiantistica che in questo momento insiste in Provincia di Brindisi.
Caro assessore, la gestione dei rifiuti con il criterio della differenziata è partita dal 2008. I CCR sono presenti sul territorio da oltre 13 anni. I CCR, lei dovrebbe insegnarmi, hanno una capacità, di poter sopportare rifiuti, minima. Possiamo portare una piccola parte di ingombranti, una piccola parte di umido, non dovremmo portare l’indifferenziato e solo e soltanto una parte di risultanze di potatura. Questa è la funzione dei CCR, non è con i CCR che risolviamo i problemi.
Così come sarebbe opportuno, caro assessore, che andassimo bene ad attenzionare quello che accade in AGER, che sicuramente è l’Agenzia dei Comuni ma è l’Agenzia che gestisce i rifiuti, è l’Agenzia che indirizza i flussi dei rifiuti, che gestisce e indirizza l’impiantistica. Al contempo riscontra e valida i Piani comunali o comunque i Piani dei vari Enti. Ma quello che di più, caro assessore… Assessore, se fosse possibile. Forse le è sfuggito qualcosa nell’elencare le mansioni e le attività che dovrebbe svolgere l’AGER.
L’AGER dovrebbe fungere anche, stante il regolamento, anche da stazione unica appaltante rispetto alle procedure dei Comuni.
Scusate, a voi sembra corretto che l’AGER gestisca i rifiuti, indirizzi i flussi, validi i Piani comunali e, al contempo, funga da stazione unica? In poche parole, in questa Regione il potere assoluto nel mondo dei rifiuti ce l’ha solo ed esclusivamente AGER. Lei sa perfettamente che è l’unico caso al mondo dove si decide di spostare milioni, centinaia di migliaia di euro senza rispettare alcun regolamento.
Non esiste il Codice dell’appalto per AGER. Lei sa perfettamente che se un ARO deve essere convogliato anziché in un impianto in un altro si può fare in 24 ore.
Vorrei richiamare la sua attenzione perché lei seguita a parlare di Piano dei rifiuti però probabilmente non considera il fatto che sono ormai quindici anni che si differenzia in Puglia. Oggi è il momento di dirlo in maniera chiara. Oggi davvero è il giorno in cui viene comunicato e dichiarato il fallimento della gestione dei rifiuti in Puglia perché, caro assessore, oggi i cittadini pugliesi debbono sapere che conferire la frazione indifferenziata e conferire la frazione umida costa alla stessa maniera. Ecco perché, giustamente, il collega Ventola diceva che a tanti Comuni, probabilmente, specie alle grandi città, conviene seguitare a comportarsi in questa maniera. Tutto lo sforzo che i cittadini pugliesi e tante comunità hanno fatto, e ci sono cittadine che sono arrivate fin dall’85 al 90 per cento di frazione umida, di indifferenziato, caro assessore. Debbono sapere che questa Amministrazione ha fatto sì che una tonnellata di frazione indifferenziata costi quanto una tonnellata di frazione umida. Questo è il fallimento della gestione del progetto ambientale in Puglia. Questo è il fallimento totale. Ecco il motivo per cui i Comuni non riescono a gestire più il tutto. Non può essere il CCR, non può essere il dover seguitare comunque sia a responsabilizzarsi circa responsabilità che non abbiamo. Siete voi che volete l’impiantistica privata, cara assessore.
E allora, cortesemente, quel Piano e quegli impegni che avete preso, a partire dall’impianto pubblico di Brindisi, io mi attendo che lei domani mattina si attivi immediatamente, per cui tutte le attività consequenziali possano consentire che l’impianto possa vedere la conclusione entro l’estate del 2023.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Caroli.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Gabellone. Prego.
Speaker : GABELLONE.
Grazie, Presidente.
Assessore, sulla sua serietà da parte del sottoscritto, ma del nostro Gruppo non c’è alcuna riserva, non c’è nessun dubbio. È una persona seria, lo ha dimostrato nella sua vita professionale e oggi si cimenta in un ruolo, quello di assessore all’ambiente che ha come “core business” il tema dei rifiuti. Su questo lei ha perfettamente ragione, è un tema molto complesso, articolato, non semplice da sviscerare, che molte volte richiede l’apporto di soggetti diversi.
Noi abbiamo votato contro il suo Piano e abbiamo dato le motivazioni. Adesso noi non chiediamo di modificare il Piano. Io personalmente le chiedo di dare attuazione al Piano. Se lei continua ad essere convinta che è un Piano utile a migliorare la performance del ciclo dei rifiuti, la raccolta, il trasporto, la trasformazione, ebbene, dia attuazione. Per la mia provincia, per la nostra Provincia, lei vive nel Salento, il suo collega Delli Noci vive nel Salento, la Presidente Capone vive nel Salento. Credo che oggi lei sia perfettamente a conoscenza di quello che accade nel Salento e che sappia perfettamente qual è la situazione: non di emergenza, non usiamo questi termini, che possono creare un’allerta spropositata, ma la situazione di criticità, forse ancora eccessivo, di difficoltà, una situazione comunque non fisiologica, non normale per un ciclo dei rifiuti che deve caratterizzarsi per una scorrevolezza nelle operazioni, che è dettata dal Piano.
Io le chiedo, questo argomento è già venuto in Commissione, è già stato affrontato e lei disse con chiarezza che la provincia di Lecce era in difficoltà, perché gli impianti Ugento e di Poggiardo purtroppo dovevano supplire ad una situazione che riguardava la difficoltà e le criticità che manifestava il sito di Corigliano, sito di Corigliano che lei ha inserito all’interno del Piano dei rifiuti.
È passato un anno e lei disse “noi dobbiamo adesso accertare, attraverso il rinnovo dell’AIA, dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, dobbiamo rifare i percorsi tecnici, perché purtroppo sono arrivati a scadenza”. Lei comprende da parte di chi non è in maggioranza, è minoranza queste situazioni... lei si è insediata da due anni e dopo un anno ha approvato il Piano, però lei comprende che ormai sono situazioni che vanno avanti nel tempo, come è stato ricordato, da circa 17 anni, e, se non dovessero trovare attuazione, il rischio qual è? Che chi verrà dopo di lei, della sua parte politica o di altra parte, dirà “ma io sono arrivata qui da un anno, da due anni, e questo è un problema che ci portiamo dietro da vent’anni”.
Noi i problemi dobbiamo risolverli, questo le chiedo, lei dia attuazione al Piano, quindi acceleri su queste situazioni che sono importanti, perché lei immagini per un attimo se le procedure di autorizzazione e di verifica per il sito di Corigliano (io parlo per la provincia di Lecce evidentemente) dessero esito negativo. Che significa? Che noi dovremmo attendere altri vent’anni per poter immaginare un nuovo impianto, un nuovo sito, e lei ha ricordato quali e quante sono le difficoltà già a realizzare, a trovare un sito, una disponibilità per un impianto di compostaggio.
Troverà tutta la nostra collaborazione, ma vogliamo creare una scala delle priorità e dare accelerazioni? Il rischio è che con il passare del tempo e con il succedersi delle legislature, non dei bilanci annuali, delle legislature, i problemi rimangono lì e chi finisce con il dover pagare di queste situazioni, evidentemente sono i cittadini. Questo è un principio generale a cui sottende la mozione.
Se per cause che non sono addebitabili al cittadino o al Sindaco, perché se fossero addebitabili al Sindaco è responsabile il cittadino a questo punto, che ha scelto quel Sindaco o che non ha voluto cambiarlo al termine della legislatura. Che colpa ha un cittadino, che è costretto a pagare il 10-15 per cento in più rispetto ad un pari, che il cittadino del Comune accanto, perché ha la possibilità di portare i rifiuti in un impianto più vicino, paga di meno rispetto invece a quello che è costretto a pagare il cittadino che a sua volta ha un Sindaco che viene costretto da una provvedimento normativo ad andare fuori Regione a portare i rifiuti.
Allora quello che io ho chiesto, spero che il collega Tammacco, appartenente alla maggioranza, abbia miglior fortuna, è che questi cittadini vengano rimborsati per un esborso e per un sovraccarico che non appartiene alla propria responsabilità o all’Amministrazione da che insiste su quel Comune, su quella Municipalità.
Questo il principio che noi chiediamo e che oggi tutto il Consiglio regionale chiede.
Per cui, faccia uno sforzo, ci sono le risorse, ci sono le possibilità di destinarle. È chiaro che bisogna fare delle scelte ma questa è una scelta di equità, di rispetto della dignità di ogni singolo cittadino, indipendentemente dal Comune in cui risiede o dalla Provincia in cui risiede.
Ecco perché si torna puntualmente su questo tema, perché è chiaro che chi rappresenta le comunità, chi rappresenta i cittadini di una comunità e ha la delega ad essere qui in Consiglio regionale, si deve far carico non delle follie, o delle rimostranze senza fondamento di un cittadino, ma si deve far carico delle giuste rimostranze e delle ingiustizie che quel cittadino è costretto a subire. Per cui, su questo metta a profitto gli ottimi tecnici del suo Assessorato, stabilisca quelle interlocuzioni con AGER necessarie e vedrà che le risorse si troveranno. I Comuni si devono muovere, diceva lei poco fa. Beh, cominciamo a muoverci noi, a stabilire noi le condizioni perché i Sindaci, i cittadini e in generale le pubbliche amministrazioni nei confronti della Regione non abbiano ad alzare la voce e a chiedere i diritti in rappresentanza anche loro della comunità amministrata.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Gabellone.
Prego, consigliere Picaro.
Speaker : PICARO.
Grazie, Presidente.
Avrei voluto evitare il mio secondo intervento, però rispetto alle dichiarazioni dell’assessore Maraschio, mi trovo a dover intervenire, ovviamente, e chiedo che possa ascoltarmi l’assessore. La ringrazio. Poi magari parlerete.
Ovviamente, io sto replicando al suo intervento. In primo luogo mi giova rammentare che in alcun modo abbiamo rappresentato dei dubbi sulla sua professionalità sotto l’aspetto personale, giuridico, del suo percorso. Gran parte del suo intervento lo ha incentrato su questo, ma mi avrebbe fatto piacere entrare nel vivo del dibattito, nel merito delle criticità esposte e rappresentarle anche che è evidente che il problema non è solo in questi due anni nei quali lei è assessore, ma si protrae da oltre diciassette anni, ricordavamo diciotto, da parte di questa Giunta regionale che non è stata capace di ultimare il ciclo dei rifiuti.
Poi, assessore, lei dice che dobbiamo leggere. Io ho letto abbondantemente la nota che le è stata anche indirizzata dall’AGER e quindi mi spieghi perché nel suo intervento dichiara che le discariche erano nelle disponibilità di poter raccogliere i rifiuti e poi la lettera che ha avuto lei prima di me da parte dell’AGER rappresenta esattamente il contrario, e gliela vado a leggere perché forse o non è stata attenta lei o ho letto male io o AGER dice delle fesserie che lei non vuole contestare.
Quando l’AGER dice che l’articolo 8 del contratto di concessione, nel qualificare la gestione dell’impianto come servizio pubblico essenziale, che per nessuna ragione potrà essere sospesa o abbandonata, prescrive che, in caso di forza maggiore e/o circostanze speciali, e/o cause non imputabili al soggetto gestore che impediscano in via temporanea il trattamento dei rifiuti, il soggetto gestore è tenuto a comunicare ai Comuni e ad ogni altro ente conferente le modalità ed i luoghi alternativi allo smaltimento”: un obbligo.
Io quindi ritengo in primo luogo che il Piano non funzioni. Se c’è un vulnus infatti che non porta a risposta rispetto a un evento straordinario, ma deve prevedere tre giorni di intervento, benché l’AGER dichiari che vi è un obbligo, c’è un vulnus. Però proseguo quanto lei ha ricevuto prima di me: “proprio in forza di tale disposizione contrattuale, nelle more della definizione delle problematiche insorte con le procedure di omologa, AGER su indicazione del gestore ha autorizzato con nota, eccetera, l’impianto ubicato nel Comune di Conversano presso l’impianto di smaltimento ubicato nel Comune di Statte, località Gravinola gestito da CISA SpA individuato da Progetto Gestione Bacino Bari 5 Srl.
E qui vengo alla sua dichiarazione che le devo contestare – o contesti lei l’AGER, assessore –: “purtroppo, tale impianto di smaltimento ha esaurito le volumetrie disponibili, quindi la Società gestione Bacino Bari 5 terminate le volumetrie autorizzate per lo stoccaggio ha bloccato i conferimenti dalla data odierna, 9 gennaio, nonostante l’atto di diffida trasmesso da AGER con la nota innanzi richiamata”. Assessore, lei dovrebbe ritirare la dichiarazione che affermava che le discariche erano nella disponibilità di raccogliere questi rifiuti, perché o ritira le sue dichiarazioni o smentisce l’AGER e chiede di cambiare i vertici dell’AGER, perché l’AGER dice esattamente il contrario di quello che lei ha dichiarato rispetto al mio intervento. Su questo io vorrei avere una risposta precisa, perché sul tema dei rifiuti che lei stessa dice essere un tema delicato, un tema importante, un tema serio, un tema che riguarda l’interesse della comunità dei cittadini e delle amministrazioni locali, se non sa quello che dice l’AGER e dichiara il contrario, io mi preoccupo seriamente di come questo tema possa essere affrontato da questa Giunta regionale.
AGER che avete creato voi, tra l’altro, AGER che sostenevate voi, AGER che oramai ha anche lei, rispetto all’oligopolio delle società e aziende private per il conferimento dei rifiuti, il monopolio di come debbano essere gestite le cose.
Quindi, assessore, a me piacerebbe avere risposta su questa sua dichiarazione, così come a me piacerebbe avere risposta sul fatto che si è creato un vulnus, che la stessa AGER dichiara non poter esserci mai, in ogni caso, e che invece voi avete arrecato ai Comuni pugliesi. Questo è un dato inequivocabile, e non mi conforta, non mi dà soddisfazione il fatto che lei dica “l’abbiamo risolto entro tre giorni”.
Non dovevano esserci neanche quei tre giorni di attesa, di disagio per le amministrazioni comunali, che hanno visto i vari camion essere lì, in attesa, per poi tornare da un’altra parte, con ulteriori costi a carico dei cittadini pugliesi.
Su questo quindi vorrei capire effettivamente che cosa farete per evitare che ancora una volta i cittadini siano coloro i quali debbano pagare le vostre incapacità gestionali.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito. Prego.
Speaker : ROMITO.
Io sono lieto che i colleghi abbiano intrapreso questa discussione assolutamente interessante, perché involge un tema su cui spesso quest’Aula fa finta di non voler operare: cioè quello della gestione complessiva del ciclo dei rifiuti in Puglia.
Assessora. le parlo in maniera assolutamente laica. Ora mi svesto dei panni di consigliere di opposizione e proverò ad esprimere la mia opinione da tecnico del diritto. Assessora, io vorrei solo comprendere se l’idea per la quale un’Agenzia, l’AGER appunto sia legittimata a decidere in maniera univoca e assolutamente discrezionale sul flusso dei rifiuti all’interno della nostra Regione sia un’idea che risponde a dei criteri di democrazia, di trasparenza, di collegialità delle decisioni; o al contrario, se sia un’idea molto più prossima ad una concezione monarchica della cosa pubblica. Mi spiego: molto spesso ci viene raccontato che non è possibile fare una programmazione complessiva dei flussi dei rifiuti all’interno della nostra Regione perché questa materia sconta una peculiarità: quella di dover prendere delle decisioni ad horas, di dover prendere delle decisioni a seconda di quella che è in quel preciso momento la condizione, la capacità di raccogliere degli impianti, la capacità dei Comuni, o meglio, l’attitudine dei Comuni nel produrre rifiuti, e dunque, proprio per questo è impossibile svolgere una programmazione che sia assolutamente trasparente, equa e risponda a criteri di mercato, anziché ragionare step by step, quindi di volta in volta. Mi spiego: sarebbe molto bello, assessora, che si potesse in Puglia intraprendere un percorso per il quale questa gestione, quella dei flussi, possa essere una volta per tutte diretta non secondo l’arbitrio di un’Agenzia ma magari secondo una procedura di evidenza, dove ciascun operatore di mercato, pubblico o privato che sia – in questo caso è evidente che ci riferiamo ai privati – può offrire le proprie condizioni una volta per tutte alla Regione e la Regione, rispetto a dei criteri di efficienza e di economicità, possa decidere, attraverso una procedura pubblica, quindi attraverso dei criteri che rispondono alla trasparenza e non all’arbitrio, in che modo destinare questi famosi flussi.
Perché, assessore, non è neanche ipotizzabile, comprensibile o accettabile, che nella stessa Regione, molto spesso a distanza di poche centinaia di chilometri, ci siano delle infrastrutture che adoperano, adottano dei costi e delle infrastrutture, sempre private che invece, per esempio, adottano un criterio di costi completamente diverso, evidentemente in questo caso al rialzo e non al ribasso.
Allora, io parlo per l’Ente regionale, io sono un consigliere della Regione Puglia, a me interessa che in questa Regione i cittadini pugliesi spendano in maniera intelligente i propri quattrini senza tornare, o meglio senza riprendere quei ragionamenti che leggevo su qualche quotidiano settimane fa in cui i nostri rifiuti percorrevano chilometri e chilometri addirittura per finire fuori territorio nazionale, cagionando un danno economico ed ambientale anche alla nostra Regione.
A me piacerebbe, per esempio, che vi fosse un’organizzazione definitiva dei flussi dei rifiuti non rimessa alla volontà di AGER, che decide quindi chi vive e decide anche chi muore. Decide quale impianto si riempie prima, perché ha delle tariffe più basse, e quale impianto invece può raccogliere i rifiuti dopo aumentando i propri profitti perché prima ha fatto riempire, ha fatto ultimare le capienze di un impianto che magari aveva delle tariffe più vantaggiose non per il privato, ma per la Regione, per il decisore politico che dovrebbe adoperarsi per provare ad ottenere lo stesso servizio, evidentemente, ad un prezzo minore. Perché noi di questo stiamo parlando.
Allora bene hanno fatto i colleghi che mi hanno preceduto a voler, una volta per tutte, disvelare un ragionamento che possa essere oggettivo sul funzionamento di questa Agenzia, dell’AGER, tanto più se io immagino che quella stessa Agenzia sia volontà del Governo regionale continuare a riempirla di competenze, che secondo me esorbitano anche dai propri compiti istituzionali. Ma questo lo vedremo più in là.
Noi oggi dobbiamo affrontare, prima ancora del tema dei tre giorni, dei quattro giorni, dei cinque giorni, noi dobbiamo affrontare questo tema in maniera molto più organica, con una parola chiave, che si chiama “trasparenza” e che si chiama “equità”. Questi due criteri rispondono a quel principio sacrosanto di buon andamento della Costituzione cui tutti noi dovremmo uniformarci, anche quando assumiamo decisioni che poi riverberano i loro effetti su una cosa molto pratica, volgare, ovverosia la tasca dei cittadini. D’altronde, come sappiamo tutti e come ben comprendiamo tutti, quanto più è alto il costo della gestione complessiva del trattamento dei rifiuti, tanto più alto è il contributo che viene richiesto ai cittadini pugliesi per quel famoso principio del full cost recovery che muove tutta la dinamica legislativa della tassa sui rifiuti.
Allora il decisore comunale deve essere bravo acché la propria azienda, in house o azienda privata in appalto, possa garantire un servizio efficiente, a buone condizioni di mercato, possa concentrarsi sulla raccolta differenziata, possa fare tutto ciò che è di competenza del Comune. Noi Regione abbiamo un compito molto più importante, abbiamo un compito che non dovrebbe essere solo quello di regia e di governance dei flussi, ma di rendicontazione puntuale ed economica di quegli stessi flussi. Allora, io sono felice, sono lieto che oggi si sia intrapreso questo ragionamento, perché purtroppo, ogniqualvolta che in quest’Aula – è capitato già in altre due o tre occasioni – si è provato a parlare delle competenze di AGER o della capacità di AGER di intervenire in maniera trasparente, equa e con criteri che rispondano a quelli del mercato, ho visto dall’altro lato dell’Aula una totale preclusione. Invece, io ho piena stima dell’onestà intellettuale di ciascuno di noi, consiglieri regionali e assessori che siedono in quest’Aula, e quindi sono convinto che oggi – e io la ascolterò in religioso silenzio, assessora – si possa, una volta per tutte, affrontare un tema fondamentale, che è quello della gestione della governance dei flussi dei rifiuti nella nostra regione. Io la ascolterò senza alcun preconcetto, assessora. Non abbiamo avuto l’occasione di conoscerci prima, quindi se magari avrà l’opportunità di replicare, oltre a quello che ha già detto nel preambolo, io avrò voglia di ascoltare qual è l’opinione dell’assessora della nostra Regione, che considero assolutamente autorevole e degna di essere ascoltata.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere.
La parola al consigliere Ventola, che l’ha chiesta.
Speaker : VENTOLA.
Grazie, Presidente.
Assessore, lei fa bene a difendere il suo operato. Non può… Ci mancherebbe. Dicevo, lei fa bene a difendere il suo operato. Ci saremmo dovuti meravigliare del contrario, non può pretendere però che siano tutti alla sua corte, quindi intanto la inviterei con lo stesso linguaggio e pacatezza con la quale noi dimostriamo le nostre istanze, condivisibili o non condivisibili, senza mai offendere alcuno che sia, né ergerci a professorini di turno, allo stesso tempo gradiremmo che quando si rivolge a noi avesse lo stesso stile. È una richiesta, poi sarà sua scelta soddisfare o meno questo nostro desiderio.
Noi le discussioni le abbiamo sempre fatte nel merito e su questo le diciamo che non un mese dopo l’approvazione del Piano, già nell’approvazione del Piano noi le abbiamo dimostrato che non funzionava, perché i numeri erano sbagliati, perché voi mettevate come prioritaria la realizzazione dei Remat, dei quali non si è avuto neanche l’inizio, non si sa nemmeno chi ci stia lavorando, se qualcuno mai ci sta lavorando.
Le avevamo chiesto in quella sede di fare un’operazione verità e di evitare la demagogia, di parlare il linguaggio del cittadino comune, come lei vuole fare oggi con noi, cioè parliamo delle cose, come piace al collega Amati, dei problemi che riguardano i cittadini, senza distinzione ideologica, e lei invece tende ancora a difendere un qualcosa che non esiste e non c’è nemmeno nel Piano che lei dice, perché il Piano che lei ha approvato non dà la centralità al pubblico, perché sono censiti e ben individuati nel Piano che avete approvato gli impianti di gestione e proprietà di privati, quindi è lei che lo vuole porre come problema ideologico, per noi è già stato superato.
Avete vinto nel 2005, 2010, 2015 le campagne elettorali grazie ai no, ai comitati spontanei che sono nati, ai Sindaci che hanno fatto barricate (chi difendeva Conversano forse lo ricorda), e ora dice a noi che dobbiamo collaborare di più parlando con i Sindaci e i Comuni, benvenuta a bordo! Solo che quello che dice tradisce il suo pensiero, perché nel momento in cui lei ha approvato quel Piano, in una vera pianificazione... e chi le parla, a titolo politico e a titolo personale, ha fatto della pianificazione il suo impegno politico, chiariamo questi aspetti, perché anche il Presidente Fitto ha perso le elezioni perché pianificò il sistema dei rifiuti, oltre a pianificare il sistema della sanità, e ha perso le elezioni, salvo poi vedere i risultati che abbiamo avuto sia in termini di sanità, sia in termini di rifiuti, perché quelle programmazioni sono state messe al bando, sono stati revocati i contratti. La Regione Puglia ha pagato, con i soldi dei cittadini, i danni a coloro che si erano aggiudicati le gare d’appalto per realizzare gli impianti. E il risultato qual è? Che dopo diciotto anni nello stesso Piano dei rifiuti che lei ha presentato e ha approvato con la sua maggioranza, non c’è il tema e soprattutto il capitolo “emergenze”.
Nel caso in cui succede che un impianto si blocca cosa succede? Questo significa pianificare, non fare solo i conticini e far sembrare che quadrino. Se funziona la raccolta differenziata… L’impegno della Regione è raggiungere determinati obiettivi del 70 per cento al 2025 sino ad arrivare all’85 nel 2026. Bene, quella è pianificazione. Quali sono gli strumenti per raggiungere quella pianificazione? Non deve parlare ai Comuni tanto cari del sud Salento, deve parlare al Sindaco Decaro, che ha 350.000 abitanti, deve chiamare il Sindaco Melucci, che ha una città di 200.000 abitanti, devo chiamare i Commissari di Foggia che continuano a farsi prorogare e gettano i rifiuti e il problema lo scaricano ad altri. Non deve occuparsi di 100.000 Comuni. È sufficiente che chiami questi tre che rappresentano più di un milione di abitanti, quasi un milione di abitanti. Noi verremo con lei a confrontarci su questo tema, ma non la metta sull’ideologia, sul dire “il Piano vostro è quello dei privati”. Sono passati, si dice a Canosa, diciotto anni. Chi è nato adesso, chi ha votato due anni fa, il 2002, il 2003, il 2004 non esisteva nemmeno. Voi avete vinto un’elezione parlando di questi temi. Oggi vi dovete assumere la responsabilità di essere consequenziali. Quando fa la battaglia sui compostaggi, mi aspetto dall’assessore regionale, tra l’altro tecnico, e lo sottolineo, ma so che non è il caso, nulla assolutamente di personale, ci mancherebbe, se siamo qui è perché ognuno è portatore delle idee proprie, di chi pensa in maniera modesta di rappresentare, anche se è ultronea questa mia precisazione per chi mi conosce personalmente. Nel sistema di compostaggio cosa succede? Se io le dovessi chiedere dove va a finire il compost prodotto dalla Tersan Puglia, lei che cosa mi risponde?
Scusate…
Speaker : PRESIDENTE.
Parlate al microfono.
Speaker : VENTOLA.
Viene consegnato agli agricoltori per lo spandimento sui terreni o viene portato in Albania? Mi dice qual è l’impianto, il compost prodotto in Puglia, quali sono gli agricoltori che lo stanno utilizzando in agricoltura? O va a finire in discarica di rifiuti speciali? Questo mi aspetto, che a distanza di un anno dica che sulla pianificazione siamo all’1 per cento, però l’1 per cento lo abbiamo fatto o siamo al 10 o al 20 e queste criticità le stiamo risolvendo in questa maniera. Perché questo è quello che accade. È così difficile raccontare ai pugliesi oggi cosa succede da quando conferisco il rifiuto fuori da casa mia dove va a finire e quanto costa? È così complicato? Da qualificata professionista quale è, immagino che servirebbe una paginetta in cui descrivere la situazione. Questo è quello che noi pretendiamo. Del resto, se non ci fosse stata pianificazione, allora, vivaddio, si è andati avanti… Anche se una pianificazione 2012 e 2013 c’è stata. Quindi, non è che non c’è stata. Anche quella fallimentare. Perché poi dei risultati attesi nessuno mai va a verificare se ciò che si era pianificato si è realmente verificato. Questo è quello che accade, purtroppo.
Allora, se a una distanza di un anno e mezzo ci ritroviamo con il Presidente della Regione a emettere un’ordinanza contingibile ed urgente che autorizza un impianto a stoccare in deroga alle autorizzazioni i rifiuti sui piazzali e li dovete controllare almeno una volta al giorno e portarci i report. Questo sta scritto nell’ordinanza. Noi che non leggiamo. Voi che leggete avete pure la presunzione di interpretare il pensiero altrui. Noi questo abbiamo letto e possiamo leggerlo in Aula. Io, quando ho letto l’ordinanza che il Presidente autorizza l’impianto di Conversano a stoccare nelle piazzole ST4 e ST5, che sono ben qualificate, ho detto: mamma mia, stiamo tornando indietro anni luce. E il Piano? Sono andato a vedere: prevede cosa succede se un impianto viene bloccato? No. Una pianificazione che non ha una via di fuga, che non prevede un’emergenza.
Concludo. Questo sì che è approccio culturale, l’idea di far nascere un problema e poi arriva il salvatore della patria che fa vedere che ha risolto il problema che lui stesso ha creato. Purtroppo siamo abituati a questo. L’abbiamo visto con tutte le ordinanze sul Covid, adesso riprendiamo con le ordinanze sui rifiuti, come l’abbiamo visto sulle ordinanze, o pseudo tali, di aperture di ospedali in luoghi non deputati a fare questo. Purtroppo succede. Perché il cittadino ha avuto il problema per strada, dopodiché dice: bene, è intervenuto il Presidente Emiliano, ha fatto l’ordinanza e non c’è più il rifiuto per strada. Salvo dopo due anni pagare di più. Andiamo a chiedere a quel cittadino: gli interessa realmente dove va a finire e cosa viene fatto del suo rifiuto? Andiamo a chiederglielo.
Se lei vuole con noi aprire un confronto sereno in Commissione, nei luoghi deputati, per quella che è la nostra competenza sul tema di pianificazione, e apporre dei correttivi che dal nostro punto di vista sono necessari bene. Se, invece, volete continuare, come legittimamente state facendo, con poteri di ordinanza, scaricando all’ultimo Comune di turno il problema se domani non gli viene realizzato l’impianto, quale fosse il problema di un Comune di 5000, 10000 o 20000 abitanti allora nulla.
Su questo sarebbe interessante sentire anche i colleghi Sindaci dell’AGER, perché – e concludo – noi non abbiamo votato la legge sull’AGER perché noi abbiamo sempre ritenuto che, se sono i Comuni che sono titolari della funzione (lo dico ad ex Sindaci come me) e devono essi stessi assumersi l’onere di gestire i flussi su una pianificazione che purtroppo non è dei Sindaci, ma è della Regione, ognuno deve fare il suo.
Noi abbiamo avuto una Regione che per anni non ha pianificato, però ha costituito l’AGER, il direttore generale lo nomina la Regione, il Commissario l’ha nominato la Regione e poi, quando ha organizzato tutto, ha detto ai Sindaci “fatevi i Comitati delegati”, dopodiché i Sindaci si incontrano una volta ogni tanto e fanno i Comitati delegati sulla loro funzione. Questo è quello che accade.
Noi abbiamo detto “no” all’AGER e l’abbiamo detto in periodi non sospetti, quindi è chiaro che noi lo contestiamo a monte per i risultati che stiamo avendo a valle. Dopodiché – e chiudo – ci mancherebbe altro che lei non debba difendere la sua posizione, anzi, da un punto di vista da uomini della terra quali siamo, oggi la stiamo rafforzando, perché chiedendo le dimissioni come responsabile politico e non avvenendo queste, avendo tutta la maggioranza che è uscita sui giornali a dire “no, l’assessore Maraschio non si deve dimettere, ci mancherebbe altro!” l’abbiamo rafforzata, e ci deve ringraziare per questo, perché altrimenti sarebbe passato il concetto che si è dovuta impegnare per due anni all’urbanistica e all’ambiente e adesso che le cose sono serie si dedica solamente all’ambiente, perché queste sono le uniche sue dichiarazioni (oserei dire dal mio punto di vista che poteva evitarle, perché lì sì che si va anche alla professionalità, dire al popolo pugliese “per un anno e mezzo ho messo in sicurezza l’urbanistica”, questo è il tema (poi ci dirà cosa ha messo in sicurezza) “e ora mi posso occupare della gestione del Piano dei rifiuti” (potete leggere testualmente il suo comunicato), beh, vivaddio, la pezza è ancora peggiore del buco che è stato creato. Secondo me, lei era un ottimo assessore all’urbanistica, come poteva essere anche un ottimo assessore all’ambiente, nel momento in cui avesse mantenuto la sua laicità d’approccio, quando è diventata una questione più ideologica è chiaro che la pensavo in maniera completamente diversa.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Non ho altri iscritti a parlare... sì, prego, Presidente Tammacco.
Speaker : TAMMACCO.
Presidente, per chiudere, ringraziando tutti di aver inserito una discussione di due ore e quindi aver posto… Ringrazio innanzitutto l’assessore per aver risposto a tutte le domande, con alcune relazioni.
Rispetto alla mozione da tutti sottoscritta, ritengo effettivamente che il punto A e B, che tra l’altro è pleonastico rispetto già a un’altra mozione presentata e approvata dal collega Gabellone, cioè quella dei finanziamenti a favore dei Comuni, questa spetti ad AGER. Per cui, se posso, ho presentato un emendamento per eliminare il punto A e B dalla mozione, perché spetta ad AGER, lasciando il punto C, cioè quello che spetta alla pianificazione, rimanendo il punto A e B come una raccomandazione nei confronti dell’Assessorato, affinché si faccia portavoce nei confronti di AGER, che è l’ente che deve erogare questi contributi ai Comuni, affinché vengano effettivamente erogati e affinché questi contributi arrivino al più presto ai Comuni stessi.
Per cui, ho presentato un emendamento spero con la condivisione di tutti per eliminare il punto A e B e lasciare il punto C e quindi votare nella mozione solo il punto C.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessora, l’emendamento Tammacco è stato illustrato.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente.
Il parere è positivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho altri iscritti a parlare.
Invito tutti i colleghi… Prego, Presidente Ventola.
Speaker : VENTOLA.
Il collega Tammacco stamattina è venuto in Conferenza e ci ha detto che era una cosa urgente. L’abbiamo tutti condivisa senza apportare nessuna modifica. Se doveva essere una questione esclusivamente tra le sue posizioni e la posizione dell’assessore evitiamo che il Consiglio per tre ore debba parlare di questo. Quella mozione l’abbiamo sottoscritta e l’abbiamo condivisa, perché è un problema emergenziale ed è necessario… Non c’è bisogno nemmeno di mettere le scadenze. Il dibattito in Aula c’è pure stato. Abbiamo pure sentito le considerazioni dell’assessore. Verrebbe da dire che è quasi ultroneo dire all’assessore “fai il tuo dovere”. Quindi, o rimane così com’è e almeno ha un senso oppure ritiratela. La discussione c’è stata, l’assessore ha la sua responsabilità e deciderà cosa fare. Se vedremo che l’attuazione del Piano tarda a venire o avrà altre criticità, presenteremo dell’altro. Noi non vogliamo strumentalizzare nulla.
Questo è un tema, come quello sulla coscienza della vita, come quello della salute, su cui per quanto ci riguarda non esiste una questione ideologica, perché siamo tutti ugualmente interessati in quanto esseri umani. Oggi la risposta che mi aspettavo dall’assessore, per quanto ci riguarda, era questa: sì, c’è qualcosa che non funziona, sì, siamo stati costretti a fare intervenire il Presidente della Regione con ordinanza extra ordinem, sì, stiamo facendo tutto quello che è possibile per non aggravare il costo dei cittadini, sì, porterò un disegno di legge in cui impegniamo delle somme per ristorare i Comuni che hanno avuto difficoltà. Questo per noi sarebbe stato più che sufficiente.
Per quanto ci riguarda, può stare l’emendamento, non può stare l’emendamento, rimaniamo in Aula e votiamo così non viene meno il numero legale, ma il punto di vista nostro è esattamente questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho altri iscritti a parlare.
La votazione sull’emendamento è aperta.
Ricordo che stiamo votando l’emendamento.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 32, favorevoli 22, astenuti 1, contrari 10.
L’emendamento è approvato.
Votiamo sulla mozione.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 31, contrari 1.
La mozione è approvata.
C’eravamo dati il compito di esaminare quante più mozioni possibili oggi in Consiglio, invece cominciamo adesso con le mozioni da ordine del giorno.
Andiamo alla mozione “Regolamento regionale 31 marzo 2020, n. 5”, a firma della consigliera Parchitelli.
È stato presentato un emendamento. Da chi? C’era un vecchio emendamento presentato da Zullo, non controfirmato da altri, quindi non ne possiamo tenere conto, è decaduto.
Prego, consigliera Parchitelli.
Speaker : PARCHITELLI.
Presidente, questa mozione, che è del giugno 2021, la ritengo superata, perché nel frattempo, credo a settembre o ottobre (mi dispiace che manchi il collega Vizzino) in III Commissione è stata avviata la discussione, stiamo attendendo delle osservazioni, quindi la stiamo discutendo in III Commissione, è superata.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, la mozione n. 1 è superata.
Mozione n. 2, Paolo Pagliaro: “Potenziamento del personale in servizio presso l’Ufficio anagrafe assistiti di Lecce”.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente, non vedo l’assessore. Che facciamo? Non vedo nessuno del Governo...
Speaker : PRESIDENTE.
Vice Presidente Piemontese, possiamo chiamare l’assessore Palese? C’è una mozione che riguarda... Massimiliano, andiamo avanti in attesa dell’assessore Palese? Vice Presidente, abbiamo bisogno dell’assessore Palese, tranne che lei non dia il parere per conto dell’Assessore.
Nel frattempo andiamo avanti, se non le dispiace, Presidente Pagliaro.
Massimiliano Stellato, Disability Manager in tutti i Comuni della Puglia, ma Massimiliano Stellato non c’è.
Lo stesso vale per la 4 e per la 5, niente.
Mozione Paride Mazzotta: “Programma di inquadramento e misurazione della postura e delle relative disfunzioni della scuola primaria”. Paride Mazzotta non c’è, decaduta.
Mozione Giacomo Diego Gatta, Stefano Lacatena, Paride Mazzotta, Vito De Palma, “Canoni demaniali”. Non c’è nessuno, quindi decaduta.
Giannicola De Leonardis, Aeroporto civile “Gino Lisa” di Foggia, ritirata.
Massimiliano Stellato, “Attivazione sistema surgery tracker”, decaduta.
È arrivato l’Assessore, perfetto.
Presidente Pagliaro, la mozione n. 2.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Questo è uno dei tanti esempi della sanità pubblica che non funziona nel nostro Salento. Parliamo dell’ufficio anagrafe assistiti, l’ex INAM di Lecce: caos, lunghe file per la scelta e la revoca di un medico di famiglia o per le pratiche di esenzione ticket o per il rilascio della tessera sanitaria. Il problema è cronico, ossia la carenza di personale che si acuisce in particolar modo nei periodi festivi e nei periodi delle ferie, perché ci sono anche stati dei casi e ci sono dei casi di mancata sostituzione di impiegati che vanno in pensione.
Questa è una mozione che presentai a luglio scorso, proprio in piena estate, proprio nel periodo più critico. Ricorderei a qualcuno che se n’è occupato anche l’informazione di lunghe code fuori dall’ufficio ex INAM con cittadini che già dalle prime ore dell’alba stazionavano lì prendendo il bigliettino, perché c’era questo sistema un po’ particolare.
Chiedo, a proposito di questo, che si possa porre rimedio. Sotto il sole, d’estate, l’inverno al freddo è una situazione veramente che va affrontata e risolta. Un solo ufficio a servizio dell’intero distretto sociosanitario di Lecce, che è formato da undici comuni e circa 180.000 utenti con un solo sportello, non consente di smaltire tutte le pratiche e il disservizio si aggrava di giorno in giorno. È un disservizio pesante, soprattutto per le persone più anziane e fragili.
Quindi, assessore, mi auguro che si possa intervenire e che possa il Governo dare parere positivo a questa mozione.
La ringrazio per questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Pagliaro.
Prego, assessore Palese.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente.
Se durante l’estate c’è stata una criticità per il periodo estivo delle ferie, a me risulta che sia totalmente superata questa criticità e che attualmente non è in essere.
Detto questo, se il proponente accoglie la modifica “a sollecitare l’ASL affinché provveda con immediatezza all’attivazione di altri sportelli presso l’ufficio anagrafe degli assistiti di Lecce” e si ferma lì, io sono favorevole. Altrimenti, debbo esprimere parere contrario, non rientrando nei compiti generalisti di far determinare ulteriore personale oltre quello che è in dotazione e oltre a quello che è nei Piani assunzionali all’interno della ASL.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, parlate al microfono.
Speaker : PAGLIARO.
Assessore, ripeto, il problema sussiste. Io mi sono informato proprio nei giorni passati, anche nella fase delle ferie natalizie. proprio per venire preparato e ancora c’è questo problema. Se lei mi assicura che questo problema lo risolviamo… Ma è del tutto evidente che è una questione proprio di carenza del personale, proprio perché ci sono alcuni impiegati che sono andati in pensione e non sono stati sostituiti. Non c’è stata neanche una predisposizione ad acquisire professionalità da altri uffici della ASL. Se lei mi assicura che non c’è alcun bisogno di nuovo personale e che il servizio sarà un servizio funzionante, per me va bene così.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Io sono certo di questa affermazione. Può essere uno stimolo alla ASL per ulteriori sportelli che potrebbe eventualmente aprire, ma sempre nel contesto del personale che ha non solo attualmente in servizio a tempo determinato e indeterminato, ma anche di quello previsto nel piano assunzionale. Quindi, se è così, perfetto.
Con questa modifica che riguarda gli impegni a “sollecitare l’ASL Lecce affinché provveda con immediatezza all’attivazione di altri sportelli presso l’ufficio anagrafe assistiti di Lecce.”, il parere è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay. Quindi da “reclutando” in poi si elimina.
Presidente Pagliaro, è d’accordo? Bene. Magari poi passa a sottoscrivere l’emendamento.
Mettiamo in votazione la mozione come emendata, con il parere favorevole del Governo.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
È approvata all’unanimità.
Presidente Pagliaro: “Riattivazione Servizio PMA primo e secondo livello presso il Presidio territoriale di assistenza Nardò”. Allora, la n. 10 intanto.
Speaker : PAGLIARO.
Va bene.
Questa mozione riguarda il problema della PMA, la Procreazione Medicalmente Assistita nella nostra Regione, soprattutto in provincia di Lecce. Dico “problema” perché mi riferisco al centro PMA dell’ex Ospedale di Nardò, che per molti anni è stata la struttura pubblica di riferimento non solo per il Salento, ma da fine 2019 non è più operativa prima per il Covid, poi per la mancata riattivazione del servizio.
Era stata annunciata la riapertura, o meglio l’apertura del nuovo centro PMA nell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce entro giugno 2021, ma ancora non è partito nulla e sembrerebbe che ci voglia ancora un bel po’ di tempo, tempo che non possiamo permetterci di aspettare, perché le tante coppie con problemi di infertilità sono costrette a rivolgersi a centri a pagamento in Regione e fuori o addirittura all’estero.
Ecco perché, con questa mia mozione, che presentai a inizio dicembre 2021, chiedo la riattivazione del centro PMA di Nardò. Siamo in una situazione di paralisi, che sta gettando nella disperazione le coppie salentine e pugliesi che avevano intrapreso già da tempo il loro percorso in quel centro pubblico e che di colpo hanno perso questo prezioso punto riferimento sul territorio.
Nel 2020 la Regione ha sospeso il servizio per alcune irregolarità. Nel frattempo queste irregolarità sono state sanate, ma non è stato dato seguito alla nuova richiesta di autorizzazione e il Centro opera solo per visite e accertamenti diagnostici, in attesa del fantomatico (lo chiamo così) trasferimento al Vito Fazzi di Lecce, che sembra ancora in alto mare.
Su questo vorrei delle risposte dall’assessore Palese: a che punto siamo, entro quando sarà operativo il centro PMA di Lecce? Vorremmo una data possibilmente certa, la vogliamo noi, ma principalmente la vogliono le coppie che stanno patendo anni di mancate cure, con disagi indicibili e sofferenze, con l’obbligo di rivolgersi all’unico centro pubblico attivo in Puglia, che è quello di Conversano, oppure fuori regione, affrontando liste d’attesa e costi pesanti.
Chi aveva avviato il percorso della PMA a Nardò, dove restano conservati materiali biologici, il trasferimento non solo comporta costi ulteriori, ma anche la possibile perdita di una vita umana, una tragedia che si consuma mentre continuano a spuntare come funghi sul territorio regionale centri privati non convenzionati autorizzati dalla Regione, con costi proibitivi che negano a molte coppie il diritto di procreare. Questo per noi è inaccettabile, ingiusto e disumano. Soltanto chi ha i soldi può farlo, può accedere ai centri privati, mentre le coppie con meno mezzi restano escluse. Una soluzione ponte, lo abbiamo detto più volte, immediata e a costo zero ci sarebbe: un percorso parallelo tra Nardò, dove eseguire analisi ed esami, e Lecce, dove eseguire visite e trattamenti.
Chiedo, quindi, assessore Palese, di darci qui ed ora gentilmente un cronoprogramma. Ci dica quando aprirà il centro a Lecce e se questa idea della possibile riapertura, provvisoriamente, temporaneamente del centro PMA di Nardò può essere effettuata.
In ogni caso, chiedo di votare questa mozione anche per cristallizzare così l’impegno da parte della Regione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Pagliaro.
Ad onor del vero, devo dire che su questa questione siamo intervenuti in tanti, più volte, anche io e il consigliere Metallo, anche in Commissione. Per cui, effettivamente, il tema è stato molto trattato. Prego, assessore, ci dia buone notizie.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente.
Non c’è dubbio che questa è una delle tante criticità del sistema sanitario regionale. A testimonianza di quello che poco fa veniva detto non solo dal proponente della mozione, ma anche dalle sollecitazioni del consigliere Metallo, della Presidente Capone, ma di tanti… Cito questi perché hanno una data, hanno la data dell’aprile del 2022.
Come Regione abbiamo cercato in tutti i modi e in tutte le maniere di andare a verificare il perché e che cosa era successo. Dagli atti risulta che il centro, che era stato attivato al PTA di Nardò, a un certo punto, per problemi tecnici e con documenti sottoscritti, è stato chiesto all’Assessorato e alla Giunta regionale di sospendere l’attività.
Il professor Gesualdo, che è il coordinatore del centro di riferimento dei trapianti dell’Università di Bari, quindi il responsabile da questo punto di vista, perché non c’era la certezza, per quello che io possa ricordare adesso, della conservazione degli ovociti, problema estremamente delicato. A noi risulta che questi problemi non siano per niente superati. Non sono per niente superati. Risulta anche che tutto quello che è successo all’interno è stato provocato dagli stessi operatori. Gli stessi operatori hanno messo in evidenza carenze, carenze che sono state accertate. Il provvedimento è quello. Non è stato mai ripristinato. Quindi, senza se e senza ma, se non ci sono le risultanze tecniche e le certezze tecniche, che possono essere superate solo dal livello tecnico, dal professor Gesualdo, che ha di nuovo rivisitato la situazione, confermando quelle che erano le posizioni tecniche completamente negative.
Di fatto, però, c’è una decisione da parte della Giunta regionale, la quale, a seguito di questa sospensione, ha deciso, con delibera da parte del proponente, il professor Lopalco all’epoca, che ci doveva essere, sulla scorta anche della proposta dell’ASL, presso l’ospedale “Vito Fazzi” l’istituzione di un centro PMA di secondo livello.
Di recente è stata fatta anche una Conferenza di servizi, dove la situazione è avanzata rispetto a questo dato. Anche noi abbiamo chiesto una data precisa al direttore generale, che è impegnato con le strutture, e lì non c’è un problema di professionalità o di tecnologie, ma c’è un problema di spazi. Quindi, c’è questo problema, che dovrebbe essere superato a breve, il che dovrebbe consentire queste prestazioni sanitarie estremamente importanti anche a Lecce.
Nel resto della Puglia non è che non si faccia la PMA. Dispiace che da questo punto di vista molte donne sono costrette ad andare fuori. Anche questo è vero. Per questo motivo penso che il Consiglio regionale abbia fatto una scelta estremamente appropriata di recente nell’approvazione del bilancio a destinare dei fondi specifici acché potesse essere alleviato questo tipo di situazione.
Penso che la cosa migliore sia in assoluta trasparenza, perché si fanno tante audizioni, se ne fanno a iosa, sarò io stesso a proporre al Presidente della Commissione Sanità di convocare in audizione il Direttore Generale di Lecce e il professor Gesualdo, così da avere tutti contezza.
Il Presidente Pagliaro ha fatto una richiesta secondo me giusta, “ci dite il cronoprogramma?”, perché a noi lo dicono e dopo viene mantenuto o non mantenuto. Per questo motivo su un problema così importante invito il Presidente Pagliaro a ritirare questo provvedimento, perché altrimenti io dovrei esprimere parere negativo in base a tutte queste decisioni.
Penso che sia molto più importante e produttivo convocare alla prima che Commissione utile (non so se il Presidente Vizzino sia in Aula), lo preghiamo su questo preciso argomento di audire sia il Presidente del Centro trapianti, professor Gesualdo, nel problema specifico di Nardò, sia il Direttore Generale di Lecce, per capire a che punto siamo e che cronoprogramma ha rispetto alla definitiva attuazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Cosa le devo dire? Purtroppo – ripeto – continuiamo sempre a fare melina, ci palleggiamo una questione che ormai è diventata determinante per tantissime coppie che vivono questo dramma. ripe
Il centro PMA di Nardò ha sanato le questioni che lei ha richiamato, dalle mie notizie abbiamo delle persone altamente professionalizzate che stanno tutto il tempo a girarsi i pollici, abbiamo questo centro PMA che avrebbe dovuto essere aperto già a giugno presso il Vito Fazzi, ed è assurdo pensare che non si apra per problemi di spazi.
L’unico centro pubblico in Puglia è a Conversano, prolificano i centri privati, la gente non ce la fa, stiamo perdendo di vista un elemento così importante, ci lamentiamo sempre del fatto che abbiamo un calo della natività, in particolare nella nostra Regione, poi parliamo sempre di incentivare le coppie alla famiglia nascite, e poi continuiamo a tergiversare su questo tema.
Abbiamo già fatto le audizioni, si ricorderà il professor Lopalco, abbiamo affrontato più volte questo tema, lei oggi mi chiede di ritirare la mozione e io la ritiro pure. Prendo atto del suo impegno a far convocare questa audizione a breve, alla prima audizione utile della Commissione Sanità.
Non voglio farne una questione politica. Sapete perfettamente come la penso, come ragiono e come abbiamo ragionato anche insieme più volte quando si tratta di andare su temi che interessano i nostri cittadini. Io la ritiro questa mozione. Oggi si è discusso nuovamente di questo tema. Nodo al fazzoletto, come abbiamo detto in altre occasioni, e andiamo avanti.
Speaker : PRESIDENTE.
L’assessore Palese ha chiesto di intervenire.
Ci sono altre richieste di intervento, però se la mozione è ritirata…
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
È mio dovere su un problema molto serio significare l’atteggiamento responsabile e non divisivo da parte del Presidente Pagliaro. A maggior ragione mi sento impegnato totalmente nel pregare il Presidente Vizzino che ci fosse non solo quella del direttore generale, ma anche quella del professor Gesualdo in maniera tale che si possa dire tecnicamente se sono superate o non superate.
Speaker : PRESIDENTE.
Senz’altro.
Il Presidente Metallo voleva intervenire per alcune delucidazioni. Prego.
Speaker : METALLO.
Grazie, Presidente. Velocissimamente.
Ho visto che la mozione è stata ritirata dal collega Pagliaro. Però, anche con l’assessore Palese ne abbiamo discusso ampiamente e questa questione l’abbiamo affrontata anche con l’ex assessore Lopalco. Sono oltre due anni, da quando siamo qui in Consiglio che affrontiamo questa questione.
Mi permetto di intervenire solo e soltanto perché a una richiesta fatta al direttore generale dell’ASL Lecce di rapportarmi in ordine cronologico i vari interventi a questa richiesta ho ricevuto risposta e successivamente mi sono recato, insieme a coloro che poi opereranno nel centro PMA, insieme alla struttura tecnica di ASL Lecce, presso i nuovi locali destinati alla stessa.
In quella sede – sono cose che sono successe pochissimi giorni fa, appena prima delle festività – abbiamo potuto, insieme alla struttura tecnica, assessore, andare a verificare la realizzazione di tutti gli interventi necessari e propedeutici all’attivazione del primo e secondo livello.
Abbiamo ricontattato – le tempistiche che ci erano state comunicate erano l’attivazione del primo livello prima della fine dell’anno e l’attivazione del secondo livello subito dopo – gli stessi operatori e gli stessi tecnici che ci hanno parlato di una traslazione di trenta giorni circa, ma che i lavori quando noi siamo entrati lì dentro stavano per essere completati, e lo abbiamo visto con gli occhi nostri.
Dopodiché, qui c’è il problema. Io penso, consigliere Pagliaro, che forse siamo alla fine di questa lunga odissea, non solo nostra, ma soprattutto di quelle duecento coppie, che quando è stata chiusa Nardò sono state lasciate senza nessuna copertura. Perché questo è successo. Poi è vero, come diceva l’assessore, che vi erano degli impedimenti tecnici, riscontrati anche a livello ministeriale, sull’attività di Nardò, ma se si voleva spostare su Lecce si doveva spostare subito.
Detto questo, consigliere Pagliaro e assessore, sul primo e secondo livello io penso che sia una battaglia che fra trenta giorni dovremmo, sperando Dio, aver chiuso e si potrebbe partire. È chiaro che poi abbiamo tutta la battaglia nuova del terzo livello perché, come sapete meglio di me, lì ci sono somme già destinate, però appalti da fare, trasformare quelle zone e poi spostare di nuovo il primo e secondo livello laddove verrà anche il terzo livello, perché occuperà una bella parte del “Vito Fazzi”. Quindi, quello è l’obiettivo, perché il Piano regionale, come diceva l’assessore, prevede anche tre centri disseminati nella regione, ma fino al terzo livello per dare copertura integrale.
Mi sono permesso di intervenire, quindi, solo per questo, avendo notizie di ultima mano. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Laricchia. Prego.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie.
Voglio intervenire sull’argomento perché l’avevo approfondito già un paio di anni fa e rimane per me l’episodio di Nardò assolutamente il più grave, quello che più grida vendetta e su cui è giustissimo che si faccia un approfondimento dedicato perché, come sappiamo, è stato a parte l’ultimo in ordine cronologico ad essere stato sottratto come servizio pubblico, ma anche con la promessa, poi non mantenuta, che sarebbe stato realizzato a Lecce. Quindi, ha lasciato veramente per strada, su un percorso già di per sé doloroso, delle coppie.
Vista la disponibilità dell’assessore a organizzare questa audizione, io vorrei proporre di cogliere l’occasione per dare uno sguardo all’intera regione. Lei ha detto, consigliere Pagliaro, che l’unico servizio pubblico è Conversano, io ricordavo, però non lo so se nel frattempo è sparito anche quello, che ce ne fosse almeno un altro operativo su Foggia, e potrebbe essere anche il caso di ascoltare, ad esempio, quell’area per comprendere se ci sono delle esigenze. Quella che io, invece, conosco personalmente è la storia del Policlinico di Bari, dove mi sono impuntata e ogni tre settimane circa – l’ho scritto in agenda – io vado a chiedere a che punto è la realizzazione, il compimento di quell’area. Se quella di Nardò è l’ultima in ordine cronologico, questa invece fu sottratta come servizio pubblico per creare un cantiere, quindi un’area molto più grande, diverso tempo prima.
Oggi, come già vi dissi l’ultima volta, l’area è assolutamente pronta, ero rimasta, quando mi ero aggiornata pochi mesi prima di Natale, quindi in autunno, che mancavano gli ultimi accorgimenti burocratici. Il problema è che questi accorgimenti burocratici dell’area tecnica hanno richiesto ulteriori lavori, perché così è quando si ha a che fare con i Vigili del fuoco, con la Sovrintendenza, perché ricordiamo che il Policlinico è uno splendido edificio, quindi ha anche delle esigenze di quel tipo di tutela.
Ad oggi (notizia proprio di ieri) so che veramente la documentazione era pronta per essere inviata ai Vigili del fuoco e per avere quindi l’autorizzazione finale. Io però vorrei che anche su questo ci fosse un approfondimento ufficiale, perché un conto sono le cose dette a me, per quanto ovviamente svolga un ruolo pubblico, un conto è su un verbale in Commissione, anche perché subito dopo ci sarà la procedura di accreditamento, su cui, perché sia agevolata, è meglio intendersi già da ora e sarebbe bello garantire un servizio in maniera diffusa, perché è un servizio di cui c’è bisogno in maniera diffusa. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Laricchia.
Il Presidente Mazzotta ha chiesto di intervenire su questa mozione, non sull’altra. Prego.
Speaker : MAZZOTTA.
Grazie, Presidente.
Intervengo al volo su questa, anche se qualche giorno fa ho depositato una richiesta di audizione dei due Direttori generali delle ASL di Lecce e di Bari, perché voglio sapere lo stato dell’arte del centro di Lecce e del Policlinico di Bari, perché dovrebbero riaprire a breve, però ancora non abbiamo le date certe, quindi chiaramente la presenza dei Direttori generali potrebbe chiarire l’interrogativo che noi ci poniamo da mesi.
Purtroppo questo è un tema annoso che abbiamo affrontato più volte, quindi è inutile dilungarmi sempre sullo stesso argomento. È chiaro che è stato interrotto bruscamente il percorso di molte coppie che erano in cura presso Nardò e ci preoccupiamo che la Regione riapra quanto prima il centro a Lecce e a Bari. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Presidente Casili.
Speaker : CASILI.
Presidente, solo brevemente, poi ci saranno altre occasioni per poter parlare di questo argomento.
Non entro nel merito della questione del centro di Nardò, mi pare che ci siano anche delle indagini su quel centro che riguardino alcune persone, e per la verità io, in questi anni, l’ho detto nell’ultimo mio intervento, non ho visto operare il pubblico come avrebbe dovuto operare, perché c’è stata una commistione molto forte, soprattutto sulle “povere” coppie che dovrebbero avere una assistenza pubblica, ma in realtà si finiva sempre negli studi privati e si finiva spesso all’estero a fare le procedure e a seguire tutto l’iter di fecondazione.
Questo è un primo punto. Non ragioniamo sul pubblico, ma il pubblico deve fare poi il suo lavoro. Ripeto, bisognerebbe anche, lo dico all’assessore Palese, attenzionare il lavoro del pubblico. Noi sapevamo che a Lecce si doveva partire, almeno leggendo gli articoli di stampa, addirittura a dicembre.
Si garantiva il primo e secondo livello a gennaio. Siamo quasi a febbraio e non è partito né il primo né il secondo livello.
Chiedo una cosa all’assessore. Dalle voci che sento so che manca il personale. Noi stiamo attrezzando Lecce, ma da quello che mi dicono in ambienti vicini a quel centro di PMA si paventa già una carenza di personale che poi dovrebbe far funzionare quel centro.
Quindi, all’assessore Palese chiedo se abbia o prenderà a beneficio e per rassicurare anche i consiglieri, i colleghi che sono intervenuti, se ha avuto e se avrà rassicurazioni sulla copertura delle varie professionalità coinvolte nel PMA. Altrimenti, avremo fatto un buco nell’acqua. Grande impegno da parte di tutti. Partirà il centro, ma mancheranno le professionalità per eseguire tutte le procedure che interessano i centri di PMA.
Spero che vengano attenzionati i centri di PMA, che facciano il proprio lavoro e soprattutto con una lettura sempre costante delle performance e dei risultati che chi ci lavora dentro dovrebbe dare per le giovani o meno giovani coppie che sono interessate da una problematica che è quella di tante coppie non fertili che sono costrette ad andare in questi centri per avere dei figli.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Assessore Palese, vuole aggiungere qualcosa? Adesso abbiamo che gli interventi hanno confermato tutti la necessità e l’urgenza di questo intervento e il Presidente Pagliaro si è dichiarato disponibile, anzi l’ha ritirata, per consentire a lei di parlare con il Presidente Vizzino e chiedere la presenza del professor Gesualdo e del direttore generale dell’ASL del Salento.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Ma è andata via? C’è anche la questione del Policlinico posta dalla collega Laricchia.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, per i due direttori. Quindi, si fanno entrambi.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Non abbiamo problemi a estendere anche al Policlinico, perché poco fa la consigliera Laricchia ci ha ricordato tutti gli step in progress che sta seguendo. È comunque estremamente positivo su un problema veramente importante per le indicazioni e per le considerazioni che sono state fatte e che sono emerse in Consiglio che l’intero Consiglio regionale segua con grande attenzione questo dato.
Perché ho preso la parola? Ho preso la parola per dire che questo è uno dei classici casi su cui molto probabilmente dobbiamo iniziare a immaginare che il Consiglio regionale venga non solo portato per esprimersi, ma abbia anche la possibilità di fare interventi sostitutivi. Quando ci sono situazioni di questo genere io immagino che i commissariamenti ad hoc per progetti obiettivi possano essere un’ulteriore possibilità.
Lancio questa proposta, che molto probabilmente sarà anche formalizzata, perché quando ci sono situazioni così diffuse che poi non vengono fatte in maniera appropriata da parte delle direzioni generali per “A”, “B”, “C” eccetera, eccetera… Guardate un po’ che step e che progress ha tirato fuori adesso – ed è giusto – la consigliera Laricchia. Non pensiamo che, una volta fatta la realizzazione e che una volta che interviene il professor Gesualdo, il film finisca lì. Poi comincia l’altro dell’autorizzazione, dell’accreditamento, dell’accreditamento istituzionale. Insomma, c’è tutta una serie di cose che per un problema così importante forse è il caso, per questo come per tanti altri, ma in questo caso, vista la grande necessità e anche la grande sensibilità e attenzione poste dall’intero Consiglio, e torno a dire che lo ritengo uno dei punti più qualificanti nel bilancio di previsione del 2023, che questo Consiglio regionale ha approvato, ci sono proprio gli interventi e i benefici che sono stati individuati per le donne che incontrano questo tipo di problema.
Con questo impegno, quindi, sicuramente lo faremo in tempi brevi con il Presidente Vizzino, se si riesce a reperire, altrimenti lo raggiungiamo per dirgli di metterlo alla prossima riunione della Commissione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Palese.
Vuole intervenire, Presidente Pagliaro? Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Soltanto per dire che questa mozione, che ho presentato un anno fa, è superata grazie al fatto che nel bilancio di previsione è stata appostata una cifra importante. Mi consenta però, assessore Palese, premesso che ogni tanto mi sembra che continui a essere un consigliere di opposizione, perché lei pone questioni, ritiene che sia giusto affrontarle, però ogni tanto ci dia qualche risposta concreta sulle nostre richieste, le chiedo a questo punto, in questa audizione, se fosse possibile aggiungere anche un altro elemento importante, perché le coppie ci hanno chiamato dal giorno dopo, approvato il bilancio il giorno dopo hanno già iniziato a scriverci chiedendo “allora i soldi quando arrivano?”.
Siccome ci saranno, come lei giustamente ha sottolineato, questioni di carattere burocratico, pastoie e così via, in questa audizione se fosse possibile avere certezza anche di quando potranno essere disponibili questi fondi per le coppie che ne fanno richiesta. Grazie.
Chiaramente questa mozione è superata. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
È la mozione connessa alla 10, assessore Palese, non sto capendo se sta rispondendo a noi... un attimo solo allora.
Assessore Palese, il Presidente Pagliaro faceva riferimento alla mozione n. 11, dicendo che la mozione è superata (quella delle risorse per la procreazione medicalmente assistita), perché abbiamo approvato la norma in bilancio, però le chiedeva, siccome le coppie continuano a chiedere, quando quella norma presente in bilancio potrà essere attuata. Ho sintetizzato bene? Quando saranno a disposizione le risorse.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Va bene, arricchiremo l’audizione anche di chi è preposto all’interno del Dipartimento Salute a seguire l’attuazione della norma che è stata inserita in bilancio.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo, con questa mozione chiudiamo il Consiglio regionale, ci aggiorniamo al 31 e continuiamo con le mozioni. Grazie a tutti. A presto.