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C.r. Puglia 05.07.2022
FILE TYPE: Video
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutte e a tutti, colleghe e colleghi.
Cominciamo il nostro Consiglio regionale.
Diamo per approvato il processo verbale della scorsa seduta, del 21 giugno 2022.
Hanno chiesto congedo i colleghi De Palma e Piemontese.
Sono stati assegnati alle Commissioni i seguenti provvedimenti, di cui darà lettura il collega Cristian Casili.
Speaker : CASILI.
Sono stati assegnati alla I Commissione: disegno di legge n. 91 del 20/06/2022, “Riconoscimento di debiti fuori bilancio”; disegno di legge n. 92 del 20/06/2022, sempre riconoscimento di debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 93 del 27/06/2022; disegno di legge n. 94 del 27/06/2022; deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 118 del 27/06/2022. Alla III Commissione: proposta di legge a firma del consigliere Tutolo, Modifiche alla legge regionale del 14/03/2016, n. 3, “Reddito di dignità regionale e politiche per l’inclusione sociale attiva”; Richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n. 876 del 20.06.2022 “Approvazione schema di regolamento, modifiche ai regolamenti regionali del 31 marzo 2020”.
Interrogazioni.
Interrogazione presentata dal collega Zullo: Deliberazione della Giunta regionale n. 869 del 15 giugno 2022, recante oggetto “Approvazione indicazioni operative in materia di gestione del personale di aziende ed enti del SSR”.
Speaker : PRESIDENTE.
Passiamo all’ordine del giorno.
Oggi faremo una full immersion nelle mozioni, andando ad oltranza, fino a che riusciremo a trattarle. Abbiamo convenuto in Conferenza dei Capigruppo che sulle mozioni, proprio per trattarne il maggior numero possibile, utilizzeremo un tempo limitato. Quindi, ciascuno non interverrà per più di cinque minuti, in maniera tale da assolvere al risultato che abbiamo auspicato.
Domani continueremo. Se residueranno mozioni, tratteremo le mozioni. Diversamente, faremo le interrogazioni.
Il Consiglio prossimo sarà sulle leggi e sarà il 26 luglio. Ovviamente, tratteremo tutte le leggi che sono pronte per essere discusse, già licenziate dalle relative Commissioni. Il 12 luglio – il prossimo, ovviamente, dopo il Consiglio già previsto del 12 luglio - ha confermato la sua presenza la Ministra Lamorgese. Quindi, noi avremo in quest’Aula il Consiglio regionale alla presenza della Ministra e di tutte le autorità del luogo di Foggia. Sarà sullo sviluppo della Capitanata. Abbiamo invitato, anzi stiamo invitando in queste ore, abbiamo fatto un save the date, ma stiamo facendo partire l’invito in queste ore per i Sindaci di tutta la Capitanata, il Presidente della Provincia, il Procuratore Generale Vaccaro, il questore, ovviamente, insieme al prefetto e al questore di Bari e al procuratore della DDA di Bari che, come sapete, è responsabile per tutto il territorio regionale.
Sarà con noi anche il Rettore dell’Università della Capitanata, dell’Università di Foggia.
Anche per quella data abbiamo previsto che intervengano i Capigruppo, o un loro delegato, ma per tre minuti, in maniera tale da consentire le conclusioni dei lavori alla Ministra in un tempo utile.
L’attività di oggi si concentra sul fatto che molte mozioni hanno carattere, ovviamente, di urgenza. Colleghi, se vi prego di essere presenti fino alla fine è proprio per questa ragione, per consentire la trattazione di temi che sono molto importanti, alcuni dei quali riguardano proprio la cura e il sostegno dei pazienti, delle loro famiglie, il danno causato dai tanti roghi che in queste settimane hanno ferito i nostri territori, la mozione sulla fibromialgia e tutte quelle patologie non ancora riconosciute tra i Livelli essenziali di assistenza, eppure fortemente debilitanti.
Insomma, si tratta di materie che, per l’impegno che ci hanno messo, che ci avete messo, ciascuno di voi, sono veramente importanti da trattare.
Voglio, poi, fare solo due considerazioni. La prima è il cordoglio per le vittime di Marmolada. A tutte quelle famiglie che in queste ore vivono un incubo che mai avrebbero immaginato di dover attraversare va il nostro cordoglio, il nostro abbraccio, la nostra vicinanza. Ovviamente questa situazione non deve solo addolorarci, ma anche farci riflettere sul presente e sul futuro del nostro pianeta, per fare tutto quello che è in nostro potere, davvero, perché i cambiamenti climatici non abbiano quella accelerazione alla quale sembrano costretti. Mi sembra doveroso lanciare un appello, insieme al cordoglio, proprio su questo tema.
Passiamo subito alla trattazione delle mozioni.
La prima all’ordine del giorno è la mozione del collega Pagliaro: potenziamento dell’aeroporto del Salento.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Con questa mozione andiamo a toccare uno dei tasti più dolenti dei trasporti del Salento, che è quello dell’aeroporto di Brindisi. Questa mozione l’abbiamo presentata ad aprile dello scorso anno, la situazione da allora non è cambiata, anzi è peggiorata. Però, qui voglio aprire, Presidente, una parentesi sull’enorme ritardo con cui approdano in aula gli atti presentati dai singoli consiglieri, un ritardo che svilisce e alcune volte vanifica un lavoro, un impegno forte che c’è da parte di noi consiglieri, che ci facciamo carico delle questioni e dei problemi che emergono nei territori e proviamo con queste mozioni a trovare delle soluzioni.
Ci sono problemi, ritornando sull’aeroporto, che ho evidenziato più volte e ho ribadito di recente anche al Presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile. Abbiamo così avviato un confronto con il Presidente e questo confronto ci porterà a compiere un sopralluogo in aeroporto nei prossimi giorni per verificare di persona tutto ciò che non va e che deve essere migliorato. Quindi, a tal proposito ritiro questa mozione e la ripresenterò non appena avremo svolto questo sopralluogo. Nei prossimi giorni, quindi, ripresenteremo una mozione più aggiornata essendo passato più di un anno, per cui penso sia opportuno fare questo tipo di azione.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Pagliaro.
Passiamo alla mozione n. 2: Paride Mazzotta, Stefano Lacatena, Gatta e De Palma “Ristori e aiuti per il comparto agricolo”.
Chi relaziona? Collega Mazzotta, prego.
Speaker : MAZZOTTA.
Grazie, Presidente. Noto l’assenza dell’assessore, quindi non so se possiamo discuterla lo stesso o la rimandiamo.
Speaker : PRESIDENTE.
La ringrazio, perché il collega Pentassuglia mi aveva chiamato per dirmi che, siccome deve ricevere il Ministro dell’Albania, si sarebbe preso una mezz’oretta di tempo, dopo le 12, per incontrarlo, tuttavia evidentemente non ha fatto ancora in tempo a finire. Quindi, non appena arriva il collega Pentassuglia richiamiamo la mozione.
Speaker : MAZZOTTA.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
La terza è sempre degli stessi autori: “Iniziativa per la cura e il sostegno dei pazienti colpiti da Sclerosi Laterale Amiotrofica e delle relative famiglie”. L’assessore Palese è presente.
Prego.
Speaker : MAZZOTTA.
Grazie, Presidente.
Parliamo di SLA, quindi una malattia neurodegenerativa in età adulta, e secondo i dati EURALS aggiornati a febbraio 2020 in Puglia sono stimate oltre 409 persone che sono affette da questa malattia, a cui ogni anno purtroppo si aggiungono altri. Siamo tutti a conoscenza del fatto che la SLA colpisce una persona, ma colpisce l’intera famiglia, la serenità dell’intera famiglia, quindi i caregiver familiari in questo caso assumono un ruolo fondamentale per il malato. Ed è per questo che chiediamo alla Giunta regionale oggi di tutelare la figura del caregiver sotto il profilo economico e lavorativo, quindi chiediamo di promuovere la creazione di una rete assistenziale regionale potenziata che possa prendere in carico un paziente affetto da SLA, rispondendo in modo efficace ai bisogni di cura e di assistenza e a quelli dei suoi familiari. Ciò anche istituendo un apposito fondo regionale per garantire la continuità dell’assistenza domiciliare.
Sono certo che anche l’assessore, la Giunta regionale sarà attenta a questo importante tema della SLA e dei caregiver e alle loro famiglie, che già purtroppo vivono questo dramma. Quindi, cerchiamo noi, almeno a livello istituzionale, di essere vicini attraverso un’azione concreta. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente.
Assessore, vuole intervenire? Non ci sono altri interventi.
Prego, assessore.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente.
La mozione presentata dai consiglieri regionali cui lei ha fatto riferimento, primo firmatario il Presidente Mazzotta, è di grande interesse e di grandissima attualità. Io non ho difficoltà a esprimere apprezzamento, però, per quello che riguarda il merito e la formulazione, esprimo parere favorevole condizionato ad alcune riformulazioni della stessa. Alcune riguardano la premessa e altre di forma, che riguardano gli impegni della stessa. Quindi, io avrei bisogno di confrontarmi con il relatore e se vengono accettate le riformulazioni non c’è alcun problema nell’esprimere parere favorevole, e chiaramente penso che potrebbe essere approvata tranquillamente all’unanimità. Altrimenti si può votare per parti o si può votare anche rispetto alla situazione degli impegni. Quindi, c’è necessità, Presidente, di un confronto brevissimo con il relatore per vedere le riformulazioni, che, ripeto, per gli impegni sono di pochissimo conto. Per il punto 6, 7, 8, 9 e 10 non c’è alcun problema. Punto 1 e 2 sugli impegni, che è la parte più importante, all’inizio del periodo: “a valutare l’opportunità di adottare iniziative”, “a valutare l’opportunità di”. Solo ai punti 1 e 2. Il resto rimane tutto uguale.
Impegna il Presidente e la Giunta regionale a valutare l’opportunità di adottare iniziative per sostenere e a valutare l’opportunità di adottare iniziative per collocare…
Il resto è tutto uguale. Punti 1 e 2.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Mazzotta, non si sente.
Speaker : MAZZOTTA.
Mi sono prenotato, però.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay, allora quando finisce l’assessore Palese.
Speaker : MAZZOTTA.
Ha terminato, credo.
È chiaro che la sostituzione che chiede di fare l’assessore in merito al punto 1 e 2 o comunque l’integrazione della parola “a valutare” chiaramente cambia il senso dell’intera mozione, perché un conto è la mozione che impegna la Giunta ad adottare un conto è la mozione che impegna la Giunta a valutare. È diversa come impostazione.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Mi permetto di fare un’interlocuzione. Anche voi adottate nel resto “a valutare”, “a valutare”, “a valutare”.
Era solamente da questo punto di vista. Se non viene accettata la riformulazione per mettere in ordine “a valutare”, “a valutare”, “a valutare”, “a valutare”, io non ho nulla in contrario. Però, volevo che fosse uniformato.
Diverso, invece, è quello indicato in premessa. Noi siamo per la linea nonostante la dotazione dei Fondi ai caregiver. Questa parte, invece, siccome è di censura rispetto all’attività della Giunta regionale, noi siamo di parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Mazzotta, l’assessore Palese propone alcune modifiche della mozione. Volete vedervi due minuti in maniera tale che vedete se concordate su questa modifica, se lei la può recepire, prima di votare su una mozione che in parte è recepita, condivisa, e in parte, invece, no.
La mia proposta è di vedere se è possibile trovare una soluzione che, con un emendamento da lei condiviso, possa essere approvata, sostanzialmente. Sulla parte dell’impegno c’è una buona volontà da parte dell’assessore.
Speaker : MAZZOTTA.
Per me c’è la massima e piena disponibilità a confrontarmi.
Speaker : PRESIDENTE.
Va benissimo. Perfetto.
Passiamo al punto n. 4). Richiameremo questa subito dopo.
Antonella Laricchia “Impegno della Regione ad elaborare un Piano strategico di ricognizione e organizzazione delle biblioteche pubbliche come luogo di promozione di un welfare culturale”.
Si è allontanata.
Antonio Gabellone, punto n. 5): “Adozione del quadro strategico regionale per la programmazione 2021-2027 a seguito dell’approvazione in Consiglio europeo degli strumenti del quadro finanziario pluriennale e di Next Generation EU”.
Antonio Gabellone era qui.
Joseph Splendido, punto n. 6): “Richiesta integrazione Comune di Vico del Gargano nel decreto 13 novembre 2020, recante criteri, procedure e modalità per la concessione e il calcolo dei contributi per la ripresa produttiva dei frantoi oleari ubicati nella Regione Puglia”.
Si sono allontanati tutti insieme? Non è di loro interesse.
Paolo Pagliaro, punto n. 7): “Risorse aggiuntive fondo asse 3 ‒ Azione 6 adeguamento impianti sportivi gestiti da parrocchie e oratori”.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Anche questa è una mozione presentata ad aprile dello scorso anno. Ha un significato profondo per chi, come me, penso tutti voi, è cresciuto misurandosi con la realtà degli oratori e delle nostre parrocchie.
Oggi, in particolar modo, è un’epoca in cui si sentono notizie terribili di atti di bullismo e di maleducazione. Proprio l’altro ieri vi è stato un caso molto grave nel centro storico di Lecce. Pensiamo sia necessario rafforzare questi presìdi di contrasto alla povertà educativa con attività di doposcuola e socializzazione, con la possibilità di far svolgere attività sportive ed artistiche che offrono ai bambini, agli adolescenti e ai giovani percorsi preziosi di condivisione, di formazione e di crescita.
Tornando un po’ indietro con la memoria, i nostri erano campi di calcio improvvisati, ma irrinunciabili per tutti noi, così come le sale parrocchiali, dove abbiamo visto i primi film, abbiamo giocato a calcio balilla o a ping-pong, e questi luoghi meritano cura e manutenzione giusta, e per farlo servono ingenti risorse, ma le parrocchie, senza un aiuto adeguato, non riescono a far fronte. Scusami, Joseph, ti dispiace? Prego. Poi magari toccherà a te. So che sei in programma.
A sostegno di queste attività socioeducative la Regione prevede un contributo per il finanziamento di interventi per il potenziamento del patrimonio impiantistico sportivo, l’adeguamento alle norme di sicurezza, l’eliminazione delle barriere architettoniche e gli ampliamenti degli oratori parrocchiali. I destinatari dell’avviso sono gli enti pubblici e privati che gestiscono oratori annessi a parrocchie o luoghi di culto, ma purtroppo diverse realtà parrocchiali associative, pur ammesse a finanziamento, perché sono 139 soggetti soltanto che sono stati beneficiari di questi fondi, non sono rientrate in graduatorie per esaurimento dei fondi disponibili, quindi si trovano in grave difficoltà perché non hanno fondi per poter ripristinare le strutture, come i campetti sportivi di periferia, che sono abbandonati da lungo tempo, troppo tempo, dove bambini e ragazzi hanno estremo bisogno di spazi adeguati che li sottraggano alla strada e diano loro possibilità educative e ricreative che le famiglie non sono in grado di assicurare.
Chiedo, quindi, con questa mia mozione, di rimpinguare questi fondi, di reperire le risorse necessarie per ampliare il fondo dell’Asse 3, Azione 6, in modo che tutte le domande giacenti possano essere accolte ed essere finanziate.
Penso che un’attenzione nei confronti degli oratori e delle parrocchie da parte della Regione Puglia sia un atto dovuto verso i nostri ragazzi, i nostri giovani e le nuove generazioni, che hanno bisogno più che mai di essere accompagnate in una formazione culturale e civile importante.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Non ci sono altri iscritti a parlare.
L’assessore Piemontese, lo dico all’assessore Leo, oggi è in congedo, perché fuori Italia. Sulla questione la competenza è sua. Non lo so: il parere del Governo sulla mozione presentata appena adesso da Paolo Pagliaro, “Risorse aggiuntive, Fondo Asse 3 – Azione 6 – Adeguamento impianti sportivi”. È competenza sua sotto due profili. Quindi votiamo, a prescindere dal parere del Governo? Non credo che ci siano problemi.
Va bene, allora. Votiamo. Ai tecnici: può verificare per cortesia lo schermo?
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 32, favorevoli 14, contrari 18, astenuti 3.
La mozione non è approvata.
Adesso passiamo alla mozione già discussa ed emendata, presentata (la n. 3, Paride Mazzotta, ed altri). Sono stati concordati gli emendamenti.
C’è un emendamento soppressivo per la mozione “Iniziative per la cura” eccetera: si sopprimono nella premessa le parole che vanno da “nonostante la dotazione di fondi nazionali” fino alle parole “le pressanti richieste delle forze di minoranza”. Quindi, questo è l’emendamento soppressivo che dobbiamo votare prima della mozione.
La votazione è aperta. Ovviamente c’è la condivisione sia del Governo che dei proponenti la mozione.
La votazione è chiusa. Possiamo avere l’esito? Ho l’impressione che il caldo abbia inciso anche sul nostro sistema informatico. È partita una scheda, peraltro; non è escluso, questi sistemi si surriscaldano. Se ci dite che ci vuole molto tempo, votiamo per alzata di mano.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Passiamo alla mozione n. 4, è tornata la consigliera Laricchia. Chiedo scusa, è vero, dobbiamo votare l’intera mozione. Abbiamo votato l’emendamento soppressivo. Rimane il problema tecnico.
Votiamo per alzata di mano. Chi è contrario? Chi si astiene? Chi è favorevole?
All’unanimità, la mozione è approvata.
Mozione Laricchia.
Prego, consigliera Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie, Presidente.
La mia mozione si può considerare superata. Avevo ricevuto il parere dell’assessore Bray e quindi, di fatto, si sta lavorando anche in quel senso. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Mozione Gabellone. C’è? No.
Joseph Splendido.
Prego, Presidente Bellomo.
Speaker : BELLOMO.
Se il sistema non va, attendiamo. Io voglio il voto elettronico. Le sto dicendo che d’ora in poi, per quanto mi riguarda, siccome ci vuole l’unanimità, ci vuole il voto elettronico.
Speaker : PRESIDENTE.
Joseph Splendido c’è. Prego.
Speaker : SPLENDIDO.
In realtà manca il mio contraddittore, che è l’assessore Pentassuglia.
Speaker : PRESIDENTE.
La mozione n. 7 l’abbiamo fatta.
Mozione n. 8, Antonio Tutolo: “Richiesta deroga AIFA per somministrazione vaccino Vaxzevria AstraZeneca a soggetti under 60 su base volontaria superata”. È superata ampiamente.
Mozione Perrini “Preammortamento aggiuntivo onde consentire alle imprese beneficiarie di iniziare a pagare le rate previste dal contratto di agevolazione a far data da gennaio 2023”.
Prego, Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
Questa è una mozione del 20 aprile 2021. Comunque, la discutiamo.
Speaker : PRESIDENTE.
Se lei ritiene che sia superata, andiamo avanti.
Speaker : PERRINI.
Non è superata, però se avete preso dei provvedimenti… Io avevo chiesto di posticipare i pagamenti nel 2023, perché questa bisognava pagarla entro dicembre 2022. Avevo chiesto nell’aprile del 2021 di posticipare…
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo scusa. Assessore Delli Noci, penso che questa mozione sia di sua competenza.
Il Presidente Perrini si chiede se è già superata in virtù delle vostre azioni.
Speaker : PERRINI.
La Regione Puglia, nel mese di giugno 2020, tramite Puglia Sviluppo Spa, ha erogato finanziamenti alle imprese pugliesi attraverso il fondo microcredito d’impresa della Regione Puglia. Il contratto di agevolazione che ogni impresa beneficiaria ha sottoscritto prevede la restituzione dell’importo erogato in 60 rate mensili ad un tasso fisso dello zero per cento. In corso di regolare pagamento delle prime 48 rate sarà riconosciuta una premialità del 20 per cento consistente nell’integrare un buono pari all’importo delle restanti ultime 12 rate.
Il finanziamento prevede un periodo di preammortamento di 12 mesi, per cui le imprese beneficiarie dovranno iniziare a pagare la prima rata a far tempo dal prossimo giugno 2021.
Ne parlammo già di persona.
Io chiedevo di rimandare tutto da gennaio 2023 in poi.
Speaker : PRESIDENTE.
Se ha terminato, Presidente Perrini, diamo la parola all’assessore Delli Noci. Prego.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
In realtà, il sistema economico di incentivazione non ci dava la possibilità, per un blocco nazionale, di posticipare il pagamento. Ne parlammo sia con lei che con gli uffici. Quindi, le aziende stanno procedendo regolarmente a pagare. Non c’è la possibilità di posticipo del pagamento. Viene solo data autorizzazione nazionale ed europea al posticipo. Di questo le posso far fare una nota per iscritto dal direttore di Puglia Sviluppo, che me l’ha già data. Sarà mia cura inoltrargliela nella giornata di oggi.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
Quindi, che cosa facciamo? Non la votiamo?
Speaker : PRESIDENTE.
Sono sufficienti. Non ha senso votare.
Speaker : PERRINI.
Va bene. Okay.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
È tornato il consigliere Gabellone: adozione del quadro strategico regionale a seguito dell’approvazione in Consiglio europeo.
Assessore Delli Noci, penso che possa rispondere lei. Non c’è l’assessore Piemontese, ma credo sia congiunta come competenza.
Prego, consigliere Gabellone. È superata?
Speaker : GABELLONE.
Grazie per avermi dato la possibilità di intervenire, ma ormai è superata. Anche se su questo io vorrei ascoltare più che altro l’assessore Leo…
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Leo?
Speaker : GABELLONE.
Assessore, mi degni del suo pensiero per capire quali sono le volontà, perché in Puglia ancora non si è pienamente realizzata l’attuazione della legge n. 62/2000, quindi c’è ancora difficoltà nella possibilità di stabilire anche una forma di competizione volta al positivo e a elevare il livello già buono dell’offerta formativa. Ecco, su questo volevo capire se è nelle sue intenzioni e nelle intenzioni del Governo regionale intensificare gli sforzi o prevedere delle iniziative, delle attività che in qualche modo possano migliorare le attuali performance.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Leo.
Speaker : LEO, assessore alla formazione e al lavoro.
Indubbiamente la Regione Puglia è impegnata a migliorare ancora di più le performance delle offerte formative e certamente anche con il sistema privato stiamo costruendo dei percorsi importanti per il sistema di istruzione. Nella prossima programmazione, soprattutto per alcune misure, la distinzione tra scuole pubbliche e scuole private paritarie, che hanno tutte quante la stessa dignità e hanno un servizio pubblico, noi certamente le metteremo nelle condizioni di svolgere appieno questo servizio, come, del resto, hanno sempre fatto.
Nell’ultimo periodo abbiamo fatto delle riunioni importanti, abbiamo dato assoluta garanzia e continueremo a supportare il sistema dell’istruzione, tutto, indipendentemente dalle attività e dal tipo di struttura giuridica.
Condivido la sua mozione e sono convinto che daremo al sistema dell’offerta formativa tutto, ancora più supporto e dignità.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Passiamo al voto. La votazione è aperta. Abbiamo fatto quella di Gabellone, la n. 5, adesso. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvata all’unanimità.
Passiamo adesso alla mozione n. 10, Giacomo Conserva. Non c’è Pentassuglia. La rinviamo.
Passiamo alla mozione del collega Gabellone “Gratuita e parità per l’infanzia in attuazione della legge 62 del 2000 rubricata ‘Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione’”. Prego, consigliere Gabellone.
Speaker : GABELLONE.
Grazie.
Qui c’è complessivamente un vulnus, perché l’attività svolta dalle scuole private paritarie non trova il conforto e il sostegno da parte di provvedimenti di ordine regionale che possano realmente creare le condizioni per la parità, previste dalla legge 62 del 2000.
Su questo, qui occorre un impegno politico importante. Forse – credo, ritengo – questo è il momento decisivo, in relazione anche alle risorse. È vero che noi in qualsiasi tipo di iniziativa facciamo riferimento alle risorse provenienti dal PNRR; ma è anche vero, perché sono previsti nella Missione 4 “Istruzione e ricerca” quasi 32 miliardi. È chiaro che è un campo molto largo, però ci si può inserire in relazione al miglioramento qualitativo e all’ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione.
Su questo, assessore, chiedo un impegno preciso, se naturalmente è convinto e condivide l’idea che una competizione posta su basi solide e in termini di strategia regionale possa, in una realtà, quella del Mezzogiorno d’Italia, creare occasioni di qualità, occasioni migliori di approfondimento, di crescita generale, che vanno offerte ad una utenza che ha molto bisogno. Così come è evidente che i soggetti impegnati in quest’ambito debbono essere sostenuti in maniera forte e decisa, senza nulla togliere e senza nulla sottrarre al pubblico, ma creando quella complementarietà e quella competizione positiva da cui il nostro territorio e soprattutto i cittadini pugliesi possono trarre grande beneficio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Leo. Prego.
Speaker : LEO, assessore alla formazione e al lavoro.
Grazie, Presidente. Anche qui, il ragionamento è lo stesso. Chiaramente, io qui posso dare semplicemente – semplicemente, no – insomma posso dare sicuramente il mio impegno politico perché, come sappiamo tutti, questo è un tema su cui la competenza è assolutamente nazionale. Sappiamo anche – il Presidente Gabellone lo sa – che l’interlocuzione con le associazioni di categoria del privato c’è, noi le ascoltiamo continuamente e ogni anno diamo assolutamente il nostro contributo. Continueremo a darlo. Anche qui penso che posso esprimermi positivamente e do il mio impegno massimo e importante per interloquire con il Ministero assolutamente per costruire percorsi anche efficaci ed efficienti per quanto riguarda il PNRR. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Quindi il suo parere sulla mozione è favorevole. Perfetto. Allora mettiamo al voto. Non ci sono altri interventi.
La votazione è aperta. Parere favorevole del Governo e parere favorevole del Presidente Vizzino. La votazione è chiusa.
Presenti 36 (35 più 1), votanti 36 (35 più 1), favorevoli 36.
La mozione è approvata.
Mozione n. 12, Pagliaro: “Centri diurni per anziani e disabili a rischio chiusura scostamento di bilancio per garantire funzionamento”. Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente. Intanto, ai colleghi che magari erano un po’ distratti quando c’è stata la votazione precedente voglio ricordare che è stata bocciata una mozione per consentire agli oratori e alle parrocchie di avere dei fondi per poter ripristinare campetti di periferia e così via. Voglio solo ricordarlo e vi chiedo di essere magari un pochino più attenti quando trattiamo anche situazioni molto delicate sul piano sociale.
Qui è un altro problema molto grave, che riguarda il destino di una quarantina di centri diurni delle province di Lecce e Brindisi costretti a sospendere l’attività per mancanza di fondi. Qui manca l’assessore al bilancio. Non vorrei che anche su questo ci fosse una disattenzione, però c’è l’assessore Palese, quindi penso che possiamo affrontare con serenità questo punto.
Sono quasi 500 i lavoratori coinvolti e più di 750 gli utenti anziani e con disabilità che non potranno più essere serviti e accolti. Per scongiurare questo stop, frutto di una impasse amministrativa-burocratica creata da un cambio di Regolamento disposto in corsa dalla Regione, chiedevo di agire subito anche ricorrendo a misure di emergenza, come lo scostamento di bilancio. Per assicurare il funzionamento dei centri, sono stati stanziati specifici fondi a copertura, ma la loro mancata erogazione pone interrogativi legittimi circa l’effettiva destinazione e l’impiego di queste somme. Risulterebbe che i regolamenti 4 e 5, pur avendo la conformità economica, siano privi di copertura. Chiedo perciò che si faccia chiarezza sulla destinazione di queste risorse. Chiedo, e mi rivolgo al nuovo assessore alla sanità, Rocco Palese, che si ponga attenzione per questo grave problema che ho più volte evidenziato con audizioni, mozioni ed interrogazioni.
Mi spiace dover sottolineare la disattenzione che ha spinto titolari, dipendenti e utenti dei centri diurni alla disperazione, fino a costringerli a rivolgersi alla magistratura e alla Corte dei conti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Conserva, forse si era prenotato per la mozione precedente? Noi adesso stiamo discutendo dell’altra. Aspettiamo, per quella mozione, il rientro dell’assessore Pentassuglia.
Assessore Palese, vuole intervenire su questa mozione? Prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente.
La mozione è datata 21 maggio 2021 e penso che sia importante che il Consiglio venga informato su cosa nel frattempo sia successo. È successa una cosa estremamente importante. Non c’è bisogno di nessuno scostamento di bilancio avendo la Giunta regionale e il Consiglio regionale approvato nel bilancio di previsione del 2022, quindi un bilancio di previsione che è in vigore, un’integrazione del fondo sociosanitario, che era la parte storica, intorno a 120 milioni di euro l’anno, di ben 75 milioni di euro. La Giunta regionale ha preso già atto come impegno di spesa rispetto a questa enorme integrazione che c’è stata proprio sulla parte del sociosanitario e nel contesto di questa integrazione sono già stati fatti degli incontri, perché riguardano una parte che sicuramente sarà assegnata alle strutture che saranno prima autorizzate e che hanno i requisiti eventualmente accreditati per l’erogazione di queste prestazioni, in particolare anche per i centri diurni, e non solo salentini, veramente, Presidente, ma per tutta la regione. Quindi, penso che questo problema sia fortemente superato. Noi parliamo di atti, di delibere e di risorse. L’altra parte riguarda un aggiornamento della situazione delle tariffe.
Rispetto, invece, al procedimento che riguarda la premessa più che l’impegno, perché con l’impegno io dovrei dire al Presidente Pagliaro che è fortemente superata, questa volta con concreti fatti e concrete risorse. Il Consiglio regionale ha fatto molto di più già con l’integrazione di 75 milioni di euro di quello che questa mozione chiede, e chiede solo per una parte del territorio regionale, solo per la parte salentina. Invece, il Consiglio regionale ha deliberato e ha approvato il bilancio di previsione che prevede questa integrazione di 75 milioni di euro e la Giunta regionale ha adottato già la delibera che consente alla parte gestionale riservata ai dirigenti quella che dovrà essere la sua attuazione, in riferimento a questo dato, a questo aspetto.
Annuncio già che se non alla prossima, comunque in una delle prossime riunioni, ma sicuramente entro il mese di luglio, la Giunta regionale adotterà anche l’integrazione rispetto alla situazione che riguarda le tariffe con apposito provvedimento.
Per quello che riguarda invece le autorizzazioni e le verifiche sugli accreditamenti che c’erano, cioè sull’arretrato, finalmente c’è uno scatto veramente forte, avendo messo nelle stesse, medesime condizioni di intervento, perché c’era un po’ di confusione rispetto ai verificatori per la verifica dei requisiti, quelle dei Dipartimenti di prevenzione delle singole Province che agiscono in maniera incrociata, in riferimento a questo aspetto. C’è stata una circolare all’assessorato da parte del Dipartimento alla salute: noi abbiamo uniformato le procedure per evitare duplicazioni di presentazione dei documenti, dicendo anche che in alcuni casi era sufficiente l’autocertificazione.
Io la ritengo superata, ma se il presidente Pagliaro vuole che sia messa ai voti, il Consiglio approverebbe una mozione con cui invita il Governo regionale a fare meno di quello che ha fatto, e lo invita a farlo per una parte parziale del territorio, che è anche quella dove io risiedo, il Salento (mentre il Consiglio regionale aveva deciso per l’intero territorio, e la Giunta regionale ha deciso per l’intero territorio).
Io quindi mi rimetto, Presidente, alle decisioni dell’Aula. Ho illustrato qual è la posizione del Governo, ma mi rimetto alle posizioni dell’Aula.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono altri interventi?
Il proponente non mi sembra che abbia idee diverse da quelle che ha prospettato.
Ha chiesto di intervenire, consigliere Pagliaro? Presidente Pagliaro, prego.
Speaker : PAGLIARO.
L’assessore Palese forse, anzi, sicuramente non ha partecipato a tutte le audizioni che ci sono state sul tema. Si verificò, si evinse in maniera molto chiara che c’era questa difformità rispetto ad altri territori della nostra Regione, rispetto a questi centri diurni, quei 40 che erano specificatamente identificati in più occasioni in queste nostre audizioni.
Forse l’assessore Lopalco ricorderà questo tema. È vero che ci sono stati degli interventi da parte della Regione Puglia, ma non sono stati esaustivi. Se quindi lei ritiene di fatto che sul tema siamo d’accordo, perché non si può lasciare indietro dei Centri diurni rispetto ad altri, penso che sia giusto votare la mozione e poi verificherete in Giunta se le cose stanno più o meno come dico io.
Mi sembra molto semplice, prima di bocciare una mozione così importante, che va a incidere sulla pelle di persone particolarmente in difficoltà. Poi fate voi, non è un problema, il Consiglio regionale si assume la sua responsabilità come in ogni occasione.
Speaker : PRESIDENTE.
L’assessore Palese ha chiesto di intervenire?
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Sì, grazie. Se è possibile.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Io, nel fare la ricostruzione citando atti fatti da quest’Aula e delibere di Giunta regionale, avevo pregato il proponente di valutare l’opportunità del ritiro, perché è ampiamente superata, ma non è che è ampiamente superata per quello che è stato fatto, è stato fatto molto di più, è stato fatto per l’intero territorio regionale, quindi sì, la possiamo approvare, ma non ha significato, non ha assolutamente valenza, limita in contraddizione ed è molto strano, un’Aula consiliare che approva meno di quello che ha già approvato.
È tutto qui, però io mi rimetto alla volontà del relatore e dell’Aula, non ho nessun problema se si vuol procedere in questa maniera. Io parlo di atti e di verifiche, sto parlando anche del fatto che l’assessorato ha predisposto già una deliberazione di integrazione delle tariffe e di assegnazione delle risorse per ulteriori contratti da firmare in virtù della presenza dei requisiti dell’accreditamento.
Qui siamo nell’Aula consiliare, nel luogo istituzionale più alto della Puglia.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, allora la votazione è aperta. Avete votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti 31, astenuti 2, votanti 29, favorevoli 6, contrari 23.
La mozione è respinta.
È arrivato l’assessore Pentassuglia. Assessore, noi abbiamo rinviato le mozioni che venivano che la riguardavano.
La mozione al n. 2 “Ristori e aiuti per il comparto agricolo”. Relaziona il consigliere Mazzotta, ma non c’è.
Mozione n. 6, Joseph Splendido: “Richiesta integrazione Comune di Vico del Gargano nel decreto 13 novembre 2020”. Prego. Di nuovo Joseph Splendido.
Conserva: “Avvisi di pagamento Tributo 630 da parte dei Consorzi di bonifica commissariati”. È la n. 10.
Speaker : CONSERVA.
La numero 10. Vi era un accordo di massima con l’assessore al ramo Donato Pentassuglia in relazione agli avvisi di pagamento del tributo 630 da parte dei Consorzi di bonifica commissariati. La mozione è datata 30 aprile, ma il problema sussiste, quindi non è anacronistica. In considerazione del fatto che vi erano delle doglianze e delle istanze da parte di tutti gli agricoltori, le associazioni di categoria, che lamentavano la circostanza che non vi era alcun tipo di… Il suddetto tributo era a carico di tutti i proprietari di immobili rientranti nel comprensorio di bonifica, che traevano effettivamente il beneficio dalla bonifica. Effettivamente gli agricoltori lamentavano che non vi era obiettivamente alcun tipo di vantaggio. Pertanto, impegnavo l’assessore Pentassuglia a rivedere e rimodulare preliminarmente i piani di classifica e di bonifica – vi era un accordo in questo senso – dei Consorzi, attraverso un dialogo con il territorio e le organizzazioni di categoria, al fine di procedere ad una verifica tra le opere e gli interventi realizzati o da realizzare e il concreto beneficio in favore dei consorziati, e ad attivarsi e a compiere ogni utile azione di confronto in merito alle rimostranze delle organizzazioni di categoria, delle filiere agricole e degli agricoltori stessi, relativamente al tributo 630 richiesto dei Consorzi di bonifica commissariati; a convocare un tavolo di incontro urgente con le parti interessate al fine di chiarire e definire la situazione venutasi a creare anche alla luce di una riforma degli Enti.
Ultimo punto. Chiaramente, anche in considerazione della Commissione ad hoc che fu tenuta illo tempore, dove intervenne il Commissario Borzillo, che diceva che i canali erano stati abbandonati da più di 11 anni e pertanto la dazione di quel tributo rappresentava una provvidenza necessaria per effettuare i lavori nei canali.
L’assessore mi disse che la conditio sine qua non, al fine di rivedere e rimodulare il tutto, era di rivedere i piani di classifica e di bonifica. Quindi, vi era un parere favorevole in questo senso. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
Il collega nella mozione ha chiesto una serie di diverse questioni che possono essere così riassunte. Stiamo velocizzando quanto previsto dalla legge del 2017, cioè il Consorzio unico per i commissariati, e quindi stiamo lavorando affinché, come vi avevo promesso, in questo secondo semestre, si apra il tavolo della discussione sul percorso a farsi rispetto alla prospettiva del Consorzio unico e quindi delle attività che devono essere esplicitate. Questo è un pezzo del ragionamento che può essere accelerato dalla notifica dei ruoli, perché alcuni sono fermi al 2017 e altri al 2018, fino al 2021. Il tributo 630 è un tributo che viene richiamato ogni anno quando vengono notificati i ruoli. Confermo qui quello che ho detto nelle sedute precedenti, che il ruolo è dovuto, che nell’ultimo anno e mezzo sono state fatte delle attività di pulizia dei canali e attività propedeutiche alla manutenzione di quei canali utili all’attività dei consorzi e delle aziende che insistono su quei territori, pur riconoscendo quello che è stato il grande errore del passato di sospendere e non far pagare. Vent’anni di non pagamento dei tributi ha determinato uno sbilanciamento nei conti del Consorzio che è sotto gli occhi di tutti e che è certificato dalla relazione che vi feci a dicembre scorso in ambito di bilancio.
In questi mesi abbiamo lavorato anche con illustri avvocati sul tema del tributo, della sua sospensione, finanche della richiesta fatta dai banchi dell’opposizione di valutare il tema della Xylella come ulteriore danno e, quindi, minor valore dei terreni, ma sono questioni diverse, che non possono essere sovrapposte. Nel frattempo, dalla Commissione ad oggi abbiamo già approvato il ragionamento sui piani di bonifica, che è propedeutico ai piani di classifica. Quindi, l’impegno è stato mantenuto e si sta portando avanti affinché le comunità locali, insieme al partenariato, possano determinarsi sui piani di classifica rivedendo le aree da classificare, quello che c’è da pagare, con le inclusioni o le esclusioni di porzioni di territorio che le comunità locali devono valutare, perché la valutazione complessiva di dare risorse affinché i Consorzi preparino progetti per candidarsi a programmazioni serie, perché noi abbiamo programmato schede per 1 miliardo e 200 milioni nell’ambito, per esempio, del PNRR, ma ancora dopo sollecitazioni della settimana scorsa noi non abbiamo certezza del quadro economico che ci tornerà. Quindi, abbiamo il prossimo semestre per fare la riforma dei commissariati, il piano di bonifiche già determinato per quelli dell’area della provincia di Foggia e preparato per quelli commissariati che determinerà nei fatti un piano di classifica che vedrà tutti coinvolgere nell’ambito dei territori, per rideterminarsi e dare risposte su queste, effettivamente, così nessuno potrà sfuggire alle sue responsabilità, sapendo che quel tributo non è possibile sospenderlo o eliminarlo. Non a caso, nell’ultimo grado di giudizio il contenzioso volge positivamente per i Consorzi al 100 per cento, mentre in primo e secondo grado varia dal 65 al 75 per cento. Ma al di là di tutto ciò, perché sembra quasi che vogliamo imporre le questioni, è un rispetto delle norme e rispetto a tutto ciò, quindi, il percorso è attivato.
Così come ebbi modo di relazionare in Commissione, sarò pronto a tornare in Commissione a relazionare, di concerto anche, perché stiamo facendo un tavolo interassessorile, perché anche qui il coinvolgimento delle risorse idriche di chi ha competenza diretta è il momento di coordinarlo fra tutti noi, perché in Consiglio regionale e poi noi consiglieri regionali in periferia si possa rispondere compiutamente e concretamente alle cose fatte e a quelle che rimangono da fare e a come impostiamo il lavoro nel solco di una norma che ci consente solo di ammodernare il quadro e il rispetto dei Consorzi, ma non certo di cancellarli, perché non è proprio previsto da alcuna norma.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore.
Se non ci sono interventi da parte del consigliere Conserva, rimane l’interesse a mettere al voto la mozione, da parte sua?
Non la sentiamo.
Speaker : CONSERVA.
Chiedo sia messa ai voti, eccetto la parte relativa dove chiedevo la moratoria, la sospensione, l’interruzione.
Voglio comunque che l’impegno da parte dell’assessore resti sulla rivisitazione e rimodulazione dei piani di classifica, perché in questo anno si è lavorato, così come ha detto, solo per rivedere i piani di bonifica, mentre i piani di classifica ritengo siano conditio sine qua non per rimodulare e ridefinire il tributo che il singolo agricoltore, che rientri chiaramente nel comprensorio di bonifica, deve dare in base al beneficio che riceve.
Questo è quanto.
Speaker : PRESIDENTE.
Capisco. Se però dobbiamo votare una mozione emendata, deve presentare l’emendamento.
Speaker : CONSERVA.
Soppressione dell’ultimo punto; quindi, dobbiamo votare per la soppressione dell’ultimo punto…
Speaker : PRESIDENTE.
Me lo scriva, per cortesia.
In attesa che lei scrive l’emendamento e portiamo al voto sia l’emendamento che la mozione, interviene il consigliere Joseph Splendido per la mozione n. 6.
Prego, consigliere Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
Presidente, sulla mozione n. 6 non so se l’assessore Pentassuglia è già in grado di darmi una risposta, perché questa mozione è stata già rinviata, in quanto pareva che avremmo trovato una soluzione. Ci riferiamo comunque alla problematica di Vico, che non è stato inserito in un determinato ordine di Comuni che avevano diritto a delle somme a seguito comunque di calamità naturali.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
Come ho avuto modo di accennare, è stata fatta una nota ufficiale da parte mia come Assessore, c’è stato il coinvolgimento anche delle organizzazioni agricole e dell’ANCI, che su quel DM è intervenuta pesantemente, perché sono stati esclusi diversi Comuni e territori, nonostante abbiamo dimostrato anche sulla discussione sul tema della produzione lorda vendibile dei parametri di legge, che a quella data avrebbero consentito comunque un riconoscimento.
Abbiamo avuto rassicurazioni verbali di approfondimento da parte del Ministero e della Direzione competente, però al momento - mi permetto di dire - non abbiamo ricevuto alcuna risposta scritta. Solleciterò, visto che la settimana prossima c’è un incontro al Ministero che verte anche su questa attività, e sarà mia cura far sapere le evoluzioni a lei, come mi sono impegnato anche con le organizzazioni agricole.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore. Prego.
Speaker : SPLENDIDO.
Perfetto, sono soddisfatto così, quindi attendo il riscontro scritto da parte dell’assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene. Non c’è ancora Paride Mazzotta.
Procediamo con la mozione n. 13): "Completamento S.S. 7-ter Bradanico-Salentina”.
Presidente Pagliaro, prego.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Abbiamo fatto arrabbiare i parroci, abbiamo fatto arrabbiare i gestori, i lavoratori e gli utenti dei centri diurni disabili e anziani, e mi dicono che oltretutto che stiamo facendo il gioco delle tre carte, assessore Palese. Io questo glielo dico, poi - ripeto - ognuno si assumerà le sue responsabilità.
Andiamo avanti, mi dicono che non è così, sono disperati, aspettano i soldi, sono in grande difficoltà, ma - ripeto - non è un problema, noi presentiamo le mozioni e proviamo sempre a dare delle risposte ai cittadini, poi il Consiglio ha deciso di bocciarle, quindi andiamo avanti.
Questo è un altro esempio. Parliamo della Strada Statale Bradanica-Salentina S.S. 7-ter, in pratica la strada che collega Lecce con Taranto. Questo è un altro esempio di opera incompiuta del Salento, la quattro corsie Lecce-Taranto, che attende da decenni di essere completata per collegare le due Province di Lecce e Taranto, che sono le uniche Province a non essere unite da una strada a quattro corsie.
La domanda che ci poniamo è questa: questa è un’opera determinante per l’interconnessione dell’area jonica con quella salentina, che sono collegate malissimo, ed è di vitale importanza per consentire la velocizzazione dei traffici di media e lunga percorrenza, evitando i numerosi attraversamenti urbani esistenti. Proviamo ad immaginare cosa avrebbe rappresentato e cosa rappresenta oggi per lo sviluppo di Lecce e Taranto questa strada. E il paradosso è che l’istituzione di questa Statale risale addirittura a un Regio Decreto del 1937, con cui veniva disposto il riordino della rete stradale della penisola salentina, e questo perché si sentiva già all’epoca la necessità di avere un’infrastruttura del genere per lo sviluppo dell’intero territorio.
Poi, negli anni ‘90, fu inaugurato il cantiere, ma l’unico tratto realizzato a quattro corsie è quello che unisce Manduria a San Pancrazio. Chi conosce di cosa stiamo parlando sa che è uno scandalo di quelli pazzeschi, perché il resto è monco, a un certo punto finisce e ci troviamo in aperta campagna. Ed è veramente incredibile che tutto debba rimanere così dopo anni e anni in cui si discute di questo.
A maggio dello scorso anno, insieme anche ad altri colleghi, tra cui il collega Renato Perrini, organizzammo un sit-in di protesta a San Pancrazio per sollecitare il completamento di quest’opera strategica. Parteciparono esponenti politici, Sindaci (ricorderete, erano forse sette, otto Sindaci che partecipavano), insieme anche a tanti cittadini stanchi per i continui stop di un cantiere che sembra un po’ la tela di Penelope.
Burocrazia, intoppi procedurali, varianti e controvarianti, revisioni delle procedure di VIA, finanziamenti promessi e persi per strada hanno finora impedito la realizzazione di questa strada, la Bradanico-Salentina, Statale 7-ter.
Nell’audizione in Commissione trasporti, che si tenne a giugno scorso su mia richiesta, l’assessore regionale ai trasporti Anita Maurodinoia e il responsabile ANAS dissero che, a parte il tratto a quattro corsie che già esiste tra Manduria e San Pancrazio, tutti i progetti finanziati dal CIPE nel 2016 e previsti nel Contratto di programma Regione-ANAS 2016-2020 sono su due sole corsie. Un ennesimo schiaffo in faccia al Salento.
Ecco perché con questa mozione chiedo al Governo un impegno preciso e concreto per porre fine a questo scempio che dura da trent’anni. Non possiamo rimanere in queste condizioni, chiediamo dunque che sia data priorità alla realizzazione di questo collegamento veloce a quattro corsie, che è l’abbiccì della mobilità su strada secondo il progetto originario. Questo per mettere le ali a un territorio di cui si parla sempre troppo, ma con i fatti si realizza molto poco. Chiedo che ci sia un’attenzione su questa strada ritenuta importantissima per lo sviluppo dell’intera penisola jonico salentina. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Non c’è l’assessore ai lavori pubblici, però può intervenire l’assessora Maurodinoia.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie, Presidente.
Volevo solo fare un aggiornamento rispetto a quanto detto in Commissione. Come ha ricordato il Presidente Pagliaro, la Bradanico Salentina è stata oggetto di una seduta di Commissione di giugno scorso. Qualche giorno fa ho chiesto all’ingegner Mazzi di ANAS di fare un aggiornamento rispetto al cronoprogramma.
Voglio dire che la Bradanico Salentina si divide in tre interventi. Per quanto riguarda il primo, i lavori di ammodernamento del tronco Manduria-Lecce, e quindi il completamento funzionale dalla variante di San Pancrazio Salentino, il Direttore di ANAS ci ha riferito che i lavori sono stati consegnati a settembre 2021 e risultano essere regolari, quindi con rispetto del cronoprogramma.
Per quanto riguarda, invece, il secondo, quindi il tratto compreso tra Taranto-Grottaglie e Manduria, il cui progetto è finanziato con 25 milioni di euro, con la delibera CIPE n. 54 del 2016, l’aggiornamento è che sono terminate le procedure di validazione del progetto esecutivo. Entro questo mese, quindi entro luglio 2022, si darà avvio alle procedure di appalto.
Il terzo intervento, invece, che è la realizzazione della variante dell’abitato di Guagnano Salice Salentino, anche per questo c’è un finanziamento di 20.630.000, sempre con la delibera CIPE n. 54 del 2016. L’aggiornamento è che ANAS ha ultimato lo studio di prefattibilità dell’opera in questione, però, dopo un’interlocuzione presso gli uffici regionali, si è ritenuto di estendere lo studio anche all’abitato di San Pancrazio fino a Lecce, con l’obiettivo di realizzare un tracciato complessivo dell’itinerario coerente con il Piano attuativo del Piano regionale dei trasporti.
La variante dell’abitato di Guagnano e Salice Salentino rappresenta un lotto stralcio complessivo dell’itinerario che sarà sottoposto non solo all’attenzione degli uffici, quindi dell’Ufficio Infrastrutture della Regione Puglia, ma anche all’attenzione dei sindaci che sono interessati da quest’opera.
Per quanto riguarda, invece, le corsie di cui parlava il Presidente Pagliaro, questi progetti non prevedono la realizzazione delle quattro corsie perché tale progetto è stato bocciato, non è stato condiviso dal Nucleo di valutazione della Regione Puglia, che l’ha ritenuto non conforme dal punto di vista dell’analisi costi-benefici. Quindi, ANAS ha dovuto rivedere il progetto e, quindi, prevedere, invece, le due corsie. Quindi, non è stata una scelta né di ANAS né degli uffici della Regione come infrastrutture.
Volevo chiedere, proprio perché la mozione, invece, impegna la Giunta a reperire le risorse necessarie alla realizzazione dell’intervento, al Presidente Pagliaro di rimodulare, di rivedere la parte che impegna la Giunta magari sollecitando gli uffici al controllo e al rispetto del cronoprogramma da parte di ANAS per completare l’opera, che ovviamente è strategica perché metterà in collegamento l’area ionica-salentina, ma soprattutto per evitare la perdita di finanziamenti che, al momento, nell’accordo quadro di ANAS ci sono. Voglio anche sottolineare che sono risorse che non passano dalla Regione Puglia, ma sono assegnate direttamente dal Ministero ad ANAS. Quindi, se il Presidente la intende riformulare, la possiamo votare favorevolmente, perché in questa mozione, che risale a maggio 2021, si chiede di reperire risorse proprie, ma con le risorse proprie hanno, semmai, finanziato un intervento di realizzazione di infrastrutture, e nemmeno la possibilità di finanziare al PNRR, che ormai è chiuso e che soprattutto non ha previsto interventi stradali. Quindi, riformulando impegnando la Giunta a sollecitare ANAS a rispettare il cronoprogramma, io credo che si possa votare favorevolmente.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Pagliaro, la proposta dell’assessora è finalizzata ad un voto favorevole e unanime, quindi. Prego, Presidente.
Speaker : PAGLIARO.
Non posso che essere d’accordo su questa impostazione che vuole dare l’assessore, però io vorrei conservare… Sull’aspetto relativo alle risorse sono d’accordo, possiamo definirlo come lei ha voluto segnalare. Però, io vorrei confermare la volontà da parte della Giunta ad addivenire, prima o poi, alla realizzazione di una strada che congiunga Lecce con Taranto a quattro corsie. Questo è l’aspetto che ritengo sia determinante. Con la storia dei costi e benefici che abbiamo sentito in tante occasioni, anche per l’alta velocità, non si va infatti da nessuna parte.
Questa strada, mi consenta, potrebbe agevolare veramente in maniera straordinaria lo sviluppo di quest’area. Quest’idea dei costi e benefici quindi è un’idea che non ha alcun senso, perché oggi si è costretti a fare il giro da Brindisi per arrivare a Taranto, quando si potrebbe invece avere una strada diretta, cosa che già esiste per tutte quante le città della nostra regione, tutte collegate a una quattro corsie.
L’unica che manca, da anni in previsione, è la Lecce-Taranto. Io sono disponibile quindi a ritirare questa mozione e a integrarla, se lei conviene con me che si mantiene questo elemento essenziale sulla determinazione, da parte della Giunta, di continuare, di proseguire un’azione anche di pressing su ANAS, perché si realizzi la quattro corsie tra Lecce e Taranto.
Su questo, se siamo d’accordo, facciamo un passo avanti.
Speaker : PRESIDENTE.
Il problema è questo, Presidente Pagliaro: il problema sottoposto dall’assessora Maurodinoia è che non è che l’ANAS ha negato la possibilità di fare le quattro corsie, ma l’avrebbe negata il Nucleo di valutazione della Regione. A maggior ragione, magari, penso di risentire il Nucleo di valutazione.
Siccome oggettivamente questa analisi costi/benefici è la stessa che, per esempio, dice che non bisogna fare l’alta velocità a Bari, nessuno di noi è favorevole ad una impostazione di questo tipo, perché se avessimo ragionato così probabilmente non avremmo avuto neanche l’alta velocità in altri territori, giustamente.
Lì l’errore è che non si può impegnare ANAS, perché il rapporto… Presidente, se lei integra la mozione mettendo come un ripensamento del Nucleo di Valutazione ed uno stimolo al ripensamento da parte della Giunta, secondo me si può sostenere, cioè uno stimolo alla Giunta, un impegno della Giunta a rivedere la questione con il Nucleo di Valutazione.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Pagliaro. Quindi dovrebbero essere due gli elementi di integrazione, quello relativo alle risorse e quello relativo alle 4 corsie, a rivedere con il Nucleo di Valutazione questa analisi.
Speaker : PAGLIARO.
Questo studio di valutazione (rispondo al collega Zullo) io l’ho visto, è veramente incredibile, dice in buona sostanza che non ci sarebbe il traffico veicolare necessario per poter garantire...
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, ma è un’analisi previsionale, per cui sull’analisi previsionale è come quando l’Alitalia ci disse che non bisognava aumentare i voli, perché non c’era domanda, ma non c’era domanda perché i prezzi erano troppo alti.
Speaker : PAGLIARO.
Sì, ma la stessa cosa vale per l’Alta velocità e per tutto il resto, questa è la solita scusa banale.
Speaker : PRESIDENTE.
Però l’assessora Maurodinoia si è dichiarata disponibile, Presidente Pagliaro, a chiedere un ripensamento.
Speaker : PAGLIARO.
A me fa molto piacere, io alla mozione do sempre una valenza di carattere politico. Imposto sempre le mozioni in questa maniera, facendo sì che ci sia una posizione di carattere politico. Mi aspetto quindi che il Consiglio regionale, la Giunta e il Presidente Emiliano, che oggi è presente, ci dicano "sono favorevole a collegare le due città di Lecce e di Taranto con una quattro corsie, come sono collegate tutte le altre città della regione Puglia"...
Speaker : PRESIDENTE.
Però, mi permetta, questo non è un atto che si può mettere in mozione se ci sono delle procedure da seguire. Siccome qui le quattro corsie...
Speaker : PAGLIARO.
L’importante è che ci capiamo sul senso delle cose.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, perciò forse conviene precisare questo fatto.
Speaker : PAGLIARO.
Tecnicamente la facciamo insieme all’assessore Maurodinoia.
Speaker : PRESIDENTE.
Perché le quattro corsie erano state già progettate da ANAS, è il Nucleo di Valutazione che si è pronunciato in maniera contraria, quindi oggi né l’assessore, né la Giunta può dire "le facciamo", se non si fa ripensare il Nucleo di Valutazione, perché quella procedura è... ma se lei trasforma la mozione in quest’altro modo, attesa anche la disponibilità dell’Assessora a chiedere effettivamente il ripensamento, io credo che si possa approvare.
Speaker : PAGLIARO.
Va bene. Per me – ripeto - è molto semplice.
Speaker : PRESIDENTE.
Ma adesso oppure la presenta la prossima volta?
Speaker : PAGLIARO.
La facciamo adesso, quindi che facciamo, votiamo?
Speaker : PRESIDENTE.
No, la riscrive, la riporta, la mettiamo al voto.
Speaker : PAGLIARO.
La facciamo adesso insieme?
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo.
Adesso possiamo invece mettere al voto l’emendamento soppressivo sulla mozione di Giacomo Conserva, la n. 10), colleghi.
Il punto 4) è soppresso. Questo recita l’emendamento condiviso tra l’assessore Pentassuglia e il consigliere Conserva.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
L’emendamento soppressivo è approvato all’unanimità.
Adesso passiamo al voto della mozione n. 10.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti? Votiamo, cortesemente.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
È approvata all’unanimità.
Adesso, in attesa che i colleghi Pagliaro e Maurodinoia ci portino la mozione n. 13 riscritta, passiamo alla n. 14.
Vuole relazionare adesso o passiamo avanti?
Mozione 14: “Attivazione Centro residenziale per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare nel Dipartimento di salute mentale della Asl di Lecce”. Su questa questione abbiamo fatto tantissime riunioni con l’assessore Palese, sollecitato, devo dire, anche da me. Ma adesso siamo arrivati a compimento.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente. So che su questo tema anche lei è stata sempre molto attiva e quindi forse finalmente siamo arrivati al traguardo e siamo felici di questo. Dietro la sigla DCA si celano disturbi del comportamento alimentare. Sapete quanti ragazzi e quante ragazze ne soffrono in Puglia? Migliaia, e le loro famiglie vivono una condizione di angoscia terribile, perché in Puglia non ci sono al momento strutture pubbliche dove ricoverarli se la malattia si aggrava. Molti sono costretti ad andare fuori Regione per trovare aiuto, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Dopo un anno e mezzo di battaglie, con una richiesta di audizione, due interrogazioni e una mozione, incalzando prima l’ex assessore alla sanità Lopalco e poi l’attuale, Palese, perché venisse attivato il Centro residenziale all’ex Vito Fazzi di Lecce, finalmente veniamo a sapere che la struttura sarà attivata, che il progetto definitivo è arrivato sui tavoli della Regione e che in Conferenza Stato-Regioni si è deciso di destinare in Puglia 1.645.000 euro per curare disturbi del comportamento alimentare. Questo non può che rendermi felice, ma chiedo che sia data un’informazione completa, qui ed ora, sui tempi di realizzazione di questo centro di ricovero, che aspettiamo da un anno, nel Dipartimento di salute mentale dell’ex Ospedale Vito Fazzi, già ristrutturato proprio a questo scopo e in attesa di adeguamenti che sono stati annunciati, ma rimasti in sospeso, come molte cose della sanità pubblica in questa Regione.
Chiarezza sui prossimi passi da compiere, sui costi e sui tempi. Questo è quello che chiedo senza volermi appuntare medaglie, ma rivendicando un impegno che negli atti è presente qui, in Consiglio regionale.
L’importante è fare finalmente una assistenza residenziale pubblica sul territorio ai nostri ragazzi con disturbi gravi del comportamento alimentare e alle loro famiglie sfiduciate e stanche di continui rinvii. Sono fiducioso che oggi potremo scrivere un capitolo importante di questa vicenda e dare finalmente risposte ai genitori di questi ragazzi, che sono da tempo in gravi difficoltà. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
La parola all’assessore Palese. Prego.
Speaker : PALESE, assessore alla sanità, al benessere animale, ai controlli interni, ai controlli connessi alla gestione emergenza Covid-19.
Grazie, Presidente. Non c’è dubbio che i disturbi del comportamento alimentare, purtroppo, soprattutto con la pandemia e il long Covid, per una serie di situazioni che abbiamo avuto, sono in aumento soprattutto nella fascia giovanile.
Detto questo – anche questa è una mozione del 25 maggio 2021 - cerchiamo di ricostruire quello che nel frattempo la Giunta regionale, ma anche la Conferenza Stato-Regioni, ha fatto in merito.
Per quello che riguarda la situazione regionale, c’è stata la proposta nel contesto dei fabbisogni di personale della ASL per il 2021-2022 e c’è la dotazione di personale necessaria all’apertura nella ASL di Lecce di un centro di riferimento per i disturbi alimentari. Inoltre, oltre all’approvazione, è accertata la presentazione di un progetto che verrà finanziato, poiché la Conferenza Stato-Regioni ha fatto già un riparto di risorse specifiche appostate su proposta del Ministro Speranza nella legge di bilancio dello Stato di quest’anno. Quindi, nei prossimi due anni circa 2 milioni di euro saranno assegnati alla Puglia. Questo finanziamento servirà anche e in particolare per far partire questo centro in questo contesto, con l’approvazione del progetto.
Esprimo, quindi, un parere favorevole anche a questa mozione, integrando l’informazione all’aula di notizie importanti rispetto allo stato attuale dell’attivazione di questo centro molto importante nel contesto dell’ASL di Lecce. Confermo anche di aver incontrato le associazioni più volte, con la Direzione generale, con la Presidente Capone e con l’operatrice, la dottoressa Renna, che attualmente segue una serie enorme di pazienti. È vero che anche qui c’è un’enorme lista d’attesa, però spero che nel più breve tempo possibile che gli adempimenti che ho citato siano attuati. Sarà mia cura controllare e informare eventualmente anche il Consiglio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore.
Con il parere favorevole del Governo, grati dell’impegno, votiamo.
La votazione è aperta.
Votiamo, colleghi. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
È approvata all’unanimità.
Mozione Giandiego Gatta, Stefano Lacatena ed altri: “Persone vittime di violenza”.
Prego.
Speaker : GATTA.
Grazie, Presidente…
Speaker : PRESIDENTE.
Assessora Barone, questa credo che sia per lei.
Speaker : GATTA.
Sì, è senz’altro di competenza dell’assessore Barone.
Il titolo è riassuntivo della finalità che si prefigge questa mozione, “Persone vittime di violenza”, quindi né uomini né donne. Da dove muove questa mozione? Ho citato la legge regionale n. 3 del 2016, quella cioè relativa a “Reddito di dignità regionale e politiche per l’inclusione sociale attiva”. Mi sono dilettato ad estrapolare, ad espungere dai vari testi normativi approvati in questi anni, diversi riferimenti al concetto di violenza, che fa riferimento sempre alle persone, e soprattutto all’inclusione attiva di persone escluse dal mercato del lavoro.
Cito, tra i tanti, l’articolo 2 e l’articolo 3 della citata legge regionale n. 3 del 2016, laddove si fa riferimento all’inclusione attiva di persone escluse dal mercato del lavoro, di persone in condizioni di fragilità economica e vulnerabilità sociale, di persone e famiglie residenti in Puglia.
Da dove muove quindi questa mozione? Dall’esigenza, ineludibile, di fare in modo di sopperire ad una discriminazione che è stata perpetrata allorché, con propria delibera n. 939 del 5 giugno 2018, la Giunta regionale, approvando degli indirizzi attuativi per le annualità 2018 e seguenti, si proponeva di ridefinire il perimetro della platea potenziale dei beneficiari del reddito di dignità, andando ad inserire, tra gli altri, le donne vittime di violenza, prese in carico da sole o con prole in un percorso di accoglienza e protezione. Esigenza non legittima, di più: lo sottolineo per evitare strumentalizzazioni sul tema, che vanno poi tra l’altro molto di moda e che fanno audience.
Detto questo, però, nell’individuazione dei target è stato omesso di individuare la figura dell’uomo. Una figura, tra l’altro, che però è stata presa in considerazione proprio dal Consiglio regionale, con una legge che aveva me come primo firmatario, una legge del 2017, la n. 45, quella sugli interventi a sostegno dei coniugi separati e divorziati che versino in condizioni di particolare difficoltà economica. È una legge che fu approvata nel 2017, all’unanimità, da questo Consiglio regionale.
Qual è l’auspicio? L’auspicio è che il Consiglio regionale, mi voglio augurare all’unanimità, ponga fine a questa discriminazione attuata con questa delibera di Giunta regionale che, ripeto, prende le mosse, invece, da una legge che fa riferimento alle persone, non ad un genere identificato, e di modificare questa delibera di Giunta regionale la n. 939 del 5 giugno 2018 in tutte le parti in cui si menzionano le sole donne vittime di violenza, con persone vittime di violenza. Tra l’altro, ho aperto anche un inciso nel corpo della mozione, in cui ho fatto riferimento (non se ne parla mai, perché non è di moda) anche alle violenze perpetrate ai danni degli uomini da parte di uomini o di donne.
Quindi si tratta sostanzialmente di equiparare una situazione che ha subito, in fase di elaborazione di questa delibera di Giunta regionale, una discriminazione e di eliminare pertanto questi incisi, sostituendoli con "persone vittime di violenza". Voglio augurarmi che quest’Aula approvi la mozione, perché si tratta di porre fine ad un gap, tra l’altro tra il principio ispiratore della legge e quanto poi convenuto in sede di delibera di Giunta regionale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Gatta.
Prego, assessore Barone.
Speaker : BARONE, assessore al welfare.
I miei uffici, e la mia persona in particolare, non ritengono sia da sostenere questa mozione in maniera assoluta, in quanto sarebbe veramente un passo indietro rispetto al riconoscimento stesso di tutto quello che il 25 novembre andiamo a celebrare.
Comprendo i riferimenti, comprendo anche le osservazioni, perché comunque sono legittime e assolutamente da poter prendere in considerazione, però sarebbe un modo per disconoscere o comunque offuscare quella che è la violenza maschile sulle donne. Considerate che nell’ultimo anno, nel 2021, sui 120 omicidi che sono stati commessi, qualcosa come il 60 Per cento, perché 114, sono stati femminicidi, per lo più avvenuti nelle case.
Questa l’ho letta, fa riferimento ai regolamenti, e questo è un inciso che sto facendo...
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo, facciamo finire l’assessore.
Speaker : BARONE, assessore al welfare.
È un inciso che sto facendo io, non c’entrano gli uffici, è fuori dalla carta, fuori da quanto scritto, è un inciso che faccio io.
Io ritengo che sarebbe un passo indietro, in quanto andremmo ad offuscare quella che è una piaga ad oggi ancora esistente, che nel 2021 ha visto tante donne vittime anche fisicamente, anche perché questo andrebbe in contrasto con tutti gli atti vigenti, Convenzioni di Istanbul del 2013, Piano strategico nazionale contro la violenza maschile sulle donne del 2020, legge regionale del 2014, solo per citarne alcune, nonché alcune specifiche misure come il Reddito di dignità, che è stato introdotto a favore delle donne vittime di violenza.
Inoltre, proprio in riferimento al RED, nel RED facciamo riferimento a tutte le persone in assoluto e le famiglie residenti in Puglia in condizioni di fragilità. Quindi, c’è una linea del RED a favore delle donne vittime di violenza, però parliamo anche di persone vittime di fragilità e vulnerabilità socioeconomica.
Inoltre, per quanto riguarda il regolamento regionale n. 8/2016 a cui fa riferimento in maniera esplicita, secondo il consigliere bisognerebbe individuare target specifici. In qualche modo l’individuazione di questo target fa riferimento al regolamento regionale del 2018, che fa esplicito riferimento a tutte le donne che sono costrette a lasciare la loro abitazione per favorire ed entrare in un percorso di accoglienza e protezione. Cioè, laddove queste donne vanno a denunciare, entrano in un percorso di accoglienza e protezione e, perlopiù, sono costrette a lasciare le loro case. Quindi, il dato delle donne costrette a lasciare la propria casa per non rischiare la vita è un dato certo e dichiarato, nei flussi tanto regionali quanto nazionali. Quindi, ne deriva un target specifico che è quello delle donne vittime di violenza che risponde proprio all’esigenza di tutelare le vittime di violenza femminile, per le quali c’è la necessità di interventi urgenti e indifferibili. Quindi, la specificità è proprio perché c’è un percorso che è specifico per le donne di accoglienza e di protezione.
Inoltre, la condizione di queste donne è spesso sovrapponibile a quelle delle donne in condizioni di povertà estrema e senza fissa dimora, perché sono nelle condizioni di non poter avere o dichiarare una residenza a causa, appunto, della violenza stessa. I dati pugliesi riferiti al 2020 mostrano come soltanto il 27,6 per cento delle donne che si rivolgono al CAV hanno un’occupazione stabile, mentre sono il 44,8 per cento le donne senza occupazione.
Alla luce di queste informazioni è di tutta evidenza che il target definito dalla DGR n. 939/2018 ha una coerenza ed è supportato da dati certi, che sono numeri, quindi sono persone e sono donne, quindi non possiamo fare passi indietro.
La misura del RED specifico per le donne vittime di violenza che si trovano nelle condizioni sopradescritte rappresenta soltanto una delle tante misure messe in campo dalla Regione Puglia nell’ambito di una strategia di prevenzione e di contrasto a quella che è la violenza degli uomini sulle donne. Inoltre, sono anche attivati dei processi di supporto agli uomini che, a loro volta, sono maltrattanti. Quindi, c’è un supporto e ci sono delle misure attuate dal mio Assessorato che a trecentosessanta gradi vanno a favore tanto degli uomini quanto delle donne. In ultimo, come richiama la mozione alla legge regionale n. 15 del 2017, n. 45, che si prefiggeva di attuare interventi a sostegno dei coniugi separati, ricordo bene che la votammo tutti quanti nella scorsa legislatura ed era a sua prima firma, o divorziati che versano in particolari condizioni di disagio economico, sia pienamente recepita in quello che oggi è il reddito di dignità. Sia l’avviso 2019 che quello del 2020, attualmente in corso, specificano che proprio i destinatari possono essere relativi alle persone separate senza stabile dimora. Quindi, quanto previsto e quanto richiesto è già previsto nello stesso RED, tanto nel 2019 quanto nel 2020.
Ovviamente, ci auguriamo che ci possa essere una mediazione nella mozione e possa essere compreso in quanto riteniamo che non si può andare a ridurre o a sminuire la situazione stessa o la violenza esplicitata tanto nelle case quanto nella nostra Regione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessora.
Consigliere Gatta, vuole intervenire? Prego.
Speaker : GATTA.
Devo intervenire. Mi corre l’obbligo di intervenire perché ho appena finito di ascoltare un manifesto ideologico preconfezionato da qualche dirigente di qualche ufficio che, probabilmente, ribadisco, non ha letto il contenuto della mozione. Poiché non voglio farmi tentare dall’intervenire sul terreno viscoso, viscido e per certi versi pericoloso della disputa uomo-donna, perché non mi appartiene, e poiché ho sempre votato – è agli atti, si può verificare – tutti i provvedimenti che prevedevano una maggiore tutela della figura femminile, mi sembrava di fare un servizio alla collettività pugliese, cercando di ovviare ad una discriminazione che è quella di genere, e questa volta al contrario. Non se ne parla mai, perché il pensiero unico ha deciso che gli atti di violenza siano perpetrati solo a danno delle donne, che ci sono, sono esecrabili, vanno condannati senza mezzi termini, così lo dico e chiunque voglia ascoltare ascolterà. Poi, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e non c’è peggior sordo di chi vuole ideologizzare la violenza di genere. Vi ho citato dei dati che non mi sono inventato io. Li ho estrapolati dal rapporto Caritas, li ho estrapolati dal rapporto Istat, li ho estrapolati da manuali di diritto che, tra l’altro, circolano nelle migliori sedi universitarie d’Italia. Questa è la premessa. Alla violenza sulle donne, proprio perché non volevo che qualche zelante dirigente regionale super ideologizzato potesse poi stendere questo manifesto, ho dedicato, credo, oltre metà del corpo dell’intera mozione, proprio perché non volevo che si strumentalizzasse questa posizione.
Mi pareva – lo ribadisco – di fare un servigio alla comunità pugliese ponendo fine ad una discriminazione che prevedeva e prevede in una platea di potenziali beneficiari soltanto la figura femminile. Certo che conosco la legge sugli aiuti ai coniugi separati o divorziati. L’ho firmata io. Ma non assorbe, quella figura, tutte le fragilità maschili, così come non assorbe – è evidente – tutte le fragilità e le vulnerabilità femminili.
Se lo ricorderà il collega Amati, ne discutemmo anche in aula, parlammo di nuove povertà e all’epoca lo approvammo all’unanimità, con un atto di grande civiltà giuridica ed etica, per il problema dei coniugi separati o divorziati, uomini e donne, che versino in condizioni di particolare difficoltà economica all’esito dei provvedimenti provvisori o definitivi dell’autorità giudiziaria. Mi sembrava che fosse un’equiparazione logica, equa, sostenibile, direbbe qualcuno, il fatto di sostituire il sostantivo “persone” a “donne”. Tanto più che la legge da cui prende le mosse questa delibera di Giunta regionale non parla di donne – lo deve dire alla dirigente, assessore Barone – parla di persone. E se la delibera di Giunta regionale è una promanazione di quella legge, va da sé che quella delibera di Giunta regionale dovrebbe parlare nella platea dei potenziali destinatari di persone e non di donne. È stata, cioè, effettuata in sede di Giunta regionale una forzatura. Hanno violentato il testo della legge perché, ripeto, oggi va di moda, fa audience, riscuote consensi, come se la violenza – ne abbiamo discusso anche a proposito delle violenze politiche ed ideologiche in questa sede – fosse solo unilaterale. Magari ne dovremmo parlare con qualche mamma di figli maschi che hanno subìto violenze, che non sono solo fisiche, sono verbali, sono psicologiche. Dovremmo parlare della sindrome di alienazione parentale. Dovremmo parlare con tanti colleghi divorzisti come me che conoscono questi problemi e li discutono quotidianamente nelle aule di giustizia.
Chiedo, allora, ai colleghi, poiché è un tema trasversale ed è un tema etico, di votare non in virtù di quella che è l’indicazione del Governo, che sono certo i cui rappresentanti non condividono, o almeno alcuni, perché conosco le loro sensibilità, questo parere negativo, ma dico di votare secondo giustizia, perché non c’è solo una violenza. La violenza è condannabile, esecrabile, stigmatizzabile sempre e comunque, indipendentemente da chi la subisce e indipendentemente da chi la effettua.
So che è impopolare, questo intervento. Mi rendo conto del pericolo che si corre, oggi, a levare una voce contraria su questo tema così sensibile, e purtroppo disgraziatamente all’ordine del giorno di tutte le cronache giudiziarie e mediatiche. Ma qui si vuole porre fine ad una discriminazione, e questo è stato fatto.
Non c’è alcuna deminutio nelle politiche di tutela per le donne, per le quali io sarò sempre in prima fila. Ho votato proprio questa mattina, in Ufficio di Presidenza – e il Presidente del Consiglio regionale, con onestà intellettuale annuisce – una variazione di bilancio per rafforzare le politiche di genere e di tutela della figura più debole.
Ma questo non significa che io debba abiurare il mio credo verso la giustizia universale, il mio credo verso la condanna contro qualunque forma di violenza, chiunque la subisca.
Assessore Barone, io rispedisco quindi al mittente il manifesto ideologico che lei mi ha appena letto e faccio voto ai miei colleghi perché possano favorevolmente accogliere questa mozione.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessora Barone, vuole intervenire? Prima il consigliere Tutolo.
Prego, presidente Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
Io volevo qualche delucidazione da parte dell’assessore su quale sia la difficoltà, quale la differenza, cosa provoca quel cambiamento proposto dalla mozione del consigliere Gatta, giusto per comprendere meglio, perché confrontandomi con i colleghi, mi pare di capire che c’è qualche perplessità. È ovvio però che se c’è una spiegazione siamo assolutamente con la posizione del Governo.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessora Barone, prego.
Speaker : BARONE, assessore al welfare.
È chiaro che non c’è una legge matematica tale da poter dire cosa è giusto e cosa non lo è. Ritengo però che ad oggi sarebbe una diminutio, al contrario di quello che dice il consigliere Gatta, sarebbe un modo sicuramente per offuscare e far perdere di valore anche una serie di lotte.
Fatto salvo quello che abbiamo letto, non è un fatto di ideologia. Io ritengo veramente, e lo ritengo sinceramente, che far perdere di valore, ridurre quella che è anche una battaglia, una giornata che viene celebrata il 25 novembre, tutti celebriamo le scarpe rosse, qui nella hall della Regione viene raffigurata con queste scarpette rosse.
Credo che oggi andare a dire non più "donne vittime di violenza", ma "persone vittime di violenza" sia contrario a quella che ad oggi è una vera e propria violenza che andiamo a fare, perché nessuno nega che ci siano uomini che subiscono le violenze, indubbiamente capita, ma sicuramente il numero è molto, molto minore.
Il 13 luglio, fra qualche giorno, faremo la conferenza stampa a supporto degli uomini maltrattati, proprio perché il problema c’è, esiste, i numeri ci sono, esistono.
In Regione Puglia, nella nostra Provincia, nella zona del foggiano, a Cerignola, gli ultimi femminicidi sono uomini che hanno ammazzato le donne, a Orta Nuova, a Ordona, a Carapelle, quindi è evidente che c’è un sesso forte contro un sesso debole. È chiaro che poi ognuno può votare in piena coscienza, io ritengo come Assessorato, come Assessore al welfare e come donna che debba rimanere "donne vittime di violenza in Regione Puglia", se ritenete che sia più giusto continuare a parlare di persone, dove nelle persone si parla di fragilità, il mio Assessorato ha al centro la persona, ha al centro la cura della persona e il benessere della persona, ma qua stiamo parlando di violenza, di uomini o comunque di un sesso forte verso un sesso debole, volente o nolente decade nella ideologia, perché è logico, non c’è una regola matematica, non è due più due che è uguale quattro, è anche una scelta.
La Regione Puglia, l’Assessorato al welfare, l’Assessore al welfare si prende la responsabilità di dire che è importante dire "donne vittime di violenza", e ritengo che ci sia un numero notevole di vittime, di donne ammazzate, violentate, vittime a tutti gli effetti di violenze di un sesso forte che spesso e volentieri fuori ha degli atteggiamenti e dentro casa sfoga tutta la propria frustrazione, la propria difficoltà o le proprie insicurezze.
Non è un problema, qui non stiamo parlando di regola matematica, potete scegliere e votare in piena libertà, ma ritengo che sarebbe un atto di inciviltà cancellare il termine "donne vittime di violenza" per andare a identificarle in un generico "persone vittime di violenza". Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
La parola all’assessora Maraschio che l’ha chiesta. Prego.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente.
Solo per ritornare su un tema evidente: la violenza, quando colpisce, può colpire indistintamente le persone. Tuttavia, le misure contro la violenza sulle donne non sono misure nate da un’esigenza di discriminazione nei confronti degli uomini, ma da una necessità di interventi che hanno portato non soltanto il legislatore nazionale, ma tutto ciò che si è sviluppato attorno verso un tema, cioè il femminicidio, che in sé è una parola orrenda. Mi auguro che possa essere cancellata. Per poter essere cancellata, però, noi dobbiamo cancellare il fenomeno che sta alla base di ciò che ha determinato quella parola, il conio di quella parola.
Alcune misure non vengono adottate per discriminare gli uomini, ma per provare ‒ ed è un tentativo disperato che viene fatto ogni giorno ‒ ad arginare un fenomeno che ormai sta assumendo livelli davvero inaccettabili: il fenomeno della violenza contro le donne.
Cancellare le parole è un atto molto pericoloso, perché si vuole cancellare e mettere un velo su un tema che, invece, deve essere obbligatoriamente al centro dell’attenzione. Quindi, cancellare le parole “misure contro la violenza sulle donne” vuol dire parificare una situazione che pari non è. I numeri che si registrano di violenze contro le donne sono numeri davvero da far accapponare la pelle, se qualcuno riuscisse a vederli e a leggerli.
Scusatemi, non sono riuscita a trattenere la necessità di esprimere la mia contrarietà e rafforzare ciò che la collega Barone ha affermato poc’anzi. Non sono la stessa cosa. Ci sono non solo studi, ma ciò che accade ogni giorno, quello che non emerge, quello che non emerge. È qualcosa di raccapricciante. Non dobbiamo sciorinare i numeri, non dobbiamo ricordare quello che è accaduto dieci giorni fa anche nella stessa regione, purtroppo per noi. Quindi, non possiamo cancellare quella parola per ignorare questo fenomeno, che merita, invece, tutta la nostra attenzione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ad onor del vero, consigliere segretario mio, sei intervenuto due volte. Okay, una precisazione. Per una precisazione va bene. Prego.
Speaker : GATTA.
Di trenta secondi, perché non passi un falso messaggio. Nessuno vuole applicare – lo dico così è chiaro –, nessuno vuole sminuire, vuole effettuare una deminutio, vuole svilire, vuole marginalizzare il tema della violenza sulle donne. Lo dico e lo ripeto. Per fortuna ci sono i verbali e rimarrà agli atti.
Io credo che sfugga sia l’aspetto tecnico, formale e giuridico, che l’aspetto sostanziale. Sul piano tecnico e giuridico, questa delibera di cui si chiede questo emendamento prende le mosse e nasce da una legge, che parla di persone. Allora, se dobbiamo accentuare la valenza, lo stigma nei confronti della violenza alle donne, dobbiamo cambiare anche il titolo della legge da cui prende le mosse la delibera. Allora la legge la dobbiamo chiamare non più “Reddito di dignità regionale e politiche per l’inclusione sociale attiva” e non dobbiamo parlare di inclusione attiva delle persone escluse dal mercato del lavoro, ma dobbiamo parlare di donne escluse dal mercato del lavoro. Delle due, l’una. Tertium non datur, dicevano i latini. Delle due, l’una. Decidiamoci.
Se poi voi ritenete che le persone e le donne siano due entità distinte, io oggi apprenderò, tra le tante cose, un fatto nuovo, me ne arricchirò culturalmente e capirò che le donne sono un’entità e le persone sono un’altra entità.
Grazie. Va bene la precisazione, Presidente? Sono stato nei tempi?
Speaker : PRESIDENTE.
È stato nei tempi, consigliere Gatta.
Passiamo al voto. Talvolta il problema è la percezione delle battaglie… No, basta. Avete detto tutto. Consigliere Mazzarano, prego. Non l’avevo vista.
Speaker : MAZZARANO.
Francamente ho qualche difficoltà a comprendere il ragionamento del consigliere Gatta, per una semplice ragione. La premessa del consigliere Gatta dovrebbe spingere innanzitutto l’assessore al welfare a modificare il regolamento sul reddito di dignità. Mi pare di capire infatti che il tema delle donne sottoposte a violenza sia diventato uno dei temi di cui il sistema di welfare della Regione si occupa perché lo considera un soggetto fragile.
Lo stiamo facendo anche nella riforma delle residenze popolari. Si considera cioè l’accesso alle donne vittime di violenza come ad una categoria fragile. Anche nel regolamento sul reddito di dignità quindi secondo me, parlare di donne vittime di violenza, anziché di persone vittime di violenza è la cosa più auspicabile, è la cosa più precisa, che dà l’indicazione su una categoria debole.
Presa da questo verso, la valutazione, il ragionamento di Gatta ha un senso, perché lui mette in evidenza una contraddizione. Se mette in evidenza in evidenza una contraddizione tra il regolamento e la determina ha ragione; se invece utilizza questa contraddizione per superare a piè pari il tema grave del femminicidio e della violenza di genere che la Regione Puglia considera come un elemento a cui andare incontro quando si tratta o di sostenere attraverso il reddito di dignità, oppure di consentire corsie preferenziali per l’accesso alle case popolari, a quel punto io penso delle due l’una: l’assessore allora deve prendere atto di questa contraddizione e introdurre una modifica al regolamento sul reddito di dignità, ma senza mettere in discussione la sacrosanta giustezza del principio che le donne vittime di violenza sono un soggetto fragile, che questo concetto non può essere frainteso con le persone vittime di violenza, e questo va chiarito sia nel regolamento che nella determina in questione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Mazzarano.
Per una precisazione, ha detto l’assessora Barone. Prego.
Speaker : BARONE, assessore al welfare.
Infatti, forse non sono stata chiara.
Cosa succede? È stato scelto, non sono stata a scegliere io, ma l’assessore Ruggiero, qualche anno fa, di dar vita a questo reddito di dignità per le donne vittime di violenza, quelle che andavano a denunciare. Noi abbiamo cercato e stiamo cercando di aiutare un target specifico, che in questo caso è necessariamente quello delle donne, poiché ci sono i centri antiviolenza che favoriscono e fanno sì che quando le donne denunciano, rientrino in questo target di cui parla la delibera. Questo target fa sì che queste donne possano rientrare in un processo e in un progetto specifico per loro, perché queste perdono le case, spesso non hanno lavoro, spesso hanno i minori, quindi non si può parlare di persone poiché, come ha spiegato bene il consigliere Mazzarano, questo è un target specifico, perché necessariamente dovuto alla denuncia da parte delle donne, che spesso non è attuata.
È normale quindi che, laddove il RED si rivolga alla platea tutta, tra cui anche gli uomini in situazioni economiche svantaggiate, quelli che sono divorziati, quelli che hanno difficoltà e fragilità socioeconomiche, qua abbiamo deciso un ulteriore target in cui rientrano le donne, il Reddito di dignità per le donne che hanno denunciato, quindi è anche uno stimolo a denunciare, uno stimolo ad attivare questi percorsi personalizzati laddove le donne sono in forte difficoltà. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene.
Non sono abituata a fare considerazioni inter voto, però oggettivamente questa è una situazione difficile, nessuno di noi vuole scegliere tra persone vittime di violenza.
Il tema è proprio la grandezza del fenomeno della violenza sulle donne, come tutti avete detto giustamente, quindi è veramente difficile, sono sicura che nessun consigliere voglia distinguere tra persone vittime di violenza, sono i fatti che parlano, tutte le persone hanno diritto di essere difese, assistite e accompagnate, ma i fatti parlano.
Passiamo al voto.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, favorevoli 11, contrari 19.
La mozione è respinta.
Adesso dobbiamo tornare alla mozione che abbiamo rinviato per la condivisione tra il presidente Pagliaro e l’assessora Maurodinoia, la mozione al punto n. 13), se non erro.
C’è un emendamento sostitutivo dell’impegno. Presidente Pagliaro, si sostituisce l’impegno con la seguente affermazione: “Impegna la Giunta della Regione Puglia a sollecitare ANAS a rispettare il cronoprogramma per evitare la perdita dei finanziamenti previsti e ad invitare il Nucleo di valutazione a rivedere la valutazione dell’analisi costi-benefici, affinché si possa realizzare il definitivo completamento della Strada Statale 7-ter Bradanico-Salentina, con la realizzazione della strada a quattro corsie Lecce-Taranto, imprescindibile per congiungere due capoluoghi di provincia tanto importanti sostenendo la richiesta di tutte le Amministrazioni provinciali locali”.
Benissimo. Se non ci sono interventi, passiamo al voto dell’emendamento sostitutivo.
La votazione è aperta.
Sulle infrastrutture il PNRR agisce parecchio.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Adesso votiamo tutta la mozione.
La votazione è aperta. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
La mozione è approvata all’unanimità.
Così abbiamo approvato la mozione al punto n. 13), abbiamo già approvato la mozione al punto n. 14) e abbiamo respinto la mozione al punto n. 15).
Mozione al punto n. 16), Tupputi: “Lavori di completamento Strada Provinciale 3 Minervino-Spinazzola”. Risponde l’assessora Maurodinoia.
Prego, Presidente Tupputi.
Speaker : TUPPUTI.
Credo sia superata, perché sono già state poste in bilancio.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Mozione Paolo dell’Erba, punto n. 17): impegno della Regione Puglia... Vuole intervenire? Va bene. Allora, scusate, se dobbiamo ritornare indietro e discuterne, lo facciamo al microfono. Okay. Prego, assessora Maurodinoia sulla mozione presentata dal consigliere Giuseppe Tupputi ed altri. Prego.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie, Presidente.
Questa è una mozione che non interessa il mio Assessorato perché è seguita dalla Sezione Lavori pubblici, quando sono state separate le competenze. La delibera che è richiamata nella mozione, che è del 5 maggio 2014, è stata redatta dalla Sezione Infrastrutture e Trasporti, ma solo perché erano unificate le competenze con i Lavori pubblici. Noi abbiamo provato, con il dirigente, ad avere delle informazioni in merito alla realizzazione di questa strada provinciale, l’unica cosa che ci è stato detto è che da aprile 2021 è stata presentata alla Sezione Programmazione unitaria una scheda progetto finalizzata alla candidatura finanziamento per il Fondo sviluppo e coesione per il residuo 2014-2020 e l’anticipazione 2021-2027, e sappiamo che è stata firmata una convenzione con l’Agenzia regionale ASSET, quindi tra ASSET e Provincia BAT, in data 24 agosto 2021, che appunto ha redatto la progettazione definitiva dell’opera e attende di definire alcuni aspetti residuali di natura tecnica ed economica proprio con la Provincia BAT. Questo è quello che ci è stato riferito da ASSET, perché abbiamo fatto un approfondimento, però poi abbiamo verificato che la competenza è dei Lavori pubblici.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Tutto bene? Ha chiesto di intervenire il Presidente Tupputi.
Speaker : TUPPUTI.
Avevo annunciato che era superata proprio perché avevo seguito personalmente, con l’assessore Piemontese, tutto l’iter burocratico, in sinergia con la Provincia BAT. Ecco perché avevo attestato che era già superata.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene.
Andiamo avanti. Mozione n. 17, Paolo Dell’Erba. C’è? Sì. Prego. Aspetti un attimo. Siccome qui si parla di sanità, l’assessore Palese ha chiesto di potersi assentare per un po’ perché ha una conferenza accanto, ma ritorna. La rinviamo.
La n. 2 è rivolta all’assessore Pentassuglia. La richiamiamo senz’altro.
Assessore Pentassuglia, mozione n. 2, Paride Mazzotta ed altri proponenti “Ristori e aiuti per il comparto agricolo”. Vuole relazionare, Presidente Mazzotta?
Speaker : MAZZOTTA.
Parliamo di un po’ di tempo fa. Era il periodo in cui, purtroppo, le gelate avevano distrutto le nostre campagne e avevano creato diversi danni.
Con questa mozione si chiede di poter individuare gli strumenti finanziari per aiutare gli agricoltori che avevano subìto danni ingenti dalle gelate.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
È datata 2021. Nel frattempo, abbiamo determinato intanto le richieste, come per procedura, con delibera di Giunta regionale al Ministero, dei danni che nel 2021 per diverse vicende abbiamo purtroppo subìto e avuto.
Per quei Comuni per i quali non c’era stato il riconoscimento, perché la percentuale della produzione media lorda vendibile non era nei parametri dettati dalla 102, abbiamo determinato una posta in bilancio che di fatto un mese fa ha prodotto anche il bando per questi Comuni.
Abbiamo messo insieme quindi una serie di azioni, per tutto il 2021, che hanno guardato a quelli che sono stati i diversi fattori che hanno influito: grandine, gelo, avversità atmosferiche.
Mi permetto di sottolineare, da questo punto di vista, che proprio in queste ore stiamo trattando, invece, in maniera molto forte con il Governo, il riparto di risorse rispetto agli indennizzi. Con la 102, infatti, noi contribuiamo per il 42 per cento di risorse, ma ne prendiamo molte meno, siamo intorno al 12 per cento, quindi abbiamo chiesto di regionalizzare questa misura perché abbiamo bisogno di molte più risorse, anche perché molte delle colture sono assicurabili.
Qui il tema, come ho avuto modo di dire venerdì pomeriggio a un convegno a Lecce, sulla assicurabilità di alcuni prodotti, di alcune colture è il fatto che i danni che noi rifondiamo sono veramente molto al di sotto del valore della produzione.
Siamo in una fase molto delicata di cambiamento climatico che impatta notevolmente e non a caso stiamo producendo un lavoro per la nuova programmazione, su cui abbiamo avuto il riparto del fondo appena lunedì scorso, ma sarà la grande sfida che da domani attiveremo, con tutto il partenariato economico e sociale, sui nuovi sistemi di impianto, anche i nuovi sistemi di copertura e di utilizzazione di queste nuove tecniche, che mettono al riparo le nostre coltivazioni di qualità e di eccellenza.
Quindi è un mix, un rapporto integrato che ha visto i bandi per le diverse misure tanto nazionali quanto regionali, che - ripeto - purtroppo non daranno ristoro a tutta l’attività, però, come stiamo dimostrando in questo ultimo periodo, stiamo sollecitando il Governo affinché si faccia carico di questa operazione, come quella che purtroppo stiamo vivendo dell’aumento del costo del carburante, del gasolio, delle materie prime, che poi impattano sulla vita delle aziende.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Presidente Mazzotta, prego.
Speaker : MAZZOTTA.
Grazie, assessore.
È chiaro che, essendo una mozione datata, è stata abbondantemente spiegato da lei quello che è stato fatto nel corso di questo tempo, quindi, Assessore, vorrei concordare con lei se portarla comunque a votazione o ritenerla superflua.
Speaker : PRESIDENTE.
La mozione è vecchia, le considerazioni esposte sono state tanto condivisa dalla Giunta che...
Speaker : MAZZOTTA.
Va bene, la ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Andiamo avanti.
Adesso la parola al Presidente Pagliaro per la mozione n. 20:"Ammodernamento e messa in sicurezza S.S. 274 Salentina Meridionale Gallipoli-S. Maria di Leuca". Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Torniamo spesso e volentieri sul tema delle infrastrutture e sui trasporti nel Salento.
Questa mozione la presentai a giugno dello scorso anno, all’indomani dell’ennesimo incidente avvenuto sulla strada statale salentina che collega Gallipoli a Leuca. Parliamo della 274. Non stiamo parlando della 275, dove ‒ anche lì ‒ potremmo stare qui a parlare per un Consiglio regionale intero. Parliamo della 274, che sarebbe la salentina meridionale, una strada insicura e insidiosa, che in molti tratti non ha ancora neanche il guardrail. Non può essere lasciata in condizioni da terzo mondo una statale tanto importante per collegare il sud Salento, frequentata in questo periodo in maniera esponenziale da moltissimi turisti.
Ecco perché ho presentato questa mozione, per chiederne la messa in sicurezza e la realizzazione delle quattro corsie su tutto il percorso di circa 42 chilometri. Se si escludono gli interventi di ammodernamento della metà degli anni Novanta sul tratto Gallipoli-Taviano e la rettifica della curva allo svincolo della Baia Verde, oltretutto molto pericolosa, chi conosce questa strada sa quanto sia pericolosa quella curva allo svincolo per la Baia Verde, che è stata realizzata tra il 2011 e il 2014, la statale 274 è rimasta così com’era. Corre a quattro corsie fino a Taviano e poi prosegue a due corsie fino a Santa Maria di Leuca.
Con la mia mozione impegno la Regione a farsi promotrice presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l’ANAS per ammodernare questa strada, che ormai è una mulattiera. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Senza collegamenti moderni e sicuri il Salento non ha futuro. Ecco perché chiedo all’assessore Maurodinoia e all’intera Giunta di farsi parte attiva per rimediare a decenni di ritardi e disattenzione nei confronti delle strade salentine.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Oggi c’è una sinergia tra l’assessora Maurodinoia e il Presidente Pagliaro non comune.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Intanto volevo dire che l’intervento sulla 274 non era previsto né nel Piano attuativo del Piano regionale dei trasporti 2015-2020 e nemmeno nel nuovo Piano attuativo. La motivazione è che ANAS ritiene che, invece, la realizzazione della 275, già finanziata con 400 milioni di euro e già in uno stato di progettazione esecutiva, tra l’altro anche commissariata, costituisce un’ottima modalità di accesso alla parte meridionale della penisola salentina. Le due arterie, la 275 e la 274, sono infatti sub parallele e distano tra loro pochissimi chilometri, per trovare poi il loro punto di raccordo a Santa Maria di Leuca. Questo è il motivo per il quale non è presente nel Piano attuativo e questo è il motivo per il quale ANAS non ha previsto la realizzazione dell’ultimo tratto, quello di collegamento fino alla parte meridionale.
Ciò premesso, si condivide l’opportunità di verificare le condizioni di criticità della 274 e di prevedere, laddove fossero necessari, interventi di messa in sicurezza. L’impegno chiesto dal Presidente Pagliaro alla Giunta è appunto quello di attivarsi per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della 274, interloquendo con ANAS e con il Ministero delle infrastrutture per la progettazione e il reperimento dei fondi necessari a realizzare il tracciato su quattro corsie.
Io ho già spiegato le motivazioni per le quali ANAS non ha presentato un progetto in tal senso e non è stato chiesto nemmeno dalla Regione Puglia, proprio perché sono due opere molto vicine che hanno lo stesso obiettivo. Però io accolgo la richiesta del Presidente Pagliaro, perché si tratta soltanto di interloquire con ANAS e il Ministero per un’eventuale progettazione e reperimento dei fondi e, soprattutto, condivido la prima parte, che è quella rispetto alla messa in sicurezza della 274.
Quindi, il parere è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Consigliere Gabellone, prego.
Speaker : GABELLONE.
Grazie, Presidente.
Io mi permetto, sostenendo e condividendo l’iniziativa del collega Pagliaro, di invitare l’assessore Maurodinoia a venire e a percorrere la 275 e la 274. Dissento, conoscendo il territorio, dalla impostazione di ANAS, che è quella di considerare le due arterie sovrapponibili, perché, come la Presidente Capone conoscerà allo stesso modo molto bene, sono due cose completamente distinte e distanti, assessore. Quindi, la invito a non seguire l’impostazione di ANAS, perché è un’impostazione strampalata e non corrispondente alla realtà.
La 275 è un’arteria che interessa una parte di territorio completamente distinta, con comunità, con collegamenti tra Comuni che sono su un versante.
La 274 riguarda invece un percorso completamente diverso. Qualche anno fa, da Presidente della Provincia (parlo di un po’ di anni fa), a proposito della lentezza con cui si andava realizzando almeno la fase progettuale della 275, l’allora presidente di ANAS Ciucci mi invitò ad una proposta, che io ritenni di non accogliere, cioè quella di proporre il trasferimento di risorse dalla 275 alla 274, che era molto più semplice da realizzare, perché evidentemente l’attraversamento dei Comuni è molto limitato, almeno nella parte necessaria agli espropri e quindi all’allargamento delle quattro corsie.
L’allora presidente Ciucci di ANAS era assolutamente convinto della necessità e dell’urgenza di portare a corsie la 274 per un motivo molto semplice: perché (può rilevare i dati, perché sicuramente ha tutte le strutture e i tecnici a disposizione) quando si passa dalle 4 alle 2 corsie, così come la 274, gli incidenti sono sempre frontali e mortali, per cui le vittime che miete la 274 sono sempre e costantemente numerose ed in crescita.
Senza alcun intento ironico (mi lasci passare questo termine), decida lei, Assessore, quando vuole fare una passeggiata nel Salento e noi percorreremo la 275 e la 274, e si renderà conto che, realizzando la 275 ed allargando la 274, rispetto alla quale la possibilità di farlo in tempi brevi, senza tutte le criticità incontrate dalla 275 è veramente favorevole, lei si renderà conto che è un anello circolare che consentirà la mobilità nel Salento, accorciando le distanze.
Non mi ero accorto che qui c’è anche l’assessore Delli Noci, che conosce molto bene la realtà. Io mi auguro che il Governo regionale, a differenza di quanto fatto sino ad oggi, cioè di non aver insistito nella esigenza e nell’opportunità di far cambiare idea da ANAS, anche rispetto alla precedente impostazione, voglia, invece, prendere una posizione chiara, netta, recuperando risorse e progettualità per dare al Salento quella necessaria attenzione per le infrastrutture, rispetto alle quali la 275 e la 274 sono assolutamente fondamentali.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Gabellone.
Ribadisco che l’assessora ha dato parere favorevole alla mozione. Le precisazioni fatte dal consigliere Gabellone sono importanti con riferimento proprio al rapporto con ANAS. Devo dire che nessuno di noi nasconde una certa stanchezza relativamente alla reiterazione di queste richieste che sono evidenziate dai fatti e da quello che accade su queste opere. Nonostante ciò, vediamo un atteggiamento contrario o quantomeno dilatorio. Quindi, apprezziamo molto il parere favorevole.
Votiamo.
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 21, votanti 21, favorevoli 21.
Ci aggiorniamo tra un’ora. Tra un’ora tutti qui.
Tra l’altro, ne approfitto, prima che ci lasciamo, in questo fuori voto: l’assessora Maurodinoia mi ha fatto presente che il tecnico, il professor Ciurnelli, che è il consulente della Regione con riferimento al Piano regionale dei trasporti, ha dato come data per riferire tecnicamente sul Piano, come richiesto da questo Consiglio, la data del 13 luglio. Quindi, il 13 luglio potremmo, se ritenete, fare l’incontro complessivo del Consiglio con l’assessora Maurodinoia, la Giunta e il professor Ciurnelli, e poi fare magari le leggi. Le leggi sono veramente tante e il 26 io temo che sia una giornata insufficiente per fare il grande numero di leggi che sono state licenziate.
Certo, non è molto carino dirci questa cosa dopo che è mancato il numero legale, però io ne ho approfittato per darvi anche la dimensione dei lavori da compiere.
Siamo a seduta chiusa, sono informazioni che ci stiamo facendo…
Speaker : TUTOLO.
Sì, ma chiederei di fare una riflessione sulla opportunità della modifica del Regolamento piuttosto che dello Statuto.
Speaker : PRESIDENTE.
Dobbiamo riprendere dal voto. C’è qualcuno fuori?
La votazione è aperta. Era favorevole il parere del Governo, giusto? Il parere del Governo qual era?
È il Consiglio sulle mozioni. Io vorrei fare un appello alla minoranza. Non lo dico nemmeno, ma è sulle mozioni, quindi è un interesse anche della minoranza. E poi faccio l’appello? E a chi lo faccio l’appello dopo il voto? Certe volte, Presidente Zullo, è proprio geniale.
La votazione è chiusa.
Presenti 20.
Ci vediamo domani mattina alle ore 11 per riprendere il Consiglio. Si riprende da questa.
La seduta è tolta.