Click on “CC”, at the bottom-right of the video, to enable/disable the subtitles.
For each recording, these features are available:
- Comprehensive transcription of the recording;
- (If set) the list of all the speakers in time order and the arguments of the agenda.
The media library is completely browsable.
- Simple search:
- Speaker: it is possible to select one or more speakers attending the recorded event (if speakers are indexed).
- Agenda argument: it is possible to select only those recordings that have some specific argument treated.
- Date or time span: This option allows selecting the recordings of events held in a specific date or during a specified time interval.
- Advanced search: it is possible to search single words, names, phrases, arguments treated during the recorded events and the result of the search will be a list of all those recordings in which the searched term has been treated. Then it is possible to listen to the recording in the precise instant where the searched words are pronounced.
As for now, the enabled social networks are:
- Google+
To activate the service all you need is to sign up up using your email where the alerts will be delivered and choose the words/argument of interest.
Once the alert criteria is set, you will receive an email containing::
- The internet address of the recording
- The recording title with the chosen search criteria
- The list of the links to the instant where the searched words are pronounced. The words that are found are highlighted in italic.
CONTACT US
C.r. Puglia 14.09.2021
FILE TYPE: Video
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti. Ben trovati in questo primo Consiglio regionale dopo le ferie.
Passiamo all’inizio dei lavori del Consiglio con un “ben ritrovato” a ciascuno di voi.
Diamo per approvato il processo verbale della seduta del 27 luglio 2021.
Hanno chiesto congedo i colleghi Leoci, Longo e Pendinelli.
Sono pervenute le risposte scritte alle seguenti interrogazioni: consigliere Dell’Erba “Necessità di attivare, con urgenza, corse per la linea Sannicandro Garganico-Apricena-San Severo-Foggia”; consigliere Tutolo “Modalità operative delle sedute di Commissione Invalidi civili nel distretto ASL di Foggia”; consigliere Gabellone “Criticità nella fornitura di dispositivi di monitoraggio flash della glicemia”; consigliere Bellomo “ASL Bari ‒ Trasporto illegittimo di farmaci e dispositivi medici con mezzi idonei”; consigliere Di Bari “Estinzione delle Comunità montane ancora in fase di liquidazione”.
Sono state assegnate alle Commissioni i seguenti disegni di legge e proposte di legge: alla Commissione I i disegni di legge nn. 177, 178, 179, 181, 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194 e 195. Sono tutti disegni di legge di riconoscimento di debito fuori bilancio.
Alla Commissione II sono stati assegnati una richiesta di parere sulla deliberazione della Giunta regionale n. 1385 del 9 agosto 2021 “Conferma adesione della Regione Puglia all’Associazione internazionale – Network of European Regions Using Space Technologies – N.E.R.E.U.S. – è una vecchia conoscenza – con sede in Bruxelles – anno 2021”, e una richiesta di parere sulla deliberazione della Giunta regionale n. 1292 del 02/08/2021 “Piano faunistico venatorio regionale 2018/2023 – Regolamento di attuazione”.
Alla Commissione III: disegno di legge n. 168 del 20/07/2021 “Abrogazione art. 49, comma 2 della L.R. n. 52/2019. Definizione modalità di determinazione del fabbisogno”; proposta di legge a firma del consigliere Metallo ed altri “Iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti delle aziende ASL regionali”; richiesta di parere sulla deliberazione della Giunta regionale n. 1200 del 20/07/2021 “Approvazione schema di regolamento regionale avente ad oggetto: ‘Modifica e integrazione del regolamento regionale sulla definizione dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici delle strutture specialistiche eroganti prestazioni chirurgiche e procedure diagnostico-terapeutiche’”; richiesta di parere sulla deliberazione della Giunta regionale n. 1201 del 20/07/2021, che reca “Fabbisogno prestazioni per il rilascio della verifica di compatibilità e di rilascio dell’accreditamento istituzionale per strutture e studi che erogano prestazioni di specialistica in regime ambulatoriale TAC e RMN. Abrogazione dell’art. 1”; richiesta di parere sulla deliberazione della Giunta riguardante lo schema di Regolamento avente ad oggetto “Definizione dei requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici dei Centri sorveglianza della terapia anticoagulante e i Centri antitrombosi, per la cura dei pazienti in terapia anticoagulante”.
Alla Commissione IV tre richieste di parere, una sul Regolamento per la concessione di aiuti di importanza minore (de minimis) alle PMI, ed è sulla delibera n. 1243 del 22/07/2021, l’altra sulla delibera n. 1244 del 22/07/2021 sempre Regolamento per gli aiuti compatibili con il mercato interno ai sensi del TFUE; Regolamento regionale della Puglia per gli aiuti in esenzione. L’altra è una richiesta di parere sulla deliberazione della Giunta n. 1297 del 4.08.2021 sulla approvazione dello schema di Regolamento regionale in materia di sostegno alle vittime dell’usura e dell’estorsione e di funzionamento degli organismi di cui alla legge regionale 25.
Alla Commissione V sono state assegnate due proposte di legge e una richiesta di parere. La proposta di legge è a firma dei consiglieri Gabellone, Caroli, Perrini, Ventola, Zullo e De Leonardis “Agevolazioni in favore dei Comuni per l’acquisto o recupero di edificio o bene tutelato” ai sensi del decreto legislativo 22/01/2004, n. 42; Proposta di legge a firma dei consiglieri Galante, Di Bari, Casili e Barone “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo”; Richiesta di parere su una proposta di delibera dell’assessore ai trasporti e mobilità sostenibile, di concerto con l’assessore al bilancio, sulle modalità di ripartizione del fondo regionale trasporti per il secondo semestre 2021.
Alla Commissione VI: Proposta di legge a firma dei consiglieri Pagliaro, Casili, Bellomo, Metallo, Dell’Erba “Istituzione della Fondazione Tito Schipa”; Disegno di legge n. 175 del 28.07.2021 “Norme per la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale”. Modificazioni alla legge regionale 25.06.2013 n. 17, “Disposizioni in materia di beni culturali”.
Commissione VII: Proposta di legge a firma del consigliere Tutolo “Modifiche alla legge regionale 6 agosto n. 27. Riconoscimento del debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) ed e) del decreto legislativo n. 118”; Proposta di legge a firma della consigliera Laricchia “Modifiche alla legge regionale 06.08.2021, n. 27. Abrogazione articolo 23”; Disegno di legge n. 180 del 4.08.2021 “Modifica delle circoscrizioni territoriali dei Comuni di Taranto e Pulsano”.
Sono state presentate le seguenti interrogazioni e mozioni.
Interrogazioni.
Gatta: Progetto Treno-Tram Foggia-Manfredonia;
Casili: Legge regionale n. 16/2018. Disposizioni in attuazione del Capo III vendita diretta, commercio dei prodotti a chilometro zero.
Zullo: CTS per le attività di contrasto alla Xylella.
Zullo: Piano per riportare in sicurezza gli studenti alla didattica in presenza.
Mozioni.
Stellato: Disability manager in tutti i Comuni della Puglia.
Stellato: Riqualificazione dei profili professionali dei dipendenti dello stabilimento della Leonardo SpA Di Grottaglie. Stellato: Immissione urgente di personale medico presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero Santissima Annunziata di Taranto e presso gli altri presìdi ospedalieri della provincia jonica.
Pagliaro: Esproprio porzioni in abbandono delle Mura di Acaya.
Passiamo all’ordine del giorno.
Innanzitutto vorrei fare un augurio a tutti i ragazzi e alle ragazze che in questi giorni cominciano la scuola, a nome di tutto il Consiglio regionale. È un inizio che avviene dopo tanto tempo di DaD. Certamente non ci saremmo aspettati, probabilmente, che tutti i ragazzi avrebbero desiderato tanto ritornare a scuola, forse mai come quest’anno. Tuttavia, lo vediamo, lo leggiamo nei loro occhi, nei pensieri che esprimono.
A volte, le cose belle probabilmente per essere apprezzate hanno bisogno del fatto che devono mancare. Comunque, è davvero bello che ricominci la scuola, come architrave del nostro Paese. Ai ragazzi e alle ragazze noi tutti diciamo: studiate, approfondite, innamoratevi della conoscenza e poi prendetevi i saperi, la vostra voglia di fare e metteteli in campo.
Mio padre diceva sempre “chi studia, ce la fa!” Credo di poter condividere con voi questo pensiero. “Chi studia, ce la fa!” vale sicuramente anche oggi, vale nella nostra Regione.
Intanto, la nostra Regione si conferma poi come terra di solidarietà che accoglie, che ha avuto il coraggio, con tanti Comuni, con tante famiglie, di accogliere coloro che vengono dall’Afghanistan. Ringraziamo anche il Presidente Emiliano per le dichiarazioni che ha fatto. Ci auguriamo che queste famiglie che stanno dimostrando tanta solidarietà verso chi sta vivendo momenti di difficoltà, arriva, li abbiamo visti, da noi, stanchi e ovviamente particolarmente preoccupati per le condizioni del proprio Paese, dove in tanti rischiano la vita, e hanno difficoltà ad esercitare le stesse attività che esercitavano fino ad ora, nei confronti di queste persone manifestiamo la solidarietà e ci stringiamo con tutta la collaborazione verso chi invece intende porre in essere azioni positive per aiutarle.
Proprio ieri vedevo un servizio sull’arrivo di 13 profughi a Molfetta, con la stanchezza segnata sul viso per i giorni di fuga, la paura delle ultime ore passate, la tristezza per aver dovuto magari lasciare a casa chi non ha potuto muoversi. È chiaro che tutti noi, dove possiamo, abbiamo la necessità di fare qualcosa.
Infine, l’ultima considerazione che vorrei fare è un appello. Dopo 19 mesi di custodia per Patrick Zaki, che oggi andrà a processo... Una sentenza, tra l’altro, a cui non potrà fare appello, che potrebbe costargli fino a cinque anni di carcere. È importante che anche da quest’Aula si facciano sentire le voci delle Istituzioni italiane ed europee e delle cittadine e dei cittadini pugliesi per chiedere il rispetto dei diritti umani per queste persone, diritti umani come princìpi fondanti della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e della nostra stessa Costituzione. Ci auguriamo davvero che questi diritti possano essere rispettati, anche con l’impegno da parte di tutte le Istituzioni europee.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Passiamo subito alle interrogazioni.
Prima delle interrogazioni, abbiamo concordato in Capigruppo che esaminiamo e discutiamo la mozione n. 8, presentata dal consigliere Zullo, che ha come referente del Governo l’assessore Bray, che ci aveva chiesto di anticipare le attività che lo riguardano.
Giusto per l’ordine dei lavori, condivido con voi quello che abbiamo deciso in Capigruppo. Prima di tutto la mozione n. 8. Poi torniamo alle interrogazioni, con una sola anticipazione: l’interrogazione n. 227, diretta da parte del consigliere Pagliaro all’assessore Pentassuglia. Poi continueremo con i lavori del Consiglio, con tutte le interrogazioni, secondo l’ordine cronologico segnato nell’ordine del giorno e chiuderemo con le interrogazioni alle 14.30.
Riprenderemo subito, senza soluzione di continuità, con le mozioni. Per le mozioni, se l’assessore Lopalco dà la delega a un collega, esamineremo una mozione firmata dal consigliere Stellato e da tutti i Capigruppo. È in attesa di questa valutazione dell’assessore Lopalco. Dopodiché, anticiperemo la mozione n. 62 proposta dal consigliere Pagliaro e poi, a seguire, fino alle 16.
Questo l’ordine dei lavori approvato in Conferenza.
Adesso chiedo al Presidente Zullo se vuole illustrare la sua mozione. Prego.
Speaker : ZULLO.
Grazie, Presidente, colleghi e assessore.
Noi abbiamo presentato questa mozione proprio nella ricorrenza del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, una mozione che il partito ha preparato a livello nazionale e che è stata presentata in tutti i Consigli regionali delle nostre Regioni. La mozione dice questo, che nel 2021 appunto c’è questa ricorrenza della morte di Dante Alighieri, che è considerato il padre della lingua italiana. La sua fama è dovuta soprattutto alla Divina Commedia, che è considerato universalmente uno dei più grandi capolavori della lingua italiana e della letteratura mondiale.
È opportuno dare un segnale forte di attenzione alla promozione della lingua italiana, anche in continuità con gli sforzi compiuti a livello parlamentare per ammodernare il sistema di promozione e diffusione linguistica italiana nel mondo e tra le comunità italiane all’estero.
La lingua italiana rappresenta l’identità della nostra nazione, il nostro elemento unificante, il nostro patrimonio immateriale più antico, che deve essere opportunamente tutelato e valorizzato.
La lingua e letteratura italiana, il quarto idioma più studiato al mondo, costituiscono uno straordinario apporto dato dall’Italia alla cultura mondiale. Un patrimonio, infatti, non basta solo averlo, occorre saperne cogliere l’effettivo significato e valorizzarlo convenientemente.
Sono ormai anni che studiosi, esperti e istituzioni, come l’Accademia della Crusca, denunciano – questo è il tema – un progressivo scadimento del valore attribuito alla nostra lingua e segnalano l’importanza di una maggiore tutela dell’italiano e del suo utilizzo anche nella terminologia amministrativa da parte dello Stato, nelle sue articolazioni territoriali e strumenti di diffusione culturale pubblica.
L’uso sempre più frequente di termini in inglese è diventato una prassi comunicativa mortificante per il nostro patrimonio linguistico e culturale. Le parole prese a prestito dal mondo anglosassone sono sempre di più, tanto da fondare il termine “itanglese” per definire l’invasione di vocaboli stranieri nel corrente dizionario italiano, rasentandone spesso l’abuso. Secondo le ultime stime, infatti, dal 2000 ad oggi il numero di parole inglesi confluite nella lingua scritta italiana è aumentato del 773 per cento. Quasi 9.000 sono gli anglicismi attualmente presenti nel dizionario della Treccani su circa 800.000 tra lemmi ed accezioni. Da un confronto tra gli anglicismi registrati nel Devoto-Oli del 1990 a quello del 2017 si è passati da circa 1.600 a 3.500, con una media di introduzione di 74 all’anno. Questa indicizzazione ossessiva rischia, al di là della necessità di una lingua internazionale comune, nel lungo termine di portare a un collasso dell’uso della lingua italiana fino alla sua progressiva scomparsa che alcuni studiosi prevedono nell’arco di ottant’anni.
Da tempo la globalizzazione e il monolinguismo stereotipato che conduce all’inglese rappresenta un pericolo per le lingue locali anche nell’ambito della pubblica amministrazione. In Francia, la legge Toubon nel 1994 ha reso obbligatorio l’uso della lingua francese nelle pubblicazioni del Governo, nelle pubblicità, nei luoghi di lavoro, in ogni tipologia di contratto, nei servizi, nell’insegnamento, nelle scuole statali, negli scambi. Ogni cartello pubblicitario con uno slogan in inglese contiene, per legge, la traduzione francese.
La stessa Costituzione, a differenza di quella italiana, sancisce la difesa del francese quale lingua della Repubblica e riconosce il cittadino ha diritto di esprimersi e ricevere in francese ogni informazione.
L’Italia non ha mai adottato alcuna politica linguistica e la presenza delle parole inglesi nelle leggi, nelle Istituzioni, nello Stato è sempre più frequente.
Alla luce di ciò, in un’ottica di salvaguardia nazionale e di difesa identitaria, diventa quanto mai prioritaria la conservazione della lingua italiana. Si rende necessaria, come in Francia, una legislazione che tuteli il nostro patrimonio idiomatico sul piano economico, sociale, culturale e professionale e quant’altro.
Non è più ammissibile, a nostro avviso, che si impongano termini stranieri, la cui corrispondenza italiana esiste ed è pienamente esaustiva.
Con l’approvazione della mozione 1/278, il Governo si impegnava ad adottare ogni opportuna iniziativa volta a tutelare e valorizzare la lingua italiana, quale grande patrimonio nazionale e garantirne e promuoverne l’utilizzo pieno e corretto a partire dalle Istituzioni pubbliche nazionali e locali.
Tutto ciò relazionato, invitiamo il Consiglio regionale ad impegnarsi ad impegnare la Giunta regionale ad emanare direttive - assessore, è quello che noi le rivolgiamo a nome del Governo di cui lei fa parte – con il fine di garantire l’utilizzo esclusivo della lingua italiana negli atti della pubblica amministrazione così come negli enti locali e nella nostra Regione per quello che è nelle potestà della Regione. Tenga conto che questa è stata fatta, a livello di tutti i Consigli regionali, ma la contestualizziamo al nostro ente.
Tutelare e valorizzare il patrimonio linguistico italiano garantendo l’utilizzo della lingua italiana nella fruizione di beni e di servizi, nell’informazione, nella comunicazione, nelle attività scolastiche e universitarie, nonché nei rapporti di lavoro nelle strutture organizzative degli enti pubblici e privati; garantire l’istituzione del Consiglio regionale della lingua italiana con compiti di tutela, di valorizzazione e di diffusione della lingua italiana nel territorio regionale e di collaborazione con le Istituzioni pubbliche e private che hanno analoghe finalità.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Zullo.
L’assessore Bray vuole...
È un’interrogazione, però. Chiedo scusa. Prego, consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Il collega Zullo, per quello che mi riguarda, sfonda una porta aperta con questa mozione, che mi trova completamente allineato. Il mio voto è assolutamente favorevole.
Molto spesso in questi primi mesi della mia prima esperienza da consigliere regionale ho sentito parlare in modo negativo di campanile. E ho sorriso, perché penso che non ci sia nulla di più importante e positivo ‒ ne parlavamo poc’anzi anche con l’assessore Bray ‒ della conservazione, della tutela, della difesa e della promozione delle proprie radici e della propria identità.
In questo caso parliamo di una delle lingue più belle, ossia il nostro italiano, che dobbiamo difendere dall’avanzata dissennata degli inglesismi che, senza storia alcuna, rischiano di mettere in soffitta, rendendole desuete, delle parole italiane che sono anche molto efficaci per esprimere il reale concetto.
Ritengo giusto, quindi, utilizzare in modo esclusivo la lingua italiana negli atti della Pubblica amministrazione, così come negli Enti locali e nelle Regioni.
Mi trovo totalmente d’accordo anche all’istituzione del Consiglio regionale della lingua italiana, per tutelare e valorizzare la diffusione della nostra bellissima lingua.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Pagliaro.
Assessore Bray, prego.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo.
Presidente Zullo, mi permetta di ringraziare anzitutto la Presidente del Consiglio e tutti i consiglieri per avermi consentito di discutere questa mozione anticipandola rispetto al calendario dei lavori.
Volevo dire che ho molto apprezzato questa sua riflessione. Normalmente, credo, un assessore chiede sempre agli uffici un sostegno nel preparare i lavori. Questa volta, invece, ci tenevo ad essere proprio io a riflettere. Mi dispiace che dal 25 marzo siamo arrivati a parlarne oggi, a settembre. Lei sottolinea, in alcuni passaggi, alcune riflessioni che potrebbero sembrare marginali rispetto alla nostra storia. Io le trovo centrali, cominciando dal fatto che lei a un certo punto dice “la lingua italiana rappresenta l’identità della nostra nazione“. Pensi che questo termine non lo usa più nessuno. Noi giuridicamente parliamo di Paese. Eppure, nella Costituzione, quando si parla di beni culturali, di paesaggio, di quello che è il patrimonio della nazione, i padri costituenti sottolineavano come questi fossero gli elementi costitutivi di una identità, dell’indimenticato noi.
Andando avanti, ricordo giustamente che l’italiano è il quarto idioma più studiato al mondo, con una crescita sempre maggiore. Qui potremmo dire che gli altri Paesi negli istituti di cultura investono moltissimo nella diffusione della nostra lingua, mentre il nostro Paese è andato sempre di più diminuendo quelli che sono gli investimenti per la conoscenza della lingua.
Tocca ancora un tema importante quando riporta i numeri sugli anglicismi che sono entrati nella nostra base dati. Avendo avuto la grande fortuna di lavorare in un istituto di cultura come Treccani, voglio però dirle che un personaggio di grandissimo valore, su cui probabilmente dovremmo tutti riflettere un po’ di più, Giovanni Gentile, mentre affidava alla Crusca il compito di studiare la lingua storica, dava propria alla Treccani il compito di studiare come la lingua è in continua evoluzione e come l’italiano non si sarebbe mai dovuto, però, allontanare da queste radici storiche e culturali. Parole importanti, che, come lei giustamente dice, sono sempre state tutelate, ad esempio, da un Paese come la Francia e assai poco da un Paese come l’Italia. Non devo ricordare a lei che alcune leggi fatte negli ultimi anni dai Governi italiani sono scritte con dei titoli in inglese e non in italiano, quando veramente non se ne avvertiva nessun bisogno, perché si potevano benissimo tradurre in italiano. Ancora, se nel Settecento in tutto il mondo si parlava la lingua, era per la lirica, per il bel canto. Era ancora una volta il segno di un Paese che sapeva mostrare la propria cultura attraverso la propria lingua.
Questo per dirle – mi scusi se mi sono dilungato – che accolgo con piacere questo suo richiamo, che credo dovrebbe essere un richiamo probabilmente anche da consigliare in tutto il sistema scolastico, non solo nella nostra Regione, perché a cominciare dai ragazzi bisognerebbe fargli davvero amare questa lingua, che forse è una di quelle più ricche che ci siano nel mondo. Del resto, come lei dice, ci sono 800.000 lemmi, con moltissime accezioni. Pensi che probabilmente nell’italiano parlato oggi non superiamo le 2.500 parole. Anche questo è segno di una povertà, se lo posso dire. Questo è sicuramente un limite. Ma, come lei richiama giustamente, tutto questo non si può staccare da quel percorso di globalizzazione, per cui rischiamo di omologare tutto, e questo credo non faccia bene, credo non faccia bene nemmeno l’economia, perché proprio sulle diversità, sulle capacità che dovremmo avere di distinguere e saper tutelare quelle che sono le caratterizzazioni e le grandi, grandissime tradizioni della nostra nazione, credo che veramente si svolgerà una delle sfide del futuro.
Per molto tempo da una parte politica la parola “identità” non era amata, e invece io credo che noi dobbiamo tornare a discutere del valore delle identità, e proprio partendo da quella che è la principale e la più sensibile: la tutela della nostra lingua.
La ringrazio quindi e condivido pienamente la sua richiesta.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Presidente Zullo, vuole intervenire, è soddisfatto?
Speaker : ZULLO.
Per una breve replica.
Scusate, colleghi, se prendo qualche minuto del vostro tempo per una breve replica. Vorrei ringraziarla, assessore, vorrei ringraziarla della sua sensibilità rispetto a quello che abbiamo trasfuso in questa mozione, che riporta ovviamente un lavoro complessivo del Gruppo, e anche per la sua competenza. È raro per noi stare all’opposizione e confrontarci con tanta sensibilità, competenza e apertura, rispetto alle tesi di una forza politica che purtroppo […] un ostacolo, forse sentito da noi, non frapposto da voi, un ostacolo non sempre di maggiore interazione.
Per cui, io la ringrazio di questa, di quello che è stato soprattutto il modo di approcciare questa nostra istanza, che pensavamo potessero essere anche banalizzata, invece lei è riuscito, ed è sicuramente nelle sue corde, non avrà fatto sicuramente tanta fatica, a valorizzare il contenuto di questa mozione.
Per questo io la ringrazio tanto, a nome del Gruppo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente.
Se non ci sono altri interventi, procediamo al voto. Non vedo altri interventi.
La votazione è aperta, con il parere favorevole del Governo, ovviamente. Vero, assessore Bray? Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31, nessun contrario.
La mozione è approvata.
Procediamo adesso con le interrogazioni.
Abbiamo anticipato la interrogazione n. 227: “Esiti della sperimentazione ‘Cura Scortichini’ su ulivi salentini colpiti da Xylella fastidiosa”. Proponente dell’interrogazione, interrogante consigliere Pagliaro.
Prego, consigliere Pagliaro. L’assessore Pentassuglia è qui con noi.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente. C’è un mondo, quello dell’agricoltura, che ci chiede da tempo di avere delle risposte.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo.
Facciamo una cosa, la presenta… È meglio che la presenta. Appena è pronto, ce lo dice e noi ci riserviamo di richiamare l’assessore…
Speaker : PAGLIARO.
Ma è proprio di questo Consiglio?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì.
Speaker : PAGLIARO.
Perfetto. Va benissimo. Grazie, Presidente. Grazie, assessore, sempre per la sua cortesia e gentilezza.
In questa interrogazione, che ho voluto appunto presentare all’assessore Pentassuglia, parliamo ancora una volta di Xylella. Dovremmo fare un po’ il punto su questa cosiddetta Cura Scortichini di cui tanto si è parlato. Sembrerebbe essersi rivelata inutile, anzi dannosa in termini di tempo e di risorse recate. Quelle risorse a nostro parere si sarebbero potute investire per la rigenerazione agricola del nostro territorio che ormai, come sappiamo, si presenta desertificato. Nei campi di Cannole, Galatone, Galatina e Veglie, dove si è sperimentata questa cura, le piante si presentano più rinsecchite di prima. Quindi, possiamo dire che non sono servite a nulla le nebularizzazioni del composto a base di zinco, rame e acido citrico che avrebbe dovuto salvare le nostre piante di ulivo dalla Xylella, contenendo così anche la diffusione del batterio verso altri alberi.
Siccome vogliamo fare chiarezza, chiediamo appunto all’assessore delucidazioni precise. Questa sperimentazione che esiti ha prodotto? A quanto ammontano i fondi stanziati dal Governo regionale per sovvenzionare questi campi sperimentali? L’attività di sperimentazione, cioè gli interventi, in quale forma e con quale periodicità è stata documentata? Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Come d’accordo, assessore Pentassuglia, nel momento in cui lei sarà pronto, me lo dice e la facciamo intervenire.
Procediamo adesso con l’ordine del giorno.
Segue la prima interrogazione, che è a firma Ventola, Caroli, De Leonardis, Gabellone, Perrini, Zullo: “Dispositivi individuali di protezione”.
Voglio dirvi, rispetto a queste che riguardano la sanità, che l’assessore Lopalco non può essere oggi presente in Aula per una ragione di salute. Qui c’è anche la risposta scritta, peraltro, quindi ditemi… Dobbiamo aggiornarle queste che riguardano Lopalco.
Prego? Non c’è il Presidente Emiliano.
Anche la successiva “Distribuzione per conto di presidi per diabetici e farmaci PHT. Penalizzazione per farmacie ed utenza”.
Poi c’è Perrini: “Lavori interrotti Strada statale 172”. Assessora Maurodinoia, interrogazione. Non è arrivata risposta scritta, non ci risulta. È la numero 148. Dopo le mozioni, lei trova l’elenco delle interrogazioni. Nell’elenco delle interrogazioni, questa è la n. 3.
Nel frattempo, chiedo, queste che hanno ricevuto risposta scritta, di Ventola, Caroli, De Leonardis, Bellomo, Perrini, Zullo, possiamo darle per definite? No. Non siete soddisfatti della risposta scritta. Le rimettiamo per il prossimo Consiglio. Va bene.
Consigliere Perrini, vale anche per lei?
Speaker : PERRINI.
Sì. Su una devo parlare, comunque.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, la rimettiamo nell’ordine del giorno prossimo. Okay.
Speaker : PERRINI.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Assessora Maurodinoia, ci siamo?
Prego.
Speaker : PERRINI.
Questa riguarda la statale 172, però già parliamo del 2 aprile, per la mia presentazione. Riguarda i lavori che erano stati interrotti. Poi c’è stato il sopralluogo che lei ha fatto.
Sinceramente da alcune settimane sono iniziati i nuovi lavori. Credo sia superata. C’è stata anche una pressione da parte dell’assessore Pentassuglia su questa tematica. Però cerchiamo di stare sul pezzo, perché quella strada è di fondamentale importanza. Anzi, se ogni tanto ‒ tra un mesetto ‒ facciamo un altro sopralluogo su quella strada, facciamo capire che siamo sempre lì. Non vorrei uscissero altre problematiche, altre varianti. Sarebbe una cosa importante, perché è un’arteria fondamentale che collega l’Adriatico con lo Ionio. Sono tre anni che quella strada è bloccata.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Assessora, prego.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie.
Il sopralluogo, consigliere Perrini, l’abbiamo fatto insieme. Ricorderà qual era la problematica riscontrata da ANAS per quanto riguarda il completamento del tratto che collega Martina Franca a Taranto. Nella zona compresa tra Fasano e Laureto, come lei sa, i lavori ormai sono in via di perfezionamento. Il rallentamento era dovuto alla necessità di approfondimenti geologici per il rinvenimento in corso d’opera di forme di micro-carsismo carsico. Ne avevamo parlato. Erano stati sospesi i lavori perché c’era la ditta che non aveva condiviso il tipo di risoluzione individuato da ANAS. Però la voglio confortare dicendole che proprio stamattina l’ingegner Marzi è venuto in assessorato. Ho chiesto lo stato dell’arte dei lavori e mi ha detto che i lavori sono ripartiti con venti unità, quindi stanno andando abbastanza spediti, e sono a uno stato di avanzamento pari al 45 per cento.
Sarà mia premura continuare a monitorare il lavoro. Quando lei lo riterrà, possiamo sicuramente organizzare un ulteriore sopralluogo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Consigliere Perrini, prego.
Speaker : PERRINI.
Sono soddisfatto. Il sopralluogo lo facciamo, credo, nelle prossime settimane, con la presenza anche dell’assessore Pentassuglia, perché è importante. Lo verifico tutti i giorni che da un paio di settimane ci sono parecchie unità lavorative sul cantiere.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Grazie a lei.
Adesso, sempre sua, consigliere Perrini, lo stato di avanzamento del monitoraggio della Xylella fastidiosa nei territori dei Comuni di Martina Franca, Crispiano, Statte, Montemesola, Monteiasi e Grottaglie. È rivolta all’assessore Pentassuglia.
Prego, consigliere.
Speaker : PERRINI.
Io ho fatto questa interrogazione urgente sempre nel mese di aprile… Ecco il motivo per cui spesso, caro Presidente, le ho detto di mettere un giorno al mese… Presidente? Presidente? Stavo dicendo, quando alcuni mesi fa vi ho detto di prendere almeno un giorno al mese per fare tutte le interrogazioni, è perché poi da aprile arriviamo a settembre. Infatti, ho visto sul campo che l’assessore ha già preso dei provvedimenti su questa problematica.
Quello che io chiedevo riguardava la Xylella fastidiosa nei Comuni di Martina, Crispiano, Statte, Montemesola, Monteiasi e Grottaglie, dandovi tempo, per capire il monitoraggio come viene fatto e se ci sono notizie in merito a questa problematica. Io ho anche presentato un’interrogazione a novembre 2020 dove chiedevo come stava la situazione del tarantino e volevo capire, in base al lavoro svolto dall’assessore Pentassuglia, quali erano i provvedimenti, le situazioni in cui stanno questi comuni, che purtroppo da un po’ di anni sono stati presi da questa maledetta pandemia, e se i monitoraggi stanno continuando ad esserci.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Come ho avuto modo di dire, Presidente, le attività sono state messe in campo con un apposito piano di monitoraggio.
L’ho già inviata, però se il collega non l’ha ricevuta, mi permetterò adesso di lasciare tutta la relazione, perché nello specifico, per i Comuni di cui chiede, l’ho fatto riportare espressamente: per Crispiano, Statte, Martina Franca, poi ci sono Montemesola e Monteiasi nella relazione, e Grottaglie, tutta l’attività, con i diversi fogli di mappa che sono stati oggetto e sono oggetto di approfondimento.
La relazione ve la rendo. Collega Perrini, avrà modo di approfondirla. Il tema dell’Istituto zooprofilattico ci vede ragionare con Fasanella perché abbiamo dato disponibilità ad aprire su Brindisi un ulteriore laboratorio. I laboratori devono essere accreditati, non si possono mandare in giro i campioni, che tra l’altro non prendono fuori regione. Abbiamo raddoppiato lo sforzo rispetto al passato; triplicare non è possibile, sia per le norme Covid, per le quali bisogna garantire il distanziamento nei laboratori, sia per il numero di campionamenti, ma anche per il tipo di esami che stiamo facendo adesso, che sono tutti molecolari, non più quello visivo e il vecchio monitoraggio. Tutto questo comporta tempi tecnici che di fatto consentono di raddoppiare il numero, ma non di triplicare.
Non appena l’Istituto zooprofilattico avrà avuto modo di organizzare Brindisi, lo metteremo nella rete, perché continueremo a lavorare. Dimostrazione ne sia, prendo spunto da questa interrogazione, che proprio nella Piana degli ulivi, che qualcuno pensava non si stesse monitorando, o che non si volesse monitorare, i monitoraggi sono iniziati e stanno andando avanti. La settimana prossima, con l’ARIF che li sta facendo, con i laboratori e con il Comitato Scientifico faremo il punto sulla situazione, dal punto di vista scientifico, di come meglio possiamo modificare. Si tenga conto che nei prossimi due mesi questo Consiglio regionale dovrà rispondere al disegno di legge che proporrò io, di modifica della norma regionale sulla Xylella, perché dobbiamo recepire ogni aspetto della nuova regolamentazione europea. Soprattutto, tutto questo lavoro del Comitato scientifico ci deve aiutare a fare la valutazione del piano straordinario di contrasto alla Xylella per valutarne gli aspetti, quelli positivi, che dobbiamo continuare a portare avanti, e quelli che dobbiamo eventualmente modificare, perché il piano di quest’anno, come avete avuto modo di vedere nella trasmissione Superquark è stato anche molto, molto apprezzato dalla comunità scientifica. Certo, non abbiamo risoluzioni, perché non c’è evidenza scientifica, ma c’è un atteggiamento e un’attività… Vi devo dire, lo porterò in Commissione, il dato del monitoraggio che i carabinieri forestali hanno fatto. C’è stato un battage pubblicitario e un’attenzione molto alta rispetto agli altri anni. Abbiamo sanzionato molte persone che non avevano fatto la potatura, l’aratura, i trattamenti. Mi dispiace per loro perché li abbiamo raddoppiati nell’importo, ma o ci mettiamo tutti di piglio buono a combattere e ad arginare il fenomeno per quella che è l’evidenza che conosciamo, oppure, se il problema, come abbiamo detto in passato, è di Lecce, è del Salento, come se il Salento non fosse in Puglia e il problema non fosse di tutti noi, oggi che siamo arrivati a bruciare il Salento e l’area di Brindisi, abbiamo metà area tarantina già intaccata, questo significa non essere corretti ad avere un rapporto con il nostro territorio di rispetto.
Chiudo questa partita che viaggerà parallelamente all’attività che poi ha interessato gli incendi boschivi, perché molte erbe lasciate lì, non tagliate, non trattate, né i margini né i terreni di privati, ahimè anche di alcune strutture pubbliche che hanno nicchiato, pur sapendo che, dopo i termini del 10 maggio della Xylella, c’erano le norme antincendio che vanno garantite, perché anche qui basta con i moralisti che dicono sempre quello che devono fare gli altri.
Ci mettiamo tutti insieme a un tavolo serio di lavoro per dire chi fa cosa, chi eventualmente può mettere cosa e proviamo ad aiutarci, anche in termini convenzionali, utilizzando tutto quello che abbiamo in campo tra Protezione civile, ARIF e associazioni che fanno un grande lavoro per provare davvero a frenare l’avanzata di un vettore, perché non c’è evidenza scientifica oggi a risolvere il problema, ma possiamo determinarne un rallentamento. Proprio il caso dell’albero di Monopoli, che sto portando ad esempio, dell’anno scorso, dell’estate scorsa, è l’esempio di come intorno non si è trovato nulla l’anno scorso. Quest’anno sono uscite quattro piante asintomatiche, frutto del controllo che stiamo facendo per cerchi concentrici e non solo nei 50 metri, perché questa è l’attività che dobbiamo fortificare proprio per provare ad avanzare.
La notizia positiva è che il famoso focolaio di Canosa è sotto controllo. È stato fatto un lavoro. Ringrazio i colleghi in collegamento, di quella zona, che hanno lavorato gomito a gomito, e le organizzazioni, gli imprenditori che, con i propri tecnici, hanno collaborato a fare un’attività di monitoraggio di quel territorio palmo a palmo. La collaborazione istituzionale ai vari livelli porta, poi, il risultato che un territorio fortifica la propria azione di contrasto che, ahinoi, nessuno vuole che si amplifichi, ma che dobbiamo arginare nei termini e nei modi dati.
Collega, anche se non l’ha avuta...
Chiedo scusa: se potete dare al collega Perrini la relazione con le particelle. Se ci sono ulteriori approfondimenti, non c’è problema, li possiamo fare.
Può darla, perché ho fatto una copia in più.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Pentassuglia.
Consigliere Perrini, ha da fare una replica?
Speaker : PERRINI.
Vorrei fare una domanda all’assessore Pentassuglia. Questi sono anche territori infetti. Su questi territori infetti qual è il lavoro che si deve svolgere o che si sta svolgendo?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Il lavoro che si sta svolgendo è già nella relazione. Le ho fatto anche il richiamo particellare, così potrà controllare con il territorio quello che sta avvenendo.
A quello abbiamo aggiunto la capacità di lavorare con tutti gli attori del territorio in termini collaborativi. Ci sono Sindaci che mandano segnalazioni, organizzazioni agricole. Al di là del perimetro, le stiamo controllando lo stesso.
Facevo riferimento alla modifica della norma per consentire al nuovo piano... Perché intendo aggiornare anche il piano di azione di contrasto alla Xylella, che l’anno scorso è stato pronto a marzo, per determinare... Però eravamo all’inizio del percorso, non solo della legislatura, ma del mio mandato in assessorato. Quest’anno il lavoro sarà fatto tra novembre e dicembre, perché da gennaio a marzo si possa fare tutta l’attività propedeutica a sollecitare e a condividere con i territori le diverse difficoltà, difficoltà sulle quali corre un’interlocuzione molto forte con il Governo.
Vi voglio confermare oggi ‒ ed è quello che vi ho detto già in quest’Aula ‒ che le attività di promozione e di divulgazione del piano le abbiamo fatte con risorse regionali. Ad oggi manca la registrazione alla Corte dei conti e di quel decreto interministeriale attendiamo ancora gli esiti. È oggetto di un’altra interrogazione, di cui dirò tra poco.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ovviamente, i territori colpiti dalla Xylella piangono lacrime amare. La rigenerazione, quindi, è importante quanto il rallentamento. No, assessore? Sappiamo che lei è impegnato su questo.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
In questi giorni vedo anche richiamare l’attenzione della Regione e le risorse anche per piantumare gli alberi dei vialoni di Lecce. Io non mi sottraggo, però veramente vorrei che un po’ di rispetto e di decenza istituzionale la si abbia. E la chiedo perché siamo non disponibili, di più. C’è un lavoro che si sta facendo, c’è un lavoro del distretto che la Giunta ha avallato e sta cofinanziando. Stiamo trovando addirittura risorse aggiuntive. Abbiamo chiesto al Governo almeno altri 700 milioni, ma da tre mesi non risponde nessuno. Poi mobiliteremo i territori, perché le cose si fanno con i soldi. Non abbiamo ancora i decreti, la 4.1.C e la 5.2, sono quattro mesi che lavoriamo, siamo nella condizione perché abbiamo fatto tutti gli atti propedeutici. Aspettavo solo l’impegno della Ragioneria. Abbiamo aggiunto i 30 milioni alla 4.1.C così come vi avevo detto.
I piani ci sono. Con la collega Maraschio staremo a Lecce a parlare con il distretto, i Comuni e le agricole, con i colleghi consiglieri regionali di ogni parte politica, perché questo è un problema di tutti, perché qui non c’è da nascondere nulla, ma c’è da condividere una posizione. E noi, almeno per la parte agricola, supportati dal mondo scientifico, che è l’università e i centri di ricerca, stiamo parlando di agroambiente, di cultivar resistenti e di tutta una serie di cose di cui il territorio si deve fare carico. Anche qui, i Comuni poi devono decidere, con i propri uffici, di dare una mano, di sollecitare, perché abbiamo sbloccato cinque mesi fa risorse importantissime del PSR e nella riunione di ieri l’Ordine degli agronomi denuncia i ritardi nel rilascio dei pareri paesaggistici. Allora, qua ci dobbiamo mettere tutti d’accordo. Ogni Comune ha le sue criticità di personale e di pratiche, ma una pratica che rischia di perdere i finanziamenti del PSR, dopo che li abbiamo sbloccati, ha diritto di precedenza. Se c’è da fare un accordo con l’ANCI, lo faremo tutti insieme.
Quello che voglio dire è che siamo impegnati sul piano di rigenerazione, che non è rigenerare solo un territorio in termini di paesaggio o in termini di economia. È l’insieme delle cose che fortifica l’azione e mette l’economia in movimento, tra l’altro togliendo questo paesaggio spettrale, che noi non possiamo più presentare in quella maniera. E i dati del turismo sono non incoraggianti, di più. Quindi, ci spronano a fare più velocemente, proprio per dare quel mix di paesaggio, economia e territorio che poi dobbiamo mettere in vetrina, come abbiamo saputo fare in questi anni, lanciando fortemente l’azione della Puglia.
Siamo pronti, quindi, Presidente, stiamo ragionando. Il distretto sta facendo un lavoro un po’ più particolare e meticoloso sul territorio, perché in capo a questo ragionamento, condiviso con l’assessore e l’assessorato, in maniera tranquilla, sto provando a tenere insieme un ragionamento. Io ho scritto al Ministro, che ho sollecitato lunedì scorso. Purtroppo, giovedì non posso raggiungere Firenze per gravi motivi familiari, mi collegherò in videoconferenza, ma non posso stare di persona, ve lo anticipo, ma saremo presenti in videoconferenza, con la struttura tecnica.
Continueremo a chiedere al Ministro come il Presidente ha scritto al Presidente Draghi: o arrivano i 7-800 milioni per fare l’operazione vera, seria e robusta, d’impatto, tra Lecce e Brindisi; oppure noi ragioneremo, come stiamo facendo, anche sulla prossima programmazione, dal 2023. Ma io, prima di parlare del 2023 devo concludere il 2021. Scusate, ma sono fatto così. Vorrei anche qualche risposta di chi… Dopo le pacche sulle spalle e le note del 18 febbraio, siamo arrivati a parlarne oggi, 14 settembre; io non ho gli atti ufficiali, l’impegno delle risorse e di soluzione dei problemi.
Io e i miei uffici ci siamo assunti delle responsabilità che vanno oltre il nostro ruolo. Lo faccio per la mia Regione, lo faccio per il ruolo; ma non vorrei che qualcuno si alzasse domani e faccia pure il Pierino della situazione. A quel punto, come mio solito, non considerando la poltrona, che non ho mai considerato, chiamerò i problemi per nome e cognome e darò nome e cognome a chi ha detto di fare e non ha fatto.
Aspettavamo da 15 giorni un’altra visita del Governo nel Salento, che è saltata due volte, a titolo informativo. Ecco perché ha acceso il microfono: così, gli atti di questa legislatura sono, come tutto, registrati e ognuno si assume la responsabilità di quello che dice. Dopodiché, noi accompagneremo il Governo nel Salento. Forse non prenderemo l’elicottero come in passato, lo faremo a piedi, o con qualche pulmino. Ma è bene che si rendano conto: prima di dare notizie a chi va a Roma, a voce singola, a parlare come se qui non avessimo già parlato, o tutti non fossimo impegnati sulla partita, il ragionamento è che le risposte non sono le pacche sulle spalle, né i “vedremo”, ma sono gli atti. E oggi, gli atti, pur stando nella legge, nel decreto interministeriale, non sono firmati.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore, grazie a lei. Se magari ci manda anche la lettera che ha fatto il Presidente, noi la condividiamo tutti quanti.
Grazie infinite.
Consigliere Bellomo, Conserva, De Blasi, Splendido, interrogazione n. 162: “Percorso di assistenza pazienti con postumi post Covid-19 a breve, medio e lungo termine”. Prego. Qui è arrivata risposta scritta. Ce l’avete, vero? Non si è acceso il microfono.
Speaker : BELLOMO.
Si è detto che le mozioni e le interpellanze dell’assessore Lopalco vanno spostate?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, non c’è l’assessore Lopalco. Quindi questa non la possiamo discutere.
Rispetto, invece, alla mozione firmata da tutti i Capigruppo, la n. 62, per la quale all’inizio della seduta vi avevo detto che l’assessore Lopalco la stava guardando e avrebbe dato delega mi ha riferito che, effettivamente, l’ha guardata, il parere è favorevole e delega l’assessore Piemontese.
Potremmo adesso affrontare quella mozione, la n. 62, firmata, ripeto, da tutti i Capigruppo. Se viene letta, la possiamo votare subito in Aula sapendo che c’è l’assessore Piemontese delegato.
Prego, Presidente Stellato.
La mozione è stata emendata dai Capigruppo e rifirmata con l’emendamento, per come emendata.
Speaker : STELLATO.
Grazie, Presidente.
Ovviamente, mi spiace della assenza dell’assessore Lopalco. Ritenevo necessaria la sua presenza su questo punto, ma sono certo che per delega l’assessore Piemontese saprà riportare puntualmente questo grido d’allarme, questo grido d’aiuto che sono convinto passi dai territori, da tutte le ASL pugliesi, perché, come tutti sappiamo, la carenza dei medici diventa ormai cronica. Io, però, anche se emendata da tutti i colleghi Capigruppo, anche da tanti altri colleghi che si sono mostrati sensibili alla tematica, non posso che raccontare quello che accade nella provincia di Taranto, nel nostro territorio. Insieme ad altri colleghi abbiamo potuto constatare sul posto la gravità della situazione. In particolare, non so quanti conoscono la realtà dei servizi di pronto soccorso che insistono nel territorio Ionico sono essenzialmente quattro. Di questi, uno nel versante orientale, a Manduria, l’altro nel versante occidentale, a Castellaneta, uno in Valle d’Itria, a Martina Franca, e uno solo ‒ badate bene, uno solo ‒ nel capoluogo ionico, che conta ben 190.000 abitanti.
Con un servizio ben organizzato sicuramente si potrebbe dare una risposta a chi arriva ai nosocomi necessitante di aiuto, di assistenza. Pensate che si arriva al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto ad avere soltanto due medici per turno su 200.000 abitanti. Pensate un po’ che cosa accade con un effetto imbuto del genere.
Interrogato il management della ASL, che, devo dire, si è prodigato per bandire i concorsi pubblici a tempo indeterminato, ad oggi, per 45 medici specialisti in medicina e chirurgia d’urgenza e di accettazione, questa procedura concorsuale ancora non viene a termine.
Seconda cosa importante. Non so se lo sapete, ma al pronto soccorso di Taranto vengono ormai reclutati medici addirittura senza specializzazione, cioè vengono presi, praticamente, a chiamata diretta e messi all’interno del pronto soccorso per sopperire la questione.
Io non potevo non condividere questo grido d’allarme, questa richiesta di aiuto che viene dalla mia gente, dal mio territorio. Abbiamo proposto delle idee. Abbiamo proposto di fare qualcosa, lo vedete all’interno della mozione, riguardo a delle borse di studio per gli specializzandi in medicina e chirurgia.
Stavolta voglio svestirmi dal ruolo istituzionale e vi prego di mettere in campo ogni utile iniziativa per risolvere questo problema dei medici in Provincia di Taranto. Guardate, la questione oggi viene anche lamentata, a giusta ragione, dall’Ordine dei medici, che per l’ennesima volta porta la questione sui tavoli istituzionali. A fronte di medici di famiglia, per novantanove medici di famiglia che vanno via, ne formiamo soltanto quarantadue. Se vogliamo evitare l’effetto imbuto nella struttura ospedaliera, sicuramente dobbiamo rafforzare la struttura territoriale di medicina.
Per questo vi prego di votare a favore di questo provvedimento, largamente condiviso, perché la gente di Taranto e provincia non può più aspettare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Assessore Piemontese, prego… Aspetti, assessore Piemontese. Ci sono prenotati? Prego, consigliere Tammacco.
Speaker : TAMMACCO.
Grazie, Presidente.
Vorrei ringraziare il consigliere Stellato per aver posto il problema, che è un problema di tutte le province, ma per quanto ha riferito in maniera particolare la provincia di Taranto è in una situazione particolare. Io chiederei al Governo di fare molta attenzione a questo problema, perché il pronto soccorso è il punto in cui tutti i cittadini ci vanno per primi. Non esiste un problema territoriale. Cioè, noi non possiamo prevedere la possibilità di avere dei pronto soccorso a una distanza di tempo troppo elevata, perché la salute del cittadino passa di lì. La mancanza dei medici, quindi questi concorsi che non vanno avanti, e non solo, anche i corsi di specializzazione, così come diceva il consigliere Stellato, sono pochi per quanto riguarda questo settore. La mancanza degli infermieri. C’è un concorso per infermieri che è partito parecchio tempo fa ed è ancora in itinere per quanto riguarda tutta la regione Puglia. Il problema degli stessi OSS, che entrano ed escono, sono a tempo determinato, non si sa per quanto tempo rimangono, hanno dato il loro apporto anche nel periodo del Covid e purtroppo devono uscire fuori. Anche perché, tra l’altro, c’è già una graduatoria approvata e non si dà corso a questo tipo di percorso.
Ebbene, soprattutto in questi ambiti, che sono gli ambiti del primo intervento, dell’intervento più importante, che dovrebbe vedere, tra l’altro, i medici più esperti accogliere i pazienti, e accoglierli subito, invece ci ritroviamo molto spesso sui giornali articoli di persone che attendono per ore, fuori dal pronto soccorso. Alcuni non riescono neanche ad avere la diagnosi in tempo, che purtroppo lasciano questa terra.
Un’attenzione particolare, quindi, a partire dai pronto soccorso, per poi andare su tutta una riorganizzazione generale della sanità, considerata anche l’esperienza Covid e considerati anche i fondi che co PNRR dovrebbero arrivare per i nuovi ospedali. Spero, credo che le varie battaglie in tutti i territori ci possano portare a strutture nuove, a strutture con personale soprattutto formato. L’assessore al ramo non c’è, e allora una preghiera – come diceva il consigliere Gatta, noi ci mettiamo con le mani aperte –, per fare in modo che ci siano più corsi di specializzazione in questo settore, e che vengano subito adoperate tutte le misure affinché coloro i quali stanno in concorso possano essere già assegnati, e siano tutti specializzati, perché serve personale di esperienza, nel settore medico, e l’espletamento urgente del concorso di infermieri e l’assegnazione degli OSS.
I primi soccorsi non possono non avere un punto di riferimento H24, perché molti, purtroppo, sono costretti a chiudere, arrivati ad una certa ora, perché i medici sono pochi. Dobbiamo quindi fare in modo che i nostri concittadini di tutta la Puglia possano avere un punto di riferimento, con persone competenti sotto tutti gli aspetti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Consigliere Di Gregorio, prego.
Speaker : DI GREGORIO.
Grazie, Presidente.
Ovviamente, quello che viene fuori dall’Aula, dal dibattito, è un’unica verità. Non credo ci sia un solo consigliere in quest’Aula che ogni giorno non riceva una telefonata, due telefonate, tre telefonate da persona che conosce e che segnalano che c’è un proprio caro, un proprio amico, che al pronto soccorso aspetta da 10, 11, 12, 15, 18 ore. Non dico numeri a caso: sono i numeri veri, quelli che vengono fuori dall’esperienza quotidiana di ognuno di noi.
La situazione della provincia di Taranto è particolarmente drammatica. La gestione del codice bianco e del codice verde sta assumendo connotati da guerra della sanità, perché non puoi far aspettare una persona di 80 anni, 85 anni, ma anche un giovane che ha un malore, del quale ancora non si sa l’entità, farlo aspettare 12-18 ore all’interno del pronto soccorso.
È evidente che va trovata una soluzione alternativa, va raddoppiato almeno il punto di intervento e la gestione dei codici bianchi e dei codici verdi deve essere fatta in maniera diversa per favorire gli interventi più urgenti.
Mi associo alla mozione, alla quale, ovviamente, darò il mio voto positivo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Di Gregorio.
Prego, consigliere Perrini.
Speaker : PERRINI.
A noi è arrivata adesso la mozione.
Bene ha fatto il collega Stellato a presentare questa mozione. Voglio anche ricordare ai colleghi Stellato e Di Gregorio che purtroppo questa problematica su Taranto va avanti almeno da dieci anni. È bene che la portiamo in Consiglio regionale per sollecitare tutto il Consiglio a prendere provvedimenti sul nostro territorio, ma è anche importante, in base a quello che ieri ho sentito, quello che ha scritto il collega Di Gregorio sul nuovo ospedale. Sul nuovo ospedale, lo dico da anni, lo ripeto oggi e lo ripeteremo sempre: abbiamo fatto richiesta di sopralluogo il 2 ottobre per tutto il gruppo, per vedere lo stato d’avanzamento lavori.
A gennaio del 2021 fu detto che entro un anno veniva consegnato il nuovo ospedale. Da esperienza di cantiere io dissi che quell’ospedale prima di tre anni non avrebbe visto la luce. Ieri ho letto quello che ha scritto il collega Di Gregorio, che parlava di un paio di mesi. Metto una firma se porta un paio di mesi di ritardo, ma io continuo a ripetere la data del 21 gennaio, quando dissi che ci volevano tre anni, ma per una questione soprattutto logistica e di operatività.
Non voglio entrare adesso su quello che sta succedendo nei vari ospedali della Puglia, con varie problematiche economiche, di quello che succederà. Non voglio fare polemica, ma lo dico da anni: Taranto non può aspettare che si costruisca il nuovo ospedale. Da lì dobbiamo partire. Se continuiamo a rimandare il problema – mi dispiace che non ci sia l’assessore Lopalco e il Presidente Emiliano – della costruzione del nuovo ospedale, noi non andremo da nessuna parte. Il discorso che hanno fatto i miei colleghi prima, del pronto soccorso: il pronto soccorso del Santissima Annunziata è un macello tutti i giorni. Piena solidarietà a chi lavora in quel pronto soccorso, in quelle condizioni.
Fa bene il collega Stellato a dire che c’è un unico pronto soccorso, che è quello del Santissima Annunziata. È impossibile che per una città come Taranto, con tutte le problematiche, ambientali e problematiche varie, ci sia un unico pronto soccorso nel centro della città. Da anni parlo del problema del pronto soccorso del Moscati. Più volte si è detto, prima di questa legislatura, di far riaprire quel pronto soccorso. Quando si tratta di emergenza su altre Province, su altre realtà, tutto viene fatto in emergenza e vengono messi i soldi nei capitoli. Non riesco a capire come mai su Taranto non viene adottata questa strategia.
Sono contento che i colleghi hanno presentato questa mozione, di maggioranza. Con tutto il mio Gruppo voterò a favore. Finalmente. È una battaglia che da anni sto svolgendo sul territorio.
Una cosa vi devo chiedere, cari colleghi di Taranto. Non pensiamo di aspettare il nuovo ospedale. Io ho presentato un ordine del giorno in Commissione anche sul problema della senologia. È impossibile che un problema così grave... A Taranto abbiamo alte incidenze tumorali al seno e facciamo un intervento a settimana, cioè il venerdì. I pazienti, dopo l’intervento, vanno a finire in reparti che possono essere di Ortopedia e di Urologia, perché manca un reparto per accogliere queste donne dopo l’intervento al seno.
Questo è un esempio di tutti i problemi che abbiamo su Taranto. Se ci concentriamo almeno su due o tre temi importanti, uno a livello oncologico e l’altro di pronto soccorso, prima di aspettare il nuovo San Cataldo, dobbiamo iniziare a fare questo tipo di intervento, perché la salute non può aspettare tre anni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, a lei.
Consigliere Splendido, prego.
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie per la parola, Presidente.
Ringrazio anch’io, ovviamente, il consigliere Stellato, che ha portato oggi in questo Consesso un tema sentito da tutti e da tutte le province, quindi dall’intera regione Puglia. Oggi mi soffermo un attimino a parlare della mia provincia, Foggia, laddove anche noi abbiamo una città con circa 170.000 abitanti, una provincia con circa 600.000 abitanti, ma soprattutto una provincia tra le più estese d’Italia, laddove mancano proprio pronto soccorso di prossimità, perché dal Gargano al Subappennino è tantissimo, ci vuole circa un’ora di tempo per raggiungere a volte il nosocomio, il pronto soccorso più vicino. Questo crea tanti problemi, ovviamente, e crea anche morte, la morte di persone che purtroppo non riescono a raggiungere il pronto soccorso più vicino. Il termine stesso “pronto soccorso” sta a significare un soccorso pronto, un soccorso immediato, ma purtroppo non avviene sempre così.
Ho ascoltato attentamente anche i colleghi che mi hanno preceduto, che parlano anche di aperture e di necessità di aprire altrove altre strutture, cosa su cui sono d’accordo, però voglio portare all’attenzione dei colleghi anche il caso di Foggia, laddove abbiamo sicuramente una struttura che spero si apra quanto prima, quella del DEU, bellissima, ultimata, immensa, però è una cattedrale nel deserto, perché mi risulta che il pronto soccorso è ancora ubicato presso la vecchia sede, ma quando ci sarà il trasferimento presso questo bellissimo nuovo plesso i turni notturni saranno attivati con due medici soltanto. Questo non soltanto provoca, ovviamente, lunghe file di attesa per i codici bianchi, verdi e così via, ma provoca anche attesa per i codici rossi, e quindi morti, morti che potrebbero essere evitate. In questi giorni è successo anche a San Severo, purtroppo. Spero che anche lui venga attivata quanto prima la stroke unit, per cui mi sono anche molto battuto.
Dovremmo ringraziare sempre e comunque il ruolo di questi medici, perché mi è capitato di restare una notte con mio padre al pronto soccorso e ho visto due medici che non sapevano più cosa fare, perché veramente l’afflusso è tantissimo in quanto, ripeto, la città è grossa e la provincia è immensa ed è estesa. Allora, non soltanto ovviamente strutture, ma anche personale, perché altrimenti avremo delle cattedrali nel deserto.
A nome della Lega ovviamente esprimo un voto favorevole a questa mozione. Dico anche che, purtroppo, le lunghe file d’attesa provoca anche malcontento da parte degli utenti, malcontento che a volte sfocia anche in atti violenti. Abbiamo sempre più medici, dalle parti della mia città e della mia provincia, che vengono aggrediti, perché la gente è disperata. Attenzione, non sto giustificando ovviamente questi atteggiamenti, però la presenza anche di più medici potrebbe evitare anche queste forme estreme di protesta.
Grazie della parola.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Vedo che ha chiesto di nuovo la parola il Consigliere Di Gregorio, per dichiarazione di voto.
Speaker : DI GREGORIO.
Scusi, Presidente, se ho ripreso la parola. È solo per ricordare che ho fatto una richiesta di audizione in Commissione sanità, sia dell’assessore alla sanità che del dottor Montanaro e del dottor Rossi, dell’ASL di Taranto. Questa avverrà lunedì 20. Invito quindi tutti i colleghi ad essere puntuali e presenti nella Commissione, in maniera che anche lì si possa discutere e vedere di trovare delle soluzioni veloci.
Mi accodo a quello che ha detto il collega Perrini, perché su queste cose la velocità è importantissima e non si può aspettare nemmeno più un giorno.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Consigliere Ventola, prego.
Speaker : VENTOLA.
Grazie, Presidente.
Circa questa mozione che nasce per l’ASL di Taranto, bene si sta facendo nel tener presente e coinvolgere l’intero territorio regionale.
Dico al vicepresidente, non so se sarà possibile eventualmente aggiungere, emendando questa mozione, ma comunque che rimanga agli atti, per essere propositivi e costruttivi, che una delle difficoltà che si stanno incontrato è proprio la carenza di medici. Nonostante… Vicepresidente, stavo dicendo: la vera difficoltà non è solo il fatto che alcuni concorsi siano fermi, ma è proprio la difficoltà di reperire personale, quindi medici idonei e pronti.
È già intervenuto il Governo, a proposito del famoso “decreto Calabria”. Nel “decreto Calabria” è stata data, poi è diventata legge, la possibilità che anche gli specializzandi all’ultimo anno potessero sottoscrivere dei contratti. È chiaro che non è specifica volontà, o meglio, competenza della Regione. Se però mutuando ciò che è già successo in Calabria potesse essere oggetto in Conferenza Stato-Regioni, questo potrebbe venirci in soccorso. La vera difficoltà che avremo dal mese di novembre, infatti, è che non ci saranno più medici del 118. Sono oltre 95, in tutta la Puglia, che vanno via, e coloro che stanno partecipando… Come sapete, il sistema del 18 funziona con le convenzioni, per cui con i concorsi in altre specialità, sempre di Medicina, gli stessi medici in convenzione, partecipando a quei concorsi, e molto spesso vincendoli, quindi idonei a concorsi a tempo indeterminato, lasciano proprio le prestazioni di 118.
Il “decreto Calabria” ha risolto questo problema. Potremmo eventualmente farci promotori che in Conferenza Stato-Regioni quel decreto diventato legge solo per il sistema sanitario regionale calabrese potesse anche essere esteso a tutte le altre regioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Consigliere Caroli, prego.
Speaker : CAROLI.
Grazie, Presidente. Solo per aggiungere una cosa rispetto all’intervento del collega Ventola. Approfitto perché io mi sono addentrato ancora di più. Chiedo al Vicepresidente, ove e dove fosse possibile, di velocizzare l’iter di alcuni protocolli che mi pare siano già stati sottoscritti tra alcune università ed alcune ASL. Mi riferisco al caso di specie, ad un protocollo già stilato, ma mancherebbe solo l’atto deliberativo, che potrebbe consentire ad alcune strutture ospedaliere, nel caso di specie, alla struttura di Brindisi, al Perrino, che è in grossa sofferenza, di poter utilizzare gli specializzandi in ortopedia. Quindi, ove e dove fosse possibile, chiederei di ampliare la platea e quindi rivolgersi anche ad altri specializzandi fino a rimpinguare gli organici utilizzando queste figure, ma le chiedo, cortesemente, chiedo la sua intercessione affinché si possa nel più breve tempo possibile sancire l’accordo con l’atto deliberativo e quindi dare risposte, nel caso di specie, al nosocomio, alla struttura ospedaliera del Perrino, perché in questo momento in particolare il reparto di ortopedia è in grossissima sofferenza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Assessore Pentassuglia, ha chiesto di intervenire?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Sì. Grazie, Presidente. Non lo faccio mai per rispetto a una tematica così importante, al fatto che si voti su una mozione per richiamare alcuni punti. Intanto chiederei al collega e ai colleghi che hanno firmato di non parlare di personale a tempo determinato, di parlare di personale, Massimiliano, perché la storia del tempo determinato è determinata da un vincolo di spesa del 2004, meno l’1,4, ed è una zavorra che nessuno vuole superare. Lo fece solo, in passato, il Policlinico di Bari, il direttore Dattoli, che rispose alla Corte dei conti dichiarando che non poteva chiudere i reparti, ma ci vuole una responsabilità dei Direttori generali a fare una cosa del genere, ad avere polso per andare poi a discutere con la Corte dei conti.
Parliamo di personale, perché è quello che serve, perché serve al pronto soccorso. Avete chiamato due territori che hanno dentro al pronto soccorso persone che stanno da nove anni senza specializzazione e non possono né partecipare al concorso né possono vedere prorogati i loro contratti.
Noi rischiamo di chiudere il pronto soccorso. Abbiamo ragazzi che stanno andando via dal pronto soccorso perché hanno avuto adesso la borsa di specializzazione. Quindi, da medici laureati, diciamo così, stanno abbandonando e stanno facendo un lavoro eccellentissimo, molto apprezzato dai cittadini.
Parliamo di assunzione di personale, quindi. Lo dico perché fortifichiamo l’azione anche del Presidente e dell’assessore. Perché? Qui bisogna rivedere i Piani di fabbisogno. Il MEF ha dato a una Regione in Piano operativo, come il nostro, minimo e massimo, ma in questa Regione ci sono quelli più scafati che hanno utilizzato la tabella verso il massimo e quelli che fanno i puritani, da cui io rifuggo, invece, che fanno le piante organiche per difetto, non considerando che quel “minimo 6” deve essere garantito di piena operatività. Chi ha la 104 o un’interdizione al lavoro notturno non può essere considerato nel turno. Quindi, creando ulteriore disagio.
Mi permetto di proporre un emendamento. Bisogna proporre alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni la criticità degli specializzandi. Non potendo partecipare ai concorsi, come si è sanato con la Madia, chi ha lavorato per almeno tre anni con assunzione la possibilità di stabilizzarlo, chi ha lavorato per 9 anni, 11 anni in un pronto soccorso e non ha determinato nessun danno, addirittura è così bravo che è stato riassunto con il contratto a tempo determinato, come fa a non partecipare al concorso o a non essere stabilizzato? Fatemi capire. Che cosa c’è?
Ci sono provvedimenti che vanno in questa direzione. Il tema avrà un riflesso. Quando parliamo di rete di emergenza-urgenza si arriva da soli al pronto soccorso con qualche parente, ma si arriva con il 118, che in questo momento ha la difficoltà che richiamava il collega Ventola. Chiedo scusa se li chiamo... Per essere seri e operativi tra di noi ed essere più forti nell’operazione di una mozione che porta a chiedere una implementazione, in attesa che noi in Giunta... Non so se l’assessore Lopalco la porterà alla Giunta di domani mattina alle 10. Esattamente stiamo sollecitando, ma solo la settimana scorsa si è chiusa l’intesa con le università, la possibilità di clinicizzare alcuni reparti. È veramente assurdo non avere gli specializzandi all’interno delle corsie, che sono i medici che domani governeranno il reparto. Su questo davvero massima apertura.
Volevo evidenziare queste tre cose, perché i termini generali, partendo dal pronto soccorso, devono riguardare l’intero sistema salute, dal 118, perché può stabilizzare, lasciare a casa ed evitare di ingolfare l’ospedale, e non un’ambulanza che viene portata lì. Per non parlare, e chiudo, del fatto che le ambulanze vengono determinate dalle centrali, e quello che succede al Santissima Annunziata succede in qualche altro pronto soccorso, che a differenza di altri, anziché avere 8-9 dirigenti di presidio, ne hanno appena 4-5, quindi si crea un imbuto, che diventa complicato gestire. Ma questa è altra storia. Lo vedremo cammin facendo.
Parto dalla mozione. Come sapete, non intervengo mai nel rispetto, però consentitemi, sono anche un consigliere regionale, mi permetto, per fortificare l’azione di una mozione, perché vedo che è condivisa da tutti, è un tema sensibilissimo, di cui tutti dobbiamo farci carico, altrimenti la Calabria perché va agli onori della cronaca ha un decreto, noi che continuiamo a essere in un piano operativo, che siamo in emergenza ambientale, che siamo, che siamo, perché le emergenze di Taranto e Brindisi non sono seconde a quelle di Lecce, e poi un giorno spiegheremo il perché, al di là… Anche il nuovo ospedale: scusate, se non ci sono i medici, che abbiamo la nuova struttura bella, ammodernata e pulita, e non c’è chi la manda avanti… La gente ha bisogno di medici, quindi ha bisogno di radiologici, come ha bisogno… con un modello organizzativo che non ti fa stare tante ore. Però, la consulenza chiesta dal medico per assumersi la responsabilità di una dimissione deve essere supportata da tutto il resto della filiera. Quindi, facciamo il gioco delle tre carte? Scarichiamo sul pronto soccorso o sul 118, e chi sta dietro, i radiologi, chi sta dietro, gli ecografisti, chi sta dietro, il laboratorio di analisi, se non c’è la continuità in questo, di che cosa stiamo parlando?
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Consigliere Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Io sono assolutamente favorevole a questa mozione, però, volevo porre l’accento… Vedo che l’assessore Pentassuglia bene ha fatto a integrarla. Non so se ha fatto un intervento anche per quel che riguarda i medici del 118, che prestano servizio nei pronto soccorso, perché io ho presentato, mesi fa ormai, una mozione, e colgo l’occasione per sottolineare che probabilmente dovremmo un po’ rivedere il sistema, Presidente, di convocazione per quanto riguarda le mozioni, perché ci sono delle mozioni che probabilmente hanno un’importanza oggettiva e che rischiano di arrivare in Aula dopo mesi, mesi, mesi e mesi. C’è un problema, mi permetto di sottolineare. Ma volevo far presente che c’è un’assurdità. In Conferenza Stato-Regioni, oltre a quello che diceva e sottolineava giustamente l’assessore Pentassuglia, probabilmente bisogna far capire che non è possibile che i medici del 118 a convenzione possono lavorare in pronto soccorso anche per cinque, sei, sette, otto, dieci anni, ma se poi si fa un concorso per assumere dei medici per lavorare in pronto soccorso a tempo indeterminato, questi non possono partecipare. Un medico del 118, cioè, ti mantiene un pronto soccorso aperto, perché in molti pronto soccorso senza quei medici, senza quelle convenzioni, i pronto soccorso sarebbero chiusi.
Poi, quando dobbiamo assumere i medici a tempo indeterminato per il pronto soccorso, questi non possono partecipare. Chiaramente, non appena hanno un’altra occasione, se ne vanno. Queste cose, che siamo noi a vedere sui territori, a vivere sui territori, probabilmente, a un legislatore nazionale, perché qui c’è un problema di legge nazionale, un po’ distratto, da questo punto di vista, dobbiamo far presente che non è possibile che uno può fare il medico in pronto soccorso per dieci anni, se serve a noi, magari anche tutta la vita; ma se poi bisogna stabilizzarlo e quindi farlo diventare medico del pronto soccorso perché fai una procedura di evidenza pubblica, non può partecipare; con il paradosso che molti concorsi, per assumere medici di pronto soccorso, vanno deserti perché non ci sono coloro che hanno la specializzazione ad esercitare. Continuiamo quindi a prenderci in giro: abbiamo i medici del 118 in pronto soccorso, pagati un botto di soldi, perché a convenzione si paga un botto di soldi, ma non possiamo assumerli a tempo indeterminato, perché c’è questa norma che prevede, a mio avviso, vista l’epoca in cui viviamo, qualcosa di assurdo.
Quella norma vale se c’è un’offerta di medici, quindi fare filtro, fare selezione. Questi non hanno capito, non si rendono conto che non ci stanno proprio, mentre vanno a mettere ulteriori balzelli. Questo andrebbe detto con urgenza al legislatore, occorre far capire loro che non possiamo permetterci di chiudere i pronto soccorsi perché c’è una legge che non è rispondente alle esigenze.
A me pare evidente, mi pare un paradosso. Io chiedo, se i presentatori della mozione sono d’accordo, di integrarla con questo passaggio. Magari, la ritiro proprio, la mia, visto che chissà quando arriverà, ma credo che sia importante. Ripeto, è un passaggio importante: dare la possibilità ai medici che fanno il loro lavoro da tre, quattro, cinque anni nel pronto soccorso, di poter partecipare ai concorsi che vengono banditi per assumere medici del pronto soccorso, e che spesso vanno deserti. Bisogna darla questa possibilità. Altrimenti, questi non appena avranno un altro buco se ne andranno a fare anche i medici generici. Lo fanno quotidianamente. Noi continuiamo a stare così, continuiamo a far finta di nulla. Noi possiamo poco, ma bisogna metterlo in evidenza, necessariamente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Assessore Piemontese, prego.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio.
Grazie, Presidente.
Ho avuto modo di interloquire questa mattina con il collega Lopalco che è impossibilitato, da ragioni oggettive, ad intervenire in Aula questa mattina, e si scusa.
Per le ragioni che sono state espresse sostanzialmente da tutti i colleghi che mi hanno preceduto, è evidente che il Governo regionale, anche sulla scorta degli emendamenti che sono stati presentati e che quindi hanno reso questa mozione non più attinente solo ed esclusivamente a singole realtà, ma estesa a tutto il territorio regionale, sulla mozione presentata dal collega Stellato è chiaro che esprimiamo parere favorevole, anche con le osservazioni che sono state fatte dai colleghi.
Su questo vi chiedo, se è possibile, di inoltrarci una mail sulla questione del Perrino e sul decreto Calabria, in maniera tale da poter verificare meglio con gli uffici e con il collega Lopalco e lasciare anche una traccia scritta, così lavoriamo in maniera più efficiente.
Condivido le finalità degli interventi che sono stati fatti, così come, da ultimo, dal collega Tutolo che con me sfonda una porta aperta perché chi ha aderenza con le dinamiche reali del territorio si rende conto che quello che diceva lei prima è assoluta verità, assoluta realtà. Soprattutto sui medici convenzionati del 118 è una roba che ci fa scontrare con una norma assolutamente, non voglio dire “anacronistica”, ma non aderente alla realtà.
Abbiamo vissuto un’estate in cui avevamo difficoltà a coprire le postazioni di 118 per carenze oggettive di medici. Non ce ne sono proprio. Lì, anche a fronte di quelli che avevano chiesto una stabilizzazione... Abbiamo seguito diverse questioni, anche su tutto il territorio regionale. I dinieghi per questa norma e per dinamiche burocratiche assolutamente assurde. Questi, naturalmente, esasperati da una dinamica di precariato, sono andati a fare altro, magari anche nella stessa Azienda sanitaria locale, nelle stesse ASL, ma via da postazioni in cui, da anni sottoposti ad un livello di precarietà non più sostenibile e a fronte del diniego a vedersi riconoscere un tempo indeterminato, è evidente che hanno abbandonato. Su questo mi auguro che il legislatore nazionale faccia quella riflessione che lei sottolineava prima.
Chiaramente condivido, e penso che lo condivida anche il collega Lopalco, quanto rilevato dal collega Pentassuglia. Sapendo e conoscendo la sua competenza anche in materia, credo di poter da subito esprimere parere favorevole anche all’emendamento che ha proposto il collega Pentassuglia.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Scusi, assessore Pentassuglia, ci può leggere l’emendamento da inserire? Può integrare la mozione con l’emendamento?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Chiedevo al proponente e poi ai sottoscrittori di eliminare “tempo determinato”, quindi di dire “di autorizzare ad assumere ulteriore personale medico”. Vi ho detto qual è il tema che impatta sul tempo determinato.
Poi, di rivedere i Piani di fabbisogno del personale, per le motivazioni che vi ho esplicitato, ci adeguiamo a delle tabelle del MEF, di proporre alla Conferenza dei Presidenti e al Governo nazionale la criticità dei non specializzati, seppur impegnati nelle attività sanitarie, e di rivedere con il Governo nazionale il principio del cumulo dei redditi. Questo significa che uno che esce dal pubblico non può rientrare a lavorare nel pubblico, uno che esce dal pubblico può andare a lavorare nel privato. Se noi, in attesa degli specializzandi e dei posti vacanti, vogliamo riprendere qualcuno che in quel reparto lavorava e se ne è andato solo perché magari qualcuno ha detto che cambiava il sistema pensionistico, che è il tema più ricorrente, pur volendo rientrare, per supportare, per fare i turni, per dare una mano a condurre quel reparto, non lo può fare, perché, mentre può lasciare il pubblico ed entrare nel privato, pubblico con pubblico c’è il divieto di cumulo dei redditi, che è una cosa anacronistica e abnorme, su cui la Commissione politiche della salute si era pure espressa favorevolmente già l’anno scorso, ma il Governo ancora non ha risposto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso mettiamo al voto l’emendamento, così come descritto e illustrato dall’assessore Pentassuglia. Ripeto i termini… Consigliere Caroli, prego.
Speaker : CAROLI.
Rispetto al contenuto dell’emendamento, chiedo se fosse possibile, assessore, integrare. Dato che ci sono già dei protocolli sottoscritti, si chiede che venga velocizzato l’iter per l’approvazione in Giunta di questi protocolli. Pare, infatti, che i protocolli siano già stati sottoscritti tra le università e l’ASL. Mancherebbe la certificazione del passaggio in Giunta. Quando dico alcune università, mi riferisco nel caso di specie all’università di Chieti, facoltà di ortopedia, dove è già stato sancito. Quindi, se fosse possibile velocizzare, visto che comunque sia sono già pronti. Bisognerebbe solamente certificare il tutto con un passaggio in Giunta. Quindi, si chiede di stimolare la Giunta acché si possa approvare il prima possibile.
Speaker : PRESIDENTE.
Il suo è un ulteriore emendamento? Oppure, l’assessore Pentassuglia se ne fa carico nell’emendamento? O è uno stimolo, una richiesta? Okay. Va bene.
Sull’emendamento presentato dall’assessore Pentassuglia, apriamo la votazione.
La votazione è aperta.
Può scrivere un emendamento.
Scriva un emendamento e facciamo un’altra votazione sull’emendamento suo.
Intanto adesso però chiudiamo la votazione, perché siamo in votazione.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
La mozione è quella del 13 maggio 2021? Dice “impegna la Giunta regionale a farsi portavoce presso il Governo affinché ponga rimedio alla grave carenza di personale nelle strutture di pronto soccorso, medicina d’accettazione e d’urgenza, consentendo anche ai medici non specializzati, che ivi prestano la propria attività lavorativa da almeno cinque anni, di partecipare ai concorsi banditi per i posti di dirigente medico d’accettazione o d’urgenza a tempo indeterminato”: è questa.
Questo diventa allora un emendamento a questa mozione, aggiuntivo, che mettiamo in votazione.
È chiaro per tutti, colleghi?
Grazie. Non c’è bisogno che la rileggo, vero? Possiamo aprire la votazione.
Il parere del Governo è favorevole.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Ora passiamo al voto sulla mozione.
La votazione è aperta. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
La mozione è approvata all’unanimità.
Noi adesso abbiamo l’interrogazione n. 168, a firma della consigliera Laricchia. Con i tempi poi chiudiamo con questa e passiamo alle mozioni. C’è una precedente… È vero. C’è una mozione precedente che abbiamo dovuto rinviare
Consigliera Laricchia, prego, la illustri.
Speaker : LARICCHIA.
La mia presentazione sarà molto più breve del previsto, perché è superata. Ho anche ricevuto risposta scritta. Ormai la considero superata, dopo aver consultato il territorio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo.
Presidente Emiliano, scusi, all’inizio della seduta c’era la prima interrogazione dei consiglieri Ventola, Caroli, De Leonardis, Gabellone, Perrini e Zullo.
Rispetto a questa interrogazione c’è stata anche risposta scritta, solo che il consigliere Ventola e gli altri chiedevano di illustrarla in sua presenza.
Lei ha la risposta scritta? Altrimenti gliela diamo. Certo.
Prego, consigliere Ventola.
Speaker : VENTOLA.
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione la presentammo nel mese di febbraio e riguarda i dispositivi personali di sicurezza e altri interventi che sono stati realizzati con soldi pubblici per l’emergenza Covid in capo alla Protezione civile.
Noi abbiamo ricevuto risposta scritta, però lo voglio solo stigmatizzare, Presidente, affinché questo non accada più. Magari ci possono essere altri momenti, se non in questo Consiglio, dove si può dare piena completezza alla risposta. Obiettivamente abbiamo posto cinque domande, ma a queste domande è stata data risposta solamente al primo quesito e a parte del quinto.
Ci sono una serie di situazioni che credo siano interessanti per i pugliesi, per capire realmente cosa è accaduto. Per fugare qualsiasi tipo di dubbio, quantunque dovessero esistere. Quando noi poniamo delle interrogazioni non è per far perdere tempo a chi risponde, ma soprattutto per rendere pubblico come vengono spesi i soldi pubblici. Tra l’altro, tra un po’ saremo chiamati ad approvare una variazione di bilancio, nei prossimi Consigli, proprio che afferisce alla spesa durante il periodo Covid 2020, gestita dalla Protezione civile.
Le faccio un esempio. Non credo sia difficile sapere a chi sono stati distribuiti i dispositivi di sicurezza. È sufficiente avere un elenco, ma a noi non è dato saperlo. Così come il materiale acquistato dalla Protezione civile pugliese e l’elenco dei fornitori, chi sono stati gli intermediari e quanto sono costati per singoli fornitori. Non ci è data risposta. Così come quanto materiale è stato acquistato dalla Protezione civile all’estero, quanto dai Paesi asiatici, quanto è costato e chi sono stati gli intermediari commerciali, professionali o istituzionali. Chi dell’Amministrazione regionale se ne è occupato. Se i prodotti acquistati erano tutti certificati quando sono arrivati in Puglia. A questo non c’è risposta. Come è stato distribuito il materiale, soprattutto per quanto attiene alle municipalità, ai Comuni. Anche questo non ci è dato saperlo.
Rispetto alla realizzazione di una fabbrica, quali sono stati i costi per realizzarla, ma soprattutto chi sta lavorando, chi sono i dipendenti, di chi sono, a chi fanno riferimento. Io credo che queste cose come Gruppo le abbiamo chieste senza nemmeno sbraitare più di tanto, anzi, proprio perché alla fine credo che sia indispensabile per tutti sapere effettivamente che cosa è accaduto. Ci mancherebbe altro che lei possa rispondere nel merito, però quando si darà lettura alla risposta a firma dei dirigenti competenti si renderà conto che a quello che le abbiamo chiesto non è stata data risposta. È stata fatta una bella relazione sull’operato, ci mancherebbe altro. Spesso nei Consigli regionali, ma soprattutto nelle Commissioni abbiamo avuto la possibilità di audire e apprezzare in alcuni casi il lavoro che è stato prodotto, ma queste sono delle domande ben specifiche, una mezza paginetta e si rispondeva, e invece questo non è accaduto.
Per questo non ci riteniamo soddisfatti. Comunque, onde evitare che magari si possano creare altre situazioni poco piacevoli, siccome di qui, come le dicevo poc’anzi, a qualche settimana, a qualche giorno sicuramente saremo chiamati a votare una variazione di bilancio, magari quella può essere l’occasione per rispondere puntualmente alle domande che abbiamo posto, che poi sono le domande che si fanno i cittadini, evitando magari strumentalizzazioni di sorta, che mai nessuno ha voluto porre in essere in un momento così drammatico e difficile.
Per questo ci dichiariamo insoddisfatti, sperando che magari in un prossimo futuro lei, o per il tramite dei dirigenti competenti, possa rispondere puntualmente a quelli che sono stati i nostri semplici, quasi scolastici – oserei dire – quesiti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Chiudiamo con le interrogazioni e passiamo alle mozioni.
L’assessora Maurodinoia è uscita un secondo e sta per tornare. Mi ha chiesto di poter esaminare il punto n. 62) appena ritorna. Sta facendo un’incombenza. Prego? La mozione n. 2 è ritirata. Anche la mozione n. 3.
Passiamo alla mozione n. 62, a firma Paolo Pagliaro “Candidatura a fondi Piano nazionale complementare per la realizzazione alta velocità ferroviaria fino a Lecce”.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Cari colleghi e colleghe, questa è una mozione con la quale vogliamo tornare in modo incisivo su questo argomento, un argomento importantissimo per il Salento e per l’intera Puglia.
Di basilare importanza è quello che riguarda l’alta velocità fino a Lecce. Prima di entrare nello specifico di questa mozione, voglio ricordare che il 23 marzo, il Consiglio regionale votò all’unanimità questa mia mozione, con la quale impegnava la Giunta a predisporre – leggo testualmente – “ogni utile ed idonea azione per reperire le risorse necessarie per mettere finalmente in cantiere la necessaria estensione della linea ferroviaria alta velocità fino a Lecce”.
Oggi mi chiedo, e vi chiedo, ma soprattutto chiedo al Presidente Emiliano, che proprio ieri ha detto che obbedisce ed è al servizio del Consiglio regionale, come si è dato seguito a quell’impegno. Nel 2021 è incredibile accettare supinamente che la zona in cui inizia l’Italia, lo voglio sottolineare ancora una volta perché l’Italia inizia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari, rimanga isolata e viaggi a velocità diversa, non solo rispetto all’intera nazione, ma addirittura rispetto ad altre aree regionali. Un gap figlio di politiche Bari-centriche che hanno sempre dimenticato il Salento. Adesso, dopo tante occasioni perse, abbiamo l’ennesima: ci sono 4,6 miliardi di euro nel PNC, il Piano nazionale complementare al PNRR; sono stati sbloccati dal Consiglio dei Ministri proprio nei giorni scorsi e servono per compensare gli squilibri strutturali al Sud. Queste somme devono essere usate soprattutto per interventi su strade, autostrade, ferrovie, porti e aeroporti, oltre che su scuola e sanità. Sono fondi che puntano a rimettere in carreggiata il Sud, superando così questo gap infrastrutturale e, in particolare, attenzione verso le zone più disagiate, quindi il Salento sotto il profilo infrastrutturale sicuramente lo è.
Quindi, vi chiedo, Presidente le chiedo: se non ora, quando? Questa è l’ennesima occasione giusta, da non perdere assolutamente, per candidare il progetto dell’alta velocità Napoli-Bari-Lecce- Taranto e sanare il divario infrastrutturale dei trasporti su ferro che condanna il Salento all’arretratezza. Ecco il motivo di questa mozione: impegnare la Giunta regionale ad adoperarsi per l’inserimento di questo progetto nell’elenco delle opere che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti presenterà al Governo, candidandolo così al finanziamento, attingendo appunto da queste risorse aggiuntive del Piano nazionale complementare.
A questo punto, in questo particolare momento serve uno sforzo concreto e forte da parte sua, Presidente – quando vuole, si fa sentire e la sua voce giunge fortissima a destinazione – quindi il suo impegno personale, quello della Giunta, a cominciare dall’assessore Maurodinoia, che ha sempre perorato questa causa, perché dobbiamo farcela. Se non ora, quando?
Spero che questo argomento ci trovi ancora una volta tutti d’accordo e che questo sia un nuovo inizio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Non ci sono iscritti a parlare. Prego, assessore.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Presidente Pagliaro, nella consapevolezza che l’Italia non termina a Bari ma a Santa Maria di Leuca, le posso dire che, nonostante il PNC, quindi il Piano complementare nazionale, preveda ulteriori risorse, ma per la compensazione degli squilibri strutturali con il Nord relativamente a quelle che sono le opere già finanziate con il PNRR, quindi alle ferrovie regionali, nella fattispecie Ferrovie Bari Nord, quindi Ferrotramviaria, e FAL, Ferrovie Appulo-Lucane. Nonostante ciò, io accolgo favorevolmente questa sua richiesta, perché sono convinta che insieme al Presidente Emiliano riusciremo a portare l’alta velocità di rete – sottolineo di rete perché la Napoli-Bari non è alta velocità, ma è alta velocità di rete – fino a Lecce.
Voglio anche rispondere a un altro quesito, perché giustamente lei dice che abbiamo preso un impegno qualche tempo fa, probabilmente nel mese di marzo, ora non ricordo, e le volevo dire che proprio per ottemperare a quello che era l’impegno da lei richiesto l’Assessorato ha avuto diverse interlocuzioni con il Ministero dei trasporti e abbiamo deciso congiuntamente di sottoscrivere un protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Ministero dei trasporti e Rete Ferroviaria Italiana. Questo protocollo d’intesa è la costituzione di un gruppo di lavoro per il potenziamento della linea Bari- Lecce, che è il pezzo mancante dell’alta velocità di rete, per individuare ovviamente gli interventi di tipo infrastrutturale e tecnologico, ma soprattutto finalmente per elaborare una soluzione progettuale perché abbiamo la necessità anche di quantificare il fabbisogno in termini di risorse.
Quindi, il mio parere su questa mozione è assolutamente favorevole. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono altri interventi? Prego, consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Chiaramente mi soddisfa ancora una volta l’impostazione della risposta dell’assessore Maurodinoia. Però non so se è possibile – chiedo troppo, Presidente Emiliano? – poterla ascoltare su questo tema. È un tema che lei sa, è un tema forte, sentito nel nostro territorio, che ha visto anche tutti uniti, partecipi in una grande manifestazione di popolo presso la stazione ferroviaria di Lecce. A me farebbe molto piacere sentire anche il suo punto di vista e magari la sua presa di impegno perché questa infrastruttura si possa finalmente avere e possa raggiungere il Salento, come sa una meta ambita dal turismo internazionale, ma ogni anno – adesso siamo a fine stagione –, anche quest’anno, riscontriamo moltissime lamentele per come è difficile da raggiungere.
Se gentilmente potesse dirci qualcosa, ci farebbe felici.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Emiliano, il Presidente Pagliaro vorrebbe sapere un suo parere.
Consigliere Caroli, prego.
Speaker : CAROLI.
Grazie, Presidente.
Approfitto per chiedere, vista la presenza dell’assessore Maurodinoia, se fosse possibile, in questo caso dobbiamo andare a trattare una problematica differente, che è quella delle Ferrovie Sud-Est, ma si parla comunque di trasporto via ferrovia, e mai come in questo momento è quanto mai necessario che io seguiti a ricordarle l’impegno preso sia da lei in audizione che da parte del management di Ferrovie del Sud-Est circa l’inizio delle attività e dei lavori per i primi del mese di settembre, lavori che prevedranno o dovrebbero prevedere, stanti gli impegni presi, l’elettrificazione della tratta Martina Franca-Lecce.
A tutt’oggi dell’inizio dei lavori o, comunque, delle prime attività non mi è dato di sapere nulla. Ma quello che è di più – a questo punto faccio appello anche al suo essere donna – le chiedo di rispettare l’impegno preso in quell’audizione a non utilizzare più i vecchi locomotori, le cosiddette “littorine”, che, mi creda, sono indecenti, sono impresentabili, e che, considerato l’approssimarsi dell’apertura dell’anno scolastico, ritengo non siano consoni, confacenti all’utilizzo da parte dei giovani studenti. Quindi, le chiedo cortesemente e le chiedo di usare la sentinella. Controllerei da domani mattina perché, ripeto, non è prima di tutto un bel vedere anche da parte dei turisti, perché sembra di tornare indietro di quasi sessant’anni. Ma, ove fosse possibile, le chiedo di entrare all’interno di uno di questi locomotori e si renderà conto che non vengono rispettate minimamente le norme igienico-sanitarie. Perlomeno, nell’attesa e nelle more che questo benedetto intervento di elettrificazione della tratta Martina Franca-Lecce possa finalmente partire, si dia almeno dignità ai fruitori di questi treni dandogli locomotori più accettabili.
Inoltre, ove fosse possibile, io chiedo, considerato il susseguirsi di eventi importanti, in questo caso parlo di sinistri, che hanno portato fortunatamente solo a lesioni, ma abbiamo scongiurato anche gravi danni a persone e a cose, la possibilità di poter intervenire, con nuovi sistemi di protezione automatica integrati, nei vari passaggi a livello. È un susseguirsi di verificarsi di eventi. Mi riferisco alla tratta sempre Martina Franca-Lecce che, purtroppo, seguita ad essere una tratta di serie B o di serie C rispetto alla tratta Martina Franca-Putignano-Bari, che finalmente vede un susseguirsi di locomotori che sfrecciano a cadenza di un’ora, quindi con dei servizi decisamente maggiori, rispetto a quello che accade nella tratta sud, che va a collegare la Valle d’Itria con la provincia di Lecce. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, collega Caroli. Assessora Maurodinoia, vuole rispondere?
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Sì, rispondo, anche se non è attinente alla mozione. Volevo rassicurare il consigliere Caroli, perché non appena i lavori di elettrificazione saranno terminati, come dice lei, dobbiamo anche monitorare affinché questa opera si possa realizzare nel più breve tempo possibile, ovviamente anche i vagoni saranno diversi perché saranno adeguati ai nuovi standard.
Ricontatterò Ferrovie Sud-Est e l’amministratore delegato per chiedere, nelle more, di poter sostituire, laddove fosse possibile, i mezzi per ovviare a questo inconveniente.
Magari la aggiornerò su quello che Ferrovie Sud-Est mi risponderà. Per i sistemi di sicurezza le posso garantire che anche Ferrovie Sud-Est metterà in atto tutte queste azioni e quindi ci saranno i nuovi sistemi di sicurezza, perché sono finanziate dal PNRR
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Quindi, il parere sulla mozione?
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
L’ho dato ed era favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
La votazione è aperta. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
L’assessore era qui, non è riuscita a… Che è successo?
Risultano in Aula votanti, ma non risultano tra i votanti, consiglieri che sono presenti.
Allora, scusate, se siete tutti d’accordo, se siamo tutti d’accordo, rivotiamo. Siamo tutti qui in Aula! Prego.
Allora rivotiamo. La votazione è aperta. Avete votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
La mozione è approvata.
Procediamo con la mozione n. 4: Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Joseph Splendido “Vaccinazioni antiCovid-19: utilizzo delle dosi giornaliere avanzate ai dipendenti della grande distribuzione, ai portalettere e addetti uffici postali che svolgono attività a diretto contatto con il pubblico”.
Mi pare che sia superata? Prego.
Speaker : BELLOMO.
È evidente che è un tantino anacronistico discuterne oggi, e quindi va ritirata, però verrò a ritirarla la prossima volta che viene l’assessore, perché forse sarà la ventesima che sono costretto a ritirare per anacronismo. Forse se a queste mozioni illo tempore l’assessore si fosse degnato di risponderci, anche negativamente, forse avremmo dato un contributo. Quindi, la rimandiamo a quando ci sarà l’assessore, è evidente che la rifarò, però per l’ennesima volta l’assessore prenda atto che non sa fare il suo lavoro.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, ad onor del vero l’assessore è sempre stato presente qui in Consiglio.
Speaker : BELLOMO.
Non parlo della presenza fisica. Dico che alle mozioni e alle interrogazioni si dà una risposta, soprattutto a quelle contingenti. Parlavamo di vaccinazioni, e siamo ben oltre queste vaccinazioni, così come di altri argomenti, ed è evidente che arriviamo oggi a perdere del tempo su qualcosa che all’epoca aveva la sua utilità.
Le anticipo, quindi, il mio ritiro, però la rifarò quando ci sarà l’assessore e gli ridirò quello che ho già detto in altre occasioni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Mozione al punto n. 5), a firma dei consiglieri Giuseppe Tupputi e Gianfranco Lopane: “Istituzione della nuova programmazione PSR di una misura a favore dei Comuni per la manutenzione delle strade interpoderali”.
Prego. Chi interviene? Consigliere Tupputi, prego.
Speaker : TUPPUTI.
Se siamo d’accordo, io darei per letta la mozione e mi riserverei di intervenire a seguito dell’intervento del Governo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Prego, Assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Con riferimento a questa mozione e come ho avuto modo di rendervi già esplicito, abbiamo avuto parere favorevole dal partenariato, perché nella rimodulazione delle risorse per i due anni di transizione 2021-2022 la Regione Puglia aveva il termine entro il 31 luglio di fare la proposta a Bruxelles per i fondi della transizione. La prima settimana di luglio abbiamo chiuso l’intesa ed entro il 16 luglio abbiamo mandato a Bruxelles la richiesta di rimodulazione, che tiene dentro le risorse per le strade rurali, in capo ai Comuni perché nell’interlocuzione precedente non c’è stata data la possibilità di lavorare con i GAL per le diverse questioni che poi approfondiremo. Comunque, saranno risorse disponibili e, se questo mese Bruxelles ci dà il via libera definitivo per iscritto, impegneremo le strutture a fare i bandi tra ottobre e dicembre a favore dei Comuni per le strade rurali. Sapete che per le strade comunali la Giunta mise altre risorse. Abbiamo già deliberato.
Approfitto dell’occasione, visto che stiamo parlando di strade rurali, per dirvi che stamattina sono stato a visitare un’azienda che, purtroppo, ha visto abbattere il proprio tendone per attività molto pericolose, per le quali la settimana prossima sarà di nuovo in collegamento con il prefetto della BAT che è molto sollecito su questo aspetto, perché io ho denunciato una serie di attività. Scusami, Paolo. Questo è un tema delicato, delle aziende taglieggiate dai delinquenti.
Mercoledì ci sarà l’incontro con il prefetto, il terzo incontro con il prefetto della BAT e le organizzazioni di categoria. Partendo proprio da quella che era l’attività che nel Salento, come nella BAT, nell’area di Foggia come in altre aree, più o meno evidenziate da denunce esplicite, ma anche da denunce che ho raccolto io e girato… Sua Eccellenza il prefetto di Bari, la dottoressa Bellomo, ha convocato, su mia richiesta e quella del Presidente Emiliano, il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, perché non ho firmato da solo. Questo è un tema veramente delicato che deve vedere le Istituzioni muoversi all’unisono.
La cosa è stata fatta. Recupereremo la BAT la settimana prossima. In quella occasione io mi sono permesso di mettere a disposizione risorse della programmazione anche per la sorveglianza passiva delle aree rurali, cosa chiesta nella stessa riunione con Bruxelles e i bandi saranno pubblicati non appena arriva l’okay definitivo. Sono azioni coordinate in capo alla Prefettura, coordinate sul territorio dei Comuni, con i Carabinieri che ci sono dappertutto, dove ci sono i gruppi interforze. Sarà la Polizia di Stato a coordinare queste azioni. Lo abbiamo già definito.
Il finanziamento sarà messo a disposizione dei Comuni. Per cui, anche le aree rurali saranno oggetto di questa attenzione che mira non solo a limitare il più possibile le attività delinquenziali per quello che abbiamo potuto verificare, ma ci permetteremo di integrare, e mi auguro di chiudere anche qui l’intesa con […] di utilizzo di satelliti e quant’altro, perché, fatto l’accordo per il riuso e il recupero delle plastiche e il recupero a mare, capite bene che dobbiamo lottare contro l’abbandono indiscriminato di ogni tipo di rifiuto nelle nostre aree rurali. Continuiamo a mettere a disposizione risorse. Non lo fa solo l’agricoltura, lo fa l’Assessorato all’ambiente con la collega Maraschio. Dobbiamo provare a utilizzare al meglio quelle risorse. Per cui, faremo anche questa operazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Consigliere Tupputi, prego.
Speaker : TUPPUTI.
Grazie, Presidente. Solo per rimarcare ancora una volta la consueta attenzione dell’assessore Pentassuglia al mondo agricolo nella sua interezza. Sono contento sia per la risposta positiva in merito alla mozione presentata, e che andremo da qui a poco a votare, ma anche e soprattutto per ciò che ci ha detto in merito ai finanziamenti per la videosorveglianza integrata, che era un altro punto che avevamo attenzionato come Gruppo consiliare. Grazie all’assessore e a tutta la Giunta.
Speaker : PRESIDENTE.
Se non ci sono altri interventi, mettiamo la mozione al voto.
La votazione è aperta. Avete votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
La mozione è approvata all’unanimità.
Mozione n. 6: Joseph Splendido, Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi “Opposizione alla domanda di registrazione dell’IGP ‘Pomodoro pelato di Napoli’”.
Speaker : SPLENDIDO.
Grazie della parola. Oggi disturbo questo Consesso con la mia voce per la seconda volta.
È una mozione che ho presentato in data 17 marzo di quest’anno e riguarda per l’appunto, come dal titolo che lei ha elencato, Presidente, la circostanza che la Gazzetta Ufficiale, in data 13 marzo 2021, quindi quattro giorni prima della mozione da me presentata, aveva pubblicato un provvedimento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che ha valutato positivamente la domanda di registrazione dell’IGP “Pomodoro pelato di Napoli”. Siccome il 90 per cento della produzione del pomodoro pelato, utile per le industrie conserviere di tutta Italia, viene comunque coltivato a Foggia. Mi sono preoccupato immediatamente di presentare questa mozione.
Grazie o per colpa del Covid, la Regione aveva 60 giorni di tempo e non 30 giorni di tempo per opporsi avverso questo provvedimento.
A prescindere dai tempi lunghissimi, che sicuramente non sono dipesi dalla Presidente Capone, perché le mozioni sono tante, quindi siamo arrivati a discutere questa qui di marzo soltanto oggi, ma non ne faccio una colpa all’Ufficio e alla Presidenza, per l’amor di Dio, la fortuna ha voluto che l’interlocuzione tra me e l’assessore Pentassuglia, molto molto sensibile su questa vicenda, come devo dare anche atto al precedente Governo Emiliano, che anche nel 2017 tentò e anzi riuscì a bloccare l’ennesima iniziativa partita da Napoli, che purtroppo si è riproposta a distanza di due anni, siamo riusciti a fare questa opposizione nei termini, per quello che mi è stato enunciato verbalmente dall’assessore Pentassuglia, e non ho motivo di dubitare che ciò sia avvenuto.
Mi preme sottolineare, Assessore… Adesso più che parlare della mozione, se mi permette anche il Presidente, avrei una domanda perché, ripeto, tutto è stato fatto grazie alla Giunta, grazie al Presidente, grazie all’assessore. L’opposizione è stata formulata, però mi consta che ci sono stati ulteriori passi in avanti da parte dell’Europa per il riconoscimento del marchio IGP al pomodoro pelato di Napoli, che ricordo ancora una volta non è assolutamente pomodoro pelato. Sono soltanto industrie conserviere che trasformano. Per ben due volte hanno tentato e tentano di scipparci questo marchio.
A parte la circostanza, che vorrei che facessimo, me per primo, qualcosina per far sì che finalmente la provincia di Foggia e perché no la Regione Puglia possa fregiarsi del marchio IGP, ecco, chiedo all’assessore, anche in ragione di questi ultimi eventi, se mi può notiziare sulle iniziative che l’Esecutivo regionale ha posto in essere per evitare che anche il prosieguo dell’attività da parte dell’Europa possa essere fermato e se si sia riusciti a fermare lo stesso prosieguo.
Grazie della parola, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
In realtà sta ritirando la mozione, la sta trasformando in una sorta di interrogazione simultanea.
Speaker : SPLENDIDO.
Non avrei motivo di discuterla. Per fortuna, ripeto, l’assessore Pentassuglia ha provveduto.
Più che altro volevo approfittare perché ho letto di alcune singole circostanze di ulteriori situazioni. Pare sia andata avanti in Europa la proposta del comitato promotore di Napoli. Volevo sapere che cosa si era fatto per il prosieguo. Tutto qui. Se mi consente, Presidente, è una domanda semplicissima.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore, vuole rispondere subito? O diamo la parola al consigliere Tutolo? Consigliere Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Io volevo far presente semplicemente che, ahimè, possiamo essere forse rammaricati per non essere stati i primi a presentarla, ma probabilmente impedire alla Campania di fregiarsi di quell’acronimo probabilmente sarà difficile, perché è la norma che prevede che una delle due fasi o, meglio, una delle fasi di lavorazione è sufficiente per fregiarsi di quell’acronimo. Cioè, noi produciamo il pomodoro, loro lo trasformano: per la IGP una delle fasi è sufficiente. Quindi, è difficile, come capirà, da contrastare.
Quello che voglio far notare, invece, è che ho presentato una mozione in tal senso, presentata dal sistema provincia di Foggia, diciamo dall’università, dalle agricole, ed è qui che io chiedo man forte all’assessore, che sono certo che provvederà, una DOP, perché quella deve essere necessariamente identificativa di tutte le fasi, quindi produzione e lavorazione. Siccome nella nostra provincia c’è produzione e trasformazione, abbiamo tutti i requisiti per avere la DOP. Ed è lì che io chiedo, assessore, di intervenire come Regione Puglia per dare un maggior peso a quella richiesta, che già è stata fatta, ripeto, dall’università di Foggia, dalle agricole e da tutto il sistema che gira intorno a quella economia della nostra provincia.
Spero che ci sia modo di fermarla, ma la vedo difficile… Non ho detto che è impossibile, collega. Lei è un legale e sa benissimo che la norma prevede che una delle lavorazioni basta. Cioè, non necessariamente devi essere produttore e trasformatore. Se tu sei un trasformatore, ne puoi fare richiesta. Avremmo probabilmente potuto impedirlo se l’avessimo fatta per primi. Questo si poteva anticipare. Oggi diventa difficile, a mio avviso. Però, ci possiamo provare. Lo auspico.
Quello che io, invece, chiedo è di lavorare adesso per la DOP, che, se vogliamo – uso un termine improprio, non dico che è più importante, ma ha qualcosa in più: identifica non soltanto il luogo di produzione, ma anche quello di trasformazione. È tutto in loco. Auspico che ci sia – e sono certo che ci sarà – il massimo impegno da parte dell’assessore. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
Come ha ricordato il collega Splendido, che mi ha raggiunto in Assessorato, ha messo a disposizione le conoscenze, ho coordinato quell’azione perché non potevamo costituirci come Regione, ma lo ha fatto il sistema foggiano. Devo dire che il lavoro è stato eccellente dell’Università di Foggia, che ha coordinato questa fase. Abbiamo avuto non pochi problemi con il Ministero, questo è vero. Noi stiamo andando avanti a osteggiare quella azione, ma non ci siamo fermati a questo. Lo voglio dire con estrema franchezza perché il sistema economico foggiano, che abbiamo supportato anche nelle richieste nel mese di agosto con il collega della Campania, perché noi abbiamo avuto il problema di una raccolta di pomodoro che non poteva essere trasferito perché mancavano gli autisti dei camion, quindi abbiamo scritto al prefetto e al ministro per questa emergenza, ma lo snodo della faccenda di questa operazione è importantissimo, perché il territorio adesso ha preparato l’operazione […] e quindi ha il supporto di tutta la struttura, ma non si ferma lì, perché la vera novità è il lavoro che stiamo facendo, perché questa grande opportunità di avere un prodotto di grande qualità e noi lo produciamo per il 95%, che ha fatto passi avanti nella rete della legalità e quindi negli accordi di filiera, stiamo dando una opportunità in più.
Stamattina ho concordato un tavolo con l’assessore Delli Noci, perché nel riprogrammare le risorse, fino a 5 milioni lavoreremo con il PSR, ma per dare opportunità al territorio, tanto di Foggia quanto di Brindisi, dove insistono impianti per la coltivazione del pomodoro, ma vale per il pomodoro quanto vale per tutti gli altri prodotti della filiera agricola e agroalimentare, stiamo determinando una buona somma di risorse che ulteriore ai 5 milioni consentano alle imprese agricole con il codice ATECO […], che finora non lo potevano fare, di ragionare a finanziare la trasformazione dei prodotti in Puglia. Questa fase la faremo seguire a Puglia Sviluppo, perché ha il know-how, ha l’esperienza, può aiutare e accompagnare le imprese, perché finalmente se il territorio foggiano si mette nella condizione, come quello brindisino o di altre parti della Puglia, di trasformare un prodotto avrà la Regione e tutta la sua filiera istituzionale, intesa anche come le strutture di riferimento che fanno attività di supporto agli Assessorati, ad aiutare il sistema economico e produttivo a poter trasformare il prodotto pugliese, e non solo, perché significa investimenti economici, significa ritorno in termini di occupazione. Quindi, sono risorse che possono essere reinvestite sul nostro territorio, e non solo per il pomodoro. Adesso stiamo trattando il tema del pomodoro, ma questo vale per tutta la filiera.
Contiamo, nella valutazione che stiamo facendo con il dottor Orlando e con le nostre strutture, di avere quanto prima il quantum delle risorse da mettere da subito a disposizione, senza aspettare – i due anni della transizione che ho detto prima sono 2021 e 2022 – il 2023, perché abbiamo bisogno di dare certezze oggi al sistema di imprese, che si può organizzare.
Vi devo dire che ho trovato un sistema economico e partenariale molto, molto coeso e forte in questa direzione. Quindi, io sono anche molto fiducioso. Anche la mia velocizzazione delle interlocuzioni è stata possibile grazie anche a una capacità del territorio di proporsi nei termini che vi ho appena raccontato. Quindi, adesso dobbiamo essere noi a seguire, insieme agli uffici, il percorso della DOP, perché una denominazione di origine protetta protegge l’origine del prodotto, però dobbiamo essere anche bravi a trasformarlo e a renderlo esigibile in altre forme, come il mercato richiede.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Consigliere Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO.
Intanto sono felice per questa sua esternazione di metterci a conoscenza di questa iniziativa che avete preso insieme all’assessore Delli Noci, perché è evidente che finora la provincia di Foggia, come tutti gli altri produttori, si è assunta la parte più rischiosa e meno redditizia della filiera agricola, cioè quella della produzione, che è quella che ha mille alee, quella alee, del prezzo, del meteo, mentre la parte più remunerativa, quella più importante, veniva sfruttata altrove. Vi ringrazio davvero per dare questa opportunità. È chiaro che, probabilmente, vedo che siete allineati. C’è un allineamento, una costellazione perfetta oggi, manco se l’avesse fatto a posta! Vi siete messi tutti e tre là. Secondo me, a voi si deve aggiungere pure l’assessore Maraschio, perché è chiaro che se noi diamo… Ho presentato una legge in tal senso e spero che sia vista positivamente.
Se diamo la possibilità di trasformare il prodotto alle aziende agricole, facciamo una grandissima cosa. Dobbiamo farlo in maniera che non ci siano eccessivi costi e impedimenti burocratici. Mi riferisco, ad esempio, all’indice di cubatura nelle zone agricole di 0,03, che sottopongono a vessazione, spesso non da parte della norma in sé, perché ci sono degli investitori che, volendo trasformare, volendo fare delle attività agricole legate all’agricoltura, devono andarsi a comprare l’asservimento da chi ha dei terreni. Diventa un mercato sporco nero, brutto, antipatico, con un appesantimento del procedimento, perché se aumentiamo l’indice da 0,03 a 0,10, come ho proposto, la maggior parte delle conferenze di servizi non serviranno più. Non serve il passaggio nei Consigli comunali. C’è un alleggerimento della procedura enorme e si dà veramente la possibilità a chi vuole investire e trasformare nei territori di farlo con più facilità e con meno costi.
Auspico che quella iniziativa vada in questa direzione, in modo da completare questa bellissima operazione che avete messo in campo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene.
Consigliere Splendido, prego.
Speaker : SPLENDIDO.
Un telegramma.
Soltanto un telegramma di ringraziamento, perché davvero ho di fronte un assessore che è sempre disponibile, molto preparato, velocissimo nel prendere decisioni, anche giuste. Davvero grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Andiamo avanti con l’ordine del giorno. Questa è ritirata. alla mozione al punto n. 7)… Prego? Almeno da parte dell’assessore mi sembra doveroso. Anzi, giacché l’abbiamo sentito tutti, assessore, per tutti.
Dicevo, mozione al punto n. 7), a firma dei consiglieri Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi e Joseph Splendido: “Interlocuzione diretta e permanente tra il Consiglio regionale e la Cabina di Regia regionale (CdR CovidVace) istituita con deliberazione di Giunta regionale 22 dicembre 2020, n. 2132”.
Per questa sarebbe utile la presenza dell’assessore Lopalco. La rinviamo. Sarà ritirata quando verrà l’assessore Lopalco.
Mozione a firma della consigliera Antonella Laricchia: “Impegno della Regione Puglia a istituire uno Sportello per i lavoratori disabili, un Catalogo regionale degli operatori e a intraprendere azioni ulteriori per il rafforzamento di strumenti per favorirne l’integrazione”.
Assessore Barone? Okay. Prego, consigliera Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
In realtà riguarda anche l’assessore Leo, perché soprattutto è un tema di diritto del lavoro. Infatti, questa è una mozione che abbiamo già presentato nella scorsa legislatura, ma credo che non facemmo in tempo a discuterla. Però, se non erro, è più di competenza dell’assessore al lavoro.
Il tema è questo. Noi siamo sempre abituati a sentir parlare di disabilità in termini di assistenza. È sacrosanto, naturalmente, come sono sacrosanti tutti i princìpi e tutte le questioni inerenti all’assistenza ai disabili, ma molto spesso le famiglie con disabilità comprendono e conoscono meglio di tante altre quali difficoltà c’è nel disabile adulto, nella gestione del disabile adulto, a un certo punto anche oltre all’assistenza, ed è soprattutto la ricerca di un lavoro e, ovviamente, il trovare questo lavoro. È un problema che riguarda – lo sappiamo benissimo – l’intera regione a prescindere dalla disabilità, ma che si intensifica nei casi di disabilità.
Ci sono delle leggi che spesso hanno tutelato questo diritto al lavoro dei disabili, che hanno cercato, anche attraverso quote, attraverso particolari accorgimenti, di garantire il diritto al lavoro a queste persone, per vincere – se vogliamo – i pregiudizi o le paure dei datori di lavoro. Però, probabilmente può essere necessario andare a intensificare gli strumenti, strumenti che già esistono.
Per questo, accogliendo una proposta che ancora una volta viene dal territorio, non è certamente mia, abbiamo presentato questa mozione che prevede l’istituzione di uno sportello a favore dei lavoratori disabili, che deve proprio affiancare le imprese nei servizi di collocamento mirato, che è già disciplinato. Ha tutte le leggi, i regolamenti pronti, però, molto spesso può essere necessario, invece, uno strumento in più che vada oltre l’atto semplice, ma che miri all’inserimento effettivo lavorativo di queste persone, fornendo consulenza tecnica per l’attivazione di tutti gli istituti, di tutte le agevolazioni di cui le imprese magari devono essere messe a conoscenza.
Uno sportello - immaginate – che faccia quello che deve fare anche un ufficio di collocamento, se vogliamo, ma che aiuti a incrociare domanda e offerta di lavoro, tenendo conto delle diverse abilità che possono essere riscontrate nei lavoratori disabili, nel disabile che cerca lavoro.
Un catalogo regionale degli operatori per garantire su tutto il territorio regionale una maggiore conoscenza e accessibilità dell’offerta di servizi alle persone con disabilità, ancora una volta per essere sempre al fianco delle imprese e delle persone con disabilità, superando, ovviamente, la barriera territoriale provinciale; ad assumere ogni necessaria iniziativa per promuovere la convenzione di inserimento lavorativo, la n. 68 del 1999, come tutti sappiamo, proprio perché non resti qualcosa solo sulla carta, ma divenga uno strumento operativo per applicare questo tipo di leggi su cui molto spesso il legislatore è riuscito a trovare la sensibilità per mettere in campo, per stilare. Manca spesso, e questo le famiglie con disabilità lo sanno bene, lo strumento attuativo e tutta l’attenzione da parte delle Istituzioni perché si concretizzino certe cose perché il disabile adulto riesca a trovare un suo ruolo all’interno della società e sia soddisfatto di questo ruolo; definire, quindi, con gli Assessorati competenti un piano di coordinamento dell’attività di ricerca e programmazione con l’autorità del Garante regionale, naturalmente, dei diritti dei disabili, proprio perché ancora una volta abbiamo gli strumenti, abbiamo le persone, ma può essere necessario e utile mettere in campo azioni di coordinamento, fermo restando che, come nelle premesse ho ricordato, esistono i tavoli, esistono tanti strumenti che la Regione ha già messo in campo.
Con l’approvazione di questa mozione, secondo me, il nostro Consiglio regionale può dare un messaggio importante, che va oltre l’assistenza alla disabilità e, quindi, le necessità di assistenza degli amici disabili, ma che ricorda che, oltre all’assistenza, c’è anche una necessità da loro molto sentita, che è quella del lavoro, di trovare lavoro con le loro diverse abilità, grazie alle loro diverse abilità, perché sentano di avere un ruolo nella nostra società, esattamente come tutti noi, ed è importante dargli anche questa soddisfazione, a mio parere.
Sarei felice, ovviamente, di avere le vostre osservazioni e il vostro parere favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Per il Governo?
Speaker : BARONE, assessore al welfare.
Rispondo con piacere, perché chiaramente è una tematica, quella dei lavoratori e dei disabili, che è particolarmente sempre centrale e dovrebbe esserlo sempre di più nella vita delle persone, soprattutto in un mondo più etico e più giusto. Chiaramente in questo caso la questione fa capo a più Assessorati, come diceva anche la dottoressa Laricchia, cioè sicuramente l’Assessorato al lavoro, tant’è che si fa riferimento più volte all’ARPAL e a quelle che sono le linee di principio.
Io l’accoglierei come linee di principio. Poi magari con l’assessore Leo potremmo rivederla insieme dando vita a un lavoro coordinato, perché senza ombra di dubbio il vero problema della disabilità non è tanto la disabilità in sé stessa, quanto l’introduzione vera nell’ambito del lavoro e l’inclusione sociale. Quindi, il parere del Governo è positivo. Però, poi va rivista con l’assessore Leo per dare una visione coordinata, come anche lei faceva riferimento, lavorandovi più Assessorati.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ci sono interventi, il parere del Governo è favorevole, per cui possiamo procedere al voto.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti? Mi pare di sì. Okay.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
La mozione è approvata all’unanimità.
Mozione al punto n. 10), a firma del consigliere Giannicola De Leonardis, che però in questo momento non c’è. Quindi, la rinviamo.
Mozione al punto n. 11), a firma del consigliere Antonio Maria Gabellone: “Esenzione dalla tassa auto per i veicoli di proprietà, utilizzati a titolo di locazione, per le imprese che esercitano attività di trasporto di persone mediante il servizio di noleggio autobus, auto con conducente o mediante servizio di taxi”.
Prego, consigliere Gabellone.
Speaker : GABELLONE.
Grazie, Presidente.
Anche in questo caso questa è una mozione presentata un po’ di tempo fa. È del 26 marzo 2021. Debbo anticipare e chiarire che già l’11 gennaio di quest’anno, del 2021, presentai una interrogazione agli assessori competenti, all’assessore Piemontese e all’assessore Maurodinoia, per avere il loro parere rispetto alla possibilità e opportunità di esentare dal bollo le attività e le imprese che evidentemente avevano risentito in maniera importante del periodo Covid con una inattività che è durata per circa un anno.
La risposta avuta, di fatto, è una nota della dottoressa Elisabetta Viesti, la dirigente della sezione finanze, che comunque evidenziava come rientra nelle competenze della Regione Puglia la possibilità di poter esentare dal bollo essendosi espressa anche la Corte costituzionale rispetto alla possibilità di sviluppare un’autonomia politica fiscale nello specifico.
Si riservò la dottoressa Viesti di trasferirmi, di trasferire il dato relativo all’incidenza sul bilancio corrente, il costo, quindi, che avrebbe avuto una eventuale esenzione della tassa per l’anno di riferimento.
Si tratta, è evidente, di una scelta politica. Faccio appello alla sensibilità del Governo regionale, del Consiglio regionale tutto, perché la categoria delle imprese che esercitano attività di trasporto di persone mediante servizio di noleggio, autobus o auto con conducente o mediante servizio di taxi è una delle categorie più colpite. Il Decreto Ristori, a cui spesso si fa riferimento, non ha riservato attenzione come dovuta rispetto alla categoria. Quindi, si tratta di un pezzo dell’intero sistema.
Ricordo che altri consiglieri hanno presentato la possibilità di esenzione per tutti i cittadini che pagavano, che devono pagare la tassa per il bollo auto, ma evidentemente, anche qui, l’incidenza sul bilancio sarebbe stata un’incidenza particolarmente importante. Altre Regioni hanno fatto questa scelta politica, mi auguro, spero che anche in questo caso si possa arrivare, da parte del Consiglio regionale, a riconoscere per l’anno 2021 l’esenzione dalla tassa auto per i veicoli di proprietà o utilizzati a titolo di locazione per le imprese che esercitano attività di trasporto di persone mediante servizio di noleggio autobus o auto con conducente, o mediante servizio di taxi, quali categorie gravemente colpite dalla crisi epidemica che si è abbattuta sul nostro Paese.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Prego, assessore Piemontese.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio.
Grazie, signor Presidente.
Come ha detto prima il collega Gabellone, naturalmente questa mozione avrebbe potuto essere maggiormente approfondita se l’avesse presentata in un altro momento. Oggi, considerati i numeri che il turismo pugliese ha avuto in questa stagione e considerata anche la stretta connessione che vi è tra il settore in oggetto e i flussi turistici che riguardano la nostra terra, è chiaro che, dal mio punto di vista, sarebbe problematico se noi andassimo adesso ad abbattere la tassa su questa categoria, una categoria che è stata anche, tra le altre cose, sostenuta nel Decreto Ristori, che ha avuto un sostegno nella nostra manovra anti-Covid portata avanti e che, grazie al cielo, i numeri di quest’anno sono stati particolarmente rilevanti e quindi il settore di sicuro ha avuto una notevole boccata d’ossigeno.
Presidente, chiedo al presentatore di ritirare la mozione perché forse il minor gettito derivante dall’approvazione di una proposta del genere in questo momento potrebbe essere non mettere in difficoltà evidentemente le casse regionali, su questo non c’è dubbio, ma forse nella scelta poi da lì ci sarebbero diverse altre categorie che potrebbero su questo avanzare legittimamente una dinamica di questo tipo.
Credo che i numeri di questa estate, i flussi turistici abbiano compensato economicamente. Accanto a quanto è avvenuto con i Decreti Ristori e con la manovra anti-Covid, credo possano aver compensato tutto questo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Consigliere Bellomo, prego.
Speaker : BELLOMO.
Presidente, grazie.
Davvero è un Consiglio oggi un po’ […]. Al ritorno dalle vacanze siamo tutti un po’ più buoni. Apprezzo l’assessore Piemontese per la sua franchezza, però, Presidente, le faccio un invito, perché quello che ha detto oggi, se l’avessimo visto prima, forse sarebbe stato un argomento da approfondire. Alliscia un po’ il nostro ego. La mia mozione forse era meritevole di essere vista e approvata. Però, oggi diventa anacronistica. Effettivamente, dopo che il Covid, il blocco non c’è più e quindi c’è stata una stagione turistica abbastanza rilevante diventa iniquo oggi dare “indirettamente” un contributo che probabilmente poteva essere dato.
Il Governo, mi consenta, assessore, non ci può rispondere sempre così, perché questa mozione, che pende da tanto tempo, è un invito al vostro Presidente a essere forse un po’ più buono con i Capigruppo quando facciamo la nostra Conferenza pre-Consiglio, perché se magari l’urgenza non fosse solo soggettiva, ma fosse reale, probabilmente quando avremmo discusso…
Perché quando poi abbiamo discusso una pertinenza, lei, assessore, ci ha detto di no perché incide sul bilancio. Oggi ci dice: “Forse avrei detto di sì. Però, è inutile, vi dico di no, perché oggi sarebbe iniquo”.
Invito il Governo, in genere, a essere un po’ più efficace, perché sennò onestamente io mi sento preso in giro da una risposta del genere. Non che l’assessore Piemontese ci voglia prendere in giro, ci mancherebbe altro, ma ormai è frequente. Abbiamo i giornalisti che oggi… Anzi, vi faccio una proposta: in ogni Consiglio partecipano tutte le televisioni, così forse potrebbero vedere chi lavora e chi non lavora, potrebbero vedere le risposte che il Governo non ci dà – oggi approfittiamo anche della presenza del Presidente della Giunta regionale – di poter effettivamente essere efficaci.
Presidente, lei avrà visto che sono stato costretto a ritirare non so quante mozioni perché il suo assessore Lopalco non ci risponde. Non risponde alle interrogazioni e non si preoccupa minimamente di dare seguito a qualche intervento che ci proponiamo di fare. No, non dico che non risponde perché non è presente in Aula. Però, se alle interrogazioni non ci risponde mai per iscritto… Ma è lei che ha voluto un medico – lasciatemelo dire – a fare l’assessore alla sanità. Se non è in grado di svolgere il suo ruolo, chiedo scusa…
Grazie, Presidente. Non ho altro da dire.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Consigliere Gabellone, prego.
Speaker : GABELLONE.
Certamente non posso essere soddisfatto, né posso accettare e accogliere l’invito dell’assessore, perché mi pare che oggi l’assessore con la sua risposta abbia certificato – ahimè, io non la penso così – che questa Assise non funziona, Presidente. Se qui si arriva con le mozioni a distanza di 8-9 mesi, ritenute sacrosante, ritenute…
Speaker : PRESIDENTE.
Se volete, io convoco il Consiglio ogni giorno. Siamo pronti.
Speaker : GABELLONE.
Presidente, certo. Ma è evidente che, se una mozione che riguarda una categoria, un settore della nostra imprenditoria, delle nostre imprese, al quale si riconosce il danno subìto, però si prende atto che non si è potuto intervenire perché il Consiglio regionale arriva a discutere di questo argomento sette mesi dopo, qualcosa c’è che non funziona, qualcosa non va.
Tra l’altro, non posso concordare con l’assessore Piemontese, quando fa riferimento alla stagione turistica. Sicuramente è una stagione che è andata bene, che è andata benissimo. Non ci sono dubbi, ma spesso i dati fanno riferimento alla stagione 2020. Sappiamo che… Un attimo, assessore, mi permetta.
È evidente che qui abbiamo delle imprese che hanno sofferto drammaticamente un crollo dei fatturati nell’anno 2020. Allora, immaginare che solo perché nel 2021 c’è stato un lavoro o hanno ripreso e sono riusciti a rimettere in piedi il fatturato, questo non significa che non ci sia una sofferenza e non si portino dietro una situazione di grande difficoltà che hanno vissuto.
Trattandosi di importi che anche qui non riusciamo ad avere per quello che incidono o potrebbero incidere sul bilancio, ma l’assessore ci garantisce che comunque erano sopportabilissimi dal bilancio, non vedo perché l’Amministrazione regionale, il Consiglio regionale non possa invece spendersi rispetto, ripeto, ad una categoria che ha sofferto tantissimo e che nel Decreto Ristori è stata poco attenzionata sia in termini quantitativi che qualitativi dalle risorse messe a disposizione.
Non solo non rinuncio a tenere in piedi la mozione, ma ritengo che sia un peccato che il Governo regionale non colga l’occasione per condividere una scelta e una opportunità e accogliere la richiesta.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ritira la mozione e ritiene che sia ancora valida da sottoporre al voto del Consiglio.
La motivazione per la quale la mozione non è accoglibile forse deve essere meglio precisata.
Non so, assessore, se vuole dire qualcosa. Parlate al microfono, per cortesia.
Prego, assessore Delli Noci. Prego.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
[…] in sostituzione anche dell’assessore Bray, all’interno del settore del turismo è stato inserito il codice ATECO degli NCC e dei tassisti, quindi hanno potuto partecipare a quel bando, che è un bando che ha aiutato tantissimi tassisti. In più, usciremo a breve con la misura del microprestito circolante, che potrà aiutare a dare un po’ di liquidità, con una parte anche a fondo perduto.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Caroli, prego.
Speaker : CAROLI.
Grazie, Presidente.
Rispetto a quanto poc’anzi esplicitato dal Vicepresidente mi consenta di meglio inquadrare quello che era l’intendimento. Mi sono confrontato con il collega Gabellone e nel caso di specie io sono convinto, ritenendo l’assessore Piemontese persona lungimirante, persona con grandi competenze, che probabilmente vadano meglio attenzionate quelle che sono anche le attività nello specifico. Il Vicepresidente fa spesso riferimento a quelli che sono stati i risultati turistici durante l’estate 2021. Certamente c’è stato un grande movimento, un movimento perlopiù di carattere nazionale, e certamente ha dato anche un supporto e un apporto a un settore completamente fermo, quale quello degli NCC, che per l’intero periodo del 2020 e buona parte del 2021 ha seguitato a rimanere fermo e a tenere in sosta i propri mezzi.
Ma io vorrei, Vicepresidente, meglio attenzionare quello che è il problema degli autobus granturismo. Si tratta di flotte con centinaia di autobus, del valore minimo di 500.000 euro cadauno, che sono rimasti fermi, tenuti in rimessaggio, per diciotto mesi… Mi faccia concludere. Lei mi parla ora di un risultato importante sotto l’aspetto turistico. Ma io vorrei meglio specificarle, per quelle che sono le mie modeste competenze, che il settore del trasporto granturismo vive non per gli spostamenti locali, che sicuramente ci sono stati, ma sono stati quelli circoscritti agli spostamenti dalle stazioni aeroportuali e dalle stazioni agli alberghi. Ma a loro manca il cuore del loro business, che sono i trasporti granturismo, sono le gite, quindi i trasporti nazionali. Di più loro rilevano la mancanza per tre mesi l’anno dei trasporti, […], delle gite, dei viaggi di natura scolastica, che non ci sono stati nel 2020, non ci sono stati nel 2021 e probabilmente non ci saranno per l’intero 2021, sperando che ci possono essere per il 2022.
Considerato che l’incidenza della tassa automobilistica rispetto ad una flotta che ha ogni mezzo con un valore medio di 500.000 euro minimale, lei immagini solo cosa avrebbe dovuto partire dalla obsolescenza avendo tenuto un anno e mezzo questi autobus fermi, seguitando a pagare le rate dei leasing, dei finanziamenti, che sono comunque degli importi importanti. L’intendimento nostro, in questo caso del collega Gabellone, era quello di dare un segnale, di venire incontro ad un settore che ha patito e seguita a patire, perché oggi le flotte di trasporto di granturismo stanno lavorando solo al 30 per cento. Era un segnale importante verso chi, in questo momento, rispetto ad altre attività che hanno ricominciato a produrre regolarmente e a portare a casa risultati positivi, seguitano ancora a dover smaltire quelli che sono stati i condizionamenti dal blocco delle loro attività.
Le chiedo, facendo appello alle sue competenze e alla sua onestà intellettuale, di voler rivedere la sua posizione tenendo conto di quella che è l’incidenza maggiore che è quella degli autobus. Le chiedo di rivedere il suo parere per darci la possibilità di poter votare favorevolmente questa mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Presidente Bellomo, prego.
Speaker : BELLOMO.
Un invito al Governo. Potremmo anche dare un segnale diverso, che non deve essere tassato ciò che serve per lavorare. Questo può essere anche un incipit, oltre alle motivazioni che ha espresso il collega Caroli, che mi sembrano anche rilevanti ai fini di quello che ci aveva detto l’assessore Piemontese.
Può anche essere un segnale di Governo: ciò che serve per lavorare non deve essere tassato. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
Questa è suggestiva. Quello che serve per lavorare non deve pagare. È suggestiva. Però, quantifichiamola, perché la prima volta avete fatto una proposta che diceva di eliminare il bollo per quest’anno a tutti. Aveva un piccolissimo problema di copertura finanziaria perché sono circa 250 milioni di euro. Noi saremmo stati felici, però ci dovevate semplicemente aiutare nel dire dove li toglievamo. È chiaro che, se li togli a qualcuno, non ti entrano e li devi togliere da qualche altra parte. Aiutateci a dire dove li togliamo questi soldi, perché è facile dire “non facciamo pagare a quello, a quell’altro e a quell’altro”, ma poi dobbiamo pur dire dove li togliamo. A qualcuno dobbiamo togliere dei servizi, a qualcuno dobbiamo togliere qualcosa. O ce li dobbiamo togliere noi, oppure… Cioè, qualcosa deve accadere. Non è che abbiamo un pozzo dove andiamo a pescare i soldi e facciamo questa roba. Mi dispiace, per l’amor del cielo, ma credo che dobbiamo essere un po’ più concreti e dire: bene, noi vorremmo detassare queste categorie e andiamo a prendere i soldi da questa parte di bilancio. È come se fosse una legge. Sennò, diventa un gioco. Io pure posso dire: scusate, Presidente, ma l’IRPEF non vi sembra che abbia stancato? Togliamola tutta quanta pure l’IRPEF. Mi pare evidente. Ma dobbiamo chiedere pure dove li togliamo. Lo so che va benissimo, però è facilissimo così. Onestamente è stucchevole, perché mi pare onestamente che non si vada da nessuna parte così. Se si vuole fare come l’altra volta, quando con il titolo volevamo togliere il bollo auto e hanno detto di no, dovevate dire che quei 250 milioni di euro li toglievate a qualcun altro, perché sennò diventa veramente stucchevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Gabellone, prego.
Speaker : GABELLONE.
Voglio dire al collega consigliere che non tocca a noi e, comunque, abbiamo aspettato… No, no, consigliere. Perdonami. Tanto immagino che comprendi dalla tua esperienza. La dottoressa Viesti risponde, in data 2 marzo 2021: “Nello specifico, si evidenzia che l’ufficio, per completare la presente relazione, anche in termini di minor gettito derivante dall’agevolazione proposta, ha attivato la struttura competente per acquisire il relativo dato, che sarà reso disponibile non appena ricevuto”. Oggi siamo al 14 settembre e noi dal 2 marzo, costruttivamente e in maniera seria, senza gridare, abbiamo atteso questa risposta. Se adesso lei viene a dirmi “dovete dirci qual è l’importo, perché così noi possiamo capire dove andarlo a prendere. Voi ci dovete dire pure dove andarlo a prendere. L’assessore ha già risposto alla tua domanda, permettimi di dirlo, nel senso che ha già detto che è sopportabilissima la spesa. Immagino che l’assessore abbia, nelle sue conoscenze, l’importo che deriva da questa mozione che è stata presentata.
Credo che con buona elasticità e buona pace di tutti, questa è una mozione che può essere accolta, perché, ripeto, ancora una volta sottolineo che è stato detto che se fosse stata esaminata sette mesi fa, quando è stata presentata, non ci sarebbe stato motivo per non accoglierla. Quei motivi non sono venuti meno, anche se sono passati sette mesi, perché non è possibile che la stagione estiva abbia coperto tutte quelle che erano le falle che un anno di assoluta impossibilità a svolgere la propria attività erano andate a determinare. Le attività non sono riprese per alcuni settori, perché è chiaro che le modalità anche di trasporto, le mobilità – qui c’è l’assessore che può darci dati molto più precisi e oggettivi – sono cambiate. Sono cambiate le abitudini, quindi è chiaro che alcune categorie probabilmente risentiranno della pandemia anche in futuro.
Oggi si tratta - il Consiglio è sovrano – di riconoscere a una categoria che, tra l’altro, nel Decreto Ristori è stata molto poco attenzionata, una iniziativa simbolica che tutte le Regioni, che molte Regioni hanno preso, consigliere, perché hanno ritenuto, ahimè, forse avranno sbagliato, che è stata una categoria particolarmente colpita dalla pandemia.
Preso atto comunque della volontà, mi auguro che ci possa essere un ripensamento e si possa votare favorevolmente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Consigliere Caroli, prego.
Speaker : CAROLI.
Solo una precisazione rispetto a quanto diceva il collega Tutolo. Qui non stiamo parlando di abolizione, ma stiamo parlando di esenzione e quindi della possibilità di poter privilegiare, in questo caso, solo ed esclusivamente una categoria che è in grossa sofferenza.
Approfitto di questo Consesso per ribadire che in questo caso noi stiamo precludendo la possibilità a una delle categorie che più ha sofferto nel periodo 2020-2021 di poter usufruire di un piccolo segnale. E quello che a me spiace è spesso il disinteresse, la lontananza, la mancata sensibilità rispetto a chi in questo momento è in grossissima sofferenza. Spero che non accada questo ma – mi rivolgo all’assessore alle attività produttive – moltissime di queste aziende purtroppo non riusciranno a concludere il 2021. La ripartenza per loro è difficilissima e centinaia e centinaia di aziende che gestiscono flotte di trasporti granturismo purtroppo non seguiteranno a poter espletare le proprie attività.
A questo punto faccio ancora una volta appello all’assessore acché possa rivedere e si possa dare un segnale minimo a chi in questo momento è davvero in grossissima sofferenza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Caroli.
Consigliere Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Semplicemente per specificare che intanto resto perplesso, collega Gabellone, dalla sua affermazione: “Non spetta a voi”. Onestamente non mi ci ritrovo in queste dinamiche, perché è facile dire “diamo qualcosa a qualcuno”. Attenzione, io non sono entrato nel merito della sua proposta, perché lo ha fatto l’assessore, che non ha bisogno di essere coadiuvato da me. È sicuramente più preparato e ha più conoscenze di me. Mi riferivo all’intervento del collega Bellomo, quando diceva “facciamo la detassazione a tutti quelli che con il mezzo lavorano”, il che significa un mondo, per cui è chiaro che non c’è un’idea e non ci può essere un’idea di quella che è la copertura finanziaria. Mi sembra la seconda puntata dell’altro Consiglio, quando è stato chiesto di eliminare completamente il bollo auto per tutti quanti, indistintamente, senza tener conto che c’era, però, una mancata copertura di 250 milioni di euro, come se fossero noccioline. Onestamente non mi pare che sia un ragionamento accettabile, almeno per il mio punto di vista.
Se quest’Aula è il gioco delle parti, bene, allora facciamolo, diciamolo. Ma non vi lamentate se poi c’è una sorta di contrapposizione. Se, invece, si viene qui con delle proposte ragionevoli dal punto di vista globale, cioè ponderate e con tanto di idea di finanziarla e come finanziarla, io sono certo che non troverete mai chi vuole del male ad altri. La mia risposta non era alla specifica, ma in generale. Io mi riferisco in generale. Chiedo scusa per il tono della voce. Io non urlo. Invidio il suo tono e lo invidiano probabilmente anche le mie coronarie. La sua pacatezza io la invidio, però non ne sono capace. Mi perdonerà per questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo sappiamo, consigliere Tutolo.
Adesso, però, siete intervenuti.
Ormai le posizioni sono chiare. Ha detto le stesse cose che aveva detto prima, tutto sommato.
Dichiarazione di voto. Prego, consigliere Gabellone.
Speaker : GABELLONE.
Consigliere Tutolo, qui il gioco delle parti non mi appartiene. Per carità, non è questo. È evidente, però, che noi esaminiamo una mozione in cui si chiede di esentare il bollo per tutti. A proposito del Consiglio precedente, si dice: “Qui c’è un buco enorme che si creerebbe nel bilancio, per cui non si può discutere di questa cosa perché sarebbe un qualcosa di non giustificato”.
Si metta nei miei panni. Questa mozione, tra l’altro, era stata presentata in data precedente all’altra discussa nel precedente Consiglio, nell’ultimo Consiglio. Poi si è deciso di esaminare prima quella e va benissimo allo stesso modo. Forse è servito anche questo, perché in quella circostanza si disse: “Saremmo stati disponibili ad accoglierla, però non c’è quantificazione, è una somma enorme, quindi creeremmo danni al bilancio”. Consapevolmente, positivamente, non da opposizione che fa le barricate in Consiglio, abbiamo preso atto della situazione. Oggi c’è, invece, una mozione che fa riferimento ad un preciso segmento che, come è stato detto, grazie alla discussione, oggi è dimostrato, è in grandissima sofferenza nonostante una stagione estiva che ha segnato un buon risultato per la Puglia e per le diverse località turistiche.
Si metta ancora una volta, mi permetto di dire, nei miei panni. L’ufficio risponde e dice a proposito della quantificazione: “Siamo impegnati nella quantificazione. Sarà nostra cura acquisire il dato, che sarà reso disponibile non appena ricevuto”. Sono passati sette mesi e ancora non riusciamo ad avere quel dato. Quindi, non è che io abbia detto nel mio intervento “non mi interessa, non è una cosa…”. Io prendo atto della risposta dell’Ufficio Finanze di metterlo per iscritto e sulla scorta di quella risposta che mi dice che è una volontà politica, si può fare, l’hanno fatto altre Regioni, hanno adottato questo provvedimento, il dato economico lo quantificheremo e lo daremo, in modo che ognuno possa decidere in funzione del dato economico, il Consiglio esamina la mozione dopo sette mesi e dice “va bene, è giusto, è sacrosanto, ma ormai è passato tutto”, lei al posto mio cosa avrebbe fatto oggi?
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Presidente Bellomo, pure lei per dichiarazione di voto?
Speaker : BELLOMO.
Sì, grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
È l’ultimo intervento.
Speaker : BELLOMO.
[…] peraltro ci impedisce anche di essere eccessivi negli interventi. Però, è evidente che, quando io ho detto la frase suggestiva “non può essere tassato il mezzo con cui si lavora”, era un complemento rispetto alle argomentazioni che i colleghi hanno diffusamente detto in precedenza. Non ci si può dimenticare che per due anni pieni non hanno potuto rendere un servizio e che questo servizio con le peculiarità poc’anzi dette dal collega Caroli ancora non viene espletato.
Noi abbiamo una categoria che ha sopportato l’insopportabile, e partecipare a quei bandi a cui avete fatto riferimento non è esaustivo, vediamo un segnale oggi, e una mozione non ha – ricordo a me stesso – l’obbligo di avere una copertura finanziaria, eppure i colleghi hanno scritto, hanno chiesto, ma non hanno ottenuto neanche quale fosse la copertura finanziaria… Mi lasci fare una battuta: basterebbe prenderli dalla Protezione civile, che così tanto predica a spandere il nostro denaro. Mi lasci questa battuta. Però, non si può concludere l’argomento dicendo “ormai abbiamo fatto la stagione estiva”. E la stagione scolastica, a cui ha fatto riferimento il collega Caroli? Allora facciamo uno studio per capire se effettivamente la stagione turistica di tre mesi ha ripianato le perdite di un anno e mezzo, quindi non ci si può dire ogni volta “Da dove li prendiamo i soldi?”. Innanzitutto la mozione è un impegno del Governo a fare in modo che accada una cosa, così come è impegno del Governo rispondere alle mozioni per quantificare se sono 1 milione, 10 milioni, 5 milioni. Si può che rispondere: “Nei limiti del bilancio, non facciamo un’esenzione, ma possiamo fare una riduzione”. Però, è difficile accettare una risposta con la quale si dice: “Sono passati otto mesi. Oramai non è più possibile”. Quando lei ci dice alcune cose deve avere anche un po’ la pazienza di verificare quanta pazienza noi abbiamo nelle mancate risposte che quotidianamente non ci vengono date. Credo che questo sia anche il suo compito e con la sua simpatia magari riesce in quello che noi non riusciamo ad avere.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Passiamo alla votazione.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 17, votanti 17, favorevoli 8, contrari 8.
Manca il numero legale.
Siamo oltre l’orario che avevamo stabilito.
Ci rivediamo la prossima settimana.
Il Consiglio è sciolto. La seduta è sciolta.