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C.r. Puglia 13.07.2021
FILE TYPE: Video
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti.
Diamo per approvato il processo verbale della seduta del 22 giugno 2021.
Hanno chiesto congedo i colleghi Longo, Mazzarano, De Blasi, Pendinelli, Stea ed Emiliano.
È pervenuta risposta scritta all’interrogazione di De Blasi, la n. 147.
Comunico al Consiglio che, con decreto del Presidente 23 giugno 2021, n. 1, ho proceduto alla designazione di due consiglieri regionali, Vincenzo Di Gregorio in rappresentanza della maggioranza e Luigi Caroli in rappresentanza della minoranza, in seno al Comitato tecnico regionale faunistico-venatorio di cui all’articolo 5, comma 3, lettera b, della legge regionale n. 59 del 2017. Ai colleghi, ovviamente, gli auguri di buon lavoro.
Alle Commissioni sono stati assegnati i seguenti disegni di legge. Intanto, una serie di debiti fuori bilancio. Poi, alla Commissione III, “Disegno di legge 141 del 17/06/2021 “Contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali. Modifiche alla legge regionale 17/06/2021 n. 18”; proposta di legge del consigliere Tupputi, Leoci, Lopane, Longo, “Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua italiana dei segni”; alla Commissione IV la proposta di legge a firma del consigliere Pagliaro e altri, “Disposizioni per la tutela e valorizzazione del legno pregiato d’ulivo derivante da espianti a causa del batterio Xylella e delle creazioni artigianali di prodotti a contrassegno Albero d’Ulivo Secolare della Puglia”; alla Commissione V, proposta di legge a firma del consigliere Amati, “Anno 2022 – Modifiche agli articoli 5 e 7 della legge regionale 30 luglio 2009 n. 14 – Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale”; la proposta di legge a firma dei consiglieri Parchitelli e Caracciolo, “Modifiche all’articolo 13 della legge regionale 10/2014 – Nuova disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”; proposta di legge a firma dei consiglieri Caroli e Perrini, “Modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 31 del 2008 (Norme in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili e per la riduzione di immissioni inquinanti in materia ambientale”; alla Commissione VI, proposta di legge a firma dei consiglieri Bruno, Caracciolo, Paolicelli, Di Gregorio, Ciliento Parchitelli, Metallo, Amati, “Sostegno a favore di studenti pugliesi orfani di entrambi i genitori per accesso studi universitari”; alle Commissioni I e V, “Deliberazione della Giunta regionale n. 986 del 16/06/2021 contributi della Regione Puglia per interventi su opere pubbliche demaniali e patrimoniali. Articolo 4 della legge regionale 30 dicembre 2020 n. 35. Finanziamento manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della viabilità comunale. Variazione di bilancio di previsione 2021 e pluriennale 2021-2023, ai sensi dell’articolo 51, comma 2, decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118. Programma legge regionale Strada per strada”.
Sono state presentate interrogazioni e mozioni. Interrogazioni Zullo, Bellomo, Mazzotta, Gatta, Lacatena Mazzotta, Mazzotta, Mazzotta, Casili.
Mozione Pagliaro: “Dotazione Robot Da Vinci”.
Qualche altra comunicazione. Intanto, la gioia che abbiamo avuto nel vedere le immagini della nostra nazionale, credo che rimarrà indelebile sia nella storia sportiva nel nostro Paese, sia per la storia di cittadini italiani. Oggi addirittura sembrava, su questo molti esperti si sono pronunciati in materia di economia, che questo fatto potesse aggiungere qualche punto al PIL dell’Italia. Noi ce lo auguriamo, ma comunque lo sport ci racconta da sempre storie incredibili, devo dire.
Può essere portatore di alti valori civili e morali, del resto la prima immagine è il volto di Matteo Berrettini, giovanissimo tennista nostro connazionale, che ha saputo accettare il secondo posto con un bellissimo sorriso, il sorriso di chi segue in qualche modo la lezione di Nelson Mandela: nella vita non si perde mai, o si vince o si impara.
La seconda immagine è quella della nostra nazionale, che ha dimostrato di essere una grande squadra, un gruppo coeso. Io credo che siate tutti d’accordo nel rivolgere il saluto di quest’Aula ai nostri atleti.
Però, devo dire che queste giornate non sono state caratterizzate solo da momenti belli ed è questo il motivo di queste mie comunicazioni oggi. Purtroppo, oggi ricorre l’anniversario di Paola Clemente, era il 13 luglio, che è diventata simbolo della lotta per il caporalato. Volevo dirvi che il tavolo di lavoro che abbiamo iniziato, su richiesta delle associazioni sindacali, sulla sicurezza e sul lavoro in Puglia sta cominciando a lavorare con il supporto di tutte le organizzazioni presenti e anche di INPS, INAIL, Prefettura e continuerà a farlo per trovare gli strumenti più utili, in maniera tale che poi le Commissioni consiliari se ne occupino e traducano ulteriormente in istruttoria tecnica quello che è emerso nell’ambito di quest’Aula, che d’altra parte ha ospitato anche l’iniziativa della Fondazione Maierotti proprio sulle lotte del movimento bracciantile. Io credo che per Paola Clemente, per i tanti morti che si sono susseguiti nei campi e per la legalità sul lavoro noi dobbiamo continuare a combattere.
Ieri, invece, è stato il quinto anniversario dell’incidente ferroviario tra Andria e Corato, costato alla Puglia 23 morti e 57 feriti. Oggi, a ridosso di questa triste ricorrenza, dobbiamo ricordare gli uomini e le donne che quel giorno hanno perso la vita e aggiungo una triste, tristissima considerazione, lo dico a tutti i colleghi che sono di Foggia, ma per tutti noi pugliesi vale la stessa cosa: un pensiero per il bimbo di 6 anni che in queste ore lotta tra la vita e la morte al Policlinico degli Ospedali Riuniti di Foggia, dopo essere stato colpito all’addome dal proiettile di un killer che mirava allo zio, in un agguato in pieno centro a San Severo.
È una notizia gravissima quella che abbiamo appreso in tempo concomitante con la vittoria agli Europei e che ci ha lasciato davvero sconvolti. Io credo che la lotta alla mafia ci debba vedere tutti coinvolti, e, come ha detto bene il coordinamento provinciale di Libera, questa terra è nostra, ciascuno faccia la propria parte.
Ciascuno di noi deve fare la propria parte e abbiamo finalmente raccolto tutte le designazioni per la Commissione Antimafia, che quindi istituiremo al più presto. La mia convocazione partirà già oggi per la costituzione, in maniera tale che ci possa ulteriormente aiutare a stare vicino alle terre che stanno soffrendo di questo gravissimo problema e anche a portare il nostro contributo, con tutti gli strumenti che potremo mettere in campo (progetti, attività), anche in connessione con le altre Commissioni Antimafia presenti negli altri Consigli regionali d’Italia.
Io non credo che possa essere soltanto un’opera di repressione, ci deve essere un movimento sociale e culturale, una sorta di bandiera da portare con noi tutte le volte che ci fregiamo di definirci un Paese libero. Come canta Fiorella Mannoia, siamo noi il confine della nostra libertà, siamo noi l’umanità, siamo il diritto di cambiare tutto e di ricominciare. Io credo che questo Consiglio regionale abbia il potere di cambiare le cose.
Non penso mai che ciascuno di noi debba arrendersi rispetto a fatti anche più gravi, anche quelli che sembra impossibile cambiare. Noi il potere di cambiare le cose ce l’abbiamo, dobbiamo crederci e dobbiamo fare di tutto per cambiarle.
Voglio quindi augurare alla Commissione che si insedierà il miglior lavoro e assicurare a quella Commissione che ogni atto compiuto da ciascun commissario sarà l’atto del Consiglio regionale tutto, e quindi impegnerà il Consiglio e la Giunta a lavorare in sintonia per contrastare questo gravissimo fenomeno.
Non voglio sottrarre altri minuti al vostro tempo, perciò passiamo subito al primo punto all’ordine del giorno.
Sull’ordine dei lavori mi permetto di comunicarvi quello che abbiamo deciso in Conferenza dei Capigruppo: sino alle 14 tratteremo le interrogazioni; dalle 14 in poi tratteremo le mozioni. I lavori si chiuderanno alle 16.
Ricordo che i Consigli si tengono in presenza. È giustificato per partecipare da remoto fino al 31 luglio 2021, cioè fino a quando ci sarà l’emergenza, solo chi, per ragioni di fragilità di salute, può avere nocumento dal rischio Covid, e ci sono effettivamente tre colleghi che ci hanno chiesto per questa ragione di collegarsi da remoto. Per il resto il Consiglio si tiene in presenza.
Partiamo con il primo punto, con la prima interrogazione.
La prima interrogazione è di Pagliaro. Ho visto l’assessora Barone presente in Aula. Assessora Barone?
Consigliere Pagliaro, conviene che aspettiamo un attimo che arrivi l’assessora Barone, vero? È qua. Anche la seconda è dell’assessora Barone.
Allora, prego, consigliere Pagliaro. Vuole illustrarla o la dà per letta?
Speaker : PAGLIARO.
Eccomi qui. Grazie, Presidente. Vedo che è arrivata anche l’assessore Barone. Qui parliamo dei buoni di conciliazione per l’infanzia e l’adolescenza, che sono un contributo economico che serve a garantire alle famiglie meno abbienti l’accesso a tariffe agevolate alle strutture presenti nel catalogo regionale dell’offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza.
Questo buono consente di frequentare il centro prescelto pagando parzialmente la tariffa applicata, in modo proporzionale all’ISEE familiare. Dunque, le rette mensili vengono applicate in modo proporzionale, quindi vengono pagate per una parte dalla famiglia, per la parte restante dalla Regione.
Abbiamo accolto con favore gli sforzi dell’assessore al welfare, Rosa Barone. Abbiamo letto la risposta scritta, perché c’è stata una risposta scritta, e la ringraziamo per questo. Da quello che ci risulta, però, solo il 60 per cento degli utenti ha ottenuto un rimborso, mentre il 40 ancora no. Quindi, pur apprezzando l’impegno, vorremmo maggiore chiarezza: letta la risposta, chiediamo come si sta attrezzando il Governo regionale per il prossimo anno, che ormai è alle porte, in modo che si possa garantire non soltanto la continuità, ma anche la totale sostenibilità di questi centri che sono presìdi importanti del territorio. Per questo, assessore, vorrei capire se per l’anno nuovo ci saranno novità, se ci si sta attrezzando in modo che non si incorra mai più in queste difficoltà.
Come sa, per molti mesi questi centri sono stati abbandonati a se stessi, o non hanno avuto il giusto sostegno da parte della Regione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessora, prego.
Interviene l’assessora Barone.
Speaker : BARONE, assessore al welfare.
Perfetto, grazie, buongiorno a tutti.
Effettivamente, questo dei voucher è un’ottima soluzione, un ottimo meccanismo che la Regione dal 2013 ha messo in atto per venire incontro alle esigenze tanto dei disabili, quanto degli anziani e ovviamente dei minori, dei bambini in particolare, che hanno nel tempo implementato sempre di più questa domanda, questa richiesta, in quanto appunto sempre più famiglie aderiscono a questo tipo di richiesta, di domanda. Questo fa sì che possano frequentare tanto i centri diurni, quanto gli asili, i centri diurni per minori. Chiaramente quindi è, questa, una misura che nel tempo ha avuto notevole impulso, e sicuramente molta importanza.
È stato, purtroppo, quest’anno, un anno particolare, in quanto la il catalogo è stato riaperto, quindi c’è stato effettivamente un ritardo rispetto agli anni scorsi. Questo non toglie che c’è stato un impegno di spesa pari a 53,987 milioni di euro. Noi stiamo parlando oggi dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza, mentre in generale i voucher servono anche per i disabili e per gli anziani, quindi copre, questo nostro servizio, tanto appunto i minori, quanto gli anziani e i disabili.
Oggi però noi stiamo parlando dei servizi per i minori e per l’adolescenza. Le risorse finanziarie erogate in favore degli ambiti territoriali sono state quasi 54 milioni di euro da parte dalla Regione Puglia. Di queste abbiamo 27 milioni che erano impegnati dal fondo FSE, mentre le altre, 26 milioni e passa, erano proprio risorse regionali, risorse finanziarie completate.
Quello che però è particolarmente importante è che la Regione ha pagato tutto quello che doveva fare, cioè quello che l’Assessorato al welfare doveva fare proprio per coprire queste spese è stato fatto ed effettuato. La difficoltà e i ritardi riguardano gli ambiti effettivamente, che sono sicuramente più in affanno e che stanno approvando chiaramente le graduatorie delle domande. Sono gli ambiti che poi stipulano i contratti ed effettuano l’istruttoria, quindi hanno sicuramente grosso lavoro.
In più, spesso e volentieri gli uffici degli ambiti sono abbastanza scoperti, tant’è vero che la Regione stessa, attraverso sia gli uffici dell’Assessorato che i centri servizi di InnovaPuglia, sta assicurando un supporto anche tecnico agli ambiti per potere, nel più breve tempo possibile, coprire le domande e pagare finalmente quanto dovuto, anche perché effettivamente ci sono dei ritardi rispetto all’anno passato.
A questo aggiungo, perché la domanda per completezza lo richiedeva, che anche per il futuro siamo riusciti, e devo ringraziare l’assessore Leo, che però non c’è ora, a coprire anche l’anno che viene, tanto per i minori quanto per gli anziani disabili. Effettivamente, avevo più o meno promesso che in anticipo ci saremmo mossi per non trovarci in difficoltà come quest’anno. Abbiamo avuto 50 milioni per i minori e 35 per i disabili e gli anziani. Noi abbiamo valutato uno storico, più o meno abbiamo sempre speso intorno ai 50 milioni per i minori e 35 per gli anziani e i disabili. Siamo riusciti, tramite ovviamente fondi europei, a modulare il tutto e abbiamo già pronti i soldi, la copertura finanziaria. Stiamo preparando le domande tanto per i minori che per gli anziani e i disabili in maniera da essere un po’ più in anticipo rispetto a quest’anno e sicuramente non stare più in affanno.
Durante quest’anno, da quando sono entrata in Assessorato, quindi da febbraio, abbiamo più volte dovuto ricorrere a modifiche e variazioni di bilancio per coprire. Invece, questa volta che abbiamo fatto? Abbiamo già trovato tutti i soldi, tanto per i minori quanto… in maniera da non doverci trovare, spero, in affanno quest’anno e poter completare in modo molto più rapido il tutto.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Pagliaro, prego.
Speaker : PAGLIARO.
La mia interrogazione assorbe quella del collega Dell’Erba. È la stessa cosa. Io però le chiedo, apprezzando, ripeto, il suo impegno e gliel’ho detto più volte anche in Commissione, che approfondisse un attimino il tema. Sembrerebbe che una percentuale, che è stata valutata intorno al 40 per cento, non abbia ottenuto questi rimborsi, nonostante il modello ISEE dovrebbe consentirlo, quindi la prego di approfondire questo tema. Probabilmente i budget sono insufficienti, nonostante tutto, a quanto sembra si dovrebbe incrementare il capitolo di spesa perché si possa garantire la sostenibilità totale di tutti i centri.
Riguardo ai ritardi, questa è già una buona notizia, è incoraggiante pensare che riprenderanno il nuovo anno con la certezza di poter avere corrisposto ciò che gli è dovuto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene, grazie a lei.
Adesso passiamo all’interrogazione del consigliere Dell’Erba. È interrogata sempre l’assessora Barone.
Ok, assimilata, l’ha detto adesso.
Consigliere Pagliaro, "Autorizzazione scarico provvisorio depuratore Porto Cesareo", però è Piemontese, che non c’è, dunque questa, consigliere Pagliaro, la possiamo rinviare laddove dovesse venire l’assessore Piemontese, nel momento in cui viene la richiamiamo. Non ho capito... la partecipazione è prevista, non è assente, cioè non ha giustificato l’assenza, quindi starà certamente per arrivare.
Consigliera Laricchia, "Richiesta di chiarimenti su nomina a Vicepresidente del SEPAC del rag. Franco Lacarra". Il Presidente Emiliano è assente, dobbiamo vedere (consigliera, buongiorno) se è collegato l’assessore Delli Noci.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
Sono collegato, salve.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto. Allora, consigliere Laricchia, prego.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
Non ho il video, perché non ho un bell’aspetto.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Consigliera Laricchia, prego.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie, Presidente. Io ho presentato questa interrogazione credo a febbraio, a metà febbraio del 2021, la notizia era sulla stampa, la nomina a Vicepresidente del SEPAC del ragionier Franco Lacarra, il fratello ovviamente del ben più noto Marco Lacarra, nominato appunto Vicepresidente del SEPAC, quindi una nomina di competenza regionale.
Come ricordiamo, il SEPAC è il Comitato regionale per il monitoraggio del sistema economico produttivo e le aree di crisi, istituito dall’articolo 40 della legge regionale 7 del 2002, e in sostanza nello Statuto che noi abbiamo potuto leggere, così come nelle modifiche successive all’epoca della scrittura della nostra interrogazione, la figura del Vicepresidente non esisteva, e non esiste, in qualche modo, salvo adesso scopriamo novità. Quindi, quello che ci siamo chiesti è, tenuto conto dell’articolo… Il titolo dell’articolo era abbastanza forte, ovviamente, “il ragionier Lacarra nominato nel comitato SEPAC senza laurea né domanda”, quindi senza il titolo necessario o opportuno, ma soprattutto senza aver in qualche modo seguito una procedura. Tra l’altro, è la stessa figura del Vicepresidente che non era e non è regolamentata, perché non esistente. A questo punto, dato che in questa Regione, purtroppo, nella scorsa legislatura e in parte anche in questa, il Presidente Emiliano in particolare si è distinto per nomine che hanno fatto molto discutere, più evidentemente a scopo elettorale piuttosto che meritocratico… È un messaggio molto sbagliato che si passa ai cittadini, che poi pagano due volte, non solo per una indennità piuttosto inutilmente retribuita, ma soprattutto per dei servizi che non funzionano, se poi appunto le persone non vengono scelte per i loro meriti, per i loro titoli, perché sono le persone più adatte a svolgere delle funzioni, ma perché ci sono altri ragionamenti più elettorali, evidentemente, dietro.
Quindi, le domande erano molto semplici. Chiedevo di sapere e ricevere copia dell’atto di Giunta con il quale si provvede alla nomina; se corrisponde al vero quanto abbiamo detto nella nostra interrogazione, cioè in particolare quanto richiamato in quell’articolo di stampa; in quale atto è prevista la presenza del Vicepresidente del Comitato SEPAC; quali sono le motivazioni per cui non si è ritenuto di procedere all’avviso pubblico per la scelta del Vicepresidente; quindi quali provvedimenti intendano mettere in campo la Giunta e il Presidente di Regione per rimediare evidentemente a quello che potrebbe essere un errore. Tutto qui.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Delli Noci, prego.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
Grazie. Dovrebbe essere arrivata la risposta scritta da parte della Presidenza, sia al Consiglio che alla consigliera Laricchia, che vado a leggere. Con l’articolo 40 della legge regionale n. 7 del 21 maggio 2021 è stato istituito, come sappiamo, dalla Presidenza della Giunta regionale il Comitato SEPAC.
Vado alla parte preminente, che è la parte richiesta. Con DGR 810 del 2021, che è stata allegata, la Giunta regionale ha approvato la modifica della disciplina dell’organizzazione del funzionamento del Comitato SEPAC, confermando altresì la deliberazione adottata nella seduta del 15/02/2021 n. 258 Registro deliberazioni.
La disciplina di cui innanzi prevede all’articolo 3, commi 1 e 2, la figura del Presidente e del Vicepresidente. In considerazione della natura altamente fiduciario dell’incarico, e al fine di garantire gli indirizzi politici del Governo regionale in materia di crisi occupazionale o aziendale […] pugliese, la Giunta regionale ha individuato le due figure della Presidenza.
L’insediamento della Presidenza del SEPAC si è perfezionato con la sottoscrizione dei contratti di collaborazione il 28 maggio scorso e il 7 luglio scorso.
Questa è la nota del Gabinetto, a firma del dottor Pierluigi Ruggiero.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Consigliera Laricchia, prego.
Speaker : LARICCHIA.
Io non solo non sono minimamente soddisfatta, anzi, sono abbastanza scandalizzata. Mi dispiace che sia intervenuto l’assessore Delli Noci. Fortunato il Presidente ad essere assente, proprio in questa seduta, dopo che nella scorsa era evidentemente stato colto di sorpresa dall’interrogazione.
Voglio farne una questione di date. Intanto, la risposta scritta sì, è arrivata, ma è arrivata in questo momento, forse qualche minuto fa, quindi proprio a Consiglio imminente. Si dice, nella risposta del 13 luglio alla mia interrogazione di febbraio, che la Giunta con delibera n. 810 del 24 maggio 2021, quindi oltre tre mesi dopo la mia interrogazione, ha approvato la modifica della disciplina del funzionamento del SEPAC, confermando le nomine avvenute tre mesi prima.
In questa delibera, a cui è allegata la nuova disciplina sul funzionamento del SEPAC, si prende atto che la deliberazione è stata approvata sulla base dell’istruttoria espletata dal Capo di Gabinetto, sentito il capo dipartimento personale e organizzazione. La figura del Presidente, quindi, tra l’altro, appare a maggio, prima di tutto, dopo che era stato nominato tre mesi fa, una nomina piuttosto discutibile, in quanto è una persona abbastanza conosciuta: il fratello di un deputato del PD. Di fatto, nomina più politica di questa sarà difficile trovarne; per carità, il Presidente ce ne fornirà diverse, ce ne ha già fornite tantissime, quindi non è vero che sarà tanto difficile trovarne.
Considerato, però, che in questa delibera non si citano le date e gli atti di istruttoria, io anticipo che chiederò un accesso agli atti perché questa istruttoria voglio vederla, voglio anche capire chi l’ha firmata, esattamente. Soprattutto, voglio capirne tutti i meccanismi che hanno portato a questo rocambolesco giro di meccanismi e davvero di confusione che si è venuta a creare, pur di giustificare una nomina. Invece, cioè, di avere una carica, e quindi chiedersi il Presidente qual è la persona più adatta a quella carica che deve gestire al meglio dei servizi, magari strategici per la Puglia, è avvenuto evidentemente il contrario. Il Presidente aveva una persona da nominare e si è chiesto quale carica potersi inventare per nominare questa persona.
Questo si evince da come sono andate le cose, e in particolare dall’analisi delle date. Per questo, ripeto, chiederò urgentemente un accesso agli atti, perché su questa cosa dobbiamo tornare a fare chiarezza.
Invito tutti a smetterla di utilizzare questi ruoli, questi incarichi per distribuire importanti incarichi, appunto, a persone a cui evidentemente ci si tiene, gli si è grati, verso cui si prova gratitudine, perché in realtà ci sono tanti servizi che meritano di essere gestiti bene, in maniera efficiente perché i cittadini questo chiedono: di spendere bene i loro soldi, e soprattutto di ricevere servizi adeguati. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Il gruppo Ventola, Caroli, De Leonardis, Gabellone, Perrini e Zullo aveva chiesto appunto di rinviare alla presenza di Emiliano, ma il Presidente Emiliano oggi ha giustificato l’assenza.
Gabellone, Piemontese non c’è.
Assessore Lopalco, può chiamare magari l’assessore Piemontese, glielo posso chiedere? In maniera tale da capire se sta arrivando e che tempi ha.
Passiamo all’interrogazione Bellomo, indirizzata proprio nei confronti dell’assessore Lopalco, “Utilizzo farmaci a base di anticorpi monoclonali negli ospedali pugliesi a seguito dell’autorizzazione di AIFA e del Ministero della salute”.
Prego, consigliere Bellomo.
Da Regolamento decade. C’è anche la risposta scritta, in ogni caso, da parte dell’assessore Lopalco. Presidente Bellomo, siamo alla sua interrogazione, la n. 132.
L’assessore Piemontese arriverà fra una ventina di minuti.
Prego, consigliere Bellomo.
Speaker : BELLOMO.
Grazie, Presidente. Onestamente, io dovrei rinunciare a questa interrogazione, con un impegno che però questa volta venga mantenuto. Non possiamo discutere un’interrogazione a cui mi viene risposto quattro mesi dopo, quando questo tipo di richiesta era in piena pandemia. L’invito che faccio, e vorrei che prendesse l’impegno l’Assessore con i suoi uffici, è che quando vi sono questioni contingenti si risponda in tempo utile. Che oggi discutiamo, a fine luglio, sui monoclonali eccetera eccetera, quando ormai tutto il mondo dice che è una cosa ammissibile… Tant’è che la risposta che mi è pervenuta tre giorni fa, quattro giorni fa, dire che è anacronistica è un eufemismo.
Veramente vorrei, capisco gli impegni dell’Assessore, ma la struttura dell’Assessorato è anche ampia e vasta, che ci sia dato un po’ più conto in termini rapidi. Per questo la risposta dell’Assessore, la comunico all’Aula, è a favore ovviamente della richiesta che ho effettuato. Ci mancherebbe altro, ma è come dire che parliamo dei Mondiali del 132 oggi.
Veramente faccio un invito all’Assessore affinché funzioni meglio l’Assessorato di sua competenza. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene, in ogni caso devo dire che una cosa va riconosciuta all’Assessore Lopalco, che è sempre presente, per cui se fossimo arrivati a questa interrogazione in tempo precedente probabilmente non si sarebbe esentato dalla risposta. Però… Però è giusto. Ha ragione. Stavo appunto dicendo che è opportuna una risposta scritta in questi casi, ma l’assessore Lopalco è d’accordo.
Andiamo all’interrogazione di Gabellone, “Sospensione visite informatori scientifici del farmaco presso le strutture ospedaliere della ASL di Lecce”.
Prego, consigliere Gabellone.
Speaker : GABELLONE.
Diciamo che anche qui posso dire che è superata e debbo dire che l’Assessore si è speso per superare quelle che erano le difficoltà che gli informatori scientifici del farmaco incontravano in alcuni uffici delle AASSLL, almeno della nostra ASL del Salento, e quindi nel giro di poco tempo il problema è stato risolto.
In effetti, Presidente, il dato è un dato oggettivo, lo rilevava il collega consigliere Bellomo, quando si giunge con tanto ritardo le richieste perdono di efficacia, e questo è un peccato, perché anche il contributo di noi consiglieri viene in qualche modo sminuito.
Mi rivolgo quindi a lei, mi rivolgo ai colleghi Capigruppo per chiedere che ci sia o una programmazione più frequente dei Consigli oppure un allungamento dei tempi. Anche oggi iniziare alle 12.30 per finire alle 16.00, con la sfilza di interrogazioni e di mozioni che sono presenti, significa rinviare a dopo l’estate alcuni argomenti, alcune situazioni.
Questa - ripeto - è una richiesta che rivolgo non solo a lei, ma anche ai Capigruppo, su questo un ripensamento delle attività, dei tempi e delle modalità va sicuramente concordato. Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere.
Procediamo con Perrini, "Distribuzione per conto di presìdi per diabetici e farmaci PHT. Penalizzazione per farmacie ed utenza".
Consigliere Perrini? Okay, c’è una risposta scritta, ma è uscito il consigliere Perrini? Eccoti, sì, la posticipiamo un attimo, la posticipiamo di qualche interrogazione? Facciamo così o vuole intervenire? Prego. Consigliere, io non ho capito.
Speaker : PERRINI.
Ho detto che va bene, aspettiamo che mi arrivi la risposta, perché non l’ho ancora letta.
Speaker : PRESIDENTE.
Però la risposta è arrivata.
Speaker : PERRINI.
Io non l’ho ancora vista, forse ha sbagliato la posta...
Speaker : PRESIDENTE.
Ok. Quello che le chiedo, consigliere, è: vuole che la posticipiamo al momento in cui lei l’avrà letta oppure la ritira?
Speaker : PERRINI.
La devo leggere e poi vedremo. Andiamo avanti.
Speaker : PRESIDENTE.
“Lavori interrotti della Strada Statale 172”.
Sempre lei. Maurodinoia l’assessore. L’assessore Maurodinoia c’è? Assessore Maurodinoia? Non è collegata. L’assessore Pentassuglia neanche. Aveva chiesto congedo l’assessore Maurodinoia? No.
Allora Perrini, interrogazione a Delli Noci: “Richiesta proroga per l’MPMI. La sospensione fino al 31 dicembre 2021 dei mutui concessi dall’Amministrazione regionale, per il tramite di Puglia Sviluppo”.
Prego, consigliere Perrini.
Speaker : PERRINI.
Questa è una richiesta che io ho presentato il 13 aprile 2021, che con la delibera del 31 gennaio 2020 veniva prorogato lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
Considerato che la chiusura imposta a livello governativo e regionale a partire dal mese di marzo dello scorso anno, finalizzata al contenimento del contagio, ha colpito gravemente molte categorie di lavoratori, che hanno dovuto cessare o sospendere la propria attività o ridurla rispetto all’anno precedente, in questo momento di estrema difficoltà sanitaria, sociale ed economica, in cui è in corso una pandemia che continua a provocare vittime, la Regione ha il dovere di intervenire adeguatamente per fornire il sostegno necessario al tessuto economico e produttivo del territorio, al fine di evitare l’ulteriore impoverimento della popolazione e portare sul lastrico il sistema economico regionale.
Naturalmente sto parlando del 13 aprile anche con questa interrogazione.
Si interroga il Presidente Emiliano e l’Assessore Delli Noci se la Giunta valuta la possibilità di prorogare ulteriormente la sospensione fino al 31 dicembre 2021 dei mutui concessi dall’Amministrazione regionale per il tramite di Puglia Sviluppo e degli strumenti denominati NIDI, microcredito e fondi a favore delle reti per l’internalizzazione, traslando il piano di ammortamento dello stesso periodo in ragione degli stessi effetti disastrosi della crisi economica sulle aziende pugliesi.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
Abbiamo avuto diverse interlocuzioni con il consigliere Perrini e l’ho informato che in data 26 aprile 2021 l’Amministrazione regionale ha deliberato, Delibera n. 672, di prorogare la sospensione fino al 31.12.2021 dei mutui concessi dall’Amministrazione regionale, per il tramite di Puglia Sviluppo, a valere sugli strumenti denominati NIDI, TecnoNidi e microprestito, a valere anche per l’internazionalizzazione e il microprestito circolante, traslando il piano di ammortamento dello stesso periodo.
Avevamo sollecitazioni anche…
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore, può alzare la voce che non si sente bene?
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico.
Avevamo sollecitazioni anche da altre associazioni di categoria, e abbiamo provveduto in considerazione della situazione pandemica, che in molti casi non ha concesso di rispettare i piani economici previsti a causa della seconda tornata.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Consigliere Perrini?
Speaker : PERRINI.
Sono soddisfatto della risposta dell’assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Adesso procediamo con le interrogazioni indirizzate all’assessore Lopalco, facciamo tutte le sue. Nella maggior parte dei casi sono tutte sue quelle che ci sono, comunque magari cerchiamo di esaurirle.
Consigliere Pagliaro: “Erogazione servizio trasporti disabili in centri diurni e strutture riabilitative della provincia di Lecce”. Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Siamo grati all’assessore Lopalco che è presente e ci dà risposte.
Speaker : PRESIDENTE.
Perciò avevo risposto così a Bellomo.
Speaker : PAGLIARO.
Ci consenta di stigmatizzare l’atteggiamento e l’approccio degli altri assessori. Non è possibile che i banchi siano completamente vuoti, lasciando in solitudine l’assessore Lopalco. Non mi sembra carino nei confronti di chi partecipa.
Speaker : PRESIDENTE.
Condivido.
Speaker : PAGLIARO.
Quindi, Presidente, la prego di richiamare…
Speaker : PRESIDENTE.
Richiamerò a questa attenzione.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie.
Assessore caro, oggi vorrei una risposta su quest’altro tema, quella che non ho ricevuto ancora, e non l’ho ricevuta neanche per iscritto, sul servizio di trasporto degli utenti disabili nei centri diurni. Da più di due mesi il servizio non viene garantito in alcuni ambiti di Lecce e di Brindisi, come sa, lasciando a casa molti disabili che non hanno i mezzi per poter raggiungere in autonomia questi centri.
Abbiamo usato dei termini un po’ forti: rimangono murati in casa, e sinceramente è una cosa che non depone bene nella nostra Regione. All’assessore voglio ricordare che tocca alla politica farsi carico di questo problema e trovare una soluzione che sia immediata, in modo che si possa assicurare a queste persone di poter frequentare questi luoghi essenziali per la loro vita di relazione, che ritengo sia irrinunciabile.
Chiediamo che siano stanziate le risorse utili e necessarie per assicurare il trasporto assistito dei disabili di questi centri. E poi chiediamo che si pensi ad una riforma di sistema, come conveniva anche in Commissione, perché non funziona così come è regolata la materia. La norma regionale che prevede la compartecipazione degli ambiti, con la delibera di Giunta del 10 settembre 2020 ha fissato le tariffe, evidentemente non è più sostenibile, altrimenti non si comprende il motivo per cui alcuni Comuni si sottraggano al pagamento del 60 per cento della stessa. Quindi, cerchiamo di fare in modo che si superi questo conflitto e questo rimpallo di responsabilità tra Istituzioni.
Non possiamo abbandonare in questo modo questi ragazzi, queste famiglie. Io ho raccolto, come lei sa, anche lei, Presidente, il grido di dolore di tantissime famiglie. Quindi, bisogna sanare questa situazione. Per questo chiedo all’assessore, al Governo regionale una risposta chiara, quella risposta che noi tutti dobbiamo a queste persone. È un dovere per tutti noi.
Io sollecito, anche in questa occasione, una maggiore sensibilità nei confronti dei soggetti fragili. La parola è utilizzata e anche abusata in questo periodo, ma molto spesso rimane campata in aria. Diamo segnali veri, concreti di attenzione al mondo della disabilità e di chi è rimasto indietro. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Assessore, prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità.
Approfitto anche per chiarire alcuni elementi che erano stati discussi in un’interrogazione precedente dal collega Bellomo. Alcune risposte scritte sono arrivate per iscritto e in ritardo perché non c’era stata la possibilità di discuterle oralmente nelle sezioni precedenti, nel senso che io ho attivato gli uffici a fare la risposta scritta dopo che io ero pronto in Consiglio a rispondere oralmente a quelle interrogazioni, che erano delle interrogazioni in cui potevo rispondere facilmente, velocemente e tempestivamente, perché erano delle interrogazioni abbastanza… a quella sugli anticorpi monoclonali, voglio dire, si trattava semplicemente di dire che quello che aveva deciso AIFA lo stavamo facendo, punto. Non c’era bisogno neanche di scomodare gli uffici per fare quel tipo di risposta all’interrogazione. Siccome era saltata la seduta consiliare, lì ho chiesto allora di fare la risposta scritta. La risposta scritta, purtroppo, poiché non arriva una interrogazione, ma me ne arrivano centinaia, attenzione, me ne arrivano centinaia, quindi magari vi faccio anche un invito a selezionarle e a focalizzarci sui temi effettivamente urgenti, perché io sono sempre pronto qui a rispondere tempestivamente su tutti i temi a cui posso rispondere io personalmente, ma ci sono dei temi, quelli più tecnici, in cui necessariamente devo poi coinvolgere gli uffici, e su quello purtroppo sapete bene che ho un controllo che comunque deve confrontarsi con il fatto che in questo momento il Dipartimento Salute oggettivamente è pieno, pieno, pieno, pieno di impegni.
Detto questo, a quell’interrogazione sarei stato pronto a rispondere velocemente e oralmente in Consiglio, non avendo mai mancato una seduta consiliare.
Detto questo, collega Pagliaro, noi ci siamo già confrontati ripetutamente su questo tema, e penso che abbiate anche la consapevolezza del fatto che stiamo cercando di lavorare alacremente a questo problema. È un problema che, come giustamente ha esplicitato nell’interrogazione il collega Pagliaro, è legato alla normativa, purtroppo c’è questa necessità di accordarsi con gli ambiti territoriali per il pagamento della loro quota.
Questo ha fatto sì che in alcune ASL questo tipo di accordo sia stato portato avanti e non si sia avuto alcun problema, in altre ASL ci siano stati alcuni ambiti che non hanno risposto per la loro parte e giustamente il direttore generale, che è il titolare della Partita IVA dell’ASL, ha detto "se continuo a coprire con il budget della ASL una quota che non è competenza sanitaria, ma è competenza degli ambiti, posso anche essere chiamato a rispondere di danno erariale". Questo è il problema, per cui hanno cominciato a stringere i cordoni della borsa per quanto riguarda questo tipo di erogazioni.
Noi siamo intervenuti ripetutamente anche recentemente e comunque mi risulta che sono state trovate, sia su Brindisi che su Lecce, delle soluzioni ponte per l’emergenza, però siamo consapevoli di questo e so che anche la collega Barone sta lavorando sugli ambiti, perché gli ambiti mettano a disposizione le risorse necessarie per coprire questo servizio.
Ancora una volta, quindi, è un problema che secondo me va affrontato come problema organico, perché non funziona, nel momento in cui le competenze sono così separate, 30 a te e 70 a me, sappiamo bene che basta un ambito che abbia un buco finanziario e fa cadere tutto il sistema. Di questo stiamo parlando, per cui noi, come si suol dire, siamo sul pezzo. Stiamo cercando continuamente di stimolare la ASL a risolvere il problema con gli ambiti territoriali. Ripeto, per quanto riguarda la nostra parte, i nostri fondi sono lì, sono disponibili. È l’altra parte che… Dobbiamo anche ammettere che si tratta di una quota molto residuale del problema.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Consigliere Pagliaro. Non la sentiamo.
Speaker : PAGLIARO.
Ci siamo già confrontati su questo tema. Io capisco, ecco perché parlavo di scarico di responsabilità e parlavo anche di una normativa da rivedere. Infatti, in Commissione si era anche lanciata l’ipotesi di una proposta di legge che potesse anche mettere una volta per tutte la parola fine a questo scarico di responsabilità. Oltretutto, come giustamente ha evidenziato, qualora ci fosse un solo ambito che non è in linea con i pagamenti delle sue spettanze, si inceppa il meccanismo. Come spesso accade in questi casi, è la parte debole che ne subisce le conseguenze. In questo caso, murati a casa i disabili non è possibile pensare di lasciarli.
Quindi, io vi prego, Assessore, di sensibilizzare la ASL della partita IVA di riferimento ad anticipare le somme, a continuare, qualora ci fosse la possibilità con i budget adeguati, di consentire alle persone, parliamo di persone, di non rimanere a casa e di poter utilizzare questo servizio.
Poi gli aspetti burocratici, tecnici e quant’altro tutti siamo disponibili a fare la nostra parte per rivederli e per trovare le giuste soluzioni. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Procediamo. Lei ha la prossima interrogazione, ma io non la posso far parlare sulla interrogazione di cui non è firmatario. Siccome c’è la prossima, passiamo. Di quale risposta? Ah, okay, senz’altro. Va bene. Perfetto. Senz’altro, prego.
Speaker : BELLOMO.
Presidente, in questo caso le chiedo io una difesa di ufficio. Veramente, glielo chiedo come Presidente del Consiglio. Se qualcuno oggi dice che il professor Lopalco non è un politico del vecchio stampo si deve ricredere, perché quello che ho sentito oggi in “politichese” poche persone che fanno forse politica da quarant’anni lo dicono.
Oggi mi sento dire: se l’avessimo discussa prima in Consiglio, ti avrei risposto prima, ma siccome non l’abbiamo discussa in Consiglio, mi sono ridotto a risponderti il 9 luglio, quando l’interpellanza è del 21 marzo 2021, invitando a limitare l’uso della carta.
Dico soltanto che ad una interpellanza urgente, questa sull’uso dei monoclonali per la cura della malattia, mi è stato risposto il 9 luglio. Dico all’assessore, successivamente, che quando argomenti così urgenti vengono sottoposti alla sua attenzione, o a chi eventualmente filtrerà le centinaia di interpellanze che in maniera inopinata noi consiglieri abbiamo da porle con così tanta frequenza, ci sia un filtro. Se lei avesse risposto a questa, non dico il 22 marzo, ma forse i primi di aprile, lei oggi non faceva questa polemica al sottoscritto e a tutti i consiglieri che la inondano di interpellanze. Non può essere una giustificazione che se l’avessimo discussa prima in Consiglio, ci avrebbe risposto prima, e che quindi si è ridotto a farlo il 9 luglio solo per questa ragione.
Visto che la risposta per iscritto è arrivata, doveva arrivare in tempo utile. Questo prevede il Regolamento.
Lei ha scelto di fare l’assessore alla sanità, non l’ho scelto io, poteva rifiutare l’incarico offertogli dal Presidente Emiliano. Sapeva benissimo a cosa andava incontro, e sapeva che doveva far parte anche questo del suo compito istituzionale.
Inviterò comunque i colleghi a scrivere poco, così lei avrà modo di lavorare meglio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Perrini: “Richiesta database aggiornata campagna vaccinazione in provincia di Taranto”, sempre indirizzata all’assessore Lopalco.
Le interrogazioni n. 163 e n. 164 “Mancate riprenotazioni”, insieme, sono superate.
Aveva chiesto l’anticipazione, in Conferenza dei Capigruppo, sempre delle interrogazioni all’assessore Lopalco, il consigliere Pagliaro, la n. 206 e la n. 219 “Pazienti diabetici – Mancata fornitura ASL Lecce di dispositivi aggiornati con sistema di allarme”. Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Nuovamente a lei, assessore. Anche questa è una questione che abbiamo trattato più volte in Commissione, è un argomento veramente paradossale, al quale non si riesce a trovare una soluzione. Ripercorriamo velocemente la questione: a fine marzo scorso, in Commissione sanità sollecitammo l’ASL di Lecce a fornire ai pazienti diabetici dispositivi aggiornati di nuova generazione, dotati di un sistema d’allarme che allerta in caso di sbalzi glicemici, in linea con i livelli essenziali di assistenza e con le deliberazioni delle altre aziende sanitarie pugliesi.
Il direttore generale Rollo spiegò che il ritardo era dovuto ad un problema burocratico relativo alla gara, che si impegnò a risolvere in tempi brevi. Ancora oggi, però, a distanza di quattro mesi, possiamo dire che nulla si è mosso.
Ai bambini e agli adulti salentini con diabete continua ad essere negato l’unico sistema in commercio, in grado di inviare un alert quando si verificano picchi glicemici. Abbiamo ricevuto la risposta scritta a questa interrogazione, ma non ci soddisfa perché le associazioni di pazienti diabetici ci hanno segnalato che in attesa della gara centralizzata per tutta la Regione Puglia, una cosa che oggettivamente va bene, finalmente, in modo che si possano evitare queste disparità di trattamento, cinque ASL della Puglia hanno già proceduto all’assegnazione dei nuovi modelli Freestyle 2, che sono dispositivi aggiornati di nuova generazione, dotati di un sistema d’allarme che allerta in caso di sbalzi glicemici.
Solo la ASL di Lecce continua a dare il modello Freestyle 1, che risulta inefficace perché sprovvisto del dispositivo d’allarme. In attesa della gara regionale chiediamo l’allineamento urgente della ASL di Lecce, come già notificato da voi in audizione il 29 marzo 2021. Su questo, io non riesco veramente a capire perché ci siano queste differenze, queste disparità costanti. La nostra ASL è la Cenerentola? Eppure, il direttore Rollo è bravo, glielo riconosco. Se però possiamo fare in modo che anche su questo ci possa essere un allineamento con il resto della Regione, sarebbe cosa gradita. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità.
Questo è un tema che conosciamo e che abbiamo già in qualche modo discusso in Commissione. Abbiamo anche prodotto la risposta scritta, che giustamente si ferma fino a un certo punto, cioè si ferma fino al punto che è di competenza Regione ARES, con le linee-guida e le linee di indirizzo.
Nel momento in cui non c’è ancora la gara regionale per questo dispositivo, che comunque sarà adottato a breve, il processo amministrativo non è nelle nostre mani. È questo che io tengo a dire. Io farò un’ulteriore verifica e cercherò di capire dov’è il punto, perché a questo punto non credo neanche che sia nelle mani dirette del Direttore Generale, che da me interrogato mi aveva detto che la situazione era stata sanata.
Farò quindi un’ulteriore verifica, perché è probabile che nel processo amministrativo ci sia ancora qualche ostacolo che non è stato risolto, quindi prendo atto e continuerò con le nostre verifiche.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. prego, consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Io ringrazio l’assessore Lopalco per questa risposta e anch’io prendo atto della sua disponibilità a sollecitare la Direzione Generale di Lecce.
Le confermo e le assicuro che purtroppo non avviene quello che nelle altre ASL succede, quindi l’utilizzo del FISTEL 2, ma ancora il FISTEL 1, con tutti i disagi che può immaginare (la notte i genitori di questi bambini non dormono, quindi vorrebbero poter anche loro utilizzare questa tecnologia nuova che consenta questo alert). Grazie, magari su questo ci riaggiorniamo, grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Passiamo alla 219, consigliere Pagliaro, e poi dopo, così concludiamo con l’assessore Lopalco (le chiedo scusa un secondo, Consigliere Pagliaro), facciamo l’interrogazione di Caroli, Piano di investimenti, la n. 177.
Prego, consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Assessore, ci occupiamo di grandi temi, ogni tanto proviamo ad occuparci anche dei singoli casi, delle storie. Questa è la storia di una bambina, questa interrogazione è mirata a sanare un torto che sta subendo una bimba di nemmeno 4 anni, affetta da SMARDI, che, a maggio del 2019, è stata privata dell’assistenza degli infermieri che le erano stati assegnati e da oltre due anni può contare solo su uno dei due interventi domiciliari a settimana.
La ASL di Taranto (questa bambina è di Sava) aveva fatto delle promesse ben precise, ma poi non c’è stato alcun ripristino dell’assistenza e tutto è sprofondato nel silenzio.
La famiglia attende inoltre l’assegnazione di un terapista della neuropsicomotricità, ma ad oggi nessuna risposta. Siccome i guai non finiscono mai e, quando piove, piove sempre sul bagnato, negli ultimi due mesi la situazione si è aggravata.
Gli interventi infermieristici si limitano sporadicamente a medicazioni tracheo, PEG e aspirazione. Non viene effettuata, invece, la cosiddetta “macchina della tosse”, che aiuta a rimuovere le secrezioni tracheobronchiali. Gli infermieri che assistono la piccola non possono somministrarle i medicinali, provvedere al cambio del pannetto, ventilarla in caso di crisi. In pratica, non possono erogare l’assistenza basilare per la piccola.
Aggiungo a tutto questo un altro aspetto importantissimo perché, oltre ai bisogni di assistenza sanitaria, la sanità pubblica dovrebbe provvedere a quelli sociali dei bambini malati. A settembre prossimo la bambina dovrebbe cominciare a frequentare la scuola dell’infanzia, ma non è dato sapere come le sarà garantito il diritto all’istruzione, se le saranno assegnati operatori in grado di darle la gioia di sentirsi una bimba come tutte le altre. Ma di questo abbiamo parlato anche stamattina con l’assessore Barone. Anche questa questione dell’integrazione, lei sa, è una questione che va affrontata e, mi auguro, risolta nel miglior modo possibile.
Oggi abbiamo trovato un’intesa insieme anche all’assessore Leo e mi sembra un buon inizio di un percorso di strutturazione di questa che è un’altra questione importante da trattare. L’abbiamo già fatto in Commissione.
Ritorniamo sulla bimba. La famiglia vive una comprensibile condizione di angoscia, in assenza delle Istituzioni che dovrebbero offrire il dovuto supporto sociosanitario. Siccome nella ASL di Lecce – in questo caso, come dire, diamo merito all’ASL di Lecce – ai bambini con SMA viene garantita assistenza infermieristica sei ore al mattino e sei ore al pomeriggio, fisioterapista un’ora al giorno tutti i giorni, esclusi i festivi, e tenuto conto che l’infermiere si prende cura del paziente in tutto e per tutto, cioè alimentazione, igiene, somministrazione di medicinali, aspirazione, assistenza in toto, e che Sava dista da Lecce solo 64 chilometri, perché a questa bimba è negato tutto questo? È sempre questa disparità tra ASL che, sinceramente, è una cosa che proprio non si può sentire. Quindi, chiedo al caro assessore Lopalco entro quali tempi verrà assicurata alla piccola paziente di Sava questa assistenza e tutti gli interventi erogati fino a maggio 2019, con rispettivo terapista della neuropsicomotricità, e come si sta pensando di provvedere ad organizzare la specifica assistenza da parte di educatori e OSS e l’integrazione scolastica, in modo da garantire alla bimba la frequenza della scuola dell’infanzia già dal prossimo settembre.
Vorremmo delle risposte possibilmente precise. Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Lopalco, prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità.
Questo caso lo conosco bene perché mi era stato segnalato anche direttamente dalla famiglia che aveva chiesto aiuto, e ho parlato con i genitori.
Come al solito, quando c’è un caso singolo, molto spesso ci sono dei problemi singolari, cioè non è un problema di sistema. Non è un problema di sistema. Questo qua non credo che sia un problema di sistema, nel senso che nel caso specifico il problema è subentrato poiché l’assistenza a questa bambina era assicurata da una infermiera di un’associazione che in qualche maniera per molto tempo era diventata una sorta di baby-sitter di questa bambina, con cui c’era stato un rapporto affettivo eccetera. Per motivi amministrativi si è chiuso quel rapporto ed è subentrato un altro gruppo di infermieri, che hanno un approccio diverso. Hanno un approccio anche un po’ rigido, che abbiamo in qualche maniera segnalato al direttore generale.
Io, dopo la chiacchierata con i genitori, ho parlato col direttore generale e gli ho spiegato questo problema, nel senso che gli infermieri che fanno assistenza a questa bambina si limitano a quello che è il loro stretto mansionario e nel mansionario ci sono alcune attività che l’altra infermiera garantiva, invece, al di fuori in maniera flessibile, in maniera anche un po’ intelligente e che invece gli infermieri che avevano adesso in carico questa bambina non stavano più garantendo.
Ripeto, si è cercato di sostituire questo infermiere. Si era proposto un infermiere maschio, però la presenza in casa di questo infermiere maschio non era gradita. Quindi, è una situazione molto specifica che si sta cercando di seguire in maniera singolare. Io ho esposto il problema al direttore generale proprio la scorsa settimana e mi ha garantito che sarebbe intervenuto anche per quanto riguarda l’assistente della psicomotricità.
Invece, per la seconda parte io alzo le mani. Per quanto riguarda l’integrazione scolastica, su quello non avevo modo di intervenire.
Per il resto, io sono consapevole di questa situazione. La segnalazione che ha fatto il consigliere è una segnalazione assolutamente appropriata e conforme. Il racconto che ha fatto è esattamente il racconto che mi ha fatto il genitore per telefono, però approfondendo un pochino il discorso e ascoltando anche l’altra campana, che era la ASL, diciamo che la verità sta un po’ nel mezzo. Bisogna cercare di interloquire meglio con questa famiglia per cercare di trovare una soluzione che vada bene sia dal punto di vista di quelle sono le necessità di ordine di servizio, necessità amministrative e quelle che sono le necessità di una famiglia che sta vivendo questa tragedia, nei confronti della quale dobbiamo assolutamente essere ben disposti e supportare in ogni modo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Prego, consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Assessore, la ringrazio. Mi fa molto piacere che lei sia sul pezzo.
Ho voluto portare all’attenzione del Consiglio questo caso, questa storia perché è una storia emblematica di tante altre storie, che purtroppo ci vengono sollecitate, di cui siamo a conoscenza. Era importante però capire il grado e il livello di attenzione e di sensibilità dell’assessorato su questi temi. Sono soddisfatto quindi di questa risposta, ma principalmente del fatto che mettiamo al centro veramente chi ha più bisogno rispetto a tante altre cose importanti di cui ci occupiamo ogni giorno. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Consigliere Caroli: “Piano di investimento triennale INAIL e realizzazione di un nuovo polo scientifico tecnologico facente capo all’Istituto Superiore della Sanità”.
Risponde l’assessore Lopalco. Prego.
Speaker : CAROLI.
Grazie.
Presidente, io qui avrei ricevuto una risposta, però avrei necessità di un confronto con l’assessore, perché non mi sono chiari alcuni passaggi. Sarebbe opportuno, comunque sia, dare lettura di quella che è stata l’interrogazione, perché qui ci riferiamo al piano di investimenti triennale INAIL e realizzazione di un nuovo polo scientifico tecnologico facente capo all’Istituto Superiore della sanità.
La Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute, in data 28 febbraio 2017, indicava alle Regioni le caratteristiche tecniche individuate dall’INAIL degli immobili ai fini della valutabilità per l’ammissione del piano per gli investimenti di cui alla legge 232, chiedendo alle stesse di formulare le relative proposte di interventi. La Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute trasmetteva all’Ufficio di Gabinetto del Ministro della salute la tabella riepilogativa della ricognizione dei fabbisogni dell’edilizia sanitaria delle varie Regioni, a valere sui fondi INAIL.
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri venivano individuate nell’allegato A, che poi è stato trasmesso, tutte le opere valutabili nei piani triennali di investimenti dell’INAIL. Le valutazioni erano quelle relative alla realizzazione di nuovi immobili in sostituzione di fabbricati esistenti ad elevato rischio, e non convenientemente adeguabili sotto il profilo della sicurezza sismica antincendio, realizzazione di un nuovo immobile in sostituzione di fabbricato esistente strutturalmente ed architettonicamente superato e non adeguabile dal punto di vista funzionale, realizzazione di un nuovo immobile in cui saranno allocate funzioni sanitarie per una risposta puntuale per un determinato bacino d’utenza ed una riscontrabile domanda sanitaria inevasa, realizzazione di un nuovo immobile per completare la rete dell’offerta ospedaliera e/o territoriale, già prevista nella programmazione regionale, e per realizzare economie gestionali e di efficientamento energetico, nonché realizzazione di un nuovo immobile che riveste una particolare rilevanza per l’associazionismo di attività di eccellenza dell’offerta sanitaria anche sotto il profilo scientifico.
Poi io la interrogavo chiedendo se la Regione Puglia avesse presentato proposte per la realizzazione di un nuovo polo scientifico tecnologico, facente capo all’Istituto Superiore di Sanità, di cui al decreto-legge 162 del 30 dicembre 2019.
Io ho riscontrato la sua risposta, assessore, e debbo dire che mi ha lasciato alquanto perplesso che lei mi risponda per il punto 1 che "alla luce di tali, ulteriori approfondimenti degli elementi forniti dal Ministero, confermati anche da interlocuzioni telefoniche (probabilmente non collima con gli uffici) questa Regione, constatando che nessun intervento proposto dalle Aziende sanitarie possedeva la progettazione esecutiva appaltabile ed in particolare valutando non vantaggiose le condizioni economiche e finanziarie giuridiche e amministrative connesse al finanziamento, come valutato in sede di confronto tra Direzione del Dipartimento e Capo di Gabinetto del Presidente, ha comunicato al Ministero con nota di non essere interessata al prosieguo della selezione, ritirando pertanto le proposte di interventi precedentemente trasmesse".
In merito alla seconda, se la Regione abbia presentato proposte per la realizzazione di un nuovo polo scientifico tecnologico, facendo capo all’Istituto superiore di sanità, di cui al decreto 162, mi risponde. "la Regione non ha presentato nulla, in quanto tali tipologie di proposte probabilmente sono da presentarsi a cura delle (...) e non delle Regioni".
Tenuto conto che le altre Regioni hanno fatto a sportellate per poter ottenere questi finanziamenti e considerato che probabilmente noi avevamo un deficit di progettazione esecutiva, perché, da quello che mi è parso di presagire, all’interno della stessa noi manifestavano la possibilità di derogare e utilizzare progetti definitivi e non esecutivi, considerato l’importante stanziamento da parte dell’INAIL, tenuto conto di quella che è la penuria e comunque sia la qualità e il livello medio dei servizi offerti con le nostre strutture, ritengo, Assessore, che in questo momento probabilmente di tutto potevamo fare a meno, ma non di poter utilizzare anche queste azioni, queste misure, queste possibilità di intercettare finanziamenti, che probabilmente avremmo potuto utilizzare per elevare e aumentare quelli che sono i livelli medi dell’offerta, in particolare in alcune Province. Io nel caso specifico mi rivolgo alla mia provincia, che è quella di Brindisi. Quindi, a me spiace, perché ormai siamo fuori tempo massimo, ma non aver utilizzato queste azioni e queste misure solo perché non avevamo la possibilità di poter trasformare una progettazione definitiva in una progettazione esecutiva, mi lascia un attimino perplesso; ma, quello che è di più, mi mortifica un bel po’.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità.
Io, più che prendere atto di una situazione che mi è stata certificata dagli uffici in questa maniera, decisamente non posso. Per cui prendo anche atto della sua controrisposta, ma se i progetti erano a quel livello di avanzamento – gli uffici mi hanno detto che i progetti erano quelli – non c’è stata la possibilità di… non era neanche conveniente portare avanti quel tipo di progettazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, Caroli, vuole dichiararsi soddisfatto o no? Non si sente il microfono.
Speaker : CAROLI.
Io in questo momento non posso infierire più di tanto contro l’assessore, perché, se consideriamo che è stato nominato assessore a fine 2020, qui comunque la programmazione, la progettualità si rifà ad anni precedenti. Di fatto, oggi, rispetto a quello che è accaduto sull’intero territorio nazionale, ripeto, le Regioni hanno fatto a sportellate per poter intercettare queste azioni e queste misure, lei oggi mi dice “sì, mi spiace, ma noi abbiamo probabilmente ritenuto non conveniente”, ma quello che è di più la Regione Puglia è stata incapace di trasformare dei progetti definitivi in progetti esecutivi e oggi ci troviamo a non poter partecipare a quanto previsto da queste azioni e queste misure, e oggi non otterremo un centesimo di investimenti.
Quello che è di più, abbiamo detto in maniera chiara che la Regione Puglia non ha presentato nulla rispetto alla creazione di un polo scientifico. Davvero questo mi mortifica e, mi creda, capisco che non debba seguitare a infierire contro di lei, ma questo dimostra e denota uno scostamento degli uffici rispetto a quella che è la programmazione su base nazionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Continuiamo con le ultime due interrogazioni a Lopalco, una della collega Parchitelli e l’altra del collega Pagliaro. Collega Parchitelli, è la numero 215 del 30 giugno 2021: “Assenza personale medico veterinario presso ASL di Bari”.
Prego.
Speaker : PARCHITELLI.
Grazie, Presidente. In merito a questa interrogazione, nella giornata di ieri abbiamo affrontato ampiamente il tema con il direttore Sanguedolce e l’assessore Lopalco, quindi per il momento ritiro l’interrogazione, ribadendo la gravità della problematica. Mi riprometto di riproporla a settembre per vedere quello che è successo in questi mesi. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo, grazie.
Consigliere Pagliaro, “Mancata applicazione, mozione 41/2016 per promuovere il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante”. È la numero 216.
Speaker : PAGLIARO.
Troppa grazia, non mi aspettavo di arrivare anche a questa interrogazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Siccome, l’assessore Lopalco sta qui dall’inizio, chiudiamo con lui.
Speaker : PAGLIARO.
Benissimo, benissimo. Vogliamo sapere entro quali tempi sarà data applicazione alla mozione del consigliere Mazzarano, approvata dal Consiglio regionale nel 2016. Quando passano le mozioni, bisogna dare anche un seguito, dare un senso all’impegno e al lavoro di tutti noi. Questa mozione voleva favorire i percorsi di informazione e di divulgazione del riconoscimento della diagnosi e cura della fibromialgia.
Inoltre, quali sono le iniziative che la Regione intende mettere in atto per promuovere il riconoscimento di questa malattia, con l’estensione delle prestazioni incluse nei LEA e il riconoscimento di tutti i diritti previsti dalle leggi dello Stato in materia di lavoro?
Ricordo che stiamo parlando di una sindrome comune, ma purtroppo sconosciuta. È una malattia subdola che causa dolore cronico, disturbi del sonno, disfunzioni cognitive, rigidità affaticamento, alterazioni del tono e dell’umore, che compromettono in modo anche grave la qualità di vita di chi ne soffre. In Italia colpisce tra il 2 e i 3 milioni di persone, ma non è ancora riconosciuta tra le malattie croniche invalidanti per le quali è prevista l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria.
Siccome a quella mozione non fu mai dato seguito, sono convinto e chiedo conferma all’assessore Lopalco se vuole farsi carico dell’impegno morale e politico che è previsto da quella mozione, approvata ormai cinque anni fa, ma che giace nei cassetti del dimenticatoio. Assessore, si distingua anche per questo.
Ben 29 anni fa l’OMS ha riconosciuto l’esistenza della fibromialgia e nel 2007 è stata classificata con il codice M79/7 nel capitolo Malattie del sistema muscolare e connettivo. C’è una dichiarazione del Parlamento europeo del 2009, che invita gli Stati membri dell’Unione a mettere a punto una strategia comunitaria per riconoscere questa sindrome come una malattia, anche in considerazione del suo elevato impatto sociale, oltre che sanitario.
Chi ne è affetto è fortemente penalizzato anche sul piano lavorativo. Il dolore e l’astenia cronica sono elementi che generano disabilità e deficit, fino a causare addirittura anche la perdita del posto di lavoro. Ecco perché dall’assessore vorremmo una risposta chiara in questo senso, anche per rispetto del consigliere Mazzarano, che ha lavorato tanto per far approvare nel 2016 dal Consiglio regionale all’unanimità questa mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità.
Io sono assolutamente consapevole dell’importanza di questa patologia perché, anche per motivi professionali, me ne sono occupato. Come giustamente diceva il consigliere Pagliaro, è una patologia di difficile riconoscimento, e soprattutto, si sta lavorando a livello nazionale.
Io personalmente ho partecipato ad un tavolo con Cittadinanza attiva, col dottor Gaudioso, per far pressione perché venga pienamente riconosciuta all’interno dei LEA. C’è questo pezzo che è di competenza nazionale, e su cui, io personalmente mi sto impegnando.
Per quanto riguarda invece l’impegno della Regione, c’è un altro passo avanti del quale siamo davvero in fase di definizione: quello di far rientrare questa patologia, insieme con l’attivazione della rete reumatologia, facendo dei percorsi diagnostici terapeutici specifici, in maniera da indirizzare i pazienti. Il problema più grosso che noi abbiamo riscontrato ascoltando le associazioni dei pazienti è proprio il punto iniziale dell’orientamento. Questi pazienti hanno dei sintomi molto generici, alla fine vengono sballottati da un medico all’altro, da uno specialista all’altro, e poiché anche nell’ambito degli stessi reumatologi della rete dei reumatologi non tutti sono specialisti in fibromialgia, finché non viene fatta questa diagnosi purtroppo ci sono dei pazienti che girano diversi specialisti prima di arrivare allo specialista giusto, che poi con due esami fa la diagnosi e comincia ad inquadrare – attenzione - una terapia che purtroppo non esiste, cioè purtroppo non esiste una terapia specifica.
Per questi pazienti, però, quello che è importante è innanzitutto la diagnosi, perché non vengano etichettati come malati immaginari, che è la cosa più brutta che esiste, e la seconda cosa è che venga riconosciuta come malattia invalidante per i motivi che dicevamo. In questo come Regione possiamo fare moral suasion, però non abbiamo competenze specifiche, per cui io accolgo assolutamente questo invito, eravamo già in contatto per l’avvio di questo tavolo di specialisti per i PDTA, quindi mi impegno ancora una volta, con i famosi nodi al fazzoletto, è uno dei temi sul mio tavolo che stanno a livello alto di priorità.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene, consigliere Pagliaro? Perfetto.
Speaker : PAGLIARO.
Ecco qui, molto bene. Mi fa piacere anche che abbiamo coniato questo nodo al fazzoletto, che d’ora in avanti sarà il nostro must. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Pagliaro, sempre lei, "Autorizzazione scarico provvisorio depuratore Porto Cesareo".
Risponde Piemontese, il Vicepresidente.
Speaker : PAGLIARO.
Cambiamo argomento, è un argomento meno delicato, parliamo di depurazione e finalmente affrontiamo questo argomento in Consiglio regionale.
Oggi, dunque, mi rivolgo a tutti voi, mi avrebbe fatto piacere rivolgermi al Presidente Emiliano, perché questo è un tema che penso che dovrebbe oramai occupare la sua attenzione, però c’è l’assessore Piemontese e va bene comunque.
È una questione incredibile, che credo avrebbe meritato una soluzione già da lungo tempo. Nei giorni scorsi, questo Governo regionale ha deciso che nell’impianto di depurazione di Porto Cesareo, ultimato da tempo, ma fermo, che dopo un investimento importante, come potete immaginare, attendeva solo l’autorizzazione per entrare in funzione, abbiamo appreso che si dovranno realizzare vasche drenanti, che nessuno vuole, che non si capisce bene a cosa serviranno, se non ad allungare i tempi di una vicenda ambientale a dir poco incredibile. Nel sopralluogo fatto, eravamo presenti, c’era anche il collega Gabellone, insieme al dirigente della Sezione risorse idriche della Regione, l’ingegner Zotti, dalla sua voce autorevole abbiamo sentito che non c’è alcun ostacolo per l’entrata in funzione del depuratore. Tuttavia, nel momento in cui la Regione doveva assumersi la responsabilità di rilasciare l’autorizzazione, l’assessore Piemontese si è presentato in Commissione ambiente con un nuovo progetto tecnico: tre trincee drenanti all’interno del depuratore. Dopo aver ascoltato che nessuno era d’accordo, nemmeno al tavolo che lui stesso convocò, ha proceduto in una direzione che solo lui ha scelto. Questo non va bene.
Quindi, è arrivata la delibera per andare nella direzione delle vasche drenanti. A nulla è servita l’opposizione spontanea e trasversale di maggioranza e minoranza – mi dispiace che oggi non sia presente il collega Amati, che su questo argomento si è fatto sentire più volte in Commissione ambiente – di fronte al nuovo schema idraulico prospettato dall’assessore Piemontese. Il Governo regionale ha tirato dritto per la sua strada, alla faccia della tanto decantata partecipazione.
Hanno preparato una delibera per la Giunta, che dispone appunto la realizzazione di tre costosissime e, aggiungo, inutili trincee drenanti. Una prova di forza inaccettabile, che calpesta i cittadini, che calpesta le amministrazioni locali, il Consiglio regionale, le associazioni tutte unite e gli ambientalisti.
Perciò, attualizzando questa interrogazione, che avremmo già dovuto discutere da tempo, chiediamo che, rispettando il parere altrui, questa proposta di delibera o delibera venga immediatamente ritirata, in modo da poter fare quello che è giusto, procedere con il rilascio dell’autorizzazione provvisoria che Porto Cesareo aspetta da lungo tempo per poter mettere in funzione questo depuratore e dare un segnale anche alla Comunità europea che, come sapete, ha voluto segnalare questa infrazione da tempo. È una battaglia di civiltà, l’abbiamo chiamata così.
Porto Cesareo è una delle perle più belle della nostra costa. È un Comune che tutti quanti conosciamo e apprezziamo, penso che meriti una risposta differente da una nuova perdita di tempo e risorse sprecate inutilmente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Vicepresidente.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente e assessore al bilancio.
Grazie, Presidente Capone. Grazie al consigliere Pagliaro. Io mi sto occupando della questione del depuratore di Porto Cesareo-Nardò e dello scarico delle acque reflue, anche assieme alla collega Maraschio, dal momento in cui ho ricevuto dal Presidente Emiliano la delega sulle risorse idriche. È un tema estremamente importante, che va avanti da oltre 10 anni e che noi vogliamo portare a compimento, considerato che c’è una procedura, una sanzione, una condanna a pagare da parte dell’Europa.
Su questo era stato prima individuato un recapito dello scarico delle acque reflue in un progetto del 2011, se non ricordo male, in cui il recapito era individuato, mediante una condotta sottomarina, a mare, una condotta sottomarina che era lunga, credo, un paio di chilometri. Dopodiché le comunità locali, negli anni passati, hanno protestato rispetto a questo tipo di soluzione che, dalla lettura del dossier che ho fatto nel corso di questi mesi, forse poteva essere la soluzione migliore.
Comunque c’è stata una protesta alle comunità locali sul recapito a mare mediante condotta sottomarina, ragion per cui vi è stato un cambio e un recapito direttamente in battigia nelle acque di Nardò. Le acque sono di tutti, diciamo nel Comune di Nardò. Questo è il dato... sì, però nelle acque del Comune di Nardò, poi il mare è di tutti, il mare è della Puglia, è dell’Italia e del mondo, su questo non c’è dubbio, ma la battigia tecnicamente è una battigia del Comune di Nardò.
Su questo abbiamo ascoltato anche le comunità locali, abbiamo portato a compimento, con gli uffici diretti dal bravo ingegnere Andrea Zotti, il completamento dell’impianto di depurazione, che è stato completato nei lavori, c’è stato un sopralluogo da parte dell’ingegnere.
La rete di fognature e l’impianto di depurazione non sono mai entrati in funzione, quindi stiamo parlando di un processo lungo, che va avanti da tanti anni. Su questo, anche assieme ad Acquedotto pugliese, abbiamo deciso che dal nostro punto di vista è meglio il riuso delle acque come finalità, riuso per finalità agricole evidentemente, e non scaricare l’acqua nella battigia, sulla spiaggia all’inizio del mare. Su questo c’è un progetto misto di riuso in agricoltura e per altri usi civili ed industriali.
Ora, al netto di una serie di approfondimenti, la delibera che abbiamo approvato il 7 luglio ha come obiettivo quello di realizzare all’interno del depuratore, quindi nel recinto già individuato del depuratore, trincee drenanti, per fare in modo che l’acqua vada in queste trincee drenanti con 500 metri cubi al giorno e, solo qualora queste trincee, ma, dai conti e dalle relazioni tecniche che abbiamo, l’acqua non sarà superiore all’acqua che viene contenuta nelle trincee drenanti, lo scarico in battigia.
Questo per noi ha un impatto inferiore rispetto allo scarico diretto in battigia. La tempistica circa la realizzazione di queste trincee drenanti, dalle carte che ci sono state date dalle relazioni tecniche che abbiamo avuto da AQP ci consentono di dire che tra la primavera e l’inizio dell’estate, del 2022, il tutto sarà pronto, quindi, trincee drenanti e possibilità di scarico nelle trincee drenanti, con una tempistica che è sostanzialmente la stessa rispetto a quella dello scarico diretto in battigia.
Abbiamo poi fatto un incontro con le comunità locali con i Comuni di Porto Cesareo e di Nardò, che non hanno un comune sentire rispetto alla soluzione. Mi è parso di comprendere che le popolazioni di Nardò non sono contrarie a questa ipotesi. Quelle di Porto Cesareo sì, perché ritengono che la tempistica possa… Ma non è così, stando alle relazioni tecniche a nostro supporto. Poi, io nella vita facevo l’avvocato, quindi non sono un ingegnere idraulico, però leggo le relazioni che mi vengono date, e sulla base di queste relazioni, questo è il dato che viene fuori. Per tale ragione, la delibera di Giunta dà questo obiettivo, cioè, trincee drenanti all’interno del depuratore, non scarico diretto in battigia, solo nel caso in cui le trincee dovessero essere piene, scarico in battigia, realizzazione con una tempistica assolutamente idonea e simile a quella dello scarico diretto. Credo che sia una soluzione di buonsenso, che punta a porre fine ad un problema atavico, e nel contempo a mitigare le istanze che provengono dal territorio non facendo scaricare l’acqua direttamente in battigia.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Prego, consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
L’avevamo definita, nelle Commissioni, una melina, addirittura un torello con Porto Cesareo al centro e tutti che facevano girare la palla.
È chiaro che questa interrogazione noi l’avevamo proposta a febbraio e nostra intenzione era quella di arrivare prima della stagione estiva attuale alla soluzione del problema, cosa che saremmo riusciti a ottenere, anche avendo avuto conferma che, come lei sa, noi parliamo di tabella 4, per cui acqua altamente affinata, quindi si trattava soltanto di mettere in funzione il tutto, e già questa stagione estiva l’avremmo avuta con un sistema differente e anche con un segnale differente a questa popolazione che aspetta da tantissimi anni l’attivazione di questo depuratore.
Crediamo che sia stata fatta una scelta, diciamo, di palleggio, di melina per prendere un po’ di tempo. Non voglio ipotizzare motivazioni differenti da quelle che lei ha voluto segnalare. Neanch’io faccio l’ingegnere idraulico, non conosco la materia, ma anch’io mi sono informato e le risposte che sono state date è che comunque queste tre vasche drenanti dreneranno molto poco, sarà insufficiente la capienza di queste vasche, quindi, comunque si andrà a finire in battigia, sempre con depurazione, in tabella 4, quindi assolutamente accettabile, però si è perso un anno di tempo.
A questo punto, ripeto, l’augurio è che si possa almeno arrivare all’anno prossimo, ecco, alla prossima stagione estiva, con il sistema di depurazione, ma principalmente con il sistema fognario funzionante a Porto Cesareo. Ripeto, sarebbe auspicabile, comunque per risparmiare un po’ di denaro pubblico, forse lasciare da parte questa ipotesi delle vasche drenanti e collettare immediatamente il depuratore. Fate scelte diverse. Ripeto, la segnalazione dei costi non l’ho fatta io, ma, come lei sa, l’ha fatta il suo collega assessore, che prima di lei ha svolto la sua funzione, Fabiano Amati, che mi dispiace veramente non sia presente quest’oggi in Consiglio, il quale ci ha segnalato appunto l’inutilità di questa scelta delle tre vasche drenanti.
Prendiamo atto e qualcuno valuterà a tempo debito. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a voi.
Consigliere Gabellone, per il Vicepresidente Piemontese, “Gestione delle cosiddette aree relitte - stagione balneare 2021 e/o successive”, n. 108.
Speaker : GABELLONE.
Assessore e Vicepresidente, intanto grazie perché lei ha inviato attraverso gli uffici la risposta alla mia interrogazione. Io ho chiesto alla Presidente Capone comunque di voler fare un passaggio in Consiglio, per un motivo, assessore. Nella risposta si fa riferimento alla opportunità di questo provvedimento nel 2020, vicenda Covid eccetera, ma in un passaggio viene in effetti evidenziato un problema che noi viviamo in maniera importante nel Salento e che mi preme evidenziare e riportare perché lei, nei limiti, per carità, delle sue possibilità, ma sicuramente con la sua competenza e la sua esperienza, possa, magari col contributo del Consiglio regionale, trovare soluzione, e cioè la difficoltà che molte strutture recettive hanno nel Salento di vedersi garantito uno spazio e la possibilità di occupare e avere in affidamento delle aree balneari, delle spiagge in modo da poter garantire i servizi a quegli utenti che loro ospitano nelle strutture.
È un problema che spesso mette in difficoltà le strutture ricettive perché, essendo le aree demaniali impegnate a chi sono state assegnate per la gestione degli arenili, di fatto, essendoci soprattutto nello scorso anno, ma anche quest’anno e speriamo in futuro, un grande flusso di presenze, c’è una lamentela fortissima degli imprenditori turistici perché sono costretti a respingere le richieste o vedono molte disdette quando gli ospiti, purtroppo, non riescono poi a trovare la possibilità di recarsi sulle spiagge e di poter essere ospitati, naturalmente, a pagamento.
Questo è un problema che, a mio avviso, va posto e a cui bisogna dare risposta per permettere alle nostre strutture recettive di offrire un pacchetto che comprenda l’accesso alle strutture, alle spiagge, agli arenili, non dovendo usufruire di strutture interne quali le piscine, che spesso vengono richieste ma che evidentemente non sono sufficienti.
Quindi, io ho preso spunto da questa sua richiesta proprio per portare in questa sede un problema che nel Salento viviamo in maniera forte, pressante, che è motivo di grande difficoltà per le nostre strutture ricettive.
Certo di un suo impegno, se ne condivide evidentemente l’esigenza, immagino di poterle offrire qualche ulteriore spunto e qualche altra ulteriore collaborazione per giungere ad una ipotesi di soluzione del problema. Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Vicepresidente Piemontese.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente e assessore al bilancio.
Grazie, Presidente Capone.
Su questo, al netto della risposta scritta, negli atti non c’è una nota, che però io conosco naturalmente, cioè noi siamo intervenuti lo scorso anno per una ragione totalmente emergenziale, cioè, per evitare che vi fosse eccessivo assembramento, abbiamo approvato una delibera di Giunta regionale nella quale si potevano utilizzare anche le aree relitte, cioè degli spazi che non appartengono alle concessioni demaniali marittime, ma che potevano essere utilizzati per quella finalità, e lo abbiamo fatto mediante una deliberazione di Giunta regionale.
Trovandoci ancora in un contesto emergenziale, questo mi è stato posto a onor del vero (lo dico al collega) da lei e da diversi altri consiglieri regionali di minoranza e di maggioranza, dal collega Bellomo, da Monopoli, ovunque, su questo siamo intervenuti con una circolare ultima, che è stata firmata dalla dirigente, quella del 6 luglio 2021, che dà dei chiarimenti sulla gestione delle cosiddette aree relitte e rimette ai Comuni la possibilità, dopo aver spiegato e definito cosa sono le aree relitte, cioè si è voluto evitare che in alcune parti si commettessero degli abusi per certi versi, cioè si andasse oltre il consentito. Si è codificata l’area relitta e si è data ai Comuni la facoltà, visto che la funzione amministrativa è affidata ai Comuni, di concedere le aree relitte.
Siamo venuti incontro, quindi, a questa esigenza che ci è stata posta da più parti; la Presidente Capone mi aveva interessato direttamente di questa questione, la collega Maraschio, tutti. Di questo ci siamo fatti carico, con questa circolare che ha chiarito la questione e ha dato ai Comuni la possibilità di concedere le aree relitte. Abbiamo raggiunto quindi la finalità esplicitata nella vostra interrogazione, con questo provvedimento. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Prego, consigliere Gabellone.
Speaker : GABELLONE.
Io sono soddisfatto sia della tempistica, per quel che riguarda la risposta scritta, sia per quello che poi è successo successivamente, quando con una circolare si sono date chiarezza e autonomia, nell’ambito dei paletti posti, agli enti locali.
Assessore, io approfittavo di questo argomento perché nella risposta al secondo capoverso c’è un passaggio che credo sia importante. È da evidenziare che la stagione balneare 2020, partita in ritardo a causa del lockdown generato dalla pandemia, dopo una prima fase discendente, ha fatto registrare in Puglia un significativo ed importante aumento del numero delle presenze turistiche e delle prenotazioni presso le strutture ricettive. Tale forte domanda turistica ha creato alcuni disagi, da parte degli operatori del settore, impossibilitati, a volte, a soddisfarle con strutture a disposizione. Io credo che questo problema permanga, perché grazie a Dio le presenze crescono e quest’anno sono ulteriormente cresciute. Noi abbiamo i responsabili, i titolari delle strutture ricettive, che non riescono più a garantire la possibilità di soddisfare le loro necessità, o meglio, le necessità degli utenti, che spesso disdettano le prenotazioni perché non hanno la possibilità di arrivare con strutture che le ospitino, al mare.
Le chiedo quindi di porre attenzione, pur nell’ambito delle norme e delle leggi nazionali, per tentare di trovare una soluzione a quelle strutture ricettive che spesso sono costrette a disdettare le prenotazioni perché non trovano poi la possibilità di approdo per i loro utenti a strutture sul mare, essendo piene, stracolme, con la limitazione posta dalla pandemia della riduzione del 30 per cento, e quindi gli utenti sono costretti ad andar via.
È un problema di cui, a mio avviso, bisognerebbe farsi carico. Io credo che lei, con le competenze, l’autorevolezza e anche il piglio che mette in campo su vicende di questo tipo, importanti, potrebbe trovare, o insieme si potrebbe trovare la soluzione che credo sia attesa ed è molto, molto importante. Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Passiamo all’interrogazione n. 150, l’interrogante è Dell’Erba, l’assessore Pentassuglia per la risposta: “Necessità di attivare misure urgenti per il controllo del cinghiale e per contenere l’espansione demografica della specie nel territorio della Puglia”.
Assessore, c’era stata anche una mozione che altri consiglieri, su questo tema, per contenere la presenza del cinghiale, avrebbero voluto presentare oggi. Quella mozione non è arrivata oggi in Consiglio, però l’argomento, mi permetto di dire, è lo stesso. Prego, consigliere Dell’Erba.
Speaker : DELL’ERBA.
Grazie, Presidente Capone.
Ho ricevuto risposta scritta all’interrogazione dagli uffici, dalla sezione preposta. La risposta che naturalmente è di natura tecnica, non propone, o meglio, non trova soluzioni efficaci per la risoluzione del problema, sia per il contenimento della proliferazione del cinghiale, ma anche e soprattutto per gli indennizzi per i danni causati ad agricoltori ed allevatori.
Nella risposta naturalmente viene detto che per la sicurezza stradale la competenza non è della Regione. Se però la Regione si fa carico di sollecitare i proprietari delle strade, ANAS e Provincia affinché prendano dei provvedimenti, è meglio.
A tal proposito, come anticipava la Presidente Capone, si è deciso di presentare una mozione affinché la Giunta si assuma l’impegno di fronteggiare il problema al meglio e trovare insieme delle soluzioni perché, come ben si sa, il cinghiale ha il suo posto naturale all’interno dei parchi. Nei parchi c’è il divieto di caccia, quindi bisogna vedere bene come risolvere il problema. Soprattutto, questi tre mesi di siccità hanno incrementato il problema perché l’assenza di acqua piovana li sta portando giù nelle valli dove si coltivano frutta e pomodoro, causando danni ingenti e numerosi.
Il problema è urgente e dispiace che oggi, per una firma, non si è potuto discutere la mozione in Consiglio regionale. Sarebbe stato opportuno discuterla anche, come mozione, in Consiglio. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente. Allora, intanto rispondo al collega, rassicurandolo che è un tema all’attenzione dell’Assessorato e della Giunta perché il tema dei ristori dai danni da cinghiali è aumentato in maniera abnorme. Abbiamo una struttura dedicata, è triplicato il lavoro. Tra l’altro, stiamo valutando se tutti gli incidenti stradali che vengono segnalati sono veri o meno, perché poi c’è l’abuso nel trattare alcune argomentazioni, ma questo come fatto di cronaca perché indagheremo su questo, consci del fatto, però che c’è un aumento del numero di capi considerevole.
Io le ho fatto recapitare la risposta tecnica che è finalizzata al lavoro fatto fino all’08 luglio. 8 luglio è la data entro cui la Università di Bari, in ossequio a una legge regionale del 2017… Non era stata mai fatta questa cosa, negli ultimi sette mesi, da quando ci sono io, ho sollecitato il piano di monitoraggio, che, a dir la verità, faceva solo il Comune di Bari per le attività che ha messo in campo.
Capite bene che, mentre il Comune di Bari ha una capacità economica e di bilancio per fare determinate azioni, ad esempio il Comune di Binetto, che pure è venuto d’urgenza a chiedere aiuto per quello che stava avvenendo in quel Comune e dove negli ultimi due mesi abbiamo messo le relative trappole e abbiamo fatto tutta un’attività di monitoraggio e controllo… Però di fatto l’Università l’8 luglio ci ha presentato il piano di monitoraggio, quindi noi abbiamo il primo elemento utile che mette nella condizione noi di poter lavorare, a fare: a) la valutazione di incidenza ambientale che serve su un piano del genere; b) di attivare tutti i pareri endoprocedimentali e fare l’atto di delibera di Giunta che porterò in Commissione.
Nel frattempo, visto che proprio in queste ore abbiamo già fatto il piano faunistico recependo alcune sentenze del Consiglio di Stato su cui c’è stato il parere della II Commissione, proprio domani ho chiesto al Consiglio regionale, e ringrazio tutta la struttura che in maniera molto veloce ha convocato con i Presidenti le Commissioni IV e V, perché domani acquisisco il parere anche delle Commissioni IV e V, che non era obbligatorio, però, avendo un impatto sia sull’agricoltura che sulle attività ambientali, voglio evitare che qualcuno, con il senno di poi richiami il fatto che il Piano faunistico non sia passato dalle competenti Commissioni.
Lo stesso Piano, insieme al calendario venatorio e al programma venatorio, passerà dal Comitato faunistico regionale, che ho convocato per giovedì prossimo. Il piano è già andato, porterò le modifiche, perché all’interno di questa attività ho previsto le attività di , di abbattimento e di cattura, cioè tutto quello che è previsto dalla norma, per consentire un’attenzione massima a rendere utilizzabile un numero di capi tale da stare all’interno di aree della nostra Regione, dove abbiamo un monitoraggio e sappiamo quali sono le aree, al di là della questione siccitosa e quindi dei corsi d’acqua dove adesso si sono mossi e si stanno concentrando.
Dico di più. C’è il parco, lei lo ha citato, e i parchi nazionali, con quello del Gargano ho parlato al telefono l’altro giorno, con il professore, dicendo qual era l’attività messa in campo dallo stesso Parco dell’Alta Murgia, Tarantini sta lavorando con noi per le aree contigue, perché questa attività oggettivamente non è in capo a noi, ne condividiamo le azioni, ma è in capo all’ente di gestione del parco nazionale e al suo Presidente, che è di nomina ministeriale.
Stiamo lavorando però per evitare che un’attenzione su un parco determini un assedio nelle aree esterne. Sulle aree esterne. Come Regione possiamo collaborare e la collaborazione la daremo, ma è tema di questi giorni che le aree contigue, che sono in capo a noi, resteranno in capo alla Regione perché lavoreremo con i Comuni che ricadono nelle aree contigue per valutare zona per zona il tipo di colture che ci sono, quant’è la pressione per numero di capi dal censimento che abbiamo e cosa dobbiamo e possiamo mettere in campo, alternando quello che è previsto dalla norma, il selecontrollo e l’abbattimento selettivo con le squadre di cacciatori.
C’è il tema, perché stamattina, arrivando qui, sono stato avvisato di questa mozione che impegna me e il Governo. Ritenetela superata dal fatto che ci sono gli atti concreti. C’è la delibera del piano. C’è il piano della Università. Dobbiamo continuare a lavorare perché, come stavo dicendo, c’è un’attività in corso che dobbiamo legittimare e rendere esigibile a tutta la Regione. Il tema è fortemente sentito. I danni non sono quantificabili in questo momento perché molti, purtroppo, non chiedo il ristoro dei danni causati dai cinghiali all’interno delle colture agricole. Vi posso dire che negli ultimi tre anni c’è stato un aumento.
Sapete, vengo dalla legislatura precedente. Sono quello che ha fatto la norma che ha ristorato i danni da fauna selvatica e c’è un altro tema molto, molto particolare insieme a questo, relativo all’aspetto sanitario, che io ho posto a più riprese. Con il vecchio Governo abbiamo fatto un’operazione molto forte, con l’allora Ministro Bellanova, cosa che adesso si è persa un po’ e mi auguro venga ripresa.
Lo dico senza polemizzare ma, avendo e subendo l’impatto dei cinghiali sulle colture agricole e non solo, sull’attraversamento stradale, sui danni che vengono messi in capo comunque alla Regione dalle sentenze, siano esse strade provinciali o strade comunali, c’è però il tema sanitario, quindi la peste suina, che non è un tema che può essere trattato da un singolo. Qui c’è un problema di interdisciplinarietà.
All’epoca, sei anni fa, quando facevo l’assessore alle politiche della salute, questo tema era molto sentito nell’area del foggiano, con ricoveri di persone che, tra trichinella e trichinosi, hanno avuto serie problematiche. Di questo ce ne dobbiamo fare carico. Non possiamo sottovalutare anche questo aspetto.
Il tema è molto più delicato e complesso della mera enunciazione di un piano di monitoraggio, da cui però si parte perché, purtroppo, senza il piano di monitoraggio e di controllo non possiamo attivare tutte le altre procedure.
Io le procedure le ho attivate tutte, proprio per anticipare i tempi e stare nel solco del lavoro in Commissione domani e in Comitato portare dentro tutto quello che noi possiamo fare, di concerto con il partenariato pugliese.
Chiudo, perché io ho partecipato all’iniziativa come tanti di voi. Coldiretti, nella manifestazione sotto le Presidenze delle Regioni dell’altro giorno e in piazza a Roma, ha chiesto di fare una delibera che di fatto consenta, in maniera più spinta, al coltivatore diretto, all’imprenditore agricolo all’interno dei propri terreni di abbattere i capi. Un pezzo di questo ragionamento da me è stato modificato con legge regionale, la legge regionale n. 59/2017. L’abbiamo fatta nella Legislatura scorsa. Ero io il proponente di quella legge. Quella parte fu impugnata dal Governo e fu osservata. Lo dico, l’ho detto a Coldiretti e l’ho detto a tutti quanti.
Alla base di quella norma regionale c’è però il rispetto della 157 del ’92, che è la norma di riferimento a cui noi ci rifacciamo. Se il Parlamento italiano non modifica la 157, diventa opinabile. Anche se una Regione ha fatto la delibera e non è stata impugnata, un’altra Regione ha avuto l’impugnativa nonostante faccia la braccata di caccia. Parlo della Toscana, con la quale ho interloquito l’altro giorno in Commissione politiche agricole.
Il tema lo abbiamo posto, in quanto impatta sulla attività agricola questo po’ po’ di roba, ma se ne occupa, e un po’ orecchio da mercante ha fatto, il Ministero dell’ambiente. È la stessa cosa che ci ha portato sulla tortora o su altre specie cacciabili, dove decidono loro per un’attività che impatta sul calendario venatorio delle Regioni, quando le sentenze e i key concept dicono esattamente un’altra cosa.
Si rischia un corto circuito che non vogliamo. Abbiamo chiesto anche in Conferenza delle Regioni e quindi nella Commissione politiche agricole, per quanto mi riguarda, il fatto di coordinare le azioni perché il problema, il tema cinghiali noi lo viviamo adesso da qualche anno ed è in forte aumento, le altre Regioni lo hanno posto alla stessa maniera. Hanno cinghiali che girano e attraversano le autostrade e hanno provocato danni ingentissimi.
C’è una emergenza vera, che va affrontata come tutte le questioni nel rispetto delle norme, perché io per primo, ma noi tutti non siamo contro le norme, né le vogliamo bypassare.
Certo, qualcuno si deve fare carico che il problema c’è e che va coordinato, va condiviso e vanno trovate le giuste soluzioni, nell’alveo normativo, che mettano in sicurezza intanto le persone, e poi anche le colture, perché ci sono campi devastati, dove non si raccoglie più nulla, ed è difficile arrivare a quantificare il danno, anche qui, con il rimpallo tra indennizzo e risarcimento. Lascio ai legali questo approfondimento. Io devo però riportarvi i fatti e gli atti fin qui prodotti, di cui vi ho parlato.
Quanto alla mozione, penso che l’impegno ci sia tutto. Io rispetto l’attività del Consiglio, quella delle Commissioni. Ho detto prima ad un collega: chiamala in Commissione, la problematica, e porteremo tutti gli atti e le carte che però, dopo la Commissione di domani, e il Comitato della settimana prossima, prendo già l’impegno di girare a tutti i Capigruppo, così ogni Gruppo consiliare avrà gli atti su cui poter discutere e dialogare. Se ci sono emendamenti o altre questioni da vedere, sono pronto e propenso a collaborare, perché è un problema che riguarda tutti i territori pugliesi, riguarda le persone con bambini che giocano in parchi-gioco dove abbiamo questo tema dell’attraversamento di queste mandrie, ormai, che provocano non poche difficoltà.
Dobbiamo stare quindi molto attenti e seguire la vicenda con molta attenzione e molto rispetto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : DELL’ERBA.
Grazie, assessore, per l’attenzione al problema, non avevo dubbi, e grazie anche per la celerità con la quale sta affrontando il problema. Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Dobbiamo chiudere adesso con le interrogazioni. Questa è stata l’ultima, secondo gli orari che ci eravamo dati, e passiamo alle mozioni.
La prima mozione è rinviata, vero, consigliera Laricchia?
Speaker : LARICCHIA.
Sì, confermo.
Ho avuto un’interlocuzione con il Forum del Terzo settore. A breve sarà proprio da parte loro che partirà una mozione, quindi dal basso, che sicuramente troverà l’appoggio di tutte le forze politiche per migliorare gli strumenti e potenziare gli strumenti già esistenti, piuttosto che realizzarne di nuovi, evitando inutili sovrastrutture.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi è ritirata, sostanzialmente, questa?
Speaker : LARICCHIA.
Sì.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Al n. 3, la mozione Ruggiero Mennea, “Esonero dalla compartecipazione della spesa sanitaria per gli operatori delle Forze armate, delle forze di polizia, della Protezione civile, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della polizia locale". Il consigliere Mennea era qui. È rinviata.
L’assessore Piemontese se n’è andato e non c’è neanche Leo, quindi la facciamo tra poco.
Consigliere Gabellone, "Modifiche ed integrazioni al Regolamento regionale n. 17 del 2007", quello delle attività informazione scientifica sul farmaco. Ci risulta modificata questa mozione. L’assessore Lopalco è presente per il parere.
La mozione 5.
Speaker : GABELLONE.
Assessore, ci eravamo sentiti all’inizio, e abbiamo valutato, Presidente, che non è possibile intervenire come Regione rispetto alla possibilità del riconoscimento di operatore sanitario dell’informatore medico-scientifico, informatore scientifico del farmaco, per cui, in raccordo con gli uffici, l’Assessore si esprimerà ma, come riferivo in anticipo, concordata in qualche modo con l’Assessore, si proporrà un’azione, e spero, vista la condivisione, che l’Assessore voglia poi in Conferenza Stato Regioni a livello di Governo nazionale portare avanti la vicenda, perché si possano rimuovere tutte le situazioni che sino ad oggi non hanno permesso la possibilità che l’informatore possa essere riconosciuto come operatore sanitario.
In sintesi, rilevato che l’attività dell’informatore scientifico si concretizza nelle visite da parte di quest’ultimo ai medici ambulatoriali, in studio o in strutture ospedaliere, per illustrare ai medici l’efficacia terapeutica, le controindicazioni, i modi d’impiego, la posologia ottimale, e quindi il compito fondamentale degli informatori scientifici del farmaco è quello di concorrere ad aggiornare costantemente la classe medica della zona di lavoro assegnata sui contenuti scientifici e terapeutici affidati, nell’ambito delle indicazioni terapeutiche registrate, in definitiva, i medici possono avere, proprio attraverso il colloquio con l’informatore scientifico, un utile aggiornamento per svolgere ancora meglio la professione sotto il profilo terapeutico.
Rilevato, tra l’altro, che ai fini che qui interessano è importante anche evidenziare l’orientamento giurisprudenziale fermo, granitico che è maturato nel tempo sulla figura professionale dell’informatore scientifico del farmaco, che il più delle volte è impropriamente associata a quella dell’agente di commercio, che non c’entra assolutamente nulla, in conclusione, tenuto conto del contesto normativo e di riferimento del citato orientamento giurisprudenziale, io vado veramente in sintesi, si impegna la Giunta regionale, in persona del Presidente della Regione Puglia, a interloquire con il Governo e il Ministero della salute affinché, riconosciuta la figura dell’informatore scientifico del farmaco quale consulente del medico, equipari la stessa figura all’operatore sanitario e al contempo apporti al Regolamento regionale 16 luglio 2007 n. 17 le seguenti specifiche modifiche: a) dopo l’articolo 5 Regolamento regionale n. 17/2007 si aggiunge il seguente 5-bis: “È informatore scientifico del farmaco, ai sensi del decreto legislativo n. 219 del 2006, attuazione della direttiva 2001/83 della CEE e successive direttive di modifica, relativa al codice comunitario concernente i medicinali per uso umano nonché della direttiva n. 2003/2004, colui che, quale consulente del medico, sulla base di un quotidiano rapporto con lo stesso, fornisce informazioni corrette sui farmaci, illustrandogli ogni aspetto di esse, azioni, vantaggi e controindicazioni, lo aggiorna sull’uscita di nuovi farmaci, offre notizie relative all’uso di quelli già in commercio qualora l’esperienza avesse portato nuovi studi su di essi”. Ecco. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità.
Noi diamo parere favorevole a questa mozione e ci impegniamo ovviamente a seguirne tutti i passi successivi.
Speaker : PRESIDENTE.
Apriamo la votazione.
Votanti (27 più 2) 29, favorevoli 29. Il Consiglio approva.
Come concordato nella Conferenza dei Presidenti, è presente l’assessore Leo, per cui potremmo riprendere la mozione n. 23, Mazzotta, Lacatena, Gatta “Sospensione pagamento tassa automobilistica annualità 2021”. Rinviamo la mozione n. 23, in attesa di comprendere se l’assessore Piemontese raggiungerà l’Aula.
Passiamo alla mozione n. 6, però verifichiamo se l’assessore Delli Noci è collegato. Riguarda il “Contributo economico per le aziende del comparto delle discoteche”, di Mennea e Mazzarano.
Prego, collega Leoci. L’assessore Piemontese non è presente.
Prego.
Speaker : LEOCI.
Ho chiesto di parlare, grazie Vicepresidente, sempre per la mozione che mi riguarda, ma la n. 4, “Bandiera lilla”, che è stata saltata.
L’assessore Barone mi ha detto che stava arrivando, anche perché c’è necessità del suo parere.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Leoci, noi possiamo trattare questa mozione, ma occorre la presenza… Eccola.
Prego, collega Leoci, se la vuole presentare.
Speaker : LEOCI.
Grazie, Vicepresidente.
Come avevo già ampiamente illustrato nel Consiglio precedente, questa mozione porta un impegno verso il tema dell’accessibilità turistica. Questo progetto nasce in Liguria, si chiama “Bandiera Lilla”, nel 2012. Quello che oggi porto con questa mozione è la volontà di sensibilizzare appunto il tema dell’accessibilità turistica per chi vive una condizione di disabilità.
Dato che ne avevamo comunque ampiamente discusso la scorsa volta e poi successivamente mi sono confrontato con l’assessore Barone sul tema, e in un’occasione ho avuto anche modo di far fare un sopralluogo, in merito al tema dell’accessibilità turistica sulle nostre coste, attraverso la visita ad un progetto che si chiama “Euphoria”, sul litorale brindisino, proprio in quella occasione avevamo poi perfezionato la mozione perché l’altra volta era stata intesa come una convenzione, invece parliamo soltanto di sensibilizzazione, pertanto chiederei direttamente il parere dell’assessore e procederei alla votazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Assessore Barone.
Speaker : BARONE, assessore al welfare.
Grazie. Come anche annunciato dal consigliere Leoci, effettivamente io ho visitato e ho potuto toccare con mano quella che è la realtà dell’associazione, quindi sposo pienamente il progetto della mozione, dò assolutamente parere positivo, anzi mi scuso se l’altra volta non c’era stata comprensione, chiedo venia, perché effettivamente mi rifacevo a quella che era la vecchia mozione che invece prevedeva un contributo anche economico, mentre in questo caso è più che altro una sensibilizzazione, oltre che ovviamente una voglia da parte di tutta la Regione di sensibilizzare e di promuovere la possibilità di un turismo assolutamente sostenibile e sociale verso le persone che hanno più difficoltà. Quindi, anzi ringrazio l’assessore e viene approvata assolutamente la mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore, quindi aprirei il voto sulla mozione, se non ci sono altri interventi.
Il consigliere Leoci ha chiesto di intervenire. Prego.
Speaker : LEOCI.
Grazie, Vicepresidente, per dichiarazione di voto. Naturalmente ringrazio l’assessore, metto ancora un’altra volta un faro su questo tema, che è quello dell’accessibilità turistica, che riguarda anche il turismo.
Oggi non è presente l’assessore Bray, però sarebbe importante intervenire su quelli che sono gli strumenti regionali, affinché si possa far beneficiare i Comuni di finanziamenti e supporti economici affinché ci siano un adeguamento e una accessibilità molto più pratica, più semplice alle nostre coste, dato che la Regione Puglia ormai è una meta turistica potenziale anche per questa nicchia di persone che vive una condizione di disabilità. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Leoci.
Ha chiesto di intervenire l’Assessore Barone, a cui cedo la parola.
Speaker : BARONE, assessore al welfare.
(...) assessore Bray, riguardante il turismo sostenibile e l’accessibilità, soprattutto in virtù di un caso che probabilmente avete sentito e letto di cronaca, che ha riguardato una bimba disabile di solo 4 anni, figlia per di più di un’amica mia veramente carissima, una persona con cui esco veramente tutte le sere, quindi mi ha colpito ancora di più e proprio per questo mi sono fatta portavoce con l’assessore Bray e cercheremo insieme di dar vita a un protocollo d’intesa che ampli assolutamente e indirizzi in maniera netta tutte le strutture turistiche e non di questa Regione non solo ad accogliere, ma ad avere veramente pari dignità.
Per me è una vergogna enorme quello che è successo qualche giorno fa ad Ostuni. Quindi, credo che vada stigmatizzato e vadano prese le distanze perché, anche dal punto di vista comunicativo, la Puglia non ha fatto certamente una bella figura. Oggi, da questo Consiglio regionale, con questa opportunità che mi viene data, non soltanto voglio nuovamente dare massima solidarietà alla famiglia di Irene, a tutti loro e a tutte le famiglie che si possono, in maniera assolutamente assurda, trovare in situazioni similari. Una bimba di soli quattro anni non viene accettata al baby club solo perché down credo che non sia veramente più accettabile nel 2021, in una Puglia che dovrebbe essere arca di assoluta inclusione sociale e non, ma qui stiamo parlando di qualcosa che va oltre. Sono veramente le barbarie.
Quindi, solidarietà a Irene. Colgo spunto da tutto questo perché dobbiamo assolutamente lavorare perché tanto il turismo come tutti gli aspetti della vita delle persone siano accessibili a chi ha più difficoltà. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore. Apriamo la votazione sulla mozione.
Avete votato tutti? Chiudiamo la votazione.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla mozione n. 6, però non vedo presente il collega Mennea. Il collega Mennea non è presente, quindi rinviamo la n. 6.
Andiamo a riprendere la mozione n. 23, a firma di Mazzotta, Lacatena, Gatta, “Sospensione pagamento tassa automobilistica annualità 2021”. Come concertato, c’è il parere del Governo, con l’assessore Leo.
I proponenti vogliono presentare la mozione? Un attimo, assessore, vediamo se c’è la richiesta. Chiedo al collega Mazzotta se vuole presentare, illustrare la mozione.
Speaker : MAZZOTTA.
Grazie, Presidente.
Noi, nel mese di aprile abbiamo presentato questa mozione, richiedendo la sospensione del pagamento del bollo auto in quanto tutti noi sappiamo che abbiamo vissuto un anno difficilissimo. Chiaramente siamo stati anche noi, in Puglia, zona rossa per tantissimo tempo, quindi le persone non hanno potuto utilizzare i propri automezzi, non hanno avuto la possibilità di uscire dal proprio comune, con le varie difficoltà.
Chiaramente, oggi siamo a luglio, quindi anche la tempistica in questo non ha giocato a nostro favore. Alcune Regioni italiane come Campania, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto hanno già adottato questo provvedimento. Credo però che ad oggi questo provvedimento sia superato, in quanto noi chiediamo l’esenzione totale del bollo auto per questa annualità. Semmai ci dovesse essere qualcuno che sicuramente ha pagato già il bollo auto, magari si può vedere una sorta di compensazione non facendolo pagare il prossimo anno.
Il collega Gabellone, me lo diceva poc’anzi, aveva lui presentato un’interrogazione, una mozione su questo. Chiaramente, possiamo vedere di conciliare le due richieste e magari farne una unica, perché credo che il popolo pugliese abbia bisogno di una risposta su questo punto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Mazzotta.
Chiedo se ci sono ulteriori interventi. Prego, collega Gabellone.
Speaker : GABELLONE.
Pur nel rispetto delle decisioni e delle scelte della Conferenza dei Capigruppo, in linea con quanto detto dal collega Mazzotta, volevo evidenziare che in precedenza, dal punto di vista temporale, e correttamente è stata posta all’ordine del giorno al punto n. 18, c’è la mozione presentata dal sottoscritto, che fa riferimento ed è seguente, tra l’altro, ad una interrogazione che io feci nel mese di gennaio. L’assessore rispose, e gli uffici confermarono, che naturalmente le condizioni c’erano tutte per poter esentare dal pagamento della tassa relativa. Bisognava che ci fosse una volontà politica da parte della Giunta regionale.
Io qui ho la risposta. La risposta è dell’8 marzo 2021, risposta all’interrogazione del 10 gennaio 2021. A quel punto, in data 26/ marzo, io ho presentato la mozione, ai sensi dell’articolo 60 del Regolamento, facendo riferimento alla risposta che gli uffici mi hanno dato, e naturalmente dell’assessore Piemontese.
Per cui dicevo: a questo punto facciamo una scelta, perché il danno subìto dalle imprese è un danno enorme. La Regione non può non farsi carico di questa situazione, così come intervenuta in tante altre situazioni. Per cui, concordemente riteniamo comune, la mozione, e a questo punto, senza ulteriori rinvii, possiamo esaminare la mozione che non prevede null’altro, questo è l’oggetto “esenzione della tassa auto per veicoli di proprietà utilizzati a titolo di locazione per le imprese che esercitano attività di trasporto di persone mediante servizio di noleggio autobus, auto con conducente o mediante servizi di taxi”.
Io lo specificavo, lo rendevo invece più specifico per i soggetti che svolgevano questa attività.
Il parere non può che essere… Va bene, quando si esamina sentiremo il parere. Parere nella risposta all’interrogazione. Alla loro non lo so. Non lo so, Presidente, adesso...
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Gabellone, io ascolterei gli interventi dei colleghi, così capiamo, cerchiamo di fare sintesi su questa roba. Quindi cedo la parola al collega Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Il nostro voto è favorevole alla mozione di Mazzotta, Lacatena, Gatta, perché è omnicomprensiva, quindi vale per tutti quanti gli automobilisti, anche perché non hanno utilizzato in questo lungo periodo di lockdown, nella maggior parte dei casi, il veicolo. Altre Regioni l’hanno già fatto. Campania, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto hanno già deliberato in tal senso. Chiediamo che questa cosa venga fatta anche dalla Regione Puglia. Riteniamo che sia una misura di sostegno; tendiamo una mano a tutti i cittadini, in questo caso, senza alcuna esclusione. Quindi, votiamo favorevolmente a questa mozione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Pagliaro. Prego, collega Gatta.
Speaker : GATTA.
Brevemente, Presidente. Stavo per l’appunto per dire all’assessore Leo, che immagino voglia sostituire l’assessore Piemontese in ordine al parere del Governo, a conforto della tesi che in qualche modo sostiene la fondatezza di questa mozione, che vi sono delle Regioni – i nostri cugini campani, ma anche la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna – che hanno già adottato provvedimenti in questo proposito. Mi sento anche di rasserenare il collega Gabellone sul fatto che la nostra mozione può essere assorbente dell’altra, proprio perché è molto più comprensiva, prevede questo bonus in favore di tutti i pugliesi, in relazione al fatto che la pandemia ha provato duramente tutte le famiglie e che, tra l’altro, l’utilizzo della macchina può essere ormai considerato – lo dice fra l’altro anche autorevole giurisprudenza di Cassazione – come un bene primario; così ormai anche la giurisprudenza di legittimità qualifica l’utilizzo del mezzo meccanico che è l’autovettura. Quindi, ritengo – non voglio sostituirmi al Governo, di cui chiaramente attenderò di conoscere il parere – che davvero questa mozione oggi abbia una propria ragion d’essere, tenuto conto che gli effetti, i riverberi negativi della pandemia stanno duramente colpendo le famiglie pugliesi e che questo il momento in cui bisogna intervenire, dando anche certezza in ordine a questo provvedimento di esenzione dal pagamento del bollo automobilistico per l’anno in corso. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Gatta.
Per ufficializzare, collega Gabellone, espungiamo la numero 18, che consideriamo assorbita nella numero 23.
Le cedo la parola.
Speaker : GABELLONE.
È chiaro che vediamo l’esito quale sarà. Se la mozione passa, la mia è assorbita e non ci sono problemi. Se non dovesse trovare il voto favorevole della maggioranza e quindi non passare, la mia potrebbe rimanere in piedi, naturalmente ferma restando la votazione successiva eventuale eccetera. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Mazzotta. Prego.
Speaker : MAZZOTTA.
Grazie, Presidente. Solo per emendare. Al punto in cui noi scriviamo “impegna la Giunta” al posto di “sospendere per l’esenzione del pagamento”.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora, l’emendamento: “Impegna il Presidente della Giunta della Regione ad attivare tutte le procedure necessarie per sospendere il pagamento della tassa automobilistica 2021 ovvero di individuare forme di esenzione di detta tassa a favore di tutti i cittadini della Regione Puglia”.
Assessore, il parere del Governo.
Speaker : LEO, assessore alla formazione e al lavoro.
Grazie, Presidente. Il parere del Governo, io lo dico subito, è negativo. Voglio leggere quello che mi è stato inviato dalla Sezione competente. “In prima battuta va evidenziato che, in materia di tassa automobilistica, la Corte costituzionale, con la recente sentenza n. 122/2019, ha messo in luce la peculiare configurazione del tributo, facendone discendere una ampia estensione delle competenze legislative delle Regioni, legittimate quindi a sviluppare un’autonoma politica fiscale anche in vista del conseguimento di specifiche esigenze meritevoli di considerazione, fatti salvi unicamente i limiti massimi di manovrabilità del tributo fissati dalla normativa statale.
Da ciò è derivata un’autonomia di manovra espressiva di particolari esigenze di differenziazione che permette l’introduzione di esenzioni e misure fiscali di favore, anche qualora non previste dal legislatore statale, finalizzate a ridurre l’incidenza del livello di imposizione. In questo senso, la possibilità di introdurre l’esenzione oggetto dell’interrogazione è in linea con le indicazioni da ultimo fornite dal giudice costituzionale con la citata sentenza.
In merito, va posto in rilievo, tuttavia, che già la legislazione statale emergenziale ha contemplato una serie di interventi a sostegno delle categorie commerciali colpite dagli effetti della crisi pandemica in atto, nello specifico, con il decreto legge n. 137 del 28 ottobre 2020, cosiddetto decreto ristoro.
Le categorie indicate nell’interrogazione sono incluse tra quelle che beneficeranno dei rimborsi a sostegno degli operatori del settore. Va evidenziato inoltre che l’uso della leva fiscale in forma selettiva a favore di particolari categorie di contribuenti, potrebbe in particolare favorire considerazioni di non omogeneità della misura agevolativa, e in generale, prestarsi ad essere indebito strumento di risoluzione di problematiche di più ampia portata.
In ultima analisi va comunque considerato il principio di salvaguardia degli equilibri di bilancio, laddove, prevedendo misure fiscali di favore in corso d’anno, è comunque necessario stimare e calibrare il minor gettito derivante dalle stesse. Nello specifico si evidenzia che l’ufficio, per completare la presenza”, continua.
Mi sembra di capire che il parere sia negativo, anche perché c’è un problema di bilancio che bisognerebbe, appunto, partecipare meglio. Il parere dell’ufficio e del Governo è quindi negativo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Ha chiesto di intervenire il collega Zullo. Prego.
Speaker : ZULLO.
Grazie, Presidente.
Assessore, lei ha letto la risposta che l’ufficio ha dato a una nostra interrogazione sulla stessa materia. Lei legge dentro questo parere una negatività. Per noi invece è una positività da parte dei tecnici. I tecnici cioè dicono che è vero che è un’imposizione statale, però, è poi rimessa all’autonomia gestionale delle Regioni che possono assumere provvedimenti che vadano incontro ad una selezione di soggetti da esonerare o da privilegiare rispetto a questa tassazione. È tanto vero che questa è la tesi degli uffici, quindi di una potestà positiva della Regione, che poi dice: però attenti, perché è chiaro che si determinerà uno squilibrio di bilancio. Ebbene, la questione non è tecnica (l’ufficio mi ha dato il parere negativo), ma la questione è politica, nel senso, caro assessore, che la politica di governo di questa Regione vuol farsi carico dell’esonero dal pagamento di questo tributo della collettività pugliese in un momento particolare come quello del Covid?
A noi piacerebbe, soprattutto a noi di Fratelli d’Italia… Quando abbiamo avuto quella risposta, che è firmata dai tecnici, non è firmata da nessun assessore, noi ci siamo detti: gli assessori non sappiamo cosa facciano in questa Regione. A me fa piacere che oggi ne parliamo in Consiglio perché noi… Vedete, i tecnici ci danno un supporto, ma poi la decisione è politica.
Io non voglio interpretare il suo no come un’adesione acritica a quello che è stato il papiro dei tecnici, io voglio capire il suo pensiero politico a nome della Giunta, visto che ha parlato a nome del Governo. Noi come Gruppo, siccome ci credevamo e continuiamo a crederci, voteremo favorevolmente. Però deve crederci anche lei, perché lei svolge non una funzione tecnica, ma svolge la nostra stessa funzione, una funzione politica che deve farsi carico delle difficoltà della gente in questo momento.
D’altronde, se in tanti, e tante volte noi ci siamo fatti carico di queste difficoltà, non solo a livello nazionale, ma anche a livello regionale e anche a livello comunale, non vedo perché oggi questo Consiglio debba sentirsi invogliato ad esprimersi negativamente semplicemente perché i tecnici giustamente ci dicono che c’è un problema di bilancio che dobbiamo risolvere.
Assessore, noi non stiamo votando la norma che impicca il bilancio. Noi stiamo votando una mozione che dice al Governo: andate in questa direzione politica e poi concertatela dentro una variazione di bilancio che deve tener conto del minor gettito.
Se questo compito non lo sentite gravare sulle vostre spalle, me ne dispiace, non svolgiamo il nostro lavoro, che è un lavoro di sensibilità rispetto alle difficoltà della gente. Significa essere sordi, significa essere insensibili, significa anche essere distanti da quella gente che vive una sofferenza.
Io la prego, assessore, di rivedere il suo pensiero, di invogliare il Consiglio a votare favorevolmente questa mozione, perché con i soli voti della minoranza sicuramente non ce la faremo.
Mi auguro che i colleghi della maggioranza possano, una volta tanto, disattendere l’indicazione del Governo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il collega Mazzotta. Prego.
Speaker : MAZZOTTA.
Grazie, Presidente. L’intervento dell’assessore cita una sentenza della Corte costituzionale, ma noi la citiamo nella mozione perché riteniamo che questa sentenza sia sostanzialmente a nostro favore, perché demanda la scelta alle Regioni. Se poi le Regioni si celano, o meglio il Governo regionale si cela dietro a questa sentenza, o meglio al fatto che l’Ufficio tecnico dia un parere e che quindi rimandi il tutto alla scelta politica, questa è solo una scelta che spetta al Governo regionale. Noi abbiamo a cuore le sorti dei pugliesi e crediamo che oggi sia una tassa eccessiva, perché per molti mesi siamo stati zona rossa, la gente non poteva uscire da casa, dal proprio Comune, quindi non ha potuto nemmeno utilizzare l’automobile. Spetta tutto alla sensibilità del Governo regionale. Se questa mozione viene bocciata, vuol dire che il Governo regionale non ha a cuore questa questione nello specifico. Quindi, non si deve demandare alla parte tecnica, ma è solo una scelta politica. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Gatta. Prego.
Speaker : GATTA.
Presidente, io ritengo necessario fare alcune precisazioni, proprio in punto di decodificazione del contenuto della risposta dei tecnici al quesito evidentemente posto, credo, dal collega Gabellone nella stessa materia.
Innanzitutto io ritengo che la risposta non sia assolutamente negativa, tutt’altro. Cercavo adesso, qualche minuto fa, di dire all’assessore Leo che la risposta è invece assolutamente possibilista e vi dico perché. Leggo testualmente un passaggio della nota a firma del dirigente del Servizio tributi, laddove si dice, tra l’altro parafrasando un passaggio del contenuto della sentenza della Corte costituzionale del 2019, già riportata nella nostra mozione, che è possibile per le tasse automobilistiche riconoscere… E d’altra parte è prova provata il fatto che alcune Regioni, come, lo ripeto, la Campania, l’Emilia-Romagna, il Veneto e la Lombardia, abbiano già optato per questa soluzione e, se questo non fosse stato possibile, l’iniziativa non sarebbe stata assunta. Quindi, è già nei fatti che alcune Regioni, prima di noi, lodevolmente prima di noi, abbiano assunto l’iniziativa di esonerare i propri residenti dal pagamento di questo ingiusto – ingiusto ancor di più perché in epoca Covid diventa oltremodo gravoso – tributo sulle spalle dei pugliesi. Quindi, non c’è soltanto la prova provata nei fatti, ma c’è proprio un passaggio di questa nota, laddove si dice, e lo dicono i tecnici della Regione: “in prima battuta va evidenziato che in materia di tassa automobilistica, la Corte costituzionale con la recente sentenza”, la n. 122 del 2019, vale a dire la sentenza che noi abbiamo citato nel corpo della mozione, “ha messo in luce la peculiare configurazione del tributo facendone discendere una più ampia estensione delle competenze legislative delle Regioni” non dello Stato, ma le competenze legislative delle Regioni, legittimate, quindi, a sviluppare un’autonoma politica fiscale, “anche in vista del conseguimento di specifiche esigenze meritevoli di considerazione, fatti salvi unicamente i limiti massimi di manovrabilità del tributo fissati dalla normativa statale”.
Se l’italiano un po’ lo conosciamo, ne discende che invece la risposta tecnica sia favorevole, anzi, che configuri la legittimità dell’eventuale provvedimento che oggi noi andremo a votare. Non vi è un rigo solo, dalla lettura della risposta tecnica, da cui si evinca che questo provvedimento sia illegittimo, che sia irricevibile, o presenti dei profili di censurabilità. Qual è l’unico aspetto che può in qualche modo destare perplessità nella maggioranza? Questo passaggio, l’ultimo: “nello specifico, si evidenzia che l’ufficio per completare la presente relazione, anche in termini di minor gettito – quindi è il minor gettito – derivante dall’agevolazione proposta, ha attivato la struttura competente per acquisire il relativo dato, che sarà reso disponibile non appena ricevuto”. Anche qui, nonostante questo profilo di ordine contabile, non c’è alcun passaggio che in qualche modo lasci intravedere la possibilità che questa mozione, perché stiamo parlando di una mozione, cioè di una perorazione al Governo regionale perché si impegni ad adottare tutte quelle misure finalizzate ad alleviare i pugliesi da questo insostenibile peso, in questo momento.
Io francamente non rinvengo dalla lettura, dalla relazione, dal parere del Governo, alcun elemento che ci consenta di capire le ragioni sottese ad un parere sfavorevole. Prego quindi vivamente la maggioranza di riconsiderare questo aspetto, un aspetto cruciale, in questo momento, perché si tratta di far risparmiare diverse centinaia di euro a diverse famiglie pugliesi, anzi a tutte le famiglie pugliesi, perché non vi è famiglia pugliese che non disponga di un autoveicolo, e Dio sa quanto oggi anche le centinaia di euro possano essere quasi esiziali per tanti nuclei familiari, e decidere di conseguenza approvando questa mozione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Gatta.
Ha chiesto di intervenire il collega Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Come principio sono assolutamente favorevole. Ci mancherebbe altro. Magari anche l’addizionale IRPEF potremmo pensare di eliminare. Perché soltanto questa? Il problema è di copertura finanziaria. Non mi pare di poco conto.
Sarebbe bello se venisse fuori, ad esempio, anche una proposta su dove togliere questi soldi. Mi sembra chiaro che da qualche parte bisogna toglierli. Non è che si toglie quel balzello, chiamiamolo così, e non ci saranno conseguenze. Bisognerà tagliare qualcos’altro, qualche servizio magari a qualche cittadino, a qualcuno debole. Sarebbe interessante una cosa, a mio avviso. Io faccio una proposta: riformulate questa mozione completandola anche con la copertura finanziaria, cioè dove andreste a tagliare questi soldi. Perché da qualche parte bisogna toglierli. Mi sembra chiaro ed evidente.
Così come mi sembra chiaro che i messaggi se dati completi e precisi è meglio. A me non risulta, ad esempio, che la Regione Campania l’abbia annullata. Assolutamente no. Ha prorogato il pagamento entro il 31 dicembre, senza interessi e senza sanzioni. Questo è quello che ho letto. Mi correggerete se sbaglio e chiederò anche scusa per la mia svista. Ma non mi pare che sia così. Io questo ho letto.
Mi pare che, ad esempio, la Lombardia abbia fatto un rimborso, ma per una specifica categoria, che sono gli agenti di commercio. Non generalizzata, però. Sapete bene che quel gettito, che è di una certa importanza, va comunque ripianato in qualche maniera.
Quindi, interessante sarebbe ‒ la mia proposta è questa ‒ ritirarla e completarla con la copertura finanziaria. Cioè, dove li andiamo a tagliare questi fondi? Perché non vorrei che poi, magari, nel prossimo Consiglio qualcuno si interrogasse su come mai sono stati tolti dei fondi per i disabili piuttosto che per la sanità, piuttosto che per l’istruzione, piuttosto che per qualcos’altro. Non è che ci possiamo prendere in giro e far finta che non avrà una ricaduta. Non è che con questi si fa un gruzzoletto da tenere da parte. Non mi pare che funzioni così. Assessore, con questi soldi mi pare si eroghino altri servizi. Io sono assolutamente favorevole, però vorrei capire dove li andiamo a togliere.
Non a Lecce, consigliere Pagliaro. Non si preoccupi. Parlo in generale. Li tagliamo a Lecce al consigliere Pagliaro. Scherzo. È una battuta la mia.
Io propongo di ritirare questa mozione e di riformularla. Sono certo che da parte di tutti noi ci sia la volontà di valutare attentamente questa proposta. Prendendo atto di un taglio di spese superflue, di cui si può fare a meno, saremmo tutti quanti felici. Però diciamolo. Dire “tagliamo questo” senza dire dove li prendiamo mi pare, onestamente, facile. Io propongo, a questo punto, di togliere pure l’addizionale IRPEF. Mi pare una cosa naturale, sacrosanta. Perché soltanto il bollo auto, scusate? Io non ne capisco tanto, visto che sono arrivato da poco, ma quali altre tasse prendiamo? Togliamo tutto quello che c’è qua. Però diciamo come. Nel prossimo Consiglio sono certo che si chiederà come mai sono stati tagliati questi fondi. Da qualche parte li devi togliere.
La mia proposta è di formularla in maniera completa.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il collega Gatta. Prego.
Speaker : GATTA.
Solo ad ulteriore esplicitazione di quanto è stato detto. Questa è una mozione, non è una proposta di legge, non è un disegno di legge. Non vi è un obbligo di copertura finanziaria.
Oltretutto la mozione è strutturata in modo tale da lasciare al Governo regionale ampie possibilità di manovra, tant’è che la parte finale della mozione recita testualmente: “Impegna il Presidente della Giunta regionale e la Giunta ad attivare tutte le procedure necessarie” tutte le procedure necessarie “per sospendere il pagamento della tassa automobilistica al 2021, ovvero ad individuare forme di esenzione di detta tassa a favore di tutti i cittadini della Regione Puglia”.
Per cui, visto che diverse volte, e chi è di lungo corso lo sa benissimo, si sono effettuate delle operazioni notevolmente più invasive, forse anche invadenti, di quelli che erano i princìpi della contabilità della Regione Puglia e della sostenibilità degli interventi, io ritengo che in questo momento, invece, l’approvazione di questa mozione sia un segnale inequivocabile e tangibile di vicinanza dell’ente Regione alle sofferenze, ai bisogni e alle necessità di tutti i pugliesi.
Ecco perché mi permetto di reiterare l’invito alla maggioranza a votarla, perché è un segnale di vicinanza e un segnale di attenzione che non può essere scalfito da questioni meramente contabili o ragionieristiche, rispetto alle quali la Giunta regionale avrà certamente gli strumenti tecnici per poter sopperire al mancato gettito di quelle risorse rinvenienti dal pagamento dei bolli automobilistici.
Speaker : PRESIDENTE.
Cedo la parola al collega Ventola che ha chiesto di intervenire. Prego, collega Ventola.
Speaker : VENTOLA.
Grazie, Presidente. Veramente una piccolissima riflessione al collega Tutolo. La mozione non è una richiesta di variazione di bilancio, è una scelta politica. In questo momento il Consiglio impegna la Giunta, dopodiché sarà la Giunta stessa, nel redigere l’assestamento di bilancio piuttosto che le innumerevoli variazioni, a tenere più o meno… Non è obbligatorio, però, siccome mi rivolgevo dettagliatamente al collega Tutolo, chiedo scusa, Antonio, dicevo che la mozione non è una variazione di bilancio, è un indirizzo politico che, come tanti, viene rivolto alla Giunta; poi la Giunta, nella sua attività gestionale, che comprende tantissime variazioni, o anche in assestamento (lo discuteremo di qui a qualche settimana l’assestamento di bilancio), potrà valutare anche se questo è fattibile o meno.
È chiaro che dovrà fare delle scelte, ma se il Consiglio non dovesse deliberare una mozione del genere, la Giunta è libera di non tenerne assolutamente conto e di tenere conto di altre mozioni. Invece la funzione della mozione è dire che per noi Consiglio c’è questa priorità, c’è questa esigenza. È chiaro che va tutto contemperato, altrimenti non faremmo mai ordini del giorno e Consigli, ma dovremmo proporre puntualmente delle variazioni di bilancio, il che significa bloccare l’attività ordinaria, amministrativa degli uffici di ragioneria e degli altri assessorati competenti, perché ognuno di noi dovrà chiedere il supporto di tutte le strutture tecniche competenti per poter valutare una serie innumerevole di variazione. Immagini, 50 consiglieri regionali che ogni giorno presentano variazioni di bilancio, significa interrompere l’attività ordinaria legittima della Giunta. Il ruolo della mozione è quello. Poi, non è un obbligo a fare, perché per l’obbligo a fare dovremmo fare una legge. È un indirizzo politico, che credo sia condivisibile da tutti.
La Giunta lo contempererà insieme alle altre esigenze, se riterrà di sospendere, se riterrà di dilazionarlo, se riterrà di scontarlo. Ci giustificherà, quando lo riterrà opportuno, se questa è una cosa che potrà fare o meno. Non esplica efficacia immediatamente, ci mancherebbe altro.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Tutolo, lei è già intervenuto. Le cedo la parola, però poi se interveniamo nella discussione ripetutamente, anche gli altri colleghi, per quanto sia legittimo intervenire, diamoci un contegno negli interventi, in modo tale da esaurire quanto prima questa e dare la possibilità alle altre mozioni all’ordine del giorno di essere discusse.
Prego.
Speaker : TUTOLO.
Sarò telegrafico. Intanto, grazie.
Condivido parzialmente, nel senso che sono conscio e cosciente che non sia una proposta di legge, e che quindi non necessariamente bisogna andare a trovare la copertura finanziaria. Ma bene sarebbe, a mio avviso, assumersi anche la responsabilità di suggerire. È facile dire: tagliate questa entrata, senza poi dire qual è l’uscita. Io penso che tutti quanti siamo in grado di capire se ci sono dei servizi che eroghiamo come Regione, che riteniamo in questo momento assolutamente non importanti, tali da poterli eliminare a beneficio, magari, anche di quello che ha il SUV da 100.000 euro, al quale togliamo il bollo auto. Salvo che poi magari ci accorgiamo che con l’eliminazione del bollo auto a quello che ha il SUV da 100.000 euro (non che sia una sua colpa, per amor del cielo), dobbiamo togliere, che ne so, la carrozzina al bambino speciale perché non abbiamo quella copertura, perché necessariamente gliela dobbiamo togliere.
Io propongo, ripeto... Questo è un ragionamento che accetto assolutamente: ci mettiamo tutti quanti intorno ad un tavolo e scriviamo quali sono i provvedimenti inutili, che probabilmente potrebbero essere eliminati, a copertura. Io ad esempio non ho idea di quale sia la copertura finanziaria che necessiterebbe per questa roba. Se voi la sapete, bene sarebbe se ce la dite. Sennò, veramente, permettetemi, non voglio essere offensivo, mi pare campata in aria. Almeno, sappiamo di quanti soldi parliamo? Perché sennò veramente mi pare più una provocazione che altro, insomma. Certo, io sarei strafelice di togliere, ripeto, non solo quella, anche l’addizionale IRPEF, ma bisogna fare i conti con il bilancio, bisogna farlo necessariamente. Non è che diciamo “tanto lo farà la Giunta”, la Giunta lo dovrà fare, ma se già sappiamo tutti quanti noi che è matematicamente impossibile, onestamente mi pare più una provocazione che altro.
Se invece, ripeto, vogliamo fare un esercizio del genere, dove ci sediamo e diciamo “tagliamo questo, tagliamo questo, tagliamo questo al posto di questo”, per l’amore del cielo, è una valutazione che possiamo fare. Sicuramente i cittadini si renderanno conto anche di più della validità della proposta, che rispetto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Tutolo. Prego, collega Caroli.
Speaker : CAROLI.
Grazie, Presidente. Rispetto a quanto diceva poc’anzi il collega Tutolo, ritengo che se vale per questa mozione, d’ora in poi, ogni volta che c’è una mozione che prevede comunque sia un disequilibrio e un riequilibrio successivo, bisognerebbe lavorare in precedenza. Quindi, ritengo che sia quanto mai impercorribile come strada.
Rispetto a quanto diceva poc’anzi l’assessore, quindi al parere del Governo, io ritengo che in questo momento si debbano stralciare quelle che sono le varie attività. L’assessore faceva riferimento a dei ristori ricevuti da tutte le categorie e probabilmente, in maniera un po’ disattenta, forse non compete a lui il rilascio del parere, non si è reso conto che, nel caso di specie, noi eravamo partiti in precedenza con una richiesta di proroga del pagamento, dopodiché eravamo arrivati a inserire all’interno di un alveo ben preciso solo alcune categorie che hanno sofferto in maniera particolare, che sono quelle aziende che hanno avuto a che fare con il trasporto di persone e che, come lei ben sa, per due anni sono rimaste ferme. Mi riferisco a chi ha aziende di noleggio con conducente, trasporto con autobus granturismo. Immaginate cosa vuol dire avere una flotta di 20, 30 autobus fermi per due anni e seguitare a pagare i canoni di locazione, avere un tasso di obsolescenza unico dei beni stessi e al contempo non poter incassare un centesimo.
Quindi, ove fosse possibile, considerato che la volontà da parte del Governo mi è parso di presagire ci fosse, si potrebbe eventualmente stralciare le due posizioni e quindi dare la possibilità di manlevare dal pagamento del bollo auto le aziende, nel caso di specie, evidenziate nella mozione cosiddetta del collega Gabellone, e per tutte le altre seguitare a portare avanti quanto da noi previsto con l’interrogazione che a tutt’oggi non è stata discussa che prevedeva la proroga del pagamento. Quindi, riusciremmo in un certo qual modo a dare ossigeno per un anno a tutti coloro i quali vengono fuori dal periodo della pandemia, e al contempo, aiutare solo ed esclusivamente quelle aziende che realmente, in maniera diretta hanno avuto un notevole danno economico dalla sospensione delle attività.
Ripeto: mi riferisco a tutte le aziende di trasporto che effettuano movimentazione di persone, nel caso di specie, aziende di trasporto granturismo, quindi gli autobus, gli NCC e i tassisti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega Caroli.
Dobbiamo mettere in votazione l’emendamento presentato dal collega Mazzotta, ne avevo dato già lettura: “impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale”… Prego, assessore.
Speaker : LEO, assessore alla formazione e al lavoro.
Il parere del Governo è negativo. Prendo l’impegno di valutare eventuali situazioni particolari, che la Giunta valuterà. Questo lo posso prendere e lo prendo nel rispetto di quello che avete detto. Come è stato già detto, in merito assolutamente siamo favorevoli, ma bisogna valutare bene, quindi posso prendere questo impegno. Se siamo d’accordo, possiamo chiudere in questo modo.
Il parere è negativo. Mi impegno, come Giunta, come Governo a valutare eventuali situazioni particolari che sono state considerate e messe in campo.
Speaker : PRESIDENTE.
Procediamo.
Prego, consigliere Caroli.
Speaker : CAROLI.
Prenderemo in considerazione solo le aziende che hanno attinenza, espletano l’attività e hanno rapporti con trasporto di persone. Nel caso di specie sono le flotte di autobus granturismo, le società di noleggio con conducente e i tassisti. Avremmo circoscritto al minimo e staremmo dando un apporto, una mano davvero alle aziende che hanno avuto il peggior contraccolpo, in seguito alla pandemia. Considerato che l’intervento è minimale, e che tutto il disequilibrio e il riequilibrio a cui lei faceva riferimento… Mi scusi, stiamo parlando della riduzione: parametrato 100, lo porteremmo a due, il costo, perché stiamo parlando di un’incidenza minima. Siccome lei è stato così attento, e si è preoccupato di evitare di mallevare dal pagamento del bollo coloro i quali sono proprietari di SUV da centinaia di migliaia di euro, io le sto dicendo che in questo caso sarebbe opportuno utilizzare l’istituto della proroga per tutti i cittadini, fermo restando che andrebbero a pagarlo, ma esentandoli dal pagare le sanzioni e dando la possibilità di esonerare dal pagamento della tassazione solo e soltanto quelle aziende... Mi riferisco alle flotte di autobus per trasporto persone che sono rimaste ferme per due anni e che hanno seguitato a pagare centinaia di migliaia di euro di canoni di leasing o finanziamento, agli NCC che non hanno effettuato una corsa negli ultimi anni e ai tassisti. Circoscriveremmo tutto all’1-1.50 per cento rispetto al montante totale. Non credo che una Regione come la Puglia abbia difficoltà a trovare le risorse per gli riequilibrare il bilancio rispetto a questo.
Ritengo ci siano tutte le condizioni, eventualmente, di emendare la mozione e di provvedere a farla passare solo in questi termini.
Speaker : PRESIDENTE.
Procediamo. L’emendamento, quindi, è ancora in piedi e prevede la sostituzione della parola “sospensione” con la parola “esenzione”. Il parere del Governo è contrario.
Apro la votazione.
Consigliere Caroli, io ho aperto la votazione. C’è una votazione aperta, in piedi. Avevo già letto l’emendamento su cui il Governo ha espresso parere contrario.
Scusate, c’è una votazione aperta.
Votate.
Avete votato tutti? Galante, ha votato?
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 34, votanti 33, favorevoli 14, contrari 19, 1 astenuto.
Il Consiglio non approva.
Procediamo al voto della mozione n. 23.
Dichiaro aperta la votazione.
Speaker : LARICCHIA.
Non si è aperta la votazione da remoto.
Speaker : PRESIDENTE.
La collega Laricchia ha problemi nella votazione da remoto, se gli uffici possono notiziarci.
Collega Laricchia, qual è il suo voto? Nel caso lo aggiungiamo.
Speaker : LARICCHIA.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 15, contrari 19.
Il Consiglio non approva.
Come convenuto nella Conferenza dei Presidenti, riprendiamo dalla mozione n. 58, mozione Pagliaro “Dialisi per turisti su tutto il territorio della ASL Lecce”.
Prego, collega Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente. Questa mozione l’ho voluta presentare perché conosco la questione che riguarda la mia provincia. Io non so se nelle altre province questo servizio è attivo o meno, quindi se i colleghi vorranno integrarla per le province di loro pertinenza per me va benissimo. Ci mancherebbe altro.
Con questa mozione impegno la Giunta a sollecitare l’ASL di Lecce affinché garantisca una rete di presìdi sanitari da Lecce a Capo di Leuca, in cui i turisti in vacanza nel Salento, e parlo dei turisti dializzati, possano dializzare senza doversi sorbire lunghi spostamenti, il che aggiungerebbe stanchezza e stress a una condizione di salute già precaria di per sé.
Ricordo che negli anni passati era stato attivato un servizio specifico dal 1° giugno al 30 settembre. Lo ricordava anche la Presidente Capone in Conferenza dei Capigruppo. Vero? Questo servizio dei dializzati era presente negli anni passati, dal 1° giugno al 30 settembre, con ben dieci punti dialisi dislocati in tutta la Provincia, da Lecce a Santa Maria di Leuca, nelle principali località turistiche.
Per l’estate in corso il servizio è concentrato solo al Vito Fazzi di Lecce, con due soli numeri di telefono riservati alle informazioni, peraltro in una ridotta fascia oraria, e non sempre si ottengono risposte. Il mio ufficio ha provato anche a collegarsi alcune volte al telefono. Ahimè, questa è un’altra questione che prima o poi andrebbe affrontata, sull’efficienza del sistema di contatto con l’utenza nella nostra ASL. Questo limita fortemente l’accesso ai dializzati in vacanza. È evidente che questa difficoltà scoraggia le prenotazioni e nuoce all’immagine dell’offerta turistica salentina.
Sollecito l’ASL di Lecce a provvedere subito all’attivazione di altri posti dialisi riservati ai turisti in tutto il territorio provinciale e, cosa altrettanto importante, a potenziare il servizio di presidio telefonico per informazioni e prenotazione dei posti dialisi. È un segnale di attenzione che una Regione attenta alle esigenze dei turisti e realmente inclusiva... Ritorniamo sul ragionamento, che ho condiviso, dell’assessore Barone. Questa Regione si deve distinguere per la sua capacità di includere soggetti fragili, soggetti deboli, chi è rimasto indietro, chi ha particolari problemi, come in questo caso i dializzati.
Ripeto: questa mozione l’ho presentata perché conosco la situazione della mia Provincia. Magari se il collega Tutolo, che è molto attento alla sua, ritiene di allargarla e di estenderla anche ad altre Province sarebbe, penso, cosa buona e giusta.
Intanto vi chiedo, gentilmente, di approvare questa mozione e di farlo subito. Ormai siamo nella fase calda della stagione turistica.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Il parere del Governo? Assessore Lopalco, prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità.
Io avevo preso già informazioni su questo tema, perché il tema era stato sollevato forse in un’audizione. Era stato sollevato nei giorni scorsi, quindi ho parlato col dottor Napoli, che è il responsabile della rete dialisi dell’ASL di Lecce, il quale mi ha illustrato una situazione diversa da questa. È attivo, oltre al centro di Lecce, anche il centro di Nardò. In più, come punti pubblici, o semipubblici, a Santa Maria di Leuca c’è un altro centro attivo, gestito dall’ospedale di Tricase. In più, esistono due postazioni di dialisi privata che si sono rese disponibili, nel caso in cui Lecce, Nardò e Santa Maria di Leuca non dovessero soddisfare il fabbisogno; sono una ad Otranto, l’altra, se non vado errato, a Galatone. Dal punto di vista geografico, quindi è vero che sono molto di meno rispetto all’anno scorso, perché quest’anno ci sono stati diversi punti. I famosi dieci punti che c’erano l’anno scorso, non hanno risposto per la paura del Covid. Sono delle postazioni molto delicate. I responsabili di questi centri dialisi non se la sono sentita di “rischiare”, di “sporcare” le dialisi dei loro centri, quindi non hanno dato la loro disponibilità per i turisti, ma hanno ritenuto di mantenere, per quest’anno, le loro sedi riservate soltanto per i cronici residenziali.
A quanto mi dice il dottor Napoli, però, fino ad oggi loro hanno risposto a tutte le richieste esterne dei turisti che si rivolgevano alla rete dialitica nel Salento, mi diceva, fatta eccezione per pochissimi casi: hanno telefonato ieri per avere la dialisi la prima settimana d’agosto. È chiaro che una persona, un turista che viene sapendo di avere questo problema, dovrebbe anche capire che non può chiamare una settimana prima per avere la dialisi la settimana successiva, in una situazione in cui comunque il Covid è ancora un problema e limita l’accesso a determinate situazioni.
Per quanto mi riguarda, noi abbiamo fatto l’intervento di chiedere all’ASL di Lecce di dare la disponibilità, per i turisti, l’abbiamo fatto. Se noi accogliessimo questa mozione, quello che si può fare è semplicemente rialzare il telefono e dire: dovete farlo. Ci risponderanno nella stessa maniera. Loro, cioè, tutto quello che poteva essere fatto per offrire questo servizio ai turisti, l’hanno fatto, e, a quanto ci risulta, l’offerta soddisfa probabilmente il 90 per cento delle richieste.
Quindi, se io devo dare per buono ‒ e non ho motivo di non dare per buono ‒ quello che mi è stato riferito ufficialmente dal dottor Napoli, l’incaricato dal Direttore generale per gestire la rete della dialisi, queste sono le informazioni in mio possesso. Sulla base di queste informazioni, sinceramente, quello che voi chiedete, se le cose stanno così, è privo di un forte fondamento.
In ogni caso, visto che il problema era stato sollevato e noi, come Assessorato, ci siamo mossi per verificarlo, la vostra mozione è stata accolta, nel senso che io mi sono mosso per sollevare il problema e per verificare effettivamente l’efficienza di questa rete.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, considera assolto l’obiettivo della mozione?
Speaker : PAGLIARO.
[...] lei ha evidenziato, ritenendolo un servizio assolutamente utile al nostro territorio.
Glielo confermo, e la prego di credermi. Siamo sentinelle sul territorio. Siamo un centro di raccolta dei disagi, che, come lei sa, sono tanti. In ogni occasione siamo solleciti nel provare a dare risposte ai cittadini che fanno una richiesta specifica.
Vi assicuro che non è come gliel’hanno raccontata. O meglio, non so se le hanno risposto per iscritto. Magari chieda di farlo per iscritto. Si accorgerà che è come diciamo noi. Esiste soltanto il punto a Lecce, il Vito Fazzi, e in alcun’altra località turistica in particolar modo.
Se è vero, come è vero, che siamo d’accordo con l’esigenza di creare questi presìdi per poter garantire ai dializzati di avere in vacanza questo servizio, penso sia giusto che questa mozione venga confermata e venga votata favorevolmente dal Consiglio e che il Governo sia disponibile ad accettarla, con la sollecitazione all’ASL di Lecce. Le due cose penso possano tranquillamente convivere in una pacifica presa di posizione comune da parte del Consiglio e del Governo, chiaramente. Tutti d’accordo.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità.
In questo senso potrei, eventualmente, sulla base di questa mozione, che possiamo tranquillamente condividere, perché è molto pacifica... Siamo tutti d’accordo che è un servizio che dobbiamo garantire ai turisti. In seguito a questa mozione, io faccio una verifica.
Mi faccio mandare per iscritto la lista dei servizi di dialisi per turisti e come funziona la richiesta per accedere a questi servizi, e la renderò pubblica al Consiglio. Così potremo verificare effettivamente, nero su bianco, se quello che mi è stato riferito corrisponde a verità oppure no.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Caroli, prego.
Speaker : CAROLI.
Vista l’apertura ricevuta da parte dell’assessore, se fosse possibile, con tutto il rispetto per il collega, cercare di modulare quanto stiamo facendo sull’intero territorio pugliese, perché rischieremmo di creare delle situazioni paradossali: ai confini di provincia, offrendo magari un servizio a qualcheduno, e ad altri cittadini precluderlo. Ove fosse possibile, faccio appello alla sua persona, in modo che si possa poi trovare una sintesi e avere questo servizio dal Gargano fino a Santa Maria di Leuca. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
La votazione è aperta. Quanto al parere, ha detto che non ha problemi, che è favorevole.
Avete votato? Sì, favorevole.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28. Il Consiglio approva all’unanimità.
Dobbiamo aggiungere a questi voti i voti da remoto: un astenuto e un favorevole.
Speaker : INTERVENTO.
Presidente, io ho sbagliato, sono favorevole anch’io.
Speaker : PRESIDENTE.
Altri due voti favorevoli, per cui sono 30 voti favorevoli.
Presenti 30, favorevoli 30.
Torniamo all’ordine del giorno ordinario.
Mozione del consigliere Tutolo “Umanizzazione delle cure e fine vita per i pazienti gravi”. Credo che questa sia superata. Lo può dire al microfono?
Speaker : TUTOLO.
Ho espresso la mia volontà di ritirarla, visto che abbiamo fatto la legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto, grazie.
Mozione Antonella Laricchia: “Impegno della Regione a costituire la community Officine della formazione tra istituzioni, operatori qualificati del mondo della formazione, imprese, istituzioni scolastiche, istituzione di un marchio di qualità della formazione regionale”.
Prego, consigliera Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie, Presidente.
Con questa mozione, ovviamente si prende atto, nelle premesse, della situazione già difficile da ben prima dell’emergenza Covid, rispetto ai livelli di occupazione nella nostra Regione.
Sappiamo che la ricerca di lavoro, di un’occupazione è un tema che è sempre stato a cuore, tanto che è stato anche un po’ il punto debole della nostra Regione, ma in realtà un po’ del Sud Italia, che addirittura condanna generazioni intere, ormai, ad emigrare.
Chiaramente, il tema è stato reso ancora più complesso, ancora più difficile, drammatico, in certi aspetti, purtroppo con il Covid-19. Abbiamo tantissimi studi, ovviamente, che testimoniano sempre dell’andamento della occupabilità, dell’occupazione, dei livelli occupazionali, che vede anche delle differenze, spesso, tra nord e sud, e in generale, che continuano a testimoniare che questo è uno dei problemi più importanti che affliggono generazioni di pugliesi e di italiani.
Addirittura, come ha testimoniato l’ILO, l’Osservatorio internazionale del lavoro, con il Covid c’è stata una riduzione massiccia di ore lavorate, che si è tradotta in perdite sostanziali di reddito generate dal lavoro. Le stime sulla riduzione del reddito da lavoro evidenziano una riduzione globale del 10,7 per cento nei primi tre trimestri del 2020, che ammonta addirittura a 3.500 miliardi di dollari, ovvero il 5,5 per cento del prodotto interno lordo globale. Questo per dare giusto un’idea della portata del problema, che rimarrà, nonostante e quando, si spera, l’emergenza rientrerà. Comunque rimarrà il problema economico che dobbiamo affrontare tutti.
Confermano questi dati il rapporto Svimez, quindi altri studi anche più nazionali. In particolare nel sud sarà questo ancora più evidente per effetto della struttura più fragile e parcellizzata del mondo del lavoro rispetto al centro-nord.
Quindi, cosa deve fare la politica? A questo punto diventano sempre più centrali e strategiche le politiche attive del lavoro. Per questo, anche nella scorsa legislatura…Se ricordiamo, nella scorsa legislatura, uno studio che commissionò proprio il nostro Gruppo consiliare testimoniò, tra l’altro, una cosa che mi stupì moltissimo, cioè che certamente c’è un problema di mancanza di lavoro, di carenza di lavoro, ma c’è anche un problema, ancora oggi, di comunicabilità tra il mondo datoriale, e quindi l’offerta di lavoro, e la domanda di lavoro. L’idea che esistano delle professioni che le nostre imprese cercano ma che non riescono a trovare nel tessuto pugliese, perché o non sono formate, quindi o manca la formazione oppure manca la qualità, dal loro punto di vista, della formazione, mi ha colpito tanto. Insomma, immaginare che ci sono professionisti, c’è un mondo dell’offerta del lavoro che vorrebbe appunto offrire del lavoro, come nel campo degli specialisti del mercato, delle tecnologie, ma poi, d’altro canto, c’è un altro mondo che invece cerca lavoro ma non ha una formazione adeguata per andare a colmare questa domanda, questa offerta di lavoro, mi ha davvero colpito.
Allora, abbiamo sempre pensato che una parte, non certamente tutto, del nostro problema atavico può risolversi mettendo meglio in comunicazione il mondo dell’offerta di lavoro e quello della domanda di lavoro, attraverso soprattutto la formazione.
A questo punto, abbiamo pensato di provare a creare queste che abbiamo voluto chiamare community, officine della formazione, ma che possiamo chiamare come vogliamo, alla fine il nome non farà la differenza, quello che conta è la sostanza, che siano un luogo, fisico o virtuale che dir si voglia, di incontro continuo tra questi mondi, quindi tra associazioni datoriali, anche sindacali, il mondo della formazione, della pubblica amministrazione. Tra coloro che offrono un lavoro c’è anche la pubblica amministrazione, che è ovviamente interessata e magari è alla ricerca di un certo tipo di professionalità o comunque di competenze che il mondo della formazione deve formare. Se, quindi, il mondo ‒ ripeto ‒ della formazione dialoga con chi sempre di più (e noi aiutiamo questo dialogo) deve offrire lavoro, ecco che possiamo avere nel tempo... È una cosa che bisogna iniziare a fare, ma che avrà i suoi effetti nel medio periodo. Dobbiamo iniziare a far comunicare meglio questi mondi, e avremo via via l’uscita dal mondo della formazione, che sia quella accademica, ma non solo, che sia anche quella degli enti di formazione e quant’altro, sempre più pronta a comunicare e in particolare a rispondere alle offerte di lavoro.
La mia mozione impegna sia il Presidente che la Giunta regionale, qualora il Consiglio dovesse approvarla, a istituire questa community Officine della formazione tra Istituzioni, operatori qualificati del mondo della formazione, imprese e, ovviamente, anche istituzioni scolastiche. L’obiettivo è quello che vi dicevo: mettere in comunicazione costante chi offre lavoro e chi in qualche modo forma coloro che poi andranno a chiedere un lavoro, proprio perché almeno parte di quel gap possa essere risolto, soprattutto a monte. E poi istituire un marchio di qualità della formazione regionale da rilasciare agli enti regionali accreditati che hanno elevati livelli di placement. È evidente anche questo: diversi disoccupati, gente in cerca di occupazione, quando si interfacciano con il mondo della formazione, anche regionale, ricevono magari un elenco di enti della formazione a cui possono rivolgersi, senza un adeguato sistema di rating, se vogliamo definirlo così, che possa indicare loro quali sono gli enti che, magari, sono stati negli anni più capaci di aiutare effettivamente, quindi non solo fornire formazione e indennità ai disoccupati, ma soprattutto creare un vero e proprio percorso di inserimento nel mondo del lavoro. Questo al fine di creare un sistema virtuoso che nel tempo migliori anche i nostri enti di formazione e soprattutto fornisca informazioni preziose ai cittadini che hanno bisogno di formarsi attraverso gli enti.
Credo che le due cose possano andare insieme e credo che la Regione, prendendosi ovviamente il tempo necessario... Io sarei volentieri a disposizione, successivamente, nell’esercizio delle mie funzioni, insieme a chi vorrà collaborare per rendere più operativo questo progetto, questo processo, che oggi potrebbe partire con il voto favorevole del Consiglio regionale. Noi abbiamo il compito di mettere ancora di più in comunicazione questi mondi, quindi almeno dare il nostro contributo affinché il problema più importante, che attraversa generazioni, che continua a ossessionare davvero generazioni di cittadini pugliesi, possa in parte essere risolto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
C’è l’assessore Leo per il parere. Prego.
Speaker : LEO, assessore alla formazione e al lavoro.
Grazie, Presidente.
Il parere del Governo è assolutamente favorevole. Questa proposta di creare questa community per il confronto e lo scambio costante delle politiche della formazione è una nuova visione della formazione. Siamo assolutamente favorevoli.
Rispetto al marchio, è chiaro che è un po’ più complicato. Dare il bollino di qualità della formazione regionale diventa un po’ più complicato. Però anche questo è un impegno che prendiamo, che prendo.
Pertanto, il parere è assolutamente favorevole. Questa è la nuova linea della formazione professionale. Sicuramente dobbiamo imboccare questa linea. Non sarà semplice, ma noi lo faremo, come sempre abbiamo fatto in questi anni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo.
Se non ci sono altri interventi, possiamo procedere al voto.
Non ci sono altri interventi.
Dichiaro aperta la votazione.
Il parere del Governo è favorevole, lo ricordo.
Avete votato tutti?
Assessore Delli Noci, ha votato? Delli Noci è collegato? Perfetto.
La votazione è chiusa.
Presenti 23 più 2, 25, votanti 23 più 2, 25, favorevoli 25.
È approvata all’unanimità.
Mozione Mennea, Ventola: “Patto territoriale per l’occupazione nord barese-ofantino”.
È questa famosa mozione… Laricchia e basta, perché Leoci da qui non riusciva a votare.
Speaker : VENTOLA.
Allora, aggiorno, veramente pochissimi spunti. Il Patto territoriale è una società consortile tutta pubblica, nata a fine degli anni Novanta, che ha prodotto notevoli benefìci per il territorio dell’attuale Provincia Barletta-Andria-Trani, e in aggiunta il Comune di Corato. Quindi, 11 Comuni direttamente coinvolti. Era finanziato sia da una quota consortile in capo ai Comuni, per numero di abitanti, sia in parte dal programma multiregionale finanziato dal Governo nazionale e poi dalla Comunità europea.
L’attività del Patto è stata un’attività molto fiorente per il territorio, perché è diventata di fatto un’agenzia di sviluppo, per cui tutta una serie di investimenti sono stati attratti in quel territorio grazie al lavoro che si è specializzato nel corso degli anni, soprattutto per quanto attiene alle attività legate al turismo, all’ambiente e alla internazionalizzazione, oltre alle attività sociali. Cosa è accaduto? Negli ultimi tempi, dopo una serie di difficoltà di natura finanziaria, perché tantissime attività legate a finanziamenti pubblici sono state bloccate, la scadenza era al 31.12 del 2020, diversi Comuni, caduti in disgrazia anche per problemi di potenziale dissesto, sono stati costretti a recedere dalle proprie quote di cofinanziamento, per cui c’è stato un momento di crisi finanziaria. La Regione Puglia, il Consiglio regionale, due anni fa, in una legge di bilancio, approvò una legge che addirittura impegnava, obbligava la Giunta regionale a partecipare ad acquisire delle quote, quindi a diventare parte integrante della società consortile.
Perché si fece questo? Perché si volle, naturalmente, non solo far riprendere l’attività mai cessata in questi anni, ma soprattutto perché lo stesso Patto territoriale, ancora in questi giorni è beneficiario di ulteriori finanziamenti, perché ha una capacità progettuale molto interessante.
Il problema è che i Comuni non ce la fanno più da soli a sostenere il peso che oggi vede coinvolte circa venti unità lavorative che dopo vent’anni si troverebbero anche per strada. Nei giorni scorsi è stata intrapresa quindi un’attività molto proficua con la task force regionale. Lo stesso Presidente della task force, Caroli, si sta impegnando affinché possa proseguire questa attività. Sarebbe molto difficile far comprendere a quel territorio che dopo tanti anni venti famiglie vanno per strada, e un’agenzia di sviluppo, che ha delle specificità molto peculiari, perderebbe appeal in una fase storica in cui servono progettazioni, in una fase storica in cui servono anche interventi molto esecutivi e definitivi.
Qual è la situazione attuale? La situazione attuale è che la Regione Puglia ha già impegnato 150.000 euro su un triennale, deliberati qualche anno fa, e sta per essere sottoscritto un accordo di programma: quello che noi menzioniamo in questo ordine del giorno. Qual è l’impegno che noi chiediamo alla Giunta? Che questi 150.000 euro possano raddoppiarsi, se non triplicarsi. Questo metterebbe nelle condizioni di diminuire e abbattere la quota consortile dei Comuni, e a tutti quanti nuovamente di inserirsi e rientrare all’interno del Patto territoriale e continuare l’attività proficua che finora è stata eccellente.
Ora mi si dirà, come diceva l’assessore Leo, che è stato superato. Il problema è di natura finanziaria. Siccome l’agenzia può svolgere, come le ha già svolte nel passato, una serie di attività non solo per gli assessorati regionali, ma anche per le agenzie regionali, voi immaginate se dall’agenzia per l’ambiente, piuttosto che quella del turismo, ARTI, piuttosto che alcuni assessorati, utilizzassero quelle professionalità: sarebbero 300.000-400.000 euro all’anno di commesse, significa nulla per il bilancio regionale dell’agenzia, soprattutto perché parliamo in questo momento di una società, formalmente in liquidazione, ma che non vuole chiudere, ha bisogno di un rilancio. Per cui, l’impegno dei 500.000 euro che noi chiaramente abbiamo inserito in questa mozione era antecedente a questo tipo di attività.
Io desidererei che questa mozione venisse votata, soprattutto per dare forza all’attività che già la Giunta sta ponendo in essere. Se è un problema legato ai 500.000 euro, io guardo ai miei colleghi del territorio, potremmo anche eliminare i 500.000 euro, lasciando l’impegno che già sta andando avanti. Credo, però, che serva a Caroli e anche agli assessori che se ne stanno occupando, avere un voto del Consiglio che condivide questo percorso. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie. Colgo l’occasione, visto che parliamo di sviluppo, di occupazione, volevo porre una questione che probabilmente meriterebbe un po’ di attenzione in più, anche da parte nostra, seppur siano molto limitate le nostre competenze. La questione dell’aumento smisurato delle materie prime sta creando non pochi problemi a molte aziende che devono attuare anche dei lavori pubblici, e che non riescono a starci più dentro, ormai, perché ci sono degli aumenti, nei loro…
Speaker : PRESIDENTE.
Le chiedo scusa, c’è uno strano fastidio. Può cambiare postazione, magari, collega, spegnendo quello?
Provi adesso.
Speaker : TUTOLO.
Dicevo, c’è questo problema dell’aumento spropositato, vertiginoso del prezzo delle materie prime, che sta mettendo in difficoltà molte aziende sia nell’ambito privato, dove probabilmente noi c’entriamo poco, ma bene sarebbe anche far presente, magari nella Conferenza Stato-Regioni e al Governo, che c’è questo problema importante, sia anche nel pubblico. Se infatti andiamo a verificare il prezzo di alcune materie prime, di alcune specifiche voci del prezzario regionale sono di gran lunga inferiori al prezzo corrente. Questo implica che molte gare vanno deserte. Molte gare non sono assolutamente competitive perché il mercato ha di gran lunga superato quei prezzi.
Visto che noi dobbiamo anche fare spesa, perché abbiamo delle scadenze rispetto ai finanziamenti, credo sarebbe opportuno verificare la possibilità di vedere alcuni prezzi che magari stanno creando problemi, monitorare con la Regione stessa oppure in collaborazione con i Comuni e con le Province, per verificare se ci sono alcuni prezzi che stanno creando questi problemi, queste difficoltà.
Mi permetto di segnalare questa questione che si sta manifestando in tutta la sua grandezza.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore, un attimo soltanto. Le chiedo scusa. Forse il consigliere Ventola voleva fare un emendamento. Così magari interviene dopo.
Speaker : VENTOLA.
Assessore, giusto per essere ancora più chiari e per toglierla dall’imbarazzo, noi qui stimavamo in 500.000 euro l’impegno. Potremmo eliminare i 500.000 euro dicendo: “per il valore stimato necessario al conseguimento dell’attività”. L’accordo è stato già sottoscritto. Stanno solo valutando se 150 piuttosto che 300 o altro. Mi sembra corretto.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, diventa: “per il valore stimato necessario”. Okay? Punto. Va bene.
Prego, assessore Leo.
Speaker : LEO, assessore alla formazione e al lavoro.
Non ho altro da aggiungere, nel senso che il parere è assolutamente favorevole. Sono convinto che stiamo affrontando il tema anche in maniera importante. Cercherò di seguirlo personalmente insieme alla task force. È un problema che obiettivamente va posto. Le tante professionalità presenti sul territorio potrebbero sicuramente dare un contributo importante.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Possiamo aprire la votazione.
La votazione è aperta.
Il parere del Governo è favorevole.
Come emendata, tutto.
Votate.
C’è qualcuno che non ha votato? Qualcuno non ha votato? Com’è il vostro voto? Favorevole.
Dobbiamo aggiungere i voti di Tutolo e Parchitelli, che sono favorevoli.
Consigliere Laricchia, lei ha votato? Sì. Perfetto.
La votazione è chiusa.
Presenti (25 più 2) 27, votanti 27, favorevoli, 27.
È approvata all’unanimità.
Adesso abbiamo la possibilità di fare la mozione n. 10, se siete d’accordo. Mancano due minuti alla chiusura.
Procediamo con la mozione n. 10.
L’assessore Pentassuglia c’è.
Prego, consigliere Bellomo.
Dobbiamo aggiungere la consigliera Laricchia alla votazione precedente, che aveva già votato da remoto.
Speaker : BELLOMO.
È una mozione abbastanza semplice. Credo troverà il gradimento anche dell’assessore.
Si tratta dei famosi libretti UMA. Purtroppo, nell’anno 2021, viaggiamo ancora con i libretti cartacei, la cui procedura diventa abbastanza complicata. Credo che dovremmo andare anche oltre la mozione, perché dovremmo impegnarci per fare in modo innanzitutto di snellire la procedura; forse è anche arrivata l’ora di digitalizzarli. Le recenti truffe che ci sono sui carburanti, in realtà, hanno origine dalla burocrazia: nel momento in cui arriva in Assessorato la richiesta, il foglio di carta, probabilmente è già passata la stagione e non c’è la possibilità di controllare.
È veramente una preghiera, oltre che una mozione, affinché si vada oltre la procedura, che è bloccata da tempo. Quella vecchia è bloccata da tempo. Vorrei che si andasse oltre, verso una digitalizzazione di questi benedetti, direi quasi maledetti libretti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Grazie, Presidente.
Intanto, sono favorevole perché spingere sulla digitalizzazione ci porta nel futuro ed evitiamo questo cartaceo che invade tutti gli uffici e anche l’assessorato. La gara è stata espletata e la Commissione di gara sta già definendo il suo percorso. Io non mi interesso delle gare, ma lo riporto qui perché quindici giorni fa la Commissione di gara stava valutando i progetti. Per cui, la gara è avanti. Abbiamo sbloccato finalmente definitivamente la procedura sui libretti UMA e sulle questioni che vi ho riportato in Commissione, rispondendo anche ad un’altra interrogazione a cui ho risposto in Aula rispetto all’intero percorso delle procedure, che aiuta gli utenti, aiuta ad avere lo scarico anche sul telefonino, quindi, ad andare veramente verso la digitalizzazione, aiuta i Comuni, coloro i quali si sono adoperati in questa direzione.
Per cui, sono favorevole alla mozione, che va nella direzione di sollecitare ad accelerare il più possibile e ad abbattere i tempi anche per le questioni di affidamento di gara. Fatti gli atti da parte mia, il resto, come sapete, non è in capo a noi, ma è in capo a chi deve fare questo tipo di attività, che però, ripeto, sono state espletate.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore. Consigliere Tupputi, prego.
Speaker : TUPPUTI.
Grazie, Presidente.
Approfitto di questa mozione per chiedere all’assessore Pentassuglia a che punto sia anche l’iter per la sottoscrizione delle convenzioni tra Regione Puglia e i CAA per il disbrigo delle pratiche UMA, senza passare per l’avvallo degli uffici comunali.
Sarebbe una cosa graditissima anche da parte degli utenti, Grazie.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura.
Stiamo procedendo intanto col chiudere questa operazione, che ci aiuta.
Quanto alla partita della sottoscrizione, sapete che c’è stato un ricorso degli ordini professionali, c’è stato un contenzioso, un duro scontro sulla definizione e natura dei CAA rispetto al loro utilizzo e il valorizzare quelli che sono i tecnici delle imprese. Non entro però nella tecnicalità dello scontro, che è tutto aperto, perché ci sono stati ricorsi ad ogni livello, come sapete, anche contro AGEA, addirittura, e la soccombenza di AGEA rispetto a questo, però, al di là di questo, il profilo è quello della leale collaborazione istituzionale.
Per noi la scelta è in capo al cittadino, che è imprenditore, che è agricoltore. Il mandato è un mandato fiduciario, perché viene sottoscritto e rilasciato. Quindi gestirà il rapporto il cittadino, che è utente e anche cliente del servizio. Per il resto, dobbiamo solo dare i servizi e stare nell’alveo della legge. Per me quella gara e quella definizione, come ho detto al collega Bellomo, è assai importante perché quest’anno abbiamo avuto una serie di sequestri rispetto alle giacenze, che erano pure rispettose della norma, ma non della interpretazione del comma 6 e comma 2, rispetto allo stesso decreto ministeriale che ha visto in campo noi che non avevamo competenza. Invece, con la procedura telematica lo scarico è automatico e in un attimo basta a valutare le giacenze per quello che c’è in azienda e quello che viene dichiarato. Per cui, la partita è aperta, ma per queste ragioni chiedo di accelerare, cioè sono favorevole all’accelerata, proprio perché poi ci serve il ritorno, al di là di chi gestisca, perché quello è un mandato di fiducia che dà l’impresa.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora, il parere è favorevole. Possiamo andare in votazione.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 27, più Laricchia (è registrata, vero?), quindi 28, votanti 28, favorevoli 28.
Anche questa mozione è approvata all’unanimità.
Ci aggiorniamo al 27.
Scusate, per il 21 stiamo organizzando con monsignor Filippo Santoro, in questa sala, un incontro sulla settimana sociale, di cui è il referente nazionale. Vi facciamo sapere tutto, vi mando tutto per tenervi… Alle 11 comincia e maggiori dettagli ve li sapremo dire tra un poco. Con la consigliera Ciliento stavamo dettagliando un po’ di più i partecipanti. Se ci vuoi aiutare, Enzo, con piacere, ci fermiamo adesso un attimo e ne parliamo. Grazie.