Speaker : .
(Inno nazionale)
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti e a tutte, colleghe e colleghi. Ben trovati.
Iniziamo con il verbale della seduta precedente, che diamo per letto.
Ha chiesto congedo il collega Longo.
Sono pervenute le seguenti risposte scritte alle interrogazioni: Conserva “Presidio ospedaliero orientale ‘Marianna Giannuzzi’ di Manduria” e Longo “Messa in esercizio tratta ferroviaria Bari-Bitritto”.
Sono state assegnate alla Commissione IV la proposta di legge a firma dei consiglieri Bellomo, Conserva, De Blasi e Splendido “Valorizzazione della cultura enogastronomica pugliese. Istituzione del marchio ristorante tipico di Puglia”; alla Commissione VI la proposta di legge a firma dei consiglieri Bruno e Caracciolo “Acquisto di attrezzature informatiche in favore dei nuclei familiari residenti in Puglia aventi almeno un minore a carico iscritto a una scuola secondaria di secondo grado della Regione Puglia”.
Sono state presentate le seguenti interrogazioni e mozioni, che leggerà il Vicepresidente Cristian Casili.
Speaker : CASILI.
Interrogazione presentata dai colleghi Gatta, Lacatena, Mazzotta “Infezioni ospedaliere e procedure di sanificazione degli ambienti”.
Di seguito, le seguenti mozioni: Dell’Erba, Bellomo, Zullo, Pagliaro, Tammacco “Impegno della Regione Puglia a implementare la rete assistenziale per il pronto intervento e la cura dell’ictus, all’interno del sistema di reti di patologie tempo-dipendenti, rete regionale Stroke Unit dell’area provincia di Foggia; in particolare impegno a istituire, presso gli ospedali di San Severo e Cerignola, Stroke Unit di primo livello (come centri spoke provinciali) che, allo stato, risultano del tutto assenti”; Gabellone “Attuazione ‘Accordo tra le Aziende del Servizio sanitario regionale della Puglia per l’utilizzo reciproco di graduatorie’ di cui alla deliberazione del Direttore generale di ASL Bari n. 1074 del 13/06/2017”; infine, Pagliaro “Opposizione a trasferimento Centro radar Brindisi”.
Speaker : PRESIDENTE.
Iniziamo la settimana con qualche buona notizia. C’è il via libera ufficiale al PNRR da parte della Commissione europea. Ursula von der Leyen, come sapete, sarà nelle prossime ore con il Presidente Draghi. La Commissione ha dato una valutazione estremamente positiva al Piano dell’Italia e sembra che 25 miliardi dovrebbero arrivare già tra la fine di luglio e i primi di agosto. D’altra parte, 1 miliardo, ha detto il Presidente Draghi, sarà destinato direttamente ai giovani e 2 miliardi saranno riservati agli incentivi per l’occupazione femminile e per gli asili nido e scuole a tempo pieno. Dato il gap che esiste su questo tra il Sud e il Nord, davvero sembra una grandissima notizia. Mentre le scuole a tempo pieno e gli asili nido sono senz’altro presenti fino a Roma, da Roma in giù abbiamo una carenza gravissima, che poi si ripercuote sull’occupazione femminile soprattutto. Quindi, abbiamo apprezzato particolarmente tutto questo.
Io credo che il Consiglio regionale tutto, che nella mozione nostra sul PNRR aveva chiesto questa come una delle proposte fondamentali, non veda l’ora di vedere concretamente come si realizzeranno questi obiettivi, con la massima fiducia, certo, ma sempre con la voglia di vedere praticamente la realizzazione. Anche perché i Comuni hanno bisogno di supporto, e se tutto si riverserà sulle progettazioni dei Comuni certamente non sarà facile.
Intanto, il Presidente Draghi, in occasione del Women Political Leaders Summit 2021, ha assunto l’impegno di investire entro il 2026 almeno 7 miliardi per la promozione dell’uguaglianza di genere, e ha annunciato che per la prima volta nella storia il G20, a presidenza italiana, includerà un vertice ministeriale sull’emancipazione femminile.
Questo Consiglio, che ha dato grande importanza a questo tema, anche rispetto a questo, mi piace sottolineare, può manifestare sicuramente la sua gioia. D’altra parte, abbiamo invece dei dati che ci preoccupano: sono quelli degli infortuni sul lavoro, per i quali le tre organizzazioni sindacali mi hanno chiesto di organizzare un tavolo tecnico insieme agli assessori al lavoro e allo sviluppo economico, per affrontare il tema e vedere quali soluzioni sia possibile trovare.
Vi informo perciò che domani faremo un primo step su questo argomento, insieme proprio ai sindacati, ai datoriali, all’assessore Leo e all’assessore Delli Noci. Dopodiché, faremo un incontro con voi, con i Presidenti delle Commissioni in primis, per stabilire quale seguito dare al tavolo, in maniera tale che non rimanga soltanto un momento di discussione, ma trovi anche nel Consiglio regionale e in Giunta le fasi attuative, le proposte di riforma, laddove sarà possibile prevederle, oppure anche delle sollecitazioni al Governo per intervenire.
È chiaro infatti che il problema non riguarda solo la Puglia, ma riguarda tutta l’Italia. Oggi abbiamo visto pubblicati anche i dati della Basilicata, però in Puglia – pensate che cosa sta succedendo – da gennaio a marzo sono 5.693 gli infortuni denunciati all’INAIL, tredici di questi mortali, un numero notevolmente superiore rispetto a quello che si è determinato negli anni precedenti.
Ora, noi pensiamo che non si possa più morire o subire infortuni gravi per inerzie o disattenzioni. In ogni caso, terrò aggiornato il Consiglio sull’esito del tavolo, e vi informerò puntualmente, in maniera tale che poi, in Conferenza dei Capigruppo e, ripeto, con le Commissioni potremmo seguire l’avvio.
Ora passiamo ai punti all’ordine del giorno.
Al primo punto noi abbiamo una proposta di legge sulla quale eravamo già arrivati al voto, nella scorsa seduta, per cui dobbiamo riprendere da lì e riprendere appunto dal voto.
La votazione è aperta. Ricordo a tutti che stiamo votando l’emendamento n. 2, lì dove era caduto il numero legale. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti (27 più 1) 28, favorevoli 28.
L’emendamento è approvato.
Adesso passiamo all’articolo 1, nel suo complesso.
Prego, collega Caroli. Siamo in votazione.
Speaker : CAROLI.
Visto che c’era l’impegno a votarla, considerato che comunque abbiamo provveduto alla votazione, chiedo se fosse possibile andare a circoscrivere – magari faccio appello al collega Tutolo, che era proponente – la durata della garanzia. L’ho detto l’altra volta. Andando a vedere il testo di legge, al punto 2, quindi sia alla lettera c) che alla lettera d), c’è un deposito cauzionale a garanzia della realizzazione dell’impianto e non è prevista una durata della garanzia. Al contempo, nulla è previsto per il ripristino dello stato dei luoghi.
Mi permetto di suggerire, ove e dove fosse possibile, di circoscrivere la durata massima di cinque anni per quanto previsto e disposto al punto c), considerato che comunque sia i tempi di intervento sono 6 mesi per l’ottenimento del permesso, 30 mesi per completare l’installazione dell’impianto e 6 mesi per ottenere il collaudo.
Mentre per quanto concerne il ripristino dello stato dei luoghi, considerate le gravi difficoltà che ci sono nel reperire detti depositi cauzionali, di circoscrivere la durata del deposito cauzionale a 10 anni, di seguitare a tenerla valida con rinnovo tacito fino al disimpegno da parte dell’ente garantito, in questo caso della Regione, nel momento in cui venga ottemperato l’impegno preso con il deposito cauzionale. Altrimenti si ingenereranno altre difficoltà e complicazioni nella presentazione della cauzione stessa.
Speaker : PRESIDENTE.
Come la fa questa proposta? Intanto vuole verificare la disponibilità del consigliere Tutolo.
Speaker : CAROLI.
Perfetto.
Io mi permetto di suggerire, intanto, di circoscrivere la durata perché non è prevista. Allo stesso tempo, tenuto conto dei tempi di intervento per l’esecuzione dell’opera, che dovrebbero essere circa quattro anni, avere un range di un anno in più. Per quanto concerne, invece, il ripristino dello stato dei luoghi, viste le difficoltà che gli istituti finanziari, bancari e compagnie di assicurazione hanno nel prestare detto deposito per periodi superiori a 10 anni, di circoscrivere il pagamento del premio unico per 10 anni e seguitarlo a tenerlo valido con il rinnovo tacito fino alla certificazione di svincolo da parte dell’ente garantito, che in questo caso è la Regione.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Tutolo, vuole intervenire sulla richiesta? Non c’è ancora una proposta di subemendamento. Mi sembra che voglia comprendere quali sono le intenzioni dei proponenti.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Io sono contrario, anche perché non capisco la ratio. Se noi facessimo durare 10 anni questa garanzia, dopo 10 anni non avremmo alcuna garanzia. Semplicemente avremmo detto “vi autorizziamo a lasciarle lì”. Mi pare evidente questa cosa.
Noi dobbiamo semplicemente garantire che il nostro territorio, di cui oggi qualcuno fa uso per trarne dei legittimi ‒ per l’amor del cielo ‒ benefici, ma anche cospicui e importanti, alla fine di questo utilizzo, per non chiamarlo “sfruttamento”, venga liberato da queste strutture che sono servite a loro e che non servivano certamente a noi. Il rischio qual è, nel caso in cui noi non voteremmo favorevolmente? È che quelle migliaia di pale, piuttosto che parchi, installati sul nostro territorio li dovremmo andare a togliere noi, con risorse nostre, perché è chiaro che il problema c’è, ci sarà, e sarà un problema che qualcuno dovrà affrontare. Io onestamente non ci tengo a lasciare in eredità a mio figlio quella roba là, preferisco affrontarla io e, quindi, avere la certezza di avere a fine ciclo le risorse per smantellarle. Del resto, ripeto, la maggior parte di queste sono delle società, se non fondi di investimento, che ne traggono tanti, tanti benefìci, non ci dobbiamo vergognare di chiedere di abbassare di una parte minima i loro utili per garantire che il nostro territorio sia garantito.
Del resto, attenzione, noi abbiamo poche competenze su questa parte, sono veramente residuali. Non possiamo decidere dove sì e dove no, perché ci sono delle regole nazionali, a cui dobbiamo sottostare. Poi, ci sono regole ultranazionali, quelle europee, perché abbiamo accettato di installarne 30 gigawatt entro, se non ricordo male, il 2030. L’unica possibilità residua che ci viene data è quella di decidere come garantirci lo smantellamento. Se abdichiamo anche su questo, credo che alla fine non faremmo un buon servizio al nostro territorio. Siccome so che tutti quanti ci teniamo allo stesso identico modo, io credo e spero che da parte di tutto il Consiglio sia dato un voto favorevole a questo provvedimento.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Consigliere Caroli, prego, giusto per replica. Non sentiamo.
Speaker : CAROLI.
…con il collega Tutolo. Vorrei che fosse chiaro questo: qui ci sono due richieste di deposito cauzionale. Ve n’è una a garanzia della realizzazione dell’impianto. Al punto 5 viene così disciplinato: “Il termine di inizio dei lavori è di mesi sei dal rilascio dell’autorizzazione”. Quindi, è il lasso di tempo che intercorre dall’autorizzazione all’inizio dei lavori. Poi, l’azienda esecutrice dei lavori ha trenta mesi di tempo per completare l’intervento. Una volta completato l’intervento, vi sono sei mesi di tempo per arrivare alla certificazione di collaudo. Questa è la prima cauzione. Per questa, caro collega Tutolo, è chiesta una controgaranzia pari a 50 euro per ogni chilowatt: sei mesi per iniziare, trenta mesi per espletare l’intervento e trenta mesi per avere il collaudo. Non essendo circoscritta la durata, e questo è un vuoto della legge, le chiedevo se fosse possibile circoscrivere a cinque anni, quindi un anno in più, per quello che è il deposito cauzionale sull’intervento, sull’impianto. Questo è uno. In questo modo, lei sarebbe ancora più contro garantito. Il problema è che la cauzione non può essere sine die, deve avere una data di effetto e una data di scadenza.
Dopodiché, le dicevo, la si fa con un tacito rinnovo, per cui l’obbligato deve seguitare a tener valida la garanzia fino alla certificazione di svincolo da parte dell’ente garantito, che in questo caso è la Regione. Ma un periodo entro cui circoscriverlo va indicato per legge. Così come le dicevo, al secondo punto, quello dell’obbligo del ripristino dello stato dei luoghi, prima di tutto bisogna capire che durata hanno le autorizzazioni, e sulla scorta della durata circoscrivere sempre l’efficacia della durata e l’efficacia della garanzia stessa. Non può essere, anche per questo, sine die. L’unica cosa che dura perpetuo è il loculo al cimitero, ma qui non possiamo tenerla valida per trent’anni, o quarant’anni.
Le sto spiegando questo, se mi fa completare. Siccome riuscire ad ottenere un deposito cauzionale di 25 anni, e io sto cercando in tutti i modi di farglielo capire, diventa davvero difficile, un ente che vuol garantirsi la fa di durata 10 anni, o 15 anni, e fa i rinnovi taciti, e seguita a tenere efficacia fino alla liberazione della certificazione di svincolo che si ha nel momento in cui viene ottemperato agli obblighi previsti dal deposito cauzionale stesso.
Se lei seguiterà a chiedere, premesso che qui non è scritta la durata, e andrebbe disciplinata, se lei volesse prevedere 25 anni, io le dico oggi, 22 giugno, che avrà tantissime di queste aziende che hanno completato questi impianti, che avranno difficoltà a prestare il deposito cauzionale.
Quindi, ove volesse immedesimarsi nella rappresentazione che le faccio, le dico che sarebbe quanto mai opportuno circoscriverla, tenerla comunque condizionata con dei rinnovi taciti, ma avere l’efficacia per 25.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, consiglieri, c’è un dato. Abbiamo aspettato, ci sono stati quindi giorni tra l’altro Consiglio e questo. C’era tutto il tempo di preparare un emendamento, di confrontarsi.
Farlo adesso richiede un sacrificio in più, uno sforzo in più, che certamente si può fare, ma su qualcosa di scritto. Non credo che il consigliere Tutolo possa pronunciarsi verbalmente, senza neppure sentire l’Ufficio. Per cui, io vi propongo…
Speaker : CAROLI.
Sarebbe opportuno ritirarlo un attimo, meglio attenzionarlo e disciplinare questo passaggio perché stiamo facendo uno sforzo immane…
Speaker : PRESIDENTE.
Non c’è niente da ritirare. Siamo in votazione. Non si può ritirare niente. Quindi, o presentate un subemendamento o dobbiamo votare l’articolo così com’è. Questa decisione va presa subito. Per cui, se non ci arriva un subemendamento, io devo mettere al voto la norma così com’è, l’articolo 1.
Speaker : CAROLI.
Considerato che c’è questo vuoto, farei esprimere anche il Governo, perché probabilmente gli sarà sfuggito, perché quanto è previsto al punto c) e al punto d) non prevede in maniera chiara ed inequivocabile quella che è la durata dell’impegno contrattuale. Almeno facciamo quello.
Si vogliono inserire trent’anni, quarant’anni, cinquant’anni, ma, ripeto, per il punto c) è necessario circoscrivere al massimo a cinque anni, considerato che noi diamo massimo quattro anni di tempo per arrivare al collaudo, lo diciamo noi come Regione. Per quanto concerne il ripristino dello stato dei luoghi, si definisce se si vuole seguitare a tenere alido 25 anni… Io sto dicendo che avremo difficoltà, però io non mi opporrò mai a questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Della Giunta non c’è nessuno.
Noi abbiamo questa esigenza, vicepresidente. Abbiamo l’esigenza di avere una valutazione da parte del Governo su questa proposta che viene fatta dal consigliere Caroli, di inserire un termine alla fideiussione. Vi stavo proponendo magari di aggiornare un attimo questo punto con il Governo e passiamo all’altro. No, siete pronti già. Prego, consigliere Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
Lei ha fatto notare, Presidente, che abbiamo avuto un po’ di tempo per ragionare su qualcosa e magari portar qualcosa di scritto e magari ragionarci, perché ritengo che sia onestamente dispendioso e probabilmente anche… Non voglio utilizzare termini. Comunque, diciamo che non è opportuno. Se il consigliere Caroli ritiene che questa norma possa essere migliorata ulteriormente, si faccia carico di una ulteriore proposta di legge, che sarà vagliata dagli uffici, dalla Giunta, da tutti quanti e se ne terrà conto nelle sedi e nei momenti deputati. Se, nel frattempo, viene rilasciata una, due, tre, quattro o cinque autorizzazioni, bene, dobbiamo sapere tutti quanti che non terranno conto dell’adeguamento di queste tariffe. Quindi, ci ritroveremo tra trent’anni a scadenza, probabilmente, di quella concessione di un parco che non avrà le garanzie adeguate e sufficienti per farlo eliminare, alla fine.
C’è la possibilità, tutti noi abbiamo la possibilità di presentare delle proposte. Sulla durata, mi sembra naturale, è una questione...
Chiedo scusa.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, io non posso permettere questo duetto.
Speaker : TUTOLO.
La durata è disciplinata...
Speaker : PRESIDENTE.
Un momento. Dov’è disciplinata?
Speaker : TUTOLO.
Per la durata della convenzione.
Per la durata della convenzione. Se non è scritto, lo aggiungiamo. Mi sembra banale questa cosa. Se non c’è scritto, lo aggiungiamo: per la durata della convenzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Anche perché la convenzione deve essere un allegato...
Speaker : TUTOLO.
Mi pare chiaro.
Speaker : PRESIDENTE.
...all’autorizzazione. L’atto di autorizzazione ha come allegato la convenzione.
Speaker : TUTOLO.
Mi pare implicito, ma se lo vogliamo specificare sono ben felice di specificare che il periodo è pari alla durata dell’autorizzazione. È ancora meglio. Di certo non altra soluzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso, se non ci sono emendamenti, procediamo al voto dell’articolo 1.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti?
Non ti fa votare? Il sistema tradizionale, quello con le dita qui. Va bene.
Il voto com’è? Favorevole. Okay. Pendinelli e Vizzino.
La votazione è chiusa. Sono 25 in presenza, perché sono 23 più 2 non registrati, più 2 da remoto, sono 27, favorevoli 27. Da remoto c’è… Per motivi legati alla… È chiaro? Come abbiamo detto, il consigliere Metallo e l’assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO.
Sì, confermo.
Speaker : METALLO.
Ci sono anch’io.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci erano giunte altre richieste, come sapete, di collegarsi da remoto e abbiamo detto di no. Potete accendere la videocamera, chi è presente da remoto? Grazie.
È per la stessa ragione per la quale abbiamo discusso in Conferenza dei Capigruppo: per motivi connessi alla pandemia. Sì, con autocertificazione, evitando di riferire in Aula il motivo preciso.
Non abbiamo concesso di collegarsi da remoto ad altri Assessori che ce l’avevano chiesto, come sapete e come abbiamo discusso in Conferenza dei Capigruppo.
Consigliere Zullo, prego.
Speaker : ZULLO.
Presidente, non è che noi volessimo ritardare l’andamento e la prosecuzione dei lavori con il nostro comportamento di astenersi dal pigiare qualche tasto per evidenziare la mancanza del numero legale. Però, noi vogliamo evidenziare dei banchi vuoti.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusa, però c’erano due consiglieri che non riuscivano a collegarsi…
Speaker : ZULLO.
Lasci stare, non cambia il senso del mio discorso.
Guardate, noi abbiamo banchi del Governo vuoti in un Consiglio regionale. Vuoti! Ho capito, voi tre siete in rappresentanza di un Governo di undici persone. Così vuol dire che siete non solo trini, ma quatrini o quintini. Di più.
Chiedo, allora, a tutti noi, chiedo a lei, Presidente, se c’è serietà in questo Consiglio regionale. Se c’è serietà, continuiamo; se invece prendiamo atto che viene meno un po’ di serietà, un po’ di credibilità, un po’ di affidabilità di questo Consiglio regionale, io penso che ci si deve fermare e chiamare qualcuno a dire “state nei banchi”.
Giustamente, il collega Caroli pone una questione, e la questione la pone al presentatore, che è stato molto gentile a rispondere. Il collega Caroli ha il diritto di interloquire con chi rappresenta l’azione di governo? Scusate, forse non ci stiamo capendo: non è una questione di numeri. Noi possiamo stare anche in 30 qui, ma il problema è un altro. Presidente, ripeto la domanda: il collega Caroli ha un dubbio, pone una questione; si ritrova di fronte a un altro Consigliere che propone la legge e che gentilmente risponde. Ma la domanda è questa: il collega Caroli ha il diritto di interloquire con un rappresentante del Governo? Si risponde, a questa domanda.
Nel prosieguo dei lavori, e c’è un’altra norma, il consigliere regionale ha il diritto di interloquire con un rappresentante del Governo? Se no, a questo punto, facciamoli tutti da casa i Consigli regionali, io non so cosa dobbiamo fare. Però oggi c’è un problema: non possiamo avere questi banchi… scusa, Sergio, per favore: se tu ti sedessi sopra, avremmo un quadro ben più preciso, perché sembra che ce ne siano quattro, qui ce ne sono tre su 11.
Speaker : PRESIDENTE.
Ma è chiaro, Presidente Zullo, siamo così.
Speaker : ZULLO.
Mettiamola così. E come continuiamo?
Speaker : PRESIDENTE.
Che abbiamo chiesto alla Giunta di essere presente, e chiederemo alla Giunta, ulteriormente, di essere presente per la prossima volta.
Speaker : ZULLO.
Ma arrivano?
Speaker : PRESIDENTE.
Speriamo.
Speaker : ZULLO.
Io le ho detto i motivi del mio allontanamento, non è per questo, però non fa.
Speaker : PRESIDENTE.
Ma lei ha detto che si sta allontanando?
Speaker : ZULLO.
Ho un motivo serio, ho un funerale…
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo scusa, credevo che adesso…
Speaker : ZULLO.
Però non si fa, devono stare.
Speaker : PRESIDENTE.
Condivido le sue osservazioni. Probabilmente, impegni trattengono tutti, però il Consiglio è il Consiglio. Lo convochiamo per tempo, e abbiamo già stabilito fino a settembre quali sono i giorni del Consiglio. Per cui, devo pregare la Giunta e tutti i colleghi di essere connessi a quelle date, di essere presenti per quelle date. Non uso neanche il termine “connessi” che potrebbe dare l’illusione che ci si può connettere anche da remoto.
Passiamo al punto n. 2). Per il punto… Non abbiamo votato la legge? Dobbiamo votare la legge nel suo complesso. Vicepresidente, non sono giunte ulteriori osservazioni da parte dell’assessore Delli Noci rispetto alla questione?
Prego, consigliere Caroli.
Speaker : CAROLI.
Vorrei riformulare solo una domanda all’assessore, ove e dove dovesse collegarsi o venire in presenza qui in Aula durante la seduta. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Non c’è l’assessore Delli Noci. Può riformulare la domanda?
Speaker : CAROLI.
Siccome ha detto che…
Speaker : PRESIDENTE.
C’è il Vicepresidente e c’è il proponente.
Speaker : CAROLI.
Mi era parso di presagire che alcuni assessori sarebbero arrivati di qui a poco in Aula. Per cui, pensavo arrivasse anche l’assessore regionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Vicepresidente? Dobbiamo procedere, Vicepresidente. Prego.
Il Vicepresidente ha chiesto di intervenire.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio.
Grazie, signor Presidente.
Naturalmente questa non è materia di mia competenza. Credo che i proponenti abbiano approfondito, sicuramente più di chi vi sta parlando, la proposta di legge.
Ho ascoltato il collega Delli Noci, che è fuori e non poteva essere collegato in remoto per le regole che ci siamo dati.
Consigliere Zullo, non facciamo una polemica su questo. Non è stato autorizzato perché la motivazione non è stata ritenuta dalla Presidente tale da giustificare la presenza in remoto. Non facciamo tutto il Consiglio su questo.
Il punto è il seguente. Noi non abbiamo osservazioni sul testo così scritto. Il rilievo che fa il collega è giusto. Il punto è che se noi lo leghiamo alla durata della concessione ci possiamo trovare di fronte a concessioni che hanno una durata di 20 anni, 25 anni. Come è noto a chi fa l’amministratore pubblico piuttosto che l’avvocato, il commercialista, il libero professionista o l’imprenditore, fideiussioni a 25 anni sono difficili da ottenere per tutti.
Ragion per cui il collega diceva che si può fare un riferimento, come è previsto nella norma, anche al computo metrico complessivo. Su questo il parere del Governo è favorevole al testo, anche in ordine al fatto che si possa far riferimento al computo metrico.
Dopodiché l’Aula, come è noto, è sovrana in materia.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Procediamo al voto sulla legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
Grazie, assessore.
Votiamo.
Adesso lo abbiamo messo al voto. Abbiamo già aperto la votazione. Avete un rallentamento oggi. Non so che cosa stia succedendo. Dobbiamo votare ora. Ma avete avuto un sacco di tempo fino ad oggi, pure questa mattina.
La votazione è chiusa. La votazione è chiusa. Non c’è motivo di litigare adesso. Signori, adesso diamo i risultati del voto. Avete votato voi? Pendinelli ha votato. Vizzino? Siete riusciti a votare? Sì. Io non so com’è che risulta, perché mi ha detto che era uscito, l’assessore Lopalco. Okay? È uscito ed è assente. Okay. L’assessore Lopalco è assente.
Presenti (25 più 1) 26, favorevoli 26.
La legge è approvata nel suo complesso.
Immediata esecutività… Un attimo solo, Presidente Zullo. Votiamo per l’immediata esecutività. Possiamo votare per alzata di mano, certo. Chi è contrario? Chi si astiene?
È approvata all’unanimità.
Prego, Presidente Zullo.
Speaker : ZULLO.
Sulla immediata esecutività noi siamo […] perché riteniamo che questa sia una legge vostro. L’avete discussa tra di voi, va bene.
Però, Presidente, se qui non arriva la Giunta, noi abbandoniamo l’Aula. Non è un modo di fare il Consiglio, con il telefono, chi c’è, chi non c’è. È una risata, e noi alle risate non ci stiamo. Questo non è un Consiglio regionale, nemmeno i Consigli comunali si svolgono, con tutto il rispetto…
Speaker : PRESIDENTE.
Non offendiamo chi c’è, però. Stiamo facendo il Consiglio…
Speaker : ZULLO.
No, l’offesa è a chi c’è.
Speaker : PRESIDENTE.
Appunto, non offendiamoli.
Speaker : ZULLO.
L’offesa è a chi c’è. Noi ci stiamo, e ci aspettiamo che ci siano anche gli altri.
Io, se ho un dubbio da discutere con un assessore, ho il diritto-dovere di discutere con l’assessore, e l’assessore deve essere presente. Altrimenti, la norma non si discute, né si porta ai voti, Questa è la regola.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
Io non vorrei sembrare polemico nei confronti del collega Zullo, però non mi pare che ci sia scritto da nessuna parte, nel Regolamento, che un assessore deve essere presente per forza.
Può avere un impedimento oggettivo, come io credo e spero sia avvenuto oggi. Ma questo non significa che l’attività del Consiglio si debba fermare perché… Potrei terminare il mio intervento? Per l’amor del cielo… È chiaro che c’è chi dice cose che non esistono; voi fate cose che non esistono, però penso che il pensiero uno lo possa esprimere.
Speaker : PRESIDENTE.
Oggettivamente noi dobbiamo andare avanti con i punti all’ordine del giorno.
Speaker : TUTOLO.
Volevo capire, per mia conoscenza…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Tutolo…
Speaker : TUTOLO.
C’è l’obbligo della presenza?
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Tutolo…
Speaker : TUTOLO.
C’è la fucilazione se uno non sta bene e non può venire in Aula?
Speaker : PRESIDENTE.
Non c’è nessun obbligo. Procediamo. Però, c’è un’opportunità, di essere presenti quando si discutono le proposte e ciò prescinde anche dalla necessità di costituire il numero legale.
Andiamo avanti.
La proposta al n. 2), su richiesta dei proponenti, è rinviata.
Adesso passiamo ai debiti fuori bilancio. Avevamo deciso in questo modo. Il punto n. 2) è rinviato. Non abbiamo i numeri per i debiti fuori bilancio.
Sospendiamo 10 minuti per una verifica sull’ordine dei lavori. Sono le ore 13.38. Sospensione di 10 minuti. Riprendiamo alle ore 13.48. Anzi, alle ore 13.50.
Non ci muoviamo dall’Aula.
Ricominciamo i lavori.
Vi ricordo che dobbiamo passare ai debiti fuori bilancio, quindi occorrono 26… Colleghi, prendete posto, per cortesia.
Passiamo al punto n. 11), sintetico dei debiti fuori bilancio. Tutti al proprio posto. Presidente.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Buongiorno. Come va?
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo, grazie. Lei sta bene?
Nel disegno di legge n. 72, emendamento sostitutivo n. 1, e nel disegno di legge n. 72, emendamento sostitutivo n. 2, sono stati sintetizzati tutti i debiti fuori bilancio. Quindi, il nostro voto ora sarà emendamento per emendamento, articolo 1 innanzitutto, per i debiti fuori bilancio ricompresi nell’ambito di questo articolo. Presidente Amati, vuole dire qualcosa? No, okay.
Passiamo al voto.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 29, favorevoli 29. È approvato all’unanimità.
Adesso passiamo all’emendamento sostitutivo n. 2. Articolo 2: “L’articolo 2 del DDL n. 72 è sostituito dal seguente articolo 2”. Lo conoscete.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti (28 più 1) 29, favorevoli (28 più 1) 29. L’articolo 2 è approvato.
Adesso votiamo la legge nel suo complesso, il disegno di legge n. 72.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa. Che cosa è successo? Va bene, lo aggiungiamo. Alessandro Leoci. Voto? Chiedo scusa, consigliere Leoci, voto? Favorevole.
Presenti (27 più 1 in Aula, più uno da remoto) 29, favorevoli 29.
Il disegno di legge n. 72 è approvato all’unanimità.
Votiamo l’urgenza.
È approvata all’unanimità.
Passiamo al punto n. 3) all’ordine del giorno: “DDL n. 74 del 22.03.2021 ‘Schema di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione relativa a modifiche e integrazioni al decreto legislativo 18/04/2016 numero 50’”.
Relatore consigliere Campo.
Diamo per letta la relazione.
Ci sono dichiarazioni, interventi? Nulla.
Passiamo al voto.
La votazione è aperta. Apriamo la votazione.
Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti (26 più 1) 27, favorevoli (26 più 1) 27.
L’articolo è approvato.
Adesso passiamo all’articolo 2, clausola di invarianza finanziaria.
La votazione è aperta. Avete votato tutti? Okay.
Dichiaro chiusa la votazione.
Presenti (29 più 1 da remoto) 30, favorevoli 30.
L’articolo 2 è approvato.
Adesso votiamo la legge nel suo complesso, se non ci sono interventi.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti? Okay.
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 1) 30, favorevoli (29 più 1) 30.
La legge nel suo complesso è approvata.
Passiamo al punto n. 4) all’ordine del giorno: “Proposta di Legge – Paolicelli, Pentassuglia, Caracciolo – ‘Modifiche e integrazioni alla legge regionale 9 ottobre 2008, n. 25 (Norme in materia di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di linee e impianti elettrici con tensione non superiore a 150.000 volt.)’”.
Relatore, il consigliere Campo. La diamo per letta, bene.
Ci sono interventi? Non vedo richieste.
Passiamo al voto.
Articolo 1.
Mettiamo al voto l’articolo 1.
La votazione è aperta.
La proposta è stata approvata all’unanimità, con il parere favorevole del Governo. Avete votato tutti? Non ancora. Chi non ha votato lì? Okay.
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 1 da remoto) 30, favorevoli (29 più 1 da remoto) 30. L’articolo 1 è approvato.
Passiamo all’articolo 2 “Modifiche all’articolo 4 della legge regionale n. 25/2008”.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 1) 30, favorevoli (28 più 1) 29, astenuti 1. L’articolo 2 è approvato.
Articolo 3 “Modifiche all’articolo 5 della legge regionale 25 del 2008”.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 1) 30, favorevoli (29 più 1 da remoto) 30. Anche l’articolo 3 è approvato.
Passiamo all’articolo 4, modifiche all’articolo 7 della legge regionale 25 del 2008.
Presidente Amati? Prego. Ha chiesto di intervenire?
Prego, ne ha facoltà.
Speaker : AMATI.
Grazie.
Presidente, mi appresto a presentare un emendamento, cioè un comma aggiuntivo, con il quale si sostituiscono al comma 1 dell’articolo 7 le parole “Denuncia di inizio lavori” con le parole “la richiesta di autorizzazione semplificata, o denuncia di inizio lavori”, questo per armonizzare il testo. Il testo legislativo, infatti, prevede questa duplice forma di accesso al regime di abilitazione. Quindi, c’è bisogno di fare esplicito riferimento ad evitare questioni di interpretazione.
In questo senso presento un emendamento con il quale, all’articolo 4 del testo, si chiede di aggiungere un ulteriore emendamento ‒ quello che sto presentando ‒ che recita: «Al comma 1 dell’articolo 7 della legge regionale n. 25/2008 le parole “denuncia di inizio lavori” sono sostituite con le parole “richiesta di autorizzazione semplificata o denuncia di inizio lavori”».
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Lo sta portando? Sì. Bene.
Votiamo l’emendamento, che è un emendamento sostitutivo. Modificativo. Ha detto che sostituisce le parole “autorizzazione semplificata”. O aggiunge?
Speaker : AMATI.
All’articolo 4 del testo presento un emendamento aggiuntivo, con un comma aggiuntivo. Nell’articolo 4, qualora approvassimo questo emendamento, avremmo un ulteriore comma. Quello presente nel testo modifica il comma 2. Con questo modifichiamo il comma 1. In realtà, nel procedimento di coordinamento formale questo deve venire prima di quello già presente nel testo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo ai voti l’emendamento.
La votazione è aperta.
Grazia, non hai votato? Okay.
Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti (27 più 1) 28, favorevoli (27 più 1) 28.
L’emendamento è approvato.
Adesso passiamo al voto sull’articolo 4, come emendato.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 1) 30, favorevoli (29 più 1 da remoto) 30.
L’articolo 4 è approvato.
Passiamo all’articolo 4-bis, modifica all’articolo 13 della legge regionale n. 25/2008.
Non ci sono interventi.
La votazione è aperta.
Chi non ha votato? Avete votato tutti? Consigliere Caracciolo, ha votato? Consigliere Amati? Okay.
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 1) 30, favorevoli (29 più 1) 30.
L’articolo 4-bis è approvato.
Votiamo la legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
Votate. La consigliera Parchitelli non ha votato?
La votazione è chiusa.
Il consigliere Galante non ha votato? Non risulta. Non risulta. Okay, allora come vota? Favorevole. Dobbiamo aggiungere il consigliere Galante. Eccola, perfetto, l’ha presa.
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 1) 30, favorevoli (29 più 1) 30.
Il disegno di legge è approvato nel suo complesso.
Passiamo al punto n. 6) perché, come sapete, il punto n. 5) è stato rinviato dagli stessi proponenti.
La proposta di legge, messa all’ordine del giorno al n. 6), è di Giuseppe Tupputi, Gianfranco Lopane, Alessandro Antonio Leoci “Proposta di legge a firma dei consiglieri Tupputi, Lopane, Leoci, ‘Istituzione di una fondazione per la formazione politica e istituzionale’”.
A dire la verità, eravamo parecchi firmatari della proposta. Relatore, il consigliere Tutolo. Procediamo? La diamo per letta.
Procediamo al voto.
Articolo 1.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 1) 30, favorevoli (28 più 1) 29, astenuti 1.
La votazione è chiusa con il voto favorevole.
Articolo 2.
La votazione è aperta.
C’è un emendamento. Un momento, sospendiamo la votazione. Non avevo aggiunto l’emendamento. All’articolo 2 c’è un emendamento proposto dal consigliere Pagliaro: “Istituzione di una fondazione per la formazione politico-istituzionale”. Lo conoscete tutti l’emendamento? È firmato solo da Pagliaro. Io non trovo altre firme.
L’emendamento è decaduto.
Votiamo l’articolo 2.
La votazione è aperta.
Chi non ha votato? Votate.
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 2) 31, favorevoli (28 più 1) 29, un astenuto.
Ne manca uno. Sono 30? Sono due astenuti, uno da remoto e uno in Aula. Okay?
Speaker : METALLO.
Presidente, il mio risulta? Sono Metallo.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, risulta. Perfetto.
Sono 29 favorevoli e 2 astenuti.
L’articolo 2 è approvato.
Articolo 3.
Consigliere Tupputi, si è prenotato per intervenire? No.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 1) 30… O 2? Da remoto? Scusate… La consigliera Laricchia ha la giustificazione? Okay.
Presenti (29 più 2) 31, favorevoli (27 più 1) 28, astenuti 3.
L’articolo 3 è approvato.
Articolo 4, fondo patrimoniale e contributi.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti? Okay.
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 2) 31, favorevoli (28 più 1) 29, astenuti 2.
L’articolo 4 è approvato.
Articolo 5.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti (28 più 2) 30, favorevoli (27 più 1) 28, astenuti 2.
L’articolo 5 è approvato.
Votiamo la legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 2) 31, favorevoli (28 più 1) 29, astenuti 2.
La legge… Il disegno di legge è approvato.
Sono contenta.
Vi informo che è saltata, nell’ordine del giorno, la mia citazione, la mia firma, che ovviamente è presente agli atti fin dall’inizio.
Prego, consigliere Lopane, voleva dire qualcosa?
Speaker : LOPANE.
Sì. Chiediamo l’immediata esecutività.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay.
Votiamo l’immediata esecutività per alzata di mano. Ci sono contrari? Astenuti? Nessuno.
L’immediata esecutività è approvata.
Passiamo al punto n. 7): “Proposta di legge Antonio Tutolo, Tupputi, Leoci ‘Modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 9/2017 (Nuova disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, all’accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private)’”.
Votiamo l’articolo 1.
Sull’articolo 1 non ci sono emendamenti.
La votazione è aperta.
Aveva espresso parere favorevole. L’ha scritto sulla chat di maggioranza.
Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 1) 30, favorevoli (29 più 1) 30.
L’articolo 1 è approvato all’unanimità.
Articolo 1-bis. Non ci sono emendamenti.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 2 da remoto) 31, favorevoli (29 più 2 da remoto) 31.
L’articolo 1-bis è approvato all’unanimità.
Sull’articolo 1-ter è arrivato un emendamento. È stato pubblicato, lo conoscete tutti, vero? L’articolo 1-ter è un emendamento aggiuntivo. Voleva dire qualcosa? Sì: «Dopo l’articolo 1-bis è introdotto il seguente: “Articolo 1-ter (Modifiche alla legge regionale n. 8/2021 ‘Norme per assicurare gli incontri in ambito ospedaliero tra paziente in condizioni critiche e loro familiari’). Al comma 2 dell’articolo 3, dopo le parole ‘Commissario ad acta0 sono aggiunte le parole ‘senza oneri a carico del servizio sanitario nazionale, individuando altro dirigente medico della medesima azienda’”».
L’emendamento ha la firma mia, perché abbiamo dovuto assumere un impegno con gli uffici del Governo, che ci avevano segnalato che diversamente la norma era impugnabile. Tant’è che stavano pensando di impugnarla. Con questo emendamento risolviamo, secondo le loro indicazioni.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti? No, manca Maurizio.
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 2) 31, favorevoli (29 più 2) 31.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Adesso passiamo al voto sulla legge nel suo complesso. Il consigliere Tutolo ha chiesto la parola. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Siccome sto notando che molti di quelli… O meglio, ora non sono molti, per fortuna, e siamo felici tutti quanti che il fenomeno sia scemato, quindi non sono tante le richieste di visite. C’è molta gente a cui ahimè pesa quel costo del tampone molecolare che viene richiesto. Se potessimo farcene carico noi come strutture ospedaliere di garantire a chi fa la richiesta, di fare questo tampone per consentire la visita. Sgraviamo. Si sta verificando il problema che ci sono quelli a cui onestamente pesano meno i 60-65 euro del tampone molecolare, e coloro a cui pesa proprio. Se quindi lo ritenete opportuno, io sarei per far sì che fosse la struttura a mettere a disposizione tutto quello che occorre per fare il tampone.
Speaker : PRESIDENTE.
Vicepresidente Piemontese, questo richiede un costo? Potrebbe assumersi però magari l’impegno di farlo a prescindere dalla legge. Forse non è richiesta una legge, non so, vedete voi.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio.
Dicevo, su questo, anche col Presidente Emiliano, che noi condividiamo naturalmente la finalità, quindi se possiamo agevolare cittadini pugliesi, pazienti, dal punto di vista di qualunque tipo di costo, lo facciamo. Naturalmente, il tutto compatibilmente con gli equilibri finanziari.
Per tale ragione, in ordine alla sua richiesta, consigliere Tutolo, o siamo nelle condizioni di quantificare una roba del genere, o altrimenti un emendamento dai risvolti indeterminati in termini economici finanziari non potrebbe essere approvato.
L’impegno che possiamo assumere su questo, anche il Presidente, non possiamo votare un emendamento dalla quantificazione indeterminata, ma quello che possiamo provare a fare, nelle prossime settimane, se gli uffici competenti sono in grado di stabilire il quantum, anche con un prossimo veicolo legislativo possiamo farci carico di questo costo. Ma metterlo adesso, senza avere un quadro, per una questione di conti, non credo sia un’operazione fatta bene.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Prego?
Speaker : TUTOLO.
Provavo a suggerire, ma mi va bene anche l’altra ipotesi. Chiaramente, per accelerare il tutto, a mio avviso, se noi facciamo una presunzione per eccesso anche di 1.000 visite, ma siamo veramente al di fuori di ogni previsione, perché immagino che siamo ormai nell’ordine, forse, di centinaia, ma nemmeno, penso sia un impegno relativamente basso.
A mio avviso, potremmo pure mettere un tetto massimo fino a 500 visite (faccio un esempio), ma non ci arriveremo. Sennò va bene anche quello.
Speaker : PRESIDENTE.
Vicepresidente Piemontese, prego.
Può parlare al microfono.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio.
Condivido. L’unica cosa che dico è che, siccome questa è una legge su cui possiamo intervenire, se con gli uffici facciamo una verifica un po’ più dettagliata, con un altro veicolo di legge l’andiamo a coprire, però lo facciamo in maniera più consapevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Passiamo al voto sulla legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti (29 più 2) 31, favorevoli (29 più 2) 31.
Il disegno di legge è approvato all’unanimità.
Abbiamo finito i lavori del Consiglio.
L’immediata esecutività? Va bene.
Votiamo l’immediata esecutività per alzata di mano. Ci sono contrari? Astenuti? Nessuno.
Anche la domanda di immediata esecutività è approvata.
Dicevo che abbiamo finito i lavori del Consiglio. Complimenti a tutti. Ce l’abbiamo fatta. Ci dispiace che l’opposizione non abbia approfittato della presenza in Aula per dare il proprio contributo.
Arrivederci.
La seduta è tolta.