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C.r. Puglia 13.04.2021
FILE TYPE: Video
Speaker : PRESIDENTE
Buongiorno a tutti, colleghe e colleghi cari. Oggi abbiamo il nostro Consiglio su mozioni, interrogazioni e interpellanze.
Abbiamo appena finito la Conferenza dei Capigruppo, nella quale abbiamo convenuto di seguire l’ordine cronologico di arrivo delle istanze, di mozioni, di interrogazioni e di interpellanze, così come previsto nell’ordine del giorno.
Divideremo la nostra seduta in due parti, sostanzialmente. Fino alle ore 15.30 tratteremo le mozioni, per cui prego anche i colleghi assessori di trattenersi per il parere del Governo sulle mozioni. Dalle ore 15.30 alle ore 17.30, orario previsto per la chiusura dei lavori, tratteremo le interrogazioni, seguendo, ovviamente, l’ordine del giorno. Anche per questo i colleghi consiglieri e assessori che sono interessati dalle interrogazioni previste sono pregati di trattenersi.
Io so di interpretare anche il vostro sentire se dico che è difficile essere donna o uomo delle Istituzioni oggi, in questi momenti. Lo è perché, nonostante tutto ciò che facciamo, in un modo o nell’altro, ci sentiamo comunque abbastanza impotenti. Vorremmo avere la bacchetta magica, vorremmo cancellare con una gomma quest’anno terribile per tante cittadine e cittadini che hanno visto crollare all’improvviso i sacrifici di una vita senza poter fare nulla. Vorremmo poter dire loro che da oggi si ricomincia, che da domani nulla sarà come prima, e non solo vedere le saracinesche chiuse, leggere continui “vendesi” per le strade delle nostre città, ascoltare il grido sofferto dei commercianti nel corso di questi giorni che chiedono di riaprire per sopravvivere. Sono cose che squarciano dentro. Lo sappiamo, i ristori elargiti non bastano per fare fronte ai danni economici subiti da ciascuna impresa e a testimoniarlo è l’ultima doccia fredda dell’Istat sull’occupazione del nostro Paese.
Nel frattempo, tra l’altro, vediamo le corsie dei nostri ospedali, in cui si gioca la partita delle partite, anche fuori dalle corsie, i nostri operatori sanitari sono costretti a turni estenuanti anche per fare i vaccini, anche a Pasqua, in maniera tale da vaccinare quanti più cittadini possibile. Tutto questo mentre non si hanno ancora garanzie certe su quanti vaccini arriveranno, quando arriveranno.
Ho colto oggi, ve lo dico sinceramente, la voglia di confronto da parte dei Capigruppo nella Conferenza dei Capigruppo. C’è stata la sollecitazione del Presidente Bellomo, ma c’è stata una valutazione collettiva rispetto alla necessità di vedersi, di confrontarsi. Per questo mi sono fatta parte diligente nel chiedere all’assessore Lopalco un momento di colloquio, di confronto, di discussione con i colleghi Capigruppo e con magari un rappresentante dell’ANCI, in maniera tale da approfondire le questioni, le domande che vengono poste a noi e che vengono poste certamente anche a lui, ma di farlo insieme. È stato gentilissimo l’assessore Lopalco. Ha dato disponibilità per domani alle 17. Per cui, per domani magari vi manderemo… Sapete di poter utilizzare il vostro PIN per poter accedere a una riunione da remoto con l’assessore Lopalco, in maniera tale da sciogliere i dubbi per capire meglio il Piano vaccinale. Insomma, per un confronto serio e onesto, ovviamente, sulle questioni di cui in questi giorni tutti stiamo dibattendo e su cui in questi giorni riceviamo le domande dai nostri concittadini.
D’altra parte, accanto a noi, anche i Comuni, i più piccoli, dal piccolo borgo alla Città metropolitana, hanno messo in campo ogni sforzo possibile e anche loro sono ogni giorno a fare richieste di chiarimenti, di certezze. Quindi, faremo partecipare anche un rappresentante di ANCI domani alla nostra riunione.
Non dobbiamo dimenticare, d’altra parte, che ci sono anche i luoghi dove si svolge l’assistenza nei confronti di chi è più fragile, i centri diurni, le strutture che assistono quelle famiglie che vivono lo spettro dell’autismo, chiedendo una risposta di umanità. So che la Commissione si è trattenuta moltissimo ieri con l’assessora Barone su questo argomento e penso che noi abbiamo proprio la necessità, anche in questo caso, tutta la politica, di dare risposte quanto più congrue e più possibile soddisfacenti per chi vive questi elementi di fragilità.
Io sono certa che l’incontro di domani sull’emergenza Covid e sul Piano vaccinale sarà utile per tutti i colleghi. Ringrazio ancora una volta l’assessore Lopalco, perché questo penso che sia il modo migliore per sciogliere dubbi e perplessità e anche per ascoltare le proposte che vengono dai colleghi capigruppo in rappresentanza di tutti i consiglieri di questo Consiglio.
Passiamo subito all’analisi dell’ordine del giorno, partendo però prima di tutto dall’approvazione del processo verbale della scorsa seduta, del 30 maro 2021.
Ha chiesto congedo il collega Peppino Longo.
È pervenuta risposta scritta all’interrogazione del consigliere Tutolo “Mancato avvio alla stabilizzazione di tutti gli LSU di Manfredonia”.
Sono state assegnate alle Commissioni i disegni di legge per i quali prego il mio Vice Giannicola De Leonardis di darne lettura.
Speaker : DE LEONARDIS
Grazie. Buongiorno a tutti.
Sono stati assegnati alle Commissioni i seguenti disegni di legge.
Alla I Commissione: disegno di legge n. 13 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 14, avente ad oggetto sempre “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 64, sempre avente ad oggetto “Riconoscimento debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 65, avente ad oggetto “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 66, avente ad oggetto “Riconoscimento del debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 67, sempre ad oggetto “Riconoscimento del debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 68, avente ad oggetto “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 69, sempre ad oggetto “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 70, sempre avente ad oggetto “Riconoscimento del debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 71, avente ad oggetto “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio”; disegno di legge n. 72, “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e), della legittimità dei debiti fuori bilancio”; disegno di legge n. 75, avente ad oggetto “Riconoscimento del debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 76, avente ad oggetto “Riconoscimento del debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 78, avente ad oggetto “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, della legittimità dei debiti fuori bilancio”; disegno di legge n. 79, avente ad oggetto “Riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 80, avente oggetto “Riconoscimento del debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 81, avente ad oggetto “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 82, avente ad oggetto “Riconoscimento del debito fuori bilancio”.
Alla II Commissione è stata assegnata una richiesta di parere deliberazione della Giunta regionale n. 537 del 6 aprile 2021: “Approvazione schema di Regolamento regionale ‘Ambiti territoriali di caccia’”.
Alla III Commissione è stata assegnata la proposta di legge a firma del consigliere Tutolo “Disposizioni in materia di ricerca e conduzione di studi clinici in Oncologia medica”, nonché la proposta di legge, a firma del consigliere Tutolo e altri, “Norme per assicurare gli incontri in ambito ospedaliero tra pazienti in condizioni critiche e loro familiari”; disegno di legge n. 77, avente ad oggetto “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 15 maggio 2020, n. 12, “Misure straordinarie per fronteggiare le conseguenze socioeconomiche derivanti dalla pandemia Covid-19”; una richiesta di parere deliberazione della Giunta regionale n. 558 del 6 aprile 2021, avente ad oggetto “Approvazione schema di Regolamento regionale ‘Modifica ai Regolamenti regionali 31 marzo 2020, n. 5 e n. 21 settembre 2020, n. 17 in materia di individuazione delle prestazioni erogabili negli studi e negli ambulatori odontoiatrici e definizione dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici.
In IV Commissione è stato assegnato il disegno di legge n. 73, avente ad oggetto “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 2015, n. 25 ‘Misure di prevenzione, solidarietà e incentivazione finalizzate al contrasto e all’emersione della criminalità organizzata e comune nelle forme dell’usura e dell’estorsione’”, nonché la proposta di legge, a firma della consigliera Laricchia, “Norme in materia di valorizzazione delle feste patronali, degli usi, dei costumi, delle consuetudini e delle attività tradizionali della popolazione residente sul territorio”.
Alla Commissione V è stato assegnato il disegno di legge n. 74, avente ad oggetto “Schema di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione”, relativo a modifiche e integrazioni al decreto legislativo 18/04/2016, n. 50.
Alle Commissioni II e IV, congiuntamente, una richiesta di parere relativo alla deliberazione della Giunta regionale n. 424 del 22 marzo 2021 “Approvazione schema di regolamento regionale, Modifica al Regolamento regionale n. 15 del 12 giugno 2019, recante la Commissione consultiva locale per la pesca e l’acquacoltura”.
Sono state presentate le seguenti interrogazioni e mozioni: Lacatena, Gatta, Mazzotta “Acquisti attrezzature elettromedicali per l’ospedale della Fiera del Levante”; Zullo “Carenza di idraulici ed elettricisti piuttosto che personale tecnico ASL Bari”; Gabellone “Ristrutturazione, organizzazione del nuovo modello commissariare, ex articolo 14, comma 2, legge regionale 24/2012, nonché valutazioni obiettivi prefissati dalla delibera di Giunta regionale n. 792 del 2019”; sempre Gabellone “Problematiche relative alle sedi periferiche della Regione Puglia”; Mazzotta “funzionalità delle USCA ASL Lecce. Richiesta report e dati aggiornati”; De Blasi “Deliberazione del direttore generale della ASL Lecce n. 235 del 6 aprile 2021 avente ad oggetto ‘Affidamento alla società in house Sanitaservice S.r.l. del servizio trasporto e accompagnamento all’interno della rete dei servizi sanitari dell’ASL Lecce, costo complessivo annuo 4 milioni, eccetera’”; Gabellone “Mancata approvazione del nuovo Piano di gestione dei rifiuti urbani e ricadute in termini di aumenti dei costi per i cittadini pugliesi”; Clemente “Inserimento di determinate categorie professionali nell’ordine prioritario dei target della maggiorazione anti Sars Cov-2”.
E le seguenti mozioni: Mazzotta, Lacatena, Gatta “Sospensione pagamento tassa automobilistica annualità 2021; Bellomo, Conserva, De Blasi, Splendido “Introduzione di ‘Green pass’ per i cittadini pugliesi cui è stato somministrato il vaccino anti SARS-COV-2”; Lacatena, Gatta, Mazzotta “Abbattimento costi fissi aziendali degli esercenti pugliesi”; Pagliaro “Potenziamento aeroporto del Salento”.
Grazie. Prego, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Passiamo alla prima mozione iscritta all’ordine del giorno: “Mozione Laricchia – Impegno della Regione ad istituire un Cluster Regionale Economia del Mare e Tecnologico per sostenere lo sviluppo delle imprese, dell’innovazione e delle competenze”.
Prego, consigliera Laricchia. C’è la consigliera Laricchia? Non la vediamo presente, a dire la verità.
Passiamo al secondo punto, che però è sempre della consigliera Laricchia: “Impegno della Regione ad istituire un tavolo di lavoro con le realtà del Terzo Settore al fine di valutare l’istituzione di un Distretto regionale del Terzo Settore“. Se non c’è, andiamo oltre.
Mozione Zullo e altri: “DGR n. 1974 del 07/12/2020 ‘Approvazione Atto di Alta Organizzazione. Modello Organizzativo MAIA 2.0’ – Revoca parziale”.
Prego, Presidente Zullo.
Speaker : ZULLO
La illustra il consigliere Ventola.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, allora, consigliere Ventola. Noi la vediamo. Deve premere il microfono. Ci sente, consigliere Ventola? Sta scrivendo. Consigliere Ventola, ci sente? Forse è uscito ed è entrato.
Cosa vuole che facciamo, Presidente Zullo? La rinviamo a subito dopo?
Speaker : ZULLO
Sì, la rinviamo a subito dopo. Se poi non entra il consigliere Ventola in comunicazione la illustro io.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene.
Mozione Caroli: “Avvisi ‘Custodiamo il Turismo in Puglia’ e ‘Custodiamo la Cultura in Puglia’. Impegno della Regione Puglia a rinvio scadenza bandi e revisione delle linee guida”.
Prego.
Speaker : CAROLI
Grazie, Presidente.
Comunque sia, è venuto fuori il nuovo bando, con scadenza il 15 febbraio. Quindi, siamo già in ritardo nella discussione della mozione. Però, ove fosse possibile e ci fosse l’assessore, vorrei un attimino andare ad esplicitare e a rappresentare quelle che sono alcune problematiche che sono venute fuori e sono state sollevate in particolare da alcune categorie. Mi riferisco, in questo caso, alle agenzie di viaggio. Ove e dove fosse possibile, chiedo il sacrificio di voler un attimino rivedere quelli che sono i criteri e dare la possibilità di poter [...] tra i costi sia quelli dei noleggi, ma in particolare il costo delle fideiussioni che le agenzie di viaggio sono costrette a sobbarcarsi. Considerato il momento e considerata la difficoltà in cui versa in particolare questa categoria, questa attività, ove e dove fosse possibile, la possibilità di inserire, quindi annoverarli all’interno dei costi finanziabili.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Ho visto l’assessore Bray. Può senz’altro intervenire.
Prego, assessore.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Buongiorno, Presidente. Buongiorno a tutti i consiglieri.
Ringrazio il consigliere Carosi. Come ha ricordato, questa nostra discussione avviene dopo che gli avvisi sono scaduti il 15 febbraio. Voglio, però, ricordare che in pari data la Giunta regionale, con deliberazione n. 250, ha approvato le nuove linee di indirizzo programmatiche proprio per l’implementazione di quelle che saranno le ulteriori misure straordinarie di sostegno in favore di tutta la filiera del turismo pugliese.
Grazie alle sollecitazioni che il consigliere Caroli ci aveva fatto, voglio rassicurare che abbiamo avviato un serrato confronto con tutto il partenariato economico e sociale su tre linee guida. La prima: quella ‒ come il Consigliere giustamente suggeriva ‒ di allargare alcuni codici ATECO, che giustamente devono essere considerati. La seconda: il nuovo avviso non considererà più i costi fissi, ma semplicemente il gap di fatturato fra il 2020 e il 2019. La terza: una semplificazione, proprio perché, come il consigliere ci aveva suggerito, è giusto venire incontro non solo con tempismo, ma anche con grande sensibilità alla crisi dell’intero settore.
Avendo deciso di non considerare più i costi fissi, credo che il problema giustamente posto dal consigliere Caroli possa essere risolto.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, assessore.
Consigliere Caroli, mi sembra che la risposta sia stata puntuale. Vero?
Speaker : CAROLI
Ringrazio l’assessore per la sensibilità. Ripeto, mai come in questo momento probabilmente sarà sfuggito. Però, volevamo rappresentarlo in maniera diretta e in questo caso non potevamo rimanere insensibili, perché alcuni costi, tra cui questo delle fideiussioni, che è importante, in particolare per le agenzie, come dicevo poc’anzi, è un costo importante e ritengo che possa essere assimilato agli altri costi e bene ha fatto l’assessore a recepirlo. Per cui, lo ringrazio. Sicuramente anche le agenzie di viaggio saranno contente di aver portato a casa questo risultato.
Grazie davvero.
Speaker : PRESIDENTE
Quindi, è ritirata, consigliere Caroli. Vero?
Speaker : CAROLI
Sì. Rispetto a quelle che sono le rassicurazioni che provengono dall’assessore ritengo che non ci siano più le condizioni per andare avanti.
Speaker : ZULLO
Presidente, sono pronto per la precedente mozione.
Speaker : PRESIDENTE
Consigliere Ventola?
Speaker : ZULLO
Sono Zullo. La faccio mia.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Prego, Presidente Zullo.
Speaker : ZULLO
Grazie, Presidente. Colleghi consiglieri, questa mozione prende in esame una DGR, la n. 1974 del 7.12.2020, con la quale la Giunta approva un atto di altra organizzazione del modello organizzativo MAIA. Noi abbiamo esaminato questa delibera. Da una parte noi partiamo da una premessa.
Con il Governo Monti si è voluto un po’ ridimensionare la spesa per la politica, quindi i costi per la politica. Ci furono delle direttive normative che indussero il Consiglio di allora a ridurre il numero dei consiglieri da 70 a 50, di ridurre il numero degli assessori da 12 a 10, e questo è riportato nello Statuto, e anche una serie di provvedimenti che poi andavano dalla riforma del sistema del vitalizio, al finanziamento dei Gruppi, che fondavano la loro ragione su un contributo che le Regioni devono apportare, hanno l’obbligo di apportare alla tenuta della sostenibilità economico-finanziaria dello Stato.
Noi abbiamo visto con questa delibera un’organizzazione che praticamente ha trovato un escamotage a quelle norme, tant’è che ci ritroviamo tanti soggetti candidati alle elezioni ultime non eletti che poi sono rientrati nell’organizzazione dalla Regione con costi a carico della Regione. Ci riferiamo alla figura del Vice Capo di Gabinetto, una figura mai presente in questa Regione, che assorbe un compenso pari a quello di un consigliere regionale, che ovviamente è una poltrona che è stata offerta a un soggetto candidato, ma ad oggi non eletto. Quindi, è un soggetto che non ha potuto sedere tra i nostri banchi per volontà del popolo, ma che si siede su una poltrona per volontà del Presidente Emiliano, senza che mai ci sia stata l’esigenza di un Vicecapo di Gabinetto.
Ma non solo, si aggiungono poi fino a un massimo di quattro consiglieri politici esterni esperti in materia amministrativa, giuridica ed economica a supporto del Capo di Gabinetto, che il Presidente nomina, e non si capisce se sono politici o se sono esperti. Si uniscono poi altri dieci… C’è un collegio di esperti, che agisce a titolo gratuito, e poi ci sono altri dieci consiglieri espressamente delegati a curare questioni di rilevante interesse strategico e a fornire elementi informativi utili al Presidente per l’attività di indirizzo della macchina amministrativa e per l’attuazione del programma di Governo. Noi non sappiamo cosa significano queste parole scritte in questa delibera. Le ripeto: espressamente delegati a curare questioni di rilevante interesse strategico. Sono persone prese dall’esterno che curano il rilevante interesse strategico della Regione, a fornire elementi informativi utili al Presidente per l’attività di indirizzo della macchina amministrativa e per l’attuazione del programma di Governo.
Noi ci chiediamo: cosa fanno questi? Danno notizie informative utili. Saranno delatori? Quali notizie porteranno al Presidente. Controlleranno l’operato del dirigente? Perché poi a capo di ogni dipartimento c’è un dirigente. Saranno messaggeri di informazioni tra il Presidente e i dirigenti? Un consigliere eletto in maggioranza non può svolgere questo compito. Il compito di indirizzo è del Consiglio, è dei consiglieri. Perché la necessità di questi dieci consiglieri esterni? Il rapporto tra consigliere politico esterno e assessore come è regolato? Cioè, chi ha più influenza sul Capodipartimento. E il rapporto tra Presidente, assessore e consigliere politico come viene armonizzato in questa nostra Regione?
L’incarico di questi dieci consiglieri politici, pur conferito a titolo gratuito, prevede però il rimborso delle spese. Poi ci accorgiamo che queste nomine sono state ‒ anche queste ‒ conferite a candidati alle elezioni, non eletti e rientrati dalla finestra.
Noi temiamo che tutto questo non vada incontro a quelle che sono le necessità di una Pubblica amministrazione, cioè di condurre un’azione amministrativa fondata sull’efficienza, sull’efficacia e sull’economicità della spesa. Noi, invece, pensiamo che tutto questo faccia parte di accordi politici che mal si conciliano con la buona amministrazione e che, anzi, tendono a creare una farraginosità dell’azione amministrativa, da una parte, e, dall’altra parte, ad inquinare quella separazione dei poteri che deve esistere tra parte politica e parte gestionale, di potestà dei dirigenti.
In ragione di questo, noi riteniamo che quella delibera vada rettificata prevedendo ‒ osservate la mozione ‒ di rimuovere questo Vicecapo di Gabinetto. Non c’è mai stato nella nostra Regione. Mai lo abbiamo avuto. Oggi si spendono 90.000 euro per un Vicecapo di Gabinetto. Non c’è mai stato.
Poi altri quattro consiglieri politici, Presidente, di supporto al Capo di Gabinetto. Forse è la struttura del Capo di Gabinetto che deve reggere le sorti della Regione? Gli assessori, gli assessorati, i dirigenti, i capi dipartimento e tutto il resto. Credo che tutto il Consiglio debba prendere atto di questo. Noi dobbiamo ritornare nell’alveo di una parsimonia nei costi della politica. Se c’è stato un indirizzo qualche anno fa per riportare il numero dei consiglieri a 50, noi non è che possiamo ritornare a 70 con questi escamotage.
Ecco perché noi invitiamo il Consiglio ad approvare questa mozione. A volte chi governa sconfina ‒ sarebbe capitato anche a me ‒ dal suo alveo naturale, da quello che è giusto fare. Ma c’è sempre una pressione da parte della maggioranza, del Consiglio intero, che tende a riportare chi governa nell’alveo naturale, sulla strada giusta. Noi abbiamo questo dovere, oggi: approvare questa mozione per riportare Emiliano su una strada giusta, che è quella di considerare che queste spese sono superflue. Non si può continuare a spendere con degli stipendi dorati, per surrogare una mancata elezione o per incrementare le poltrone per poter mantenere un giro e fare un giro che termina con le elezioni, non può continuare dopo le elezioni. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. C’è l’assessore al personale? Vuole intervenire? Assessore Stea? Intervenire qualcuno per il Governo? Assessore Piemontese? Vicepresidente? Provo a richiamare. C’è il Vicepresidente Piemontese? Non c’è l’assessore Stea. Magari vuole intervenire qualcuno della maggioranza in attesa che arrivi qualcuno dal Governo.
Speaker : PERRINI
Presidente? Sono Perrini.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : PERRINI
Nel frattempo, posso dire una cosa?
Speaker : PRESIDENTE
Prego, prego. Grazie. Prego.
Speaker : PERRINI
Pronto?
Speaker : PRESIDENTE
Prego, consigliere Perrini. Intervenga pure.
Speaker : PERRINI
Mi dispiace molto, Presidente Capone, che oggi non si sia parlato della nostra amica Di Bello, che è deceduta alcuni giorni fa. È stata consigliere regionale e assessore alla nostra Regione.
Speaker : PRESIDENTE
Hai ragione, hai ragione. Ti ringrazio.
Speaker : PERRINI
Sono amareggiato, perché conosci molto bene il mio modo di essere. È peccato non ricordare, in una giornata, prima di parlare a proposito di donne, la prima donna di cui bisognava parlare oggi, scusatemi, era proprio Rossana Di Bello.
Speaker : PRESIDENTE
Hai ragione.
Speaker : DI GREGORIO
Presidente Capone, sono Enzo Di Gregorio.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, prego. Un attimo solo.
Speaker : DI GREGORIO
Mi unisco a quello che ha appena detto il collega Perrini.
Speaker : PRESIDENTE
Fatemi dire che…
Speaker : INTERVENTO
Presidente, tanto non è tardi. Lo possiamo fare anche adesso. Per cui, invito la signoria vostra a esprimere due parole in ricordo della compianta amica.
Speaker : PRESIDENTE
Assolutamente sì. Chiudiamo la mozione, però, in maniera tale che possiamo parlarne con calma. A dire la verità, sarebbe corretto fare un intervento veramente in ricordo dell’assessora Rossana Di Bello, tra l’altro con deleghe importantissime, in maniera compiuta. Lo faremo senz’altro nel corso del Consiglio.
Grazie, Renato.
Se non ci sono interventi, portiamo a votazione la mozione. Prego, la votazione è aperta…
Speaker : ZULLO
Presidente, posso?
Speaker : PRESIDENTE
Chi è?
Speaker : ZULLO
Sono sempre Zullo.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : ZULLO
Se vuole, lo dico in dichiarazione di voto.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : ZULLO
È singolare che su una questione di questo tipo, che è molto rilevante, non abbiamo la parola del Governo, nessun assessore. Io mi auguro che la maggioranza voti a favore. Perché se il loro silenzio, se il silenzio della maggioranza corrisponderà a un voto contro, è ancora più singolare, perché significa che questo Consiglio è accondiscendente su questa tipologia di costi, con risorse che noi sottraiamo al soddisfacimento di bisogni della popolazione, e che invece pensiamo a soddisfare bisogni personali di soggetti candidati e non eletti.
Per cui, il nostro voto sarà favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente Zullo.
Se non ci sono altre dichiarazioni…
Speaker : VENTOLA
Posso, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Prego. Scusate, ma c’è uno schermo con tutta la griglia… Ecco, prego.
Speaker : VENTOLA
È un po’ inusuale, però ho avuto difficoltà con la connessione, che andava e tornava, andava e tornava.
Solo per fare una mia piccola riflessione, anche alla luce dell’assoluto e assordante silenzio da parte del Governo.
Il ruolo nostro di opposizione, si sa, è sicuramente quello di controllare, fare delle proposte ed essere, laddove è possibile, anche collaborativi. E questa è un tipo di mozione molto particolare, che sinceramente attiene un po’ a tutta la politica. Soprattutto quando ci fregiamo, in apertura di ogni Consiglio, di ricordare i momenti drammatici che stiamo vivendo, soprattutto delle tantissime categorie di lavoratori, di imprese, di partite IVA che in tutte le Commissioni sono audite e per le quali molto spesso non si riesce a dare risposta. Su una mozione del genere obiettivamente tradisce il nostro pensiero, il nostro operato, di tutti i consiglieri, di tutti coloro che partecipano e presiedono le Commissioni. Questo è un bel segnale.
La domanda è: al cittadino pugliese a cosa servono queste figure? A chi servono? Perché servono? Qual è il loro ruolo? Qual è la loro funzione? Perché devono essere pagati con soldi pubblici? Perché non utilizzare professionalità interne, laddove dovessero avere un’importanza strategica per la nuova organizzazione?
Al silenzio assordante della Giunta oramai, purtroppo, siamo abituati su determinati argomenti. Spiace che il Presidente Emiliano non difenda i propri provvedimenti. Almeno il Consiglio. Sono segnali in una fase storica in cui i segnali sono molto importanti. Faccio appello ai consiglieri del Movimento 5 Stelle, soprattutto, che hanno dato lezioni a tutti nel dover restituire risorse, nel dover ben equilibrare e utilizzare i soldi pubblici. È un modo, questo, per poterlo dimostrare.
Grazie.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale
Presidente Capone, buongiorno. Sono Emiliano. Le chiedo la parola. Mi scuso, ma eravamo, purtroppo, impegnati totalmente negli adempimenti di questo momento. Siamo costretti a fare molte cose nello stesso momento. Le chiedo scusa se mi sono potuto collegare solo adesso.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, Presidente.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale
C’è un’altra importante giornata legata alla campagna vaccinale che è cominciata lunedì e quella di massa. Quindi, stavamo facendo il briefing di tutti gli hub vaccinali.
Ho ascoltato. Capisco che il Gruppo di Fratelli d’Italia si stia concentrando in questo momento esclusivamente sui ruoli, sugli incarichi, su tutta una serie di questioni che, onestamente, politicamente non riesco a comprendere. È assolutamente evidente che, nel momento in cui il Presidente della Regione è straordinariamente impegnato a gestire le informazioni dai territori verso il centro, quindi ha bisogno di un aiuto particolare, se con lo stesso budget, cioè ad invarianza di spesa, evidentemente diminuendo o addirittura avendo moltissimi di questi consiglieri che lavorano gratuitamente, li moltiplica e li gestisce sul territorio. Credo che questo dimostri la vivacità e la forza politica della coalizione che ho l’onore di guidare, che ha vinto le elezioni anche grazie a molte personalità che pur essendosi candidate non sono state elette, alle volte, per pochi voti, e che comunque hanno storie politiche tutte importantissime, che in questo momento per me sono preziose e indispensabili per mantenere connessione con tutti i territori.
Ciascuno di loro, nel limite della condizione nella quale opera, si sta procurando, per consentire al Presidente di essere ovunque, utilizzando i loro occhi, le loro orecchie, le loro sensibilità, le loro conoscenze, le loro relazioni. In questo momento io passo giornate intere al telefono, a parlare anche con singoli cittadini, che purtroppo hanno tanti problemi, tanti piccoli e grandi disservizi: c’è da vaccinare un milione di persone, e un sistema da tenere continuamente monitorato. È evidente che queste persone, con la loro esperienza… Io non entro nei curriculum di ciascuno, perché ripeto, capisco la personalizzazione della politica, quindi capisco che lo stile politico, peraltro assolutamente riconoscibile, che è stato sonoramente bocciato nelle ultime elezioni, uno stile politico carico di disprezzo nei confronti degli altri, di disprezzo nelle condizioni operative nelle quali ci troviamo tutti, noi passiamo giornate dalla mattina alla sera collegati a computer, cercando di evitare che questa tecnologia ci faccia perdere il contatto.
È evidente che la scelta che abbiamo fatto in questa legislatura, ad invarianza di spesa, anche questo lo trovo veramente molto disdicevole: si parla di costi aggiuntivi, quando questa cosa è assolutamente falsa, si crea e si cerca di attirare sulla Presidenza odio, sostenendo che questi soldi vengano sottratti ad altri impieghi. Anche questa è una cosa che trovo orribile. Ma ripeto, è uno stile che i pugliesi conoscono bene e che hanno già sonoramente bocciato, uno stile fondato su attività personalizzati, che cercano di suscitare odio, che cercano di parlare alla parte peggiore di ciascuno di noi.
È evidente che un Presidente di Regione in una pandemia ha bisogno di avere attorno l’esperienza politica di tante persone onorate e onorabili, che hanno la possibilità di aiutare in questo momento, e molti di questi, come è noto, lo stanno facendo gratuitamente. È evidente che la Presidenza è sottoposta ad uno sforzo particolare ed è anche legittimo, lo dico chiaro, che un Presidente di Regione abbia delle persone che collaborano con lui. Mi scuso se poi dovrò abbandonare la seduta, perché, purtroppo, ripeto, sono impegnato, impegnatissimo, allo spasimo.
Voglio darvi questa buona notizia. Negli ultimi due giorni abbiamo fatto 50.000 vaccinazioni e ci siamo completamente riallineati ai target che ci ha dato il Governo. Quindi, anche tutti gli attacchi personali nei confronti di membri della Giunta basati su informazioni statistiche che, ovviamente, lasciano il tempo che trovano, perché ogni Regione ha il suo progress di campagna vaccinale, ripeto, ancora una volta, stigmatizzano uno stile politico che in un momento del genere non solo è inopportuno, ma è contrario proprio al minimo di collaborazione reciproca basata sul non creare disdoro inutile e, soprattutto, nel non ostacolare il lavoro e la legittimazione di chi in questo momento deve prendere decisioni durissime, difficilissime.
Per esempio, oggi noi abbiamo esaurito tutti i vaccini Pfizer e Moderna e siamo ancora molto carichi di AstraZeneca. Capirete bene che promuovere la campagna vaccinale anche sul vaccino AstraZeneca è una cosa che stiamo facendo grazie all’aiuto dei Sindaci, della mobilitazione sociale. I sistemi di prenotazione sul web hanno dato risultati non buoni perché molta gente è in dubbio, soprattutto nella fascia da 60 a 79 anni, sul vaccino che deve essere fatto. Quindi, capirete che la catena dei Sindaci, colgo l’occasione per ringraziare tutti i Sindaci che ci stanno dando una mano, tutti, senza distinzione di schieramento, e ovviamente tutti i consiglieri, potete passarli in rassegna, sono tutti stra-impegnati nel sollecitare con i Sindaci la mobilitazione sociale per far arrivare agli hub vaccinali che purtroppo sono vuoti o comunque tendono a non avere quell’afflusso che è necessario per mantenere il giusto ritmo delle vaccinazioni, tutti i consiglieri di cui state parlando, esclusi quelli che si occupano di altre materie, come nel caso del senatore Procacci…
Insomma, sostenere che il senatore Procacci, che voi conoscete bene, che si fa in quattro e che lavora gratuitamente ed è uno di questi consiglieri, sia un orpello, una cosa inutile non considera una carriera politica straordinaria, quella del senatore Procacci, che è stato capace, nella sua vita, di fare cose che io stesso non ho mai potuto fare a quel livello e che molti dei presenti probabilmente non faranno mai a quel livello, è disponibile gratuitamente, diuturnamente, a fare un lavoro gratuito basato sul legame – lo riconosco – personale nei confronti del Presidente, ma anche a un’adesione ideale a un modo di concepire la politica, che è basata sul servizio e che, ovviamente, mi fa individuare queste persone come persone particolarmente grate alla Puglia.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i miei consiglieri, che oggi vengono inutilmente esposti al pubblico ludibrio. Come, d’altra parte, è successo, qualche giorno fa, addirittura sulla stampa per la dottoressa Dammicco, la mia segretaria. Si sostiene, sempre personalizzando le cose, che, se una persona di grande valore va in pensione, non possa essere utilizzata come rappresentante del Presidente in organismi di indirizzo della sanità, che è la mia principale occupazione. E chi dovrei mandare lì, delle persone che io non conosco e delle quali non conosco il rapporto di fedeltà all’Amministrazione?
Penso che, se noi smettiamo di dedicare i Consigli regionali, ferma restando la libertà di ciascuno, ad argomenti sterili e senza alcuna prospettiva, perché non c’è nessuna prospettiva in questo modo di fare politica, non ci sono suggerimenti, non ci sono consigli… Per esempio, mi farebbe piacere che tutti i consiglieri regionali che sono medici, assieme agli assessori che sono medici, dessero la loro disponibilità a turni di vaccinazione gratuita per poter in qualche modo darci una mano, perché in questo momento serve una mobilitazione generale.
Se i partiti di opposizione hanno desiderio di incontrarmi per costruire con me iniziative di sollecitazione alle quali noi non abbiamo ancora pensato, sono assolutamente a disposizione, mettendo da parte tutte le amarezze che noi stiamo subendo in silenzio, cercando di fare il nostro lavoro, offrendo la nostra sofferenza davvero al Signore, perché il Signore ci dia la forza di fare fino in fondo il nostro dovere e il nostro compito.
Sembra di stare su due pianeti diversi. Sembra di vivere due realtà diverse. Questa cosa mi amareggia profondamente, perché vuol dire che una parte importante della politica pugliese pensa che in questo momento il Consiglio regionale si debba occupare di come il Presidente si fa aiutare per svolgere il suo compito in condizioni straordinarie da un numero di persone più elevato che nel passato, mantenendo ferma la spesa e utilizzando molti di essi gratuitamente. È questa la cosa di cui si preoccupano gli interroganti, coloro che hanno proposto questa mozione? Non mi fate dare giudizi. Comprenderete anche dal tono della mia voce che cosa penso di questo modo inopportuno di svolgere la funzione.
Mi scuso ancora con i consiglieri: purtroppo, non posso restare per ascoltare la risposta, perché ho un lavoro da fare. Mi scuso ancora per la mia assenza iniziale. Intendevo rispondere io personalmente. Bisogna anche sentire il tono della voce delle persone quando parlano. Bisogna anche leggere dietro le mie parole. Bisogna leggere dentro l’animo di ciascuno e di come ci si sente a dover guidare una battaglia così difficile con delle persone che ti guardano dagli spalti sperando che tutto vada male, solo perché tu hai vinto le elezioni. Questo non è un modo di concepire la funzione pubblica. Ne sono profondamente amareggiato. Mi auguro che nel futuro l’animo, l’animo umano più che politico, di queste persone possa rassegnarsi semplicemente a fare la critica che mi consente di svolgere meglio la mia funzione. Quella critica sarà sempre benvenuta e la accoglierò con attenzione. Se è possibile, cercherò di mettere in pratica tutti i consigli pratici che in questo momento possono essere utili al miglioramento di tutte le performance indispensabili per salvare la vita a tanti pugliesi.
Grazie. Buon lavoro a tutto il Consiglio regionale.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, Presidente.
Ci sono interventi?
Speaker : ZULLO
Mi sono prenotato, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Zullo, prego. Ne ha facoltà.
Speaker : ZULLO
Presidente, a parte il fatto che rimando al mittente tutto quello che è stato detto, parole nelle quali non ci riconosciamo. Il nostro stile starà nel mio intervento, in queste parole che dico. Noi non abbiamo parlato di un atto che incide sulla pandemia. Noi abbiamo parlato di un atto che incide sull’organizzazione complessiva della Regione nel quinquennio. Non pensiamo che questa pandemia debba penalizzarci per cinque anni.
Noi non abbiamo presentato un atto in questi giorni. Quest’atto è stato presentato il 1° febbraio. Poi viene in discussione in questi giorni. È l’ordine cronologico che la Conferenza dei Capigruppo ha fornito.
Il problema è un altro. Non è quello che dice il Presidente. E questo lo dico al Presidente, che però non vuole ascoltare. Abbandona i lavori del Consiglio. Dice quello che pensa lui, dice “aiutatemi a fare meglio”, però se ne va e l’aiuto per poter fare meglio, di fatto è negato, non è permesso.
Questo è un atto che mette in evidenza come un Vice Capo di Gabinetto non è mai esistito in questa nostra Regione. Poi lui mi dirà: c’è l’invarianza della spesa; non è vero. Non è vero perché c’è un rimborso spesa. Questo Vice Capo di Gabinetto viene retribuito. Allora, a che serviva? Se non è mai servito, a questa Regione, forse i Presidenti che hanno retto la Regione precedentemente non avevano cuore, non avevano lo stesso lavoro, non avevano le stesse incombenze. per cui serviva un Vice Capo di Gabinetto? E se questo Vice Capo di Gabinetto fosse stato eletto, avremmo avuto questa figura? Io penso di no. Siamo sicuri di no.
Quattro consiglieri politici, dieci antenne sul territorio: ma perché il sistema elettorale ha previsto la presenza, l’elezione di rappresentanti politici dal territorio in ciascun collegio? Perché ciascun consigliere non è antenna? Portatore di istanze? Colui che deve indirizzare il Presidente? Colui che deve dire al Presidente, collegare il Presidente con il territorio. Perché ha bisogno di altri dieci rispetto ai cinquanta e di questi dieci non ha avuto bisogno nessun Presidente. in precedenza, in questa Regione? Perché.
Il discorso è fine. Qui non è solo spesa in più, che va contro un precetto, quello della riduzione dei costi della politica. Qui c’è un vulnus nel rapporto di separazione dei poteri tra la parte politica che fa indirizzo e la parte gestionale dei dirigenti. Questi consiglieri politici che rapporti hanno con i dirigenti? Che rapporti hanno con gli assessori? E i consiglieri di maggioranza che rapporti hanno con questi consiglieri politici? Noi che rapporti abbiamo? Come rappresentano la Regione? Che fanno negli uffici? Quali precauzioni adottano per preservare la privacy, il segreto, che si deve tenere in una pubblica amministrazione? Il segreto d’ufficio?
Si dice che aiutano; ma si aiutano i partiti, si aiutano le associazioni che stanno sul territorio, si aiutano i consiglieri regionali, si aiutano i consiglieri comunali, si aiutano i Sindaci. Questa è la politica, non immettere nell’Istituzione figure esterne che non possono guardare un atto, non possono avere notizie. Questo è grave. È gravissimo pensare che il Gruppo di Fratelli d’Italia stia a pensare di essere contro, di non essere contro. Qui si tratta di dati di fatto, di dati essenziali o di pensare che noi la pandemia…
La pandemia che c’entra con questo atto, con questa mozione? Che c’entrano le vaccinazioni con questa mozione? Cosa c’entrano? Perché si vuole sviare il discorso dal vero punto? Il punto è che qui c’è una commistione tra la politica e la gestione. Qui c’è una commistione in un ente che deve essere preservato da ingerenze esterne. Si tratta di soggetti esterni che entrano nell’andamento amministrativo della Regione, che surrogano altre figure. Questo è, a parte la spesa che c’è. Non c’è un’invarianza, c’è una spesa in più, ci sono figure in più.
Anche ammesso che ci fosse l’invarianza, una pubblica amministrazione, tendendo all’economicità, deve tendere ad eliminare le spese superflue. Ecco perché noi, ancora più convintamente, diciamo che questa mozione va votata, va votata per la dignità della Puglia, per la dignità dei pugliesi. Qui non è che uno viene eletto e si fa la sua corte celeste. Non è così. Ci sono delle regole dettate dallo Statuto, dal Regolamento dove sono previste queste figure. Dove sono previste? Chi le ha previste? Allora, io vengo eletto e mi faccio una corte celeste. Ma per favore!
Mi dispiace che si viene e si dice che dietro alle parole c’è il tono. Sì, c’è il mio tono di sdegno. È un tono veramente di non apprezzamento di come va la gestione amministrativa in questa Regione. Non può andare così, non può continuare così. Non si può continuare che uno, siccome viene eletto, pensa di poter fare tutto. Ci sono delle regole e le regole vanno osservate.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente.
La dichiarazione di voto l’aveva già fatta, ma essendo intervenuto dopo il Presidente Emiliano le ho comunque concesso la parola.
Consigliere Ventola, è già intervenuto per dichiarazione di voto il Presidente Zullo, e prima è intervenuto già lei. Appartenete allo stesso Gruppo.
Speaker : ZULLO
Scusi, Presidente, io sono intervenuto per dichiarazione di voto quando non parlava più nessuno. Eravamo in votazione.
Speaker : PRESIDENTE
Infatti le ho ridato la parola.
Speaker : ZULLO
Lei ha riaperto il dibattito? Allora, deve dare la possibilità di intervenire. Io sono intervenuto che lei aveva aperto la votazione e ho fatto la dichiarazione di voto. Poi, lei ha riaperto il dibattito. Allora, facciamolo. Non è che mi ha fatto una concessione. Perché se lei riapre il dibattito e fa parlare il Presidente Emiliano, e poi fa la concessione a me, io non ci sto.
Speaker : PRESIDENTE
Ma dovevamo avere il parere del Governo sulla mozione. Si è collegato.
Speaker : ZULLO
Ma dovevamo averlo prima dell’apertura delle operazioni di voto. L’intervento doveva avvenire prima delle operazioni di voto, prima della mia dichiarazione di voto, invece è arrivato dopo. Quindi, lei ha riaperto il dibattito.
Speaker : PRESIDENTE
Adesso lei è intervenuto.
Speaker : ZULLO
E basta! Se pensate che, siccome state sulle poltrone di Presidenza, dovete voi fissare le regole…
Speaker : PRESIDENTE
No, non dica queste cose.
Speaker : ZULLO
…non è così.
Speaker : PRESIDENTE
Adesso non esageriamo né nei toni né con le parole, Presidente. Le ho dato la parola perché si sta lamentando.
Speaker : ZULLO
E lei deve far intervenire anche il collega Ventola. Se il collega Ventola vuole parlare, come qualsiasi altro consigliere, ormai il dibattito lei l’ha riaperto.
Speaker : PRESIDENTE
Ma è intervenuto. Se lei è intervenuto e ha fatto la dichiarazione di voto adesso…
Speaker : ZULLO
Io ho fatto una dichiarazione di voto, perché si poteva intervenire per dichiarazione di voto. Il Presidente Emiliano è intervenuto nel dibattito, ha riaperto il dibattito.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Il Presidente Emiliano è intervenuto per dare il parere del Governo sulla mozione, quindi…
Speaker : ZULLO
Il parere del Governo si dà prima dell’apertura delle operazioni di voto, invece l’ha dato dopo. Quindi, lei ha riaperto il dibattito.
Speaker : PRESIDENTE
Io non ho nessuna difficoltà a far parlare il consigliere Ventola, però veramente mi sembra eccessivo, eccessivo tutto, devo dire la verità.
Prego, consigliere Ventola.
Speaker : VENTOLA
Io la ringrazio, Presidente.
Sinceramente non mi piace assolutamente la piega che sta prendendo il Consiglio, nel rispetto di ognuno di noi. Però, obiettivamente il Presidente Emiliano probabilmente non ha letto la mozione. Noi comprendiamo il momento difficile che lei sta vivendo in rappresentanza di tutti, le migliaia di telefonate, ma probabilmente non ha letto la mozione, perché noi abbiamo detto che non servono determinati consiglieri e potrebbero utilizzare altre persone. Non abbiamo parlato di spese, di costi, di altro. Questo dice la mozione.
Io non so se i rappresentanti del Partito Democratico che hanno contestato la nomina del dottor Riccardi oggi votano. Non so il dottor Riccardi a cosa serva. Ma non lo dico per il dottor Riccardi, ci mancherebbe altro. Però, il Presidente non può pensare che noi, Gruppo di Fratelli d’Italia, stiamo affrontando questo tema quando lui ha avuto il tempo di inventarsi una nuova organizzazione. Se non ci fosse stato quell’atto, con suo decreto, non ci sarebbe stata discussione. È lui che ha avuto il tempo, ha trovato il tempo per non impegnarsi nella pandemia e fare un nuovo atto organizzativo. Non lo abbiamo fatto noi. Non è stata un’iniziativa del Consiglio. Chi ha dedicato del tempo, studiando, approfondendo l’invarianza della spesa, il recupero di persone sui territori che non sono state elette, è lui, non noi. Noi siamo, con tutti i colleghi consiglieri, Sindaci, consiglieri comunali, non come il Presidente, ma forse un tantino sotto il Presidente, ogni giorno subissati di telefonate per gli ospedali, per la gente che non sa come vaccinarsi, cosa fare, i posti che non ci sono, le difficoltà. Noi non stiamo polemizzando su questo. Stiamo facendo fronte comune, perché il cittadino non fa differenza tra Ventola e il Presidente Emiliano. Emiliano la fa. Quando ha difficoltà a Canosa, a Trani e a Barletta chiama me, chiama Caracciolo, chiama Mennea, chiama Tupputi, chiama Grazia Di Bari, chiama La Notte. Chiama tutti. Così come accade sui territori. Noi siamo tutti in trincea per questo problema.
Però, stiamo affrontando una questione che riguarda l’organizzazione, a cui bene faceva riferimento il collega capogruppo Ignazio Zullo. Obiettivamente è gente che comunque circola negli uffici. A quale titolo? Delle due l’una: o i consiglieri di maggioranza non sono rappresentativi dei territori, visto che il Presidente ne dà un’importanza politica e non tecnica (ha dato un’importanza politica) oppure, evidentemente, è un modo per poter aumentare la propria corte. Ma noi ne discutiamo, caro Presidente Emiliano, solo perché lei ha avuto il tempo di approvare un atto piuttosto che concentrarsi di più sulla pandemia. Non noi per strumentalizzare. Quindi, forse stiamo più attenti noi alle questioni di vera emergenza dei cittadini piuttosto che lei, che nell’emergenza comunque non distoglie l’attenzione dall’organizzazione.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Se non ci sono interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, votiamo.
La votazione è aperta. Avete votato tutti? Okay.
Scusate, leggo in chat: la collega Rosa Barone si deve collegare per poter votare, perché per comunicare il voto contrario bisogna comunque essere collegati. Altrimenti, non si risulta presenti alla riunione.
La votazione è chiusa.
45 votanti.
Speaker : CONSERVA
Mi scusi, Presidente, sono il consigliere Conserva, risulto disconnesso anche perché ho cambiato computer, ma ho votato. Risulta il mio voto? Giusto per sapere.
Speaker : PRESIDENTE
Glielo dico subito. Dottoressa Delgiudice?
No, non risulta. Il suo voto qual è?
Speaker : CONSERVA
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Ma risulta connesso.
Speaker : CONSERVA
Ho cambiato computer. Io vi sento, voi mi vedete.
Speaker : INTERVENTO
Risulta registrato, comunque.
Speaker : PRESIDENTE
Dottoressa Delgiudice, risulta registrato? Risulta registrato. Va bene.
Speaker : LEO
Presidente, mi scusi. Sono Leo. Io ho votato contro, non so se risulta perché ho avuto qualche problema.
Speaker : PRESIDENTE
Risulta, risulta.
Totale votanti 45, 46 con Conserva: favorevoli 13, 14 con Conserva, contrari 30, nessun astenuto.
La mozione è respinta.
Speaker : INTERVENTO
Ho chiesto la parola.
Speaker : PRESIDENTE
Passiamo...
Speaker : INTERVENTO
Avevo chiesto la parola, ma…
Speaker : PRESIDENTE
Non si è né sentito né si vedeva. Le chiedo scusa. Ormai abbiamo votato. Mi spiace.
Speaker : CAROLI
Abbiamo trasformato il Consiglio in Lascia o raddoppia. Non c’è la possibilità nemmeno di… Io ho provato a prenotarmi…
Speaker : PRESIDENTE
Chi sta parlando. Scusi, non si vede.
Speaker : CAROLI
Sono Caroli, Presidente. Ho cercato in tutti i modi di…
Speaker : PRESIDENTE
Non risulta.
Speaker : CAROLI
Ho capito. Ho premuto, ma non lo so se poi non funziona.
Speaker : PRESIDENTE
Non solo non risulta verbalmente, non risulta neanche come traccia scritta. Purtroppo non possiamo immaginare le cose.
Speaker : INTERVENTO
È facilissimo. Basta guardare qui. Vede, c’è scritto…
Speaker : PRESIDENTE
Stavo rispondendo al consigliere Caroli.
Speaker : INTERVENTO
C’è la manina. C’è anche scritto qui. Avevo chiesto la parola. Cosa dobbiamo fare per poter intervenire?
Speaker : PRESIDENTE
Questa volta non l’abbiamo vista. Non neghiamo la parola mai, anzi. Anche quando c’è qualche dubbio diamo comunque la parola. Però, non l’abbiamo vista. Ci spiace.
Speaker : INTERVENTO
C’è traccia. Più di questo non possiamo fare. Manderemo i messaggi di fumo.
Speaker : PRESIDENTE
Invece, consigliere Caroli, non risulta traccia della sua richiesta. Quindi, magari…
Speaker : CAROLI
L’ho scritto sulla chat.
Speaker : PRESIDENTE
Non risulta, non risulta. Adesso sì. C’è qualche problema nel touch del computer, perché non abbiamo visto né l’una e né l’altra.
È successo dopo che era partita la votazione. Mi spiegano dalla regia.
Andiamo avanti.
Passiamo alla mozione n. 5: “Mozione Bellomo - Impegno della Regione Puglia ad attivare le opportune procedure per chiedere l’inserimento di ‘Pane di Altamura’ nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO”.
Speaker : BELLOMO
Presidente, non c’è bisogno di alcun commento, quindi vi chiedo di poterla votare immediatamente.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Grazie a lei.
C’è un intervento del Governo?
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Sì, sono Massimo. Buongiorno, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, assessore Bray.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Nel condividere sul piano concettuale e nel merito del piano identitario l’esigenza che ha sollevato il consigliere Bellomo di richiedere l’inserimento del “Pane di Altamura” nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, trovo che sia giusto e anche molto utile per il nostro territorio promuovere questa sensibilizzazione dell’Unesco verso alcune forme di eccellenza del nostro patrimonio immateriale. Mi permetto anche di suggerire magari, con tutti gli sforzi che potremo fare, di verificare preventivamente la concreta fattibilità e la candidatura. Come tutti i consiglieri sapranno, oggi c’è una lista di candidature, quindi mi piacerebbe lavorare tutti insieme per fare in modo di ottenere il buon risultato di questa candidatura.
Detto questo, incontrando anche tutti quelli che saranno i rappresentanti locali, vorrei che fosse davvero una richiesta corale perché, secondo me, è giusto che questo coinvolgimento su alcuni temi, alcuni luoghi e alcune tracce della nostra memoria possano sopravvivere non come il risultato di chi in questo momento ricopre il ruolo di assessore, ma invece proprio accogliendo l’invito del consigliere Bellomo, di cui condivido sia lo spirito che questa volontà di condivisione sia dal basso delle Istituzioni che delle comunità locali, ritengo che la mozione possa essere accolta.
Speaker : PRESIDENTE
Bene.
Aiutatemi a comprendere se ci sono altre richieste. A me non ne risultano. Perfetto, non risultano altre richieste di intervento, per cui possiamo mettere ai voti la mozione…
Speaker : INTERVENTO
Presidente, mi è andata via per un attimo la comunicazione. Il parere del Governo è favorevole?
Speaker : PRESIDENTE
Sì.
Speaker : INTERVENTO
Va bene. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Ha chiesto, l’assessore, di condividere questa posizione con tutte le realtà locali, in maniera tale da avere la massima partecipazione, ma ha espresso parere favorevole.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Paolicelli. Prego. Ne ha facoltà.
Mi ascolta?
Speaker : PAOLICELLI
Sì. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : PAOLICELLI
Mi sente?
Speaker : PRESIDENTE
Sì, sentiamo benissimo.
Speaker : PAOLICELLI
Grazie, Presidente.
Voglio ringraziare il Presidente Bellomo per questa iniziativa, per questa mozione che ha presentato oggi. Da altamurano sono contento e la condivido. Condivido il suggerimento che l’assessore ci ha dato. Chiedo anche al collega Bellomo di condividere insieme il percorso del coinvolgimento degli Enti locali perché si possa raggiungere insieme questo risultato importante per la nostra terra e i nostri prodotti dell’area metropolitana di Bari.
Grazie ancora.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Prego.
Speaker : STELLATO
Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere al collega Bellomo, pur condividendo lo spirito, di inserire nella parte di “impegno”, proprio all’inizio, il suggerimento dell’assessore Bray. Se lo ritiene. Così da poter fare una bella cosa per il pane di Altamura.
Speaker : PRESIDENTE
Abbiate cura di chiarire qual è l’emendamento e di dirci se è condiviso da parte del Presidente Bellomo.
Speaker : STELLATO
Semplicemente mi permetterei, collega Bellomo, di riportare all’inizio della mozione, nell’impegno, proprio “l’avvio delle consultazioni con la filiera istituzionale, per inserire”, eccetera.
Speaker : BELLOMO
Se leggiamo il titolo...
Chiedo scusa se intervengo. Posso, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : BELLOMO
Leggiamo semplicemente il titolo: “Si impegna la Regione Puglia ad attivare le opportune procedure per chiedere l’inserimento del pane di Altamura”. È evidente che nelle “opportune procedure” c’è il coinvolgimento di tutti. Quindi, una volta che approviamo la mozione, è evidente che auspico che più organi intervengano per fare in modo che il pane di Altamura sia inserito come patrimonio mondiale dell’UNESCO. È già insito nella mozione, perché so benissimo qual è tutta la procedura, che è abbastanza complessa, quindi più condivisa è, meglio è, ma è già insita nella mozione, se lo vogliamo specificare.
Speaker : STELLATO
Presidente Bellomo, soltanto per chiederle: le procedure sembrano ricadere nella parte procedurale tecnica di presentazione dell’istanza. Io credo che l’assessore Bray voglia fare riferimento al coinvolgimento della filiera istituzionale, se non vado errato, se ho capito bene. Vediamo l’assessore cosa suggerisce, dopo aver fatto il suo intervento.
Speaker : PRESIDENTE
Chiediamo allora all’assessore se ritiene che la mozione debba essere integrata nel secondo capoverso dell’impegno, con l’inserimento della procedura di partecipazione.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Noi abbiamo la grande fortuna, che io credo che riconosca al nostro Paese il valore di questo sforzo, di […] del patrimonio immateriale, avendo un vicepresidente che è un italiano.
Ora, credo che un po’ il consigliere Bellomo abbia risposto. Oggi il riconoscimento prevede un iter non solo istituzionale ma anche formale assai complesso, proprio per il numero di candidature e per il modo in cui noi dobbiamo costruire bene questo dossier.
Sarà cura di tutti noi, credo, fare in modo, poiché teniamo a questo riconoscimento, non solo coinvolgere tutte le Istituzioni locali, ma anche, appunto, la parte dei cittadini, spiegare i motivi per cui questo possa essere un patrimonio immateriale riconosciuto.
Tutto questo lo faremo inizialmente seguendo la procedura che il Ministero ci richiede, e poi, appunto nella presentazione delle varie fasi successive.
A me sembrava abbastanza chiara la richiesta. L’ho sottolineata proprio per il piacere di coinvolgere tutti. Se poi il Consiglio ritiene di doverlo sottolineare, va bene, però è chiaro che il nostro impegno sarà quello di coinvolgere il più possibile non solo il territorio, non solo le Istituzioni ma anche quelle competenze necessarie da parte delle Università, dei centri di ricerca, che facciano capire perché noi andiamo a presentare un dossier così ambizioso, ma che giustamente vogliamo difendere.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Bellomo, basterebbe, credo, inserire, lì dove dice “attivare le opportune procedure tecniche e di partecipazione della comunità” non lo so “e partecipative”.
Se lei è d’accordo, la inseriamo d’ufficio, sulla base della sua richiesta.
Speaker : BELLOMO
Sì, Presidente. Ripeto, possiamo anche semplicemente aggiungere “con il coinvolgimento delle Istituzioni”. Va benissimo.
Speaker : PRESIDENTE
Perfetto. “Con il coinvolgimento”. Quindi, “attivare le opportune procedure con il coinvolgimento delle…”.
Speaker : BELLOMO
“Ivi comprese quelle del coinvolgimento degli enti locali che l’Assessorato riterrà opportuno…”.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. “Con il coinvolgimento delle Istituzioni interessate, degli enti locali e delle Istituzioni interessate, Istituzioni e associazioni interessate, associazioni, e quindi degli enti locali”.
Speaker : BELLOMO
I soggetti tutti, Presidente, così raccogliamo tutti i soggetti interessati.
Speaker : PRESIDENTE
Diceva di tutti i soggetti interessati.
“Per chiedere l’inserimento del Pane di Altamura nella lista”. Va benissimo.
Possiamo procedere alla votazione. Ripetiamo l’emendamento.
Leggo la definizione finale dell’impegno, così votiamo direttamente la mozione: “ad attivare le opportune procedure, con il coinvolgimento degli enti locali, delle Istituzioni e associazioni interessate, per chiedere l’inserimento del Pane di Altamura”.
Poniamo in votazione la mozione.
La votazione è aperta.
Speaker : TUTOLO
Presidente, sono Tutolo. A me non appare la schermata della votazione. Il mio voto è favorevole, comunque.
Avete votato tutti?
Presidente, sono Tutolo. A me non appare la…
Speaker : PRESIDENTE
Sì, abbiamo registrato. Grazie. Ha detto che il suo voto è favorevole, vero?
Speaker : TUTOLO
Sì. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
La votazione è chiusa.
43 votanti, 43 favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto.
La mozione è approvata all’unanimità.
Vedo la consigliera Laricchia. La vedevo registrata. Vogliamo tornare alle sue due mozioni? Non c’è. Okay, andiamo avanti.
Mozione n. 6, sempre Bellomo e altri: “Favorire per i pubblici esercizi la possibilità di svolgere l’attività di somministrazione di cibi e bevande in favore di soggetti che si sono sottoposti a testi COVID e sono risultati negativi”.
Prego, Presidente Bellomo.
Speaker : BELLOMO
Presidente, diciamo che sono stato veggente in questa mozione, perché proprio i media di questa mattina, per quanto concerne gli Europei del 2021, che si devono svolgere in diverse capitali europee, l’Italia sta proprio pensando di poter far partecipare il pubblico negli stadi, se però i partecipanti alla manifestazione abbiano o fatto il vaccino, quindi si siano immunizzati, o fatto un tampone precedente di qualche ora alla manifestazione.
In realtà, non abbiamo fatto altro, come Lega, insieme ai consiglieri regionali del Gruppo, che prendere esempio da Stati come Israele, che nel momento in cui ha incominciato la campagna di vaccinazione ha consentito la riapertura anticipata di esercizi commerciali, in particolar modo bar e ristoranti, lì addirittura anche teatri e cinema, a coloro i quali si fossero immunizzati o che avessero avuto un tampone negativo.
Si tratta di poter garantire un’apertura anticipata a categorie che stanno soffrendo parecchio in questo periodo e per le quali vi sono manifestazioni in tutta Italia in maniera considerevole.
Quindi, è una proposta, sempre nello spirito di collaborazione, che potrebbe consentire di alleviare un po’ i danni che questa pandemia, oltre che alla salute, anche all’economia del nostro territorio sta comportando.
Si tratta di essere la prima Regione in Italia che prende spunto da quello che in Europa già sta accadendo. Ripeto: stamattina c’era proprio la protesta dei ristoratori. Si diceva: “Alla FIGC verrà dato il parere favorevole per partecipare a una manifestazione sportiva e ancora noi, come ristoratori, non abbiamo lo stesso tipo di considerazione”. Daremmo un segnale rilevante e potremmo iniziare a respirare un po’.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Ci sono interventi? Altrimenti facciamo intervenire il Governo. C’è l’assessore Delli Noci collegato.
Se non ci sono interventi, facciamo intervenire il Governo. Prego, assessore.
Assessore Delli Noci?
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Sto provando ad accendere la telecamera, ma non mi riesce. Continuo ad andare avanti così, senza telecamera, se me lo consentite.
Me lo consentite?
Speaker : PRESIDENTE
Noi ti sentiamo, ma non ti vediamo.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Io vado avanti, intanto.
Speaker : PRESIDENTE
Sì. Prego.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Ho ascoltato con attenzione la mozione del consigliere Bellomo. In realtà, questo dipende più da uno standard sanitario che da un’opportunità definita dal mio assessorato. Ad oggi non siamo a conoscenza, da parte del Governo, di iniziative in tal senso. Non escludo che si possa fare, ma chiaramente dipendiamo da un’iniziativa sanitaria che si definisce attraverso protocolli sanitari che deve effettuare il collega Lopalco o che possono essere definiti dal Governo stesso.
Colgo l’occasione per informare il Consiglio che negli scorsi giorni il Presidente Emiliano [...] direttamente alla Conferenza Stato-Regioni e al Ministro Giorgetti di ipotizzare la possibilità per tutti gli esercizi commerciali, anche per il settore degli ambulanti, e per tutta una serie di altri settori che sono chiusi, di poter iniziare ad aprire in sicurezza, nel rispetto dei protocolli sanitari che abbiamo già attuato.
La situazione economica e sociale sta diventando molto gravosa. I decreti Ristori non consentono minimamente di affrontare la quotidianità. Stiamo seguendo con grande attenzione anche le manifestazioni che legittimamente si stanno organizzando. Credo che comunque questa azione della Lega si inserisca sulla possibilità di cercare, in qualche modo, di aprire le attività.
È chiaro, dobbiamo essere molto prudenti. Ma a mio parere dobbiamo fare in modo che tutti possano accedere, nel rispetto dei protocolli sanitari, all’interno di tutte le attività.
Non possiamo immaginare, per quanto mi riguarda, che il controllo sia da parte degli esercizi commerciali, perché non riusciamo ad esercitarlo.
Speaker : PRESIDENTE
Ha terminato, assessore?
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Sì.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Non so se vuole dire qualcosa l’assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Ci sono. Se volete, posso dare il mio contributo a questa discussione.
È evidente che questo tipo di ragionamento non può esimere da un ragionamento di tipo epidemiologico. Siamo tutti convinti, cioè, che esiste, oggi, questo connubio, cioè la possibilità di eseguire test rapidi, insieme al fatto che la popolazione, man mano che andiamo avanti, sarà sempre più vaccinata.
L’esempio di Israele è un esempio calzante, però le coperture vaccinali in Israele cosa hanno fatto? Hanno permesso di bloccare la circolazione del virus, quindi, una volta che è stata bloccata la circolazione del virus, si sono riaperte quelle attività che purtroppo sono quelle che stanno soffrendo di più, non per una sorta di “sadismo sanitario”. Le attività di ristorazione, di bar e di somministrazione di bevande stanno soffrendo di più perché sono quelle attività in cui purtroppo è più facile che si verifichi il contagio. Mentre, cioè, io posso, con delle norme non farmacologiche (mascherine, igiene delle mani, distanziamento), un negozio di abbigliamento tenerlo aperto nella stessa condizione epidemiologica di circolazione del virus purtroppo il bar e il ristorante hanno un problema in più, che è legato al fatto che sono delle attività che si compiono senza mascherina e soprattutto toccando le superfici, eccetera.
Ci sono dei dati oggettivi, e questo la letteratura purtroppo lo sta indicando. Sono i luoghi in cui maggiormente si sono verificati i contagi. Dunque, c’è questo aspetto epidemiologico che, purtroppo, fino ad oggi, ha in qualche maniera pesato di più su questi settori commerciali rispetto ad altri che comunque stanno soffrendo. Allora, fatta questa premessa, questo è il settore che più deve essere in qualche maniera tenuto sotto controllo da un punto di vista epidemiologico.
Siamo consapevoli del fatto che il tampone veloce riduce il rischio, ma non lo azzera. Attenzione, se io faccio un tampone non sono sicuro al 100 per cento di non essere portatore. Il vaccino riduce il rischio, ma, ancora una volta, non lo azzera, di poter, nonostante la vaccinazione, essere comunque portatore e quindi in situazione di circolazione virale e in situazione di abbassamento delle misure generali di igiene respiratoria, tipo l’abbassamento della mascherina non mi impedisce, non mi riduce a zero o prossimo a zero il rischio di circolazione del virus.
Quando è che noi possiamo effettivamente mettere in atto queste misure che, accoppiate, possono effettivamente far ripartire l’economia e far ripartire l’economia in tutta sicurezza? Nel momento in cui la circolazione virale nella popolazione diminuisce. È stato possibile in Israele perché lì, grazie alla vaccinazione, grazie ad un’altra serie di interventi che loro hanno fatto, non è stato solo il vaccino, effettivamente loro avevano superato l’ondata pandemica. In Italia noi siamo in piena ondata pandemica. C’è un concetto che purtroppo è difficile da comunicare e da comprendere, che è il concetto di forza dell’infezione.
È un concetto epidemiologico importantissimo. Le stesse misure e lo stesso tipo di precauzioni non hanno la stessa validità in diversi contesti epidemiologici, cioè se io salgo su un autobus pieno di gente e su questo autobus pieno di gente io non ho dei portatori, io posso anche togliermi la mascherina. Se salgo sull’autobus che è pieno di gente e su questo autobus ci sono 30 portatori io la mascherina la devo tenere. Cioè, questo è il concetto di forza dell’infezione. La pericolosità e, quindi, il livello di precauzione che noi dobbiamo tenere deve essere sempre paragonato, deve essere sempre commisurato a quella che è la circolazione del virus nella popolazione. Ecco perché il mio parere su questa mozione, che, ripeto, in termini di principio è assolutamente condivisibile, diventa un parere negativo, e non è negativo da parte mia, è sicuramente negativo anche da parte del CTS, perché so come ragiona il CTS, nel momento in cui si dice che anche in zona arancione noi dobbiamo permettere questo, questo e quest’altro. Purtroppo è questo il problema.
Noi dobbiamo cercare di fare tutti gli sforzi, attraverso la vaccinazione e attraverso anche le misure non farmacologiche, cioè il rispetto delle regole e purtroppo anche le chiusure, per uscire dalla zona arancione, perché zona arancione non significa un semplice colore, zona arancione significa che il virus sta circolando e che c’è ancora una forza dell’infezione alta. Dobbiamo abbassare la forza dell’infezione, e quando abbasseremo la forza dell’infezione potremo permetterci sicuramente delle libertà che, grazie alla vaccinazione e grazie anche a un uso intelligente del tampone, intelligente, attenzione, perché spesso il tampone può essere addirittura più pericoloso perché, se poi dà dei falsi negativi, non fa altro che aumentare un senso di falsa sicurezza, che è pericoloso per la circolazione. In quel momento noi potremo davvero dire: possiamo far ripartire pezzi importantissimi della nostra economia. Ecco perché ci dobbiamo impegnare a far calare la circolazione, dobbiamo far calare la circolazione virale.
Noi, grazie a un intervento tempestivo del Governo regionale, siamo riusciti a chiudere alcune attività in tempo per evitare un’ondata pandemica che sarebbe stata disastrosa, disastrosa. I segnali che noi abbiamo in questo momento in Puglia sono segnali relativi al fatto che siamo effettivamente riusciti a bloccare e a fermare l’ondata pandemica. Ci sono dei buoni segnali di ripresa, dei segnali di abbassamento dei casi, di un allentamento sul settore ospedaliero, che già comincia a farsi sentire. Per cui, i segnali sono positivi. Ovviamente voi sapete meglio di noi che le decisioni sulle fasce, sulle aperture, su quello che ci possiamo permettere sono decisioni governative, perché alle Regioni sono stati tolti tutti i poteri di poter eventualmente allentare determinate precauzioni. Quindi, noi siamo abbastanza ottimisti nel dire che, nel momento in cui noi passeremo e torneremo in una fascia di rischio bassa, potremo, anche in virtù dei sacrifici fatti e anche in virtù delle coperture vaccinali che riusciremo ad ottenere, perché le coperture vaccinali sono buone, checché se ne stia dicendo in giro, noi riusciremo a permetterci, anche rispetto ad altre Regioni italiane, probabilmente delle aperture migliori, più libere e ‒ non è escluso ‒ anche più anticipate rispetto al resto del Paese.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Ci sono interventi? Io non vedo nessuno.
Speaker : ZULLO
Posso, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Prego, Presidente Zullo.
Speaker : ZULLO
Io non ho motivi di discordanza rispetto a quello che ha detto l’assessore Lopalco, però noi dobbiamo anche concepire il valore di una mozione. La mozione non rende operativa la volontà del Consiglio. La mozione tende a dire al CTS, a livello centrale: valuta questa situazione, questa opportunità. Questo è il valore della mozione. Non stabilisce nulla, se non l’avvio di un’attività.
Detto questo, io concordo con l’assessore Lopalco, però la mia posizione sulle attività è che su ogni attività va valutato il rischio. Ci possono essere attività ‒ faccio un esempio ‒ espletate in esercizio di 200 metri quadri dove possono entrare dieci persone, venti persone, a seconda del rischio e del distanziamento sociale, e attività che vengono espletate in 20 metri quadri, in 10 metri quadri. Sono diverse. Queste chiusure generalizzate io non le condivido. Va valutata situazione per situazione per poter capire dove si può continuare ad operare valutando il rischio di trasmissione dell’infezione rispetto ad altre situazioni dove non si può continuare ad operare.
Io voterò favorevolmente alla mozione, perché penso che abbia questo intendimento, cioè quello di dire a chi fa le regole a livello centrale: valuta. In determinate situazioni si può pensare di aiutare queste categorie economiche che sono allo stremo? D’altronde Draghi ha fatto un’apertura diversa. Che cosa ha detto al CTS? Di rifare i protocolli di sicurezza per attività e nel rifare i protocolli di sicurezza io immagino che non facciano un protocollo che sia uguale per tutti, che chiuda tutti o tenga aperti tutti. Anche tenere aperti tutti è un errore, perché ci possono essere degli esercizi che per come sono strutturati non potrebbero essere aperti.
Ora, quello che io dico all’Assemblea, all’assessore è che noi dobbiamo batterci per capire che per ogni attività deve essere valutato il rischio di trasmissione dell’infezione. È diverso da esercizio ad esercizio, per come sono strutturati, per il rapporto tra superficie pavimentata, superficie finestrata, gli spazi, l’organizzazione dei percorsi, come sono distribuiti gli spazi, oltre alle misure dei DPI, dei tamponi, eccetera, oltre a tutto questo.
Per questo voterò favorevolmente la mozione. La mozione non è che noi la approviamo e determina già da oggi un cambiamento. Noi l’approviamo per porre all’attenzione del Governo centrale una determinata situazione che vorremmo sia valutata.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente. Chi ha chiesto di intervenire?
Speaker : BELLOMO
Io Bellomo, Presidente precede.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : PERRINI
Anche io dopo, Loredana. Sono Perrini.
Speaker : BELLOMO
Presidente, prendendo spunto anche dalle parole dell’assessore Lopalco, dobbiamo stabilire un principio; poi, da quando farlo partire.
Faccio un esempio: in Israele non l’hanno adottato oggi, 13 aprile – mentre parlavate ho fatto anche un controllo sullo stato dei vaccini oggi, in Israele, che sono pari a circa il 50 per cento – ma lo hanno fatto circa un mese e mezzo fa. Cioè, hanno programmato che al raggiungimento di un certo numero di immunizzati e contagiati, o coloro i quali hanno avuto contatti con contagiati hanno programmato le aperture.
Io non voglio che vengano aperti oggi, ma vorrei che nella programmazione futura, perché è quello che dovrebbe fare un Governo, si programmassero anche le situazioni che nel futuro vanno a cadere.
Poi stabiliamo, attraverso l’epidemiologia, attraverso la consulenza di medici, quando questo criterio, ripeto, che è stato già adottato da Israele e verrà adottato probabilmente in Italia con l’apertura degli Europei di calcio l’11 giugno, e il Governo sta per dare parere favorevole a far entrare allo stadio, a Roma, circa 11.000 persone, con quel tipo di criterio.
Ora, se è valido questo tipo di criterio per una competizione sportiva, ancor di più può essere valido per anticipare o comunque programmare un’apertura. Quindi, se il concetto, così come mi sembra di aver inteso dall’assessore Lopalco, è valido, bene, noi approviamo questa mozione e ci facciamo portatori del Governo di fare questo tipo di programmazione. Questa programmazione può partire dal 25 per cento dei vaccinati, dal 30, dal 35 a seconda di quello che gli esperti e la scienza ci dicono, ma noi iniziamo a programmarlo da oggi e iniziamo a dare anche una luce a coloro i quali sono proprietari di esercizi commerciali, bar, ristoranti, faccio un esempio, e quindi potremmo già dare un percorso che veda, in sostanza, l’attesa terminare.
Prendendo spunto dalle parole dell’assessore Lopalco, lo invito, così come ringrazio il collega Zullo per l’ausilio, a essere d’accordo sul concetto di mozione e poi le procedure… Questo fa il paio con la mozione che abbiamo fatto sul Pane di Altamura. Iniziamo a trovare quelle procedure affinché si arrivi a questo concetto. Quindi, approviamo questa mozione limitandola poi alla giustificazione o al parere favorevole del CTS o di chi ha il compito di dirci quando esattamente e a che percentuale di vaccinati noi possiamo fare le aperture. Nulla c’entra poi il trasporto pubblico o quant’altro. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire il consigliere Perrini. Prego.
Speaker : PERRINI
Sono favorevole alla mozione di cui stavamo parlando in questo momento, però voglio fare un invito all’assessore Lopalco. In questo momento, a proposito di vaccini, nella mia provincia, e parlo di Taranto, per gli allettati che stanno in attesa di fare i vaccini nella giornata di oggi, al momento c’è un disastro, non ci sono i vaccini.
I medici di famiglia sono in fila ad aspettare che arrivino i vaccini. I parenti degli allettati stanno fermi ad aspettare. C’è il caos più totale su Taranto, a proposito del fatto che va sempre tutto bene.
Io continuo a dire che nella mia provincia va sempre tutto male. Grazie. Voglio capire se l’assessore Lopalco è al corrente di quello che sta succedendo in queste ore a Taranto. Parlo degli allettati, non parlo di gente normale. Sono passati due mesi e ancora gli allettati non vengano vaccinati.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere Perrini. La parola al consigliere Splendido. Prego.
Speaker : SPLENDIDO
Grazie della parola, Presidente. Su Wikipedia ho aperto non a caso… Ho chiesto a Wikipedia qual è la definizione di coraggio? Mi dice: una forza d’animo connaturata o confortata dall’altrui esempio, che permette di affrontare, dominare, subire situazioni difficili, avvilenti e anche la morte, senza rinunciare però alla cautela. Allora, io chiedo a questo Governo, che rappresenta tutta la Regione Puglia, un atto di coraggio. È vero che abbiamo una pandemia in corso, ma noi non chiediamo un’apertura indiscriminata. Il coraggio significa anche permettere la sopravvivenza delle imprese perché, oltre alla morte delle persone, quella naturale, vi è anche la morte economica, vi è la morte psicologica dei nostri ragazzi, che sono costretti da un anno a rimanere chiusi in casa, i nostri adolescenti, che sempre di più frequentano purtroppo gli studi degli psicologi. Sappiamo tutti che questi sono dati che sono a disposizione non soltanto della Commissione Sanità, ma un po’ di tutti noi consiglieri regionali. Le imprese sono alla fame. Qua rischiamo una sommossa popolare. Abbiamo visto quello che sta accadendo un po’ in tutta Italia, in particolar modo a Roma.
Chiedo, allora, all’assessore, rendendomi conto che con sofferenza anche a volte enuncia i suoi dati, un cronoprogramma. Io mi rendo conto che è difficile, con le variabili in corso di una pandemica che non conosciamo, parlare di un cronoprogramma, ma è proprio quello che è alla fine è insito nella mozione, ovverosia noi parliamo di porre in atto degli atti –scusate il gioco di parole – che possano permettere un’apertura parziale.
La mozione non dice “apriamo”, ma impegna questo Governo, questa Regione ad aprire. Potremmo essere esempio e potremmo dare lustro alla nostra regione, perché potremmo essere d’esempio anche ad altri Enti regionali. Ripeto, la Lega e noi firmatari non chiediamo un’apertura indiscriminata, saremmo dei folli, ma un’apertura con attenzione. E torno alla parola “coraggio”. Ecco, noi chiediamo coraggio all’Esecutivo, al Governo, ma non imprudenza, che è una cosa ben differente. Con coraggio, a nostro parere, si può incominciare a studiare anche eventuali aperture.
Grazie della parola, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
La parola al consigliere Conserva. Ha chiesto la parola, vero?
Speaker : CONSERVA
Sì, grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : CONSERVA
Buongiorno, Presidente. Buongiorno, assessori. Buongiorno, consiglieri.
Vorrei riportare la visione di tutti i consiglieri su quello che è l’oggetto della mozione. La mozione è uguale a indirizzo, e questo indirizzo posto in essere da noi consiglieri della Lega è molto, molto lungimirante, È lungimirante proprio perché non si tratta di farla eseguire ad horas, ma prevede un percorso, che deve essere condotto anche con l’ausilio del Presidente Emiliano (è di qualche giorno la sua nomina a Vicepresidente della Conferenza Stato-Regioni), di proporre (parliamo di proposizione) l’attività di ristorazione e ‒ perché no? ‒ dare delle idee, così come ha detto il nostro Capogruppo, alle singole Regioni, al fine di favorire un settore ‒ dico cose tanto ovvie, ma così chiare ‒ che è quello più in crisi.
Poi ascoltiamo il nostro assessore che dice che, chiaramente, bisogna essere ottimisti e bisogna inculcare questo tipo di forma mentis anche ai nostri concittadini. Bisogna essere ottimisti. Se cominciamo a pensare, così come dice lo stesso Lopalco, che chi si vaccina non è al sicuro al 100 per cento, i tamponi non sono sicuri al 100 per cento, allora le attività non le riapriremo mai. È inutile aspettare con ansia i soldi del Recovery Fund. Purtroppo qui bisogna rimboccarsi le maniche. I nostri operatori economici devono iniziare, con tutte le dovute precauzioni, con tutti i dovuti distanziamenti e ‒ perché no? ‒ si può pensare, sempre nella concertazione nella Commissione, nella Conferenza Stato-Regioni di aumentare il distanziamento tra i tavoli, aumentare anche il distanziamento tra le sedie. Anziché pensare in negativo, cerchiamo... Questo è un auspicio, sempre con lo spirito costruttivo che ci ha sempre caratterizzato. Indirizzo soprattutto l’assessore Lopalco a cercare di dedicarsi [...] al Piano vaccinale, che obiettivamente ad oggi fa acqua da tutte le parti. Non per niente siamo l’ultima Regione.
Quando sento parlare l’assessore Lopalco è come se ci trovassimo in due Stati diversi. Lui dice che stiamo migliorando. Io lo auspico, non solo per noi, ma chiaramente per tutta la comunità pugliese. Come stavo dicendo, siamo maglia nera per quanto riguarda le dosi somministrate. Siamo maglia nera per quanto riguarda il tasso di Rt. Siamo maglia nera perché a tutt’oggi, dopo più di un anno dall’inizio della pandemia, non riusciamo a fare tamponi come la media nazionale. Ancora oggi non riusciamo a raggiungere quota 1.000 tamponi ogni 100.000 abitanti, quando in tutta Italia la media è di 3.000.
Quindi, a prescindere da questo, così come ha detto anche il mio conterraneo, consigliere Perrini, la situazione continua ad essere imbarazzante. Il piano vaccinale cambia ad horas, ed è quello che ieri ho chiesto allo stesso direttore Montanaro, ossia la cosa più semplice: una comunicazione efficace e precisa, anche per dare quella tranquillità di cui, in questo momento storico, i nostri concittadini pugliesi hanno bisogno.
È inutile quindi che alziamo muri su qualsivoglia tipo di idea, o di indirizzo, Parliamo di un’idea di indirizzo che deve essere successivamente oggetto di discussione negli appositi luoghi competenti. Pertanto, io invito tutti i consiglieri, con lungimiranza e con ottimismo a votare questa mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il consigliere Tutolo. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : TUTOLO
Grazie, Presidente, grazie per darmi questa opportunità.
In linea di principio non sono contrario a questa mozione. Chiederei semplicemente, però, di integrarla, perché credo che possa essere insufficiente soltanto quel requisito. Io credo che noi dovremmo investire chi ha il potere di determinare questa apertura, quindi, lo Stato, evidentemente, di individuare un protocollo ben preciso. Infatti, se è vero che ci vorrà ancora parecchio tempo prima che la situazione si normalizzi, è chiaro che è impensabile che si possa ancora pretendere da questi settori di rimanere chiusi.
Credo che con una campagna di vaccinazione che avrà una copertura, che darà una copertura, è vero che non c’è il 100 per cento della sicurezza, per chi si è vaccinato, di non avere problemi, però è chiaro che da qualche parte pure ci dobbiamo avviare. Come diceva prima il collega Conserva, se il testo non è sicuro e la vaccinazione non è sicuro, non è che possiamo non aprire mai, e non far aprire mai.
Ritengo quindi che non possa essere soltanto quello l’elemento discriminante, ma assolutamente deve essere un protocollo specifico che vada insieme a quella proposta a impegnare il CTS, magari, a stabilire un protocollo ben preciso per dare anche una speranza a queste categorie che oggi veramente non ce la fanno più. Io credo che questo lo si possa fare. Grazie.
Speaker : BELLOMO
Presidente, non per intervenire, ma per fare una proposta, anche sul solco di quello che ha appena detto il consigliere Tutolo.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : BELLOMO
Nella mia mozione, ovviamente, non essendo una competenza regionale, me ne rendo conto, avevo invitato il Presidente della Regione Puglia a essere interprete presso la Conferenza Stato-Regioni di avanzare questo tipo di proposta.
Nell’ambito di quella che è la mia conclusione, se vogliamo, possiamo aggiungere, nei termini e nei modi che gli organismi scientifici vorranno poi concretizzare, in maniera tale che quindi lasciamo poi agli organismi preposti di stabilire il quando, se il quando è legato a una percentuale di vaccinati, come hanno fatto in Israele. Teniamo presente che oggi siamo al 15 per cento dei vaccinati e abbiamo una media di 200.000 vaccinati al giorno, parlo dell’Italia.
La Regione Puglia è un po’ indietro rispetto a questo cronoprogramma, ma queste sono le considerazioni. In Israele hanno fatto questo tipo di provvedimento quando si è giunti al 30 per cento. Senza che ora ci inerpichiamo in dati, ma solo per dare una proiezione, fra un mese siamo nelle stesse condizioni di Israele a fine febbraio. Faccio questa precisazione, integrazione, magari concordata anche con altri, in cui il riferimento del quando lo facciamo curare a chi ha la competenza scientifica di farlo. Credo che così potremmo unire sia quello che ha detto l’assessore Lopalco in ordine alla bontà della proposta, poi mi sembra che il diniego era perché la raffigurava come una proposta da fare domani, sia quello che ha detto il collega consigliere Tutolo. Faccio questa proposta operativa.
Speaker : PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire l’assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire per due motivi. Primo, perché sono stato ripetutamente tirato in ballo per la questione vaccini, giacché cinque minuti per dare due informazioni di servizio, perché è chiaro che è fuori tema. Secondo, per dare ancora una volta delle delucidazioni in merito. Il problema probabilmente – mi ripeto molto velocemente – è legato a quel concetto di forza dell’infezione, che capisco non è proprio intuitivo. Il momento in cui alcune attività possono riaprire è determinato non solo dalla copertura, ma dalla situazione pandemica. Israele non è che ha riaperto quando aveva il 30 per cento, fregandosene di quanto virus c’era in giro, ma ha riaperto quando tutte le condizioni, tutta una serie di parametri permettevano di fare queste riaperture.
Quello che noi stiamo dicendo in questa discussione è condivisibile. Vi informo anche che io faccio parte di gruppi di lavoro, gruppi di lavoro tecnico-scientifici, in cui si sta lavorando proprio su protocolli che vadano proprio in questa direzione, cioè di prevedere un protocollo che possa tener presente il connubio di capacità di tampone antigenico rapido insieme con un quadro di vaccinazioni e di copertura in determinate categorie. Quindi, l’indirizzo è favorevole. Però, dire che si è favorevole a questo indirizzo significherebbe scrivere una mozione in cui il Consiglio regionale della Puglia scrive che è contrario alla guerra e alla fame nel mondo. Tutto il mondo scientifico sta lavorando in questa direzione. Quindi, non posso oggettivamente consigliare al Presidente Emiliano di andare in Conferenza delle Regioni e dire qualcosa su cui tutti stanno già ragionando e su cui tutti stanno lavorando.
La direzione del lavoro del CTS, dei gruppi di lavoro delle Regioni, ripeto, anche personalmente va nella direzione di consentire il più precocemente possibile le riaperture, condizionate a copertura vaccinale, situazione pandemica e tampone. Quindi, questo che noi comunichiamo in questo momento di dibattito è come dire: io sono contrario alla fame nel mondo. È ovvio.
A questo punto, però, devo anche rispondere a quell’accenno che si è fatto al coraggio. Io vorrei ricordarvi che il sottoscritto, quando non era né consigliere, né assessore, né altro, lo scorso anno, alla fine della prima ondata pandemica, andò dal Presidente Emiliano e disse: Presidente, apriamo, apriamo. Apriamo. Quando nessuno in Italia voleva aprire. Noi abbiamo anticipato tutte le Regioni italiane con le riaperture dei parrucchieri, poi dei ristoranti, i protocolli delle spiagge, che erano molto, molto... Siamo stati noi a fare quei protocolli. Perché? Perché io conoscevo il concetto di forza dell’infezione e sapevo che l’estate scorsa, in Puglia, non c’era più il virus e si poteva andare tranquillamente in giro. Non sarebbe successo niente a nessuno. E non è successo niente a nessuno, perché la seconda ondata pandemica è avvenuta in autunno. Non c’entrava niente con quello che è successo in estate. Vi ricordo anche tutta la polemica sulle discoteche, che grazie al coraggio... Quando io mi sono esposto dicendo che si poteva andare in discoteca, mi sono esposto molto coraggiosamente contro il parere di tanti miei colleghi, che dicevano “sei matto a permettere le discoteche”, proprio perché io conoscevo la situazione pugliese, sapevo quanto virus circolava e sapevo che in quel momento non correvamo nessun rischio a tenere aperte spiagge e discoteche.
Sicuramente io non sono la persona a cui manca il coraggio, ma, come giustamente è stato detto, “coraggio” non vuol dire “imprudenza”. Noi saremo coraggiosi. Noi possiamo garantire a tutti, a tutte le attività commerciali, a tutte le attività produttive che la Puglia sarà coraggiosa. Quando ci sarà da prendere una decisione coraggiosa, ma non imprudente, noi lo faremo. Lo abbiamo già fatto e abbiamo dimostrato di essere in grado di farlo.
Però, in questo momento, personalmente quello che dico è questo: abbiamo fatto una discussione utile. Mettere per iscritto che il Consiglio regionale vuole aprire quando sarà il caso di aprire mi sembra dire al mondo intero che il Consiglio regionale della Puglia è contrario alla fame nel mondo.
Ultima precisazione, visto che sono stato tirato in ballo sul piano dei vaccini. Se c’è stato oggi qualche problema a Taranto sui vaccini, sapete perché? Perché abbiamo finito i vaccini. Ed è quello che sto cercando di spiegarvi da mesi. Sto cercando di spiegarvelo da mesi. Non voglio tirare in ballo metafore zoologiche, con questa o con quell’altra specie zoologica. Evidentemente c’è qualcuno che questo concetto fa finta di non capirlo e si butta su un dato, l’unico dato negativo, che è quello della famosa classifica che appare sulla dashboard del Ministero, cioè che la Puglia sta indietro. Sapete perché la Puglia sta indietro? Perché noi, nonostante abbiamo una macchina vaccinale che funziona molto bene, purtroppo abbiamo finito i vaccini e dobbiamo aspettare mercoledì per il prossimo arrivo di Pfizer. Fino a mercoledì non abbiamo Pfizer. Agli allettati, mi dispiace, ma dovete sapere che bisogna farlo soltanto con il Pfizer, o con il Moderna, che è già finito da tempo.
Abbiamo AstraZeneca. Se noi abbiamo in pancia tanto vaccino AstraZeneca non è colpa della Regione Puglia, ma è colpa di tutti quei pasticci che sono stati fatti su questo vaccino. Noi avevamo programmato in maniera molto precisa, per non finire senza vaccini e per non trovarci nella difficoltà di dire “no, mi dispiace, abbiamo finito i vaccini”. Proprio per questo motivo noi avevamo pianificato l’utilizzo del vaccino AstraZeneca per determinate categorie per le quali, una dopo l’altra, il Ministero ci ha detto che non potevamo utilizzarlo. Avevamo pensato ai caregiver e quando abbiamo pianificato e messo da parte i vaccini per i caregiver, ci è stato detto: no, mi dispiace ma AstraZeneca per i caregiver non li potete utilizzare.
L’avevamo utilizzato per i cosiddetti servizi prioritari? Ci è stato detto: non li potete utilizzare per i servizi prioritari. Quindi, la nostra pianificazione era corretta; è stato tutto sballottato per tutto il pasticcio che è stato fatto su AstraZeneca. Fortunatamente, nel momento in cui noi siamo partiti con la vaccinazione dei settantanovenni, settanttottenni, quindi della classe di settant’anni che utilizza quel vaccino, quel vaccino lo stiamo consumando, e lo stiamo consumando al ritmo di 25.000 vaccinazioni giornaliere, cioè 5.000 in più di quello che è il tetto massimo che ci ha dato il Generale Figliuolo, che ci ha dato 20.700 vaccini al giorno. Ha detto: non andate oltre questo tetto, perché se andate oltre questo tetto, i vaccini non ve li diamo.
Ora, noi possiamo andare un po’ sopra questo tetto perché abbiamo la scorta di AstraZeneca. Altrimenti, noi stiamo già “sopratetto” col Piano vaccinale. Questa era giusto un’informazione di servizio, visto che è stata tirata in ballo.
Per il resto, io personalmente, sia come assessore alla sanità, sia come esperto in questo campo, direi che questa mozione non ha senso, quindi propongo un voto sfavorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Io non vedo iscritti a parlare. Scusate, non capisco nulla…
Speaker : BELLOMO
Sono Bellomo, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Un momento, ci sono iscritti a parlare.
Speaker : BELLOMO
Presidente, siccome state facendo una integrazione/correzione della mozione, anche sul solco di quello che ha detto il consigliere Tutolo, volevo fare questa correzione e rappresentarla al Consiglio regionale.
Speaker : PRESIDENTE
La dica, prima che diamo la parola agli altri consiglieri che hanno chiesto di intervenire. Prego.
Speaker : BELLOMO
La mia mozione faceva questo tipo di riferimento: “possa avvenire nel rispetto delle norme di distanziamento la somministrazione di bevande e alimenti al tavolo per quella fascia di popolazione che già si è sottoposta al vaccino Covid”. Cancellerei la parte in cui specificavo “e anche per coloro che sono risultati negativi” fino alla fine, aggiungendo, invece, “nei tempi e nei modi individuati dal CTS”.
Quindi, dopo la parola “Covid” cancellare tutto il resto e aggiungere “nei tempi e nei modi individuati dal CTS”.
Speaker : PRESIDENTE
C’è un punto, però. L’assessore ha detto oggi, ed è importante che consideriamo questa posizione, che la consideri lei, che è il proponente e che la valutiamo. L’assessore dice: “In realtà, l’impegno che voi mi chiedete di assumere è già un mio impegno ed è un impegno del Presidente Emiliano. Sottolinearne la necessità di assunzione sembra come chiedermi qualcosa che sta già nelle cose”. Allora, io la riprendo perché molte altre volte ci si è affidati effettivamente all’impegno assunto in Consiglio, che peraltro l’assessore dice “non sarebbe la prima volta, perché già durante la prima ondata ho suggerito di aprire, magari anche contro tutti i colleghi miei che in altre regioni non hanno fatto aprire. Quindi, do dimostrazione di questo intento”.
Allora, Presidente Bellomo, la valutazione da fare innanzitutto è questa. Visto l’impegno dell’assessore a portare avanti tutto ciò che serve per poter riaprire, sostanzialmente aderendo all’impostazione dell’impegno richiesto nella mozione, che perciò considera tautologico, lei ritiene comunque di portare in votazione la mozione o l’impegno assunto è tale da farla ritenere soddisfatta rispetto alle necessità da lei esposte?
Speaker : BELLOMO
Presidente, non credo che quello che ho scritto io sia pleonastico. Mi spiego meglio, perché forse non ha avuto la felicità di spiegarmi come si deve. Io non sto dicendo solo “riapriamo”. Questa sì che, ovviamente, è una cosa scontata. Sto dicendo come proposta che magari nella Conferenza Stato-Regioni indichiamo le modalità con cui incominciamo ad aprire. Quindi, la Regione Puglia si fa carico di dire: dobbiamo aprire. E questo lo sanno tutti. Però, ancora nessuno ha stabilito come, quando farlo e a partire da che cosa farlo. Io ho individuato un piccolo criterio che possa consentire di aprire in quella maniera. Quindi, non si tratta di dire una cosa scontata, si tratta di dire un metodo, ripeto, che già il CTS sta valutando per l’apertura degli stadi l’11 giugno. È ancora in valutazione, ma ancora non lo hanno fatto. Quindi, non si tratta solo di dire: riapriamo. Non è quello, perché sarei un folle e faremmo una discussione che non ha senso. D’altronde, è chiaro che tutti quanti vogliamo aprire nel momento in cui non c’è più la circolazione del virus.
Io ho indicato un metodo, tra l’altro adottato anche da altri Paesi stranieri con successo. Le modalità e i tempi è chiaro che sono rimandati a coloro i quali hanno il controllo pandemico nella sua interezza e, quindi, possono dare un parametro che oggi io non ho. Ecco perché scrivo “nei tempi e nei modi stabiliti dal CTS”. Quindi, non si tratta solo di dire “riapriamo”, ma mi sono permesso di dare un messaggio su come riaprire, da chi partire e come partire.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Hanno chiesto di intervenire numerosi consiglieri, numerosi colleghi, devo dire, e sono Tammacco Saverio, Ventola Francesco, Pagliaro Paolo, Lacatena Stefano, Tutolo Antonio, Splendido Joseph.
Prego, consigliere Tammacco.
Speaker : TAMMACCO
Grazie, Presidente. Saluto i consiglieri.
Nel premettere di essere d’accordo nella sostanza della mozione del collega Bellomo, forse mi trovo un po’ meno favorevole rispetto a questo cambio che vuol fare ora, perché lasciamo l’opportunità di entrare nei bar e nei ristoranti solo a coloro i quali si sono vaccinati, piuttosto che a coloro i quali si sono sottoposti ai tamponi, quindi lasciando solo delle fasce d’età, se ho capito bene. Però, al di là di questo, vorrei sottolineare che da qualche giorno queste categorie sono tra le più sensibili, tra quelle che stanno mostrando giustamente delle posizioni molto particolari, anche attraverso dei cortei e delle manifestazioni che si stanno tenendo in tutta Italia.
Per cui, l’informazione che uscirà da questa mozione sarà importante. Laddove dovesse uscire un’informazione un po’ falsa o deviata oppure recepita in maniera diversa potremmo avere un duplice effetto negativo: dare una speranza che non c’è a queste categorie oppure mostrare che qualcuno vuole e altri non vogliono l’apertura degli esercizi. Fermo restando che quando si è in zona gialla ristoranti e bar hanno l’opportunità di aprire.
Volevo sottolineare che oggi credo sia alla portata di tutti l’impossibilità di gestire ‒ tant’è che il Presidente Emiliano aveva chiesto l’autodeterminazione ‒ da parte delle Forze dell’ordine tutto l’andamento di coloro i quali circolano per le strade. Come in tutte le città, perché non è che la Provincia di Bari rispetto a quella di Taranto, Foggia o altre sia diversa, ci sono persone che vanno nei bar, prendono le bottiglie, prendono il bicchiere, prendono il caffè o prendono altro e poi si aggregano di fronte a queste strutture. Forse dare l’opportunità di utilizzare queste aree, queste zone, cioè l’interno di bar, ristoranti o altro che abbiano dimensioni adeguate al fine di far consumare, con il dovuto distanziamento, potrebbe essere addirittura positivo per quella che l’assessore chiama “forza dell’infezione”. Non è solo stando chiusi che si elimina l’infezione. Le persone oggi sono stanche. Nonostante tutti i rilievi, tutti i propositi, tutte le richieste che vengono fatte, le persone escono lo stesso e si vanno ad aggregare di fronte alle zone in cui ci sono queste opportunità. E i bar e i ristoranti sono tali.
Pertanto, ripeto, sono d’accordo con la proposta Bellomo, ma sono molto sensibili a ciò che uscirà da questa mozione. Forse approvare questa mozione, che potrebbe sembrare pleonastica, ci dà però un’unione di intenti, e non dà un distinguo che domani sul giornale può uscire una cosa rispetto ad altra, oppure può essere interpretata male dagli stessi operatori e ce li ritroviamo poi dietro ai Comuni, dietro ai Sindaci, dietro alla Regione, dietro agli enti locali, e assolutamente non dietro coloro i quali devono prendere queste decisioni, quali il CTS o altre strutture.
Pertanto, ripeto: mi raccomando a come usciremo da questa mozione, perché gli intenti possono essere del tutto positivi da parte di tutti quanti, però poi alla fine possiamo avere un effetto boomerang, in un modo o nell’altro.
Ripeto: sono d’accordo sulla mozione Bellomo, ma credo che debbano essere d’accordo tutti quanti, fermi restando i tempi e i modi per poter dare l’opportunità agli operatori di riaprire, ma devono capire che è solo a queste condizioni, non che la Regione Puglia ha deciso che si può riaprire: non so se è chiaro.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. La parola al consigliere Ventola. Prego.
Speaker : VENTOLA
Grazie, Presidente.
Io credo che si debbano proprio all’autorevolezza dell’assessore Lopalco e del Vice Presidente della Conferenza Stato-Regioni da poco nominato, Presidente Emiliano, che si vota questa mozione, altrimenti non avrebbe senso nemmeno poterne discutere.
Evidentemente, la Lega, così come anche noi, nel votare questa mozione, è perché riconosciamo il ruolo del professor Lopalco, il quale è anche estensore, o comunque uno di quei professionisti che hanno collaborato per stilare una serie di protocolli per aprire.
Ora, è proprio a loro che ci rivolgiamo: noi riteniamo che questa mozione debba essere supportata da tutti, perché ci sono delle domande molto semplici, per le quali molto spesso ci troviamo in difficoltà a dare delle risposte (per non dire che è oltremodo imbarazzante).
Oggi il cittadino pugliese, il cittadino italiano può uscire per andare a lavorare, può uscire per andare in banca, può uscire per andare alla posta, può uscire per andare a fare la spesa, può uscire per andare a prendersi il caffè, può uscire per fare jogging, può uscire per andare dal medico...
Ora, mi dite, di grazia dove sta la zona rossa? L’assembramento qual è? Facevo l’esempio prima il collega Tammacco. È veramente ridicolo prendere il caffè davanti al bar e sostare davanti alla piazzetta.
Il Presidente Emiliano qualche giorno fa ha detto: “Non prendiamoci in giro, non siamo in grado di controllare. Non si può pretendere ad ogni angolo di strada un uomo in divisa che controlli. Del resto, è imbarazzante anche per l’uomo in divisa, perché ognuno di noi è legittimato da mille situazioni per poter uscire di casa, anche se mi si rompe il cellulare posso andare a cambiare il cellulare o posso sistemare la macchina”. Sembra difficile dover dire a un negozio di abbigliamento, che può naturalmente organizzare i propri ingressi, che non possa lavorare o ad un ristorante che può contingentare i propri ingressi dopo aver fatto investimenti.
A un anno di distanza credo che quella forza che l’assessore Lopalco ha avocato a sé e al Presidente Emiliano in pre-campagna elettorale nell’essere una delle prime Regioni ad aprire, beh, oggi le condizioni sono diverse rispetto a qualche anno fa, rispetto all’anno scorso, dal momento che, nonostante i vaccini, nonostante tutto, ci sono più contagiati e nonostante queste attività siano chiuse da mesi.
Si abbia il coraggio di dire che probabilmente la strategia è sbagliata. Facendo riferimento e appello all’autorevolezza del professor Lopalco e del Presidente Emiliano, probabilmente in Conferenza Stato-Regioni potrà trovare il sostegno anche di quelle Amministrazioni regionali a guida centrodestra, affinché il Governo cambi strategia, perché è difficile dire ai commercianti, ai ristoratori o agli uomini della cultura, dello spettacolo o alle estetiste, ai parrucchieri che stamattina chiedevano le dimissioni del Sindaco di Barletta riempiendo Piazza Moro, diventa difficile dare una risposta. Quel Sindaco non c’entra nulla.
Attenzione, il livello di scontro si sta spostando sul livello locale. Nessuno è andato in soccorso alle Amministrazioni locali per dire: “Guardate, non è nostra responsabilità”.
Allora, quando si cerca in ogni modo di comunicare ed essere presenti su tutti i media, perché invitati o perché magari si ritiene di essere delle persone autorevoli, va tutto bene, purché il tutto abbia un obiettivo, cioè quello di non scaricare ai livelli inferiori determinate scelte, perché il vigile urbano, comandato dal Sindaco, diretto dal Sindaco, è quasi costretto a dover multare chi sta lavorando con la mezza saracinesca. Però, siccome non si parla più di ristori regionali, non si parla più di interventi economici regionali, pure l’anno scorso, nel mese di maggio, a due mesi dal lockdown, dopo il provvedimento del Cura Italia, abbiamo fatto la fila per fare proposte affinché venissero utilizzati al meglio anche gli avanzi di amministrazione della Regione Puglia. Sarà perché eravamo in fase preelettorale? Non voglio pensare a questo. Però, non se ne parla più. E diventa difficile dire alla gente che esce per mille ragioni: no, non puoi andare al bar, non puoi andare in palestra, seppur da soli. Ecco che la mozione va votata, se non altro per un riconoscimento di autorevolezza del Presidente Emiliano, attualmente eletto Vicepresidente, e del professor Lopalco quale professioniste. Altrimenti, se si vota contro, vuol dire che non crediamo nel bene loro e nemmeno nei loro ruoli.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO
Grazie, Presidente.
Il nostro voto è favorevole, perché chiaramente riteniamo opportuno iniziare a proporre soluzioni che ci portino finalmente a una normalità, a un ritorno alla normalità. Se per l’assessore Lopalco va tutto bene come campagna vaccinale, non vedo perché non dobbiamo pensare a predisporre un piano per l’apertura almeno per i vaccinati, anche se sono d’accordo con il collega Tammacco, è un po’ limitativo. Vedendo oltretutto le tante contraddizioni e i paradossi che viviamo ogni giorno, insomma penso sia arrivato il momento di allargare questa possibilità a queste imprese di ritornare a lavorare, proprio perché non abbiamo altre soluzioni. Abbiamo sentito parlare di ristori, abbiamo sentito parlare di tante ipotesi, ma che al momento stanno mancando, quindi abbiamo settori veramente in grandissima difficoltà.
Noi cerchiamo di capire e di dare una mano un po’ a tutti, non ci siamo mai posti in termini negativi, e volevo anche rifarmi alle parole del Presidente Emiliano di oggi. Noi abbiamo sempre provato a dare dei contributi nell’interesse della popolazione, dei cittadini, dei nostri conterranei. Quindi, su questa questione noi voteremo a favore, anche per dare un segnale forte a chi ne ha bisogno. Poi troveremo insieme il modo in qualche maniera.
Sul fatto dei vaccini, però, mi permetta, assessore Lopalco, di non concordare, perché quello che si vive negli hub, vicino agli hub non è proprio tutto rose e fiori, anzi si vive una situazione di disagio veramente incredibile, file enormi di persone che attendono senza nessuna certezza. Oggi sono andato a verificare di persona in due hub della mia città, a Lecce, presso il palazzetto dello sport di via Caduti di Nassiriya, nelle vicinanze di via Merine, e sono andato anche presso il Museo Castromediano, e posso dirle con cognizione di causa che c’erano persone in sofferenza. Poi abbiamo avuto questa bella idea di far suonare la musica classica e sinfonica all’interno di questi hub nel Museo Castromediano, è sicuramente una bella idea, però, per quello che succede fuori, altro che musica. Oggi, per fortuna, non ha piovuto, ma la gente era lì al vento, al freddo, al sole. Erano tutte persone molto grandi. Sinceramente io ho ascoltato la loro rabbia, la loro anche insoddisfazione di come stessero andando le cose. Poche certezze e tanti dubbi, domande su domande, risposte che non arrivavano o che venivano comunque affidate a dei bravi, bravissimi ragazzi della Protezione civile, ma che non sapevano, in fondo, che risposte dare.
Così non va bene. C’erano persone in sofferenza. Questo non va bene.
La cosa che più mi dà noia è quando sento l’assessore che ci racconta che va tutto bene, quando così non è. Vorremmo una volta, una volta soltanto, assessore, sentirle dire: “Ci impegneremo a migliorare. Faremo di tutto per evitare disagi. Le cose non vanno bene, ma diamoci tutti da fare”. Tutto è perfettibile, ma sinceramente l’“io” predominante dell’assessore Lopalco continua a dirci che le cose vanno bene quando bene sicuramente non vanno.
Spero che veramente tutto passi presto, che si ricominci a far vivere le persone. Diamo agli operatori commerciali la possibilità di continuare o di ricominciare a produrre. Rispettiamo, chiaramente, i protocolli. È vero, ha ragione il collega. Non ricordo chi ci ha parlato di coraggio. Se in un momento, lo scorso anno, l’assessore Lopalco, che non era assessore, ma era consigliere del Presidente, ha dato più volte indicazioni anche coraggiose, bene, si ritorni a quel modello, a quel sistema, a quello stile, perché la gente non ne può più. È ora che il Presidente Emiliano, Vicepresidente della Conferenza Stato-Regioni, può contare maggiormente sul suo peso politico. Noi su questo daremo il massimo del sostegno, perché crediamo realmente che anche in questo caso la Regione possa essere apripista con delle iniziative che portino nelle condizioni la gente di ritornare a lavorare e a vivere.
Grazie per la parola, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Stefano Lacatena. Prego, Presidente.
Non la sentiamo.
Speaker : LACATENA
Saluto il Presidente Emiliano, l’assessore Lopalco e tutti i colleghi consiglieri.
Parto facendo gli auguri di buon lavoro e un “in bocca al lupo” al Vicepresidente della Conferenza Stato-Regioni. Credo che lì abbia un ruolo importante da svolgere, ossia quello di difendere soprattutto le [...] sud. Credo che in questo momento ci sia bisogno di grande forza. Ecco perché è giusto quello che è stato detto in precedenza da alcuni consiglieri. Quale luogo migliore se non questo? In questo momento…
Speaker : PRESIDENTE
Non la sentiamo bene. La sentiamo a scatti.
Adesso si sente bene.
Speaker : LACATENA
Okay, perfetto. Qua gli strumenti informatici…
Quale momento storico migliore per iniziare a programmare? Quello che suggerisco è vedere le mozioni e le proposte non come momento di confronto duro, ma come un momento di confronto costruttivo, soprattutto quando i temi riguardano la pandemia. L’idea che sottende questa mozione e credo di interpretare sia il pensiero del consigliere Bellomo, ma il pensiero di tutti i consiglieri regionali, è la volontà di stimolare il Governo regionale a una programmazione condivisa dell’apertura, della gestione della pandemia e del Covid.
L’idea è quella della programmazione, perché è vero che l’assessore ci parla di forza di infrazione, Piano vaccinale, RTI, tutti temi che probabilmente ai più sono sconosciuti, ma abbiamo imparato a conoscere grazie anche alla sua esperienza e competenza, ma è altrettanto vero che quello che si sta reclamando in questo momento è la programmazione; programmazione nelle riaperture, programmazione nei protocolli, programmazione della necessità di dare risposte concrete ai territori. Noi dobbiamo avere la capacità di dare la speranza alle persone, che non è legata semplicemente al piano vaccinale, ma ci vuole anche un piano delle riaperture, ci vuole un piano dei ristori regionali.
Quello che stiamo facendo in questo momento è quello che inizialmente probabilmente il Presidente Emiliano non ha colto, la volontà di tutti i consiglieri di dare un contributo. Io ho capito il suo sfogo nell’intervento iniziale, ma avrei voluto e auspicato che lui… [...]
… consiglieri di minoranza, relegati dal voto a questo ruolo, e lo sappiamo bene.
Rispetto alle questioni economiche, rispetto alle statistiche, [...] commercianti [...] una possibilità, una prospettiva è quella di contributo. Questo è il motivo. Ecco perché invito molto sommessamente [...] professor Lopalco di avere un atteggiamento più aperto al confronto e al dialogo piuttosto che all’arrocco.
Noi siamo convinti [...] campo gestionale pandemico, però la politica lo ha chiamato a rivestire altre sfumature. In queste sfumature noi vorremmo essere partecipi, vorremmo collaborare [...] i territori.
Noi [...] che ha raccontato benissimo nel suo intervento, quella parte più […] io ho partecipato, come tutti quanti noi, a una manifestazione dei commercianti ambulanti e il grido di dolore che viene da quelle persone è drammatico, perché non riusciamo a spiegare loro perché il mercato ortofrutticolo può lavorare e il mercato delle altre attività e degli altri prodotti non può lavorare. Diventa veramente difficile. E l’unico modo che abbiamo per spiegare a queste persone che stiamo venendo fuori da questa situazione drammatica è dargli una prospettiva, e la prospettiva la troviamo sia nel piano vaccinale sia soprattutto nel piano delle riaperture. Ha raccontato benissimo: ad aprile dell’anno scorso abbiamo fatto decine di riunioni, anche come Comune io ho partecipato, per le aperture degli stabilimenti balneari. Ma quantomeno si ragionava di riaperture. Oggi non abbiamo ancora chiaro, sia a livello nazionale che a livello regionale, quali sono gli intendimenti, quali sono le modalità di riapertura. Se noi vogliamo ridare una speranza e soprattutto ridare dignità al ruolo che siamo chiamati a rivestire, assessore Lopalco, venga fuori dall’arrocco e dalla convinzione che tutto quello che lei dice è vero. Si provi a confrontare su alcune dinamiche e probabilmente i consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione le potranno raccontare in maniera diversa, le potranno suggerire in maniera diversa.
So di uscire un attimo fuori tema, ma siccome è stato trattato da tutti lo farò: piano vaccinale. È vero che, ieri, ci sono state 25.000 dosi, però è altrettanto vero – probabilmente lo saprà l’assessore – che il metodo di prenotazione sul sito non ha funzionato benissimo. Quindi, i sindaci, su suggerimento dell’assessorato e delle ASL, sono stati costretti a chiamare last minute le persone. È questo che non funziona. Quello che vorremmo è che lei ci coinvolgesse di più in queste dinamiche.
Per esempio, dalla mia modesta esperienza la prima cosa che avrei fatto è coinvolgere attivamente i sindaci. Ogni singolo sindaco della Puglia andava coinvolto. Ogni singolo sindaco le dà la possibilità di avere una contezza e una cognizione dei territori capillare e le consente di avvicinarsi notevolmente al territorio. Ma soprattutto è il sindaco che conosce il suo territorio, è il sindaco che può chiamare le associazioni di volontariato, è il sindaco che può chiamare i medici a rapporti, è il sindaco che può chiamare gli infermieri.
Quello che vogliamo fare – Presidente Emiliano, mi auguro che stia sentendo – è dare una mano a questa Regione, è dare una mano al Presidente Emiliano e all’assessore Lopalco. Alcune volte probabilmente siamo durissimi sugli organi di stampa, ma lo siamo semplicemente per sollecitare un dibattito, lo siamo semplicemente perché rivendichiamo un ruolo in questa Regione, che è quello di dare un contributo in un momento di guerra. Noi stiamo vivendo una guerra, non stiamo gestendo l’ordinarietà, non stiamo rappresentando punti di vista su una pianificazione finanziaria. Noi stiamo vivendo uno dei peggiori momenti dal dopoguerra ad oggi. Anzi, forse il peggiore momento dal dopoguerra ad oggi. Quindi, rivendichiamo un Governo non di unità nazionale, perché sembrerebbe ormai scimmiottare ciò che accade da altre parti. Le diamo la piena disponibilità ai ragionamenti sulle cose da fare, sulle operazioni da mettere in campo, sugli impegni da assumere. Noi non pensiamo di stare sul balcone, come diceva don Tonino Bello, a giudicare gli altri. È il lavoro più facile. La maggior parte dei consiglieri regionali qui ha avuto esperienze di Governo a qualsiasi livello.
Sappiamo benissimo il dramma e le difficoltà che si stanno vivendo in questo momento nella gestione pandemica. Quello che le diciamo è che noi siamo a disposizione per ragionare sulle soluzioni, sulle proposte. Probabilmente, tra dieci fesserie che potremmo dire, una sarà buona a risolvere un problema.
Ecco perché io voterò convintamente questa mozione, non per il merito, ma per la volontà rappresentata dal consigliere Bellomo di dare un contributo teso a pianificare le riaperture, teso a dare una speranza. Noi sappiamo che non c’è la soluzione, ma accendiamo la speranza.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tutolo. Presidente Tutolo, prego.
Consigliere Tutolo, tocca a lei.
No, non la sentiamo.
Speaker : TUTOLO
Grazie, Presidente.
Il mio concetto è che una speranza bisogna darla a questi cristiani. Noi che facciamo politica dobbiamo dare un messaggio, anche quello che può sembrare scontato, ma scontato non è. Spesso c’è bisogno di ascoltare un messaggio di speranza, un messaggio che dia una prospettiva. È come quando facciamo campagna elettorale. Quando facciamo campagna elettorale diciamo le cose più scontate del mondo. Diciamo che cercheremo di migliorare. È quella la mission. Glielo dobbiamo dire, glielo dobbiamo saper dire.
In questo caso è la stessa cosa. Noi facciamo politica. Dobbiamo dare dei messaggi a quelle migliaia di persone che hanno un estremo bisogno di sentirsi dire che loro hanno una prospettiva. Io propongo di migliorare questa mozione. Ad esempio, non a chi ha fatto il test anti-Covid, ma magari a chi ha fatto il vaccino. Sempre con rigidi protocolli che deve individuare il CTS, quindi lo Stato. Ma un messaggio di speranza lo dobbiamo dare a questi cristiani. Alla fine, diciamo sempre “no” anche a proposte che sono assolutamente, a mio avviso, sensate. Ripeto, è un messaggio politico che noi andiamo a dare. Sennò diventa difficile anche parlare con queste persone. È chiaro che se non c’è la certezza del 100 per cento della copertura con il tampone e non c’è con il vaccino, che gli diciamo a questi? Scusate, cambiate mestiere, perché insomma alla fine qua non c’è certezza? Io penso che un messaggio di speranza bisogna darlo. Ripeto, con il vaccino fatto e con un protocollo serio, rigido, credo che la cosa si possa fare.
Comunque demandiamo al CTS. Penso che un messaggio di speranza noi dobbiamo darlo, abbiamo l’obbligo di darlo. È il mio pensiero questo. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Consigliere Splendido, prego. Ha la parola.
Speaker : SPLENDIDO
Grazie della parola, Presidente.
Oggi sono l’uomo che dipende da Wikipedia. Apro Wikipedia e leggo cos’è una mozione: la mozione è un testo sottoposto al voto in un’Assemblea elettiva, teso a indirizzare la politica del Governo su un determinato argomento. È, quindi, il principale strumento dell’attività di indirizzo politico degli organi rappresentativi nei confronti del potere esecutivo.
Ovviamente l’ho letto per me, perché sono certo che ciascuno di voi conosceva comunque il significato.
Ho chiuso il mio precedente intervento dicendo che “coraggio” non vuol dire imprudenza, e credo che anche l’assessore abbia condiviso questo mio pensiero.
L’assessore, alla fine, dal tenore del suo discorso ho capito che in fin dei conti è d’accordo con questa nostra mozione. Noi non stiamo dicendo “apriamo tutto” come in un saloon, dove è consentito l’accesso e l’apertura a tutto e a tutti. Cerchiamo di avere coraggio e non imprudenza.
Cerchiamo, quindi, di obbligare in maniera di prospettiva il Governo regionale affinché comunque ci sia un piano per la riapertura. Non diciamo “Apriamo adesso”, non diciamo oggi, che siamo in zona rossa, di aprire indiscriminatamente in questo determinato momento. Noi obblighiamo il Governo a pensare alla riapertura. Siccome anche l’assessore ha detto e ha enunciato che è d’accordo in prospettiva, perché non votarla? Perché il Governo dà parere negativo? Perché la maggioranza non vota questa mozione? È una mozione, alla fine…
Non vorrei che ci fosse la solita contrapposizione tra maggioranza e opposizione, che obbliga la maggioranza a bocciare sic et simpliciter quelle che sono le mozioni o comunque i provvedimenti che comunque l’opposizione vuole comunque portare al Governo, perché […] ha parlato di spirito collaborativo, ma proprio in ragione di questo spirito noi chiediamo che venga approvata la mozione, anche con le modifiche che il Presidente Tutolo comunque ha enunciato, con le modifiche che vorrà apportare anche l’assessore Lopalco, ci mancherebbe altro. È una mozione che obbliga il Governo ed è giusto che il Governo possa metterci mano. Tutto qui.
Presidente, mi consenta, ma solo perché è una questione che ha aperto l’assessore Lopalco, che ha parlato per due minuti dei vaccini, di dire una cosa all’assessore Lopalco, perché è un argomento importantissimo quello dei vaccini. Ho visto che ieri è successo un po’ di tutto in ogni parte d’Italia, ma soprattutto anche nella nostra regione. Personalmente mi sono recato presso i centri vaccinali per verificare una situazione disastrosa dei centri stessi. Io comprendo che il Generale Figliuolo ha detto “liberatevi dei vaccini, tutti, altrimenti non vi manderemo gli altri”, quindi mi rendo anche conto del perché è stata emanata la prima circolare a firma Lopalco. Però, mi viene il dubbio: secondo me, la seconda circolare ha creato ancor più confusione dal punto di vista organizzativo. È vero che ha specificato meglio il contenuto della prima, in ragione ovviamente anche di quelli che erano stati i dubbi dei dirigenti delle ASL, così come dei sindaci, ma è anche vero che questa ha creato ancor più confusione, semmai ce ne fosse bisogno.
Perché dico questo? Perché, ad esempio, è successo nella provincia di Foggia, ma vado a rappresentare questa situazione che sicuramente riguarda tutta la regione, ma lo dico a livello costruttivo e collaborativo perché voglio che l’assessore Lopalco ne prenda atto, affinché non si ripeta più, ho trovato delle persone che avevano delle prenotazioni perché soggetti a rischio, si usa chiamarli caregiver, io li chiamo familiari di soggetti bisognosi (preferisco l’italiano), soggetti che avevano prenotazioni che sono stati scavalcati oppure costretti a effettuare file interminabili da soggetti che erano andati lì senza le prenotazioni in ragione di questa seconda interpretazione di questa seconda circolare dell’assessore Lopalco. Ecco, questo, assessore, ha creato tanta confusione.
Io, ieri, non ho voluto cavalcare l’onda di coloro i quali si sono buttati contro la sua persona, perché mi rendo conto che oggi fare è più difficile di non fare, comunque mi permetto di sottolineare e rappresentare che ho personalmente ringraziato gli operatori sanitari. Ad esempio, al Don Uva di Foggia si è creata una stanza triage dove addirittura c’era una chiesetta proprio per soddisfare al meglio le esigenze dell’utenza che è stata costretta a file interminabili.
In ordine, invece, al concetto di AstraZeneca, che forse, stando a quello che ci ha detto il nostro assessore, l’assessore Lopalco, è l’unico vaccino ancora esistente in Puglia, io consiglio una campagna informativa affinché si informi la cittadinanza ‒ non sono un medico, ma mi sono informato; sarei contento di sentire il parere dell’assessore ‒ che il rischio di mortalità a seguito di una somministrazione del vaccino AstraZeneca è pari o più o meno simile a quello degli altri vaccini: uno su un milione. Questo dovremmo far capire all’utenza.
Dobbiamo far capire all’utenza che, se un soggetto va ad effettuare una TAC con mezzo di contrasto, il mezzo di contrasto può provocare la morte di cinque pazienti su un milione. Quindi, cinque volte superiore all’uso di AstraZeneca, che comunque rimane il vaccino più importante. È stato utilizzato nella campagna vaccinale in Inghilterra. È un vaccino che prevedeva la somministrazione di una sola dose. Adesso si è capito, in corso di lavoro, che necessita di una seconda dose da somministrare, da inoculare dopo tre mesi. È un vaccino importante, un vaccino che ha rischi simili o comunque pari a quella degli altri vaccini.
Propongo all’assessore di avviare una campagna di informazione, anche sulla base di quello che ha enunciato. I rischi sono bassissimi e sono inferiori cinque volte rispetto a un mezzo di contrasto quando andiamo ad effettuare una TAC.
Grazie dell’attenzione.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere Splendido.
Consigliere Galante, prego.
Speaker : GALANTE
Grazie, Presidente.
Parlo anche a nome del Gruppo. Innanzitutto voteremo ‒ purtroppo, devo dire ‒ contro questa mozione, ma ci stiamo affidando... Dopo l’intervento dell’assessore Lopalco, che ha specificato nel dettaglio e ha informato correttamente anche dicendo che quello di oggi è un dibattito importante, che i cittadini potranno apprendere, capire, comprendere perché ci sono delle difficoltà, perché ci sono dei ritardi, perché ci sono state delle scelte, e sta chiedendo di ritirare questa mozione perché non serve essenzialmente a nulla. Serve semplicemente a ribadire all’assessore di continuare a fare quello che sta facendo, per quello che mi sembra di capire.
Quello che voglio dire è che mi dispiace e mi preoccupa, sempre se fino alla fine il collega Bellomo non voglia effettivamente ritirare questa mozione, perché, secondo me, creeremo ancora più confusione nei cittadini, per come sono adesso, per com’è lo stato d’animo di tutti i commercianti, che soffrono tantissimo e stanno rischiando veramente la loro vita futura a livello di attività commerciale e ci sono persone che vogliono e persone che non vogliono aprire. Tutti stiamo vivendo sul territorio questa angoscia e questa situazione.
Credo che [...] la mozione. L’impegno c’è, il lavoro c’è e c’è un Comitato centrale, c’è un Comitato tecnico scientifico che si sta occupando di questi [...].
Credo che questa mozione vada solo nel verso di [...] determinata categoria di persone che sono disperate e quindi si stanno aizzando gli stati d’animo in questo momento, che sono molto [...].
Credo che sia invece opportuno, da parte di tutta l’Assemblea, in questo momento, di tutto il Consiglio, dare ascolto all’assessore [...] quello che sta accadendo, perché penso che tutti siamo d’accordo nel voler quanto prima far riaprire queste attività nel massimo della sicurezza. [...] parola e mettendo o rimandando anzi…
Addirittura è paradossale che dopo questa mozione si metta adesso quel passaggio che dice “sempre se il CTS vuole, può o ci dice di aprire”. Saremo costretti, se si va avanti, a votare contro, ma è importante che i cittadini sappiano che il nostro non è un voto contro a voler riaprire certe attività, ma è perché ci stiamo attenendo alla scienza in questo momento, che sta facendo dei percorsi fondamentali di tutela di tutti, quindi non solo di chi è vaccinato, non solo di chi non è vaccinato, non solo di chi ha un’attività commerciale. Si rischia che domani mattina giornali e televisioni possano uscire anche con articoli dove c’è chi è contro e chi è a favore. Quindi, io penso che – lo dico anche io, perciò intervenivo – sarebbe opportuno ritirare questa mozione e porci tutti quanti in un’ottica diversa, dove stiamo dicendo che stiamo andando tutti nella stessa direzione, a tutela delle attività commerciali e della salute delle persone. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Consigliere Giacomo Conserva, prego.
Speaker : STELLATO
Presidente, io sono da un po’ di tempo in attesa. Se mi date la parola…
Speaker : PRESIDENTE
Chi è? Massimiliano Stellato? Si è prenotato subito dopo Conserva. È registrato.
Speaker : CONSERVA
Io mi sono prenotato prima.
Speaker : PRESIDENTE
Non sento più niente. Risultano registrate le due prenotazioni, prima Conserva e poi Stellato. Adesso non vedo più Conserva.
Speaker : INTERVENTO
Presidente, posso soltanto dire che si deve considerare apposta anche la mia firma e quella degli altri consiglieri, ovviamente, sotto la nuova stesura del Presidente Bellomo.
Speaker : PRESIDENTE
Okay, senz’altro. Grazie. Vale per tutti, tutti hanno ascoltato.
Il consigliere Conserva non lo ritrovo più tra le registrazioni, quindi prego, Presidente Stellato.
Speaker : CONSERVA
Ci sono, Presidente. Sono Conserva.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : CONSERVA
Io vorrei ribadire per l’ennesima volta che mi dispiace il messaggio che ha inviato l’assessore Lopalco nel dare il proprio indirizzo di governo negativo a quella che è stata la mozione da noi presentata. Mi dispiace che anche il Movimento 5 Stelle ha sicuramente mal interpretato il senso e il fine di questa mozione.
Si tratta – lo ribadisco per l’ennesima volta, così come hanno detto più consiglieri – di una mozione indirizzata a uno dei settori più calmierati e più colpiti in questo momento storico, una mozione che inietta una sorta di fiducia futura, anche perché traducendo letteralmente… Una volta per tutte voglio chiarire anche all’assessore, Lopalco che è normale…
Speaker : PRESIDENTE
L’abbiamo persa. Consigliere Conserva, non sentiamo più niente. Ed evidentemente anche lei non ci sente. Consigliere Conserva, non la sentiamo, da un po’. Le manca la connessione corretta, evidentemente.
Va bene, diamo la parola al Presidente Stellato, poi…
Speaker : CONSERVA
Presidente, mi sentite? Sono sempre Conserva. Posso finire?
Speaker : PRESIDENTE
Sì, certo, può finire. Scusi, Presidente Stellato, lasciamo finire il consigliere Conserva.
Speaker : CONSERVA
Dicevo – non so se avete eseguito il passaggio – che era in re ipsa: la conditio sine qua non è che le condizioni epidemiologiche per aprire devono essere favorevoli. È chiaro che mai alcuno si sognerebbe di aprire le attività di ristorazione, bar, pub e pasticcerie in zona rossa. Quindi, dicevo che questo indirizzo è lungimirante e ottimista.
Mi dispiace, ho tanta stima nei confronti dell’assessore Lopalco quale dottore, quale grande professionista, quale professore. Però, ripeto, lui ricopre in questo momento storico il ruolo di assessore e di manager della Regione Puglia. Mi dispiace che continui a smentire quelle che sono le statistiche ad oggi presenti [...] quella che è la vera verità di quello che sta accadendo in Puglia. Quando ci viene a dire che la scorsa estate, lo scorso anno ha avuto il coraggio di riaprire, ci rendiamo conto che parlavamo di una situazione epidemiologica ben diversa rispetto a quella attuale.
Quando lo sento parlare, l’assessore Lopalco si autoproclama. Come Narciso. Non so se conoscete il mito [...].
Speaker : PRESIDENTE
Consigliere, non la sentiamo più.
Speaker : CONSERVA
[...] greco di Narciso, che [...].
Speaker : PRESIDENTE
Consigliere, non la sentiamo.
Speaker : CONSERVA
[...] enorme stima che ho nei confronti del professor Lopalco, però [...] il lavoro posto in essere in questi mesi. Chiaramente, così come ho detto prima, fa acqua da tutte le parti. Fa acqua quella che è stata la pianificazione della rete ospedaliera. Mi dispiace dirlo. Io l’altro giorno in audizione ho parlato con il dottor Rossi per la Provincia di Taranto. Ad oggi tutti i posti letto di Medicina risultano occupati. [...] soprattutto...
Mi sentite?
Speaker : PRESIDENTE
La sentiamo.
Speaker : CONSERVA
Soprattutto, dicevo, [...] una sbagliata pianificazione della rete ospedaliera anche [...].
Speaker : PRESIDENTE
Consigliere, abbiamo inteso il senso del suo intervento, però la connessione non va bene. Ci è sembrato di capire che lei è favorevole alla mozione, per tutta una serie di ragioni che abbiamo inteso.
La parola al Presidente Stellato. Prego, Presidente Stellato.
Speaker : STELLATO
Grazie, Presidente.
Io ho fatto e faccio parte di altri Consigli, altre importanti Assise ed Assemblee. Quando esco o qualcuno dei componenti esce fuori tema bisognerebbe, Presidente, mi perdoni, trovare un modo, anche dal punto di vista regolamentare, per richiamare al rispetto del punto all’ordine del giorno, perché se oggi noi con la mozione Bellomo e altri dovevamo discutere di favorire per i pubblici esercizi la possibilità di svolgere l’attività di somministrazione di cibi e bevande in favore di soggetti che si sono sottoposti a test Covid e sono risultati negativi…
Attenzione, un attimo. L’80 per cento degli interventi che si sono susseguiti nel tempo sono stati sulla modifica della rete ospedaliera, sul fatto che non sono arrivati i vaccini, che c’è gente in fila, c’è un caos, che nulla hanno a che vedere con il titolo della mozione. Vi giuro che mi fermerò, così come richiamato, al titolo della mozione.
Coloro che chiedono impegno al Governo sono a sottoscrivere un documento che nel titolo scrive di favorire la possibilità di somministrare bevande e alimenti a coloro che si sono sottoposti al test Covid e sono risultati negativi.
Io ricordo che, l’ho letto nei libri di storia e me l’hanno raccontato, che in passato si metteva un cartello “Vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei”, nel senso che dovremmo indicare fuori dall’esercizio “Vietato l’ingresso a chi non ha in tasca il test Covid negativo”. Mi sembra veramente una cosa che fa rabbrividire al solo pensiero.
Con questo non voglio sottrarmi al fatto che alla domanda “tu vuoi favorire la riapertura di coloro che somministrano cibi e bevande” la risposta è decisamente sì.
Se qui ci soffermiamo al titolo e ad una parte dell’impegno del corpo della mozione, mi sembra assurdo che qualcuno debba entrare solo se è negativo al Covid e gli altri aspettano fuori. Se, per esempio, nella mia famiglia io ho il test Covid negativo e i miei figli sono positivi? Così dividiamo le famiglie o dividiamo le coppie. Mi sembra veramente peregrino parlare di una cosa del genere. Quindi, per questo motivo, per quanto ci riguarda, noi siamo contrari a questa mozione.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Dell’Erba. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : DELL’ERBA
[…] poi sarà compito della […] anche sulla scorta della nostra mozione di adottare un nuovo protocollo affinché si possa tornare a una sorta di normalità.
Ho sentito parlare molto spesso di CTS, è stato sempre chiamato il CTS, ma noi non dobbiamo dimenticare che siamo parte politica e la politica deve avere il coraggio di decidere, deve avere la forza di prendere delle decisioni, anche forti, perché noi siamo qui in rappresentanza dei cittadini e sappiamo oggi cosa vogliono i cittadini, vogliono tornare quanto più velocemente a una normalità, naturalmente rispettando anche i nuovi protocolli, magari più rigidi, ma che si dia la possibilità sia alle attività di aprile sia soprattutto ai cittadini di tornare a una vita più normale possibile, perché la gente è esasperata e ha bisogno di normalità.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, anche per la sintesi, Presidente Dell’Erba.
Il consigliere Tutolo ha scritto che vuole proporre una modifica alla mozione. Se la scrive in chat, possiamo vederla tutti quanti.
Speaker : TUTOLO
Io volevo far presente intanto una cosa. Se non sbaglio, l’ordine del giorno della convocazione probabilmente è sbagliato, perché la mozione parla della popolazione che si è già sottoposta al vaccino anti-Covid, mentre l’ordine del giorno parla di test Covid, che sono due cose completamente diverse.
Speaker : PRESIDENTE
Vale la mozione, comunque.
Speaker : BELLOMO
Presidente, solo per specificare. Obiettivamente la mozione adesso l’ho emendata e la vecchia mozione faceva anche riferimento a chi si era sottoposto a test anti-Covid ed era negativo. Io ho tolto quella parte, l’ho emendata nella maniera in cui potete vedere nel riquadro che è pubblicato. Quindi, non ha torto il consigliere Tutolo, né il titolo era sbagliato, quello dell’ordine del giorno, perché la mia mozione, prima di emendarla, faceva riferimento anche ai test anti-Covid.
Speaker : PRESIDENTE
Ai test anti-Covid, certo.
Speaker : TUTOLO
Io proporrei di sostituire i test Covid con il vaccino anti-Covid-19.
Speaker : PRESIDENTE
È stata già emendata dal Presidente Bellomo in questo senso.
Speaker : TUTOLO
E di estenderla chiaramente non soltanto alle attività di bar e di somministrazione, ma, ripeto, a tutte le attività economiche, con l’aggiunta di un protocollo rigido che possa, se non eliminare, veramente minimizzare l’impatto che ci può essere.
A mio avviso, dopo che ci si è vaccinati tutti e con delle buone misure di sicurezza...
Speaker : BELLOMO
Un attimo. Questa mozione è stata presentata quando la Puglia era in zona arancione. In zona arancione le attività commerciali sono aperte, seppure con una limitazione degli orari secondo le ordinanze sindacali. Invece, le attività di bar e ristoranti sono chiuse. Ecco perché questa mozione faceva riferimento unicamente ai bar e ai ristoranti. Nella fascia arancione ‒ non in quella rossa, in cui speriamo di rimanere ancora per poco ‒ diventa pleonastico “le altre attività”, perché le altre attività sono già aperte con i protocolli che sono già in piedi da diverso tempo.
Speaker : TUTOLO
Non è così. Ad esempio, le piscine sono completamente chiuse, non hanno mai riaperto.
Speaker : BELLOMO
Collega, possiamo emendarlo. Se mi date l’eventuale correzione la facciamo. Io non sono per niente contrario.
Speaker : TUTOLO
Mettiamo altre attività che hanno questo stesso problema. Ripeto, insisto: c’è una bella differenza tra il test anti-Covid e il vaccino. Se nemmeno con la vaccinazione effettuata si può dare questa possibilità, perdonatemi, non so come dire... È chiaro che se il CTS sta lavorando in questa direzione, e non ho motivi per dubitarne, però non abbiamo notizie ufficiali, noi facciamo la nostra parte politica e diciamo: “Guardate, noi auspichiamo questo”.
Speaker : PRESIDENTE
Scusate, noi non possiamo continuare così, però. Non possiamo fare una discussione di questo tipo, con un duetto in Consiglio regionale. Se ci sono delle cose da approfondire, ci sono le Commissioni per approfondirle. Peraltro, l’assessore non lesina mai la sua presenza nella Commissione Sanità. Quindi, se ritenete di approfondire ulteriormente, c’è quella sede. Qui, oggi, però, o votiamo la mozione come emendata da parte...
Speaker : STELLATO
Posso fare una proposta? Sono Stellato.
Speaker : PRESIDENTE
Sì. Prego.
Speaker : STELLATO
Il collega Bellomo avrà registrato anche lui la volontà da parte di tutti di provare a fare qualcosa insieme, ma non fossilizzando soltanto la questione sulla somministrazione di cibi e bevande, né parlando soltanto del test Covid negativo. Probabilmente potremmo scrivere qualcosa insieme tutti quanti all’interno della Commissione competente. Viceversa, il nostro Gruppo, purtroppo, è orientato verso il voto contrario.
Lo volevo dire a beneficio di valutazione, se intende ritirare la mozione per scriverla magari a più mani all’interno della Commissione competente.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Bellomo, dopo tutta questa discussione, raccoglie questo impegno?
Speaker : BELLOMO
Presidente, la mozione io non la ritiro. Se ritengono di fare dei cambiamenti e aggiustamenti, la possiamo sospendere. Facciamo le correzioni che magari loro ritengono di individuare e la sosteniamo. Facciamo le altre mozioni, dopodiché mi danno le eventuali correzioni che loro ritengono opportuno fare e le facciamo.
Speaker : TUTOLO
Posso, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Chi chiede di parlare? Non vi vedo.
Speaker : TUTOLO
Sempre Tutolo. Voglio fare la mia proposta.
Speaker : PRESIDENTE
Faccia la sua proposta.
Speaker : TUTOLO
Grazie.
Vorrei invitare tutti a non farne una questione di principio politico, quindi anche al collega Bellomo vorrei dire che mi sembra ragionevole la proposta di Massimiliano Stellato. Scriverla a quattro mani in Commissione per poter metterci tutto quello che è necessario per dare un senso più compiuto non mi pare una proposta irragionevole. Credo che sia assolutamente condivisibile e spero che venga raccolta. Io sono uno di quelli che sono assolutamente favorevole a una condivisione di questo argomento, ma credo che sia così da parte di tutti. Però, non ne facciamo una questione di principio politico, né da una parte, né dall’altra. Se non è oggi ed è la prossima volta, io credo che siccome sappiamo tutti quanti che non devono essere immediatamente esecutive queste, non è irragionevole, mi pare.
Speaker : BELLOMO
Presidente, posso?
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Bellomo, concludiamo la discussione su questa mozione o con il suo ritiro oppure con l’accoglimento delle proposte che fanno i colleghi.
Speaker : SPLENDIDO
Posso, Presidente, fare una proposta?
Speaker : PRESIDENTE
Lei è Splendido.
Speaker : SPLENDIDO
Sì.
Speaker : PRESIDENTE
Velocemente, la prego.
Speaker : SPLENDIDO
Un telegramma, davvero, giuro.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : SPLENDIDO
Abbiamo ancora un’ora e mezza, Presidente, per potere comunque modificare la mozione, perché allora non utilizzare… Tra l’altro, la proposta è già di per sé, secondo me, ottima. Andiamo a migliorarla con i suggerimenti del Presidente Tutolo e dell’opposizione. Abbiamo ancora un’ora e un quarto. Perché attendere e rimandare il tutto ai lavori della Commissione? Siamo qui riuniti nella massima Assise, la mozione è stata sottoposta ed è oggetto dell’ordine del giorno, quindi ritengo che possiamo lavorarci su. Ecco, un po’ di buona volontà. Tutto qui, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Noi abbiamo una proposta di mozione emendata, abbiamo la rinuncia del Presidente Bellomo a ritirare la mozione, abbiamo il parere negativo del Governo sulla mozione anche come emendata e abbiamo già alcuni Capigruppo che si sono pronunciati rispetto al loro voto, per cui a questo punto rinviare mi sembra inutile.
Vediamo la mozione come emendata da parte del Presidente Bellomo e la mettiamo al voto. Mi sembra che rinviare inutilmente… Le posizioni da parte di tutti sono chiarissime, per cui è inutile a questo punto rinviare ulteriormente. C’è una mozione, il Presidente Bellomo intende confermarla, quindi la mettiamo al voto. Non vi pare? Abbiamo anche il parere del Governo, che si è pronunciato anche sulla mozione emendata.
Speaker : TAMMACCO
Posso, Presidente? Sono Tammacco.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : TAMMACCO
Presidente, per una riflessione sull’emendamento del collega Bellomo.
Ritengo che sia veramente utopistico pensare di offrire l’opportunità solo a coloro i quali hanno fatto il vaccino di poter frequentare bar e ristoranti. Vanno marito e moglie, uno più grande dell’altro, uno si è vaccinato e l’altro no, uno può entrare nel ristorante e l’altro no.
Chiederei al collega Bellomo, giacché dall’altra parte non vi è possibilità di recepire integralmente il discorso che, ripeto, per quanto dice l’assessore, è pleonastico, quini andava rafforzato, e a maggior ragione poteva essere rafforzato da parte di tutti, evitare di limitarlo solo a coloro i quali si sono vaccinati, perché non ha un senso logico. Significa che, se uno ha cinquantacinque anni e l’altro ne ha cinquanta, non so, a fine giugno, inizi di luglio, se andiamo con questo ritmo di vaccinazioni, il rischio è che uno si sia vaccinato e l’altro no.
Piuttosto eliminare solo quella parte che parla di coloro i quali siano risultati negativi dopo aver contratto e sconfitto il virus e lasciare intatta l’opportunità per una persona di potersi anche un giorno prima farsi il tampone, perché quello è un diritto soggettivo. Se uno vuole andare al ristorante, si deve fare il tampone e deve risultare negativo. Altrimenti cosa significherebbe questo tipo di discorso? Se la campagna di vaccinazione dovesse durare o perdurare fino a fine anno, i trentenni e i quarantenni non potrebbero andare nei ristoranti? Non ho capito il senso di far approvare la mozione.
Ritengo che il suo discorso d’origine, eliminata questa parte di coloro i quali sono risultati negativi dopo aver contratto e sconfitto il virus, sia migliore e più realistico.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Mettiamo al voto la mozione, così come emendata dallo stesso Presidente Bellomo.
Speaker : INTERVENTO
Chiedo il voto segreto, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Voto segreto.
Speaker : CAROLI
Presidente, stessa cosa. Mi sono prenotato, ma lei non mi fa mai parlare.
Speaker : PRESIDENTE
Scusi, consigliere Caroli, non l’ho vista.
È il destino riservato al consigliere Splendido. Mi dispiace. Gliel’ha sottratto.
Speaker : SPLENDIDO
Presidente, non nomini il mio nome invano.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, consigliere Caroli. La prego, però, velocemente. Questa mozione è stata discussa in tutte le salse. Prego.
Speaker : CAROLI
Capisco che siamo fuori ora, però bisogna un attimino parametrare la data in cui è stata presentata la mozione [...], la volontà che [...] e la volontà di volerla attualizzare. Rispetto a questo, probabilmente noi non riusciremo a trovare l’optimum, però ritengo che la finalità della mozione debba essere tenuta in considerazione. In un certo qual modo, già a febbraio si è ritenuto di poter essere antesignani, di poter anticipare i tempi.
Rispetto a questo, non riesco a capire quali problemi possano portare la maggioranza a non votare questa mozione. Non sicuramente la preclusione paragonata e trattata alla stregua delle preclusioni previste per [...] da parte del collega. Io vedo la volontà di voler solo ed esclusivamente anticipare i tempi e al contempo è importante la volontà di voler attualizzare a tutto quanto è accaduto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Adesso procediamo al voto.
Speaker : INTERVENTO
Presidente, ho chiesto il voto segreto.
Speaker : PRESIDENTE
Se lo ha chiesto solo lei, la richiesta non è accoglibile.
Speaker : ZULLO
Mi aggiungo io e tutto il mio Gruppo. Sono Zullo.
Speaker : INTERVENTO
Anche noi, Presidente.
Speaker : BELLOMO
Anche Bellomo con tutto il Gruppo della Lega.
Speaker : INTERVENTO
Stavo dicendo proprio questo. Bellomo…
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Procediamo con il voto segreto.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti?
Io leggo che hanno votato 45 su 49. Bisogna aggiungere il consigliere Gatta, il nostro Segretario. Quindi, 46 su 49.
La votazione è chiusa.
Totale votanti 46, favorevoli 18, il consigliere Gatta è favorevole, quindi favorevoli 19, contrari 26, 1 astenuto, 6 assenti. La mozione è respinta.
Prima di passare alle interrogazioni, vi devo chiedere un minuto di ascolto, qualche minuto di ascolto di un ricordo al quale tengo moltissimo e per il quale stavo preparando un’iniziativa da tenersi qui, in Consiglio regionale. Ma mi farà piacere condividere l’organizzazione di questa iniziativa con i colleghi di Taranto e con i colleghi di partito della sindaca che purtroppo non è più con noi.
Con Rossana Di Bello, Taranto e la Puglia tutta perdono una grande donna. Eletta in Regione nel 1995, è stata assessora regionale con delega al turismo e alla cultura, e poi all’industria e al commercio. È stata la prima sindaca della sua città e la seconda sindaca di Puglia, ma io non credo che la gente l’amasse per i suoi ruoli, l’amava per la passione e l’attenzione costante per il suo territorio, un amore incondizionato, che ha sempre dimostrato. Ricordate con me che, nel maggio 2001, firmò l’ordinanza per sospendere l’attività produttiva nel reparto cokeria dell’Ilva, uno dei più inquinanti dello stabilimento siderurgico tarantino, mostrando un grande coraggio, che all’epoca in pochi avevano avuto.
Rossana era una donna forte del sud e ha segnato e caratterizzato un periodo storico della sua città e della nostra regione, un periodo che nessuno di noi dimenticherà.
Per questa ragione sentiamo il dovere di onorarla in questa sala, nel nostro Consiglio regionale, con un’iniziativa apposita, fatta per ricordarla, ma anche per ricordare il contesto nel quale ha vissuto.
A sua figlia Claudia, a suo marito, alla sua famiglia il pensiero più caro di questa Amministrazione regionale, tutta.
Osserviamo un minuto di silenzio.
(L’Assemblea osserva un minuto di raccoglimento)
Grazie a tutti.
Passiamo alle interrogazioni seguendo l’ordine di cui all’ordine del giorno, che poi è l’ordine cronologico di arrivo delle interrogazioni.
La prima interrogazione è del consigliere Splendido.
Oggi è pieno protagonista, consigliere.
Lei ha avuto risposta scritta dall’assessore Lopalco. È soddisfatto?
Speaker : SPLENDIDO
Sì, sono protagonista anche grazie a Wikipedia. Altrimenti non riuscirei ad esserlo.
Presidente, volevo prima rivolgerle una domanda. Ovviamente tutte le mozioni sono interessanti e meritevoli di essere discusse. Però, le chiedo, la mozione n. 18, che ho proposto io, sulla tutela del pomodoro, siccome abbiamo sessanta giorni di tempo dal momento in cui c’è stata la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della richiesta IGP da parte della Campania, faremo in tempo ad inserirla in un prossimo Consiglio? È importante per il territorio, per la regione, Presidente. Il 90 per cento del pomodoro lungo viene prodotto in provincia di Foggia e vogliono scipparci per l’ennesima volta il marchio IGP. Già, devo dire, sono sincero, il Presidente Emiliano nella scorsa legislatura si era occupato di questa vicenda, così come dalle parole che ho appreso dalla stampa, dai mass media, lo stesso assessore Pentassuglia pare voglia comunque fare opposizione.
Al di là di essere stato tranquillizzato dalle interviste, volevo sapere se faremo in tempo, eventualmente. Che cronoprogramma ha lei, Presidente, per questa mozione?
Speaker : PRESIDENTE
Il prossimo Consiglio sulle mozioni sarà di là da venire. Quindi, se ci sono trenta giorni no. Però potrebbe...
Speaker : SPLENDIDO
Sessanta giorni, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Sicuramente a maggio facciamo un altro Consiglio sulle mozioni. Decida lei. O preferisce aspettare che la mozione si discuta in quella sede oppure potrebbe chiedere, attraverso un’audizione dell’assessore in Commissione, e ottenere dalla Commissione una...
Speaker : SPLENDIDO
Va bene, Presidente. Mi sentirò separatamente con l’assessore. Ripeto: ho già ascoltato alcune sue interviste, quindi mi sono anche tranquillizzato in tal senso. Successivamente alla mia mozione lui ha rappresentato immediatamente…
Speaker : PRESIDENTE
Lo abbiamo ascoltato pure noi.
Speaker : SPLENDIDO
Poi ragionerò sul da farsi.
Passiamo all’interrogazione, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Sì, certo. Lei ha avuto la risposta scritta dall’assessore Lopalco.
Speaker : SPLENDIDO
Sì, Presidente. Voglio soltanto esternarle questo. Ho avuto la risposta scritta. Non mi soddisfa perché dal punto di vista di cronologico, la risposta dell’assessore Lopalco non risponde esattamente a quella che è stata la situazione che si è venuta a creare in Vico del Gargano.
Continuare sull’interrogazione non serve a nulla. Dico soltanto che episodi come quello accaduto a Vico e l’inefficienza così come è accaduto a Vico ha causato e potrebbe aver causato anche un aumento della pandemia in Puglia. Soltanto un po’ più di attenzione. Ripeto, non sono soddisfatto, però non ho domande da rivolgere all’assessore, a parte la circostanza che devo rappresentare a lei e a tutto il Consiglio, allo stesso assessore, che la risposta non rispetta esattamente l’elemento temporale, così come si sono succeduti i fatti. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Grazie a lei. C’è l’assessore Lopalco. Se vuole dare dei chiarimenti in merito, può intervenire. Diversamente, andiamo avanti.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Grazie, Presidente. Non ho niente da aggiungere. Ho semplicemente richiesto immediatamente una relazione scritta e dettagliata sull’accaduto. Quella che io ho riportato come risposta alla interrogazione è esattamente quanto mi ha riferito il direttore generale della ASL. Per cui, se i fatti non corrispondono al vero, purtroppo, ho soltanto riferito quello che mi è stato raccontato da chi ha svolto le indagini epidemiologiche su quell’evento. Non ho modo di verificare se le date siano quelle precise. Però, tengo oggettivamente a credere un po’ a chi effettivamente ha svolto l’indagine. Però, accolgo, ovviamente, come del resto abbiamo sempre fatto, l’invito ad essere sempre vicini e controllare il più possibile la situazione epidemiologica. Lo si fa con la sorveglianza, lo si fa con le indagini. Per il controllo della pandemia, davvero noi ce l’abbiamo messa tutta.
Speaker : SPLENDIDO
Posso, Presidente? Soltanto un ringraziamento all’assessore.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : SPLENDIDO
Infatti, assessore, come vede, non le ho chiesto ulteriori spiegazioni, perché mi rendo conto che lei non può essere onnisciente. C’era qualcuno che si riusciva a duplicare e si chiamava Padre Pio dalle parti mie. Lei sicuramente non è ancora diventato Santo. Mi rendo conto, per questo la mia interrogazione è finita lì.
Ci tengo anche a precisare, però, assessore, che poi quella vicenda ha visto anche una successiva dipartita di un insegnante di quella scuola. Quindi, ancor di più queste disattenzioni hanno creato nocumento a un piccolo territorio, perché non aver avvisato le mamme dei bambini di una positività esistente all’interno del plesso scolastico è, comunque, una circostanza gravissima. Questo è un dato di fatto, assessore, che va oltre a quello che l’opposizione le ha scritto anche in ordine cronologico. È una situazione – ne ha parlato anche la stampa – che non voglio strumentalizzare, perché lei non ha alcuna colpa, sottolineo. È chiaro che io devo interloquire con lei su queste circostanze e mi rendo conto che lei deve interloquire con gli uffici, assessore. Per cui, nulla quaestio e grazie di quello che continua a fare.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Splendido.
Passiamo all’interrogazione successiva, a firma del consigliere Mennea, relativamente a “Codice ATECO 85.59.20 – Richiesta inserimento nell’Allegato 1 ‘Aiuti investimenti nelle piccole e medie imprese’”.
Anche in questo caso è pervenuta risposta scritta, per cui chiedo al consigliere Mennea se è soddisfatto della risposta.
Speaker : MENNEA
Grazie, Presidente.
Io mi ritengo parzialmente soddisfatto, perché questa interrogazione mirava essenzialmente a porre all’attenzione dell’assessore la possibilità di includere alcuni codici Ateco, tra cui questo che riguarda le attività che svolgono corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale, proprio perché nel gennaio 2021, quando uno strumento di agevolazione finanziaria al Titolo II, Capo III, finanziava la liquidità delle aziende, era operativo e ha funzionato benissimo, sono emerse alcune discriminazioni (se così possiamo dire) rispetto ad alcune aziende che, pur vivendo la stessa condizione di carenza di liquidità, non potevano accedervi perché quel codice non era previsto.
Questo è un classico esempio in cui un’azienda che non accede ad altri finanziamenti pubblici, quindi mi riferisco agli enti di formazione che non partecipano a progetti di formazione finanziati dalla Regione, ma sono corsi di formazione esclusivamente autofinanziati, per fare qualche esempio cito i corsi per acconciatori, estetisti. Per questa tipologia di azienda credo sia utile riconsiderare la possibilità che possano essere inserite tra quelle aziende che possono attingere a questi tipi di sostegni, che finanziano liquidità. Se non possono frequentare i corsi i corsisti, è evidente che queste aziende hanno la stessa condizione che vivono le altre imprese che, invece, possono accedere a questi fondi.
Credo che questa disparità di trattamento, questa perequazione vada considerata. Sono convinto che l’assessore Alessandro Delli Noci prenderà in considerazione la possibilità di chiedere di allargare la platea dei codici ATECO anche a queste aziende, che ‒ ripeto ‒ hanno le stesse caratteristiche di altre che, invece, possono accedervi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Ci fermiamo un attimo con l’interrogazione, su richiesta del consigliere Gatta.
Passiamo a quella del consigliere Caroli: “Campagna vaccinale Covid-19”.
Qui non è pervenuta risposta scritta. Pertanto, se vuole, può intervenire l’assessore Lopalco.
Consigliere Caroli, la vuole illustrare?
Speaker : CAROLI
Ha dato la parola all’assessore Lopalco.
Grazie, Presidente.
Consideri che questa interrogazione è stata presentata ben tre mesi fa. Tenuto conto che la campagna vaccinale è partita il 31 dicembre, probabilmente oggi il contenuto dell’interrogazione, considerato che non mi è stata data risposta e che a tutt’oggi non sono in grado di sapere quanto è accaduto, ripeto, reitero all’assessore quali sono le ragioni per le quali, quando avevamo previsto le vaccinazioni come da calendario stilato dall’ASL, sono stati somministrati decine e decine di vaccini a utenti a cui in questa fase non spettava vaccinarsi e quando l’assessore ha inteso prendere posizioni o provvedimenti in merito a quanto accaduto.
Considerato che oggi siamo quasi a tre mesi dalla data di presentazione dell’interrogazione e a quasi quattro mesi dalla partenza, dallo start della campagna vaccinale, vorrei sapere quali sono state le posizioni e se sono stati presi provvedimenti in merito a quanto accaduto [...].
Speaker : PRESIDENTE
Prego, assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Grazie, Presidente.
Il tema a cui riferisce questa interrogazione è quello che giornalisticamente è ormai passato ed è stato in qualche modo bollato come la faccenda dei cosiddetti furbetti del vaccino.
Questo tema è stato ampiamente discusso ed è stato ampiamente dibattuto su ogni mezzo di comunicazione e più volte, comunque, siamo anche noi intervenuti come Amministrazione regionale per spiegare quello che è stato fatto, come è stato fatto e le dimensioni di questo fenomeno. Qual è il problema? Durante la prima fase della vaccinazione, nel momento in cui si dovevano vaccinare operatori sanitari, non solo operatori sanitari, ma tutti coloro che, secondo il Piano nazionale di vaccinazione, entrassero in contatto, direttamente o indirettamente, con l’ambiente ospedaliero, quindi nel Piano nazionale si faceva riferimento a tante categorie e servizi esterni, anche personale amministrativo, il personale non sanitario che lavorava nell’ambiente sanitario, eccetera, eccetera, eccetera, in questa fase, soprattutto nella fase iniziale, probabilmente ci sarà stato qualcuno che ha approfittato magari di alcune maglie di quelle che erano le raccomandazioni… Attenzione, qui stiamo sempre parlando di raccomandazioni del Ministero. Non esisteva una legge che vietava di fare questo o vietava di fare quell’altro, però c’erano delle raccomandazioni che per noi erano legge e che noi opportunamente abbiamo deliberato come Giunta. Abbiamo tutta una serie di documenti in base ai quali abbiamo dato delle indicazioni precisissime alle ASL su come comportarsi su come non comportarsi, eccetera.
Quindi, dal nostro punto di vista, tenete presente che questa faccenda io ho persino dovuto rispondere alla Procura della Repubblica. Non solo. Noi, in seguito a queste voci di stampa sono state attivate le indagini dei NAS praticamente in tutti gli ambulatori vaccinali. Da parte nostra, noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. In ultimo, ma non per ultimo, abbiamo attivato un’indagine interna tramite i nuclei ispettivi regionali. Quindi, tutto quello che poteva fare la Regione proprio per verificare che non ci fossero infiltrati, che non ci fossero persone che in maniera, fra l’altro, anche scorretta e deplorevole potessero approfittare magari delle maglie del sistema per infilarsi e fare delle vaccinazioni che non erano consentite, noi abbiamo fatto di tutto perché questo non avvenisse.
Detto questo, ci tengo, però, a precisare, come al solito, che dobbiamo anche inquadrare il fenomeno. È un fenomeno che fino ad oggi, guardando i numeri, immagino che si tratti di un fenomeno piuttosto limitato, piuttosto marginale, appunto marginale a quello che alla fine con un’immagine brutta, ma significativa, è stato appellato come “i furbetti”, cioè sono stati pochi i furbetti che ne hanno approfittato. Anche quando – io ho assistito ad alcune di queste verifiche – si andava a verificare chi fossero quelle persone che si erano magari vaccinate e sembrava che non avessero diritto, per esempio, ha subito fatto saltare all’occhio l’età di alcune persone che erano vaccinate e che magari erano diciottenni, e poi si è scoperto che si trattava di giovanissimi allievi infermieri che facevano il tirocinio in ospedale e avevano tutto il pieno diritto alla vaccinazione, oppure magari non erano sanitari, però facevano parte di imprese che entravano addirittura […] tanti cantieri aperti. Ci sono delle persone che entrano ed escono e devono passare magari dal pronto soccorso per poter raggiungere alcune situazioni. Quindi, ci sono tante persone che apparentemente non avevano diritto, però dopo le indagini si è capito che avevano diritto.
La dimensione del fenomeno, per quanto ho percepito io, poi ovviamente la parola finale spetterà ai NAS, al procuratore e a tutti coloro che stanno indagando sul fenomeno, la mia percezione personale è che si tratti, sulle centinaia di migliaia di dosi somministrate, di un fenomeno residuale.
Su questo ci tengo anche a sottolineare che basta andare sulla dashboard nazionale, quella dashboard che sta tanto appassionando i miei detrattori perché vede la Puglia agli ultimi posti come quota di vaccini somministrati su quota di vaccini ricevuti, per il motivo che ho spiegato e che spero sia stato compreso, per l’eccesso di AstraZeneca nei nostri […] ad approfondire questo dato, si accorgerà che, per esempio, se si va a vedere la percentuale di vaccini somministrati alle varie categorie, c’è una categoria “altro” che per motivi, ‒ si capisce, no? ‒ anche di qualità del dato riportato, dovrebbe rappresentare una percentuale bassa del totale delle vaccinazioni. Bene. Questa percentuale nelle vaccinazioni della Puglia è l’11 per cento. Se andiamo a vedere la quota di “altro”, categoria “altro” a cui è stato somministrato il vaccino nelle altre Regioni, quelle Regioni che, oggettivamente, magari anche a buon diritto, vengono considerate “virtuose, vediamo che Toscana, Emilia-Romagna, Campania, eccetera hanno quote del 22, 23, 24, cioè doppie, se non triple di “altro”, di categoria “altro” rispetto al nostro.
Fino a questo momento ‒ ripeto, parlo sui grandi numeri ‒ ci siamo comportati, credo, davvero bene e soprattutto abbiamo un sistema di registrazione molto efficiente, che ci permette, nella fattispecie, di andare a indagare sul singolo caso. Se qualcuno ha approfittato del sistema per trarne un vantaggio personale, abbiamo pieno rispetto nella magistratura e in tutti gli organi istituzionali che stanno indagando.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, assessore Lopalco.
Passiamo all’interrogazione n. 50 del consigliere...
Speaker : CAROLI
Presidente, se mi è consentito...
Pronto? Presidente? Presidente, sono Caroli.
Speaker : PRESIDENTE
Chiedo scusa, consigliere Caroli. Prego.
Speaker : CAROLI
Come ha chiaramente fatto presente stamani il Presidente Emiliano, noi siamo [...] e, dall’altra parte, la maggioranza, tutta gente perbene. Almeno la possibilità di poter rispondere all’assessore, cui faccio i complimenti. Vedo che si è modulato benissimo nelle nuove vesti di assessore. Davvero riesce a muoversi con disinvoltura. Davvero, complimenti.
Premesso che l’interrogazione è stata presentata a gennaio, all’epoca era quasi una sorta di segnalazione, voler ravvisare quanto stava accadendo. La campagna vaccinale è iniziata il 31 dicembre. Di lì a 15-20 giorni si era già innescato questo meccanismo che creava le condizioni per cui gente che non aveva diritto si stava vaccinando.
Quello che a me fa specie è il segnale che viene fuori. Mi spiace, assessore. Io la reputo una persona perbene, una persona di grande competenza, una persona che comunque sia quotidianamente si impegna, profonde tanto sacrificio per portare avanti questo progetto. Questo è indiscutibile. Il segnale che viene fuori è non centinaia, ma qualcheduno. Oltretutto, voi dovreste confrontarvi, mi riferisco al direttore dell’ASL, che in un’intervista televisiva ha confermato i dubbi presenti nella mia interrogazione.
A me quello che fa specie e preoccupa è il fenomeno che si sta venendo a creare, perché, probabilmente, in seguito anche all’interrogazione e comunque a tutto quello che voi avete messo in atto, probabilmente è stato in un certo qual modo arginato.
Ripeto, o parlare di centinaia di persone o parlare di una decina, l’atteggiamento e il comportamento è deplorevole, comunque va censurato e ove e dove è possibile anche perseguito.
Quindi, io mi sarei atteso da parte sua una presa dato di quello che è accaduto e che magari fosse uscito con una dichiarazione che, in un certo qual modo, andasse a perseguire quelli che erano stati gli atteggiamenti e i comportamenti portate avanti da soggetti che potevano essere ex medici, mogli di medici, perché lei ha parlato di persone di modesta età, di 18, 19, 20 anni. Nel caso di specie, invece, io facevo riferimento, ma lo stesso è stato acclarato e confermato dal direttore ASL, di persone di una certa età che erano uscite fuori dal mondo del lavoro, ma che avevano utilizzato rapporti e canali per potersi vaccinare.
È importante dare un segnale differente. In questo momento noi dobbiamo perseguire e cercare di utilizzare tutte le strade che ci possono consentire di velocizzare al massimo la vaccinazione, ma utilizzando i criteri, le liste, i passaggi e quindi che sono i tempi che ognuno di noi deve rispettare.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere Caroli.
Recuperiamo l’interrogazione n. 48.
Il collega Gatta mi aveva chiesto di fermarci un attimo perché aveva avuto problemi con la mail nel ricevimento della risposta scritta. Per cui, lascio la parola al consigliere Gatta - l’interrogazione è stata presentata da Gatta, Lacatena e Mazzotta – per dirci se è soddisfatto o meno.
Speaker : GATTA
Presidente Casili, grazie.
Ho chiesto di posporre la mia perché per un errore di notifica non mi era pervenuta la risposta che, tra l’altro, è stata indirizzata a un indirizzo PEC errato. Per cui, pregherò anche gli uffici di prenderne nota, perché non si verifichino più questi disguidi.
Io ho appreso soltanto adesso del contenuto di questa risposta, che tuttavia non mi lascia soddisfatto per un fatto che è di ordine temporale.
Presidente, l’interrogazione risale al 21 gennaio 2021, del corrente anno, e ha come riferimento una determina dirigenziale del 20 maggio 2020. Parliamo di circa un anno fa. L’oggetto è l’erogazione di contributo straordinario Covid per disabili gravissimi e non autosufficienti.
Senza addentrarmi nella discettazione nel merito della interrogazione, il cui contenuto sarà noto a tutti i colleghi, faccio presente soltanto che, se la determina dirigenziale è del 20 maggio 2020, soltanto il 15 marzo 2021, quindi siamo a quasi un anno di distanza dalla determina dirigenziale, stando alla lettura della risposta pervenutami dall’assessore al welfare, che è l’assessore Barone, è seguito il provvedimento di impegno di liquidazione alle aziende sanitarie delle risorse ripartite con la delibera di Giunta regionale n. 353/2020. Sto con questo a significare che è passato quasi un anno rispetto alla determina dirigenziale del 20 maggio 2020 con cui veniva approvato un avviso per la presentazione delle domande per la richiesta di un contributo straordinario Covid per persone affette da gravissime disabilità e non autosufficienti.
Questa risposta, pertanto, non può che lasciarmi insoddisfatto, perché in un’emergenza come quella che stiamo vivendo, che si abbatte inesorabilmente soprattutto sulle fasce più fragili della popolazione, in cui senz’altro possono essere sussunti i disabili gravissimi e non autosufficienti, ritengo che questa sia la prova provata della inefficienza della Regione rispetto alla domanda che rinviene dalle categorie deboli di sussidi, di provvidenze per far fronte alle proprie più elementari esigenze di soddisfacimento dei bisogni primari.
La risposta mi è pervenuta, sia pure a un indirizzo PEC errato, ne ho preso visione adesso, ma in ogni caso apprendere dalla risposta che soltanto a marzo, quindi parliamo del mese da poco terminato, si è provveduto all’impegno e alla liquidazione alle aziende sanitarie delle risorse ripartite mi lascia francamente basito. Oltretutto questo provvedimento, e chiudo, sta seguendo addirittura l’iter di verifica e regolarità contabile presso l’ufficio preposto a tale adempimento. Quindi, se tanto mi dà tanto, mi è lecito presumere che passeranno ancora diverse settimane. Nel frattempo, i bisogni di queste fasce estremamente vulnerabili della popolazione si accrescono, si acuiscono, il tutto chiaramente con le perniciose conseguenze che è facilmente intuibile da parte di tutti noi immaginare.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Gatta.
Viste alcune sue osservazioni sulle tempistiche, chiedo all’assessore Barone se ritiene di intervenire per chiarire alcuni aspetti sollevati dal collega.
L’assessore Barone è collegata?
Eventualmente rifacciamo il passaggio.
Procediamo con l’interrogazione n. 50 del collega Bellomo: “Rinnovo incarico all’avvocato Nancy dell’Olio, esperto senior per le attività di pubbliche relazioni internazionali per i pugliesi nel mondo”.
È pervenuta risposta scritta. Chiedo al collega Bellomo se è soddisfatto.
Speaker : BELLOMO
Presidente, ho ricevuto la risposta scritta. [...] alla volontà dell’assessore di rivedere quelli che sono tutti i contratti di consulenze che Pugliapromozione ha nel corso del tempo, non sotto la sua egida, fatto. Eventualmente lo inviterò in Commissione per capire lo stato dell’arte.
A tal fine, rinuncio alla mia interpellanza.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Presidente, posso? Sono Massimo Bray.
Speaker : PRESIDENTE
Sì. Prego, assessore.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Correttamente il consigliere ha ricordato che la nostra risposta scritta era precedente. Ha parlato di commissariamento adottato dalla Giunta, che è stato confermato il 1° marzo 2021. In occasione di questo [...] commissariamento abbiamo chiesto al commissario di valutare le consulenze in atto. Quindi, piena disponibilità a riferire al consigliere, come agli altri consiglieri, in sede di Commissione.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, assessore.
Passiamo all’interrogazione n. 51, del collega Perrini: “Vaccinazione Covid-19. Caregiver”.
Non è pervenuta in questo caso risposta scritta. Chiedo al collega Perrini se la vuole presentare.
Speaker : PERRINI
Presidente, mi sente?
Speaker : PRESIDENTE
Prego. Sì, la sentiamo.
Speaker : PERRINI
Volevo mettere insieme anche la 71, tanto sarò veloce. Più o meno è la stessa cosa. Parliamo di vaccini, anche oncologici. Le metto insieme, così ci sbrighiamo prima e poi dà un’unica risposta. Sono intervenuto già prima anche sul discorso delle persone allettate. Anche se queste sono datate gennaio, io posso dire soltanto una cosa. Per quanto riguarda gli allettati e gli operatori sanitari che stanno vicini agli allettati vedo che stanno in grossa difficoltà e in ritardo, quando invece io sono anche uno molto obiettivo, caro assessore Lopalco, quando parliamo invece di inclusione dei malati oncologici nella campagna vaccinale.
Sono stato il primo, e parlo di gennaio, del 3 gennaio, a spingere affinché i malati oncologici fossero i primi ad essere vaccinati. Devo fare anche i complimenti alla struttura, parlo della mia provincia, che in questa vaccinazione si stanno veramente dando da fare. Parlo del Moscati e parlo di Castellaneta per velocizzare il discorso oncologico.
Sulla prima parte della prima interrogazione sono molto amareggiato per la lentezza di quello che sta succedendo nel mio territorio. Devo fare i complimenti, invece, per quanto riguarda l’altra interrogazione con cui chiedevo urgentemente di includere gli oncologici, anche se a distanza di mesi, nell’ultima settimana sono stati molto velocizzati questi vaccini. Volevo sapere se sul territorio di Taranto lei sa come sta la situazione.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Grazie, Presidente.
Come avevamo anche un po’ anticipato, tutti i dettagli, anche numerici, tutto quello che volete, farò in modo, nell’incontro che avremo su questo tema della campagna vaccinale, sarò felice di darveli. Però, appunto, su questi due temi posso darvi già due spunti, anche per capire quelli che vengono alle volte definiti o percepiti come gravi ritardi, gravi disattenzioni, gravi mancanze dell’organizzazione della campagna, per farvi capire un po’ la complessità di questa campagna, che ha dovuto confrontarsi con strade vaccinali parallele, situazioni di utilizzo di vaccini differenziati. Non è che noi avevamo 100 vaccini nel frigorifero, chi prima arrivava se lo faceva. Bisognava distribuire il vaccino giusto alla persona giusta. Quindi, per esempio, tutto il discorso sui caregiver, in questo momento, viene ad esempio molto complicato dalle indicazioni vaccinali. Noi avevamo preparato, per esempio, per i caregiver e messo da parte, come ho detto prima, una quota di vaccini AstraZeneca che poteva essere somministrata, in quanto i caregiver sono in buona salute, non hanno nessun tipo di raccomandazione preferenziale di vaccino. A un certo punto, il Ministero ci dice: no, per i caregiver ‒ che nella stragrande maggioranza sono inferiori a sessant’anni; parliamo, per esempio, di genitori di bambini disabili, che sono quasi tutti giovani ‒ non si possono utilizzare. Quindi, ovviamente, nella riprogrammazione della campagna i vaccini mRNA, Pfizer e Moderna sono in questo momento carenti. Queste persone devono, purtroppo, andare in coda ad altre categorie che sono prioritarie. Tra cui, per esempio, quello che dicevate voi, i soggetti che sono allettati, le persone a domicilio.
Anche lì, attenzione, quando noi parliamo di gravi ritardi, dobbiamo vedere quello che era il Piano vaccinale. Sulle indicazioni del piano e sulle disponibilità di vaccino per poter portare avanti questo piano noi avremmo dovuto completare, sulla scorta dei vaccini disponibili, entro più o meno la fine del mese, sulla base delle capacità, i soggetti sopra gli ottant’anni, perché più o meno la quota di vaccini Pfizer che arrivavano poteva coprire quella classe di età. E avremmo immediatamente attivato poi la vaccinazione dei cosiddetti “pazienti fragilissimi”, questi pazienti allettati, a prescindere dall’età.
Capite bene che l’organizzazione delle vaccinazioni domiciliari prevedeva necessariamente la discesa in campo dei medici di medicina generale. Ecco perché questi due elementi, la scarsezza di vaccini da una parte e la discesa in campo dei medici di medicina generale, ci ha fatto nel corso del tempo rimodulare le scansioni temporali che ci eravamo dati: prima facciamo gli ottantenni e poi facciamo i fragili.
Ad un certo punto, visto che c’era stato un taglio di vaccini che non ci avrebbe comunque fatto concludere la quota degli ultra ottantenni entro la fine del mese, come più o meno avevamo preventivato, e visto che nel frattempo una parte dei medici di medicina generale avevano già cominciato a dare il loro contributo con le domiciliari, questa quota di vaccini, sono tutti vaccini Moderna e mRNA... Abbiamo dato tutti i Moderna a questi medici che comunque hanno iniziato a vaccinare a domicilio per fare i fragili, mentre continuava parallelamente la vaccinazione degli ultra ottantenni. Ecco perché noi oggi avevamo ancora una quota di ultraottantenni, su cui faremo ora le verifiche puntuali, ma è in fase di esaurimento, sono molto pochi gli ultraottantenni che restano da vaccinare con la prima dose, però nel frattempo gli ultrafragili abbiamo già cominciato a vaccinarli. Abbiamo vaccinato i nefropatici e i trapiantati, perché sono stati presi in carico dalle reti di medicina. Come giustamente ha detto il consigliere, abbiamo sùbito attivato la vaccinazione dei pazienti con neoplasie, perché sono stati presi in carico. Abbiamo immediatamente individuato la rete oncologica come quella che poteva più velocemente raggiungere questi pazienti. Poi, nel frattempo si sono attivati i medici di medicina generale.
L’attivazione dei medici di medicina generale non è stata omogenea su tutto il territorio, quindi ci sono state alcune province dove c’è stata un’adesione maggiore e dove i distretti hanno immediatamente messo a disposizione i vaccini per i medici di medicina generale, altre province sono andato un pochino più lente su questo piano.
Vi ripeto, alla fine quello che è importante capire è che tutti i vaccini che noi avevamo a disposizione per queste categorie superfragili, che erano quei vaccini Moderna e Pfizer che avevamo a disposizione, li abbiamo impegnati. A Taranto non c’è un numero sufficiente di medici di medicina generale? Le abbiamo fatte fare magari in altra maniera, abbiamo destinate quelle dosi per i nefropatici, abbiamo destinato quelle dosi per il novantenne che comunque andava in ambulatorio. Insomma, non è stata sprecata una fiala di vaccino. È questo il principio che ci tengo a sottolineare.
Prima mi avete detto che io ho detto che va tutto bene. Ma quando mai! Ma quando mai! Non mi permetterei mai di pensare e di ipotizzare… Qualcuno prima ha detto che sono narcisista. Questo significa che non mi conosce. Chiedesse a qualche mio amico per capire che carattere ho io. Tutto, tranne che narcisista. Ma io non mi sognerei mai di dire, ma sarei un folle e non ci terrei alla mia reputazione professionale, se io pubblicamente dicessi che sta andando tutto bene, perché sarebbe un suicidio. È impossibile che tutto vada bene in pandemia. È impossibile!
Figuriamoci, io ho coordinato campagne vaccinali che erano complesse, ma enormemente più semplici di questa, campagna per il morbillo, per il papilloma virus. La mia vita è stata quotidianamente di campagne vaccinali. Quando io ho visto che cosa significava coordinare questa campagna vaccinale, mi tremavano le ginocchia, perché vedevo le difficoltà, perché vedevo la difficoltà nel reperimento dei vaccini, poi vedevo la difficoltà nel fatto che si facevano pasticci con le autorizzazioni di questo o di quel vaccino.
La notizia di oggi sapete qual è? Che negli Stati Uniti è stato ritirato il vaccino Johnson and Johnson, ritirato! Questo significa che fra AstraZeneca e Johnson and Johnson l’Europa è in ginocchio. Mentre gli Stati Uniti hanno basato la loro campagna vaccinale su Pfizer e Moderna, perché ne hanno un sacco e perché ne producono un sacco, l’Europa aveva, al contrario, basato la sua campagna vaccinale sui vaccini a Dna, Johnson and Johnson e AstraZeneca. Mi spiego? Quindi, io sarei un folle professionalmente a dire che va tutto bene, sarà una passeggiata, non facciamo errori. È chiaro che facciamo errori. E credo che l’invito di questa mattina del Presidente Emiliano sia stato un invito chiaro, cioè di essere consapevoli delle difficoltà in cui stiamo operando, di essere consapevoli del fatto che è da un anno che noi non torniamo a casa, che è da un anno che non dormiamo la notte. E non io, attenzione. Non sto parlando di me. Sto parlando del servizio sanitario regionale. È da un anno che non si dorme. È da un anno che non si dorme.
Io apprezzo anche il tono, apprezzo assolutamente il tono del consigliere Perrini, che, come si dice, come dice una cosa diciamo l’altra. Io ho sempre apprezzato la sua franchezza, e lui mi conosce. Però, ripeto, su questo tema delle vaccinazioni, siccome è un tema a me molto caro e in cui io sono sicuro che ce la stiamo mettendo tutta e con le risorse disponibili stiamo facendo del nostro meglio, che non significa che va tutto bene, dico soltanto che alcuni attacchi alla baionetta sono poco opportuni.
Ripeto, approfondiremo questo tema in una seduta monotematica.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, assessore Lopalco.
Chiedo al consigliere Perrini se si ritiene soddisfatto.
Speaker : PERRINI
Io ringrazio l’assessore Lopalco. Io lo riconosco a chi fa e non sono il tipo che si nasconde dietro un’appartenenza politica. Riesco anche a capire il momento particolare e la ringrazio del suo lavoro. Ma le dico che centinaia e migliaia di operatori sanitari non vanno a casa, anche loro, da un anno, con grande difficoltà di quello che stanno subendo in questo anno negli ospedali.
Lei prima ha fatto un intervento dove diceva che questa estate lei aveva anticipato che bisognava aprire, si faceva bene ad aprire discoteche, e aveva fatto un azzardo perché lei da virologo, giustamente, perché quello è il suo lavoro, aveva previsto come sarebbe stata l’estate. Bene. La cosa che voglio dirle, caro assessore Lopalco, è che lei adesso è assessore, Come lei aveva visto bene per quanto riguarda la pandemia, il virus, perché è il suo lavoro, doveva vedere anche bene, non so se dipendeva da lei, a livello strutturale negli ospedali ‒ io parlo sempre della mia Provincia ‒ cosa è successo.
Si poteva prevenire la seconda ondata. Da ottobre ad oggi, parlo della mia Provincia, non si è capito più niente. La mia Provincia è la prima in Italia per quanto riguarda il virus. Nella mia Provincia gli ospedali stanno esplodendo. Nella mia provincia, è successo sul Moscati, c’è stata l’attenzione dei media, l’attenzione della magistratura. Capisco benissimo il dolore delle famiglie, caro assessore Lopalco, nel perdere un familiare. Però capisco anche tanto i medici che stanno sul fronte e che lavorano compatti e a mani nude.
Quest’estate si era promesso che si dovevano portare tanti medici, tanti infermieri, tanti operatori. Le faccio una domanda. Lei al Moscati, o in altri reparti, a Manduria, a Castellaneta, a Martina Franca, ha mai chiesto quanti medici sono arrivati, quanti anestesisti sono arrivati? È vero che lei è un virologo, ma è anche assessore. Addirittura si è arrivati al punto, caro assessore, di chiedere al Moscati di far andare un rianimatore al nuovo ospedale in Fiera, quando il Moscati sta sotto organico almeno di 10 rianimatori. Lei sa benissimo che quella figura non esiste più.
Se da una parte le dico che sta andando bene il vaccino per i malati oncologici, sto vedendo molto bene che al Moscati o a Castellaneta si sta velocizzando, dall’altra parte dobbiamo anche dire quali sono state alcune pecche. Diciamo che va tutto bene, ma questa cosa non è così.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere Perrini.
Passiamo alla n. 54, della consigliera Laricchia: “Avviso pubblico ‘Custodiamo il turismo in Puglia’. Integrazione Codice ATECO 79.90.20 ‘Attività delle guide e degli accompagnatori turistici’”.
In questo caso è pervenuta risposta scritta. Chiedo alla consigliera Laricchia se è soddisfatta.
Speaker : LARICCHIA
Grazie.
Sì, sono abbastanza soddisfatta, anche perché è pervenuta risposta scritta da parecchio tempo. Di fatto, voglio brevemente ricordare cosa chiedevamo, si trattava del fatto che dall’avviso pubblico “Custodiamo il turismo in Puglia” fossero stati esclusi diversi Codici ATECO, tra cui addirittura quello delle guide turistiche. Quindi, sembrava un po’ un paradosso. Nella risposta, di fatto, l’assessore conferma questa esclusione e il fatto che gli uffici stiano già lavorando non tanto a integrare il bando, che ormai è anche scaduto, che era oggetto della mia richiesta, ma a farne un altro che contempli tanti codici Ateco in più, tra cui anche quello delle guide turistiche. A questo punto io sono soddisfatta, però volevo capire e approfittare, se l’assessore è presente, le tempistiche. Cioè, se può dirci a questo punto il nuovo bando quando sarà emanato, che è il bando a cui stavano lavorando e che sarebbe stato emanato – cito ciò che è scritto sulla risposta – subito dopo la scadenza di quello attuale, cioè il 15 febbraio, previo confronto e concertazione con il partenariato economico e sociale. Quindi, mi chiedevo, appunto, se l’assessore potesse darci informazioni circa questo bando.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliera Laricchia.
Chiedo all’assessore Bray se può rispondere sulle tempistiche richieste dalla consigliera. L’assessore Bray è presente? Chiedo poi eventualmente alla consigliera Laricchia, l’assessore Bray non è evidentemente presente, di risolvere questa questione in altra sede relativa alle tempistiche, posto che era soddisfatta, tuttavia, della risposta data dall’assessore.
Passiamo alla n. 55, sempre della consigliera Laricchia. Anche in questo caso è pervenuta risposta scritta relativamente all’oggetto dell’interrogazione “Monitoraggio della qualità del servizio e incremento tariffario 2021 previsti dal Contratto di Servizio 2018-2032 tra Regione Puglia e Trenitalia S.p.A.”.
Chiedo alla consigliera Laricchia se è soddisfatta della risposta scritta.
Speaker : LARICCHIA
In questo caso sinceramente non lo sono perché, per quanto possa capire le ragioni, questo aumento delle tariffe dei ticket dei trasporti via treno, risalgono addirittura a due legislature precedenti, stabilite quindi dalla Giunta Vendola, se non erro, e di fatto oggi la Regione è obbligata, dall’aggiornamento dei contratti di servizio, a questo aumento dei costi dei treni. Però, vista l’emergenza, viste anche le difficoltà oggettive del settore dei trasporti, lo scoraggiamento totale ormai nell’utilizzare i mezzi pubblici, io avevo chiesto se si potesse almeno rinviare, come è stato fatto in altre Regioni.
Ormai stiamo parlando di mesi e mesi fa, il rinvio non è più possibile perché è già scattato l’aumento, però mi chiedevo se per caso ci siano ragionamenti di incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici, dei treni, piuttosto che… anche tenendo conto delle inadempienze, perché tenendo conto di eventuali penali che potrebbero esserci per via di alcune inadempienze al contratto di servizi, che sono anche numerose, un po’ perché il contratto di servizio ha bisogno forse di essere aggiornato alla realtà, sono previste – mi ricordo – tante forme di partecipazione, per esempio, dei cittadini, anche attraverso i comitati, attraverso l’ascolto, attraverso il rilevamento continuo del loro gradimento del servizio eccetera, mi chiedevo se si potesse cogliere l’opportunità – uso una parola orribile –di queste inadempienze per evitare almeno l’aumento delle tariffe e, in una successiva fase, addirittura invece prevedere una diminuzione di queste, proprio per andare verso un incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliera.
È presente l’assessore Maurodinoia per le questioni sollevate dalla consigliera Laricchia?
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile
Presidente, sono presente.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, assessore.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile
Presidente, volevo dire che l’interrogazione presentata dalla consigliera è costituita da diversi quesiti. Il primo si riferisce a quelle che possono essere le lamentele rispetto al servizio che fornisce Trenitalia e nella risposta scritta ho ribadito che Trenitalia fornisce correttamente e secondo le tempistiche fissate in contratto il monitoraggio della qualità dei servizi, secondo gli indicatori presenti nel contratto stesso.
L’oggetto dell’interrogazione era sicuramente quello di attuare una misura così come è stata messa in campo dalla Regione Liguria, e cioè il non aumento delle tariffe. Ho ricordato e ricordo a tutti che la politica tariffaria del sistema di trasporto pubblico locale è prevista dalla legge regionale n. 18/2020 ed è di competenza della Giunta regionale che, approvando lo schema di contratto di servizio, ha disciplinato gli obblighi tariffari per Trenitalia, che erano previsti, così come da contratto, per il 2021 nella misura del 3,5 e sono stati fissati anche altri termini nel 2023 e nel 2026.
La misura che è stata messa in campo dalla Regione Liguria, cioè la possibilità di non aumentare le tariffe, era una misura che era stata resa possibile dall’ammontare delle penalità della loro società di trasporto. Gli aumenti tariffari, come dicevo, è una parte [...] del contratto di servizio e l’eventuale perturbazione [...] riveniente, ovviamente, da scelte differenti, così come diceva la consigliera, cioè di vedere il non aumento delle tariffe, comporta l’accollo del rischio per la Regione Puglia.
Da una verifica fatta dagli uffici, questo non aumento previsto per il 2021 ‒ ripeto, nella misura del 3,5 ‒ ammonterebbe a circa 800.000 euro. Volevo anche dirvi, invece, che le penalità previste nel 2019 per Trenitalia risultano essere pari a 275.000 euro. Quindi, capite la difficoltà della struttura di non poter colmare questo gap, quindi l’impossibilità di attuare questa misura, anche se ringrazio la consigliera, perché abbiamo avuto in questo modo anche l’opportunità di fare un approfondimento con gli uffici.
Diverso è il caso della Regione Liguria, che è stato preso come riferimento, dove invece l’ammontare delle penalità copre di gran lunga il non aumento percentuale delle tariffe.
Queste sono le motivazioni per le quali purtroppo non abbiamo preso in considerazione questa misura rispetto alla Regione Liguria.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Con questi ulteriori chiarimenti, la domanda relativa all’interrogazione si considera assolta da parte dell’assessora.
Passiamo alla n. 56, l’interrogazione di Mazzotta, Lacatena e Gatta: “Nomine CIV dell’IRCCS De Bellis di Castellana Grotte”.
È stata data risposta scritta. Chiedo ai consiglieri proponenti dell’interrogazione se sono soddisfatti.
Speaker : INTERVENTO
Grazie. [...] ormai si è insediato il Consiglio. Va bene. Non c’è bisogno di discuterla.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Procediamo, allora. Presidente Zullo: “Ospedale in Fiera del Levante”.
Può rispondere l’assessore Lopalco. Presidente Zullo, vuole dire qualcosa prima in merito all’interrogazione? O lasciamo rispondere l’assessore Lopalco?
Speaker : ZULLO
Presidente, volevo un po’ concordare anche con l’assessore Lopalco il modo di trattare questa interrogazione, per due ordini di ragioni. L’interrogazione è abbastanza complessa e pone ben dieci quesiti. Siccome la risposta scritta è arrivata questa mattina e l’interrogazione, sia pure riportante la mia firma, è comunque a nome del Gruppo, io proporrei all’assessore Lopalco se non sia il caso di illustrare da parte mia quesito per quesito, ottenere la risposta quesito per quesito e darmi la possibilità, o per ciascun quesito o comunque alla fine, di dichiararmi soddisfatto o insoddisfatto. Volevo sapere se l’assessore Lopalco concorda.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Consigliere, mi dispiace, ma per i soliti problemi di ufficio purtroppo mi sono accorto che non era stata inviata e che è stata inviata con molto ritardo soltanto questa mattina. Infatti, avevo avvisato il consigliere di questo problema.
Come diceva, è una interrogazione molto complessa, con numerosi interrogativi e con risposte molto articolate. Quindi, siccome le risposte alle vostre domande si prestavano in maniera molto più opportuna ad una risposta scritta, articolata con dati e con numeri, come è stato prodotto, se volete, procediamo in questa maniera, però questo significherebbe occupare molto tempo di questa seduta consiliare.
Non so se è il caso – questa è la mia controproposta – eventualmente di farla circolare nel vostro Gruppo, fare le vostre considerazioni e riportarla in ordine del giorno la prossima volta. Io, comunque , sono aperto a tutte e due queste soluzioni.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Zullo, che ne pensa?
Speaker : ZULLO
Presidente, se lei dice che la prossima volta al primo punto si discute di questa interrogazione, al di là che la seduta comprenda o non comprenda le interrogazioni, io la faccio la prossima volta. Altrimenti, prenderemo un po’ di tempo…
Speaker : PRESIDENTE
No, non mi chiedete questo, perché la prossima volta…
Speaker : ZULLO
Allora la facciamo oggi. Io parlo punto per punto, l’assessore risponde. Ovviamente, non è che deve leggere tutto, risponde e vediamo come va. Va bene?
Speaker : PRESIDENTE
. Va bene.
Speaker : ZULLO
Allora, io parto. Procedo per riassunto. In premessa noi diciamo nel primo quesito: con una circolare del 29 maggio 2020, in attuazione di un decreto-legge poi convertito in legge, si poneva una questione, quella di implementare i posti letto di terapia intensiva e di terapia semintensiva a livello regionale, portando i posti letto di terapia intensiva nel rapporto di 14 posti letto ogni 100.000 abitanti. Per cui, in Puglia dovevano essere implementati 275 posti letto, perché a partire dai 304 attivi bisognava arrivare a 579-580 posti letto. Di questi, il 30 per cento deve essere utilizzato per i pazienti Covid e il 70 per cento per i pazienti non Covid.
La domanda era questa. Perché da fine maggio 2020, si è giunti fino a dicembre 2020 per appaltare l’incremento dei posti letto di terapia intensiva, nonostante il Presidente Emiliano, con il direttore Montanari e l’attuale assessore Lopalco a inizio agosto avesse presentato già il Piano Covid con la previsione dell’incremento dei posti letto in terapia intensiva? Non crede che l’aver bandito una gara con il carattere dell’urgenza possa aver determinato una restrizione della partecipazione alla gara e questo possa aver precluso all’erario una maggiore vantaggiosità in termini di qualità-prezzo dell’offerta? Questo è il primo quesito. Se l’assessore vuole dare risposta.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Qui purtroppo bisogna entrare nel dettaglio di quella che è stata l’indicazione del Ministero della salute sulla implementazione di quelli che erano i posti aggiuntivi di terapia intensiva e semintensiva sui vari territori regionali, quindi bisogna purtroppo dare delle note di dettaglio.
La decisione di realizzare una struttura ai sensi dell’articolo 4 del decreto del 2020 presso i padiglioni della Fiera è maturata successivamente all’approvazione del Piano da parte del Ministero della salute, che riguarda una tipologia diversa da quella finanziata dal Decreto Rilancio. È questo che bisogna capire. A seguito della prima ondata pandemica, già a partire dal mese di maggio 2020 il Dipartimento Salute della Regione stava appunto già ragionando con [...] e Protezione civile sull’allestimento di tre strutture, le tre strutture ospedaliere di terapia intensiva, uno a Foggia, una nella provincia di Bari e una in provincia di Lecce. Tanto in considerazione della necessità di differenziare i percorsi di assistenza nelle tre aree. Questa esigenza, che focalizzava l’attenzione sul ripristino dell’assistenza ordinaria, come è noto, in relazione all’emergenza limitata ai soli casi urgenti e non differibili, puntava a valorizzare il personale in servizio, cercando di fare strutture più grosse e di elevare il livello di condivisione e standardizzazione della pratica al miglioramento del coordinamento complessivo della rete.
Il Ministero della salute, forse anche perché sono cambiate nel frattempo le quantità di fondi e la natura anche dei fondi resi disponibili per la manovra, ritenne, invece, di caratterizzare il piano di rafforzamento della rete ospedaliera focalizzando l’attenzione sull’esecuzione di interventi di natura strutturale integrati con la rete. Mentre all’inizio si pensava di poter realizzare delle strutture esterne, a un certo punto il Ministero dà delle indicazioni che con i fondi del Decreto Rilancio dovevamo, invece, creare cantieri per la ristrutturazione di strutture esistenti. Quindi, è cambiata completamente l’impostazione. Ed è cambiata in corso d’opera.
In tal senso, il Ministero della salute scarta questa ipotesi di finanziare delle strutture di grandi dimensioni con un proprio Decreto, successivamente ripreso, tra l’altro, dalla nostra DGR, quella del 31 luglio, e viene approvato da parte della Regione e sotto indicazioni ministeriali l’elenco dei 74 interventi: 50 relativi al potenziamento dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva e 24 di adeguamento di Pronto soccorsi e percorsi correlati all’emergenza-urgenza (le famose aree grigie, le OBI, eccetera).
La realizzazione di questo piano ha definito la struttura di attuazione solo a partire dall’8 ottobre 2020. Questo è stato il momento in cui è stato possibile attivare questi cantieri. Non per colpa nostra, ma per tutto il percorso amministrativo. Mentre le procedure di selezione dei fornitori da parte della medesima struttura del commissario pro tempore per l’emergenza sono esitate il 2 novembre: comunicazione degli aggiudicatari da parte di Invitalia nazionale. Per cui, solo a partire da codesta data, il piano approvato dal Ministero della salute è divenuto operativo, con tempi e cronoprogramma tutto da percorrere a partire da detta data. Il piano delle ristrutturazioni.
Questo è il contesto. Per completare il contesto nel quale è maturata la decisione di procedere ad un affidamento con procedure emergenziali semplificate, bisogna richiamare l’attenzione sulla circostanza che, a partire dal mese di settembre 2020, la curva pandemica ha trovato la seconda impennata. Noi ci siamo trovati a settembre, quando c’era tutta questa procedura molto farraginosa e molto complicata a livello nazionale, abbiamo avuto la seconda ondata. Quindi, si è reso necessario immediatamente ripristinare una rete di assistenza Covid. Tenete presente che non potevamo noi, a settembre, giovarci degli interventi che erano stati finanziati dal Ministero, perché gli interventi finanziati dal Ministero sono stati resi attuativi praticamente a fine ottobre, inizio novembre. Quindi, abbiamo dovuto limitare nuovamente l’assistenza ordinaria alle sole attività urgenti e non differibili e delineare nuove linee strategiche di intervento con la DGR n. 1756 del 18 novembre, in cui abbiamo ristabilito quello che era il piano di risposta alla pandemia da Covid. In queste linee delineate dalla DGR n. 1756 è stato previsto il rafforzamento dei posti letto di terapia intensiva in strutture temporanee e in strutture di triage e pronto soccorso, oltre ad altre misure, quali il rafforzamento del personale per il contact tracing, il rafforzamento della rete dei laboratori ed altre, che si aggiungevano a quelle già in atto da inizio emergenza. Quindi, in quel piano noi abbiamo dovuto fare i conti con l’esistente e ristrutturare gli ospedali Covid e non Covid, i reparti Covid e non Covid, per arrivare finalmente ad avere quel numero di posti letto che ci avrebbero permesso in brevissimo tempo di sostenere la seconda ondata pandemica.
In questo quadro è stata attivata la responsabile unità di crisi con procedura emergenziale, di quelle previste appunto dalla comunicazione della Commissione europea 2020. Si tratta della procedura ad invito, alla quale sono stati invitati gli aggiudicatari della procedura svolta dal Commissario Arcuri per la Puglia nel settore di riferimento, oltre a due aziende, un primario consorzio operante sul territorio pugliese estratto dall’elenco degli iscritti ad EmPULIA e una delle aziende che aveva già partecipato ad analoga realizzazione di un ospedale analogo, tipo Ospedale in Fiera, nelle regioni del nord. Alla procedura hanno risposto due raggruppamenti, che hanno presentato offerta qualitativa e quantitativa. Tenendo presente che gli strumenti dell’ordinamento all’uopo attivabili consentivano l’accesso diretto a uno degli aggiudicatari dell’accordo-quadro, la procedura seguita ha attivato un più ampio coinvolgimento, perché sono state chiamate due ditte aggiudicatrici.
L’unità di crisi della Regione, quindi, ritiene che la procedura posta in essere, dati i tempi e considerati gli obiettivi temporali, non potesse in alcun modo consentire una più ampia partecipazione senza inficiare i tempi complessivi di realizzazione dell’intervento. Ancora una volta, un po’ come è stato prima anticipato con le critiche fatte al piano vaccini, purtroppo bisogna forse dalla parte di chi si trova a fronteggiare una emergenza di queste proporzioni, emergenza in cui le decisioni devono essere prese presto, perché arrivano le ondate. Noi sapevamo che stavano arrivando alle ondate. Per cui, visto che il piano previsto dal Governo di rafforzamento è iniziato tardi… Tenete presente che i cantieri, con tutta la velocità del mondo, alcuni sono in fase di completamento, ma altri sono ancora aperti, perché, ripeto, sono dei cantieri che potevano essere cantierizzabili a novembre, quando noi eravamo già in piena ondata pandemica. Quindi, noi, vista quella situazione, abbiamo immediatamente ristrutturato la rete di quelle che erano le esistenti terapie intensive, subintensive e [...]. Abbiamo creato velocissimamente dei piccoli moduli al di fuori degli ospedali. Penso a quello che è successo a Foggia, nella BAT, a Brindisi, in maniera da allargare il più possibile gli spazi, ottimizzare così il personale che poteva lavorare, e poi abbiamo messo in cantiere immediatamente l’ospedale in Fiera; ospedale in Fiera che fortunatamente abbiamo messo in cantiere perché la terza ondata è stata di dimensioni enormemente superiori a quella della seconda ondata. Se non ci fosse stata quella maxi struttura, adesso saremmo stati davvero in difficoltà.
Questa è la risposta al primo quesito.
Speaker : ZULLO
Secondo quesito.
Inizialmente si è parlato di un costo a base d’asta di 10 milioni di euro, costi poi lievitati, dicevamo allora, ma penso siano di più, a 17,5 milioni di euro. Domanda, cos’è successo? Quali imprevisti non valutabili in fase di programmazione e progettazione dell’opera hanno portato al raddoppio dei costi?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Anche qui la spiegazione esiste ed è una spiegazione di working progress, cioè è stato necessario fare un certo livello di adattamento a quelle che erano le necessità che venivano evidenziate nel corso della pandemia.
Leggo perché ci sono dei dati che è impossibile ricordare a memoria. Il data 10 dicembre voi sapete che, a seguito del provvedimento interdittivo, la Giunta regionale ha dovuto nominare come commissario straordinario del Policlinico… Parliamo del 10 dicembre, quando era in piena realizzazione il progetto del… In pratica il rustico [...] cantiere, quindi era stato preparato. Si stavano cominciando a montare i moduli, le infrastrutture e arriva ovviamente questo fulmine a ciel sereno con il provvedimento interdittivo del direttore generale, il dottor Migliore. È stato nominato il commissario straordinario Vitangelo Dattoli, che viene subito informato, ovviamente, di tutte le procedure in essere, dei tempi di realizzazione, delle finalità, eccetera.
A seguito di questo insediamento del commissario Dattoli, alcune scelte progettuali... Perché in quel momento il commissario Dattoli è dovuto entrare nella fase anche di organizzazione che andava al di là di quella che era la cantieristica. Di organizzazione anche in termini di personale, di necessità, di logistica, di funzionalità, di messa in funzione di questa struttura. In questo processo di negoziazione all’interno dell’azienda Policlinico, perché in quel momento la gestione di questa struttura è passata in mano al commissario del Policlinico, che avrebbe dovuto poi gestire questa struttura, in pratica alcune scelte progettuali, che inizialmente erano state fatte anche per una questione di semplicità, di semplificazione, come unità di terapia intensiva tout court, vengono in qualche maniera riprogettate. Questo era stato anche reso necessario perché, dopo l’interlocuzione e dopo le varie esperienze che in quei mesi si stavano facendo nel corso della pandemia, l’andamento della gravità dei casi [...] all’altra. C’è stato il confronto, a quel punto, del nuovo commissario con tutti gli attori del progetto. Quindi, riconsidera questa scelta di fare gli iniziali posti di sola terapia intensiva.
Nello specifico, mentre il progetto iniziale di fattibilità prevedeva l’allestimento di posti letto di terapia intensiva, utilizzabili eventualmente come sub-intensiva, nella nuova impostazione il nuovo commissario chiede di poter promuovere i medesimi posti letto, oltre che come terapia intensiva, come posti letto modulari, cioè posti letto scalabili, in maniera da poter eventualmente ricoverare anche un paziente in condizioni non più da intensiva e subintensiva, ma una degenza ordinaria, che poteva essere sia per motivi di scalabilità al ribasso, nel senso che dall’intensiva uno migliora, passa in sub-intensiva e in ordinaria [...]; oppure, al contrario, entra con una certa gravità ed è poi pronto eventualmente per affrontare delle gravità di malattia. Quindi, l’impostazione era quella di creare una tipologia di reparti di questo tipo, scalabili. Dunque, mentre all’inizio il primo progetto, quello sulla base del quale era stata fatta la base d’asta, era un hub di secondo livello per decongestionare subito pronto soccorso e terapie intensive, il nuovo Commissario, a seguito […] il direttore del Dipartimento salute, gli anestesisti e così via, ha chiesto che fosse in qualche maniera scalabile in termini di gravità.
Questo che cosa ha significato? Una cosa fra le altre, su cui fra l’altro c’è stata anche la solita polemica giornalistica. Mentre un reparto di terapia intensiva, dove ci sono pazienti sedati e intubati, non ha bisogno, per esempio, dei servizi igienici, non ha bisogno dei bagni, ma il numero dei bagni è molto ridotto perché è molto ridotta, ovviamente, oltre che i bagni per il personale, a quei pochissimi pazienti, che a un certo punto , se non sono intubati e si trovano in una situazione migliore, passano a una terapia semintensiva, però sicuramente non sono pazienti che si alzano per andare in bagno, nel momento in cui viene richiesto che alcuni di questi moduli venissero riconvertiti e riportati a una situazione per essere utilizzabili anche come moduli per ricovero ordinario, perché si era visto che ci sarebbe stato bisogno eventualmente anche della possibilità nello stesso modulo, se non servivano troppi posti di terapia intensiva, di utilizzarli anche come posti Covid a bassa o media intensità, che fra l’altro era una giustificazione che poteva essere ben giustificata dal fatto che in questo modo, per esempio, si sarebbe potuta anche riattivare, ipotizzando che non ci fosse stata un’ondata pandemica terribile, come invece purtroppo c’è stata, ma ipotizzando anche un’ulteriore ondata pandemica di tipo moderato, e non grave, in questa maniera ci sarebbe stata la possibilità per la struttura policlinico di trasferire lì tutta l’assistenza Covid e di permettere anche al policlinico di riprendere assistenza non Covid, che in quel momento era un obiettivo importante. Ricordiamo che questo è stato sempre […] della nostra impostazione della rete Covid, cioè quella di fare una rete il più possibile modulare, che ovviamente permettesse, laddove servisse lo spazio Covid, di restringere lo spazio non Covid, ma laddove invece lo spazio Covid dovesse ridursi, la necessità di spazio Covid dovesse ridursi, di allargare lo spazio non Covid immediatamente, in maniera molto flessibile, per permettere la ripresa di attività che in questo momento, in quel momento erano attività rallentate, se non fermate perché ci trovavamo in piena emergenza pandemica.
Questi cambiamenti di progettazione, di programmazione, di definizione hanno fatto in qualche maniera lievitare i costi. A questo punto, ho qui la tabella che spero voi possiate poi vedere nel dettaglio, con tutti…
Speaker : ZULLO
Sì, ce l’abbiamo. Possiamo passare al terzo quesito, se lei è d’accordo?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
D’accordo.
Speaker : ZULLO
Terzo quesito.
Si è parlato di un fisso mensile di 111.000 euro. Avete calcolato per quanti mesi pagheremo il fitto?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Anche qui bisogna un po’ ragionare su quello che sarà, che potrà essere anche l’utilizzo di questa maxi struttura. Anche qui ci sono dei dati.
Mi dispiace, ma devo leggere. In data 13 novembre, in vista della pubblicazione della procedura d’appalto per la realizzazione della struttura, dopo aver concordato gli spazi con l’Ente Autonomo Fiera del Levante che aveva verbalmente manifestato il nulla osta e con il Presidente alla società di gestione della Fiera che aveva per le vie brevi acconsentito ai termini dell’accordo si acquisiva via mail, per il tramite dell’avvocato Costi Giuseppe, la bozza di contratto d’affitto dei padiglioni [...]cambiamento di orientamento da parte dell’Ente Autonomo Fiera del Levante che medio tempore…
Speaker : PRESIDENTE
Era andata via la voce per un istante. Si era bloccato lo schermo. Può continuare, prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Quindi, dicevo, al fine di dare immediata attuazione al Piano di cui innanzi si registrava il cambiamento di orientamento da parte dell’Ente Fiera del Levante che medio tempore aveva maturato la convinzione secondo cui, sotto il profilo amministrativo, l’istituto giuridico meglio corrispondente per consentire l’utilizzo degli spazi oggetto di questo intervento non fosse il contratto di affitto, bensì la requisizione in uso da parte del commissario per l’emergenza.
In data 22 novembre il Presidente della Giunta, a seguito di interlocuzioni con il commissario Arcuri, stante l’andamento dello scenario pandemico in corso, presentava istanza di requisizione ‒ quindi non si è parlato più di affitto, ma di requisizione ‒ dei padiglioni oggetto dell’intervento, chiedendo, per il tramite del Prefetto di Bari, l’immediata requisizione degli spazi di interesse a favore di Protezione civile e azienda Policlinico.
In data 25 novembre il Prefetto di Bari, la dottoressa Bellomo, firma e chiede di notificare il decreto di requisizione stabilendo un’indennità mensile. Perché a questo punto non si parla più di affitto, ma è un’indennità provvisionale, che successivamente viene ricalcolata in seguito a valutazione dell’Agenzia delle entrate in euro 111.000 al mese. Questa indennità, quantificata dall’Agenzia delle entrate, è a carico del commissario per l’emergenza fino al termine dell’emergenza.
Successivamente a questa data, la Regione, in relazione ai futuri utilizzi, valuterà l’opportunità di continuare l’utilizzo degli spazi oggetto di requisizione per destinarli a Centrale operativa regionale per il soccorso sanitario, per le maxi emergenze. Cioè, finché noi utilizzeremo questa struttura per il Covid e finché continuerà ad essere in atto una situazione di emergenza, l’indennità ‒ siccome c’è stata una requisizione ‒ è a carico del commissario per l’emergenza. Nel momento in cui dovesse finire l’emergenza pandemica, non essere più una struttura Covid, quel padiglione, il padiglione per le maxi emergenze, potrà essere utilizzato come un’area per le maxi emergenze che può essere utilizzata come area per esercitazioni, attività di formazione e, ovviamente, essere una costola importante della ristrutturazione della Protezione civile, come polmone, nel caso in cui dovesse esserci una catastrofe o ‒ toccando ferro ‒ nel futuro dovesse verificarsi una nuova pandemia.
Per cui, alla domanda “per quanto tempo si pagherà l’affitto?”, dico innanzitutto che non è un affitto, ma è un indennizzo che è stato deciso dall’Agenzia delle entrate. Quella struttura è stata requisita per l’emergenza. Alla fine dell’emergenza si tratterà di fare delle valutazioni, che al momento io non sono in grado di fare.
Speaker : ZULLO
Domanda n. 4: perché i posti letto... Noi avevamo necessità di implementare i posti letto di terapia intensiva di 31 posti letto, considerato che i dati dell’AgeNaS, al 16 gennaio 2021, riportano come attivi e funzionanti in Puglia 548 posti letto, per cui per arrivare allo standard di 579 posti letto di terapia intensiva ne servono altri 31. Perché questi 31 posti letto che servivano per arrivare allo standard non sono stati implementati, un posto letto, due posti letto, nei reparti già funzionanti e non avremmo avuto problemi di personale eccetera, eccetera?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
A questa domanda io rispondo così: e meno male. In questo momento se non avessimo avuto quei 160 posti letto, che in questo momento sono quasi interamente occupati, saremmo andati in grave crisi.
Attenzione, il concetto di una maxistruttura come quella è proprio la possibilità di razionalizzare al massimo il personale. Faccio un esempio. Al policlinico esistono due reparti di terapia intensiva, uno da 8 letti e l’altro da 8 letti, per quei 8 più 8 servono molte più persone che non per un unico reparto da 16. Cioè, se noi unissimo 8 più 8 e li mettessimo insieme in un modulo, da quel personale che prima utilizzavo in 8 più 8 riesco a tirar fuori dei medici e soprattutto degli infermieri specializzati che possono darmi assistenza su un altro modulo di altrettanti posti letto. Quindi, la razionalizzazione che si è avuta con quei maximoduli è una razionalizzazione che serviva proprio a migliorare questo aspetto.
Aumentare soltanto i 31 posti letto definiti nello standard ci avrebbe fatto sicuramente andare in crisi. Ripeto ancora, per fortuna che abbiamo pensato a mettere su quella struttura, perché l’ondata che noi abbiamo subìto in queste ultime settimane purtroppo è stata superiore all’ondata che abbiamo visto a novembre.
Speaker : ZULLO
La quinta domanda si collega proprio a questo, assessore. Lei sa che il valore soglia del tasso di occupazione dei posti letto per determinare la valutazione dei parametri nei report settimanali è il 30 per cento, perché quando si supera si è oltre soglia, c’è un segnale di allerta, e questo condiziona il passaggio da una zona rossa a gialla ad arancione, eccetera, eccetera.
Se noi aumentiamo questo standard, come lei dice, meno male e quindi avendolo aumentato, ovviamente un conto è il 30 per cento di 580 posti letto, altro conto è il 30 per cento di un numero superiore e quindi falasa la valutazione dei dati che quindi potrebbe determinare una colorazione diversa rispetto a quella che dovrebbe essere per la circolazione del virus.
Questo potrebbe determinare un aggravamento della circolazione del virus e delle conseguenze per l’economia o anche per la Regione per l’andamento dell’epidemia.
Ora, penso che nel darmi risposta alla quarta domanda, lei dice meno male che ne abbiamo fatte di più, ma avendone fatte di più, si è rischiato di cadere in questo errore, cioè di aver falsato un dato per aver fatto più posti letto e il 30 per cento di più posti letto rispetto allo standard può avere anche falsato la valutazione degli indicatori.
Ritiene possa essere così?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Sinceramente credo che il ragionamento su quelle che sono le fasce di rischio è molto più complesso che non il semplice indicatore. Faccio un esempio. Che cosa dovrebbe dire il Veneto, che ha il doppio delle terapie intensive che abbiamo noi?
Speaker : ZULLO
Infatti è l’accusa che fa Crisanti a Zaia.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Non è che se uno ha più terapie intensive, allora non ha più case. Attenzione, il tasso di occupazione delle terapie intensive è uno degli indicatori, ed è l’indicatore praticamente di quella che è la resilienza del sistema, cioè capire un sistema quanto può resistere rispetto a un impatto in funzione di quella che è la capacità di accogliere [...]. Questo è uno degli elementi, ma l’elemento principale che indica una categoria di rischio è il rischio di circolazione, il rischio di circolazione del virus. Tenete presente che, fra l’altro, proprio a completamento di questa mia riflessione, il Ministero, proprio accorgendosi del fatto che bisognava dare negli algoritmi di valutazione un maggior peso alla circolazione del virus piuttosto che appunto, come diceva Crisanti, la capacità di riempire le terapie intensive, il determinante che oggi fa scattare la zona rossa è il valore di incidenza. Non è più da solo il valore delle terapie intensive. Anzi. Se io ho le terapie intensive vuote, ma ho un’incidenza superiore a 250 per 100.000 vado in zona rossa. Si passa direttamente in zona rossa.
Proprio per queste valutazioni generali... Tenete presente che la nostra Regione ha sempre avuto un atteggiamento molto prudenziale e molto [...] i passaggi di zona. Quella battuta di Crisanti la dobbiamo anche interpretare. In quell’atteggiamento, nell’atteggiamento di un Governatore che avrebbe fatto carte false per essere classificato in zona gialla, per aver permesso maggiori libertà e circolazione, noi abbiamo avuto sempre, in accordo con il Governo, un atteggiamento molto cautelativo, molto improntato a quella che era la protezione della salute dei cittadini. L’abbiamo dimostrato sempre. L’abbiamo dimostrato anche a costo di essere molto impopolari con le chiusure delle scuole. E voi sapete bene a che cosa mi riferisco. Noi siamo stati sempre molto, molto prudenti per quanto riguardava questo tipo di atteggiamento.
Ora, il fatto di aprire quella struttura era una necessità che noi avevamo e che ‒ ripeto ancora una volta ‒ ci ha dato ragione. Non è che noi, poiché abbiamo aperto quella struttura, abbiamo fatto circolare il virus. Attenzione. Noi siamo passati in zona rossa perché la Puglia è stata colta da un’ondata pandemica pesantissima. Abbiamo anche determinato che purtroppo noi abbiamo avuto, anche rispetto ad altre Regioni vicine a noi, una circolazione di variante inglese più pesante, perché è subito arrivata, si è espansa molto velocemente, è arrivata a più del 90 per cento di tutti i ceppi che siamo riusciti a sequenziare. Quindi, la velocità di incremento e anche forse di gravità della patologia è stata anche legata a questa variante. Abbiamo avuto bisogno di quella struttura. Non è che noi siamo rimasti grazie a quella struttura in zona gialla. Non è successo questo. Noi siamo passati in zona rossa perché circolava il virus, non perché... Oppure siamo rimasti in zona gialla perché avevamo le terapie intensive vuote o perché avevamo più posti in terapia intensiva. La circolazione del virus è stato quello che in qualche maniera ci ha fatto spostare in zona rossa. Ripeto: per fortuna. Abbiamo istituito una zona rossa molto precocemente rispetto a quella che era la circolazione del virus. Questo, spero, sempre facendo i dovuti scongiuri, probabilmente renderà anche più breve la durata di questa ondata pandemica, proprio per la precocità dell’intervento in zona rossa, che, ripeto ancora una volta, non è stata inficiata dall’esistenza di quei letti, che ancora una volta dico meno male che c’erano.
Speaker : ZULLO
La sesta domanda…
Speaker : PRESIDENTE
Quante ce ne sono ancora, Presidente Zullo?
Speaker : ZULLO
Altre due.
Speaker : PRESIDENTE
Okay, va bene.
Speaker : ZULLO
La sesta domanda. Il Ministero emanava delle linee guida per come dovessero essere allocati questi posti letto e parlava che questi posti letto devono essere di natura strutturale e fissa e che gli interventi devono essere finalizzati prevalentemente all’acquisto della dotazione strumentale, non alla realizzazione di strutture. Inoltre, devono essere prioritariamente individuati, questi posti letto, nei DEA di secondo livello, provvisti di diagnostica, di unità operative di pneumologia e malattie infettive, oppure in ospedali in presenza di chirurgia specialistica o DEA di primo livello. Non le sembra che questa scelta sia stata difforme rispetto alle linee guida del Ministero e questo abbia condizionato anche l’aumento dei costi, il raddoppio dei costi?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
A questa domanda ho parzialmente risposto con la prima domanda. Non dobbiamo confondere quelli che sono stati gli interventi di rafforzamento e di ampliamento di strutture esistenti con la creazione ex novo di un’unica struttura per le maxiemergenze. Quindi, nel momento in cui noi abbiamo dato il via a quei 70 e passa cantieri di cui ho parlato prima per seguire le linee guida del Ministero, e lì abbiamo già messo in opera quelle che erano le indicazioni, e questi rafforzamenti, queste ristrutturazioni, questi […] necessari nei nostri ospedali, alla fine della pandemia resteranno in dotazione alla nostra rete ospedaliera. Noi stiamo creando nuovi posti di terapia intensiva, che poi resteranno negli ospedali una volta passata l’emergenza. Quindi, l’intervento fatto con il finanziamento, legge n. 77 tanto per intenderci, quei posti che servono a ristrutturare, secondo le indicazioni, pneumologie, pronto soccorso, terapie intensive eccetera, eccetera, si stanno facendo. Però, ancora una volta quelli ci sono arrivati con molto ritardo. Sicuramente, se avessimo dovuto far conto su quelli, sarebbero serviti per la prossima pandemia, non per questa.
Questa struttura, ripeto ancora una volta, è stata una struttura utile, è una struttura che ci sta servendo, ci servirà per tutta l’emergenza e molto probabilmente ci servirà anche come struttura per le maxiemergenze, quindi come una struttura di protezione civile, che in Puglia non c’è e forse non c’è in nessuna altra area del Meridione, che serve in caso di catastrofe, e comunque, come vi dicevo, questa struttura è fatta in base a dei criteri particolari, che ovviamente dovevano essere ispirati non a quel modello di ristrutturazione di qualcosa di esistente, ma dovevano essere una sorta di struttura che potesse operare in maniera indipendente.
Quindi, ci sono 152 posti in terapia intensiva o alta intensità, che poi, come vi ho detto, possono essere eventualmente scalabili in terapia semintensiva, ci sono due sale operatorie, perché in una struttura del genere hai bisogno anche di sale operatorie attrezzate per interventi eventualmente complementari all’attività di assistenza, servono le sterilizzatrici, serve la TAC, perché ovviamente non è che posso spostare i pazienti, ci sono […] l’ambiente per il laboratorio analisi per le analisi urgenti che verranno fatte lì per lì, serve la farmacia, perché i farmaci per 150 posti letto […] eccetera, eccetera. È tutta questa dotazione impiantistica, strumentale e tecnologica che fa di quella struttura, una sorta di struttura per le emergenze che si può autosostenere, quindi che può lavorare anche in piena autonomia rispetto a un ospedale. Ovviamente, una cosa è ristrutturare 8 posti letto di terapia intensiva in un ospedale esistente, tutti gli altri servizi ci sono, un’altra cosa, invece, è creare una struttura del genere […] di supporto soltanto a situazioni emergenziali, terapia intensiva di alta assistenza, comunque deve avere un minimo di struttura di automantenimento.
Speaker : ZULLO
Assessore, concentro le ultime tre domande in una sola.
Lei ha parlato di riutilizzo di questi posti letto. Quando finirà la pandemia, prenderemo questi posti letto e li ricollocheremo. Non era il caso di ricollocarli già da ora piuttosto che realizzare questa struttura? Avremmo avuto meno problemi di personale. Il problema principale è stato quello di interagire con il personale e trovare il personale che potesse lavorare in un ospedale in Fiera. Tant’è che noi vi dicevamo proprio questo nell’interrogazione: come è possibile realizzare una struttura e non avere preventivamente pianificato l’utilizzo del personale?
L’ultima domanda verte su un modo diverso di pensare. Noi dicevamo: piuttosto che investire 20 milioni di euro per questi posti letto, che potevano essere allocati negli ospedali esistenti, e non avremmo avuto problemi di interazione con il personale, perché non si è potenziata l’azione di prevenzione sul territorio, in particolare anche l’assistenza domiciliare per tutte quelle persone che sono in isolamento domiciliare e sono, ovviamente, per fortuna, anche la più alta percentuale di soggetti Covid positivi?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Sono due domande importanti. Come giustamente dici tu, è una questione anche di approccio e di possibilità.
Non escludo che nella gestione di un’emergenza pandemica ci possano essere diverse opzioni, diverse scelte, magari alcune giuste e altre sbagliate. Magari possono essere tutte e due giuste e si va in una direzione perché magari è più facile andare in una direzione anziché in un’altra.
Quello su cui dobbiamo ragionare sono le scelte che abbiamo preso. Io mi sento, onestamente, di dire che abbiamo fatto le scelte giuste. Per due motivi. Ancora una volta: il fatto di aver dovuto creare quel tipo di struttura... Inizialmente ci eravamo ispirati alla struttura della Fiera di Milano. Però poi abbiamo visto i punti deboli dell’ospedale in Fiera a Milano. Il punto forte dell’ospedale in Fiera di Milano quale era? Era quello di aver creato una maxi struttura che poteva ottimizzare il personale. Questo per noi era essenziale. Noi siamo stati sempre convinti che il collo di bottiglia del nostro sistema di assistenza, che è la debolezza strutturale del servizio sanitario pugliese, è la carenza di personale. I consiglieri conoscono molto meglio di me questa storia. Di fronte al fatto che avevamo comunque pochi anestesisti a disposizione, dovevamo ottimizzare questi pochi anestesisti, e come vi ho detto, le maxistrutture servono per ottimizzare i turni di personale. Su questo chiaramente qualunque direttore sanitario, poi, figuriamoci, il consigliere Zullo è esperto igienista, figuriamoci se non lo sa meglio di me, il fatto di avere in quella situazione dei moduli di quel tipo, con quei numeri di letti, ovviamente capiamo bene che è più facile fare i turni con un minor numero di personale. Nel caso in cui poi dovesse eventualmente diminuire la pressione, quel personale ritorna a fare il suo lavoro.
Attenzione, però: c’è una fase intermedia molto importante, che noi ci troveremo ad affrontare fra pochi giorni, che farà vedere il reale valore di quella maxistruttura in questa fase intermedia, quando non ci sarà la saturazione del sistema. Per esempio, noi potremo davvero liberare completamente il policlinico da tutta l’assistenza Covid e portarla lì. Se noi riusciamo a liberare tutto il policlinico e portare lì l’assistenza Covid, che ovviamente sarà un’assistenza Covid di minor impegno rispetto ad ora, sia numericamente che come caratteristiche cliniche, che cosa faremo? Noi avremo liberato il più grande ospedale pugliese per far ripartire alla grande l’attività non Covid. Perché, se un ospedale di quelle dimensioni finalmente si libera della pressione del Covid, per tanti motivi potrà davvero riprendere la sua attività al massimo.
Quindi, anche quando passerà l’ondata, ci sarà un lungo periodo in cui comunque continueremo ad avere i pazienti, comunque continueremo avere pazienti che si devono ristabilire, si devono riprendere eccetera, eccetera, man mano che l’ondata cala noi trasferiremo tutto il Covid lì e il policlinico potrà riprendere la sua funzionalità.
Quindi, per quanto riguarda la scelta in termini di maxistruttura rispetto alle microstrutture, io credo che sia stata una scelta giusta, anche in previsione di questa parte inter-pandemica.
Tu dici: questi soldi non avremmo potuto spenderli meglio? Attenzione, il ragionamento sull’assistenza territoriale non è una questione di investimenti. In questo momento il problema dell’assistenza territoriale è principalmente un problema di uomini, è un problema di uomini, è un problema di un tessuto di supporto territoriale che oggettivamente, ma non in Puglia, in tutta Italia, chiunque… Io sento tutti i miei colleghi dire: dopo la pandemia, dobbiamo rafforzare l’assistenza territoriale. Che cosa significa? Significa che i nostri sistemi sanitari comunque non erano tarati su un’assistenza territoriale. In Puglia, come nelle altre regioni, comunque avevamo delle carenze strutturali di personale. Voi avete visto la difficoltà che abbiamo avuto nel reclutare i medici per le USCA? Alla fine, abbiamo trovato uno standard USCA che addirittura era superiore a quello che ci aveva assegnato il Ministero. Nonostante questo standard, durante l’ondata pandemica c’è stata difficoltà a fare assistenza a casa dei pazienti.
Da una parte c’è il discorso che, quando arriva l’ondata pandemica, soprattutto se è di queste dimensioni, non c’è sistema che tenga, se metti in campo 100 persone, te ne servono 200. Quindi, comunque il sistema va in crisi, va sotto stress, avrebbe bisogno di un’espansione continua. Comunque sia, quelle che erano le disponibilità umane, quelle erano le risorse umane le abbiamo tutte messe in campo. Non era una questione di soldi. Abbiamo messo in campo tutte le risorse umane. Purtroppo, nel corso della pandemia proprio il reperimento delle risorse umane è stato un reperimento difficilissimo. Tant’è che, come sapete meglio di me, c’è stata la caccia all’infermiere, ci sono state le ASL che si sono rubati gli infermieri. Per allestire questi reparti di terapia intensiva abbiamo dovuto spostare persone da una parte all’altra. I medici sono così pochi che era impossibile anche spostarli. Però, qualche unità è stata anche spostata in altre zone in questo momento a minore intensità e necessità di anestesisti.
Lo sforzo che è stato fatto è stato davvero lo sforzo massimo che potevamo fare con le nostre risorse. Ripeto ancora una volta, non si trattava di mancanza di soldi, ma si trattava di mancanza di risorse umane.
Speaker : ZULLO
Assessore, posso esprimere complessivamente il mio giudizio su tutta questa vostra attività? Parto intanto da un dato: grazie, assessore, della sua risposta e anche di questa interazione che abbiamo avuto oggi, interazione che io credo sia stata condotta con molto rispetto reciproco.
Assessore, io penso che ci sia molta contraddittorietà nelle vostre risposte da un passaggio all’altro, contraddittorietà che forse è frutto della volontà di trovare la giustificazione a quella che è stata un’improvvisata. Perché dico questo? Perché, assessore, questa parte che dice “con il direttore Migliore parte come struttura di terapia intensiva e subintensiva”, poi è arrivato Dattoli, che ha avuto un altro intendimento, quindi è stata reingegnerizzata la struttura, per cui i costi sono lievitati.
Ebbene, io non penso che un ospedale per la terapia intensiva e semintensiva, ideato con l’apporto di Migliore non prevedesse la fornitura di sistemi testa-letto, oppure non prevedesse la realizzazione di un reparto operatorio, perché pensare di tenere nessuna… Oppure non prevedesse lavori impiantistici, o lavori di adeguamento e messa in sicurezza di padiglioni fieristici, lavori supplementari impiantistici e dei […] per il potenziamento delle centrali termiche. Forse lì si è partiti con l’idea di fare dei divisori, e non di fare un ospedale. Già questa, quindi, è una improvvisazione.
Quando lei parla di questa storia delle terapie intensive di Foggia, nord barese e Lecce, quelle sono strutture inaugurate tre o quattro volte. Io oggi apprendo che quelle strutture stanno ancora ad aspettare il finanziamento del Ministero. Ma voi avete fatto le inaugurazioni. A Foggia siete passati due o tre volte ad inaugurare.
Oggi, ora capisco, c’è un tentativo di fare una società mista agli Ospedali riuniti, per mandare avanti il DEA. Noi però pensavamo fosse già fatto anche questo. È assurdo apprendere tutto questo oggi. Quanto all’ottimizzazione del personale, io non credo che voi abbiate ottimizzato il personale. Per quello che noi sentiamo nelle cronache giornalistiche, non credo che il personale sia in ottime condizioni lavorative e di utilizzo.
Quanto al discorso delle risorse umane per il territorio, non è solo una questione di risorse umane, è anche una questione di tecnologia. Se noi potessimo investire in telemedicina, in telemonitoraggio, in telesorveglianza, e anche reclutando infermieri che possono supportare meglio e di più anche i medici di base, probabilmente noi fermeremmo l’assistenza a casa delle persone, e non intaseremmo gli ospedali come li stiamo intasando oggi.
Il nostro giudizio è su un’attività che noi non riusciamo a comprendere per come sia stata fatta. Peraltro, l’ottimizzazione del personale non la fai quando hai una struttura pronta e poi ti preoccupi del personale. Quando realizzi una struttura, tu devi pensare a tre parametri: strutture, attrezzature, e risorse umane. Qui si è pensato a strutture e attrezzature, che era la cosa più facile da fare, spendendo oltre 20 milioni di euro; però alle risorse umane ci si è pensato dopo, quando ormai… Tutto era pronto dal 15 gennaio, ma struttura poi è partita a marzo.
Ora, non dico che i posti-letto non fossero necessari; erano necessari, certo, ma a mio avviso andavano implementati nei presìdi ospedalieri esistenti. In questo modo noi avremmo potuto affrontare l’emergenza.
Quanto poi al fatto che questa struttura può rimanere […], eccetera. Assessore, quando c’è un’emergenza, la risposta all’emergenza è una risposta specifica per quel tipo di emergenza. Non pensi che questa struttura sia specifica e rispondente ad ogni tipo di emergenza e calamità che ci possa capitare, e speriamo che non ci capiti. È assurdo pensare questo. Se cioè ci viene un terremoto, c’è una risposta specifica; se ci viene un maremoto, c’è un’altra risposta specifica; se viene un crollo, c’è un’altra risposta specifica. Non esiste una risposta che sia […], altrimenti noi in Italia avremmo delle strutture per le maxi emergenze: anche questo toglietevelo dalla testa, ve lo do come consiglio, poi fate voi. Se volete continuare a pagare il fitto alla Fiera del Levante, a 111.000 euro, togliendo poi alla Fiera del Levante la sua caratterizzazione originale, anche questa è una scelta politica, ma non l’avete domandata ai cittadini nel corso della campagna elettorale…
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Zullo…
Speaker : ZULLO
Grazie, Presidente.
So che mi deve togliere la parola. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a voi. Ringraziamo anche l’assessore Lopalco.
Ottimo colloquio. Io credo che sia stato molto proficuo…
Speaker : CAROLI
Presidente, se fosse possibile…
Speaker : PRESIDENTE
Chi parla?
Speaker : CAROLI
Sono Caroli, sono cofirmatario…
Speaker : PRESIDENTE
Però poi si lamenta con me: sulle interrogazioni non c’è dibattito.
Speaker : CAROLI
Mi scusi, sono cofirmatario. Se fosse possibile poter riscontrare la copia della relazione, la valutazione fatta dall’Agenzia delle entrate circa l’entità del canone da chiedere al corrispettivo rispetto alla requisizione.
Speaker : PRESIDENTE
Consideriamo, questa, una richiesta fatta all’assessore Lopalco. L’assessore Lopalco le risponderà, però non dobbiamo attivare un dibattito. Veramente, consigliere.
Speaker : CAROLI
Siccome io sono co-firmatario...
Speaker : PRESIDENTE
Non è previsto che ci sia un dibattito. Interviene uno. C’è stata anche un’ampia replica.
Speaker : CAROLI
Sto solo chiedendo, siccome l’assessore Lopalco ha detto che non si parla dei canoni di locazione, ma si parla di una requisizione fatta per il tramite della Prefettura, siccome la stima ‒ se ho capito bene ‒ è stata fatta dall’Agenzia delle entrate, se fosse possibile avere una copia della relazione di stima...
Speaker : PRESIDENTE
L’ha già detto. Per questo glielo dico. L’assessore Lopalco, che sta ascoltando, sicuramente le darà una risposta, però non è questa la sede. Non è questa la sede, consigliere. Consigliere Caroli, non faccia così. Abbiamo fatto un dibattito estremamente proficuo. Abbiamo rispettato il Regolamento e abbiamo consentito molto tempo altro al Presidente Zullo per intervenire, però non è previsto nell’interrogazione.
Speaker : CAROLI
Io le chiedo la copia della relazione attestante il valore, la parametrazione del canone...
Speaker : PRESIDENTE
L’abbiamo capito, ma lo deve chiedere all’assessore Lopalco. Perciò, dicevo, gli scriva una lettera.
Speaker : CAROLI
Non lo vedo inquadrato. Faccio appello alla Presidenza per chiedere all’assessore Lopalco, visto che non è più collegato...
Speaker : PRESIDENTE
Senz’altro. L’assessore Lopalco ci sta ascoltando. Senz’altro.
Speaker : CAROLI
Faccio appello a lei affinché si possa...
Speaker : PRESIDENTE
È chiaro. Senz’altro.
Abbiamo chiuso con i nostri tempi. Siamo andati anche oltre le ore 17.30.
Ringrazio tutti i colleghi consiglieri, le consigliere e anche gli assessori che sono intervenuti sin qui.
Chiudiamo la seduta. Ci vediamo martedì prossimo per il nuovo Consiglio.
La seduta è tolta.
Grazie a tutti. Buona serata.