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C.r. Puglia 30.03.2021
FILE TYPE: Video
Speaker : PRESIDENTE
Care colleghe e cari colleghi, buongiorno a tutti e ben trovati. Questo è l’ultimo Consiglio regionale prima della Santa Pasqua. Onestamente, avrei voluto augurare a tutti voi di trascorrerla come meglio possibile all’interno delle proprie famiglie, ma purtroppo sarà un’altra Pasqua che ci vedrà costretti a compiere il sacrificio di non poterci abbracciare, di non poterci stringere la mano. Ovviamente fa male al cuore. Intanto, però, ieri è partito il nuovo Piano vaccinale regionale. Speriamo che tra pochi mesi potremo davvero dire di esserne usciti.
Devo dire che, d’altra parte, lo riconosciamo, gli effetti della vaccinazione si vedono e negli Stati in cui sono compiute in maniera importante, con numeri importanti, in Israele vediamo, per esempio, che le persone possono cominciare a girare tranquillamente per strada; a Londra c’è stato un periodo in cui non c’è stato neppure un decesso. Per non guardare poi lontano da noi, in una residenza salentina, dove tutti gli anziani si erano vaccinati, sono risultati positivi, ma tutti asintomatici. Sono dati che ci fanno avere ancora più fiducia nella scienza. Il miracolo della scienza. Dobbiamo avere fiducia. Ovviamente “dobbiamo avere fiducia” lo diciamo a tutti, ma soprattutto a coloro i quali hanno rifiutato di vaccinarsi o che intendono farlo. Ancora più forte lo diciamo agli operatori sanitari che hanno scelto di non farlo. Lo abbiamo detto anche con una legge regionale, che voglio richiamare: non vaccinarsi è un diritto; però, a quel punto, si dovrebbero levare il camice di dosso. Rinuncino a indossare una sorta di uniforme che, evidentemente, dichiarano, nel momento in cui mettono a repentaglio gli altri cittadini, di non voler indossare.
Come ha scritto Michele Serra su L’Amaca, fare il rivoluzionario a costo zero è molto comodo, ma molto poco etico.
Noi abbiamo detto priorità agli anziani e alle persone fragili, e così dovrà essere. Le statistiche ci dicono che sono loro a pagare di più il costo della pandemia. Però non dimentichiamo anche tutte le altre vittime di questo tempo. C’è una emotività lacerata da curare, a partire da quella delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.
Volevo condividere con voi queste brevissime riflessioni, i dati che sono emersi tra ieri e oggi. Il responsabile di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza del Bambin Gesù di Roma ha detto che, se continua così, avremo oltre 7.000 bambine e bambini in attività diurna e oltre 500 ricoveri. Questo aumento c’è stato con la seconda ondata della pandemia, ovvero da ottobre ad oggi. Parliamo di numeri che fanno rabbrividire solo a pensarci. Più 28 per cento dei disturbi del comportamento alimentare nella fascia 12-14 anni. Più 25 per cento di tentativi di suicidio e atti di autolesionismo. Questa problematica riguarda tutta Italia, da nord a sud. Stiamo parlando dei dati che riguardano giovani e giovanissimi, i nostri ragazzi.
Ha detto bene la Ministra Bonetti: abbiamo bisogno di un piano di salvezza educativa. Noi in Puglia ci stiamo attrezzando, con l’attività che sta facendo anche la Giunta, per le attività di contrasto alla povertà educativa. C’è un progetto di legge sulla povertà educativa che discuteremo nei prossimi Consigli. Abbiamo pensato di farlo il 20. Volevo informare tutti di questo. Appena finita la Capigruppo lo abbiamo deciso. Il 20 sarà proprio la data in cui parleremo in maniera approfondita della proposta di legge e della povertà educativa. È fondamentale prendersi cura di tutte e tutti loro, magari affiancandoli da educatori, formatori, psicologi.
Praticamente su tutti i giornali oggi, su tutti i quotidiani è riportata la stima di Save the Children, che da un primo monitoraggio ha stimato che sono oltre 160.000 le bambine e i bambini che, a causa della chiusura delle mense scolastiche, sono stati privati dell’unico pasto giornaliero. È una stima che arriva a ciascuno di noi come un pugno nello stomaco e che dobbiamo affrontare dando risposte a tutte e a tutti, perché nessuna bambina e nessun bambino dovrebbe conoscere la sofferenza procurata dalla fame. A questo si aggiunge che su 40.000 edifici scolastici in Italia solo 10.958 hanno la mensa e in coda c’è il Sud, con la Puglia ferma al 16 per cento. La Puglia è ferma al 16 per cento. Quindi, questo è un impegno che tutti noi dobbiamo assumere.
D’altra parte, la Puglia è la prima regione d’Italia per numero di vaccinati nel mondo della scuola. È un argomento sensibile e caldo, lo so, però dobbiamo comprendere e apprezzare la lungimiranza, perché aver vaccinato il personale scolastico significa che vogliamo tutti vedere riaprire le scuole delle nostre città quanto prima e farlo in piena sicurezza. Anche qui i dati sono tremendi e riguardano soprattutto il divario tra Nord e Sud, perché nel Sud Italia, per esempio, quattro famiglie su dieci non hanno il Pc e la metà di quelli che ce l’hanno lo condividono in famiglia. Ma sul divario tra Nord e Sud il CNEL ha incentrato gran parte della sua relazione 2020, sottolineando che la pandemia ha anche accentuato la differenza nella presenza negli asili nido, nel diritto all’istruzione e, persino, nell’aspettativa di vita.
Ecco, questa è la sfida della Next Generation EU, e anche la Puglia ha, ovviamente, il compito di sottolineare al Governo queste sfide e le sfide del Sud come sfide di tutto il Paese. La Puglia vuole avere il suo ruolo, ovviamente, nella sua partita nazionale, ed è per questo che ci siamo attrezzati con un tavolo interistituzionale a supporto della Giunta, che nei prossimi giorni tornerà a riunirsi per esprimersi sul documento definitivo che porteremo in mozione nel Consiglio regionale che si terrà nella prima data utile, cioè il 13 aprile. In questo modo vi richiamo anche la giornata del 13 aprile, anche questa decisa in Conferenza di Capigruppo, come prossimo Consiglio regionale.
Insomma, dobbiamo guardare in faccia le fragilità, noi che siamo consiglieri regionali, noi che siamo rappresentanti di tanti cittadini, non importa di quale colore politico, ma dei nostri cittadini pugliesi, e dobbiamo far sentire ciascuno di quei cittadini vicini alle nostre Istituzioni, vicini alla nostra Istituzione.
D’altra parte, lo sanno bene i Sindaci, lo sanno bene i medici di base, quelli degli ospedali, lo sanno bene, le migliaia di volontari che dal loro impegno quotidiano, dalla prossimità, dalla valorizzazione delle donne e degli uomini passa la nostra storia della Puglia. Quindi, anche nell’approcciare le leggi, cerchiamo di tenere questo obiettivo ben presente.
È per questo che anche oggi si discuteranno delle leggi importantissime che sono al nostro ordine del giorno, a partire da quella al punto primo, che riguarda le fragilità, e cerca di trovare il modo per affrontarle, direi il modo migliore, nella massima condivisione con la Giunta, per affrontarla.
Procediamo con i lavori del Consiglio regionale. Auguro ovviamente buon lavoro a tutti.
Do per letto il processo verbale della scorsa seduta.
Ha chiesto congedo il consigliere Longo.
È pervenuta risposta scritta alle interrogazioni di Mazzotta, Lacatena, Gatta: “Modalità di organizzazione del servizio mensa o di erogazione dei buoni pasto sostitutivi nelle ASL pugliesi – Chiarimenti” e all’interrogazione del consigliere Longo: “Disagi nella distribuzione di ossigeno a domicilio”.
Quanto alle assegnazioni alle Commissioni, come per regola, questo è un compito che affidiamo al Vicepresidente Casili.
Speaker : CASILI
Assegnazione alle Commissioni.
Commissione II: “Proposta di legge a firma dei consiglieri Tupputi, Lopane, Leoci e Capone ‘Istituzione di una fondazione per la formazione politica istituzionale’”; Commissione IV “Proposta di legge a firma del consigliere Bellomo e altri ‘Disciplina delle strade del vino, dell’olio extravergine e dei prodotti tipici agroalimentari di qualità’”; Commissione II (congiunta con la IV) Richiesta parere deliberante della Giunta regionale n. 424 del 22.3.2021 ‘Approvazione schema di Regolamento regionale. Modifiche al regolamento regionale n. 15 del 12 giugno 2019 recante (Commissione consultiva locale per la pesca e l’acquacoltura)’”.
Di seguito, le interrogazioni e mozioni presentate: Laricchia “Postazione Drive Through Grumo Appula”; Dell’Erba “Necessità di attivare con urgenza corse per la linea Sannicandro-Apricena- San Severo-Foggia, Ospedali riuniti per far fronte ai disagi sofferti in particolare dagli operatori sanitari del PO di Foggia provenienti da questi Comuni”; Laricchia “Interventi di mitigazione del rischio idraulico della zona ASI PIP del Comune di Molfetta e terminal ferroviario a servizio dell’agglomerato industriale di Molfetta”; Gatta “IGP, pomodoro pelato di Napoli”; Mazzotta “Domanda di accesso al contributo economico straordinario per persone in condizioni di gravissima non autosufficienza nell’attuale fase emergenziale dovuta alla pandemia Covid-19, riferimento DGR n. 687 del 2020 e atti conseguenti”.
Di seguito le mozioni presentate dai colleghi: Bellomo, Conserva, De Blasi, Splendido “Interlocuzione diretta e permanente tra il Consiglio regionale e la cabina di regia regionale (CdR CovidVace) istituita con deliberazione di Giunta regionale 22 dicembre 2020, n. 2132”; Zullo “Dante lingua italiana”; Laricchia “Impegno della Regione Puglia a istituire uno sportello per i lavoratori disabili, un catalogo regionale degli operatori e a interpretare azioni ulteriori per il rafforzamento di strumenti per favorirne l’integrazione”.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Procediamo allora con l’ordine del giorno.
Al primo punto abbiamo il prosieguo dell’esame del PDL a firma dei consiglieri Amati, Capone, Caracciolo, Vizzino, Paolicelli, Ciliento, Mennea, Parchitelli, Metallo, Di Gregorio Perrini, Mazzarano, Bruno, Campo, Topputi, Clemente, Dell’Erba, Conserva, Bellomo, Lacatena, De Blasi, Gatta: “Screening obbligatorio per l’atrofia muscolare spinale – SMA”.
Relatore il consigliere Vizzino.
Voglio precisare che su questa proposta è giunto un emendamento. È un emendamento condiviso da tutti i proponenti di cui daremo lettura dopo la relazione del Presidente Vizzino.
Speaker : VIZZINO
Presidente, l’avevamo già incardinato la settimana scorsa. Se volete, ripeto la relazione.
Speaker : PRESIDENTE
No, va bene. La possiamo dare per letta. Grazie.
Do lettura dell’emendamento all’articolo 1: «All’articolo 1 aggiungere il seguente comma: “Per la durata massima di 24 mesi e in ogni caso sino alla revisione e aggiornamento della lista delle patologie da ricercare attraverso lo screening neonatale, ai sensi dell’articolo 4, comma 2-bis, della legge n. 167/2016 (Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie), le disposizioni contenute nella presente legge hanno natura di ‘progetto pilota sperimentale’”».
Qualcuno vuole illustrare l’emendamento o vuole intervenire? Non vedo prenotazioni.
Il parere del Governo sull’emendamento? Assessore Lopalco, prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Mi sentite? Io ho perso la comunicazione.
Speaker : PRESIDENTE
Ho letto l’emendamento all’articolo 1 della legge. Le stavo chiedendo il suo parere, assessore.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Se ora mi sentite...
Speaker : PRESIDENTE
Sì, la sentiamo bene.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Come avevo precisato nell’ultima seduta di Consiglio, avevo appena ricevuto la proposta di legge in quell’occasione. Avendo fatto le dovute verifiche sugli aspetti tecnici, e non certo nel contenuto della proposta di legge, che era assolutamente in linea con quelle che sono le priorità di questa Giunta, ho avuto modo di approfondire i temi tecnici. Sulla scorta di questo approfondimento, leggo che con questo emendamento credo si possano superare quelle che potevano essere delle criticità che avrebbero eventualmente esposto questo progetto di legge a eventuali impugnative da parte del Ministero della salute.
Quello che va precisato ai consiglieri è che esiste un elenco di patologie che possono essere incluse come LEA negli screening obbligatori neonatali e questo elenco di patologie viene aggiornato dal Ministero della salute o, meglio, dovrebbe essere aggiornato costantemente dal Ministero della salute, il quale Ministero è in evidente ritardo nell’aggiornamento di questi elenchi, però comunque mantiene la prerogativa istituzionale di aggiornare tali elenchi.
Credo che l’introduzione di questo emendamento nell’articolato di legge, in cui si fa chiaramente riferimento “in attesa dell’aggiornamento da parte del Ministero” che la Regione Puglia comunque parte facendo questo screening e parte come progetto pilota, ci metta al sicuro da qualunque tipo di critica di costituzionalità o eventuali impugnative da parte del Ministero, che siamo confidenti non arrivino.
Io, pertanto, esprimo parere favorevole all’emendamento e al testo di legge.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, assessore.
Penso che possiamo dare, quindi, il via al voto. Chiedo scusa. Prego, Presidente Amati. Non avevo visto la sua richiesta di intervento. Non la sentiamo, però. Veda, ha il muto?
Speaker : INTERVENTO
Presidente Capone, il collega Amati ha scritto sulla chat di gruppo.
Speaker : PRESIDENTE
Sì. Allora, provo a leggere: il consigliere Amati precisa che, nell’attesa che si risolva il mio problema microfono, vorrei specificare che ventiquattro mesi si intendono a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, e ciò vale anche per il successivo emendamento. Grazie.
Possiamo procedere al voto.
Pongo in votazione l’emendamento all’articolo 1, che dice: “All’articolo 1, aggiungere il seguente comma […]”, così come lo abbiamo letto. Prego.
Se avete votato tutti, procediamo alla chiusura della votazione. La votazione è chiusa.
Votanti: 41; favorevoli: 41.
Dobbiamo aggiungere il voto del consigliere Clemente, quindi sono 42.
Speaker : DELL’ERBA
Chiedo scusa, Presidente. Mi sono assentato un attimo, il mio voto è favorevole alla votazione dell’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE
Favorevole anche Dell’Erba, quindi 43.
Speaker : PENTASSUGLIA
Anche il mio Presidente, perché non mi faceva cliccare.
Pentassuglia favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Sono 44 votanti, 44 favorevoli.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Adesso dobbiamo mettere in votazione l’articolo 1, così come emendato.
La votazione è aperta. La
votazione è chiusa.
Totale votanti: (43 più 1, Sergio Clemente), 44; Favorevoli 44. Nessun contrario, nessun astenuto.
L’articolo 1, così come emendato, è approvato.
Articolo 2, tempi e modalità del prelievo.
Se non ci sono interventi, andiamo in votazione.
Non ci sono interventi.
La votazione è aperta. Avete votato tutti? Stiamo per chiudere la votazione.
La votazione è chiusa.
Totale votanti 44, favorevoli 44, nessun contrario, nessun astenuto.
L’articolo 3 è approvato. Chiedo scusa, l’articolo 2 è approvato.
Articolo 3, tempi e modalità del test.
Se non ci sono interventi, procediamo con il voto.
Non vedo richieste di intervento.
La votazione è aperta. Bene. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Vediamo i dati.
Votanti 45, favorevoli 45, nessun astenuto, nessun contrario.
L’articolo 3 è approvato.
Articolo 4, laboratorio di medicina genomica competente.
Se non ci sono interventi, dichiaro aperta la votazione.
Dichiariamo chiusa la votazione.
Votanti 43, favorevoli 43, nessun astenuto, nessun contrario.
L’articolo 4 è approvato.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale
Presidente, sono Emiliano.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Emiliano, buongiorno.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale
Io ero impegnato in una riunione sindacale, però stavo seguendo anche il Consiglio. Se vuole aggiungere il mio voto favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
All’articolo 4? Va bene.
Riprendiamo con l’articolo 5 per il voto.
È aperta la votazione.
Avete votato tutti? Stiamo per chiudere la votazione.
La votazione è chiusa.
Votanti 44, favorevoli 44, contrari zero, astenuti zero.
Anche l’articolo 5 è approvato.
Articolo 6 (Presa in carico).
Ci sono interventi? No.
La votazione è aperta.
Avete votato tutti? Perfetto. Okay.
La votazione è chiusa.
Votanti 45, favorevoli 45, nessun contrario, nessun astenuto.
L’articolo 6 è approvato.
Articolo 7 (Protocollo operativo).
La votazione è aperta.
Avete votato tutti? Bene.
La votazione è chiusa.
Votanti 46, favorevoli 46, nessun contrario, nessun astenuto.
L’articolo 7 è approvato.
Speaker : INTERVENTO
Presidente, non so se risultava il mio voto.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, risultava.
Speaker : INTERVENTO
Okay. Perfetto.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Articolo 8 (Norma finale).
Sull’articolo 8 c’è un emendamento, sempre condiviso da tutti i proponenti. Preciso che nell’articolo 8 è scritto “Norma finale”; nel drafting della legge sarà mutato questo titolo della norma, la rubrica.
Metto in votazione l’articolo 8, così poi tratteremo l’emendamento aggiuntivo.
Prego, la votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Votanti 47, favorevoli 47, nessun contrario, nessun astenuto.
L’articolo 8 è approvato.
Passiamo adesso all’emendamento. L’emendamento è un emendamento aggiuntivo: “per le finalità di cui ai commi precedenti si provvede per euro 300.000 annui nell’ambito del capitolo 741090, in quanto prestazione e servizio rientranti nei livelli essenziali di assistenza. Per l’esercizio finanziario in corso e per la durata massima di 24 mesi, e in ogni caso, sino alla revisione e aggiornamento della lista delle patologie, da ricercare attraverso lo screening neonatale, ai sensi dell’articolo 4, secondo comma bis della legge 19 agosto 2016 n. 167 ‘Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie’, le disposizioni contenute nella presente legge hanno natura di progetto pilota sperimentale e sono pertanto finanziate con le stesse modalità previste dal comma 1. Segue la firma dei proponenti. Qualcuno vuole intervenire o procediamo al voto?
Parere del Governo, assessore Lopalco?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Perfetto. La refertazione l’ha inviata correttamente? Ci serve il referto. Collega Lopalco, non so se mi sta sentendo.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Sì.
Speaker : PRESIDENTE
Ci serve il referto.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Non vi è giunto nulla?
Speaker : PRESIDENTE
Non ancora.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Non si può procedere alla votazione?
Speaker : ZULLO
Posso, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Sì, prego.
Speaker : ZULLO
Presidente, premesso che per me qualsiasi formulazione va bene e darò il voto favorevole, ma faccio questo ragionamento. Se è nei livelli essenziali di assistenza è chiaro che è a carico del Fondo sanitario regionale. Per cui, decidere una cifra potrebbe anche essere sbagliato, perché, ove mai dovesse occorrere una cifra di 310.000 euro, faccio un esempio, che succede? Abbiamo detto che è un livello essenziale di assistenza. È a carico del Fondo sanitario regionale. Però, è una mia riflessione. Per il resto io voto tutto, come la volete fare la fate e io voto.
Speaker : PRESIDENTE
Se fosse necessario aumentarla suppongo che dovrebbe fare una variazione di bilancio la Giunta.
Prego, consigliere Amati.
Speaker : AMATI
Grazie. In realtà il collega Zullo, secondo me, dice una cosa giusta, nel senso che se è un livello essenziale di assistenza noi abbiamo scritto 300.000 perché abbiamo avuto una stima dei costi, però, in effetti, ha ragione, perché se è il livello essenziale di assistenza, ovvero progetto pilota sperimentale che si aggancia ad un livello essenziale di assistenza, non c’è bisogno di specificare la cifra. Per cui, si potrebbe anche togliere, quindi basterebbe dire “si provvede nell’ambito del capitolo 741090”, che è il capitolo dei Livelli essenziali di assistenza.
In virtù di tanto, ovviamente, possiamo anche procedere al voto.
Speaker : PRESIDENTE
Comprendiamoci sul testo, però, e condividiamolo: “Per le finalità di cui ai commi precedenti, si provvede nell’ambito”.
Aspetti un attimo. Diciamo le parole precise, così lo mettiamo e vale per tutti.
“Si provvede nell’ambito del capitolo 741090” quindi togliamo le parole “per euro 300.000 annui”. Okay?
Speaker : INTERVENTO
Esatto.
Speaker : PRESIDENTE
E lasciamo tutto così com’è, invariato.
A questo punto, il parere del Governo è positivo. Non c’è bisogno di parere finanziario.
Procediamo al voto.
La votazione è aperta.
Dobbiamo aggiungere il voto del consigliere Gatta, il nostro Segretario.
Avete votato tutti?
Dichiaro chiusa la votazione anche sull’emendamento.
Votanti 47, favorevoli 47, nessun astenuto, nessun contrario.
L’emendamento è approvato.
Adesso dobbiamo votare la legge per intero.
Scusate, leggo che Perrini è bloccato. Tutto risolto? Okay. Benissimo.
Se non ci sono interventi, procediamo al voto sulla legge. Non vedo interventi. Perfetto.
Dichiaro aperta la votazione sull’intero progetto di legge. Votanti 47, favorevoli 47, nessun contrario, nessun astenuto.
Il progetto di legge è approvato.
Grazie a tutti. Penso che sia stata scritta una bella pagina oggi in questo Consiglio regionale. Grazie al Presidente Amati, ovviamente, per avere proposto da primo firmatario la proposta e all’assessore Lopalco per avere condiviso il percorso. Grazie a tutti.
È stata chiesta l’urgenza. Votiamo. Non possiamo fare per alzata di mano, ma dobbiamo sempre, ovviamente, ripercorrere.
La votazione sull’urgenza è aperta.
Un secondo solo, perché si sta inserendo la tipologia “urgenza”. Potete votare adesso. Prego. anche il mio voto si deve aggiungere alla schermata che vedete, perché non abbiamo potuto votare in quanto il computer è bloccato.
Totale votanti: 47; favorevoli: 47; nessun astenuto; nessun contrario.
L’urgenza è approvata.
Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: “Modifiche alla legge regionale 11 giugno 2018 n. 25 ‘Disciplina delle associazioni Pro-loco’”, relatore il consigliere Paolicelli. Prego.
Speaker : PAOLICELLI
Buongiorno, grazie, Presidente.
Colleghi consiglieri, il presente disegno di legge è “Modifiche alla legge regionale 11 giugno 2018 n 25, relative alla disciplina delle associazioni Pro-loco”. Dalla richiamata legge n. 25/2018 vengono espunti o modificati alcuni commi di articoli che sono stati oggetto di osservazione da parte del ministero del lavoro, delle politiche sociali e del ministero della giustizia. Detti dicasteri hanno prospettato profili di illegittimità costituzionale per contrasto con il decreto legislativo 117 del 2017 recante “Princìpi generali atte a garantire che le attività di volontariato si svolgano nel modo più uniforme su tutto il territorio nazionale”.
Per superare le censure di illegittimità costituzionale segnalate dai suddetti ministeri, nello spirito di collaborazione tra Amministrazioni, la Regione Puglia si è impegnata ad intervenire sulle norme – legge regionale 25/2018 – che inquadrano le associazioni Pro-loco come associazioni di volontariato o di promozione sociale.
Il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale. Nella seduta della IV Commissione del 25 febbraio 2021, il disegno di legge ha acquisito il parere favorevole unanime dei Commissari presenti.
Si rimette il provvedimento al vaglio del Consiglio regionale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente Paolicelli. Ci sono interventi? Consigliere Saverio Tammacco, ha chiesto di intervenire?
Speaker : TAMMACCO
Sì.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, ne ha facoltà.
Speaker : TAMMACCO
Grazie, Presidente, grazie consiglieri.
Intanto, vorrei ringraziare il lavoro della IV Commissione, presieduta dal Presidente Paolicelli, per il lavoro del dottor Giannone e dell’assessore Bray. Però volevo due chiarimenti in merito a queste modifiche. Uno riguarda il punto a) rispetto alla legge regionale dell’11 giugno 2018, nel senso che dice: “Sono apportate le seguenti modifiche. Le parole ‘organizzate in modo volontario e senza scopo di lucro’ sono soppresse”.
Invece, successivamente, il punto c) dell’articolo 2, comma 1, dice: “Dopo la parola ‘associazioni’ sono soppresse le parole ‘di volontariato’”. Quindi, lascia inalterato “senza finalità di lucro”.
Pertanto, nell’articolo 1, comma 1, viene eliminato “senza finalità di lucro”. Invece, viene lasciato nell’articolo 2 e in altri articoli. Volevo capire se fosse una svista o sono io che non ho capito bene, perché in questo caso non si sa se devono essere con o senza scopo di lucro. Questo è il primo punto.
Se mi potete dare una mano per capire il combinato disposto con la legge. Devo ripetere, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
No, perché? Abbiamo ascoltato.
Speaker : TAMMACCO
Nel caso non si fosse capito bene.
Speaker : PRESIDENTE
Non so se è collegato l’assessore.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Sono collegato.
Speaker : PRESIDENTE
Assessore, vuole intervenire? Ha ascoltato il consigliere Tammacco? Prego.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Assolutamente.
Anzitutto siamo favorevoli e lo abbiamo detto anche in Commissione. Credo che le modifiche siano state fatte per adeguare al codice del terzo settore. È un problema di adeguamento a quelle che sono le loro indicazioni.
Speaker : TAMMACCO
Pronto?
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Credo di aver risposto. Queste indicazioni, che giustamente ha sottolineato, vengono soppresse solo perché ritornano negli articoli successivi come coerenza con quelle che sono le norme del terzo settore.
Speaker : TAMMACCO
Assessore, se mi permette, il mio era solo un appunto tecnico. Nell’articolo 1 è soppresso “senza finalità di lucro”, invece rimane tale nell’articolo 2 e negli altri articoli. Quindi, o sono soppressi in tutti gli articoli o rimangono in tutti gli articoli. Non so se è chiaro. Forse è stato un errore di battitura o di dizione.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
No, non credo sia un errore. Possiamo ricontrollare, però non credo sia un errore. Credo sia un adeguamento di coerenza con quello che fa il terzo settore.
Speaker : TAMMACCO
Va bene.
Un altro riguarda il punto k), che vorrei mi fosse spiegato. Mentre prima l’articolo di legge diceva questo (il punto 6 dell’articolo 7): “Nel caso in cui più associazioni richiedano in pari data l’iscrizione all’Albo regionale delle Pro Loco”, eccetera, viene depennato “richiedano in pari data” con “che svolgano la propria attività nel medesimo Comune, richiedano l’iscrizione all’Albo regionale”. Volevo capirci di più in merito a questo punto, in quanto non so se è stato depennato perché richiedevano in pari data o perché non c’era il fatto del medesimo Comune.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
La seconda cosa che ha sottolineato.
Speaker : TAMMACCO
Okay. Ciò cosa significa? Se andiamo a rileggere, così come modificato, lo schema di legge, diventerebbe: “Nel caso in cui associazioni che svolgono la propria attività nel medesimo Comune richiedano l’iscrizione all’Albo regionale delle Pro Loco, la competente struttura regionale procede a una valutazione comparativa, tenuto conto dei seguenti elementi”. Non avendo inserito più il termine temporale, cosa significa? Che se uno dovesse fare oggi richiesta ed essere accettata un’altra, tra un anno, c’è la comparazione? Oppure la comparazione è sempre in pari data?
Speaker : PRESIDENTE
Assessore, prego.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Da una parte, sono ancora una volta le indicazioni che ci vengono dal [...] settore, però il punto di riferimento dovrebbe essere la presentazione in pari data.
Speaker : TAMMACCO
Quindi, punto k), siccome è scritto di sostituire le parole “richiedano in pari data”, viene soppresso…
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Ho capito, consigliere, quello che giustamente sta dicendo, che forse questo potrebbe non essere soppresso.
Speaker : TAMMACCO
Sì.
Speaker : PRESIDENTE
Io vi sto lasciando intervenire in questo botta e risposta per avere maggiore chiarezza rispetto alle questioni. Non so se è tutto risolto, consigliere Tammacco, rispetto alle sue richieste.
Speaker : TAMMACCO
Me lo deve dire l’assessore. Sono solo due tecnicismi che ho rilevato velocemente per fare in modo che la legge sia più chiara. Ritengo che “in pari data” debba rimanere.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Dal mio punto di vista, questa seconda richiesta deve essere accolta.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Quindi, assessore, per lei va bene così com’è. Procediamo al voto così com’è.
Speaker : TAMMACCO
Così com’è la mia richiesta.
Speaker : PRESIDENTE
Non ho capito, scusi. Assessore…
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Non vi sento bene.
Speaker : PRESIDENTE
Ho sentito lei, consigliere. L’assessore stava dicendo che, invece, ritiene di confermare la legge così com’è?
Speaker : INTERVENTO
Presidente, ha detto la proposta del consigliere Tammacco.
Speaker : PRESIDENTE
Non vi ho sentito. Chi ha parlato adesso? L’assessore è d’accordo con la richiesta di Tammacco?
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Con la seconda annotazione tecnica.
Speaker : PRESIDENTE
Quindi, presenta un emendamento?
Speaker : TAMMACCO
Sì. Basta aggiungere al punto k) dello schema di legge presentato “richiedono in pari data”, aggiungere “in pari data”.
Speaker : PRESIDENTE
Ma a quale articolo?
Speaker : TAMMACCO
Al punto k) dell’articolo 1 presentato oggi, che tratta appunto l’articolo 7, comma 6.
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Comma 6?
Speaker : PRESIDENTE
Dalla proposta di disegno di legge è impossibile risalire alla proposta che state facendo. Quindi, dobbiamo trovare un modo per capirci. Disegno di legge: a quale articolo si sta riferendo lei, consigliere Tammacco?
Speaker : TAMMACCO
Io mi sto riferendo all’articolo 7, comma 6.
Speaker : PRESIDENTE
All’articolo 7 della legge, o all’articolo 7 della proposta che viene oggi?
Speaker : TAMMACCO
La proposta che viene oggi è di un solo articolo, il punto k).
Speaker : PRESIDENTE
No, non stavo riuscendo a seguirla.
Il disegno di legge che viene oggi è composto da sette articoli.
Speaker : TAMMACCO
Sì.
Speaker : PRESIDENTE
Okay. Quindi?
Speaker : TAMMACCO
All’articolo 1, punto k)…
Speaker : PRESIDENTE
E non c’è.
Speaker : INTERVENTO
Non c’è il punto k), in questo.
Speaker : TAMMACCO
Io rilevo un punto k) all’articolo 1 “Modifiche”… Dove sono tutti soppressi questi articoli. Io l’ho preso dagli atti del Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE
Guardi, io ce li ho stampati: “Modifiche alla legge regionale 11 giugno 2018 n. 25 ‘Disciplina delle associazioni Pro-Loco’”: sto leggendo il disegno di legge che è stato depositato e che è pubblicato. Articolo 1: “Modifiche all’articolo 1 della legge regionale n. 25/2018”.
È probabile che lei stia vedendo la DDL iniziale che è stata modificata in Commissione. Per cui, quello che viene oggi in Consiglio regionale è in realtà un disegno di legge. All’articolo 1 della legge regionale 11 giugno 2018 n. 25, mi segua, se riusciamo, “Disciplina delle associazioni Pro-loco” sono apportate le seguenti modifiche; ne sono apportate due.
Siamo riusciti a capire forse la sua proposta. All’articolo 5, dove dice “Modifiche all’articolo 7 della legge regionale n. 25 del 2018”, all’articolo 7 della legge regionale 25/2018 sono apportate le seguenti modifiche: a) il comma quinto dell’articolo 7 è soppresso; b) al comma 6 dell’articolo 7 le parole “richiedano in pari data” sono sostituite dalle seguenti “che svolgono la propria attività nel medesimo Comune richiedano”.
Speaker : INTERVENTO
E lì chiedo di aggiungere “in pari data”, così come d’accordo con l’assessore.
Speaker : PRESIDENTE
Perfetto. Quindi, dopo le parole “richiedano” lei chiede di aggiungere “in pari data”. L’assessore è d’accordo.
Lo dobbiamo fare adesso.
Un attimo solo che lo aggiungiamo: dopo le parole “richiedano” aggiungere “in pari data”.
Quando arriveremo all’articolo 5 voteremo sulla proposta così come emendata d’intesa tra l’assessore e lei.
Ci sono altri interventi? Non vedo altre richieste di intervento.
Possiamo procedere al voto.
Speaker : INTERVENTO
Presidente, l’emendamento va dopo?
Speaker : PRESIDENTE
L’emendamento è all’articolo 5, quindi va dopo.
Adesso cominciamo a votare dall’articolo 1, su cui non ci sono emendamenti.
La votazione è aperta sull’articolo 1. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Favorevoli 40, nessun contrario, nessun astenuto.
L’articolo 1 è approvato.
Speaker : DELL’ERBA
Il mio voto è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Controlliamo se è stato espresso. Dottoressa Delgiudice, ci può dire? Dell’Erba. È stato espresso? C’è.
È stato espresso il suo voto, consigliere Dell’Erba. Grazie.
Speaker : INTERVENTO
Anche l’assessore Piemontese Raffaele ha scritto, Presidente: favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Okay. È stato computato o lo dobbiamo aggiungere?
L’assessore Piemontese, invece, ha votato favorevole, ma non è stato computato. Quindi, va aggiunto al numero.
Quanti sono, comprensivi del voto di Piemontese? 41 favorevoli.
Procediamo con l’articolo 2.
La votazione è aperta.
Non si sta aprendo la votazione. Okay, possiamo votare. Favorevole.
C’è qualcuno che ha problemi con il voto? Okay.
Se avete votato tutti, possiamo chiudere la votazione.
C’è anche il consigliere Gatta che vota. Il voto è favorevole.
46 votanti, 46 favorevoli, nessun astenuto, nessun contrario.
L’articolo 2 è approvato.
Articolo 3: modifiche all’articolo 3 della legge regionale n. 25/2018.
La votazione è aperta. Un attimo di pazienza, stiamo facendo un controllo tecnico. Allora, il voto di Lacatena com’è?
La votazione è chiusa.
Il consigliere Lacatena ci ha comunicato il voto favorevole. Però, Lacatena risulta che ha votato, quindi non dobbiamo aggiungere niente. Così ci dice la dottoressa Delgiudice.
Favorevoli 45, più il consigliere Gatta 46, nessun contrario, nessun astenuto.
L’articolo 3 è approvato.
Avete fatto la verifica sull’articolo?
Speaker : INTERVENTO
Anche Perrini, Presidente, ha appena scritto sulla chat che è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Perrini era ricompreso? In realtà, quella espressione di Perrini mi sembra distante nel tempo.
Speaker : INTERVENTO
No, Presidente, è proprio riferito a quest’ultima votazione, per quello che ho inteso io come tempi. Poi non lo so. Faccia lei.
Speaker : PRESIDENTE
Verifichiamo subito.
Chiariamo per il consigliere Perrini: il suo voto elettronico risulta ed è compreso. Quindi, non abbia preoccupazioni, non lo dobbiamo aggiungere, è già ricompreso nel voto.
Favorevoli 45, più il consigliere Gatta 46, nessun contrario, nessun astenuto.
Anche l’articolo 3 è approvato.
Articolo 4 (Modifiche all’articolo 5 della legge regionale n. 25/2018).
La votazione è aperta.
Votate. Avete votato tutti? Bene.
Dichiaro chiusa la votazione.
Votanti (44 più il consigliere Gatta): 45; nessun contrario, nessun astenuto.
L’articolo 4 è approvato.
Articolo 5.
Sull’articolo 5 c’è un emendamento aggiuntivo. Votiamo prima l’articolo 5…
Speaker : SPLENDIDO
Presidente, oggi mi sa che devo fare il suo collaboratore, però voglio essere pagato. Ha scritto sulla chat anche Stefano Lacatena, che è favorevole all’articolo 4. Quindi, prima di andare avanti, vuole verificare se ha votato?
Speaker : PRESIDENTE
Stefano La catena risulta fra i votanti o no? Grazie, consigliere Splendido.
Anche il consigliere Lacatena risulta tra i votanti. Non le devo niente, consigliere Splendido, per ora.
Speaker : SPLENDIDO
Presidente, non è salvo buon fine, io ho lavorato.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene, il caffè c’è sempre. Salvo che lei non intenda di aver fatto un lavoro maggiore, e allora dovremmo trattare sul compenso.
Articolo 5: “Modifiche all’articolo 7 della legge regionale 25/2018”.
La votazione è aperta.
Un momento.
C’era l’emendamento presentato dal consigliere Saverio Tammacco, con il quale si aggiungevano le parole “in pari data”, dopo “richiedano”, alla fine del periodo di cui al punto b. Quindi, votiamo sull’emendamento e poi voteremo sull’intero articolo.
Votanti: 44; favorevoli: 44; nessun astenuto; nessun contrario (44 perché c’è anche il consigliere Gatta).
Adesso votiamo l’articolo 5, come emendato.
La votazione è aperta. Votate, colleghi.
La votazione è chiusa.
Votanti 44, favorevoli 40. Chiedo scusa, votanti 45, compreso il consigliere Gatta, favorevoli 45, nessun astenuto, nessun contrario.
L’articolo 5 è approvato.
Articolo 6, modifiche all’articolo 9 della legge regionale 25 2018.
La votazione è aperta. Colleghi, votiamo. Affrettatevi. Ci siamo o manca qualcuno?
La votazione è chiusa. Perfetto.
Votanti 45, favorevoli 45, nessun astenuto, nessun contrario.
L’articolo 6 è approvato.
Articolo 7, modifiche all’articolo 11 della legge regionale 25 2018. È l’ultimo articolo della legge.
La votazione è aperta.
La votazione è aperta. Colleghi, votate. Mi fa un po’ invidia vedervi senza mascherina sullo schermo. Oggi la mascherina è piuttosto pesante. Immagino che più farà caldo più sarà pesante.
La votazione è chiusa.
Totale votanti 45, favorevoli 45, nessun astenuto, nessun contrario.
L’articolo 7 è approvato.
Adesso votiamo l’intero testo della proposta di legge.
Se non ci sono interventi, e non ne vedo, la votazione è aperta.
Votiamo il testo di legge n. 20.
Votanti 46, favorevoli 46, nessun astenuto, nessun contrario.
La proposta di legge è approvata.
C’è urgenza qui, assessore? Dobbiamo votare sull’urgenza?
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Se fosse possibile sì, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Okay. Grazie.
Votiamo per l’urgenza.
La votazione è aperta.
Un attimo solo. Stanno inserendo la definizione di urgenza sullo schermo. Io la vedo.
Votazione urgenza. Possiamo votare.
Votate, colleghi.
Manca ancora qualcuno. Okay.
Votanti 45, favorevoli 45, nessun contrario, nessun astenuto.
Anche la dichiarazione d’urgenza è approvata.
Passiamo, ora, al punto n. 3) all’ordine del giorno: “PDL a firma dei consiglieri Metallo, Capone, Caracciolo, Di Gregorio, Bruno, Parchitelli, Paolicelli, Ciliento ‘Modifiche dell’art. 13 della legge regionale 30 aprile 2019, n. 17 (Disciplina delle Agenzie di Viaggio e Turismo)’”.
Relatore, consigliere Paolicelli. Prego, Presidente.
Speaker : PAOLICELLI
Grazie, Presidente.
Colleghi, con la presente proposta di legge si intende modificare il comma 3 dell’articolo 13 della legge regionale n. 17/2019, inserendo tra i titoli di laurea che rendono facoltativa la frequenza del corso di formazione il nuovo corso di laurea in scienze economiche per l’ambiente e la cultura, che non era stato inserito nella disposizione di legge così come approvata nel 2019. Al contempo, è intervenuto un emendamento a cura del primo firmatario della proposta di legge, Presidente Donato Metallo, con il quale si è inteso aggiungere una laurea magistrale in progettazione e gestione dei sistemi turistici ed equipollenti.
L’obiettivo di tale proposta di legge, infatti, è quello di arricchire il potenziale bagaglio di competenze di una figura come quella del direttore tecnico di agenzia di viaggi, chiamata a svolgere un ruolo così strategico per il settore turistico della nostra regione, riconoscendo il giusto valore ai percorsi di studi attinenti.
La presente proposta di legge non comporta variazioni in aumento o in diminuzione a carico del bilancio regionale. Nella scorsa seduta del 4 marzo 2021, la proposta di legge, così come emendata, ha acquisito il parere favorevole unanime dei Commissari presenti della IV Commissione consiliare.
Si ringrazia la Commissione, i firmatari, il primo firmatario, tutti e l’assessore al ramo per la proficua collaborazione e si rimette il provvedimento al vaglio del Consiglio regionale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, Presidente Paolicelli.
È stato presentato un emendamento dalla consigliera Antonella Laricchia. L’emendamento recita come segue: “All’articolo 13, comma 3, della legge regionale n. 17/2019, dopo la parentesi e le parole ‘pubblici concorsi’ sono inserite le seguenti: “il titolo post-diploma rilasciato dall’Istituto tecnico superiore per l’industria dell’ospitalità e del turismo allargato ITS”. Il titolo post-diploma
C’è l’assessore Bray? Che parere? Ha visto l’emendamento?
Speaker : BRAY, assessore alla cultura e al turismo
Visto l’emendamento, che mi sembra in sostanza voglia estendere l’esonero, così come era stato previsto, anche al corso di formazione professionale, non dall’esame abilitativo, che invece viene mantenuto appunto nel suo rigore, quindi favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Okay.
Poniamo in votazione l’emendamento della consigliera Laricchia. La a votazione è aperta.
Speaker : METALLO
Presidente, possi solo intervenire prima di aprire la votazione o intervengo dopo?
Speaker : PRESIDENTE
Sì, prego. Lo stavo appena dicendo, non abbiamo ancora cominciato le operazioni. Prego.
Speaker : METALLO
Perfetto. La ringrazio, Presidente, sarò brevissimo.
Grazie, Presidente. Pochissimi minuti per ringraziare in primis il Presidente Paolicelli per il percorso seguito, per l’aiuto e il supporto dato. E un ringraziamento a tutti i colleghi Commissari della IV Commissione.
Come diceva il Presidente è stato espresso parere unanime da parte della Commissione. Grazie alla collega, consigliera Laricchia, abbiamo anche condiviso questo percorso di allargamento, di irrobustimento e anche di competenze nella figura del direttore di agenzia di viaggio. Esprimo un grazie all’assessore Bray, che ha fatto la supervisione, insieme agli uffici, di tutte le procedure che ha inteso, allo spirito e alla ratio di questa norma.
Faccio solo un riferimento a come è nata questa legge, ad un episodio singolo, che però ha valenza di carattere generale, per capire, su leggi che sembrano di portata minore, qual è l’apporto che possiamo dare. Questa legge nasce dalla richiesta di una singola persona in prima istanza, una dottoressa che si è laureata tramite un percorso di studi di borse di studio, quindi con dei redditi non altissimi, che aveva questo sogno di fare la direttrice di agenzia di viaggio.
Con la legge precedente, senza questa norma, senza questo correttivo, avrebbe dovuto fare un percorso formativo con dei costi che chiaramente non poteva sopportare. Massimo risultato negli studi, percorso brillante, però si trovava impossibilitata. In questo caso, grazie a questo emendamento, il percorso di vita di questa ragazza, lavorativo e di vita, sarà diverso, ma non solo di questa, ma di tanti altri giovani ragazzi universitari che riusciranno ad accedere e ad avere maggiori possibilità di lavoro.
In questo modo irrobustiamo anche, ampliamo le competenze di questa figura. Un “grazie” permettetemi di farlo anche alle associazioni studentesche, perché, come avete visto, in Commissione è stato portato un ulteriore emendamento di allargamento, quello che riguarda la laurea magistrale in gestione dei sistemi turistici. Questo apporto è venuto dalle associazioni universitarie che sono state contattate, che hanno preso parte attiva in questo procedimento e ci hanno indicato un percorso che a noi era sconosciuto o poco conosciuto.
Questo è il risultato di questo percorso di partecipazione e di conoscenza che si arricchisce oggi ancora di più grazie al contributo della consigliera Laricchia.
Permettetemi di ringraziare tutti e penso che si sia andati anche in questo caso nella giusta direzione e che il cammino sia stato quello giusto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Consigliera Laricchia, prego.
Ovviamente suppongo che le motivazioni della legge siano state del tutto generali e quindi quello sia stato semplicemente uno stimolo per costruire, però, una legge che ha efficacia generale.
Speaker : METALLO
Assolutamente, Presidente. Ho preso un caso singolo per arrivare a una visione di carattere generale e per capire come impatta sulla vita delle persone. Il caso singolo restituisce l’umanità alle persone, ai provvedimenti che facciamo, che non sono solo carta, ma incidono sulla vita delle persone.
Questo era il senso.
Speaker : PRESIDENTE
Consigliera Laricchia, prego.
Speaker : LARICCHIA
Grazie, Presidente. Avevo chiesto di intervenire prima, ovviamente, dell’assessore e del Presidente Metallo. In questo momento mi risulta un po’ più difficile, avendo già loro detto tutto. Non vorrei aggiungere molto altro, se non ringraziare, ovviamente, i proponenti, il collega Metallo e altri, che hanno voluto portare in Commissione questo, l’Assessore che, naturalmente, davanti alla sua competenza un po’ tutti noi in Commissione ci troviamo sempre spesso all’unanimità d’accordo con i provvedimenti. In questo caso vorrei solo aggiungere che c’è stata anche una richiesta di audizione dei vari Rettori, che ci sarà a breve, ma in questo momento è importante dare appunto un segnale, perché è un provvedimento che il settore attendeva da molto tempo e sono contenta che la sensibilità di chi ha lavorato a tutto questo, dall’assessore ai commissari, al proponente Metallo, ci ha permesso di includere l’ITS, che è l’unica realtà in Puglia di alta formazione, parallela all’Università, che si occupa proprio di turismo e che, se non fosse stata inclusa in qualche modo, sarebbe stata obbligata... I ragazzi formati in ITS sarebbero stati ‒ pensate che paradosso ‒ obbligati a seguire un corso di formazione, prima di fare un esame, di 300 ore, mentre sono formati per circa 2.000 ore sugli stessi temi.
Evidentemente questo episodio, che ha portato il Presidente Metallo a intervenire, è stato quello che poi ha fatto scaturire tutta una ricerca, che forse non si è neanche del tutto conclusa, ma che già adesso vede i suoi frutti. Se si continua così, io sono sicuramente fiduciosa sui risultati.
Stiamo facendo una bella cosa per i ragazzi e per tutti quelli che cercano occupazione qui in Puglia, in questo settore che ha ancora tanto da sviluppare.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliera Laricchia.
Aveva chiesto di intervenire il consigliere Pagliaro, o mi sbaglio? Prego, ne ha facoltà.
Speaker : PAGLIARO
Per confermare gli interventi della collega Laricchia e del collega Metallo. Abbiamo lavorato in Commissione. È passato, questo emendamento, perché crediamo sia doveroso dare un segnale importante, specie in questa fase. È giusto offrire maggiori possibilità ai ragazzi che vogliono approcciarsi al mondo lavorativo del comparto turistico, specialmente in una terra come la nostra, a forte vocazione turistica, dove il ruolo delle agenzie di viaggio e di turismo assume un ruolo determinante.
Ritengo utile allargare la base dei giovani da poter assumere dopo il loro percorso di studi, proprio includendo anche altre lauree che mi sembrano pertinenti e attinenti. Anzi, abbiamo anche ragionato in Commissione, dove ci troviamo spesso d’accordo (ripeto: è una Commissione che, secondo me, sta lavorando veramente molto bene), di provare ad allargare ad altri segmenti che possono essere inseriti in questa ipotesi. È utile riuscire a far districare i ragazzi, nonostante la laurea, nel mondo dei corsi. Ce ne sono delle volte anche troppi, e delle volte inutili.
Concludo con la speranza che passi presto l’emergenza sanitaria e che si torni a viaggiare come prima. Auguro un buon lavoro a tutti i nostri ragazzi. Dobbiamo sempre, ogni giorno di più, provare a trovare soluzioni per farli rimanere qui da noi.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Se non ci sono altri interventi, procediamo al voto. Ricordo, per il voto, che stiamo votando sull’emendamento Laricchia. Praticamente le dichiarazioni che sono state fatte finora sono generali. Procediamo. Avete votato tutti? Okay.
La votazione è chiusa.
Votanti 44, favorevoli 44, nessun contrario, nessun astenuto.
L’emendamento è approvato.
Procediamo con l’emendamento Tutolo.
L’emendamento proposto dal primo firmatario Tutolo, ma ci sono anche altri firmatari, Filippo Caracciolo, Maurizio Bruno, Mauro Vizzino, Francesco Paolicelli, Fabiano Amati, Paolo Campo, Grazia Di Bari, è un emendamento aggiuntivo alla proposta di legge n. 61/A, che propone di introdurre modifiche all’articolo 41 della legge regionale n. 35/2020.
Modifiche all’articolo 41: “All’articolo 41 della legge regionale n. 35/2020 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021 e bilancio pluriennale 2021-2023 della Regione Puglia. Legge di stabilità regionale 2021) il comma 1 è sostituito dal seguente: ‘1. Al fine di sostenere gli operatori ambulanti del commercio su aree pubbliche, è assegnato ai Comuni un contributo a fondo perduto, quale ristoro una tantum da destinare alle seguenti categorie; codice ATECO 47.8 (e nello specifico 47.81 tra parentesi, abbiamo 47.8101, 02, 03, 09), poi 47.82 (tra parentesi, 47.8201 e 02); poi 47. 89 (47.89 01, 02, 03, 04, 05, 09), codice 56.10 (e nello specifico parentesi 56.1041, 56.1042), che nell’anno 2020 abbiano registrato un calo di fatturato di oltre il 50 per cento rispetto all’anno 2019. Comma 2: al titolo dell’articolo 41 della legge regionale n. 41, è soppressa la parola ‘fieristi’”.
Ora, sospendiamo un attimo l’esame di questo emendamento. Siccome si tratta di un emendamento aggiuntivo, votiamo l’articolo 1, poi torniamo a chiedervi la relazione sull’emendamento, e dunque il voto.
Votiamo sull’articolo 1 nel suo complesso, prima degli emendamenti, che sono aggiuntivi.
La votazione è aperta.
Totale votanti: 45 (compreso il consigliere Gatta); favorevoli: 45.
Aggiungiamo anche Perrini.
Votanti: 46; favorevoli, 46; nessun astenuto; nessun contrario.
L’articolo 1 è approvato, come emendato con l’emendamento della consigliera Laricchia, che abbiamo già votato.
Passiamo dunque all’emendamento, di cui è primo firmatario Tutolo, di cui ho letto già il testo. Qualcuno vuole intervenire?
Speaker : BELLOMO
Presidente, ho chiesto la parola per una mozione d’ordine sui lavori.
Speaker : PRESIDENTE
Le chiedo scusa, non vedo chi sta parlando.
Speaker : BELLOMO
Sono Bellomo.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, Presidente Bellomo.
Speaker : BELLOMO
Sì, Presidente. In realtà l’abbiamo già affrontato nella Conferenza dei Capigruppo, però non c’erano, ovviamente, gli altri consiglieri. Secondo me, lei deve dichiarare inammissibile un emendamento del genere, perché non riguarda questa legge, riguarda la legge finanziaria e quindi ritengo che non debba essere ammesso in votazione. Altrimenti, io posso fare oggi un emendamento sulla legge sulle calamità atmosferiche piuttosto che sulla sanità o una qualsivoglia legge. Credo che questo non sia ammissibile. Credo che per dare anche ordine ai lavori non possiamo inserire un emendamento che nulla ha a che fare con la legge che stiamo discutendo.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente Bellomo. Ci sono interventi?
Speaker : TUTOLO
Presidente, sono il consigliere Tutolo.
Speaker : PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il consigliere Tutolo. Ne ha facoltà.
Speaker : TUTOLO
Per descrivere l’emendamento o per rispondere? Non lo so. Mi dica lei se lo ritiene inammissibile…
Speaker : PRESIDENTE
Può fare l’intervento come ritiene, perché la mozione, a dire la verità, il Presidente Bellomo l’ha presentata come mozione d’ordine. Si dovrebbe pronunciare sulla mozione d’ordine, ovviamente chiarendo qual è il suo pensiero.
Speaker : TUTOLO
Perfetto.
Il mio pensiero è semplice. Poi passo alla spiegazione dell’emendamento. Il mio pensiero è semplicissimo. Non mi pare che sia la prima volta che il Consiglio regionale adotti un sistema del genere. Probabilmente io avrei potuto dirla una cosa del genere, ma il consigliere Bellomo forse no, perché ha più esperienza di me e sa bene che il Consiglio regionale reiteratamente ha avuto questo comportamento: quando si presenta la necessità di trattare un argomento e il Consiglio poi è sovrano e può ritenere utile o non utile quindi approvare o bocciare è sempre stato portato a votazione. Lo abbiamo fatto anche in questa consiliatura. Quindi, non è la prima volta in questa consiliatura che avviene ciò.
A parte quello che è successo nelle altre consiliature, e potrei fare un lungo esempio ed elenco di provvedimenti che non c’entravano con la legge madre, diciamo così, [...] annoiarvi. Se, invece, volete, vi posso menzionare giusto qualcuno. La legge regionale [...], la legge regionale n. 328. Posso continuare fino a domani a menzionare leggi che sono state fatte in questo modo. Lo abbiamo fatto pure quest’anno. La PDL n. 70, proposta dal consigliere Amati. C’era un emendamento a quella legge che non c’entrava nulla con quella legge.
Quindi, se si ha qualcosa da dire nel merito, bene, perfetto. Per l’amor del cielo, ognuno ha la sua visione su questo argomento ed è ‒ ci mancherebbe altro ‒ liberissimo di poterla esprimere e di votare favorevole o contrario, ma sulla forma ho qualche perplessità che possa essere accolta questa inammissibilità. Sarebbe gravissimo. Ripeto: lo abbiamo fatto sempre in Consiglio regionale. Il Regolamento non prevede assolutamente nulla. Ecco perché si è sempre fatto in Consiglio regionale, sia nelle passate legislature sia in questa appena iniziata.
Se volete cominciare da oggi, dovete semplicemente dirlo e spiegare, però, quali sono le ragioni dal punto di vista giuridico.
Riguardo, invece, al [...] dell’emendamento, voglio far rilevare che la volontà del Consiglio probabilmente non è stata correttamente interpretata nella seduta del 22, tant’è che c’è stata la necessità di presentare questo emendamento affinché quei 4 milioni di ristori fossero destinati a tutti gli ambulanti, non soltanto ai cosiddetti “feriti”, cioè a quelli che partecipano a sagre e fiere, quindi escludendo tutti gli altri ambulanti. Non era questa la volontà del Consiglio. O quantomeno non era quella che moltissimi consiglieri hanno voluto esprimere con quel voto.
Con questo voto si va a chiarire quella posizione del Consiglio regionale, perché è il Consiglio regionale che ha deciso di destinare quei 4 milioni ed è il Consiglio regionale, come è giusto che sia, che deve decidere in maniera autentica e corretta a chi devono essere destinati.
Questo è l’emendamento. Io spero che venga accolto. Se non verrà accolto, pazienza. Ci sarà chi preferisce tenere fuori una buona parte degli ambulanti per una sua legittima posizione, anche se non condivisa da me.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Allora, siccome il Presidente Bellomo ha posto una questione pregiudiziale a norma dell’articolo 46, lei è intervenuto, come previsto dallo stesso articolo, per illustrare la questione sulla quale intende votare, in questo caso l’emendamento. Il richiedente può illustrare la questione da lui posta per cinque minuti e su di essa possono intervenire un consigliere per ciascun Gruppo, oltre ai consiglieri dissenzienti dal proprio Gruppo.
Quindi, lei si è pronunciato, consigliere Tutolo, a favore della discussione della questione pregiudiziale. Se ci sono nel suo Gruppo consiglieri dissenzienti dalla sua posizione, possono intervenire. Diversamente, lasciamo la parola, laddove ci sia qualcuno che vuole intervenire, per parlare a favore della questione pregiudiziale presentata dal Presidente Bellomo.
È chiaro? Ho voluto ripetere il Regolamento perché non si era mai posta ancora una questione di questo tipo in questo Consiglio e ci sono numerosi consiglieri nuovi.
Preciso: sulla questione pregiudiziale del Presidente Bellomo ci si può pronunciare uno a favore e uno contro. Il consigliere Tutolo è intervenuto contro, adesso dobbiamo vedere se c’è qualcuno che vuole intervenire a favore della mozione Bellomo.
Speaker : BELLOMO
Presidente, posso parlare un attimo?
Speaker : PRESIDENTE
Lei interviene a favore della questione Bellomo?
Speaker : BELLOMO
Sono io, sono Bellomo.
Speaker : PRESIDENTE
Mi scusi, ma non si vede e non si sente. Prego.
Speaker : BELLOMO
Presidente, solo per chiarezza. Uno, non è vero che, nel corso di tutte le legislature, ci si sia comportati in questa maniera. Io facevo parte non dell’ultima, ma della penultima, e spesso e volentieri l’allora Presidente del Consiglio, dichiarava parecchi emendamenti inammissibili, proprio perché non avevano né pertinenza né continenza rispetto alla legge presentata. Due: mi sembra, anche come Ufficio di Presidenza, che sia stabilito che periodicamente, non so se ogni due o tre mesi, veniva affrontato in Consiglio un omnibus, laddove possono essere inserite ovviamente diverse leggi o diversi emendamenti a leggi già approvate.
Se noi adottiamo questo tipo di criterio, avremmo leggi confuse: diventerebbe un articolato, questo di una legge finanziaria, all’interno di un’altra legge, quindi credo che la stessa normativa che andremmo a porre in essere o ad approvare, diventerebbe appunto confusa, perché vedrebbe al suo interno una norma che nulla ha a che fare con la legge stessa.
Io quindi credo, sia come ordine, sia come precedenti, che non sono affatto in linea, almeno per quello che è il mio ricordo (all’ultima legislatura non ho partecipato), anche se sono stati fatti degli errori, non vedo perché reiterarli.
Io credo che per ordine del Consiglio, in uno con la decisione che avete assunto come Ufficio di Presidenza, fare un omnibus periodico, insisto sulla mia mozione di inammissibilità di questo tipo di emendamento.
Non discuto sul merito, perché sono d’accordo sul merito, e a maggior ragione su una norma su cui sono d’accordo credo che l’ordine debba prevalere. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Prima di passare al voto sulla questione pregiudiziale, come è previsto…
Speaker : AMATI
Ho chiesto di parlare.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Amati, in realtà, sulla questione pregiudiziale si è proposto di parlare il consigliere Tutolo, parlando ovviamente contro la questione…
Speaker : AMATI
Per richiamo al Regolamento.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, Presidente Amati.
Speaker : AMATI
Visto che lei, Presidente, ha impostato la questione nell’ambito delle questioni cosiddette pregiudiziali o preliminari, in realtà non è una questione né pregiudiziale, né preliminare.
Queste questioni si pongono, come dicono il Regolamento e l’articolo da lei citato, e si possono porre, soltanto prima che si passi all’esame dell’articolato.
Qui, l’esame dell’articolato l’abbiamo abbondantemente effettuato, tant’è che siamo quasi alla fine. Non è propria, se dobbiamo stare al Regolamento. Se, invece, la poniamo come questione di opportunità, quindi una questione di dibattito sull’emendamento, allora è possibile questa discussione. Quindi, io vorrei sapere perché nel primo caso non è pertinente quel richiamo, perché siamo in fase avanzatissima, però io non potrei parlare perché, come lei dice, ha già parlato Tutolo contro e quindi è uno e uno. Siccome non è quella la norma di riferimento, perché abbiamo abbondantemente superato quel momento, credo che sia una discussione sulla opportunità di inserire all’interno di questa proposta di legge quell’emendamento o meno, o almeno all’interno di questo disegno di legge quell’emendamento o meno. In tal caso, quindi, io le chiedo di fare il mio intervento sul merito.
Speaker : PRESIDENTE
Sul merito dell’emendamento o sul merito…
Speaker : AMATI
No, sul merito della questione di opportunità che pone il collega Bellomo, perché se invece c’è la questione pregiudiziale e preliminare è inammissibile la domanda pregiudiziale e preliminare, cioè ciò che inammissibile ai sensi del Regolamento è quella domanda. Credo che il collega Bellomo abbia posto una semplice questione di opportunità. Peraltro, l’ha motivata, ne ha diritto, ne ha facoltà, sulla quale, eventualmente, io vorrei intervenire per spiegare il mio punto di vista. Ecco perché è importante, ecco perché l’ho presa dal richiamo al Regolamento.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, è chiaro. Il consigliere Bellomo, in realtà, l’ha proposta come una questione pregiudiziale e, rispetto a questo, l’unico modo di interpretare la sua mozione è quello di ricorrere all’articolo 46 del Regolamento. Non l’ho dichiarata inammissibile e ho dato la possibilità di parlare. Nonostante la discussione generale sulla norma sia già avvenuta, ho dato la possibilità di intervenire per sciogliere la questione relativa alla questione così come posta dal Presidente Bellomo.
È evidente che in ogni caso il Presidente Bellomo ha fatto un intervento compiuto rispetto all’ammissibilità dell’emendamento. Noi non possiamo oggi, ora, dichiarare inammissibile l’emendamento. Per una serie di ragioni.
A questo punto, essendo già intervenuta la discussione generale, mi sembrava giusto fare il richiamo a quell’articolo del Regolamento solo perché l’emendamento oggettivamente si pone come incoerente rispetto alla legge. La informo, però, anzi vi informo che in Conferenza dei Capigruppo si è ragionato su questa questione e si è deciso di porre comunque l’emendamento, per questa occasione del Consiglio regionale, al voto del Consiglio, quindi di esaminarlo. Questo e altri tre che sono stati presentati. Uno era quello della consigliera Laricchia, che abbiamo trattato puntualmente. Gli altri tre sono emendamenti non coerenti con la legge. Solo per questa volta, in Conferenza dei Capigruppo, si è detto: ovviamente è indispensabile, come da me richiesto, procedere a una modifica del Regolamento in maniera tale da rendere inammissibili gli eventuali emendamenti che siano proposti non in sintonia con il merito della legge, dunque cambiare una norma che oggi si propone in maniera confusa da parte del Regolamento del Consiglio regionale.
In attesa del cambiamento di questa norma, oggi ci siamo dati la possibilità di accogliere la discussione di questi emendamenti, riservandoci, però, di provvedere diversamente per il futuro. Questa è la conclusione che abbiamo raggiunto nell’ambito della Conferenza dei Capigruppo, stringendo anche ciascun consigliere alla necessità di fare proposte che rendano semplici le leggi alla lettura, le rendano trasparenti, chiare e non generino confusione. Anche perché sugli Omnibus è frequente la richiesta di introdurre delle norme, di metterle all’interno di testi che siano coordinati su norme diverse, ma chiare fin dall’inizio (modifiche alle leggi).
Ciò detto, se lei ritiene di fare un intervento puntuale, io non posso impedirglielo, perché il tentativo è quello di accorciare la discussione rispetto all’ammissibilità o meno dell’emendamento. Era quello di accorciare la discussione e di andare nel merito, dando seguito a quanto ci eravamo impegnati a fare nella Conferenza dei Capigruppo.
Prego, consigliere Amati.
Speaker : AMATI
Grazie. E allora, sino a quando non sarà cambiato il regolamento, quell’emendamento, così come accade sempre, voglio ricordare che nella scorsa legislatura, uno degli ultimi episodi, si votò una norma in materia di bed and breakfast. L’assessore dell’epoca, Capone, non era in Aula.
Nonostante io sottoponessi qualche obiezione su quella proposta, fu votata dal Consiglio. Nel Consiglio successivo l’assessore Capone era in Aula, tornò e chiese appunto di ritornare sui nostri passi, giustamente nel merito, secondo me. Per questo motivo, all’interno di una legge che francamente non c’entrava proprio nulla con i bed and breakfast. però era una legge modificativa di altre norme e di altre discipline, provvedemmo rimediare a quello che io all’epoca reputai un errore in conformità con lei.
Ora, se volete io posso andare anche molto lontano. Andiamo alla legislatura della presidenza Fitto, 2000-2005 “Piano di riordino della rete ospedaliera”. Viene approvato con una delibera di Giunta regionale. Naturalmente, i Comuni insorgono, vanno dinanzi al TAR e chiedono alcune cose, dicendo, per esempio, che non era stato approvato con una legge.
Il Consiglio regionale si riunisce qualche giorno dopo, e per evitare appunto l’accoglimento del ricorso dinanzi al TAR, decidono di inserire in una legge del tutto diversa, ma proprio del tutto diversa l’intero Piano di riordino della rete ospedaliera, cioè richiamano la delibera di Giunta e l’approvano. Potrei continuare qui veramente a lungo, anche perché sono da diverso tempo in Consiglio regionale.
Anche nella legislatura che ho condiviso con il collega Bellomo, è accaduto tante volte. È accaduto tante e tante volte proprio per rispettare le prerogative dei consiglieri. Io non rinuncerò mai alla prerogativa, sulla base di un’idea di coerenza che non è scritta nei regolamenti, ma è scritta sulla sensibilità di quel momento, degli uni o degli altri. Perché quando la coerenza non viene codificata o regolamentata, c’è il rischio che ti pieghi alla legge del più forte. Semplifico il punto di vista: non piace il contenuto dell’emendamento, e naturalmente si possa dichiarare che è coerente, oppure quelli a cui piace dichiarano che c’è una grande coerenza. Ecco perché io rivendico la prerogativa dei consiglieri regionali all’interno di un veicolo normativo, come quello in esame, si tratta di modifiche a disposizioni, non vedo nessun problema ad inserire ulteriori modifiche a disposizioni.
Certo, se capita che un collega vuole inserire in una legge, in questa legge, un’intera riforma di settore, come pure è capitato, di solito intervengo per dire “approfondiamola”, ma per un fatto di approfondimento, non per una questione di tecnica legislativa, perché da nessuna parte è scritto che non si possa fare. Quindi, la questione su questo emendamento è una questione di merito, solo di merito. Siccome so qual è il dibattito che si è sviluppato nel merito su questo emendamento, allora chiedo a tutti di mettere in evidenza il merito, quali sono i pro e quali sono i contro, perché il proponente, il collega Tutolo ha chiarito abbondantemente il suo intendimento. Molti dei colleghi che lo hanno sottoscritto, me compreso, abbiamo recepito l’intendimento, per cui discutiamo del merito, ma lasciamo stare il fatto del contenuto o del veicolo legislativo, perché da questo punto di vista sarebbe davvero inappropriato, ripeto, perché non c’è nessuna norma disciplinare regolamentare o legislativa che lo impedisca prima di tutto e poi perché mi pare che non sia una questione così complessa da esaminare e poi perché viene inserita all’interno di un disegno di legge che prevede modifiche ad altre leggi. Quindi, mi pare assolutamente pacifico che possa essere introdotto anche il contenuto dell’emendamento del collega Tutolo.
Grazie.
Speaker : INTERVENTO
Chiedo di intervenire per dichiarazione di voto, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, un attimo soltanto. Prima di darle la parola…
Speaker : ZULLO
Mi sono prenotato.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, Presidente Zullo. Quindi Pagliaro e Zullo.
Speaker : ZULLO
Intervengo perché tutto il Consiglio possa conoscere la posizione che ho rappresentato in Conferenza dei Capigruppo, una posizione che, tutto sommato, ricalca tutto quello che è stato illustrato dal collega Amati. Noi abbiamo delle prerogative di tipo legislativo, anche quella di presentare un emendamento al titolo di una proposta di legge, e presentando un emendamento che va a modificare il titolo e aggiungere modifica alla legge delle agenzie di viaggio e alla legge tal dei tali, di conseguenza posso presentare qualsiasi emendamento che sia coerente con questa modifica al titolo. Questo è il discorso che è stato accettato nella Conferenza dei Capigruppo.
Ora, a parte il fatto che, come dice il collega Amati, di queste storie – io sono qui dal 2005 – ne abbiamo fatte tante. Perché? Perché subentrano delle motivazioni che portano a capire quando possiamo inserirci per poter operare o nell’interesse della collettività o nell’interesse dell’Ente, che è comunque nell’interesse della collettività. Detto questo, io non so se sia una ragione di pregiudiziale, una ragione di opportunità, come dice Amati, io penso solo che il buonsenso ci debba indurre ad andare avanti con i lavori, perché io non me la sento di essere l’artefice di chi vieta a un consigliere regionale di presentare un emendamento, ancorandolo all’interno di una modifica del titolo. Poi è stato detto: il titolo, stiamo tranquilli, viene modificato tecnicamente dalla struttura. Per cui, io penso che si debba andare avanti.
Mi spiace, però, se dovessimo andare al voto, non potremmo far altro che non andare nella direzione che chiede il collega Bellomo, le cui argomentazioni possono essere condivisibili per un certo verso, ma fino a quando noi non abbiamo una modifica del Regolamento, laddove si dice che il titolo di una proposta di legge non è emendabile, allora… Però, fino a quando non c’è questa modifica, oggi e sempre, anche quando sarà il collega Bellomo a proporre una cosa del genere, noi saremo su questa posizione.
Speaker : PRESIDENTE
C’è il consigliere Pagliaro che ha chiesto di parlare. Poi vorrei dirvi una cosa relativamente all’oggi. Prego, consigliere Pagliaro. Intervengo successivamente rispetto a lei.
Speaker : PAGLIARO
Signora Presidente al di là degli aspetti formali, nei quali non voglio addentrarmi, chi conosce il mio pensiero, che ho espresso anche in Conferenza dei Capigruppo, libertà è prerogativa dei consiglieri sempre, quanto più possibile, rimanendo nelle norme, ma dove il buonsenso deve prelevare, ma principalmente la partecipazione, la democrazia e la possibilità di poter essere sempre protagonisti in un Consiglio regionale e in ogni altro momento del nostro mandato, della nostra funzione.
Non so se è il caso di poter iniziare ad intervenire nel merito. Questo emendamento ricordo che fu finalizzato a intervenire per sostenere gli ambulanti fioristi, feste patronali, feste popolari, sagre, non l’immenso mondo degli ambulanti, che in qualche maniera i ristori li avevamo già avuti. Volevamo andare a intervenire su quelli che realmente erano rimasti a secco, senza alcuna risorsa, senza alcun reddito da mesi e mesi, e che oltretutto sono ancora in attesa, visto che siamo arrivati ad aprile, per un anno intero non hanno avuto alcun tipo di reddito e sono veramente in grandissima difficoltà.
Quindi, nel merito, senza girarci intorno, io penso che sia il caso di fare chiarezza su questo, qualora ci fosse necessità di farlo.
Speaker : PRESIDENTE
Lei, cioè, è intervenuto già nel merito e ha detto che è contrario, sostanzialmente: mi faccia comprendere.
Speaker : PAGLIARO
Ricordo qual era il senso di questo…
Speaker : PRESIDENTE
Per chiarezza.
Io devo dirvi una cosa: è una posizione, però ho raccolto varie posizioni provenienti anche da parte di tanti consiglieri e di Capigruppo. È una posizione, da quello che vedo oggi, allo stato attuale, presenta diverse sfaccettature. Le nostre leggi devono essere chiare, non possono generare difficoltà.
Dice il Presidente Zullo: se noi scriviamo all’origine “modifiche della legge”, allora risolviamo il problema, perché cambiando il titolo della legge nessuno più può pensare che si è stravolta la legge stessa. È una posizione comprensibile, anche se comprendiamo bene che se la legge sulle agenzie di viaggio, o sulle mele, è la proposta di emendamento fatta, tra l’altro nello stesso giorno, o nelle ore precedenti, tratta di tutt’altro argomento e si decide di arrivare alla modifica del titolo, allora vuol dire che non solo si è stravolta la legge, ma non si è data la possibilità a tutti i consiglieri di presentare un proposta anch’essi, che attiene ad altro argomento, come sempre abbiamo fatto con l’omnibus.
L’omnibus, in sostanza, ha costituito una modalità d’intervento proprio per racchiudere quelle proposte di variegato oggetto all’interno di un’unica proposta di legge.
Detto questo, però, il Regolamento vigente oggi non ci permette di dire con chiarezza che questo emendamento è inammissibile. Se fosse stato regolamentato diversamente, avremmo valutato già come ufficio l’inammissibilità, ma così non è. Il Regolamento oggi dice addirittura che gli emendamenti devono essere presentati alla Presidenza del Consiglio almeno 24 ore prima della discussione degli articoli ai quali si riferiscono ed è una disposizione puntuale, ma messo il punto si aggiunge “è ammessa la presentazione di ulteriori emendamenti dopo il termine di cui al precedente comma e anche nel corso della seduta”. Il Regolamento non motiva neppure ragioni di urgenza. Lo prevede punto e basta. Dunque, sino a che su questo Regolamento non si deciderà di intervenire e di intervenire in maniera coordinata, puntuale, condivisa da tutti i consiglieri, di cui io certamente non mi sento di ledere le prerogative, e su questo potete essere certi che sarò sempre a garanzia di tutti i consiglieri, noi non possiamo dichiarare inammissibile l’emendamento. Quindi, dobbiamo procedere con la discussione e posto che la questione posta dal Presidente Bellomo è stata posta alla fine nella discussione generale e su un emendamento non possiamo neppure votarla, sebbene abbiamo fatto anche intervenire i consiglieri per sapere che cosa ne pensavano rispetto alla questione posta.
Dunque, chiudendo qui la discussione sulla questione posta dal Presidente Bellomo, interveniamo…
Speaker : INTERVENTO
Presidente, ho chiesto la parola. Mi sono prenotato e l’ho anche scritto nella chat.
Speaker : PRESIDENTE
Chi è? Il Presidente Bellomo?
Speaker : INTERVENTO
Però è un’appendice, perché forse ha interpretato male il mio pensiero. Presidente. Io sono contrario nel merito.
Speaker : PRESIDENTE
Abbiamo capito.
Speaker : INTERVENTO
Nella premessa che ho fatto pensavo che fosse chiaro che sono…
Speaker : PRESIDENTE
È chiaro, chiarissimo, consigliere. Abbiamo capito tutti. Lei dice “discutiamo dell’emendamento, però nel merito io sono contrario”. È chiarissima la posizione sua. Ho voluto chiarire sia quello che ci siamo detti in Conferenza dei Capigruppo sia le disposizioni del Regolamento, e il motivo per il quale, sebbene non coerente con la norma generale a cui si riferisce, non possiamo d’ufficio dichiarare l’inammissibilità di questo emendamento, atteso che il Regolamento, per come è scritto ora, non consente a noi la possibilità di dichiarare l’inammissibilità. Almeno così lo interpretiamo e così mi è sembrato di capire anche che l’hanno interpretato tutti coloro che sono intervenuti, a prescindere dalla valutazione nel merito dell’emendamento.
Ora, chiusa la discussione sulla questione posta dal Presidente Bellomo, si è prenotato per parlare il consigliere Tutolo, evidentemente nel merito dell’emendamento, e poi proseguiamo con la discussione, con gli interventi che riterranno, a partire da Bellomo.
Speaker : BELLOMO
Presidente, però, mi sono prenotato, ho chiesto di parlare, l’ho messo nella chat. Che devo fare, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Bellomo, deve aspettare che parli il consigliere Tutolo, che si è prenotato prima di lei. Prego.
Speaker : BELLOMO
È sempre in riferimento alla mozione, però, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Ma non c’è una mozione.
Speaker : BELLOMO
Presidente, discuto su quello che lei dice sul Regolamento, perché quando si richiama il Regolamento poi bisogna rispettarlo, no? L’articolo 45 del Regolamento, al comma quinto, non è vero che non dà la possibilità e che bisogna farlo prima della legge, ma anche articolo per articolo. Lo dice il comma 5 dell’articolo 45 del Regolamento e il comma 6 dell’articolo 46, nell’ordine di discussione. Quindi, non è vero che la mozione si deve presentare per forza prima della legge, ma anche articolo per articolo.
Speaker : PRESIDENTE
Le chiedo scusa, ma interviene dopo perché comunque questo articolo non mi pare conferente rispetto alla questione che stiamo esaminando.
Speaker : BELLOMO
Lei ha richiamato gli articoli 45 e 46 del Regolamento. Non li ho richiamati io, li ha richiamati lei. E gli articoli 45 e 46 prevedono i tempi degli interventi…
Speaker : PRESIDENTE
Io ho richiamato l’articolo 46.
Speaker : BELLOMO
…anche sul Regolamento.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Bellomo, lasciamo intervenire il consigliere Tutolo, poi senz’altro lei avrà la parola.
Prego, consigliere Tutolo.
Speaker : TUTOLO
Grazie, Presidente.
Intanto io resto stupito, forse più che stupito, allibito, perché io dico che, se c’è una differenza di veduta nel merito, vivaddio, siamo qui per questo, ognuno deve esprimere la propria opinione su quello che è un articolo di legge, piuttosto che un emendamento, nel merito. Insisto, e ringrazio il consigliere Amati per aver fatto una più lunga descrizione di quanto è avvenuto in questo Consiglio regionale – non in quello del Lazio, o del Veneto, in quello della Regione Puglia –, con lo stesso Regolamento che abbiamo oggi, quello che avviene da sempre, anche in questa consiliatura.
Onestamente, sono un po’ mortificato, e chiedo scusa se utilizzo questo termine, quando ascolto che è una proposta incoerente, o sento parlare di mele e di pere. Io ho parlato di pere mentre si legiferava di mele, perché ho visto che, mentre si parlava di finocchi in altre leggi, si è parlato di cetrioli, si è parlato di zucchine piuttosto che di cavolfiori. Quindi ho detto: quale sarà la ratio per la quale il Regolamento prevede questo? Probabilmente, chi ha fatto questo Regolamento era un po’ lungimirante. Avrà pensato che magari potrà arrivare un giorno, e chissà quante volte è arrivato, che quella finestra che si lascia aperta, può essere utilissima e insostituibile, magari per delle scadenze tecniche che a volte accadono. Quindi, si lascia quella porta per poter entrare. Nondimeno, quello che egregiamente esprimeva il collega Amati, cioè la libertà, del consigliere regionale, di voler e di poter esprimere una proposta di legge, una modifica ad una legge, in qualsiasi momento e in qualsiasi norma.
Io ritengo che non sia un errore di chi ha fatto quel regolamento. Io ritengo, probabilmente, più un errore se si va a cambiare questo Regolamento. Io avrei veramente il massimo rispetto di questo regolamento e di chi lo ha fatto, quindi, con leggerezza io personalmente non mi permetterò mai di dire che il Regolamento sta fatto bene o sta fatto male. Per rispetto del lavoro che è stato fatto, ma probabilmente anche perché hanno avuto un po’ di lungimiranza. È il mio personale pensiero.
Vado nel merito di questo emendamento. Il consigliere Pagliaro dice che ci sono stati alcuni che non hanno mai lavorato e altri che… Non v’è nulla di più non vero. Molti commercianti che fanno le fiere, fanno anche i mercati, fanno anche il lavoro che fanno gli altri commercianti. Non è che non facevano le fiere, non facevano più nulla e stavano a casa. Non è assolutamente una descrizione reale. Soprattutto si dimentica che molti Sindaci, io per primo, lo voglio ricordare a me stesso e anche a tutti gli altri, molti Sindaci li hanno chiusi i mercati, anche quando il Governo non li ha chiusi, e non hanno lavorato i commercianti, non hanno percepito un euro di reddito né di ristoro, perché i Comuni chiaramente non avevano la capienza finanziaria, né dal Governo. Adesso i mercati, in questo momento, sono chiusi per scelta del Governo e non stanno percependo nulla. Quindi, oggi andare a fare una guerra o meglio istigare una guerra tra poveri, cioè tra tutte le persone che stanno sulla stessa barca, che vivono un profondo disagio, che hanno seri problemi di come fare ad andare avanti, non ritengo che sia una cosa responsabile. Soprattutto aggiungo, e oggi lo vedremo, perché, per l’amor del cielo, se il Consiglio regionale il 22 dicembre voleva votare di dare soltanto ai fioristi e a quelli che fanno le sagre i ristori non potrà che confermarlo oggi. Il problema non ci sarà.
Se, invece, come penso io, ma posso anche sbagliare, magari il Consiglio il 22 dicembre voleva dare i ristori a tutti e poi non so per quale ragione il testo era, non lo so, non si è letto…
Non lo so, non voglio entrare nel merito. Tant’è che la maggior parte dei consiglieri con i quali ho parlato io e che ho interpellato io, quando gli ho fatto presente questa cosa scendevano dalle nuvole, perché tutti avevano capito che i ristori erano per tutti gli ambulanti, indistintamente, senza fare alcuna differenza. Quello che io chiedo non è chissà che, ma è la volontà del Consiglio regionale. Non è certamente con una eccezione, una mozione… Credo che noi dobbiamo avere il coraggio di venire qua… Del resto, ci hanno mandato qua a fare questo, a esprimere la nostra posizione, chiaramente, perché è il nostro compito. Non dobbiamo evitare di dire la nostra perché vogliamo cercare di accontentare tutti. No, non può funzionare così.
A proposito, io mi sono permesso di dire alla Segretaria che c’è un piccolo errore, che prego di correggere, nel penultimo rigo, dove si parla della legge n. 41, ma è la legge n. 35. C’è quella discrasia. Quindi, vi prego di modificare quella parte.
Speaker : PRESIDENTE
Senz’altro, provvediamo, consigliere Tutolo.
Speaker : TUTOLO
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Però, la prego, non pensi…
Speaker : TUTOLO
Quindi…
Speaker : PRESIDENTE
Non ha finito? Le chiedo scusa. Prego.
Speaker : TUTOLO
Ripeto, chiedo semplicemente che chi voleva il 22 dicembre dare i ristori solo a coloro che fanno fiere e che fanno feste patronali oggi ha l’occasione per riconfermarli. Mi pare la cosa più banale e lineare di questo mondo, assumendosi la responsabilità di dire ad alcuni altri: per voi non c’è nulla. Chi, invece, vuole che quelle poche risorse, perché lo sappiamo tutti che sono poche risorse, ma – attenzione – lo sapevamo anche il 22 dicembre che quelle risorse erano poche, ma erano tutte quelle che avevamo a disposizione, e come il buon padre di famiglia noi abbiamo detto: guardate che quello che abbiamo a disposizione sono questi e li diamo tutti a voi e solo a voi; di più non ne abbiamo, perché se li avevamo ve li davamo pure. Mi pare di una linearità unica.
Ora, siccome qualcuno probabilmente preferisce darli più a qualcuno che a qualcun altro, non ha che da dirlo. Io ritengo che la cosa più giusta, più giusta, sia quella di darli a tutti. Poco? Poco a tutti. Se ce n’erano tanti, tanti a tutti. Ma dare qualcosa a qualcuno e non dare nulla a un altro onestamente io lo ritengo quanto di più ingiusto può fare un buon padre di famiglia.
Spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno nel mio intervento, ma, ripeto, insisto su questo, sul discorso di coerenza o incoerenza dell’emendamento. Io sono nuovo, è la mia prima esperienza e cerco di capire come comportarmi, anche da quello che è stato fatto nel passato, e se nel passato di questa roba ce n’era a iosa, io non ho fatto altro che fare quello che si è sempre fatto.
Se si vuole cambiare questo regolamento, il Consiglio è sovrano. Ci sono tante cose che io vorrei cambiare di questo regolamento, ma di certo l’ultima è questa che dà la massima libertà, ai consiglieri regionali, di poter esprimere una propria opinione su tutti gli argomenti, in qualsiasi momento. Credo che sia la prerogativa migliore che sia stata data a noi consiglieri.
Se poi li vogliamo imbrigliare in mozioni, si può anche valutare, il Consiglio è sovrano. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, consigliere Tutolo.
Mi permetto solo di dire, però, che non c’era nessuna volontà di incidere sulle prerogative del singolo consigliere, meno che mai di quelli nominativamente indicati negli emendamenti.
Quando abbiamo affrontato la questione nella Conferenza dei Capigruppo l’abbiamo affrontata come questione generale. Non abbiamo neanche fatto il nome dei consiglieri proponenti l’emendamento. E sebbene ne siano stati presentati due, nella mattinata di oggi, non abbiamo inteso dire neppure i loro nomi proprio per affrontare la questione a carattere generale. Dico questo perché sta nel rispetto che abbiamo ciascuno verso l’altro.
È ovvio che il Consiglio è sovrano: sovrano di mantenere il regolamento così com’è, sovrano anche nella decisione di cambiare le norme, in tutto o in parte, ma non è questa la seduta nella quale dobbiamo affrontare questo argomento.
Lo affronteremo a tempo debito, passando dalla Commissione, correttamente, facendo tutte le attività che dobbiamo fare e confrontandoci democraticamente, come è giusto che sia.
Ultima cosa: il riferimento non era alla coerenza intrinseca del regolamento, quella è una discussione di merito, ma solo con riferimento agli emendamenti in generale di oggi, in genere considerabili, rispetto all’oggetto della legge nella quale si interpongono. Solo questo.
Nessuna valutazione, quindi, con riferimento ai singoli consiglieri, né ai singoli emendamenti, né alle questioni specifiche trattate, ma la volontà di addivenire ad una regola comune. Regola comune che dovremo affrontare in sede di esame del regolamento.
Adesso proseguiamo con la discussione nel merito dell’emendamento.
Si è iscritto a parlare Saverio Tammacco. Prego.
Speaker : TAMMACCO
Grazie, Presidente.
Faccio prima un preambolo. Credo che sia una questione di opportunità, innanzitutto, anche perché parliamo di chi è per la prima volta qui in Consiglio regionale. Una cosa è poter dare il proprio contributo e quindi il proprio voto o meno, la propria opinione su un emendamento che non attiene all’argomento all’ordine del giorno, con cognizione di causa, cioè presentato prima e quindi avendolo studiato, altra cosa, invece, è – parlo in generale – presentare degli emendamenti che nulla attengono a quello che è l’ordine del giorno della seduta per farsi trovare preparati, per dare una risposta.
Sinceramente mi ritrovo leggermente spiazzato, fermo restando che concordo sulla prerogativa di presentare in qualsiasi momento da parte dei consiglieri degli emendamenti, però bisogna dare la possibilità anche agli altri di studiare e di dare il proprio apporto a questi emendamenti, perché se sono poi portati all’ultimo momento ci sono dei problemi.
Ricordo a me stesso che quando abbiamo votato a fine dicembre per il bilancio, per la finanziaria, quei famosi 4 milioni furono determinati da una riunione dei Capigruppo. Furono i Capigruppo che firmarono quell’emendamento e tutti quanti gli altri si sono astenuti dal portare degli emendamenti che richiedevano modifiche al bilancio e quindi appesantimenti, perché tutti i soldi, questi famosi 4 milioni, erano posizionati in quell’emendamento deciso nella riunione dei Capigruppo.
Aiutatemi se sbaglio. Già all’epoca, sulla base di quell’emendamento, si capì che 4 milioni erano veramente pochissimi per i beneficiari. Io sinceramente non feci attenzione se fossero ambulanti, fieristici o meno. Poter capire qual è la platea dei beneficiari, quindi quanto va ad ognuno non perché un po’ ciascuno è giusto per il discorso del padre di famiglia, ma è anche giusto evitare di ridicolizzare e di arrivare a 3 euro ad azienda, 5 euro ad azienda, 10 euro ad azienda al massimo. Si tratta di evitare quelle posizioni strumentali. Io vorrei dare il mio voto, vorrei dare il mio contributo, però mi ritrovo oggi a non sapere, a non poter avere avuto modo di studiare il merito dell’emendamento del consigliere Tutolo, cioè qual è…
Speaker : TUTOLO
Ma è stato presentato da una settimana, chiedo scusa.
Speaker : TAMMACCO
Cosa?
Speaker : TUTOLO
È stato presentato un po’ di tempo fa questo emendamento, non è stato presentato all’ultimo momento. Probabilmente si è distratto, collega.
Speaker : TAMMACCO
Evidentemente mi sono distratto, sì. Evidentemente mi sono distratto, perché è stato messo all’ordine del giorno da una settimana.
Speaker : PRESIDENTE
No, l’emendamento non è all’ordine del giorno. All’ordine del giorno c’è la proposta di legge.
Speaker : TUTOLO
L’emendamento è stato presentato da una settimana.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, però l’ordine dell’ordine del giorno contiene le proposte di legge, non gli emendamenti.
Speaker : TAMMACCO
Ecco, è quello il problema. Dobbiamo solo chiarire questo aspetto regolamentare.
Io sono d’accordo con lei, con il consigliere Amati e con il collega Zullo sulle prerogative, però bisogna offrire la possibilità a tutti i consiglieri di poter dare il proprio contributo, che le dico sinceramente in questo caso non mi vede contrario alla sua proposta. Ma siccome stiamo parlando di un discorso pure generale e mi si dice che ci sono altri due emendamenti che nulla attengono agli argomenti all’ordine del giorno di questo Consiglio regionale, di che cosa stiamo parlando? Come possiamo dare il nostro apporto? Quindi, questa è una questione proprio di opportunità.
Ritengo, invece, che il legislatore, quando si è fatto questo Regolamento e ha ritenuto l’opportunità di poter effettuare degli emendamenti anche in corso d’opera, si riferisse a quel tipo di ordine del giorno, a quell’ordine del giorno in discussione, per il quale tutti si va preparati.
Pertanto, il mio voto sarà un voto di astensione, perché non riesco a capire quale tipo di influenza, come potremmo influenzare i nostri imprenditori e se danneggiamo, invece, altri, perché non sempre si va a fare un favore a tutti quanti nel momento in cui, alla fine, non viene ripartito nulla. Io non ho cognizione di causa. Non ho cognizione di causa su questo.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Hanno chiesto di intervenire, in ordine: Paolo Pagliaro, l’assessore Delli Noci e Stefano Lacatena. Prego, consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO
Volendo commentare anche sul merito, non capisco veramente di cosa stiamo parlando. Quando abbiamo pensato a questa proposta di legge, ricorderà la Presidente, e ricorderanno i colleghi Capigruppo, parlammo di andare a intervenire su un settore, un segmento specifico. Se fosse possibile, io vorrei dare ristori a tutti. Come sapete, ho fatto anche delle richieste specifiche: le palestre, le scuole da ballo, i musicisti, tutti.
Il problema sono le risorse, perché c’è anche una questione di dignità. Se vogliamo dare un ristoro a 15.000 ambulanti con 4 milioni di euro, il conto è facilissimo: diamo 250 euro a testa. Servirebbe anche un po’ di buonsenso per comprendere che la platea degli ambulanti, è vero, è tutta in difficoltà. Come tante altre categorie.,
Ma noi, quando ci siamo posti il problema, ci siamo posti il problema di andare proprio ad intervenire nei confronti di coloro i quali particolarmente sono in stati difficoltà in quel periodo e continuano ad esserlo. È vero che i mercati hanno continuato comunque a lavorare, pur con tante difficoltà, con tante limitazioni, oggi ancor di più rispetto al passato. Però noi andavamo proprio sulla carne viva del problema, che era quella di dare un importo che consenta di portare a casa, in particolar modo nel periodo natalizio, ricordate, nacque anche da questa esigenza. Si trattata di prevedere un ragionamento preciso, stabilendo anche dei codici ATECO, per poter ragionare un po’ di tempo sui codici ATECO.
Poi, ripeto: se eventualmente si vorrà pensare di allargare la platea, nulla quaestio. Se il Consiglio deciderà questo, la prerogativa è salvaguardata, ci mancherebbe altro. Però consideriamo, e penso che l’intervento dell’assessore Delli Noci sarà chiarificatore, che le risorse a disposizione sono veramente molto poco. È una questione anche di dignità. Se alla fine non accontenteremo nessuno, sarà anche un po’ ridicolo dare un ristoro a un imprenditore di 200 euro. Penso che dovremmo anche ragionare su questo. Poi, se ci sono altre risorse, ben venga.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, assessore Delli Noci.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Grazie. Sto provando ad attivare la telecamera. Ringrazio del dibattito, della discussione. Non entro nel merito rispetto al…
Speaker : PRESIDENTE
Non so se lei, però, vuole chiudere i lavori fornendo il suo parere alla fine, perché c’è anche il Presidente Lacatena che ha chiesto di parlare. Quindi, ritiene di intervenire subito?
Come volete voi.
È preferibile che si chiuda la discussione dei consiglieri e poi intervenga lei.
Speaker : LACATENA
Presidente, la mia richiesta era proprio sentire l’assessore Delli Noci, che ha avuto la cabina di regia in questa fase e può essere utile per metterci in condizione di capire lo stato dell’arte rispetto alla proposta di legge che abbiamo votato in fase di bilancio.
Credo che si siano create delle frizioni nell’applicazione della legge.
Speaker : PRESIDENTE
Perfetto.
Speaker : TUTOLO
Io mi prenoto sempre, Presidente, per la dichiarazione di voto.
Speaker : LARICCHIA
Anch’io ho chiesto la parola, Presidente. Ho una domanda.
Speaker : PRESIDENTE
Quindi, assessore Delli Noci, attende la consigliera Laricchia?
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Sì, la attendo, certo.
Speaker : PRESIDENTE
Okay. Consigliera Laricchia, prego. E poi il consigliere Caroli.
Speaker : LARICCHIA
Io ho solo una domanda nel merito. Probabilmente nella discussione, premetto, lo avete già affrontato, però tutta la discussione del metodo mi ha un po’ preso nelle ricerche dei regolamenti, quindi potrebbe essermi fuggito.
Volevo capire come mai si sopprime la parola “fieristi” dal titolo dell’emendamento e se questa è una modifica solo formale, burocratica, diciamo, oppure poi ha un impatto sostanziale nell’esclusione di alcune figure. Poiché tra ambulanti e fieristi, in qualche modo, c’è una differenza, almeno la categoria ritiene…
Speaker : TUTOLO
Posso rispondere io, se volete, visto che sono il primo firmatario dell’emendamento. Presidente, se mi consente, posso dare io la risposta alla consigliera Laricchia, se ritiene.
Speaker : PRESIDENTE
Finiamo con gli interventi. Si è prenotato a parlare il consigliere Caroli.
Speaker : CAROLI
Grazie, Presidente. Rispetto all’intervento del collega Tutolo, che poc’anzi ha fatto un’esplicitazione di quella che è la situazione che nell’ultimo anno ha in un certo qual modo caratterizzato il mondo delle strutture ambulanti, vorrei precisare che probabilmente la situazione non è come l’ha rappresentata lui. Noi in un anno abbiamo avuto appena due spot settimanali per i mercati ordinari e tengo a precisare che in questo momento, persino in questo momento, i mercati alimentari seguitano a essere attivi. Qui c’è una grossa distinzione, ed era l’intendimento che perlomeno io avevo all’atto dell’approvazione della legge, che era quello di venire incontro a coloro i quali per un intero anno è stata preclusa la possibilità di esercitare qualsiasi tipo di attività e quindi a quel punto si parlava fortemente del mondo dei fieristici e tutti coloro i quali attengono al mondo delle feste patronali. C’è chi in questo momento, probabilmente in maniera differenziata e anche in maniera paradossale, oggi seguita a tenere aperti i mercati di prodotti alimentari e poi all’abbigliamento e a tutto quello che è complementare o similare al mondo dell’abbigliamento, quindi calzaturiero e quant’altro, non viene data questa possibilità.
Quindi, rispetto a questo, vorrei che probabilmente ci soffermassimo un attimino. C’è chi in maniera continuativa ha comunque esercitato la propria attività. Poi, non entro nel merito a quello che è il corrispettivo di incasso che ognuno di loro ha portato a casa. C’è chi, invece, non ha avuto possibilità alcuna di poter esercitare. Quindi, io in questo momento, ma rappresenta il mio pensiero, non vorrei precludere a nessuno di poter tenere una linea di ristoro, ma ritengo che le posizioni debbano essere attenzionate e ben distinte, perché mai come in questo momento ci sono delle attività e dei settori a cui è stata realmente data la possibilità di poter portare a casa un giorno di attività lavorativa e c’è chi, comunque sia, anche se con grosse difficoltà o per lo meno in alcuni settori probabilmente maggiori e in alcuni minori hanno seguitato ad esercitare la propria attività.
In questo momento è quantomeno opportuno attenzionare la problematica e, ove fosse possibile, al fine di evitare di ripartire le somme e quindi creare solo povertà, andare, se fosse possibile, a rimpinguare lo stanziamento e se così non fosse, differenziare, comunque sia, le poste a seconda delle varie attività.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, consigliere Caroli.
Se il consigliere Tutolo vuole rispondere alla consigliera Laricchia, brevissimamente, poi diamo la parola all’assessore Delli Noci.
Consigliere Tutolo.
Speaker : TUTOLO
Volevo fare alcune precisazioni, perché mi pare di capire che vivo su un altro pianeta. Intanto volevo precisare alla consigliera Laricchia, con il garbo che ha richiesto, che non si esclude assolutamente nessuno, perché i codici ATECO sono quelli che erano originariamente, quindi non li esclude assolutamente nessuno, e sono gli stessi codici ATECO che hanno anche i fieristi e coloro che partecipano a sagre e quant’altro.
Sottolineo ancora una volta che i fieristi e coloro che fanno le sagre non fanno soltanto le fiere e le sagre. Sono commercianti e ambulanti che partecipano ai mercati normalmente. Non ci prendiamo in giro, non raccontiamo le cose così come non sono. Sono commercianti come gli altri, che durante l’arco dell’anno probabilmente “friggono”, quindi, oltre ai mercati settimanali e i giorni di festa fanno anche quello perché amano anche quel lavoro, lavorano, si spaccano la schiena, per l’amor del cielo. Ma non diciamo cose che non sono reali. Non esiste l’ambulante che fa soltanto le sagre e che fa soltanto le fiere. È un ambulante che fa anche quello.
Questa è la prima cosa, quindi, non si esclude assolutamente nessuno. Sembra veramente che adesso si è scoperta questa roba. Invece no: quello che si è scoperto di diverso è proprio che il Consiglio ha votato una cosa e alla fine se ne è ritrovato un’altra, almeno come volontà. Attenzione: il Consiglio ero convinto, aveva la volontà, di votare qualcosa, e alla fine, invece, si è percepito altro.
Con la dottoressa Zampano, in Commissione, e questo lo può confermare il Presidente della Commissione, Paolicelli –io ne sono un componente – si era fatto anche il calcolo di quante erano le attività che avrebbero beneficiato di quei ristori. Erano 15.500. Quindi, non dei famosi 5 euro si tratta, ma dei famosi 250-300 euro. Questi li sapevamo tutti quanti, dall’inizio, dal primo giorno. Poi, invece, evidentemente qualcuno, magari da parte dei sindacati, ha cercato di vedere come si poteva escludere altri per poter magari dividersi qualcosa di più importante, però alle spalle migliaia, escludendo gli altri, i loro colleghi; sette categorie sindacali che invece di rappresentare tutti, rappresentavano solo alcuni.
Io credo che noi abbiamo il dovere di rappresentare solo alcuni. Ripeto, insisto: dice cosa non corrispondente a verità quando ti dice che c’è chi non ha lavorato per niente e chi ha lavorato, perché non ha lavorato nessuno e quel poco che hanno lavorato tutti quanti… Ripeto, per l’ennesima volta, a scanso di equivoci, anche a quelli che sono più restii a comprendere, sono gli stessi ambulanti, quelli che fanno le fiere, le sagre e i mercati settimanali. Sono gli stessi.
Non si allarga a nessuno, perché se qualcuno dice che oggi si allarga a qualcuno dice qualcosa di assolutamente non vero. Non si allarga a nessuno, perché la volontà del Consiglio, ripeto, era quella di darla a tutti gli ambulanti. Ma quello che mi sorprende… Io posso aver preso anche fischi per fiaschi, no?, e aver capito male che effettivamente la volontà del Consiglio era quella di darla soltanto ai fieristi e a quelli che fanno le feste patronali. Bene, scusate, la volete confermare oggi questa volontà? Li contiamo, vediamo quali sono quelli di più e si capisce dove vogliono andare. Non capisco… La verità è un’altra, è che si vuole fare qualcosa senza metterci la faccia, senza dire “noi li vogliamo dare soltanto a quelli e a quegli altri non vogliamo avere nulla”. È facile dire “io li ho chiesti anche per quelli, per quelli, per quelli”! Pensate che io non sia capace di chiederli per tutte le categorie e magari chiedere un milione di euro per ognuno di quelli là? Noi dobbiamo far conto con la disponibilità economica che abbiamo. Quella era che avevamo a disposizione e, insisto, nessuno ha presentato qualche altro emendamento. Io, in verità, avevo intenzione di presentarne uno che ritengo molto utile e poi mi è stata data soddisfazione e spero che sarà confermata con l’assetto di bilancio, che era quella per i borsisti di specializzazione per Medicina. Stiamo vivendo un momento drammatico e sembra non accorgersi nessuno che tra un po’ di medici non ce ne stanno più e quindi non avremo chi mettere negli ospedali, anzi già non ne abbiamo, quindi serve fare un programma, come dire, di prospettiva.
Però, di fronte a questa offerta, bene, facciamo questo, diamoli tutti a quelle categorie. Ma lo sapevamo tutti che erano pochi per tutti. Tutti ne eravamo coscienti.
Speaker : PRESIDENTE
Consigliere Tutolo, però io le ho dato la parola per dare soltanto una risposta, perché è già intervenuto due volte sull’emendamento.
Speaker : TUTOLO
Presidente, è la mia dichiarazione di voto.
Speaker : PRESIDENTE
Okay.
Speaker : TUTOLO
Ho perso il filo. Va bene. Credo di aver detto tutto. Se qualcuno oggi vuol far finta di non aver capito, di non aver compreso, non è un problema. Oggi decidiamo la volontà del Consiglio. Però, è antipatico dire se si vuole allargare… Nessuno vuole allargare. Forse c’è stato il tentativo di restringere, di buttare fuori qualcuno. Il mio voto chiaramente è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Chiaramente, consigliere.
Assessore Delli Noci, prego. Presidente Zullo… Aspetti, aspetti.
Speaker : ZULLO
Per dichiarazione di voto, vorrei parlare. Non voglio togliere tempo all’Assemblea. Per dichiarazione di voto, Presidente. Quando arriviamo alle dichiarazioni di voto.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Prego, Assessore.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Grazie.
Il chiarimento, secondo me, è necessario e utile. In queste settimane non abbiamo perso tempo. Abbiamo lavorato prima con i Comuni per capire come organizzare la distribuzione delle risorse stanziate dal Consiglio regionale, ma siamo a un bivio in questo momento, in cui chiaramente le associazioni di categoria tirano ognuna verso gli interessi dei propri iscritti. Alcuni tirano verso i fieristici, altri tirano verso gli ambulanti. Un chiarimento del Consiglio che noi come Assessorato rispettiamo e portiamo avanti… Poi mi sia consentito di dire il mio parere nel merito, che è molto in linea con quello che ha detto il consigliere Pagliaro rispetto a un dialogo costante che ho avuto in queste settimane con le varie associazioni. Mi rendo conto che i fieristici e gli ambulanti delle feste patronali sono in grandissima difficoltà, perché sono fermi da marzo scorso. Gli ambulanti, bene o male, hanno lavorato, hanno lavorato poco, a volte sono stati interrotti. C’è una crisi generale, quindi stiamo parlando comunque non di una situazione di ricchezza e povertà, ma di una crisi generale con alcuni che non hanno avuto ridotto, come dice l’emendamento, del 50 per cento il proprio fatturato, ma lo hanno avuto proprio annullato.
È vero parzialmente quello che dice il consigliere Tutolo, che quelli delle feste patronali lavorano anche nei mercati, perché questo vale per l’abbigliamento, non vale per tutti gli alimentaristi. Vi faccio degli esempi, quelli che fanno prodotti tipici, come la scapece, il torrone, le liquirizie, da noi si usano i “mustaccioli”: tutti quelli che realizzano questi prodotti…
Speaker : INTERVENTO
Da noi stanno al mercato, il mercoledì ti invito al mercato nostro, li vedrai tutti quanti.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Sono totalmente fermi, per la gran parte, quindi chiedono di poter avere uno spazio. Abbiamo fatto un lavoro, più volte, di richiamo ai Sindaci dei vari Comuni rispetto all’articolo successivo della legge di bilancio, in cui prevedevamo delle postazioni aggiuntive a quelle presenti oggi nei mercati, oppure al rilascio di altre tre autorizzazioni in altre aree della città per consentire a loro di lavorare.
Questo non sta avvenendo, quindi ci sono tantissimi fieristi che in questo momento non hanno l’opportunità di andare nei mercati perché non rientrano. Possono rientrare eventualmente e unicamente tra i cosiddetti spuntisti.
Detto ciò, passata la parte in cui ho espresso il mio pensiero, mi avvalgo di attendere una decisione che avvenga attraverso l’emendamento, attraverso una mozione, come meglio ritiene il Consiglio, per far sì che l’assessorato possa ottemperare a quanto stabilito dal Consiglio.
Ricordo al consigliere Tammacco che stiamo parlando esattamente, nell’ipotesi in cui riusciamo a dare il contributo a tutti, senza richiedere il DURC – abbiamo chiesto al ministero dello sviluppo economico questa possibilità – di circa 276 euro per ogni ambulante.
Quanto alla richiesta del DURC, nel merito, ci sono pareri contraddittori: abbiamo chiesto un supporto al ministero perché se è un ristoro potremmo anche non chiederlo; se invece è un contributo, siamo costretti a chiedere la regolarità contributiva. E purtroppo, in questa grande crisi economica molti degli ambulanti sono in grande difficoltà e non in regolarità con il DURC.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, assessore.
Quindi, il parere sull’emendamento?
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Io non posso esprimere un parere nel merito dell’emendamento. Mi avvalgo del chiarimento nella decisione dei consiglieri. Nel momento in cui i consiglieri definiscono che il riferimento specifico di quest’articolo è a tutta la categoria degli ambulanti, non posso fare altro che attenermi alla volontà del Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE
Si rimette all’Aula, quindi.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Sì.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Presidente Zullo, prego, per dichiarazione di voto.
Speaker : ZULLO
Grazie, Presidente, colleghi. Voglio fare due premesse prima della espressione del voto che il Gruppo esprimerà.
Intanto voglio dire al collega Tutolo di guardare al nostro comportamento. È un comportamento sempre nel merito, che ci auguriamo sia contraccambiato, in futuro, sulla nostra azione politica.
La seconda premessa è che noi pensiamo che l’economia sussidiata non possa reggere tutte le questioni legate al Covid e che, invece, debbano essere potenziate le politiche di prevenzione e le politiche di assistenza domiciliare per poter permettere che le attività siano aperte e possano vivere e le persone possano esprimere il proprio potenziale di redditività e di produttività.
Detto questo, noi siamo favorevoli, però impegniamo sia i consiglieri di maggioranza, che hanno una forza decisionale e un’incisività più alta e più potente rispetto alla nostra, sia l’assessore e la maggioranza, in termini di Giunta e di governo di questa Regione, a reperire maggiori risorse, qualora all’interno di questa decisione ci ritroviamo a dover fornire a ciascun percipiente solo delle briciole. Detto questo e con queste premesse, noi voteremo favorevolmente l’emendamento del collega Tutolo.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente Zullo.
Consigliere Caroli, la dichiarazione di voto è stata già fatta? Lei è…
Speaker : CAROLI
Sì, la dichiarazione di voto, se è possibile… Comunque sia, trenta secondi.
La fotografia che ha fatto l’assessore Delli Noci è chiarissima; ha evidenziato quello che è lo stato in cui versa oggi il mondo del commercio ambulante. Rispetto a questo, io provo a chiedere, anche se…
Speaker : PRESIDENTE
Un momento, consigliere Carelli, le chiedo scusa ma, giusto per stare nel quadro della legittimità dei lavori, lei appartiene al Gruppo del Presidente Zullo. È così?
Speaker : CAROLI
Sì.
Speaker : PRESIDENTE
La dichiarazione di voto è stata già fatta. Quindi, se lei non dissente… Lei dissente dal Presidente Zullo?
Speaker : CAROLI
No, assolutamente.
Speaker : PRESIDENTE
Allora la dichiarazione di voto è stata già fatta, consigliere Caroli. Non mi metta in difficoltà.
Speaker : CAROLI
Considerato quello che ho poc’anzi detto, su questo faccio appello all’assessore, chiedo di reperire delle somme che possano consentire di rimpinguare la posta stanziata e quindi far sì che l’aumento del novero dei soggetti che parteciperanno al riparto possa consentire di avere un corrispettivo più dignitoso. Solo questo.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. È chiaro.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico
Presidente, giusto per chiarezza, come abbiamo detto ieri: per dare 2.000 euro a ogni ambulante ci vogliono 30 milioni. Quindi, capite che trovare 30 milioni non è banale. Non li abbiamo, pur avendoli. I fondi dei POR non consentono di essere utilizzati in tal senso.
Speaker : CAROLI
Assolutamente. Il mio intendimento non era quello. Ove e dove fosse possibile cercare di portare la posta da 4 a 2, o da 4 a 6 o a 7 milioni, se queste risorse…
Speaker : PRESIDENTE
Non ci sono altre richieste di intervento. Possiamo passare al voto sull’emendamento.
Speaker : PAGLIARO
Mi scusi, la dichiarazione di voto del mio Gruppo. Sono Pagliaro.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : PAGLIARO
Sennò qui va a finire che ci sono quelli bravi e quelli cattivi. 30 milioni, dice l’Assessore… Sono favorevole all’emendamento con l’ampliamento delle risorse a 30 milioni, come ci ha detto adesso l’assessore Delli Noci.
Speaker : PRESIDENTE
Ragazzi, non giochiamo.
Speaker : PAGLIARO
Non giochiamo? Non giochiamo sulla pelle delle persone.
Speaker : PRESIDENTE
Appunto.
Speaker : PAGLIARO
Stanno aspettando un ristoro da dicembre. Ci chiamano un giorno sì e un giorno no. E oggi noi gli diciamo che gli offriamo un caffè al bar.
Speaker : PRESIDENTE
Ha risposto l’assessore Delli Noci e ha detto che non ci sono le risorse per aumentare, perché altrimenti le avrebbe già utilizzate. E credo che sarebbe stato utile per tutti.
Speaker : CAROLI
Ove e dove fosse possibile.
Speaker : PAGLIARO
La dichiarazione di voto del collega Zullo…
Speaker : PRESIDENTE
Ha già fatto la dichiarazione di voto, Presidente. Presidente Pagliaro, ha già fatto la dichiarazione di voto lei. Anzi, l’ha fatta due volte, se mi posso permettere.
Speaker : PAGLIARO
La perfeziono.
Speaker : PRESIDENTE
Non è possibile. È già intervenuto, ha chiarito tutto ed è intervenuto anche due volte dopo aver fatto la dichiarazione di voto. Adesso dobbiamo votare.
La votazione è aperta. Aveva chiesto il Presidente Paolicelli per la dichiarazione di voto. Presidente Pagliaro, non mi metta in difficoltà, è intervenuto due volte sulla dichiarazione di voto.
Presidente Paolicelli, prego.
Speaker : PAGLIARO
Oggi nessuno mi vuol fare parlare. Sia gentile, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Pagliaro, ha parlato, ha fatto due volte la dichiarazione di voto. Faccia parlare il Presidente Paolicelli. Prego.
Speaker : PAOLICELLI
Grazie Presidente.
La dichiarazione di voto, ovviamente, d’intesa con il Capogruppo, è favorevole all’emendamento proposto dal consigliere Tutolo. Volevo soltanto precisare alcune cose: è chiaro che da Presidente della Commissione che ha trattato lo scorso 10 marzo il tema in Commissione, e ringrazio ancora una volta sia l’assessore che la dirigente, così come è stato dichiarato all’epoca, quando approvammo in Consiglio, ma anche in Commissione, è una goccia nell’oceano, sicuramente, questo contributo. Però è un contributo, un ristoro: comunque ci stiamo mettendo la faccia e lo stiamo facendo.
Non so le altre Regioni come fanno, però noi lo stiamo facendo. Per questo voglio davvero ringraziare l’assessore. A me dispiace che, purtroppo, a distanza di quattro mesi stiamo ancora intervenendo su questo. Noi dovevamo già approvare, e capisco le difficoltà, a dare, seppur pochi, quei contributi ai nostri ambulanti che stanno vivendo un periodo difficile e complicato.
Per questo ribadisco il voto favorevole mio e del Gruppo del Pd all’emendamento del consigliere Tutolo che riprende esattamente, l’ho ripreso, il vecchio emendamento all’articolo 41 della legge di bilancio scorsa, che fa riferimento a tutti i codici ATECO: alimentari, tessuti, ristorazione, ristoranti ambulanti. Sono tutti i codici ATECO che già in quell’emendamento all’articolo 41 della legge di bilancio scorsa vengono messi: noi quelli abbiamo votato, quelli vogliamo continuare a votare e a quelli vogliamo dare il contributo.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Speaker : STELLATO
Presidente, sono Stellato, veramente telegrafico, se mi consente.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, Presidente Stellato.
Speaker : STELLATO
La dichiarazione di voto: da parte del Gruppo dei Popolari con Emiliano, noi vogliamo dare, mi ha appena anticipato il collega Paolicelli, un senso, consequenzialità a quello che ci siamo già raccontati nella stessa Istituzione, cioè vogliamo che quella che è stata la volontà del Consiglio regionale, sia anche aggradata da azioni consequenziali da parte degli uffici. Quindi, per questo motivo, da parte mia e dell’intero Gruppo consiliare, non possiamo che votare a favore del provvedimento.
Speaker : PRESIDENTE
Benissimo. Allora, non ci sono altri interventi, dunque possiamo votare.
La votazione è aperta.
Allora, avete votato tutti?
Dichiaro chiusa la votazione.
Votanti 41, favorevoli 34, contrari 1, astenuti 6.
L’emendamento è approvato.
Ora passiamo al voto dell’altro emendamento.
L’emendamento recita: “Modifiche all’articolo 7 della legge regionale 29 marzo 2017, n. 4”. È presentato dall’assessore Pentassuglia. E così recita testualmente: «Il comma 3 dell’articolo 7 della legge regionale 29 marzo 2017, n. 4 è sostituito dal seguente: “Punto 3. Ai soggetti che non ottemperano alle prescrizioni di cui al comma 1 del presente articolo non possono essere concessi benefici accordati a qualsiasi titolo dalla Regione Puglia in via diretta o indiretta e si impone il divieto di partecipare a gare di appalto o bandi per l’erogazione di fondi comunitari nazionali e regionali promossi da parte della Regione Puglia”».
L’assessore Pentassuglia vuole illustrarlo? Non la vedo. Prego, assessore. Ha difficoltà con il collegamento.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura
Mi sente, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Sì, sì, si sente. Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura
Questo emendamento si è reso urgente…
Speaker : PRESIDENTE
Aspetti, aspetti. Forse c’è un’altra fonte accesa, magari c’è un altro computer, se lo può spegnere.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura
Mi sente?
Speaker : PRESIDENTE
Adesso sì.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura
È stato necessario e urgente fare questo emendamento per adeguare qualche articolo al nuovo Regolamento europeo, che consente, di fatto, alla cultura di fare spesa sul PSR e di evitare problemi tra il lavoro di liquidazione e quello degli obblighi derivanti dall’applicazione di questa legge.
Ho fatto solo questo emendamento, data questa contemporaneità sulla velocizzazione della spesa perché il resto degli articoli, altri quattro, sono oggetto di un disegno di legge ad hoc che ho già instradato perché poi approdi in Commissione e in Consiglio, in maniera tranquilla, senza alcun problema.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, assessore. Il suo parere, ovviamente, è favorevole. Quindi, il parere del Governo è favorevole. Ci sono interventi?
Maraschio Anna Grazia ha chiesto di intervenire? Anche Stefano Lacatena. Ci risultano queste richieste.
Andiamo al voto. La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Votanti: 39; favorevoli: 39; nessun contrario; nessun astenuto.
L’emendamento è approvato.
Di seguito, l’emendamento presentato dal… Ci dicono che il voto di Perrini è favorevole. Il voto del consigliere Gatta l’abbiamo messo.
Speaker : LOPANE
Presidente, il mio voto, Lopane, è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Chiedo scusa: potete accertare se è registrato il voto di Lopane? No.
Dobbiamo aggiungere anche il voto di Lopane, favorevole.
Speaker : GALANTE
Presidente, anche il mio voto, Galante.
Speaker : PRESIDENTE
Facciamo il computo definitivo.
Votanti: 42; favorevoli: 42. L’emendamento è approvato.
C’è un altro emendamento, presentato dal consigliere Ventola, sempre alla Pdl sempre 61/A: “il comma 4 dell’articolo 2 della legge regionale 12 dicembre 2016, n. 38 ‘Norme in materia di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia’ è sostituito dal seguente […]”, e lì segue un lungo emendamento che prego il consigliere Ventola di illustrare.
Speaker : VENTOLA
Grazie, Presidente. Buon pomeriggio a tutti.
Per chiarezza, tutta la prima parte del comma 4 non cambia. Cambia l’ultimo capoverso, che posso leggere testualmente: “nelle aree naturali protette e nei siti Natura 2000 le stoppie e i residui vegetali derivanti dalle attività selvicolturali agricole non possono essere bruciati e devono essere cippati/trinciati in loco”; poi aggiungiamo quest’altra parte: “nelle aree naturali protette e nei siti Natura 2000, al fine di contenere la diffusione delle erbe infestanti non conseguenti a disseminazioni e l’aumento della carica di infestazioni e di patogeni presenti sui residui della cultura conclusa e della carica di infestanti, previa certificazione della sezione Osservatorio fitosanitario regionale, […] condizioni di impossibilità a seguire altro tipo di distruzione, previa certificazione della Sezione gestione sostenibile e tutela delle risorse forestali e naturali, il proprietario, il conduttore o il detentore a qualsiasi titolo di terreni può procedere all’accensione e la bruciatura delle stoppie dei rifiuti vegetali, in deroga al regime di condizionalità e alle prescrizioni di cui all’articolo 3. Con deliberazione di Giunta regionale sono dettate le linee guida per l’ottenimento delle certificazioni delle sezioni competenti” e così via.
Si rende necessario questo, perché l’abbiamo già affrontato proprio quando abbiamo fatto la legge n. 38, rinviando a un secondo momento, dopo acquisizione di ulteriori pareri da parte dell’Università, del CREA, del mondo scientifico, per cui la necessità di presentarlo oggi e ringrazio anche l’assessore Pentassuglia, con il quale abbiamo condiviso questo percorso, è proprio perché siamo in imminente inizio di stagione estiva e vorremmo evitare che, insieme alla lotta alla Xylella ci sia altrettanta possibilità di fare in modo che non ci siano ulteriori problemi in tutte quelle zone che non hanno uliveti, per esempio, ma attività che attengono cereali, pascoli e altro, e molto spesso, in estate, succede ciò che è immaginabile. Tutto questo previa certificazione, così come accade in tutte le altre regioni d’Italia.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Vuole intervenire l’assessore Pentassuglia per la posizione del Governo?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura
Sì, Presidente, per quanto riguarda la parte agricola, perché impatta anche su ambiente e protezione civile, ma si tratta di una modifica che non impatta, per quanto mi riguarda. Quindi, il mio parere è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Il Vicepresidente De Leonardis chiede la parola per un quesito.
Speaker : DE LEONARDIS
Grazie, Presidente. La domanda che volevo porre al proponente è questa. A oggi, di fatto, la bruciatura delle stoppie mi sembra sia in qualche modo vietata in un determinato periodo. Poiché non ha avuto modo di leggere l’emendamento, lo confesso, volevo sapere se con questo emendamento cambia qualcosa in relazione alla bruciatura delle stoppie, se cambia il periodo. Parlo delle stoppie successive alla mietitura del grano, quindi che avvengono in un periodo successivo. Volevo capire se cambia qualcosa rispetto alla normativa attuale e se cambia qualcosa in che cosa cambia. Era più una richiesta di chiarimento, oggettivamente, prima di votare, perché l’argomento fu oggetto da parte mia di una lunga discussione nella scorsa consiliatura con all’epoca il Vicepresidente Nunziante. Quindi, volevo capire come e in che modo impatta questo emendamento sulla legge che abbiamo approvato la scorsa consiliatura. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei. Assessore?
Speaker : VENTOLA
Posso, Presidente, come proponente?
Speaker : PRESIDENTE
Sì, prego.
Speaker : VENTOLA
Le date rimangono quelle perché sono fissate anche di concerto in Conferenza Stato-Regioni. Quindi, noi non modifichiamo le date. Viene data la possibilità nei siti ove oggi tutto questo è vietato perché molto spesso sono oggetto di vandalizzazioni e di problemi che creano notevoli difficoltà poi alla conduzione del terreno stesso. È una possibilità in più che viene data, fermo restando sempre il parere scientifico.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Possiamo votare. Non ci sono altri interventi.
La votazione è aperta. Colleghi, la votazione è chiusa.
Speaker : GALANTE
Presidente, anch’io, Galante, non sono riuscito a votare.
Speaker : PRESIDENTE
Galante e Gatta. Com’è il suo voto, consigliere?
Speaker : GALANTE
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Favorevole. Consigliere Gatta?
Speaker : GATTA
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Favorevole.
Votanti: 36; nessun contrario; nessun astenuto.
L’emendamento è approvato.
Adesso dobbiamo votare complessivamente il disegno di legge n. 61/A di cui al punto n. 3) all’ordine del giorno. Se non ci sono interventi e non ci sono dichiarazioni di voto, la votazione è aperta. Il consigliere Gatta ha votato in modo favorevole.
Speaker : GALANTE
Anche Galante è favorevole, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Dichiariamo chiusa la votazione.
Favorevoli: 39; nessun contrario; nessun astenuto.
Il progetto di legge è approvato l’urgenza?
… all’unanimità. Prego?
Speaker : INTERVENTO
Votiamo l’urgenza?
Speaker : PRESIDENTE
Va bene.
Speaker : VIZZINO
Presidente, sono il consigliere Vizzino. Mancava il mio voto, se lo potete aggiungere.
Speaker : PRESIDENTE
Vizzino, com’è il suo voto?
Speaker : VIZZINO
Favorevole.
Speaker : AMATI
Anche il mio credo che manchi. Favorevole.
Speaker : METALLO
Presidente, io penso di aver votato correttamente. Solo per dire grazie a tutti i colleghi consiglieri che hanno approvato la Pdl e agli uffici della Regione che l’hanno sostenuta, in primis il dottore Giannone, che nei ringraziamenti, vuoi anche per la velocità, avevo dimenticato, e a tutti i colleghi che hanno co-firmato la proposta di legge. Vi chiedo scusa per aver abusato della vostra pazienza. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Adesso dobbiamo votare l’urgenza.
La votazione è aperta.
Se qualcuno ha problemi di voto, lo dica adesso, altrimenti, dopo che chiudiamo la votazione, è antipatico sentire chi non ha votato.
Speaker : GALANTE
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Galante favorevole.
Gatta favorevole.
Qualcun altro non è riuscito a registrare il proprio voto? No.
La votazione è chiusa.
Votanti 38, contrario nessuno, astenuto nessuno.
L’urgenza è approvata.
Speaker : TUTOLO
Presidente, chiedo scusa. Volevo chiedere, e chiederlo anche a lei se fosse possibile, io non so se serve l’urgenza su quell’emendamento alla Giunta per potere sbloccare quei ristori.
Speaker : PRESIDENTE
Tutto il progetto di legge è stato approvato, anche con l’emendamento.
Speaker : TUTOLO
Perfetto.
Speaker : PRESIDENTE
Adesso abbiamo i debiti fuori bilancio.
Ricordiamo che la maggioranza, lo ricordo a me stessa, per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio è una maggioranza qualificata.
Passiamo al punto n. 4: “DDL n. 1 del 01/02/2021 ‘Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, della legittimità di debiti fuori bilancio relativi a servizi afferenti l’Avvocatura regionale e variazione al bilancio di previsione. Primo provvedimento 2021’”.
Relatore consigliere Amati.
Speaker : AMATI
Chiedo che sia data per letta la relazione.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere Amati. Sono stati proposti dal Presidente Amati due emendamenti, che assorbono anche agli altri DDL, quindi il DDL al punto 5 e al punto n. 6. Anche il punto n. 7. Quindi, con i due emendamenti dovremmo poter approvare anche gli altri debiti fuori bilancio.
Ho già detto della maggioranza qualificata. Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente De Leonardis. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : DE LEONARDIS
Grazie, Presidente. Voglio porre l’attenzione di tutto il Consiglio su un tema. Dalla scorsa consiliatura si sta portando avanti un modo di approvare i debiti fuori bilancio secondo me portati in maniera irrituale perché vengono approvati, accorpandoli, diversi disegni di legge della Giunta. In questo caso parliamo, all’articolo 1 di uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci, undici, dodici, tredici, quattordici, quindici, sedici, diciassette disegni di legge della Giunta che con un emendamento vengono accorpati in un solo articolo. Quindi, che succede? Si pone in votazione con un solo articolo e non con più articoli, eventualmente, come si potrebbe fare, e si votano questi disegni di legge. Però, che cosa succede? Oggi non c’è la possibilità, da parte del singolo consigliere regionale, leggendo questo emendamento, di capire come questo debito fuori bilancio viene fuori, qual è la genesi di questo debito fuori bilancio.
Mentre in Commissione c’è un disegno di legge che spiega perfettamente come questo debito fuori bilancio viene, oggi qui ci ritroviamo, anzi, soprattutto la maggioranza, si ritrova a dover approvare una legge fatta della somma di tanti articoli. Ricordiamo che c’è anche la Corte dei conti che vigila eventualmente su situazioni che potrebbero essere delicate. Faccio un esempio: ricordo che nella scorsa consiliatura c’è stata una lunga discussione su un debito fuori bilancio derivante da un versamento di svariati milioni di euro fatto dalla Giunta regionale ad Aeroporti di Puglia, solo che la Giunta regionale all’epoca non aveva considerato l’imposta sul valore aggiunto, l’IVA quindi si era venuto a creare un debito fuori bilancio.
Naturalmente, da questa situazione che era venuta qua in Consiglio, si è aperta una lunga discussione con la Corte dei conti per capire se c’era danno erariale o meno. Capisco che il tema è sensibile ed è complicato, perché la maggioranza ci dovrà portare ad approvare più disegni di legge; ma con questo modo di procedere non si dà al consigliere la facoltà e la possibilità di conoscere tutta la genesi e come si è arrivati a questo debito fuori bilancio.
Non solo, ma c’è una ATN unica, in questo caso, che viene portata qui, che da un unico parere su tutto questo discorso. A questo punto non capisco perché non venga fuori direttamente dalla Giunta, perché invece di venir fuori più debiti, più disegni di legge non ne venga fuori solo uno che accorpi tutti questi disegni di legge. La questione, quindi, qual è? Che chi ha fatto, per esempio, il consigliere comunale sa bene quali sono le responsabilità che un consigliere si assume quando va ad approvare un debito fuori bilancio in Consiglio comunale. Qui, per fortuna, abbiamo delle tutele maggiori.
Si fa un riassunto del disegno di legge nei commi b), c), e così via. È un riassunto, esattamente, non c’è tutto quello che c’è nel disegno di legge, quindi non c’è una chiarezza da parte del consigliere in relazione a quello che va a votare. Mentre io che sono in Commissione bilancio ho un disegno di legge fatto in maniera più specifica, quindi conosco meglio il motivo per il quale si è arrivati, per esempio, a questo avvocato esterno, Pasquale La Pesa, che deve avere queste risorse, qui si prende solo atto di questa situazione. Non si capisce come si è creato questo debito fuori bilancio. Quindi, io ritengo che, per prudenza, per opportunità e soprattutto per capacità da parte di tutti i consiglieri di conoscere il debito fuori bilancio per come si è formato e capire quali responsabilità ogni singolo consigliere si prende ad andare a votare o meno questo debito fuori bilancio, ritengo che non sia giusto procedere in questa maniera, ma si debba votare il disegno di legge così come viene fuori dalla Giunta, singolarmente – questo tema l’ho posto già in Commissione – sia in Commissione che in Consiglio, perché procedendo in questo modo non si ha una chiarezza totale di quello che stiamo andando a fare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Amati, vuole intervenire? C’è qualcun altro che chiede di intervenire?
Prego, Presidente Bellomo.
Speaker : BELLOMO
Grazie, Presidente, così faccio anche una dichiarazione di voto.
Onestamente, guardando il debito fuori bilancio, soprattutto quello relativo agli avvocati, per il quale c’è un debito fuori bilancio di circa 270.000 euro, derivante da parcelle dagli stessi prodotte, in qualità di ex legali interni della Regione, al quale poi, in acquiescenza, è stato anche conferitoun mandato difensivo. Quindi, a parte le considerazioni su come la Giunta opera nella decisione di stabilire quali avvocati debbano essere chiamati, vedere approvata una parcella di circa 300.000 euro per un giudizio che poi si è abbandonato onestamente mi provoca sconcerto e a nulla valgono le eventuali opposizioni che in un primo momento la Giunta regionale ha fatto.
Quindi, in relazione alla mancanza di trasparenza di come è avvenuto anche l’incarico, io voto in maniera contraria.
Speaker : PRESIDENTE
Se non c’è nessuno che interviene sulle questioni poste dal Vicepresidente De Leonardis, andiamo al voto.
La votazione è aperta. Ovviamente stiamo votando sul primo emendamento sostitutivo, come abbiamo letto.
Speaker : ZULLO
Presidente, scusi, siccome mi ero un po’ distratto, che cosa votiamo? Che emendamento?
Speaker : PRESIDENTE
Votiamo l’emendamento n.1.
Speaker : ZULLO
Cioè?
Speaker : PRESIDENTE
Riaccorpa una serie di disegni di legge che riguardano tutti i debiti fuori bilancio. L’emendamento n. 1, in particolare accorpa, ai sensi dell’articolo 73, comma I, eccetera, eccetera, i debiti fuori bilancio che derivano dal DDL 33 del 2021, dal DDL 37 del 2021, dal DDL 38, dal DDL 39, dal DDL 41, DDL 40, DDL 42, DDL 43, 45, 48, 49, 51, 53, 54, 55, 56 e 57. Questo è il primo emendamento.
Speaker : ZULLO
Posso fare una dichiarazione di voto, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Veramente avevamo aperto la votazione. Non sono ancora comparse le schermate. Prego, Presidente Zullo.
Speaker : ZULLO
Bene, noi come Gruppo sosteniamo quello che ha testé illustrato il collega De Leonardis, per cui il nostro voto rispetto a questo emendamento sarà contrario.
Speaker : PRESIDENTE
È chiaro, Presidente Zullo.
La votazione è aperta. Che succede? È saltata la nostra schermata. La votazione è chiusa. Sono 29 più 1, 30.
Speaker : GALANTE
Presidente, anche il mio voto, forse manca: Galante, favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Galante favorevole, 31.
Favorevoli: 31; contrari: 6; nessun astenuto.
L’emendamento è approvato.
Adesso passiamo all’emendamento n. 2.
Leggo a questo punto, per chiarezza, i disegni di legge riassunti, richiamati nell’emendamento 2, che chiede di sostituire l’articolo 2 del disegno di legge n. 1 del 2021, con il seguente: “accorpa il ddl n. 1 del 2021, il ddl n. 2, n. 3, n. 4, n. 11, n. 21, n. 22, n. 31, n. 32, 34, 35, 10, 44, 52”.
Vicepresidente De Leonardis, prego. Ne ha facoltà.
Speaker : DE LEONARDIS
Grazie, Presidente e colleghi.
Torno sull’argomento per meglio specificare l’oggetto e la questione. Stiamo qui accorpando quattordici debiti fuori bilancio. Ne ho scelto uno a caso, quello riferito al punto g). Questo per spiegare a me stesso e a voi e per capire il punto g) dei debiti fuori bilancio. Questo punto g) dice: il debito fuori bilancio, all’articolo 73, comma 1, lettera e), eccetera, decreto legislativo, “per un importo complessivo di 114.575,49, comprensivo di IVA al 22 per cento, imponibile 93.000, IVA 20.000, riveniente da prestazioni inerenti la fornitura di servizi durante l’edizione 2019 della Fiera del Levante da parte della società Nuova Fiera del Levante S.r.l. […], per il quale non è stato assunto il relativo impegno di spesa. Al finanziamento si provvede dal fondo di riserva”.
Allora, io dico, noi andiamo qui ad approvare un calderone di debiti fuori bilancio, di cui non sappiamo la genesi. Perché non c’è stato l’impegno di spesa a favore di questa società per 90.000 euro? Per quale motivo? Di chi è la responsabilità? Quali sono i dirigenti che avrebbero dovuto farsi carico di impegnare questa somma e non l’hanno impegnata? Non possiamo proseguire ad approvare questi debiti fuori bilancio, così come se fosse una cosa leggera. Ci sono responsabilità precise da parte dei consiglieri, anche di natura patrimoniale, se non si sta attenti a fare delle valutazioni specifiche, disegno di legge per disegno di legge, debito per debito. Noi diamo per scontato, “va bene, il dirigente si è scordato di fare l’impegno di spesa”. E perché si è scordato di fare l’impegno? Non si tratta di 50 euro, parliamo di 100.000 euro, non sono cose che si scordano così. Quali sono le motivazioni per cui non è stato fatto questo impegno di spesa? C’era un carattere di urgenza, non c’era un carattere di urgenza? Peraltro, la Fiera del Levante voi sapete come è oggi nell’occhio del ciclone per tanti motivi, dalla costruzione delle strutture a quello che è emerso l’altro giorno sui giornali per quanto riguarda la realizzazione di un parcheggio su aree del Comune di Bari date in gestione ad una società partecipata del Comune di Bari e dove la Protezione civile della Regione sembra stia facendo dei lavori, non si sa come e a che titolo.
Poi, i colleghi della maggioranza sono quelli che votano e saranno chiamati eventualmente a rispondere anche patrimonialmente di queste situazioni. Dico che bisogna prestare maggiore attenzione e fare una valutazione per ogni debito fuori bilancio, singolarmente. Torno a rivolgere un appello a voi tutti affinché affrontiate questo tema in maniera intelligente e con capacità di cognizione della questione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei. Ci sono interventi?
Consigliere Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Ci stava mancando!
Speaker : TUTOLO
Grazie.
In Commissione avevo chiesto, e lo chiedo anche adesso, se c’è l’attestazione sul debito che poc’anzi descriveva il collega De Leonardis, quello della fornitura e servizi per la Fiera del Levante e quindi la mancanza di impegno di spesa, se c’è una attestazione da parte del dirigente di utilità per la Regione e di arricchimento per la Regione, perché mi sembra più importante sapere questo e non altro, perché la norma prevede che se c’è stato arricchimento e utilità per l’ente è chiaro che quello […] e se non lo paghi probabilmente, a seguito di giudizio, ci andrai a mettere pure altre risorse. Se, invece, questa non c’è, questa attestazione di utilità per l’ente e di arricchimento, è chiaro che ci possono essere dei problemi, ma non sarebbe proprio giusto approvarlo in questa maniera e dovremmo avere l’attestazione da parte dei dirigenti responsabili di quel settore.
Quindi, mi chiedo e chiedo alla Presidenza e al Segretario generale, su quel debito c’è l’attestazione da parte degli uffici di utilità per l’ente e di arricchimento per l’ente?
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere Tutolo.
È collegato l’assessore Piemontese. Non so se vuole intervenire.
Vicepresidente Piemontese? Niente. Non le posso venire incontro, consigliere Tutolo.
Speaker : TUTOLO
No, per me è importante, Presidente. Io credo che dovrebbe esserci il dirigente magari a dire più che l’assessore, perché è una faccenda squisitamente tecnica. Mi fa strano che non c’è un dirigente che…
Speaker : PRESIDENTE
Il dirigente non può intervenire.
Speaker : TUTOLO
Noi in Consiglio comunale avevamo le fascette. Io non so qui…
Speaker : PRESIDENTE
Il dirigente non può intervenire in Consiglio regionale. Non può intervenire, quindi risponde l’assessore. Devo dire che se il debito è stato approvato dalla Giunta, sicuramente avrà le pezze giustificative di supporto. Però, insomma, non spetta a me dirlo. Dunque, la deliberazione di Giunta, mi si fa notare, è completa di ogni atto. Consigliere Tutolo, potrà quindi accedere sicuramente agli atti che sono allegati e pubblicati, e rispetto alla delibera verificarli.
Prego, Presidente Amati.
Speaker : AMATI
Grazie, Presidente.
La questione che pone il collega Tutolo l’ha già posta in Commissione, però quel debito su cui egli ha posto la questione, lo abbiamo stralciato. Abbiamo convocato un‘audizione, per il 12, con tutti i protagonisti della vicenda, posta sotto osservazione, nella quale chiederemo tutte le spiegazioni del caso.
Con riferimento, invece, a questi debiti fuori bilancio, ovviamente tutti quanti sono assistiti da un disegno di legge. Un disegno di legge viene adottato dalla Giunta regionale sulla base di una proposta dell’assessore della sezione di riferimento.
Questo atto amministrativo è dotato del parere tecnico dei dirigenti, l’atto di presentazione del disegno di legge. Il quale funge, evidentemente, alle funzioni evocate dal collega Tutolo. Quando poi questo si trasforma in un disegno di legge, passa all’esame del Consiglio regionale e noi, in Commissione, abbiamo l’opportunità, così come abbiamo sempre fatto peraltro in passato, e abbiamo anche sollevato grandi problemi che poi sono stati risolti, proprio grazie a questa attività della Commissione, li esaminiamo per lungo e per largo, dando la possibilità a tutti i colleghi che lo ritenessero di sentire in audizione tutte le persone o i dirigenti che ritengono opportuno, con riferimento al singolo fatto contabile.
Questo gruppo di disegni di legge, quindi, ha superato in Commissione questa analisi che noi svolgiamo. A questo devo aggiungere, lo dico soltanto a scanso di ogni equivoco, che noi siamo legislatori, non siamo consiglieri comunali. La nostra attività è coperta dall’articolo 122 della Costituzione. Per cui, tutte le questioni di carattere amministrativo, sottintese al riconoscimento del debito fuori bilancio appartengono all’apparato amministrativo perché i consiglieri regionali hanno, ai sensi della Costituzione vigente, la totale immunità sui voti dati. Queste erano le informazioni e i chiarimenti che mi sentivo di dare. Grazie.
Speaker : TUTOLO
Posso, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Scusate, non si vede. Chi ha chiesto di parlare?
Consigliere Tutolo, è già intervenuto. Grazie. Del resto, ha risposto a lei il Presidente Amati.
Se non ci sono altri interventi, procediamo al voto.
La votazione è aperta.
Speaker : GALANTE
Presidente, il mio voto… Sono Galante, non riesco a votare.
Speaker : PRESIDENTE
Com’è il suo voto?
Speaker : GALANTE
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Anche Casili, favorevole.
La votazione è chiusa.
Dobbiamo aggiungere, su espressa loro richiesta, il voto di Galante e il voto di Casili.
Abbiamo votanti 35, favorevoli 27, contrari 8, nessun astenuto.
L’emendamento è approvato.
Eravamo all’emendamento n. 2. Ora passiamo alla votazione finale dell’intero Pdl così come emendato. Non ci sono dichiarazioni, richieste di intervento, quindi possiamo procedere al voto.
La votazione aperta.
Speaker : GALANTE
Galante favorevole, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Lo stesso il Vicepresidente Casili, votazione favorevole.
Colleghi, se avete votato tutti possiamo chiudere la votazione.
La votazione è chiusa.
Votanti 33, favorevoli 29, contrari 4, nessuno astenuto.
Il disegno di legge è approvato.
Speaker : AMATI
Chiedo l’urgenza.
Speaker : PRESIDENTE
Votiamo per l’urgenza.
La votazione è aperta.
Ormai ci siamo attrezzati anche sulla schermata dell’urgenza.
Galante?
Speaker : GALANTE
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Okay. Casili è favorevole.
Colleghi, votate. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Votanti 29, favorevoli 26, contrari 3.
Speaker : STELLATO
Presidente, sono Stellato. Se può aggiungere il mio voto. Non sono riuscito a votare. Sono favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
In tutto i votanti erano 30: favorevoli 27, contrari 3.
L’urgenza è accordata.
La seduta è tolta. Ci vediamo il 13.
A tutti voi tantissimi auguri di buona Pasqua, anche alle vostre famiglie.