Speaker : PRESIDENTE.
Riapriamo i lavori. Sono le ore 18.41.
Rimetto al voto l’emendamento n. 50. Ha chiesto di intervenire, consigliere Leoci? Prego.
Speaker : LEOCI.
Voglio soltanto dire che questa situazione dell’ultima votazione per quanto riguarda l’emendamento sui Consorzi è stata davvero sgradevole, dal mio punto di vista di consigliere e di rappresentante del mio territorio. Per questo ho presentato un ulteriore emendamento, che ho redatto in questo preciso istante, in questo momento, pensandoci, che rimetto naturalmente alla valutazione del Consiglio. Però, vi dico che sono stanco di questa situazione e non credo che possiamo più andare avanti in questo modo. Una risposta è affrontare queste persone e credo sia arrivato il momento opportuno. Venire qua in Aula a non dare mai una risposta e far cadere il numero legale per me non è più una condizione per rimanere qui in Aula.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Devo precisare, consigliere, però, che noi siamo innanzitutto consiglieri regionali, rappresentanti delle Istituzioni, e dobbiamo rispettare le regole, per cui laddove non c’è una copertura finanziaria l’emendamento non può arrivare alla votazione dei consiglieri. Questo ha deciso l’Ufficio di Presidenza solo rispettando la Costituzione e le leggi. Anche per quanto riguarda il suo emendamento, mi spiace dirle che deve avere il referto tecnico che indichi anche la copertura finanziaria. Quindi, oggi noi lo raccogliamo soltanto, ma poi ci dovrà essere il referto tecnico. Arriverà al voto se avrà il referto tecnico.
Questo per rispettare le regole e noi le dobbiamo rispettare prima di tutti gli altri cittadini, da rappresentanti delle Istituzioni.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Casili. Prego.
Speaker : CASILI.
Presidente, noi constatiamo per l’ennesima volta, dalla sospensione di una seduta di Consiglio regionale, la mancanza della presenza dei colleghi. Adesso non mi riferisco a una parte o all’altra, però noi siamo qui, siamo presenti, perché è giusto, indipendentemente dalle dinamiche che hanno portato alla sospensione dei lavori dell’Aula, essere presenti per la dignità che noi diamo a quest’Aula, e lo facciamo sempre. Ringraziamo l’assessore che è presente, mentre non vediamo gli altri rappresentanti della Giunta, l’assessore Lopane, ma gli altri sono assenti, e questo è un segnale non bello per chi ci segue da casa, per i cittadini.
Non voglio ritornare indietro, perché da quello che ho percepito il collega Leoci ha presentato un emendamento di cui non conosco, non conosciamo la natura, tuttavia oggi, come ho detto, si è consumata, purtroppo, una pagina non bella di questo Consiglio regionale perché in modo civile, rispettando la dignità di tutti, avremmo potuto continuare tranquillamente i lavori d’Aula. Si sono esasperati gli animi anche a seguito, ritengo, di decisioni, per la prima volta, del tutto originali, non ho mai visto, perché non si è data la possibilità all’Aula, che è sovrana, di votare un emendamento che poteva avere i vizi di incostituzionalità, poteva soffrire di alcune problematiche, come abbiamo fatto… Mi dispiace che manchi l’assessore Amati, che evidentemente ha fatto il suo intervento e dopo preferisce abbandonare l’Aula, perché lui è stato il promotore di provvedimenti molto originali, a sua detta, anche di provvedimenti che dovevano scontare il voto dell’Aula perché l’Aula è sovrana, oggi la dottrina giuridica dell’assessore Amati, il suo intervento apodittico, come ho riferito nel mio intervento precedente, anche abbastanza acceso, è intervenuto sulla lettura di una ATN, che rispettiamo, ma ancor prima dell’ATN, come è avvenuto per altre circostanze, abbiamo rispettato il voto dell’Aula.
Attenzione, tengo a precisare, come ho fatto altre volte, che il provvedimento – l’avrei detto durante il mio intervento – non ha nulla – lo dico a chiare lettere – contro l’assessore Donato Pentassuglia, assolutamente nulla, così come ho riferito anche nel primo intervento d’Aula su questo argomento quando abbiamo presentato la mozione. Poi, è giusto che il Governo si esprima, è giusto che il Governo dia il proprio indirizzo, è giusto che l’Ufficio di Presidenza, che voi che siete ad occupare ruoli di garanzia e ruoli di Governo esprimiate il proprio orientamento. Ma io ritengo, Presidente, e so che lei non sarà assolutamente d’accordo con questa mia frase forte, che oggi sia stato messo un bavaglio nei confronti dell’organo legislativo, che è un organo sovrano. Io dovrò fare una ricerca per capire se altre volte, mancando le coperture, sono stati portati in discussione degli emendamenti o dei provvedimenti al voto dell’Aula. Questo sarà oggetto delle prossime ore, a mente fredda. Per la verità, l’abbiamo conservata anche durante tutto il Consiglio. Faremo un’analisi più attenta.
Noi eravamo tranquilli qui. Capisco che c’è chi è un po’ più accalorato e chi ascolta l’Aula, ma noi dobbiamo essere scevri dal sentimento, dall’emotività di chi è presente in Aula o di chi è a casa. Avremmo dovuto in modo sereno dare la possibilità all’Aula di votare. Probabilmente questa possibilità, Presidente, non è stata data perché evidentemente c’era una preoccupazione che quel provvedimento con il voto sarebbe stato approvato. Così come ho detto fuori dai microfoni e come dico ad alcuni colleghi, avevamo un’opportunità storica.
Non ne ho mai parlato con l’assessore Pentassuglia, altrimenti lo dichiarerei qui. Non c’è stato mai un confronto, perché c’è il rispetto reciproco delle responsabilità, anche istituzionali. Evidentemente le mie sono diverse rispetto a quelle dell’assessore, molto più importanti delle mie, come più importanti sono quelle di tutto il Governo e della Giunta, però noi avremmo avuto un’opportunità storica di votare un provvedimento, sul quale il Governo nazionale avrebbe potuto dire la sua, su tutti gli eventuali vizi di incostituzionalità. Da questa parte c’è chi quando propone gli emendamenti, e questo dobbiamo dirlo... Io non considero ricevibili, e di questo l’assessore Pentassuglia mi darà atto, le frasi o gli aggettivi di populismo e quant’altro.
Il sottoscritto per dieci anni, anche quando ‒ collega Amati, che non c’è ‒ c’era la vulgata contro i Consorzi di bonifica, ha avuto sempre un atteggiamento molto lineare a tutela dei Consorzi di bonifica. Abbiamo lavorato con le norme, abbiamo lavorato in modo propositivo.
Oggi quell’emendamento diceva semplicemente che, nelle more dell’approvazione dei piani generali di bonifica e dei piani di classifica, quindi la determinazione degli ambiti di contribuenza, nelle more di questo avremmo sospeso non sine die, ma avremmo sospeso nelle more di un iter che è in fase di esecuzione, nelle more di quell’iter che avrebbe poi legittimato l’Ente a richiedere il tributo, visto che si stanno presentando delle osservazioni, i Comuni presentano delle osservazioni, è in atto tutta una serie di procedure che si stanno portando avanti, noi, in quel lasso di tempo, avremmo sospeso. Questo chiedeva l’emendamento.
Ripeto, il Governo ha tutta la responsabilità e tutto il diritto di esprimere un parere, ma ancor prima del Governo, che è l’organo esecutivo, questo organo, che è l’organo legislativo, oggi non ha avuto la possibilità di far votare i singoli consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione. Vedete, quando il collega Amati in un suo passaggio dice, anche in tono assertivo, stentoreo, “poi dovranno dirci coloro che oggi non sono presenti sui banchi”, si riferiva evidentemente ai colleghi di maggioranza, anche con tono non dico minaccioso, perché nessuno minaccia nessuno, però quei toni assertivi erano riferiti a quella parte dell’Aula, quindi è segno evidentemente, Presidente, di una pagina che non tanto vede nei consiglieri di opposizione i consiglieri che hanno deciso di affrontare un dibattito che è stato stoppato, frenato, ma soprattutto il voto. Per cui, ritorno a stigmatizzare un concetto: nel pieno rispetto del lavoro dell’assessore Pentassuglia, con cui abbiamo condiviso Commissioni, abbiamo condiviso un percorso che è durato dieci anni, nel pieno rispetto di quel lavoro, io, se noterete, quando vado in giro, e tutti possono confermare, e quando scrivo o quando faccio dei comunicati stampa, non vado mai a cercare il capro espiatorio, ad attaccare una parte della politica, perché quella parte della politica fa il suo lavoro e lo fa con una visione complessiva, che è la visione complessiva di chi gestisce l’organo esecutivo, ma poi c’è anche il ruolo dei consiglieri di maggioranza e di opposizione. Qui vedo il collega Tutolo, che in questo è un mio maestro, è un mio mentore. Seppure arrivato dopo, mi ha insegnato che le battaglie si fanno fino in fondo, anche con l’utilizzo di tende o di altri mezzi. Perché? Perché lui difende la tutela del consigliere regionale, la prerogativa del consigliere regionale. Questo oggi avremmo dovuto fare, Presidente, e anche in questo caso nulla contro la sua persona, nulla contro la decisione di un ufficio, che io rispetto, perché ne ho fatto parte, quindi non può essere il capro espiatorio principale di quello che è successo oggi, perché quello che è successo oggi riguarda una dinamica politica, una responsabilità politica che vede tutta la Giunta e in primis il Presidente Michele Emiliano che magari in questo momento di difficoltà non avrebbe dovuto far mancare la sua presenza, perché altre volte, grazie al suo intervento o grazie anche alla sua presenza, alcune questioni sono state anche chiarite, sono state portate avanti. Oggi è mancato il capitano, è mancato colui che doveva orientare, perché il Presidente della Giunta regionale è il Presidente di tutti i cittadini pugliesi. Non mi permetterei di attaccare una parte della politica, né l’assessore, né un altro nome a cui riversare quanto successo in Aula.
Presidente, mi dispiace dirlo, sono passati dieci anni, siamo alla fine di questa legislatura, ciò che ho visto oggi non l’ho mai visto, perché oggi ho sentito lesa la mia prerogativa, e, come la mia, anche la prerogativa dei consiglieri di maggioranza e di opposizione. Soprattutto credo che i cittadini da casa, i cittadini che domani leggeranno le rassegne stampa, i cittadini che ascolteranno i servizi dei TG Bari di vari editori si troveranno a fare la tara su una pagina veramente brutta di questa legislatura.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Leoci, è già intervenuto. Prego.
Speaker : LEOCI.
Grazie, Presidente.
Sicuramente siamo un po’ sorpresi da tutto questo. Volevo spiegare un po’ quello che mi ha portato anche a depositare oggi questo emendamento. Sicuramente in questi anni, in questa legislatura di cui mi onorato di far parte, mi sono onorato di far parte, siamo alla fine, dal 2021, dopo un iniziale dialogo con l’assessore Pentassuglia, che ancora tutt’oggi non manca, mi sono recato sempre da lui per chiedere, naturalmente, una soluzione a questo problema annoso che ci portiamo dietro da tanti anni.
Sicuramente ho maturato anche la consapevolezza della difficoltà che ormai si è creato un gap, un buco, che sarà irrecuperabile. Questo è dovuto alla sospensione del contributo che c’è stata negli anni, che ha portato, appunto, a non incassare quelle somme che servivano per effettuare quei lavori che ai cittadini avrebbero dato, naturalmente, un determinato tipo di servizio.
Per me l’assessore Pentassuglia non è stato mai il capro espiatorio, e gliel’ho sempre detto. Comprendo le difficoltà, ma oggi arrivare anche in Aula a seguito di un emendamento che è stato presentato dal consigliere Casili, il quale è in quest’Aula da prima di me... Proprio negli anni in cui ho iniziato il mio percorso, a partire dal 2021, dopo un incontro che feci con l’assessore, chiesi a fine anno di addivenire a una soluzione o tentare di trovare uno strumento per poter placare questa gente, che oggi sicuramente si ritrova afflitta da un problema economico, ma non soltanto, anche per la questione dell’agricoltura nel nostro territorio, la Xylella. In quel momento non ci fu una soluzione, se non quella del lavoro che stava facendo l’assessore, perciò del nuovo Consorzio di bonifica, cercando di recuperare questo gap che si era creato negli anni. Io mi allontanai dall’Aula quel 2021, la prima volta. A seguire ci sono stati altri bilanci ‒ il 2022, il 2023 ‒ dove noi abbiamo assegnato un contributo straordinario che variava dagli 8 ai 10 milioni ogni volta e dal quale mi sono astenuto fino all’ultimo del 2023. Quest’anno non l’abbiamo pagato.
Nelle scorse votazioni, il consigliere Casili, la consigliera Grazia Di Bari, la consigliera Barone, il consigliere Galante, nonostante conoscessero il problema di tutti questi anni e questo gap che si portava dietro, non hanno fatto nulla, in quel momento, per poter manifestare e dare il loro contributo. Quel debito fuori bilancio che ci portiamo e ci siamo portati avanti era sempre quello. Oggi con l’emendamento che era stato presentato per me non facevamo altro che prendere in giro i cittadini presenti qui. La sospensione comporterà sempre il trascinare avanti questo debito.
Pertanto, la mia richiesta è trovare la soluzione reale, coprire questi debiti e toglierceli davanti per sempre, oppure è inutile che nel momento opportuno, quando ci avviciniamo alla campagna elettorale, presentiamo determinati emendamenti e li cavalchiamo in un determinato modo. Poi le scene che si creano quali sono? Sono queste, dove sembriamo che noi siamo dei politici che non fanno nulla, dove sembra che noi siamo dei mafiosi, perché nelle scorse sedute ci hanno chiamato anche così. E io sono stanco di sentirmi chiamare in questo modo. Io non sono diverso o non voglio risolvere il problema come voi, ma approfittarne in questo momento storico, arrivati a una campagna elettorale, ed essere d’accordo o meno sul rimpiazzare dei debiti, dove prima, naturalmente, si votava a favore tranquillamente e non succedeva nulla, oggi invece diventa un obiettivo primario.
Speaker : PRESIDENTE.
Siamo in nove in Consiglio. Io vi prego, però. Addirittura adesso vedo di nuovo il consigliere Casili. Noi siamo in nove.
Speaker : LEOCI.
Presidente, io devo fare la mia dichiarazione e la mia replica.
Speaker : PRESIDENTE.
Certo, però è sull’emendamento n. 50 la dichiarazione. Prima abbiamo chiesto di fare…
Speaker : LEOCI.
Abbiamo intrapreso il discorso e ora sto soltanto replicando...
Speaker : PRESIDENTE.
Infatti, è un problema, consigliere Casili, di nuovo lei, che ha tentato di farlo prima.
Speaker : LEOCI.
…a un discorso fatto dal consigliere Casili.
Speaker : PRESIDENTE.
Noi dobbiamo votare l’emendamento n. 50.
Speaker : LEOCI.
Presidente, mi faccia finire di parlare.
Speaker : PRESIDENTE.
Veramente, mi sembra che viviamo in un mondo diverso da quello reale.
Speaker : LEOCI.
No. La situazione è questa, Presidente: io sono rimasto qua…
Speaker : PRESIDENTE.
Viviamo in un mondo diverso da quello reale.
Speaker : LEOCI.
Presidente, sono rimasto qui a mantenere il numero legale…
Speaker : PRESIDENTE.
Siamo in nove, lo ripeto.
Speaker : LEOCI.
Lo so, però voglio esprimermi. Ci sono tutte le volte, non ho fatto un’assenza, un’assenza, tutte le volte che siamo…
Speaker : PRESIDENTE.
È giusto. Quello che vi chiedo, però, è di essere sintetici, perché comunque siamo in nove, non potremo votare. Consigliere Casili, non può intervenire una seconda volta.
Speaker : LEOCI.
Lo so. Ma le registrazioni rimangono agli atti.
Speaker : PRESIDENTE.
Ma non la sta attaccando.
Speaker : LEOCI.
Le registrazioni rimangono agli atti. Presidente, se posso finire il discorso, concludo, brevemente.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : LEOCI.
Pertanto, o risolviamo davvero il problema facendoci carico del debito che ormai si è generato, pertanto lo rimpiazzano attraverso un contributo straordinario, senza che ci sia una sospensione, o altrimenti continueremo sempre a prenderci in giro. Se oggi noi andremo a sospendere il tributo, ce lo ritroveremo sicuramente nell’altra legislatura, per chi ci sarà, oppure se lo troveranno, naturalmente, a carico i futuri cittadini della regione Puglia.
Volevo anche dire all’assessore Pentassuglia che presentare questo emendamento è stato quasi un malessere mio di vivere questo momento in questo Consiglio, nell’Aula, a vedere questa gente che ormai è disperata e non sa più che cosa fare. Non è rivolto nei suoi confronti, non è un capro espiatorio, ma chiedo all’Aula, naturalmente a quella che è rimasta, di cercare di trovare davvero una soluzione affinché non si verifichino più queste vicissitudini all’interno del Consiglio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. È già intervenuto consigliere Casili. Ma senza un attacco, solo perché è intervenuto. Va bene, un minuto, prego.
Speaker : CASILI.
Volevo tranquillizzare il collega...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Leoci, un’altra volta? Non è possibile. Cosa state facendo, un duetto? Parlate tra di voi fuori, specialmente se dovete essere ripresi tramite video, magari lo fate in maniera più carina in una sala più accogliente.
Speaker : CASILI.
Presidente, vorrei solo tranquillizzare il collega Leoci, che ha fatto un intervento che noi abbiamo fatto per anni, come ho precisato nell’intervento precedente.
Collega Leoci, il punto è questo, che oggi noi davamo la possibilità, noi tutti, questo consesso dava la possibilità a lei e a tutti i consiglieri di votare un provvedimento. Da quello che capisco dal suo intervento mi sembra intellegibile questo fatto qua lei avrebbe votato contro questo emendamento ed era nella sua prerogativa di consigliere regionale.
Deve mettersi d’accordo e deve fare pace con se stesso. Il punto è che oggi noi avremmo dovuto votare un emendamento al quale lei avrebbe espresso legittimamente il suo voto, favorevole o contrario...
Lei può presentare un subemendamento, può presentare un sub del sub, avrebbe potuto fare tutto ciò che è nella sua prerogativa. Questo non si è svolto. Il mio intervento prima non era legato a campagne elettorali e ad altre questioni. Collega Leoci, questa storia inizia da una mozione presentata in Aula, votata dall’Aula sovrana, a maggioranza, da un percorso che si sta facendo da un po’ di mesi, quindi non è una cosa che nasce all’improvviso, con tutto uno storico che oggi ho detto nel mio intervento precedente. Non voglio togliere ulteriore tempo oggi. A tutela della sua tranquillità, di chi ci ascoltava e di tutto il Consiglio regionale, avremmo dovuto semplicemente votare quell’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
L’Ufficio di Presidenza ha un solo compito, fare rispettare le leggi e la Costituzione. Questo abbiamo fatto, sapendo che dovevamo rispondere a una richiesta precisa di pronuncia sulla inammissibilità. Lo abbiamo fatto in democrazia, questa è la democrazia. Chi sta in questo Consiglio conosce le regole e, conoscendo le regole, conosce in particolare l’articolo 97 della Costituzione, che tra gli altri, oltre l’articolo 81, dice che le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico.
Poiché non c’era copertura finanziaria, poiché si tratta di un tributo che non è nostro, l’Ufficio di Presidenza ha semplicemente rispettato le regole. Io vi chiedo, colleghi, di essere tutti sulla stessa posizione. Noi le regole le dobbiamo rispettare, non è che quando ci piacciono le rispettiamo e quando non ci piacciono diciamo che è mancata la democrazia.
Adesso votiamo l’emendamento n. 50.
L’ho chiesto prima e non ha parlato. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Preannuncio all’assessore Pentassuglia un subemendamento a quell’emendamento del consigliere Leoci. Se la Regione si farà carico di pagare quelle bollette per il mio territorio, dove hanno pagato sempre, chiedo il rimborso. Mi pare il minimo che si possa fare.
Speaker : PRESIDENTE.
Questo si diceva nel referto tecnico, quando si parlava di disparità di trattamento tra i diversi contribuenti.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 9, astenuti 2, votanti 7, favorevoli 6.
Il consigliere Casili risulta tra gli astenuti? Sì, risulta tra gli astenuti.
Manca il numero legale. Ci aggiorniamo al 27, come d’intesa.