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Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutte e a tutti, cari colleghi e colleghe, carissimi della stampa. Saluto tutti.
Diamo per approvato il processo verbale della seduta di mercoledì 30 aprile 2025.
Se non ci sono osservazioni, procediamo.
Hanno chiesto congedo i colleghi Stea e Tupputi.
Comunicazioni al Consiglio. Si comunica che il Consiglio dei ministri, in data 30 aprile 2025, ha deliberato di non impugnare le seguenti leggi regionali: la legge regionale n. 1 del 10.03.2025 recante “Modifiche alla legge regionale 25 gennaio 2013, numero 17, Disposizioni in materia di beni culturali per la valorizzazione delle feste patronali degli usi, dei costumi, delle consuetudini e delle attività tradizionali della popolazione residente sul territorio”; la legge regionale 31 dicembre 2024, n. 42 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2025 e bilancio pluriennale 2025-2027 della Regione Puglia”, legge di stabilità regionale 2025; la legge regionale n. 2 del 10.03.2025 recante “Voucher strutturali per attività sportiva dei minori”; la legge regionale n. 3 del 10/03/2025 recante “Modifiche alla legge regionale 7 aprile 2014, n. 10 (Nuova disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica) e modifica alla legge regionale 1 agosto 2020, n. 26 (Disposizioni varie urgenti).
Si comunica, altresì, che la Corte costituzionale, con sentenza n. 57 del 22 aprile 2025, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4, comma 2, della legge regionale 30 maggio 2024, n. 21, recante “Istituzione del Centro di riabilitazione pubblica ospedaliera di Ceglie Messapica (CRRiPOCeM)” limitatamente alle parole “o con procedure di selezione per soli titoli, dove compatibili con il profilo professionale” e ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale della legge regionale n. 21/2024, promosse, in riferimento agli articoli 97 e 117 della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei Ministri. .
Si comunica, altresì, che la Corte costituzionale, con sentenza n. 65 del 16 maggio 2025, ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 8, comma 1, della legge regionale 30 maggio 2024, n. 24, recante “XI legislatura - 20° provvedimento di riconoscimento di debiti fuori bilancio”.
Passo la parola al collega De Leonardis per l’assegnazione alle Commissioni.
Speaker : DE LEONARDIS.
Alla I Commissione sono stati assegnati: disegno di legge n. 92 su riconoscimento di debito fuori bilancio; disegno di legge n. 94 su riconoscimento di debito fuori bilancio; disegno di legge n. 95 su riconoscimento di debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 96 su riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 97 su riconoscimento della legittimità di debito fuori bilancio; disegno di legge n. 98 su riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 99 su riconoscimento di debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 100 su riconoscimento di debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 101 su riconoscimento di debito fuori bilancio; disegno di legge n. 102 su riconoscimento di debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 103 su riconoscimento di debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 104 su riconoscimento di debito fuori bilancio.
Alla II Commissione è stato affidato il disegno di legge n. 93 “Norme attuative della disposizione di cui al terzo periodo del comma 27 dell’articolo 242 della legge regionale 31 dicembre 2024, n. 42 per la revisione delle normative vigenti in materia di nomine e designazioni di competenza della Regione”.
Alla Commissione III è stata depositata la proposta di legge a firma del consigliere Lopalco “Modifica alla legge regionale 16 febbraio 2024, n. 1” e la proposta di legge a firma del consigliere Romito “Contributo economico per cure destinate ad animali d’affezione”.
Alla Commissione III e VI, per il parere, la proposta di legge a firma del consigliere Romito “Intervento regionale per il riconoscimento e il sostegno delle vittime del dovere e dei loro familiari”.
Alla Commissione IV è stata assegnata la proposta di legge a firma del consigliere Conserva e altri “Misure per il rilancio del turismo nei piccoli borghi pugliesi attraverso l’ospitalità diffusa, la ristorazione domestica e la valorizzazione delle professionalità culturali locali”.
Alla Commissione IV e VI (congiunta) la proposta di legge a firma del consigliere Conserva e altri “Disposizioni per la tutela, la valorizzazione e la promozione dei cammini storici e degli itinerari culturali in Puglia”.
Alla Commissione VII la proposta di legge a firma della consigliera Di Bari e altri “Disposizioni in materia di parità di genere nelle liste elettorali e sanzioni per l’inadempimento”; disegno di legge n. 105 “Modifica dell’articolo 24 dello Statuto della Regione Puglia”; disegno di legge n. 105 “Modifica dall’articolo 24 dello Statuto della Regione Puglia. Determinazione numero dei componenti del Consiglio regionale”.
Sono state presentate le seguenti interrogazioni e mozioni: interrogazione a risposta scritta Splendido “Gravi disservizi idrici registrati nella città di Foggia”; mozione Leoci e altri “Tutela e rilancio della filiera della canapa industriale pugliese, alla luce delle disposizioni contenute nell’articolo 18 del decreto legge 12 aprile 2025, n. 42”; Conserva e altri “Stato di attuazione della Missione Salute del PNRR in Puglia, con particolare riferimento alle Case della comunità, agli Ospedali di comunità e al Fascicolo sanitario elettronico; mozione Romito “Aumento limiti massimi indicatori ISEE ed ISPE per l’accesso ai benefici relativi al diritto allo studio per l’anno accademico 2025/2026; collega Di Gregorio “No all’ampliamento indiscriminato della discarica Manduriambiente”; Splendido “Promozione dell’inclusività istituzionale mediante l’integrazione della Lingua dei Segni Italiana (LIS); Scalera “Discarica Manduriambiente del Comune di Manduria”.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora, passiamo all’ordine del giorno. Sì, sull’ordine del giorno preciso, prima di dare la parola al presidente Tutolo che si è prenotato, che in Conferenza dei Capigruppo abbiamo deciso di spostare al punto n. 7 le disposizioni in materia di promozione dell’attività degli enti di Terzo Settore e al punto n. 6 la legge regionale in materia di politiche giovanili, un’inversione insomma.
Prego, presidente Tutolo. E di aggiungere all’ottavo punto, poi, la legge che oggi è collocata al n. 19, laddove dovesse arrivare il referto tecnico, che ancora non è arrivato. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente. Allora, io chiedo l’inversione del punto all’ordine del giorno e di trattare per primo il punto n. 3, che è quello sulla legge sui pozzi, perché ritengo che ci sia questa necessità, questa urgenza. Sono troppi i Consigli che vedono questo punto rimandato per mancanza di numero legale e quindi chiederei questa possibilità ai colleghi.
Speaker : PRESIDENTE.
Chi è contrario? Nessuno interviene contro, quindi votiamo per la proposta.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
Approvato all’unanimità.
Allora, procediamo quindi con il prosieguo dell’esame del disegno di legge n. 131 dell’8 luglio 2024, Disciplina regionale dell’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee.
Avevamo già incardinato questa proposta, questo disegno di legge. Quindi stavamo all’articolo 1, sul quale dobbiamo disporre la votazione. Non ci sono emendamenti sull’articolo 1, vero? No, quindi possiamo procedere al voto.
La votazione è aperta. Votiamo, colleghi e colleghe.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 26, favorevoli 26, astenuti 2.
È approvato a maggioranza.
Passiamo all’articolo 2, su cui c’è un emendamento.
All’articolo 2, comma 1, dopo la lettera h) è aggiunta la seguente, ulteriore lettera i): “Zone vulnerabili a nitrati. Le aree individuate con deliberazione di Giunta regionale, ai sensi della direttiva n.91676 CE e dell’articolo 92 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, ricomprese tra le aree richiedenti specifiche misure di prevenzione e protezione dalle norme tecniche di attuazione del vigente Piano regionale di tutela delle acque”.
L’emendamento è presentato direttamente dall’Assessore Pentassuglia, quindi il parere del Governo è favorevole. Non ho iscritti a parlare
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 33, favorevoli 33, astenuti 4.
È approvato a maggioranza.
Votiamo l’articolo 2 come emendato.
La votazione è aperta.
Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 33, favorevoli 33, astenuti 6.
È approvato a maggioranza.
Articolo 3.
Abbiamo un emendamento all’articolo 3 a firma Conserva: articolo 3, comma 2 aggiuntivo.
All’articolo 3, comma 2, dopo la lettera p) è aggiunta la seguente lettera p-bis): “Uso didattico e sperimentale da parte di scuole, Università ed Enti pubblici per attività di educazione ambientale o ricerca non commerciale”.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pagliaro..... Presidente Conserva, vuole intervenire? Prego.
Speaker : CONSERVA.
Solo per spiegare che l’emendamento propone di includere tra gli usi riconosciuti e regolati dalla normativa anche l’uso didattico e sperimentale esercitato da scuole, università ed enti pubblici a fini educativi o scientifici non commerciali.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Conserva. Ha chiesto ancora di intervenire il Presidente Pagliaro o no? Dopo. Va bene.
Adesso votiamo su questo emendamento, con il parere del Governo. Assessore Pentassuglia, le chiedo il parere del Governo su questo comma aggiuntivo, del Presidente Conserva.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Presidente, il parere è favorevole, però gli emendamenti sono arrivati stamattina dopo due mesi e un lavoro di collazionamento per tenere insieme gli interessi di tutti e valutare puntualmente. Questo può essere aggiunto al comma precedente, come strutturazione. Il drafting poi lo vedrete voi. Può essere aggiunto, quindi il parere è favorevole all’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Votiamo l’emendamento.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
È approvato all’unanimità.
Adesso c’è un altro emendamento, sempre all’articolo 3, questa volta direttamente dall’assessore.
Articolo 3, comma 8, le parole “nei periodi di siccità e comunque nei casi di scarsità di risorse idriche, durante i quali si procede alla regolazione delle derivazioni in atto, deve essere assicurata, dopo il consumo umano, la priorità dell’uso agricolo, ivi compresa l’attività di acquacoltura di cui alla legge 5 febbraio 1992, numero 102” sono sostituite con le seguenti parole “gli usi diversi dal consumo umano sono consentiti nei limiti nei quali le risorse idriche siano sufficienti e a condizione che non ne pregiudichino la qualità. Nei periodi di siccità, e comunque nei casi di scarsità di risorse idriche, durante i quali si procede alla regolazione delle derivazioni in atto, trova applicazione quanto previsto dall’articolo 167, comma 1, del decreto legislativo n. 152 del 2006”.
Vuole intervenire, assessore Pentassuglia? Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Presidente, colleghi, gli emendamenti del Governo sono rivisitazioni così come definite in Commissione. Non serve neanche leggerle perché sono oggetto di accordo di quella unanimità con la rivisitazione tecnico-normativa rivista dagli uffici per non avere problemi rispetto a quanto richiesto e non confliggere con la norma esistente.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto. Allora, per i prossimi eviteremo anche di leggerli. È questa la richiesta? Li avete già approvati in Commissione, okay.
Mettiamo ai voti l’emendamento di cui abbiamo appena parlato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
È approvato all’unanimità.
Adesso c’è un altro emendamento, presentato dal consigliere Conserva, all’articolo 3, comma 8, aggiuntivo: all’articolo 3 dopo il comma 8 è aggiunto il seguente comma 8-bis “Nei casi di scarsità idrica e siccità accertati dalle autorità competenti, la Regione assicura, con provvedimenti di urgenza, la priorità assoluta all’uso potabile”.
Questo è parzialmente diverso da quello che abbiamo appena approvato ma è sullo stesso argomento: la priorità assoluta all’uso potabile e all’uso irriguo per le coltivazioni in atto, secondo criteri di efficienza, stagionalità e rilevanza.
Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Su questo emendamento il parere è negativo, perché confligge con quanto abbiamo riportato. Se non lo ritira, il parere è negativo.
Speaker : PRESIDENTE.
Il Presidente Conserva lo ritira, benissimo.
Adesso possiamo votare sull’articolo 3, come emendato.
La votazione è aperta.
L’altro lo faremo subito dopo. Gli emendamenti del collega Conserva sono arrivati questa mattina e, quindi, non rispondono all’impaginazione precedente.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 38, contrari 1.
È approvato a maggioranza.
Quello contrario era tra i banchi della maggioranza. Chi era? Paolo, scusa, hai votato contro il precedente emendamento presentato all’articolo?
C’è un errore nel voto. Il voto è favorevole.
È approvato all’unanimità l’articolo 3, come emendato.
Passiamo al 3-bis, emendamento a firma Pagliaro, Perrini e Mazzotta. È un emendamento aggiuntivo: “Trasferimento della gestione relativa agli acquedotti ad Acquedotto Pugliese Spa”.
Presidente Pagliaro, lo vuole illustrare? Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
È semplicissimo. Entriamo nello specifico della gestione dell’acqua. Ho presentato questo emendamento a questo disegno di legge, l’articolo 3-bis, che prevede il trasferimento della gestione relativa agli acquedotti rurali all’Acquedotto Pugliese. L’obiettivo è quello di ottimizzare la distribuzione idrica affidata all’Agenzia regionale attività irrigue e forestali, una gestione ‒ come abbiamo verificato nel corso degli anni ‒ molto critica. Un esempio su tutti è Frigole, una marina leccese, dove i rubinetti sono a secco o l’acqua arriva con il contagocce, impedendo anche gli usi domestici più basilari. Parliamo di una trentina di chilometri di rete colabrodo degli acquedotti rurali abbandonati all’incuria, con minime, risibili manutenzioni ordinarie e alcuna manutenzione ordinaria, con tubature che sono ancora di amianto, in buona parte, o arrugginite e ormai inservibili. L’ho verificato proprio ieri nel corso di un sopralluogo, in cui sono emersi dettagli davvero impressionanti sullo stato di degrado di questa rete idrica.
È evidente che ARIF, che ha ben altre cose a cui pensare e altrettante cose di cui occuparsi, non è in grado di gestirla. Pensiamo sia necessario che venga affidata all’Acquedotto Pugliese perché vengano programmati ed eseguiti tutti gli interventi necessari, a cominciare dai più urgenti, per garantire ai cittadini di Frigole, ma non solo, anche di San Cataldo... A San Cataldo e Frigole ben il 90 per cento dei cittadini ancora sono serviti da questo acquedotto rurale, così come alcune zone vicino Nardò e alcune zone di Torchiarolo, servite da questi acquedotti rurali. Pensiamo sia necessario che un bene vitale come l’acqua possa giungere a questi cittadini come a tutti gli altri.
Questo mio emendamento che mi sembra abbia anche l’approvazione dell’assessore Pentassuglia, con il quale abbiamo ragionato poc’anzi, vi chiedo di approvarlo perché prevede, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore di questa legge, che ARIF e Acquedotto Pugliese debbano stipulare di fatto una convenzione per il trasferimento di funzioni, opere e anche l’eventuale personale necessario per poter gestire, l’Acquedotto possa gestire questo acquedotto rurale. Quindi vi ringrazio sin da ora, qualora voleste approvare questo emendamento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, vorrei dirle presidente Pagliaro che, se permette, lo firmo anch’io… No, no, è proprio giusto.
Prego, assessore Pentassuglia, vuole dare il suo parere?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Presidente, avevo preannunciato il parere favorevole con, dal testo originario, espungere le parole “e delle acque sotterranee” perché non possono essere oggetto di questo emendamento né del passaggio ad Acquedotto Pugliese. Quindi, con questa modifica… Giusto per… A posto, io sto dicendo, altrimenti vi chiedevo il subemendamento. Siccome abbiamo già convenuto questo, il parere è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Possiamo procedere al voto dell’articolo 3-bis. La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
Approvato all’unanimità.
Adesso passiamo all’articolo 4, procedimento di rilascio dell’autorizzazione.
Abbiamo alcuni emendamenti. Abbiamo l’emendamento aggiuntivo di Conserva. Articolo 4, dopo il comma 3, è aggiunto il seguente comma 3-bis: “Per i piccoli imprenditori agricoli che intendono realizzare opere di prelievo ad uso irriguo con portata non superiore a un litro/secondo e volume annuo inferiore a 2.000 metri cubi, destinato all’irrigazione di superfici inferiori a 2 ettari, è prevista una procedura semplificata con autocertificazione tecnica, riduzione del 50 per cento degli oneri istruttori e il rilascio dell’autorizzazione entro 45 giorni”.
Prego, presidente Conserva.
Speaker : CONSERVA.
L’emendamento mira a introdurre all’interno dell’articolo 4 una disciplina semplificata per i piccoli imprenditori agricoli, che intendano realizzare opere di prelievo idrico ai fini irrigui di modesta entità.
La proposta si fonda su una constatazione concreta: le micro imprese agricole, spesso a conduzione familiare o individuale, sono oggi gravate da procedure autorizzative troppo onerose e complesse anche per interventi che hanno un impatto ambientale trascurabile.
La nostra proposta definisce i criteri oggettivi e restrittivi per accedere alla semplificazione: portata massima di un litro al secondo, volume annuo inferiore a 2.000 metri cubi, superficie irrigua inferiore a 2 ettari. In questi casi si propone la possibilità di presentare un’autocertificazione tecnica anziché una relazione idraulica completa, la riduzione del 50 per cento degli oneri istruttori, il rilascio dell’autorizzazione entro 45 giorni.
Questa misura risponde a tre esigenze fondamentali: incentivare l’emersione di prelievi non dichiarati, che oggi sfuggono al controllo a causa dell’eccessiva burocrazia, favorire la legalità e la regolarizzazione volontaria senza rinunciare al monitoraggio pubblico, tutelare la sopravvivenza di piccole realtà agricole, che rappresentano una componente essenziale del tessuto economico e ambientale del territorio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Grazie.
Il parere è negativo, perché l’emendamento non è conforme al testo sulle acque, perché è l’unica procedura che viene autorizzata in termini semplificati attiene solo e soltanto all’uso domestico.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore.
Possiamo procedere al voto.
Con il parere negativo del Governo, votiamo sull’emendamento Conserva l’articolo 4.
La votazione è aperta.
Votiamo.
Parere contrario del Governo.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 34, favorevoli 11, contrari 23, astenuti 4.
È respinto.
Articolo 4.
La votazione è aperta. Articolo 4 del disegno di legge.
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
È approvato all’unanimità.
Articolo 5.
Abbiamo un emendamento Conserva. Ne abbiamo due, uno Conserva e l’altro Dell’Erba.
“Al comma 2 è aggiunto il seguente comma 2-bis ‘La Regione, in sede di rilascio o rinnovo delle concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico, assicura la piena tutela del deflusso ecologico minimo anche attraverso l’obbligo per i concessionari di installare sistemi di monitoraggio in continuo dei parametri idrologici ed ecologici collegati in tempo reale alla piattaforma informatica regionale’”.
Leggo per intero gli emendamenti perché sono stati consegnati stamattina quelli del collega Conserva. Diversamente non entrerebbero a conoscenza di tutti.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Conserva. Prego.
Speaker : CONSERVA.
Questo emendamento nasce dall’esigenza di rafforzare le garanzie ambientali nelle concessioni per le grandi derivazioni a scopo idroelettrico. Pur nel rispetto delle competenze statali in materia, la Regione Puglia può e deve esercitare un ruolo attivo nel garantire che lo sfruttamento della risorsa idrica avvenga in modo compatibile con la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi fluviali. In particolare, la norma proposta introduce l’obbligo di verificare e garantire il mantenimento del deflusso ecologico minimo, ossia quella portata d’acqua necessaria a preservare la funzionalità biologica del corso d’acqua. Questo principio è previsto dalle direttive europee recepite dalla normativa italiana, ma spesso rimane lettera morta in assenza di strumenti concreti di controllo. L’emendamento interviene proprio su questo punto, prevedendo che i concessionari siano tenuti a installare sistemi di monitoraggio in continuo collegati in tempo reale alla piattaforma informatica regionale, per consentire alla pubblica amministrazione di verificare il rispetto delle condizioni ambientali in modo tempestivo, trasparente e oggettivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Conserva. Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Grazie. L’oggetto di questo emendamento non è coerente con quanto previsto all’articolo 5.
Il parere è negativo sulla impostazione, perché quanto previsto qui invece è stato inserito all’articolo 15, comma 2, che rimanda all’autorità competente in materia. È previsto lì dentro con la competenza specifica. Se vede l’articolo 15, comma 2, perché questo come emendamento è incoerente rispetto all’articolo 5 della stessa norma.
Speaker : PRESIDENTE.
Il Presidente Conserva lo ritira.
Abbiamo un emendamento Dell’Erba all’articolo 5, comma 3: all’inizio del primo periodo si propone di eliminare le parole “da dispone” fino ad “opposizione”.
Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
È quello a pagina tre dei vecchi emendamenti, del collega Dell’Erba. Il parere è negativo, perché la riscrittura del testo sta a quanto abbiamo detto prima, ovvero quello che è uscito dalla Commissione rispetto al dato fornito dalla Giunta per il lavoro fatto di concertazione con tutti i soggetti e anche gli attori istituzionali.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Pentassuglia.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Dell’Erba. Prego.
Speaker : DELL’ERBA.
Ritiro l’emendamento. A questo punto ritiro anche quello successivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Anche quello successivo, bene. Sono ritirati gli emendamenti alle pagine 3 e 4.
Possiamo votare l’articolo 5.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato all’unanimità.
Passiamo all’articolo 6.
Non abbiamo emendamenti. Non ho iscritti a parlare.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato all’unanimità.
Articolo 7 “Procedimento per il rilascio delle nuove concessioni di derivazione”.
Abbiamo un emendamento sostitutivo a pagina 4-bis, De Leonardis. È un emendamento sostitutivo dell’articolo 7 “Procedimento per il rilascio delle nuove concessioni di derivazione”.
Prego.
Speaker : DE LEONARDIS.
La ringrazio, Presidente. Questa mia riscrittura, assessore e colleghi, va nella direzione di cercare di semplificare la vita ai piccoli agricoltori. Molto spesso ci sono agricoltori che hanno un ettaro, mezzo ettaro, due ettari, e hanno realizzato con molta fatica dei pozzi. Per fare questi pozzi hanno speso soldi, risorse economiche, tempo e varie situazioni. Si mettono in capo a questi piccoli agricoltori delle importantissime attività che devono compiere, come se avessero un ufficio apposito per fare queste cose. Avrebbero necessità di avere almeno due o tre persone per adempiere a tutte le attività che questa proposta di legge prevede.
In buona sostanza, chiedo almeno di dare un piccolo sollievo a questi agricoltori, eliminando alcuni obblighi, come quello di installazione e manutenzione di idonei contatori volumetrici (devono mettere un contatore volumetrico, quando consumano 5 litri al giorno di acqua per irrigare il piccolo pozzo), oppure l’obbligo di comunicazione annuale dei volumi, oppure l’obbligo di installare apparecchiature idonee a rilevare il livello della falda e consentire prelievi di campioni di acqua da parte della pubblica amministrazione, tutte cose che costano tantissimo agli agricoltori, a questi piccoli contadini, e che incidono sui loro bilanci. Non riuscirebbero ad andare avanti. Così come l’obbligo di collocare in prossimità dell’opera di presa, a cura e spese del concessionario, una targa permanente di identificazione della derivazione, nella quale sono incisi: il codice di relazione sotterranea attribuito dalla piattaforma telematica, di cui all’articolo 31; i dati catastali georeferenziati della localizzazione del prelievo; la profondità di attestazione dell’opera di derivazione e la denominazione del corpo idrico interessato dai prelievi, così come identificato dal Piano di tutela delle acque.
Capite bene che un piccolo contadino, che ha uno, due, tre ettari, deve sobbarcarsi di tutte queste attività dalla parte economica. Ho anche eliminato che “è fatto assoluto divieto al titolare della concessione di cedere l’acqua a terzi, anche di supero, sia a titolo oneroso che gratuito, a pena di revoca della concessione, ai sensi dell’articolo 20 della presente legge”. Diciamo che Napi ha un piccolo appezzamento di due ettari e il confinante ha finito l’acqua: non può passargli l’acqua per l’irrigazione e lui non gliela può non “vendere”, ma nemmeno regalare, cioè non può fare un tubo di cinque metri per dargli l’acqua.
Sono piccole esemplificazioni della vita degli agricoltori, dei contadini, che, anche a causa della malversazione del Governo regionale, che non è riuscito a bloccare la Xylella, non gli ha fatto tante cose, adesso gli supporta tutte queste difficoltà e queste piccole attività. Quindi chiedo che il Governo regionale, tutta l’Aula dia almeno una piccola semplificazione alle attività di queste cose. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il presidente Tutolo. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente. Intanto per identificare bene questo tipo di agricoltore bisognerebbe comunque esplicitarlo in qualche maniera, perché in quel modo comprende tutti. Quindi parliamo di quello là che ha un ettaro o due ettari, ma ricomprendiamo anche quelli che ne hanno mille di ettari, che è una roba diversa. Quindi bisognerebbe inquadrare meglio il piccolo agricoltore di cui si parla.
Sulla cessione dell’acqua, beh, un conto è l’uso gratuito, la cessione gratuita, che va incontro a quella finalità di essere di soccorso al confinante e Dio sa quanto ce n’è bisogno magari in questo momento, ma sulla cessione a titolo oneroso onestamente non è manco ammissibile pensarlo che uno debba avere la possibilità di vendere l’acqua, che alla fine non è sua, perché parliamo di concessioni e quindi nessuno è proprietario dell’acqua, se non lo Stato.
Quindi, posso essere d’accordo sulla parte in cui diciamo a titolo gratuito, ma non in quella a titolo oneroso, perché non vorrei che arrivassimo, come in alcune regioni d’Italia, dove il commercio dell’acqua e un’attività fiorente e probabilmente ostativa anche alla risoluzione del problema acqua in quella regione. Non vorrei che si andasse a creare quel mercato dell’acqua che sarebbe una tragedia, perché poi si mettono in piedi degli interessi pazzeschi, che vanno a minare l’agricoltura quella vera.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Grazie, Presidente. Il parere sull’emendamento è contrario, contrario perché sono stati mesi di lavoro. L’attività in Commissione è stata costruita con il partenariato, con tutti gli attori della filiera. Sono 38 articoli, diventeranno anche di più con gli emendamenti che saranno accolti, che non sono solo quelli che abbiamo visto, ma ce ne saranno altri da accogliere del vecchio plafond.
Quindi abbiamo strutturato, all’interno di questa impostazione, l’attenzione agli agricoltori. Poi dire piccolo agricoltore, coltivatore diretto imprenditore agricolo, hobbista, per me chi conduce la terra ha rispetto a qualsiasi titolo, a maggior ragione se sono coltivatori diretti e imprenditori agricoli, l’acqua non può essere né ceduta, né venduta e dobbiamo regolamentare tutto, perché abbiamo bisogno di una puntuale osservazione delle norme, perché dobbiamo regimentare, controllare e gestire l’uso dell’acqua in maniera parsimoniosa, puntuale e senza infingimenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Non ho altri iscritti a parlare.
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 30, favorevoli 10, astenuti 2, contrari 20.
È respinto.
Procediamo con gli emendamenti all’articolo 7, che sono numerosi.
Articolo 7, comma 5, Conserva.
All’articolo 7, dopo il comma 5, è aggiunto il seguente comma 5-bis: “alla richiesta di concessione deve essere allegato un Piano di utilizzo pluriennale della risorsa, contenente il fabbisogno stimato, i periodi di massimo prelievo e le misure previste per l’efficienza idrica.
Il Piano è aggiornato ogni tre anni e trasmesso in formato digitale alla Regione”.
Prego, assessore Pentassuglia, per il parere.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Il parere su questo emendamento è favorevole, tenuto conto che può essere accolto anche inserendolo nella Relazione tecnica di accompagnamento alla legge, all’Allegato 1, Sezione 2, “Concessione all’estrazione e utilizzo di acque sotterranee” al punto 5, per essere precisi.
Il parere quindi è favorevole. Se volete, possiamo votarlo, per metterlo nell’Allegato e ci ricordiamo adesso, altrimenti quando voteremo l’Allegato, lo mettiamo per il drafting, però il parere è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo votiamo con impegno per gli uffici - lo metto a verbale - di inserire questo comma all’interno dell’Allegato, che voteremo successivamente.
La votazione è aperta con il parere favorevole del Governo.
votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 34, favorevoli 34, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Adesso c’è un emendamento all’articolo 7, comma 12. Si propone di eliminare le parole “l’obbligo di installazione e manutenzione di idonei contatori volumetrici; i) l’obbligo di comunicazione annuale del consuntivo dei volumi prelevati.
Paolo Dell’Erba è il presentatore.
Assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
È quello elencato a pagina 8?
Speaker : PRESIDENTE.
Pagina 5.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 36, favorevoli 15, contrari 21, astenuti 5.
È respinto.
Adesso passiamo all’emendamento che si trova a pagina 6, a firma Tutolo, Leo, Tammacco e Vizzino: “All’articolo 7, lettera i), le parole ‘l’obbligo di comunicazione annuale del consuntivo dei volumi prelevati’ sono sostituite con le seguenti parole ‘l’obbligo di comunicazione triennale del consuntivo dei volumi prelevati’”.
Assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Presidente, il parere è negativo perché è un obbligo di legge fare la comunicazione annuale.
Speaker : PRESIDENTE.
Mettiamo ai voti con il parere negativo del Governo.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 34, favorevoli 15, contrari 19, astenuti 4.
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento a pagina 7, a firma Pentassuglia. L’avete già discusso in Commissione. Se non ci sono interventi, possiamo votare.
La votazione è aperta.
È l’emendamento del Governo.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato all’unanimità.
Emendamento a pagina 8, a firma Dell’Erba: all’articolo 7 si propone di eliminare l’intero comma 13.
Assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho iscritti a parlare. Ha chiesto di intervenire il consigliere Dell’Erba. Prego.
Speaker : DELL’ERBA.
Lo ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento è ritirato.
Ce n’è un altro, a pagina 9. Assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Su entrambi il parere è contrario. Sono eliminazione di commi che fanno parte del testo per quello che vi ho detto prima.
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento è ritirato.
È ritirato anche il 10, consigliere Dell’Erba? Sì, ritirato anche il 10.
Emendamento 9 bis, a firma Conserva. All’articolo 7, comma 16 – è modificativo – l’articolo è così modificato: “Il provvedimento di concessione, in caso di uso diverso dal consumo umano, è rilasciato solo previo accertamento tecnico, motivato da parte dell’amministrazione competente, dell’insussistenza, anche temporanea o localizzata, di possibilità di riutilizzo di acque reflue depurate o meteoriche. La Regione incentiva il riutilizzo attraverso la semplificazione delle procedure autorizzative, la mappatura degli impianti idonei e contributi in conto capitale alle imprese agricole industriali che ne fanno uso”.
Assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Il parere è contrario, ma non nella sostanza, perché servono delle risorse economiche che in questo momento non ci sono e non possiamo mettere a disposizione del provvedimento, in quanto andrebbe creata una posta in bilancio per creare queste condizioni. Quindi, il parere è negativo per questa ragione.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo conferma e votiamo, o lo ritira? Lo ritira.
L’emendamento 9-bis è ritirato.
Emendamento a pagina 11, a firma Tutolo, Leo, Tammacco e Vizzino. All’articolo 7, comma 21, le parole “il 10 per cento del valore concesso” sono sostituite con le seguenti: “il 20 per cento del valore concesso”.
Assessore, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Grazie, Presidente. Avevamo condiviso in Commissione questo passaggio anche con l’opposizione, per cui il parere è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
È approvato all’unanimità.
Emendamento Dell’Erba, pagina 12: “All’articolo 7 si propone di eliminare l’intero comma 22”.
Assessore, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Parere negativo sia per il 12 che per il 13, perché non sono conformi alla norma per le questioni innanzi riportate.
Speaker : PRESIDENTE.
Non si è sentito, scusi.
Gli emendamenti vengono ritirati. Gli emendamenti 12 e 13 sono ritirati.
Emendamento 14, a firma dell’assessore Pentassuglia: “All’articolo 7 è aggiunto, dopo il comma 28, il seguente ulteriore comma 29”. Non lo leggo perché ha riferito che è stato discusso in Commissione.
Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Ne approfitto, Presidente, perché sono tutti emendamenti che hanno modificato il testo. Voglio ricordare che tra l’assestamento di bilancio e la legge di bilancio quest’Aula ha chiesto di modificare relativamente alle zone vulnerabili, specialmente per la Provincia di Lecce. Siccome abbiamo fatto quella modifica, che è passata al vaglio del Governo, stiamo adeguando questa norma nei passaggi relativi alle zone vulnerabili, così da tenere in equilibrio la norma e fare riferimento anche alle modifiche già fatte, perché il testo non contemplava quanto abbiamo fatto sia con l’assestamento che con il bilancio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Lo mettiamo ai voti.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 36, favorevoli 36, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Adesso dobbiamo votare l’intero articolo 7, come emendato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
Approvato all’unanimità.
Passiamo all’articolo 8. C’è un articolo… C’è un emendamento che propone un articolo sostitutivo dell’8, a firma Perrini e De Leonardis. Prego, presidente De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Posso?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, prego.
Speaker : DE LEONARDIS.
Voleva parlare lei, assessore? Il parere è favorevole. Niente, sia questo che il successivo sono sempre degli emendamenti che vanno a favore degli agricoltori, dei piccoli agricoltori, perché in buona sostanza non si capisce perché chi vive in campagna dovrebbe avere delle limitazioni maggiori rispetto a chi c’ha una villa in città, perché io, con questo emendamento, elimino che l’uso domestico delle acque non è soggetto al regime di concessione e al pagamento del relativo canone, quindi facendo una cosa.
Poi c’è l’uso domestico è sempre soggetto all’obbligo di installazione, manutenzione… Tutte cose che vanno a semplificare la vita dei piccoli agricoltori, perché poi, se non si fa la comunicazione dei volumi prelevati, ogni anno si dà una sanzione di 360 euro. Quindi, noi stiamo appesantendo la vita di questi piccoli contadini, piccoli, grandi, medi, dieci ettari, venti ettari, che si trovano costretti a tutta una serie di attività che praticamente gli andiamo a rovinare la vita.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Pentassuglia. Grazie, presidente De Leonardis. Ha chiesto di intervenire il consigliere, il presidente Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Per mia ignoranza, volevo capire il passaggio in cui il collega De Leonardis diceva che si va a penalizzare l’agricoltore piccolo rispetto a quello che ha la villa. Cioè questo passaggio non l’ho capito, perché se c’è un passaggio della norma che dice che quelli che hanno la villa non sono soggetti a… Non ho capito. No, deve essere spiegato adesso perché, insomma, se è così, è chiaro che non sono d’accordo, perché l’agricoltore non può essere trattato peggio di quello che ha la villa. Se invece non è così, abbiamo capito male.
Per capire, perché io cerco di votare secondo coscienza, insomma.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora, l’assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Collega Tutolo, io ho chiarito nella norma l’utilizzo delle acque sotterranee e l’utilizzo per l’uso domestico, che è dettato da norma, non c’è nessuna avversione contro i piccoli e medi e i contadini.
Il parere è negativo a questo emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Il Presidente Tutolo ha chiesto di intervenire.
Speaker : TUTOLO.
Quello che ha la villa di 500 metri ha qualche passaggio in meno da fare rispetto a quello che ha la casa in campagna, quindi ha l’orto e il giardino o sono trattati alla stessa maniera? Questo volevo capire, perché se così fosse, mi dispiacerebbe non essere d’accordo.
Speaker : PRESIDENTE.
Qualcuno vuole dare risposta al Presidente Tutolo?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Ripeto: non c’è alcuna avversione, il testo modificato ha riscritto l’articolo 8, nell’articolo 8 c’era solo il riferimento all’uso domestico, “anche l’irrigazione di orti e giardini di proprietà condominiali o prevalente uso residenziale di orti e giardini afferenti a più proprietari di immobili residenziali”.
Non entra nel merito e non fa alcun distinguo rispetto alle attività agricole, che devono avere quel tipo di contatore, quel tipo di emungimento, che è dato dall’autorizzazione che c’è a monte.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Presidente Tutolo, velocissimo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Io voglio capire se hai un piccolo giardino in un condominio non sei soggetto ad autorizzazione, mentre se hai un piccolo giardino in una casa di campagna sei soggetto all’autorizzazione? Questo voglio capire.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Pentassuglia e chiudiamo con gli interventi.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Collega Tutolo, ritorno sull’argomento, perché basta leggere l’articolo 8 della norma: il tema dell’uso domestico è altresì soggetto all’obbligo di installazione e manutenzione di idonei contatori volumetrici, perché anche la casa per civile abitazione, il condominio, l’attività condominiale ha un contatore, da cui si evince il consumo di acqua.
Viene distinto il consumo per uso familiare potabile e l’utilizzo irriguo per l’attività che viene distinta per un’azienda agricola. Il piccolo, piccolissimo o altra denominazione di terreno non esiste, perché esistono imprenditori agricoli, coltivatori diretti o hobbisti, che sono coloro i quali non sono iscritti principalmente all’attività, ma possono essere medici o professionisti che hanno un’azienda agricola e la conducono avendo l’autorizzazione all’emungimento. Non a caso in questa norma abbiamo provveduto anche a sistemare coloro i quali o non hanno ricevuto la concessione o ancora non hanno regolarizzato le domande, che è un tema assai delicato. Però di questo ce ne siamo pure preoccupati.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Passiamo al voto.
La votazione è aperta. Parere contrario del Governo.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 37, favorevoli 15, contrari 22, astenuti 4.
L’emendamento è respinto.
Passiamo all’emendamento a pagina 15 emendamento Dell’Erba. All’articolo 8 si propone di eliminare l’intero comma 5.
Assessore, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere contrario del Governo.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 32, favorevoli 10, astenuti 5, contrari 22.
L’emendamento è respinto.
Adesso votiamo per l’articolo 8 nel suo complesso, come emendato.
La votazione è aperta. Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato all’unanimità.
Articolo 9.
Sull’articolo 9 c’è l’emendamento De Leonardis, pagina 15-bis. Prego, Presidente.
Speaker : DE LEONARDIS.
Anche in relazione a questo articolo c’è la volontà da parte mia di semplificare un po’ la vita agli agricoltori, perché vi è tutta una serie di obblighi a cui gli agricoltori, piccoli, grandi o medi, devono sottostare in relazione a questa legge. Faccio un esempio: è scritto “Entro lo stesso termine di dodici mesi, trasmessa con la stessa modalità la documentazione fotografica attestante la posizione in prossimità dell’opera di presa della targa permanente di identificazione della derivazione. La mancata apposizione della targa entro il termine previsto comporta il pagamento della sanzione amministrativa di 660 euro, di cui all’articolo 29, comma 9, nonché l’obbligo di provvedere entro trenta giorni dalla comminazione della sanzione”. Mi sembra una norma che appesantisce molto l’attività degli agricoltori che, invece di dedicarsi alla loro principale attività, si devono dedicare a colloquiare con gli uffici della Regione e nel caso in cui non fossero pronti ad adempiere a determinate situazioni scattano sanzioni e scattano difficoltà. Quindi, invece di semplificare la vita agli agricoltori, in questo caso gliela stiamo complicando.
Questi emendamenti, come anche altri, vanno tutti nella direzione di una semplificazione della vita del mondo agricolo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Assessore, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Il parere è contrario, intanto perché la riscrittura del collega De Leonardis espunge il comma 3 nella sua articolazione, quindi toglie i termini dati dal ricevimento della comunicazione alla presa della validità quinquennale. Abbiamo costruito in maniera puntuale.
Rispetto all’appesantimento, le aziende sanno quali sono le attività da svolgere, vogliono chiarezza. Quindi, anche la sanzione comminata è stata discussa come un fatto di valore perché uno sa che cosa succede se non compie un’azione, altrimenti lasciamo tutto nell’aleatorietà indefinita e indefinibile, e questa norma prova, e tutti la aspettano, per regolarizzare l’intera partita.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Il parere dell’assessore è contrario su questo emendamento.
La votazione è aperta.
Votiamo, colleghi. La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 36, favorevoli 14, contrari 22, astenuti 4.
È respinto.
C’è un altro emendamento all’articolo 9 a firma Dell’erba, a pagina 16, con cui si propone di eliminare il terzo e il quarto periodo.
Qual è il suo parere? Parere contrario.
La votazione è aperta, con il parere contrario del Governo.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 37, favorevoli 13, astenuti 4, contrari 24.
L’emendamento è respinto.
Votiamo l’articolo 9, che rimane nella formulazione originaria.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 32, favorevoli 32, astenuti 2.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 10.
C’è un emendamento a firma De Leonardis, articolo sostitutivo: “Verifica della presa d’atto per uso domestico”.
Prego, Presidente De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Va sempre nel senso di semplificare la vita agli agricoltori ed evitare una serie di attività che fanno fare loro altro rispetto a quello che dovrebbero.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Parere contrario, perché ‒ come ho detto prima ‒ quello che è riportato all’articolo 10 del testo originario è comprensivo del lavoro che specifica puntualmente le cose da fare e non dà spazio a nessuna interpretazione autentica.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Con il parere contrario del Governo, la votazione è aperta sull’emendamento.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 31, favorevoli 11, contrari 20, astenuti 3.
L’emendamento è respinto.
Adesso votiamo l’articolo 10. La votazione è aperta. Votiamo.
Abbiamo votato tutti. La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
Approvato all’unanimità.
Adesso passiamo all’articolo 11, su cui ci sono una serie di emendamenti. Primo, Perrini e De Leonardis. È un emendamento sostitutivo. Prego, presidente De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Velocemente, perché abbiamo capito gli emendamenti miei in che direzione vanno, in direzione del mondo agricolo e non in direzione di chi fa queste pratiche e utilizza poi le risorse per andare avanti. Soprattutto volevo creare l’attenzione sul fatto che qui si prevede che il superamento del volume massimo di prelievo, non parliamo più di acque domestiche, ma qua parliamo di altro, previsto nel provvedimento di concessione in misura eccedente il 10 per cento…
Speaker : PRESIDENTE.
Scusi, presidente De Leonardis. Scusate, davvero non si sente niente. C’è troppa confusione. Vi chiedo di… Okay.
Speaker : DE LEONARDIS.
Quindi il superamento in misura eccedente il 10 per cento del valore concesso vuol dire un’annata particolarmente siccitosa. Se c’ho una coltivazione oppure un’altra attività zootecnica di varia natura, che necessita una maggiore quantità di prelievo d’acqua per poter portare a termine il mio raccolto, per poter portare avanti il sostentamento della famiglia dell’agricoltore, questo fatto porta la revoca dell’autorizzazione alla concessione.
Quindi questi emendamenti sono oltre alla sanzione e a tutta una serie di attività. Ora volevo dirle, assessore, so che il lavoro che ha fatto lei è stato notevole con le associazioni di categoria, ma spesso le associazioni di categoria e gli agricoltori si parlano, ma fino a un certo punto. Quindi, quello che volevo dirle, è che sono emendamenti tutti che vanno nella direzione di aiutare chi si occupa effettivamente di agricoltura.
Quindi, lei faccia una valutazione, ma noi stiamo sempre dalla parte degli agricoltori.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente De Leonardis.
Assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Il parere è contrario per la formulazione e le impostazioni di cui vi ho parlato prima.
È inutile ripetersi, perché davvero è una strutturazione corposa di lavoro fatto con tutto il partenariato, sapendo che, come tutte le norme, sicuramente in fase di prima applicazione avranno bisogno di qualche accorgimento, ma staremo sul pezzo tutti insieme con il Consiglio, perché vi ringrazio del grande lavoro fatto in Commissione e che stiamo facendo oggi, perché è molto serio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Assessore, quindi il parere è contrario.
La votazione è aperta con il parere contrario dell’Assessore. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 35, favorevoli 15, contrari 20, astenuti 3.
È respinto.
Passiamo adesso ad una serie di emendamenti del consigliere Dell’Erba.
Prego, intervenga pure.
Speaker : DELL’ERBA.
Ritiro tutti gli emendamenti all’articolo 11 sulla scorta di quello che ha già detto l’Assessore Pentassuglia.
Speaker : PRESIDENTE.
Lei è stupendo, consigliere Dell’Erba!
Vediamo se ci sono altri, ma non credo.
All’articolo 11 (pag. 25), emendamento Pentassuglia.
Sull’emendamento Pentassuglia la votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
È approvato all’unanimità.
È approvato all’unanimità.
Adesso passiamo alla votazione dell’articolo 11, come emendato. il voto del consigliere Tutolo, per cortesia.
Adesso votiamo l’articolo 11, come emendato.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
È approvato all’unanimità.
Adesso passiamo all’articolo 12, che non ha emendamenti.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti? Attenzione, se ci tenete.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
È approvato all’unanimità.
Articolo 13.
Ci sono gli emendamenti del consigliere Dell’Erba e del collega Conserva.
Il consigliere Dell’Erba, all’articolo 13, propone di eliminare l’intero comma 4.
Assessore, prego. Pagina 26.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Su quello del collega Dell’Erba il parere è contrario, sarà contrario anche su quello di Conserva, perché la norma non è conforme, ma poi lo trattiamo.
Su questo il parere è contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
La votazione è aperta. Parere contrario del Governo. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 29, favorevoli 9, contrari 20.
L’emendamento è respinto.
Emendamento Conserva pagina 26-bis.
Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Parere contrario, colleghi, perché l’emendamento non è conforme alla norma che regola il trattamento delle acque, quindi confermo il parere contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento Conserva è ritirato.
Adesso possiamo votare l’articolo 13.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
È approvato all’unanimità.
Adesso possiamo votare l’articolo 14.
Non ci sono emendamenti.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
È approvato all’unanimità.
Adesso andiamo all’articolo 15.
C’è un emendamento a firma Dell’Erba. È ritirato.
Votiamo l’articolo 15.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato all’unanimità.
Adesso possiamo votare l’articolo 16.
Non ci sono emendamenti.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato all’unanimità.
Adesso passiamo all’articolo 17.
C’è un emendamento a firma Dell’Erba. Ma quanto si è impegnato, consigliere Dell’Erba? Prego.
Speaker : DELL’ERBA.
Chiedo soltanto all’assessore Pentassuglia che almeno questo lo faccia passare.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Pentassuglia, apprezzi l’impegno del consigliere Dell’Erba.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Collega Dell’Erba, il parere è positivo. questo a dimostrazione che c’è una verifica puntuale di tutto quello che si può fare secondo le norme vigenti. Non c’è nessuna avversione, semmai dobbiamo regolamentare per stanare i furbi.
Speaker : PRESIDENTE.
La votazione è aperta sull’emendamento Dell’Erba, con il parere favorevole del Governo.
La votazione è chiusa.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Votiamo l’articolo 17.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
L’articolo è approvato all’unanimità.
Articolo 18.
Emendamento a firma del consigliere Dell’Erba.
Assessore, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Proprio per dimostrare la non avversione verso nessuno, il parere è favorevole, perché accoglibile.
Speaker : PRESIDENTE.
La votazione è aperta, con il parere favorevole del Governo.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Votiamo l’articolo 18, come emendato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
L’articolo è approvato all’unanimità.
Articolo 19.
Non abbiamo emendamenti.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 37, favorevoli 37, votanti 37.
Approvato all’unanimità.
Articolo 20. Ci sono degli emendamenti, quattro emendamenti. Il primo è a firma Dell’Erba.
Assessore, il parere del Governo.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Parere contrario.
Speaker : DELL’ERBA.
Questo lo ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
Ritirato.
Successivo è Pentassuglia, disciplina regionale dell’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee, articolo 20, lettera k), parole sostituite.
La votazione è aperta. Pagina 31, emendamento Pentassuglia.
La votazione è chiusa.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
Approvato all’unanimità.
Pagina 32, sempre all’articolo 20, emendamento Dell’Erba. Assessore. Quale? Ah, è stato assorbito, quindi questo è decaduto. È decaduto, consigliere Dell’Erba.
Adesso 32-bis, Conserva. Assessore. Dice articolo 20, comma 1, lettera k), dopo le parole “in misura eccedente il 10 per cento del valore concesso, aggiungere” eccetera, eccetera. Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
L’emendamento può essere accolto, ma deve essere riformulato nella scrittura. Quindi… No, se magari passa oltre, do il testo al collega che lo riscrive nella maniera corretta, perché nella interlocuzione con l’ingegner Zotti, con l’ufficio, stiamo provando ad evitare errori anche nella scrittura della norma tecnicamente.
Quindi, se possiamo passare all’articolo successivo, diamo un attimo di tempo al collega, altrimenti lo leggo nella formulazione puntuale, così poi lo scrive un attimo il collega. Allora, voteremo su questo emendamento come letto dall’assessore Pentassuglia, se è d’accordo lei.
Sì, sono d’accordo. Allora dice, dopo le parole in misura eccedente il 10 per cento del valore concesso, adesso lo abbiamo portato al 20, salvo che tale superamento sia correlato a livelli di severità idrica elevati per il territorio regionale, come dichiarato dall’Osservatorio dell’utilizzo idrico del Distretto meridionale.
In tali casi la Regione può disporre deroghe al limite di eccedenza, anche differenziata per corpo idrico di prelievo in relazione allo stato ambientale e al concomitante uso potabile prioritario”, cioè lo stiamo distinguendo, fattibile però distinto. Okay?.
Speaker : PRESIDENTE.
Cioè un subemendamento, che lei poi ci porterà a firmato. Intanto lo votiamo.
Votiamo per il subemendamento sostitutivo dell’emendamento Conserva.
La votazione è aperta.
Grazie agli uffici per il tabellone.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato all’unanimità.
Adesso possiamo votare il 20, come emendato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato all’unanimità.
Articolo 21.
C’è un emendamento Galante Casili all’articolo 21: la parola “quindicennale” è sostituita da “decennale”.
Assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Il parere è contrario per il semplice fatto che abbiamo raggiunto un’intesa rispetto ai documenti, per dare un segnale che non siamo per la burocrazia, siamo per la semplificazione, però a regole chiare, quindi vorrei che si mantenesse il testo.
Il parere è contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
La votazione è aperta con il parere contrario del Governo.
Votiamo La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 28, favorevoli 8, contrari 20, astenuti 1.
È respinto.
Adesso votiamo l’articolo 21.
La votazione è aperta. Non ho sentito.
C’è un posto che ha una votazione automatica senza essere predeterminata. Volete intervenire? Dobbiamo togliere un voto.
Presidente Tutolo, lei mi voleva dire qualcosa? Non ho capito. Dopo.
La votazione è chiusa.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
È approvato all’unanimità.
Prego, Presidente Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
Ho qualche perplessità sul comma 2 dell’articolo 21 e sulla sanzione che produce. Noi chiediamo le analisi chimiche e batteriologiche ogni tre anni, che onestamente mi pare un po’ eccessivo se non ci sono dei motivi. Chi ne fa uso personale è il primo a preoccuparsi. Se non ci sono dei motivi contingenti non credo che sia necessario. La sanzione è di tipo economico. Non mi pare una grande cosa. Se c’è un problema tale da richiedere delle analisi chimiche e batteriologiche, c’è una gravità della situazione che non può essere superata da una banale sanzione. Ci voleva qualcosa in più oppure eliminarlo completamente o allungare, perché ogni tre anni mi pare eccessivo. Però, avete fatto già la votazione, quindi mi pare di capire che non serve a nulla. Avevo qualche perplessità. Resta quella perplessità.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Passiamo all’articolo 22, sul quale ci sono alcuni emendamenti.
Il primo è a firma Pentassuglia.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato all’unanimità.
Passiamo all’emendamento all’articolo 22, Dell’Erba. Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Parere favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere favorevole.
La votazione è aperta, con il parere favorevole del Governo.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato all’unanimità.
Emendamento all’articolo 22, a firma Conserva. Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Un attimo, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Non è stato pubblicato, lo leggo: “All’articolo 22, dopo il comma 4, aggiungere il comma 4-bis: ‘In sede di rinnovo della concessione, la Regione può concedere un prolungamento automatico della durata fino a un massimo di cinque anni a favore dei titolari che dimostrino, con idonea documentazione: a) l’impiego di sistemi di irrigazione a risparmio idrico (esempio goccia a goccia); b) l’utilizzo di acque reflue depurate o meteoriche per almeno il 30 per cento del fabbisogno idrico annuale; c) l’installazione di sistemi di monitoraggio e telecontrollo dei volumi prelevati”. I virtuosi, insomma. È un premio.
Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
L’emendamento non è accoglibile perché è contrario alla norma nazionale vigente, che richiede sempre il rilascio di un provvedimento per la concessione o il rinnovo all’utilizzo delle acque, quindi non può essere e non può intervenire un prolungamento automatico della durata della stessa concessione. Quindi, mi dispiace, il parere è contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Il prolungamento sarebbe come il rinnovo, quindi ci vuole la concessione.
È ritirato.
22, Paolo Dell’Erba, pagina 36.
Assessore, prego. Parere contrario.
Lo tiene o lo ritira? Lo ritira. Grazie.
Votiamo l’articolo 22.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
L’articolo è approvato all’unanimità.
Articolo 23.
Possiamo votarlo.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, favorevoli 28.
L’articolo è approvato all’unanimità.
Articolo 24.
Ci sono degli emendamenti. Il primo è a firma Tutolo, Leo, Tammacco, Vizzino.
Assessore, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Parere favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 27, contrari 1.
L’emendamento è approvato a maggioranza.
Adesso c’è un emendamento suo, Presidente Galante. Vuole intervenire? Prego.
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente.
Immagino che sia contrario il Governo, perché il mio chiede addirittura di ridurre i termini.
Però, assessore, siamo passati a 270. Se ha tenuto i 10-15 anni per fare una via di mezzo, doveva rimanere a 180, non andare a 270, anche perché in Commissione si era addirittura parlato di questo, che non c’era più neanche bisogno di riaprire. Sono anni che dobbiamo regolarizzare questa situazione. Se lei dà parere favorevole a un emendamento di 270 giorni, mi sembra molto in contraddizione. Tanto dare parere contrario sui 10 anni, e mi sembrava anche corretto, come dice lei, c’è qualcuno che lo vuole a venti, però dare un parere favorevole a 270 giorni significa continuare a permettere a qualcuno di andare verso l’abusivismo, perché io avrò tempo anche di poter andare ipoteticamente, di fare ulteriori pozzi perché tanto poi saranno riaperti i termini.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Ha chiesto di intervenire il presidente Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
No, non mi pare che questa legge vieti la possibilità di fare i pozzi, perché se è così io non ho capito niente, assessore. Ritiro tutti i miei voti favorevoli, perché mi sembrava di capire che comunque i pozzi possono essere ancora fatti, no? Quindi non è che noi andiamo con questa legge a vietare la possibilità di fare i pozzi. Più precisamente con questo emendamento cos’è che si dice? Che, siccome ci saranno parecchie adempimenti da fare da parte dei tecnici, da parte dei titolari, si dà semplicemente una possibilità di 270 giorni, invece di 180 giorni, per regolarizzare, perché non è che li possiamo ammazzare oppure, se vogliamo eliminare la possibilità di fare i pozzi completamente, o fate tranquillamente, con una proposta di legge, e dite in Puglia i pozzi non è più possibile farli e il Consiglio si esprime. Mi pare, insomma, la cosa più lineare.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto di intervenire il presidente Galante. Prego.
Speaker : GALANTE.
Sì, consigliere Tutolo, noi abbiamo fatto le audizioni e si è parlato di regolarizzare quei pozzi, soprattutto quelli abusivi… Ma sono anni, consigliere, sono anni. Non si stanno aprendo… Perché si chiama riapertura dei termini? Consigliere, mi scusi, si riaprono i termini per fare cosa? Per regolarizzare quelli che già esistono, non per vietare un pozzo che tu puoi andare a fare, sempre se c’è la possibilità, l’autorizzazione, una nuova concessione. Quindi il suo discorso non c’entra nulla.
Lei sta riaprendo i termini a chi già c’ha i pozzi, non a chi deve fare un pozzo nuovo. Quella è un’altra cosa. Sì, esattamente il contrario di quello che ha detto lei, consigliere.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Allora, il parere è contrario rispetto al lavoro che si è fatto in Commissione, a tutta l’attività svolta, perché il tema della sanatoria, che è stato molto discusso, ed è molto avversato da alcuni – da me no, ma io rispetto anche chi la vede diversamente – a dà come lasso di tempo, la possibilità… Il fatto dei 10 anni, una utilizzazione per 10 anni di un’autorizzazione, portarla a 15 anni per la mole di lavoro sta al ragionamento che faceva De Leonardis, che stiamo avversando chissà chi. Non stiamo avversando nessuno, stiamo a regole chiare, e questa norma, che mi auguro che oggi definitivamente approviamo, tira una linea di demarcazione tra quello che è avvenuto e quello che avviene quotidianamente, e il fatto che da domani tutti sanno che devono mettersi in regola.
Come ho fatto per altre cose, ci saranno infatti controlli puntuali, non per avversare qualcuno, ma per regolarizzare l’emungimento delle acque, perché abbiamo bisogno di regolamentare questa attività.
Quindi, l’aver dato 90 giorni in più per regolarizzare viene da una serie di attività svolte, e anche di valutazioni di carte da presentare e di opere da fare che finalmente mette la parola fine. L’ho dimostrato con il bando chiuso ieri sul reimpianto nelle zone infette da Xylella. Io ho avuto l’universo mondo che da settembre mi chiedeva di posticipare il bando. Quando ho pubblicato il bando secondo le intese, mi chiedono la prorogo. Non ho dato proroghe, per la prima volta non ho dato proroghe, perché chi è responsabile delle sue azioni e chiede qualcosa, la deve fare; altrimenti, aspetterà il prossimo bando, e così è stato.
Vedrete, relazionerò poi in Commissione su questa storia, perché cambia il paradigma c’è sempre una proroga, c’è sempre un domani, c’è sempre qualcuno che avallerà quello che qualcuno in quella fase vuole determinare.
Per cui, mi permetto di aver giustificato, stante il fatto che 180 era il termine dato dalla norma che ho proposto e le valutazioni sono queste che vi sto riportando qui, in maniera molto aperta e puntuale, perché non è lì che cambia la ratio del provvedimento, semmai, sancire termini precisi nei quali muoversi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di parlare il collega Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente. Per chiarire anche a me stesso: il termine dei 270 giorni non è per fare altri pozzi abusivi, è semplicemente per regolarizzare quelli esistenti a quella data, alla data dell’approvazione della legge. Quindi, diminuire da 180 a 90 significa semplicemente fare, tra virgolette, un dispetto a chi si trova in quella condizione. Ma non si va ad autorizzare nessuno a fare pozzi abusivi, anche perché non ce n’è la necessità, con una legge che andiamo a realizzare, che non vieta le nuove concessioni, non si vede perché da domani uno, piuttosto che farne uno con una regolare concessione, lo dovrebbe fare abusivo.
Onestamente, non la capisco proprio questa cosa, ma è un mio evidente limite.
Speaker : PRESIDENTE.
Metto in votazione l’emendamento Galante e Casili. Parere del Governo contrario.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
L’emendamento è respinto.
Metto in votazione l’emendamento n. 39 a firma del Governo.
Assessore Pentassuglia, lo vuole illustrare o lo metto in votazione?
Metto in votazione l’emendamento del Governo n. 39.
È aperta la votazione.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato.
Abbiamo un emendamento all’articolo 24 del collega Dell’Erba. Lo vuole illustrare?
Speaker : DELL’ERBA.
Chiedo il parere del Governo.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere del Governo, al microfono, per favore, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Presidente, il parere è contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Con il parere contrario del Governo...
Speaker : DELL’ERBA.
Lo ritiro.
Speaker : PRESIDENTE.
È ritirato. Andiamo avanti.
Metto in votazione l’articolo 24, così come emendato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
L’articolo è approvato.
Emendamento all’articolo 25, primo comma: le parole “entro 180 giorni dall’entrata in vigore della presente legge” sono sostituite con le seguenti parole: “entro 270 giorni dall’entrata in vigore della presente legge”.
Ci sono interventi? Se non ci sono interventi, apriamo la votazione.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
L’emendamento è approvato.
Metto in votazione l’articolo 25, così come emendato.
Ci sono interventi? La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Votanti 31, favorevoli 31.
L’articolo è approvato.
Adesso abbiamo l’articolo 26. Abbiamo l’emendamento n. 41-bis all’articolo 26, a firma del collega Conserva.
Lo vuole illustrare? Prego, Presidente Conserva.
Speaker : CONSERVA.
È un articolo aggiuntivo che istituisce presso la Regione Puglia il Registro unico regionale delle derivazioni di acque pubbliche accessibili telematicamente, contenente i dati aggiornati sulle concessioni rilasciate, i volumi annui autorizzati, l’uso dichiarato, la localizzazione georeferenziata dei punti di prelievo. Tutti i concessionari sono tenuti ad aggiornare annualmente le informazioni mediante apposita piattaforma informatica regionale e la mancata comunicazione, senza giustificato motivo, comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa da euro 500 a euro 2.500.
La motivazione introduce ed è finalizzata a garantire la trasparenza, la tracciabilità e il controllo pubblico sull’intero sistema delle concessioni idriche in Puglia, attraverso l’istituzione di un registro unico regionale delle derivazioni di acque pubbliche, accessibile in formato digitale.
Ritengo sia obiettivamente, assessore, da approvare, soprattutto ai fini della trasparenza.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Pentassuglia. Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Molto velocemente. Il parere è contrario solo perché quanto richiesto da lei è previsto già all’articolo 31 di questo disegno di legge, è già riportato.
Speaker : PRESIDENTE.
Il collega Conserva ritira l’emendamento.
Metto in votazione l’articolo 26.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
L’articolo è approvato.
Articolo 27.
C’è un emendamento a firma Conserva, articolo 27, comma 4, aggiuntivo.
Il collega Conserva lo vuole illustrare? Prego.
Speaker : CONSERVA.
I canoni per l’utilizzo di acque pubbliche da parte di enti locali, istituzioni scolastiche, associazioni senza fini di lucro e soggetti del terzo settore sono ridotti del 50 per cento limitatamente agli usi non produttivi e per finalità pubbliche.
L’emendamento proposto introduce una riduzione del 50 per cento dei canoni per l’utilizzo di acque pubbliche da parte degli enti locali, istituzioni scolastiche, associazioni senza fini di lucro e soggetti del terzo settore limitatamente agli usi non produttivi e con finalità pubbliche.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Pentassuglia, il parere del Governo.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Non ci sono problemi, però chiedo di ritirarlo in quanto, essendo accorpato agli usi pubblici, già il canone è fissato per gli stessi usi, quindi è già accorpato dal canone stesso la finalità.
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento è ritirato, quindi metto in votazione l’articolo 27.
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
L’articolo 27 è approvato.
Articolo 28.
Se non ci sono interventi, lo metto in votazione.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
L’articolo è approvato.
Articolo 29, articolo sostitutivo.
Sull’articolo 29 insiste l’emendamento n. 42 del collega Dell’Erba.
Prego, collega Dell’Erba, se vuole illustrare.
Speaker : DELL’ERBA.
Parere del Governo?
Speaker : PRESIDENTE.
Il parere del Governo è contrario.
Mettiamo in votazione l’emendamento 42 a firma Dell’Erba.
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 37, favorevoli 12, contrari 25, astenuti 1.
L’emendamento è respinto.
Articolo 29.
Metto in votazione l’articolo 29 .
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa. Presenti 36, favorevoli 36.
L’articolo 29 è approvato.
C’è adesso l’articolo 30.
Se non ci sono interventi, lo metto in votazione.
La votazione è aperta. Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
L’articolo 30 è approvato.
All’articolo 31 abbiamo un emendamento del Governo a firma Pentassuglia. Se l’assessore vuole intervenire, sennò lo metto in votazione.
Metto in votazione l’emendamento n. 43 del Governo.
La votazione è aperta. Votiamo. Votate, se no non ci sono i numeri.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 37, favorevoli 37, astenuti 1.
L’emendamento è approvato.
Metto in votazione l’articolo 31, così come modificato.
La votazione è aperta. Votiamo. Colleghi, abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
L’articolo 31 è approvato.
Abbiamo adesso l’articolo 32. Se non ci sono interventi, metto in votazione l’articolo 32.
La votazione è aperta. Votiamo, colleghi. La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
L’articolo 32 è approvato.
Articolo 33. Non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l’articolo 33.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, favorevoli 34.
L’articolo 33 è approvato.
Bisogna aggiungere il voto del collega Tutolo, favorevole.
Articolo 34. C’è un emendamento, a pagina 43-bis, a firma del collega Conserva. Lo vuole illustrare? Prego.
Speaker : CONSERVA.
[...] può stipulare accordi di collaborazione scientifica e tecnica con le Università pugliesi per attività di ricerca, valutazione del rischio e formazione nel campo della gestione delle risorse idriche. È solo sperimentale. Ritengo che possa essere approvato tranquillamente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente.
Il parere è favorevole.
Metto in votazione, con il parere favorevole del Governo, l’emendamento 43-bis, a firma del collega Conserva.
La votazione è aperta. Colleghi, votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, favorevoli 36.
L’emendamento Conserva all’articolo 34 è approvato.
Metto in votazione l’articolo 34, così come modificato.
La votazione è aperta. Colleghi, votiamo. Abbiamo votato tutti? La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
L’articolo è approvato.
Articolo 35. Ho un emendamento aggiuntivo a firma del collega Conserva. Lo vuole illustrare? Prego.
Speaker : CONSERVA.
Lo leggo: “In caso di cessazione definitiva della derivazione, il titolare è tenuto alla chiusura del pozzo o alla messa in sicurezza del punto di captazione entro sessanta giorni dalla cessazione, secondo modalità tecniche definite nell’Allegato 3. In caso di inottemperanza il Comune può procedere d’ufficio, con addebito dei costi al titolare”.
La proposta mira, chiaramente, a colmare una lacuna normativa introducendo un obbligo esplicito di chiusura o messa in sicurezza delle opere di derivazione in caso di cessazione definitiva dell’attività, anche in assenza di provvedimenti sanzionatori o ordinanze del sindaco.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Grazie, Presidente. Ringrazio il collega Conserva. Il parere è favorevole, perché recupera quanto ha detto.
Speaker : PRESIDENTE.
Metto in votazione l’emendamento Conserva all’articolo 35.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
L’emendamento è approvato.
Metto in votazione l’articolo 35, così come modificato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
L’articolo è approvato.
Articolo 36.
Se non ci sono interventi, metto in votazione l’articolo 36.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
L’articolo è approvato.
Collega Conserva, vuole intervenire?
Articolo 37.
Se non ci sono interventi, lo metto in votazione.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
L’articolo è approvato.
Articolo 38.
Se non ci sono interventi, lo metto in votazione.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
L’articolo è approvato.
Abbiamo, adesso, alcuni articoli aggiuntivi.
Metto in votazione l’emendamento n. 44, un emendamento agli allegati.
Se non ci sono interventi, lo metto in votazione.
Collega Scalera, vuole intervenire? Prego.
Speaker : SCALERA.
Il nostro emendamento, quello riferito al tributo 630, vorrei sapere quando verrà discusso e dove si trova.
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento sarà il n. 49.
Speaker : SCALERA.
Va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Se non ci sono interventi, metto in votazione l’emendamento n. 44.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
L’emendamento n. 44, allegato n. 1, è approvato.
Votiamo l’allegato n. 1 alla legge.
Se non ci sono interventi, lo metto in votazione.
Rettifico. Ci sono altri due emendamenti all’allegato n. 1.
Il primo è il n. 45, emendamento all’allegato. Lo metto in votazione.
La votazione è aperta.
Colleghi, votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
L’allegato 45 è approvato.
Abbiamo adesso l’emendamento 46 all’allegato.
La votazione è aperta.
Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
L’emendamento 46 all’allegato è approvato.
A questo punto votiamo l’allegato 1, così come emendato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
L’allegato 1 è approvato.
Metto in votazione l’allegato 2.
La votazione è aperta.
Colleghi, votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
L’allegato 2 è approvato.
Metto in votazione l’allegato 3.
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
L’allegato 3 è approvato.
Abbiamo l’emendamento 47, emendamento aggiuntivo, a firma del collega Pentassuglia.
Se non ci sono interventi, lo metto in votazione.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
L’emendamento 47 è approvato.
Abbiamo adesso l’emendamento 48, a firma del collega Pentassuglia.
È un emendamento aggiuntivo. Se non ci sono interventi, lo metto in votazione.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
L’emendamento 48 è approvato.
Emendamento 49 a firma Perrini, Conserva, Scalera, Romito, Scatigna, Lanotte, una serie di colleghi. Questo, assessore, è il famoso emendamento sul contributo di bonifica.
Ti passo subito la parola, Presidente. C’è un referto tecnico.. faccio parlare tutti, assessore.
Ci sono due referti tecnici che sono contrari, sia quello finanziario, perché non c’è la copertura finanziaria, che quello giuridico.
Ho richiesta di intervento da parte del collega Scalera, a cui do la parola. Presidente Scalera, prego... Chiedo scusa, non è prenotato, per questo, collega Amati…
Ha chiesto di intervenire l’assessore Amati preliminarmente, ne ha facoltà.
Prego, assessore
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
È una questione preliminare, collega Perrini.
Signor Presidente, colleghi, come avete letto dal referto, io devo chiedere alla Presidenza del Consiglio regionale la dichiarazione di inammissibilità dell’emendamento perché in violazione dell’articolo 81 della Costituzione, perché privo di copertura finanziaria.
In buona sostanza, con questo emendamento di sospensione di un tributo statale, il Consiglio regionale, ove volesse accollarsi il gettito, che presumibilmente potrebbe ammontare dai 12 ai 14 milioni, dovrebbe assicurare la copertura, perché questo è, anche nel regime della sospensione, un accollo di imposizione statale, la qualcosa è possibile fare a condizione che si indichi dove stanno queste risorse e si faccia una variazione di bilancio in meno e più.
La sezione Ragioneria ha scritto nel referto che vìola l’articolo 81. Per cui, se non viene corretto l’emendamento dotandolo della rispettiva copertura, l’emendamento è da dichiarare inammissibile.
È chiaro che la Segreteria generale non può intervenire nel Consiglio regionale, come è noto, però può sussurrare all’Ufficio di Presidenza, perché a questo serve la consulenza, sulla questione di ammissibilità. “Sussurrare” significa avvicinarsi un tantino, di qualche millimetro, e pronunciare più o meno vicino al padiglione acustico del Presidente qual è il punto di vista che rinviene dall’applicazione delle norme, della legge, quindi è un principio di legalità. Questo significa “sussurrare”.
Quindi, è inammissibile. È di tutta evidenza che a tutela, e lo dico perché penso di intervenire solo una volta sull’argomento, però può succedere che qualcuno mi interpelli e quindi mi costringa ad intervenire più di una volta).
Ad evitare, quindi, un intervento ulteriore, vi dico che, qualora non fosse dichiarato inammissibile (ovviamente, non si può fare da un punto di vista ordinamentale, però tutto può succedere), qualora fosse dichiarato ammissibile - lo dico assumendomi tutta la responsabilità, non ho parlato con nessuno, mi assumo tutta la responsabilità - fino a quando ci sarò io a monitorare il bilancio della Regione non consentirò mai che si possano aumentare le tasse dei pugliesi per coprire una tassa statale.
Io non lo consentirò mai, perché aumentare l’addizionale IRPEF per coprire l’accollo di una tassa statale è immorale, oltre che giuridicamente impossibile!
Pertanto, siccome la furbizia non può essere illimitata e colgo la furbizia anche dalla strana dinamica delle assenze e delle presenze (qui non coinvolgo nessuno, è la mia opinione e nessuno si senta coinvolto), siccome la furbizia non può essere illimitata, sono costretto a pronunciare parole che calino il sipario e facciano accendere le luci in sala, per vedere in faccia le illusioni e gli illusionismi.
Se per avventura il Consiglio regionale dovesse approvare questa norma in osservanza dell’articolo 81 della Costituzione, io scriverò al Ministero dell’economia e delle finanze per produrre l’impugnazione, e state certi che impugneranno.
Perché lo farò? Per dare copertura a tutti i dirigenti della Regione, i quali, sicuramente, interpellati a un certo punto sull’esecuzione della norma, si vedranno stretti tra l’osservanza a una disciplina fondamentale, quella che i tedeschi chiamano la Grundnorm, la norma di pietra, la Costituzione, e una norma regionale, inferiore. Allora, siccome si troveranno di fronte a questo dilemma, e ovviamente dovremmo dare copertura alla inesecuzione della norma, perché non dovranno eseguirla, alla condizione di tutelarli rispetto a ogni evenienza che dovesse produrre il danno erariale, perché questa è la questione, ed è una questione tecnica, e ovviamente produrrò tutti gli atti necessari.
A scanso di equivoci, vi sta parlando una persona che da quattro legislature, tre e un pezzo, urla in quest’Aula contro i Consorzi di bonifica, chiedendone addirittura l’abolizione, la cancellazione, e avendoli chiamati in vario modo, e per quattro legislature questo Consiglio regionale ha approvato norme trasversali, a volte all’unanimità, uno o due bottoncini rossi contro il contributo ai Consorzi di bonifica, che serviva a fare cosa? Ad alimentare e a ingrassare un problema. È chiaro? Vi ricordate? Chiamati da me “carrozzoni”. Va bene? Uno o due bottoncini rossi. Per la prima volta, e devo ringraziare l’assessore Pentassuglia, su cui sull’argomento abbiamo anche polemizzato, nonostante la forte amicizia, perché le ragioni di Stato prevalgono sull’amicizia, la grazia di Stato prevale sull’amicizia, anche polemizzando, per la prima volta nella storia di questa Regione nel bilancio per il 2025 non c’è un euro ai Consorzi di bonifica tratti dalle tasse delle persone, che non sono soldi nostri, sono le tasse delle persone, significa che goccio di sudore viene tradotto in esazione fiscale, che è diverso. È facile dire: la Regione faccia! Ma la Regione non è un’entità che vive in un altro pianeta. La Regione non siamo noi. Non sono i soldi nostri, delle nostre tasche messi a disposizione di cause più o meno politiche. La Regione sono le tasse delle persone. Se le chiamassimo così, probabilmente la prospettiva sarebbe leggermente diversa. Se non dicessimo più, anche da un punto di vista linguistico, che è la Regione che “deve” e dicessimo che sono le tasse delle persone che devono garantire un servizio, verrebbe una cosa completamente diversa.
Ribadisco la richiesta di inammissibilità, per non mettere in imbarazzo nessuno. Capisco la dinamica politica, mica non la colgo. Scalera, Pagliaro e gli altri colleghi, ma anche colleghi della maggioranza mica sono animati da un brutto sentimento. Lo capisco. Però, vi prego, cercate di capire anche le ragioni dello Stato, delle casse della Regione. Capiamoci reciprocamente.
Alla fine, se ci capiremo reciprocamente, anche con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale, e ringrazio il collega De Leonardis che ha assunto la Presidenza del Consiglio regionale, e ringrazio la Presidente Capone, che sta per assumere la Presidenza del Consiglio regionale, quindi ringrazio l’Ufficio di Presidenza, ribadisco la richiesta di inammissibilità.
Diversamente, vi ho già detto qual è l’intendimento dell’assessore al bilancio di questa Regione, penso confortato anche dai colleghi della Giunta, oppure quale sarà l’emendamento di un semplice consigliere regionale come voi. Non è e non può essere nel mio costume dire alle persone “è fatta” e poi sapere che non è fatta affatto. Questo è illusionismo e non si può fare.
Il referto è chiaro, cita l’articolo 81. Quindi, Presidente e colleghi, vi prego di comportarci di conseguenza. Pongo innanzitutto una questione di ammissibilità dell’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalera. Prego.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
Io non so se dopo l’intervento del collega Amati devo illustrare l’emendamento che...
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo. Lei si sta pronunciando sulla pregiudiziale dell’assessore Amati o nel merito?
Speaker : SCALERA.
Io mi sto pronunciando nel merito e sul discorso che ha fatto il collega Amati.
Speaker : PRESIDENTE.
No, sulla pregiudiziale.
Speaker : SCALERA.
Sulla pregiudiziale, Presidente, devo dire soltanto una cosa: l’emendamento è incardinato...
Speaker : PRESIDENTE.
Ce lo deve dire, sennò dobbiamo decidere sulla pregiudiziale.
Speaker : SCALERA.
Scusa, Presidente, innanzitutto questa è una pregiudiziale... ogni Consiglio ci inventiamo qualcosa, una novità che non esiste né in cielo, né in terra.
Questo è un emendamento che è stato incardinato, siamo in discussione, l’avevamo iniziata già nell’altro Consiglio, quindi io ritengo che questo emendamento si debba votare, poi il Consiglio regionale è sovrano ed esprimerà legittimamente e liberamente il voto su questo emendamento.
Al collega Amati dico caro collega, se lei ha tanta intenzione di citare l’articolo 81 e di scrivere al Ministero delle finanze, lo faccia pure, non ci spaventa. Oggi c’è un problema serio, il comparto agricolo è stato vessato e continua ad essere versato da balzelli uno dietro l’altro, fatti da questa Amministrazione, quindi ritengo che almeno questo balzello, questo scippo che viene fatto agli agricoltori debba essere tolto e fatta giustizia.
Rispetto a questo argomento non cederò di un passo, ritengo che si debba votare e che il Consiglio debba fare la sua parte. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Sull’emendamento è arrivato un referto tecnico aggiornato, perché ce ne sono due in realtà, un primo e un secondo.
Prima di riunire l’Ufficio di Presidenza sulla pregiudiziale, come da Regolamento, sento il dovere di dirvi del referto tecnico, in maniera tale che condividiamo tutte le informazioni prima di formare un’opinione.
Dice il referto tecnico: “con riferimento al presente emendamento, si ritiene che non sia conforme alle seguenti fonti normative di rango superiore: Costituzione e legislazione statale per i seguenti profili,
L’emendamento in questione, nella sua formulazione, comporta spese e minori entrate per tutti i Consorzi di bonifica regionali, senza tuttavia fornire la quantificazione delle stesse e indicare la relativa copertura finanziaria. Ne consegue che lo stesso viola l’articolo 81 della Costituzione.
Il suddetto emendamento, inoltre, non rispetta l’articolo 117 della Costituzione. L’Ente regionale non è competente ad adottare gli atti necessari per sospendere le procedure di riscossione del tributo 630 già in corso né tantomeno per annullare le procedure di esecuzione forzata e dei fermi amministrativi dei veicoli.
Come è ben noto, i Consorzi di bonifica sono enti pubblici economici, dotati di autonomia funzionale e contabile e di potere regolamentare. Inoltre, per l’adempimento dei propri fini istituzionali, hanno il potere di imporre contributi alle proprietà consorziate, i quali hanno natura di onere reale. Ai sensi dell’articolo 21, comma 2, del regio decreto n. 215 del 13/12/1933, la riscossione dei contributi di bonifica avviene secondo la disciplina stabilita per le imposte dirette e, quindi, mediante l’emissione di ruoli. Questa norma, apparentemente abrogata in quanto non ricompresa tra quelle elencate nell’allegato 1 del decreto legislativo n. 179 del 2009, che ha stabilito la permanenza in vigore di disposizioni statali anteriori al 1970, è a tutt’oggi pienamente efficace, in quanto l’articolo 17 del decreto legislativo n. 46 del 1999 ha espressamente confermato il sistema di riscossione mediante il ruolo per i tributi, come quelli consortili in questione, già coattivamente richiesti in virtù di tale sistema. Il ruolo è disciplinato dagli articoli 10 e seguenti del DPR n. 602 del 29/09/1973 e consiste nell’elenco dei debitori e delle somme da essi dovute, formato dall’ufficio ai fini della riscossione a mezzo del concessionario.
Scusate, io lo sto leggendo per voi, perché io ce l’ho il referto tecnico. Ce l’avete anche voi? Bene. Allora, diamo per letto il referto tecnico.
Adesso convoco l’Ufficio di Presidenza e sospendiamo il Consiglio per un quarto d’ora. Colleghi, è indispensabile da Regolamento. Scusate, c’è una richiesta pregiudiziale. È già successo in questo Consiglio a Natale, prima del bilancio, che ci fosse una richiesta pregiudiziale. L’Ufficio di Presidenza in quel caso si è dovuto riunire dopo, con tutte le conseguenze relative alla decisione, a norma di un articolo del Regolamento che prevede che quando c’è una situazione di questo tipo l’Ufficio di Presidenza si debba riunire. Quindi, noi ci riuniamo. Dopodiché, veniamo qui e vi portiamo la nostra decisione relativamente all’ammissibilità. Grazie.
Non è una decisione che posso prendere da sola. Il Regolamento stabilisce che sia l’Ufficio di Presidenza.
Si rientra in Aula alle ore 17. Vi prego di prendere posto, perché dobbiamo ancora votare la legge.
Tralasciando il merito della questione, sul quale ciascuno di noi può anche convenire in ragione dell’effettivo servizio reso sul territorio, il punto dirimente è che però, come ampiamente dichiarato dai referti tecnici, dalla Corte dei conti, nonché nel ricorso alla Corte costituzionale, che è pendente su altra norma approvata da questo Consiglio, in particolare quella sullo psiconcologo, la totale assenza di copertura che purtroppo insiste su questo emendamento, che non riporta alcun fondo e alcuna misura a suo sostegno, unitamente all’incompetenza della Regione Puglia in materia fiscale e tributaria sulla specifica questione delle procedure di riscossione, come anche questo ampiamente riportato in vari giudizi della Corte Costituzionale e come sollecitato dalla Corte dei conti ogni anno successivamente in sede di parifica e prima della parifica, purtroppo l’emendamento deve ritenersi inammissibile per violazione degli articoli nn. 81 e 117 della Costituzione.
Ovviamente, resta salva la competenza dello Stato in questa materia, il Governo nazionale può intervenire ed affrontare la questione per risolvere anche attraverso lo strumento della rottamazione, uno strumento indispensabile per poter procedere -attenzione, silenzio - ad una soluzione.... silenzio, non mi fate intervenire diversamente! Uno strumento indispensabile per poter procedere.
Scusate, se chiedete la parola, poi ve la diamo. Uno strumento indispensabile per poter procedere.
Dopodiché, segnaliamo alla vostra attenzione, dopo aver esaminato puntualmente tutta la questione e i profili di incompatibilità, il grave danno per la finanza pubblica, assolutamente non giustificato da alcuna copertura finanziaria ad oggi, che deriverebbe da questa decisione.
Pertanto, sollecitiamo anche l’approvazione di un ordine del giorno, finalizzato ad intervenire puntualmente e definitivamente su questa questione (con questo brusio non si riesce a continuare i lavori) chiedendo l’intervento di chi di competenza. Ricordo a questo proposito, e chiudo che ai sensi dell’articolo 21, comma 2, del Regio decreto n. 215 del 13/12/1933, la riscossione dei contributi di bonifica avviene secondo la disciplina stabilita per le imposte dirette, quindi mediante l’emissione di ruoli.
Questa norma riguarda esclusivamente la competenza dello Stato. Al fine di evitare un’inutile propaganda, che non otterrebbe il risultato, dobbiamo procedere definitivamente, non da parte vostra, ma da parte nostra.
Se lei si sente leso ha la coda di paglia, perché in realtà io parlavo del Consiglio, non di lei. Se lei si sente leso ha la coda di paglia.
Procediamo con gli emendamenti. Passiamo all’emendamento n. 50 “Contributi per grandi eventi sportivi”. Emendamento n. 50, sui grandi eventi sportivi.
Silenzio! Chiedo al pubblico di stare seduto. Chiedo al pubblico di stare seduto, diversamente siamo costretti a intervenire.
Emendamento n. 50. Consigliere Casili, vuole intervenire? Ovviamente su questo emendamento, consigliere.
Emendamento n. 50. Potete intervenire.
Il n. 49 è stato dichiarato inammissibile.
Non è possibile, dovete intervenire sul n. 50. Emendamento n. 50. Chiedete di intervenire, si tratta dei contributi sportivi.
Deve intervenire sul contributo, sul n. 50, non può intervenire su un emendamento dichiarato inammissibile.
Io ho riportato la decisione dell’Ufficio di Presidenza.
Attendiamo la posizione del Governo. Consigliere Casili, intende intervenire? Prego.
Speaker : CASILI.
Presidente, prima che lei sospendesse i lavori dell’Aula, può chiedere anche a coloro che gestiscono la regia e i lavori dell’Aula dall’altra parte, io avevo chiesto di intervenire e sul tabellone c’era il mio intervento. La mia prerogativa di consigliere regionale deve essere tutelata e salvaguardata. Non mi ha concesso di intervenire ancor prima che lei sospendesse i lavori d’Aula, e questo lede anche un mio diritto.
Cinque minuti prima della decisione ho chiesto di intervenire e lei non mi ha fatto intervenire.
Speaker : PRESIDENTE.
È stata posta una questione dal Governo.
Speaker : CASILI.
Dopo che avevo chiesto di intervenire. Il mio intervento...
Speaker : PRESIDENTE.
No. La questione è stata posta dal Governo prima che lei lo chiedesse.
Speaker : CASILI.
No. Sul tabellone ‒ lo potete anche verificare ‒ c’era il mio nome dopo quello di Scalera, ancor prima che intervenisse la pregiudiziale per sospendere i lavori.
Io ho necessità di esprimere alcune mie considerazioni, che erano le considerazioni che volevo esprimere durante il mio intervento prima che intervenisse la pregiudiziale e che non mi è stato concesso di esprimere, contro quella che è la mia prerogativa e tutela di consigliere regionale di dire quanto penso. Anche perché ero il primo firmatario di quell’emendamento.
Io ho seguito in religioso silenzio l’intervento apodittico dell’assessore Amati. Voi state calpestando le prerogative di questo Consiglio. In dieci anni io non ho mai visto
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Casili, non è possibile, per parità di trattamento, concederle la parola.
Speaker : CASILI.
È stata calpestata l’Aula, che è sovrana, e la prerogativa dei consiglieri regionali, che è sovrana.
Presidente, con tutto il rispetto che ho per lei e per l’Ufficio di Presidenza, che mi ha visto anche...
Speaker : PRESIDENTE.
La sua presenza, quindi conosce le regole.
Speaker : CASILI.
Registro che è stato calpestato il diritto...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Casili, sta ascoltando il consigliere Pagliaro? Si sta creando una disparità tra di voi.
Speaker : CASILI.
Non lo posso sentire se è lì. Deve intervenire.
Speaker : PRESIDENTE.
Una volta dichiarato inammissibile sulla base di una richiesta del Governo, non si può parlare più. È chiaro? Lei può fare tranquillamente un’istanza al Governo, come è d’uopo, e ottenere la soluzione, ma non oggi su una inammissibilità.
Speaker : CASILI.
Il Governo è questo, non è il Governo nazionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Abbiamo il contributo per i grandi eventi sportivi.
Speaker : CASILI.
Avete calpestato la prerogativa di questo Consiglio regionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono interventi?
La votazione è aperta.
Contributi per grandi eventi sportivi, è l’emendamento a pagina 50.
Emendamento per grandi eventi sportivi.
Scusate, io non voglio intervenire con la vigilanza. Io non voglio intervenire con la vigilanza, però dovete rispettare il Consiglio.
Esistono i commessi in quest’Aula oppure no?
Consigliere Romito, si sieda e voti. Grazie. Vuole votare? Prego, si accomodi.
La votazione è chiusa.
Presenti 23, astenuti 4, votanti 19, favorevoli 19.
Manca il numero legale. La seduta è aggiornata.