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Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutte e a tutti, care colleghe e cari colleghi.
Diamo subito inizio a questa seduta del nostro Consiglio regionale.
Diamo per approvato il processo verbale della seduta di martedì 28 gennaio 2025.
Hanno chiesto congedo i colleghi Metallo e Splendido.
Per la lettura delle assegnazioni alle Commissioni passo la parola al collega De Leonardis. Prego.
Speaker : DE LEONARDIS.
Alla I Commissione è stato assegnato il disegno di legge n. 1 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”, il disegno di legge n. 2 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”, il disegno di legge n. 3 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”, il disegno di legge n. 4 “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio”, il disegno di legge n. 5 “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio” il disegno di legge n. 6 “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio”, il disegno di legge n. 7 “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio” il disegno di legge n. 8 “Riconoscimento del debito fuori bilancio”, il disegno di legge n. 9 “Riconoscimento del debito fuori bilancio”, il disegno di legge n. 10 “Riconoscimento del debito fuori bilancio”, il disegno di legge n. 11 “Riconoscimento del debito fuori bilancio relativo all’Avvocatura regionale e variazione al bilancio di previsione – Primo provvedimento 2025”, il disegno di legge n. 13 “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio”, il disegno di legge n. 14 “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio”, il disegno di legge n. 15, “Riconoscimento di debito fuori bilancio”.
Alla Commissione II e alla VI per il parere: Proposta di legge a firma del consigliere Pagliaro “Costituzione del Centro Studi giuridici – Giuseppe Codacci Pisanelli”.
Alla Commissione IV il disegno di legge n. 12 “Disciplina dell’oleoturismo”.
Alla Commissione III: proposta di legge a firma del consigliere Metallo ed altri “Misure a tutela delle persone vittima di violenza che accedono alle strutture sanitarie”.
Alla Commissione VII: proposta di legge a firma della consigliera Parchitelli ed altri “Modifiche alla legge regionale n. 2/2005 (Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta)”.
Speaker : PRESIDENTE.
Interrogazioni e interpellanze.
Speaker : DE LEONARDIS.
Sono pervenute le interrogazioni a risposta scritta del consigliere Splendido: “Situazione squadra antincendio aeroporto di Foggia ‘Gino Lisa’”; sempre del consigliere Splendido: “Grave emergenza idrica a Borgo Tressanti”.
È pervenuta la mozione a firma del consigliere Conserva “Dibattito internazionale sulla riforma dell’OMS”.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Care colleghe e cari colleghi, richiamo la vostra attenzione su una triste notizia. È scomparso nella notte Domenico Albano. Eletto consigliere regionale nel 1990, Mimì, come tutti lo chiamavano, divenne, di questa Assemblea, Vicepresidente.
Democristiano, nato a Volturino nel 1938, presto si trasferì a Lucera, che divenne sua città di adozione, e che lo ebbe riferimento politico, ma soprattutto riferimento umano e sociale.
Insegnante di inglese al liceo scientifico di Lucera e dunque abituato a rapportarsi in modo permanente con i più giovani, Mimì credeva nella politica quale strumento più alto e capace di tradurre le istanze umane e sociali in opere di cui la comunità e non il singolo potesse fruire.
Dalla Presidenza del Comitato di gestione dell’USL Foggia 6 (dal 1978 al 79), e successivamente (dal 1986 e 1990), Mimì divenne Sindaco di Lucera nel 1983, forse il ruolo nel quale più si riconosceva, perché gli consentiva il dialogo continuo con la sua comunità, impegnandosi nella soluzione delle difficoltà e delle problematiche che quegli anni non facili presentavano.
Consigliere provinciale della Dc foggiana, Mimì fu anche Presidente del Comitato di controllo sugli atti degli Enti locali, tra il 1988 e il 1990, quando fu eletto consigliere regionale.
Del trasformarsi della politica e dei partiti, visse tutte le fasi, fino ad essere uno dei costituenti dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico, mantenendo per le leve più giovani quel ruolo prezioso che assume chi riesce a trasformare il proprio vissuto in conoscenza per chi viene dopo.
Credeva nei giovani, nella loro capacità di studiare ed approfondire, nel dono grande di saper lanciare il cuore oltre gli ostacoli, permettendo così alla società di crescere. Così guardò anche ai suoi figli, Filomena e Giacomo, seguendone, con la moglie Rosetta, dapprima gli studi, quindi le brillanti carriere professionali.
A loro, come ai suoi tre nipoti, il cordoglio e la vicinanza dell’intero Consiglio regionale.
Ci adoperiamo adesso in un minuto di silenzio.
Grazie.
Faremo pervenire il nostro cordoglio ai parenti, come abbiamo detto.
Care colleghe e cari colleghi, ci attendono mesi importanti, gli ultimi di questa legislatura.
Ci sono ancora molte questioni in sospeso, questioni che sono importanti, ovviamente, per la crescita e lo sviluppo della nostra Regione, e ora abbiamo l’opportunità di rispondere alle tante richieste delle pugliesi e dei pugliesi che ogni giorno vivono le difficoltà.
Per cui, passiamo subito all’ordine del giorno, chiarendo ai colleghi che non fanno parte della Conferenza dei Capigruppo – ma come giustamente sarà stato loro riferito – che i punti che abbiamo messo all’ordine del giorno ai primi posti sono quelli su cui abbiamo convenuto nella Conferenza dei Capigruppo che abbiamo fatto la scorsa settimana.
Di seguito, sono arrivate delle richieste con le cinque firme per due proposte di legge, per cui lascio la parola a voi per l’ipotesi che ci siano delle richieste.
Prego, consigliera Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie.
Chiedo, Presidente, di anticipare come primo punto all’ordine del giorno la proposta di legge sulle feste patronali, in quanto, nel pieno rispetto, ovviamente, delle decisioni prese dalla Conferenza dei Capigruppo, c’è stato già un confronto tra i Capigruppo e tra le varie forze politiche, e non abbiamo rilevato in nessun modo una opposizione.
È una legge, quando la Capigruppo si è riunita, che non era presente tra quelle all’ordine del giorno, ma è una legge scritta davvero da tutte le forze politiche, infatti ha la firma di tutti i consiglieri della VI Commissione.
È un impegno che è iniziato in realtà quando Presidente della Commissione era il consigliere Metallo, e che è proseguito con uno straordinario impegno della Presidente Parchitelli. L’abbiamo scritta insieme ai Comitati feste, abbiamo coinvolto la Curia, l’abbiamo rivista, contro rivista; abbiamo sentito anche il responsabile del 118, e insomma, abbiamo veramente voluto fare questo intervento a favore dei volontari, perché ricordiamo che ad organizzare le feste patronali sono i volontari, molto spesso, dei nostri paesi, e sono anche un momento di grandissima identità, in cui riconosciamo un grande valore di identità del sud e della Regione Puglia.
Se quindi, come immagino, non ci sono opposizioni, sarebbe molto bello adesso riuscire a coronare questo impegno, ripeto, trasversale, di tutte le forze politiche rappresentate perfettamente dalla Presidente Parchitelli nel suo lavoro, coronandolo oggi con l’approvazione in Aula di questa legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Effettivamente, convengo. Abbiamo sentito i Capigruppo, quindi la metteremo al voto.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Campo.
Speaker : CAMPO.
Sulla falsa riga della richiesta avanzata dalla collega Laricchia, e assolutamente senza alcuna intenzione, anche in questo caso, di sopraffare la decisione che aveva assunto la Conferenza dei Capigruppo, il tema si è posto ieri mattina, durante lo svolgimento dei lavori della I Commissione bilancio, presieduta dal collega Tammacco. Fu fatto rilevare in quella sede che si correva il rischio del disimpegno di fondi già allocati per una norma in particolare che riguarda i voucher universitari per lo sport, dunque d’intesa tra i componenti della Commissione si è deciso di compulsare la Conferenza dei Capigruppo e comprendere se vi fossero le condizioni per discuterla oggi.
Si tratta di un unico articolo, ha condivisione di tutti e i Capigruppo ascoltati per le vie brevi mi hanno dato il loro consenso. Mi unisco quindi alla richiesta della collega Laricchia e, visto che si tratta di due leggi sulle quali vi è l’assoluta unanimità del Consiglio, che sono tra l’altro di pronta e rapida (riterrei, visto che sono composte da pochissime norme) approvazione, mi associo alla richiesta della collega Laricchia e chiedo che anche quella sui voucher per lo sport sia esaminata in coda a quella proposta dalla collega. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Campo, il numero della proposta?
Al di là del termine, all’ordine del giorno non c’è questa disposizione? La Conferenza dei Presidenti stamattina l’hanno fatta in una riunione informale.
Speaker : CAMPO.
Con i Capigruppo abbiamo ritenuto che si potesse approvare, se lei mi dice che non è possibile, ne prendiamo atto.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo, al di là del ritardo che si potrebbe benissimo superare con l’intesa di ciascuno, la nostra Segretaria generale assume un’altra motivazione, non è proprio all’ordine del giorno, quindi la richiesta di anticipazione si fa con riferimento.... Non c’è stata una Conferenza dei Capigruppo ufficiale. È chiaro? Va bene.
Intanto votiamo per la prima mozione, quella di mettere al primo punto le feste patronali, così togliamo una questione. Prego. Sempre su questa questione? Prego. Sempre sull’ordine? No, prego, sulle feste patronali. Prego.
Speaker : LEOCI.
Grazie, Presidente. Come Gruppo siamo favorevoli a quanto accennato dalla consigliera Laricchia, anche perché, per un lavoro svolto davvero egregio sia dal Presidente Metallo che dalla collega Presidente Parchitelli, in base a quello che già è stato fatto all’interno della Commissione nonché l’approvazione del DDL sui beni immateriali, a seguire la legge sulle bande, come ultimo e come ex componente della Commissione VI, abbiamo lavorato a questa legge davvero egregiamente.
Devo dire che è stato fatto un bel lavoro su tutto quello che è il patrimonio immateriale. Pertanto non siamo che favorevoli ad anticipare il punto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Quindi sulla proposta di anticipazione uno a favore e uno contro. Ci sono contro, ci sono motivazioni contro? No, allora votiamo su questa proposta.
La votazione è aperta. Anticipazione al primo punto del DDL sulle feste patronali, della proposta di legge sulle feste patronali. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
Approvata l’anticipazione all’unanimità.
Adesso c’è una richiesta di sospensione per fare una velocissima Conferenza dei Capigruppo relativamente all’inserimento della proposta di legge sui voucher sportivi. Siete tutti d’accordo? Perfetto.
Bisogna fare un verbale, un attimo, Presidente Campo. No, il verbale lo deve fare la Segretaria generale. Prende il registro e lo fa. Si è parlato nella Conferenza dei Capigruppo di anticipare alla seduta odierna l’esame della proposta di legge a firma dei consiglieri Di Gregorio e Lopalco “Voucher strutturali per attività sportiva dei minori”.
Rispetto a questa proposta dobbiamo fissare, però, a quale punto all’ordine del giorno inserirla. Qual è la proposta? Secondo punto? Bene.
Ci sono contrari o favorevoli? Nessuno interviene.
Votiamo per l’anticipazione al secondo punto di questa proposta.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 33, astenuti 1.
È approvata a maggioranza.
Passiamo al primo punto all’ordine del giorno che, per la votazione odierna, è la legge sulle feste patronali.
Questa legge, che scaturisce da un lungo lavoro in Commissione, come è stato detto, e dopo tutti i sacrifici fatti dagli operatori delle feste patronali durante il Covid, finalmente giunge a compimento.
Relaziona la Presidente della Commissione, Lucia Parchitelli. Prego.
Speaker : PARCHITELLI.
Signora Presidente, colleghi consiglieri, la proposta di legge, nel testo così come emendato, è formulata in modo da incardinare nella legge regionale n. 17/2013 sul patrimonio culturale, materiale e immateriale, della Regione Puglia l’articolo unico, l’articolo 24-sexies, che riconosce il valore delle feste patronali e definisce i princìpi per la valorizzazione delle stesse.
La proposta di legge muove dal riconoscimento delle feste patronali in quanto espressione del patrimonio culturale immateriale regionale, riconoscendone la funzione culturale, sociale, identitaria per le comunità locali, nonché finalizzata alla funzione di valorizzazione territoriale delle feste patronali, anche in termini di attrattività di un turismo religioso, che in molte aree della Puglia costituisce già uno dei flussi turistici più rilevanti.
La proposta individua nella valorizzazione delle feste patronali degli usi, dei costumi, delle consuetudini e delle attività tradizionali, nonché delle espressioni culturali proprie, caratteristiche dell’identità della comunità locale, un’importante opportunità economica a supporto della promozione culturale e turistica del territorio, comunque nel rispetto del valore culturale e spirituale che la celebrazione dei Santi patroni rappresenta nelle comunità di riferimento.
Nella seduta del 29 gennaio 2025, la proposta di legge, così come emendata, dopo ampia discussione, è stata approvata all’unanimità dei commissari presenti. Sottoposto il provvedimento alla I Commissione consiliare per il parere finanziario, si rimette la proposta alla valutazione del Consiglio regionale.
Come è stato detto, questa è una proposta di legge frutto di un grande lavoro, un lavoro corale, fatto da tutti i colleghi commissari, che ringrazio, fatto dal collega Donato Metallo, nella sua veste di Presidente prima di me, ringraziamento che va a tutti, anche a tutti gli operatori che unitamente a noi hanno scritto questa legge. C’è stato anche l’importante coinvolgimento della Conferenza Episcopale Pugliese che proprio in uno degli ultimi comunicati ufficiali ha citato proprio positivamente questa legge.
Penso che stiamo scrivendo una bellissima pagina, l’ennesima bellissima pagina della cultura della nostra Regione, che attraverso le nostre tradizioni promuove una cultura diversa che parla di patrimonio culturale immateriale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente.
Il testo è quello dell’articolo 24-sexies che si introduce come articolo 1 della proposta di legge regionale che viene oggi…
Ci sono richieste di interventi? Consigliere Casili, prego.
Speaker : CASILI.
Grazie, Presidente. Ringrazio la Presidente, Parchitelli e anche il Presidente Metallo per il prezioso lavoro che è stato fatto insieme ai componenti della Commissione referente su una norma che riteniamo molto importante per il patrimonio culturale, materiale e immateriale che rappresenta per la nostra Regione e per tutti i Comuni della nostra Regione. Pertanto, anche di comune accordo con la consigliera Parchitelli, e con il parere favorevole anche dei miei colleghi del Gruppo del Movimento 5 Stelle, ho deciso di definanziare due mie norme, le quali avevano trovato allocazione di poste finanziarie recuperate durante l’ultima manovra finanziaria. Ho deciso di definanziare due norme per l’importo di 150.000 euro, per cercare di rendere più cospicue le risorse da destinare negli interventi che questa proposta di legge si propone.
Ci sentiamo quindi, insieme ai colleghi tutti, parte protagonista di questa importante norma, che sicuramente nel tempo e nel futuro necessiterà di ulteriori risorse, però abbiamo comunque fatto il nostro e dato un contributo, cercando di credere nella norma, di credere nel patrimonio che le nostre imprese, le associazioni, i comitati rappresentano per la nostra Regione e per l’indotto, che non è soltanto un indotto economico, ma rappresenta una valorizzazione importante per i nostri territori.
Pertanto abbiamo contribuito credendoci e allocando risorse finanziarie importanti in alcune proposte che avevamo presentato, tant’è che abbiamo deciso di destinare da quelle proposte 150.000 euro nella norma, che consentiranno sicuramente una serie di interventi anche se non risolutivi per quanto riguarda la portata della norma, che richiederà a tutti, soprattutto a chi governa i processi, di crederci, perché riteniamo che le somme fin qui poste in essere non siano sufficienti.
Grazie, Presidente, e grazie a tutti i colleghi che hanno lavorato per predisporre la norma in oggetto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, collega Casili.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Di Gregorio. Prego.
Speaker : DI GREGORIO.
Grazie, Presidente.
Sono enormemente soddisfatto per questa legge, ringrazio i colleghi che nelle varie sessioni si sono impegnati su questo argomento.
Come diceva il collega Casili, anch’io ho definanziato le mie tre leggi per 250.000 euro per rafforzare la dotazione economica di questa legge, mi sembrava importante farlo per dare un segnale a tutta la comunità pugliese sull’importanza della legge stessa.
Ringrazio la presidente Parchitelli e il Presidente Metallo per aver avviato questo lavoro, così come ringrazio tutti i colleghi che, in maniera unitaria, hanno aderito a questa legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli. Prego.
Speaker : CAROLI.
Grazie, Presidente.
Anch’io mi associo ai ringraziamenti al Presidente Metallo, alla Presidente Parchitelli, tutti i colleghi, ma debbo ringraziarli in particolare per la sensibilità dimostrata nel recepire tutte le istanze da noi formulate per arricchire la legge e meglio articolarla.
Resta sempre un problema, e qui faccio appello al Presidente Emiliano. Considerata la delicatezza del tema che stiamo trattando e le aspettative che i territori hanno, ritengo che si debba fare di tutto per rimpinguare le provviste finanziarie, perché con le risorse stanziate ritengo che le risposte che daremo ai territori sono davvero limitate. Quindi con questo auspicio e con la certezza che voi dimostrerete grande sensibilità rispetto a quanto da noi prodotto con questa legge, sono convinto che negli anni a venire il capitolo di spesa possa essere rimpinguato in maniera adeguata. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Caroli. Ha chiesto di intervenire l’assessore Amati.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Grazie, Presidente. Sulla copertura finanziaria c’è il parere favorevole del Governo. Ovviamente, per quanto cogliamo il significato politico, però non ha alcun significato normativo l’inciso previa riduzione di euro 100.000, 50.000, 50.000, 100.000 e 100.000, facendo riferimento ad atti consiliari, perché la norma non può ridurre ciò che è norma non è; per cui noi interpreteremmo come una volontà politica di modificare l’elenco allegato al bilancio delle leggi da finanziarie, però forse con un emendamento, non forse, sicuramente con un emendamento bisognerebbe espungere dal comma 9 la frase da “previa deduzione” fino ad atto Consiglio con l’acronimo a.C. 1089. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Chi prepara l’emendamento, se lo ritenete? Prego, Presidente Parchitelli. Questa è stata una segnalazione fatta dalla Ragioneria, Presidente Parchitelli. È vero? Quindi il parere è stato reso sulla base di questa definizione. Prego.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Il parere è stato reso in quel modo perché abbiamo allegato alla legge di bilancio un elenco di leggi in corso di adozione, così come ci è stato richiesto dalla Corte dei conti in sede di valutazione del nostro bilancio. Ne deriva cosa? Che se dessimo valore normativo a quell’elenco, il Consiglio regionale sarebbe depauperato della sua funzione, cioè non potrebbe decidere nessuna norma se non quella di cui all’elenco. Ciò, ovviamente, non può essere, perché il Consiglio regionale è sovrano nel decidere quali sono le norme da approvare o meno.
Il referto tecnico dice così, giustamente, perché il referto tecnico riferisce che il Consiglio regionale ha approvato un atto con il quale ha avuto l’intendimento di finanziare delle leggi.
Tutto questo, mentre vale per il referto tecnico, in sede normativa che significa “previa riduzione da un atto consiliare”? C’è qualcosa che non è legge. Ovviamente non ha alcun significato in sede normativa. Ha un significato in sede politica.
Il referto va bene così com’è, solo che “previa riduzione delle somme” viene riportato nell’atto di indirizzo politico allegato al bilancio, però, da un punto di vista normativo, è chiaro che non può comparire.
Credo di essere stato chiaro. È questo il motivo. La Ragioneria segnala che esiste un atto con cui sono state elencate le leggi da finanziare, quindi indica gli atti consiliari, ma questo nulla toglie al processo legislativo. È soltanto un suggerimento di tipo normativo. In realtà, potrebbe essere fatto in sede di coordinamento formale. Scegliete se farlo in sede di coordinamento formale oppure in sede emendativa.
Noi avevamo il dovere di segnalarvi la circostanza. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo vuole preparare lei stesso, assessore Amati, l’emendamento e lo votiamo subito? Bene. Facciamo così. Lo prepara l’assessore, lo firmate insieme e procediamo. L’emendamento è stato presentato: “al comma 9 eliminare le parole da ‘previa riduzione’ a ‘1989’”, al comma 9 dell’unico articolo.
Prima votiamo l’emendamento.
La votazione è aperta. Basile, voto favorevole.
La votazione è chiusa.
Presenti 37. In realtà sono 38, perché c’è il voto di Basile.
Votanti 38, favorevoli 38.
È approvato all’unanimità.
Adesso votiamo l’articolo 1 della proposta di legge.
La votazione è aperta.
Con il voto favorevole anche del consigliere Basile, possiamo chiudere la votazione. Anche Lopalco non risulta. È favorevole, vero? Il voto è favorevole.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 39, favorevoli 39, astenuti 1. All’unanimità.
Votanti 40, favorevoli 40. È approvato all’unanimità.
È stato depositato un altro emendamento.
Nella legge di bilancio è stato riscontrato un errore dopo il comma 4 dell’articolo 42, per cui è aggiunto il seguente comma: "le attività di cui al presente articolo sono demandate all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, che, con specifico protocollo d’intesa, si avvale della Conferenza episcopale pugliese".
Questo diventa un secondo articolo. Non ha nulla a che fare con le feste patronali, ma è il rapporto con la Conferenza episcopale pugliese per l’uso dei monumenti di titolarità della Conferenza episcopale pugliese, quindi riguarda il protocollo d’intesa per le attività del Giubileo.
Si tratta della correzione di un articolo per un errore.
La votazione è aperta.
L’articolo 42 parlava di somme che sono di titolarità della Giunta, invece sono di titolarità del Consiglio regionale.
Non sta funzionando, non è aperta.
Votiamo.
Aggiungiamo il voto del consigliere Lopalco, però poi vediamo come possiamo aggiustare entrambi. Basile va bene?
La votazione è chiusa.
Presenti 35 (con Lopalco), votanti 35, favorevoli 35.
È approvato all’unanimità.
Approviamo la legge nel suo complesso. La votazione è aperta. Avete votato tutti? La votazione è chiusa.
Con il voto favorevole aggiunto del collega Lopalco, presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
È approvato all’unanimità.
Adesso passiamo all’altra proposta. Si tratta dell’emendamento al PDL n. 1069 “Voucher strutturali per attività sportive dei minori”, dove bisogna aggiungere il punto n. 4 all’articolo 2 della proposta, emendamento firmato da Di Gregorio e Caracciolo.
Dove sta il punto 4 all’articolo 2? Qual è il punto?
Intanto, chi fa la relazione? La II Commissione. Prego, presidente Di Gregorio.
Speaker : DI GREGORIO.
Grazie, Presidente. La legge “Voucher strutturali per le attività sportive dei minori” è una legge molto importante perché dà attuazione al principio del diritto allo sport per tutti, con misure di agevolazione per le famiglie che appartengono a fasce di reddito medio basse nel sostenere le spese di iscrizione e di partecipazione dei propri figli a corsi, attività e campionati sportivi organizzati da associazioni e società sportive dilettantistiche, al fine di scongiurare, come ben sappiamo, il forzato abbandono della pratica motoria e sportiva dei minori che rientrano nella fascia d’età fra i 6 e i 18 anni. Ovviamente anche in questa legge abbiamo inserito la priorità per i minori con disabilità fisico-motoria, intellettiva e relazionale.
È una legge molto importante, con due fasce di reddito ISEE: per famiglie fino a tre figli con 17.000 euro di reddito e superati i tre figli fino a 28.000 euro di ISEE. Credo sia una legge importante, che ci mette al fianco delle altre Regioni che l’hanno approvata fino ad ora, che darà un impulso non solo alle famiglie, ma anche a tutte quelle società sportive che attualmente svolgono un sistema nel sociale e lo fanno gratuitamente. Con questa possibilità avranno anche un recupero economico delle spese della gestione.
Non si capisce niente. Manca soltanto uno che dica “1,50 euro per i pomodori, 2,50 euro per la catalogna”. È allucinante.
Concludo dicendo che è una legge molto importante, che ci mette al pari delle altre Regioni, dà la possibilità alle famiglie e alle società sportive di stare al passo con i tempi e di dare anche uno sport di qualità ai nostri ragazzi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Leggo l’articolo 2, lettera b): non superiore a 28.000 euro se il nucleo familiare comprende quattro o più figli. Sono felice, oggettivamente, della possibilità di favorire l’incremento demografico.
Abbiamo avuto un solo emendamento al punto n. 4 dell’articolo 2.
Non essendo all’ordine del giorno la legge non abbiamo caricato gli emendamenti, che sono arrivati adesso. Però quello è l’emendamento all’articolo 2.
Possiamo passare al voto sull’articolo 1.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli. Prego.
Speaker : CAROLI.
Ringraziamo il Presidente Di Gregorio per il lavoro svolto e l’intera Commissione. Ringraziamo, come Gruppo, il Presidente Di Gregorio per aver recepito un nostro emendamento che è parte integrante della legge nella sua interezza, dando la possibilità di utilizzare quanto disciplinato all’interno della legge per i giovani, non fino a 16 anni ma fino a 18 anni.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego i colleghi però di fare silenzio, davvero non si sente niente.
Speaker : CAROLI.
La ringrazio, Presidente, per la sensibilità che ha dimostrato in Commissione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, collega Caroli.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Leoci. Prego, Presidente.
Speaker : LEOCI.
Grazie, Presidente.
Mi complimento anch’io con il collega Di Gregorio per l’attenzione, ma soprattutto per lo spirito con cui si è rivolto alle famiglie, e soprattutto a quei ragazzi che veramente ne hanno bisogno. So che il suo spirito è quello di andare ad impattare proprio su quei nuclei in cui ci sono molti giovani che non riescono ad accedere alle attività sportive per una situazione economico-sociale disagiata.
Una cosa mi premeva, già dalla scorsa volta in Commissione, è un suggerimento al collega che ha fatto un ottimo lavoro: all’articolo 2, dove si parla dei beneficiari, oggetto e limiti del contributo, per l’esperienza che mi insegna il lavoro sull’edilizia residenziale pubblica, per quanto riguarda l’accesso, consiglierei di demandare i criteri e le modalità di attuazione, senza intrappolarli all’interno di una legge, ma che siano stabiliti con una delibera di Giunta regionale successiva.
Questo è un consiglio che davvero, collega Di Gregorio, potrebbe essere un sistema tale che questa legge non rimanga fine a sé stessa, e che nel futuro possa essere man mano modificata, secondo le esigenze del contesto sociale del momento e delle difficoltà che ci sono, in modo che possano essere comprese e recepite da parte di chi deve andare ad erogare il contributo.
Perciò, porrei l’attenzione – ne parlavamo prima anche con il collega Amati – su questa possibilità. Si tratta soltanto di renderla più… Possiamo scrivere adesso un piccolo emendamento dove si rimanda alla Giunta, anche per il controllo, in modo tale che davvero venga valorizzato chi ne ha veramente bisogno.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
A quale articolo è l’emendamento?
Speaker : LEOCI.
Presidente, all’articolo 2. Naturalmente, possiamo votare l’articolo 1, perché l’articolo 1 non viene.... Al momento possiamo votare l’articolo 1 nel suo complesso.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Ha chiesto di intervenire l’assessore Amati. Prego.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Grazie, Presidente.
Parere favorevole sulla copertura. Con riferimento all’emendamento che ho visto presentato dal collega Di Gregorio ed altri, chiede di aggiungere al punto 4 dell’articolo 2 l’obbligo di frequenza, eventualmente consiglierei di introdurlo come lettera c) del comma 1 dell’articolo 2.
Con riferimento a quello che chiede - a mio parere giustamente - il collega Leoci, c’è già una riserva di atto amministrativo all’interno dell’articolo 3, che demanda ad una deliberazione della Giunta regionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, io non so che sta succedendo di là, però oggettivamente, presidente Perrini, non si capisce. Prego.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Raccogliendo le indicazioni del collega Leoci e dall’emendamento depositato, sulla base del parere favorevole per capienza del fondo per 400.000 euro, suggerisco di introdurre quale lettera c) del comma 1 dell’articolo 2 l’obbligo di frequenza ai corsi e poi c’è già nel testo una riserva di atto amministrativo nel comma 1 dell’articolo 3.
Qualora fosse approvato questo impianto con quel suggerimento di emendamento, ne deriva che la deliberazione della Giunta regionale dovrà occuparsi di regolamentare gli accessi sulla base degli ISEE, così come indicati, ma anche di prevedere delle modalità di controllo con riferimento all’obbligo di frequenza. Quindi l’unica cosa che ci sarebbe da fare è aggiungere la lettera c) al comma 1 dell’articolo 2, che è esattamente l’emendamento che è stato già depositato. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Lo fate come coordinamento? Perfetto.
I firmatari sono Di Gregorio e Caracciolo. Siete d’accordo? Invece di punto 4 diventa c). Va bene.
Allora votiamo intanto l’articolo 1.
Ha chiesto di intervenire? Prego, consigliere Leoci.
Speaker : LEOCI.
L’assessore Amati è stato chiarissimo. Io volevo soltanto togliermi un dubbio. Io parlo anche proprio sui limiti ISEE, perché, lasciando per il futuro la possibilità alla Giunta anche di andare a modificare, se eventualmente nel contesto storico ci sono dei cambiamenti, possiamo cambiarli in autonomia attraverso la Giunta e non passando per il Consiglio, andando a modificare la legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Quindi procediamo con il voto sull’articolo 1.
La votazione è aperta. Votiamo. No, colleghi, votiamo. Non eravate tutti d’accordo?
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato all’unanimità.
Adesso abbiamo l’articolo 2, ma c’è un emendamento. Quindi votiamo prima l’emendamento di cui abbiamo già parlato.
Non ho iscritti a parlare. La votazione è aperta sull’emendamento.
Votiamo, colleghi. La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Votiamo l’articolo 2. Assessore Amati, prego. No? Va bene.
La votazione è aperta. Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato all’unanimità.
Articolo 3.
Ha chiesto di intervenire sull’articolo 3? Prego, assessore Amati.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Grazie, Presidente.
Qui accoglierei il suggerimento del collega Leoci, se è d’accordo, ovviamente, il collega Leoci: dopo la parola “l’assegnazione”, “anche in deroga ai limiti ISEE, mediante avviso pubblico dei voucher previsti”. Ciò significa che la Giunta può anche, di anno in anno, modificare i limiti ISEE sulla base dell’evoluzione socioeconomica della società.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Leoci, deve preparare l’emendamento, però. Se è d’accordo, deve preparare l’emendamento.
Speaker : LEOCI.
Sono d’accordo. È stata centrata in pieno l’efficienza.
Speaker : PRESIDENTE.
Faccia l’emendamento, però.
Speaker : LEOCI.
Sì, subito.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. È pervenuto un emendamento all’articolo 3, a firma Leoci e Di Gregorio, che dopo le parole “l’assegnazione” aggiunge le parole “anche in deroga ai limiti ISEE”.
Il parere del Governo. Il parere del Governo è favorevole, assessore Amati? Ovviamente.
La votazione è aperta. Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato all’unanimità.
Passiamo adesso all’articolo 4. Non ho iscritti a parlare.
La votazione è aperta.
Articolo 3, così come emendato.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
È approvato all’unanimità.
Articolo 4.
La votazione è aperta. Votiamo. La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34. È approvato all’unanimità.
Adesso votiamo la legge nel suo complesso, come emendata.
La votazione è aperta.
Votiamo.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36. La legge è approvata all’unanimità.
Passiamo adesso al primo punto all’ordine del giorno convocato per oggi: “Modifiche all’art. 13 della legge regionale 10/2014 (Nuova disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)”.
Il numero legale è caduto sul secondo emendamento, all’articolo 3 che modifica il comma 2 dell’articolo 4, l’emendamento è ritirato.
Adesso votiamo l’articolo 2. Questa è una legge complessa, quindi è necessario che prestiate attenzione, perché c’è una serie di emendamenti e di articoli da votare, quindi adesso dobbiamo votare l’articolo 2, che modifica l’articolo 3 della legge regionale n. 10 del 2014.
Articolo 2.
La votazione è aperta.
Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37. Se non ha funzionato, va bene, però vi prego di essere attenti, perché sono 40 articoli, quindi se la vogliamo approvare...
È saltata la videata, non ho letto.
Non funzionano due voti.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
È approvato all’unanimità l’articolo 2.
Passiamo all’articolo 3.
C’è un emendamento sostitutivo dell’articolo 3. Scusate, c’è un emendamento sostitutivo dell’articolo 3, a firma Lacatena, Caracciolo, Leoci, Parchitelli. Confermato?
È lunghissimo. È sostitutivo. Se avete bisogno di riguardare la legge… La parola alla consigliera Parchitelli.
Speaker : PARCHITELLI.
Tutta la legge è stata interamente rivista dal consigliere delegato, che ha predisposto per il precedente Consiglio tutti gli emendamenti. Quindi sono tutti condivisi. Abbiamo altresì condiviso di non procedere su un solo articolo. Siamo al 3, possiamo procedere serenamente perché dobbiamo arrivare al 20. Al 20 dobbiamo ritirare. Al momento possiamo andare avanti.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo. Per il Governo? Parere favorevole. Bene.
Stiamo all’emendamento n. 3 all’articolo 4. No, l’articolo 3 non è votato. L’emendamento n. 3 è all’articolo 4, quindi prima dobbiamo votare l’articolo 3.
Sull’articolo 3 non ci sono emendamenti, vero? Non ce ne sono.
Votiamo l’articolo 3.
La votazione è aperta.
Avete detto voi che è ritirato, quindi non ci sono emendamenti.
L’emendamento n. 2 ci avete detto che è ritirato.
Questo, allora, non è ritirato.
Annulliamo la votazione, perché c’è una precisazione da fare del consigliere Leoci. Prego.
Speaker : LEOCI.
Mi scusi, Presidente, ma si è fatta un po’ di confusione tra l’articolato e gli emendamenti. Ora è stato posto in votazione quale emendamento?
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento n. 2. Dobbiamo porlo in votazione? Ci avevate detto che era ritirato. Si tratta di un emendamento che modifica il comma 2 dell’articolo 3. Va bene? Fatemi capire, però: avete bisogno di coordinarvi con il consigliere delegato Lacatena? Dobbiamo aspettarlo?
Speaker : LEOCI.
Bisogna continuare: così com’è l’ordine, non va ritirato. Gli emendamenti, così come presentati, sono da approvare; c’è stato un errore.
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento n. 2 è all’articolo 3, quindi dobbiamo votare sull’emendamento n. 2.
La votazione è aperta.
Ho annullato la votazione dell’articolo 3 perché c’è l’emendamento n. 2. Votiamo l’emendamento n. 2, poi voteremo l’articolo 3 come emendato.
Speaker : LEOCI.
Perfetto.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
Questo è interamente sostitutivo?
Votiamo l’emendamento n. 2.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 38, favorevoli 30, votanti 37, favorevoli 37, astenuti 1. È vero astenuto o c’è qualche problema? Quindi, è favorevole o astenuto? Astenuto. Nessun contrario.
L’emendamento è approvato a maggioranza.
Adesso dobbiamo approvare l’articolo 3. No, perché quello è sostitutivo, quindi non lo dobbiamo votare.
Andiamo all’articolo 4.
Ci sono emendamenti all’articolo 4? Emendamento a firma Scalera.
Su questo emendamento Scalera, parere del Governo? Chi parla per il Governo?
Prego, Stefano Lacatena. Lo stiamo vedendo.
Un attimo solo, consigliere Scalera, siccome l’emendamento n. 3 è interamente sostitutivo, il suo decade. C’è un emendamento n. 3, se votato l’emendamento n. 3, il suo decade, ovviamente se non viene votato, il suo rimane.
Prego, consigliere Scalera.
Speaker : SCALERA.
Il testo sostitutivo, rispetto alla parità di punteggio che dice? Se può esplicitare almeno quel punto...
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, forse il consigliere Lacatena può essere preciso.
Consigliere Lacatena, c’è una domanda del consigliere Scalera: cosa dice a proposito della parità di punteggio? Consigliere Lacatena, il consigliere Scalera le ha fatto una domanda. Prego.
Speaker : LACATENA.
L’emendamento è accoglibile, però va subemendato il nostro, va trasformato il tuo emendamento, è condivisibile.
Speaker : PRESIDENTE.
Oppure va aggiunto al vostro e quindi viene dopo il vostro come subemendamento.
Speaker : LACATENA.
Esatto, deve diventare un subemendamento al nostro, siamo d’accordo sulla parità di punteggio.
Speaker : PRESIDENTE.
Vuole intervenire prima? In ogni caso, deve trasformarlo in subemendamento. Prego, ha la parola.
Speaker : SCALERA.
Va bene, lo trasformo in subemendamento, quindi ritieni l’emendamento che ho fatto come subemendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo, se viene, lo trasforma. Quindi, votiamo prima il subemendamento.
Allora, mettiamo ai voti il subemendamento del consigliere Scalera. La votazione è aperta, col parere favorevole del Governo. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato all’unanimità.
Adesso passiamo all’emendamento come subemendato, il n. 3.
La votazione è aperta.
No, è che si deve precisare. Siccome si trasformano le cose, hanno il tempo di modificare la rubrica.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato all’unanimità.
Adesso abbiamo chiuso con gli emendamenti a questo articolo. Passiamo all’articolo 4. Sull’articolo 4 ci sono emendamenti? No. Allora la votazione è aperta sull’articolo 4. Abbiamo votato l’articolo 4? Articolo 5. C’è un emendamento all’articolo 5, che è l’emendamento n. 5, interamente sostitutivo.
La votazione è aperta. Ha chiesto di intervenire? Non l’abbiamo visto prima della votazione.
Sospendiamo un attimo la votazione, annulliamo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tupputi. Prego.
Speaker : TUPPUTI.
Grazie, Presidente.
All’articolo 5, punto 1, comma 1, possiamo leggere che il reddito previsto nell’articolo 3, comma 1, lettera e), è acquisito con l’ISEE ordinario del nucleo familiare. Tra l’altro, tale dichiarazione è relativa all’anno precedente del bando in corso.
Chiedo al Governo una delucidazione in merito. Il calcolo dell’ISEE viene fondamentalmente strutturato prendendo le dichiarazioni del biennio precedente alla richiesta di DSU. Di conseguenza, avendo dati di due anni precedenti non abbiamo una situazione attualizzata al momento dell’attestazione ISEE. Tra l’altro, viene preso un ISEE dell’anno precedente al bando. Di conseguenza, avremmo una situazione contestualizzata al triennio precedente.
A questa riflessione ne voglio aggiungere un’altra. Nella legge di bilancio 2025 sono stati estrapolati dal calcolo dell’ISEE i titoli di Stato, i libretti postali, i buoni fruttiferi fino a 50.000 euro. Di conseguenza, nel quadro ISP non risulterebbe la situazione patrimoniale del nucleo familiare veritiera. Perché? Perché il quadro ISP sarebbe azzerato in presenza di questi titoli.
Chiedo al Governo se non sarebbe opportuno su questo articolo prevedere un emendamento per contestualizzare e fotografare la situazione del nucleo familiare al momento del bando, altrimenti stiamo prendendo in considerazione una situazione finanziaria e patrimoniale non veritiera.
Tra l’altro, mi meraviglio del fatto che in questo articolo non sia stato previsto, così come per esempio è previsto per altre forme di assistenza sociale...
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo, consigliere Tupputi, mi scusi se la interrompo. Giusto per capirci. Mi sembra stia parlando dell’emendamento non sostitutivo, ma dell’articolo originario.
Speaker : TUPPUTI.
Io sto parlando dell’articolo.
Speaker : PRESIDENTE.
Invece c’è un emendamento sostitutivo. Lo conosce?
Speaker : TUPPUTI.
No.
Speaker : PRESIDENTE.
L’emendamento sostitutivo è pubblicato e ha un punto n. 1: “Il reddito di cui all’articolo 3, comma 1, lettera e) della presente legge è dichiarato dal richiedente accertato nelle forme di legge. Tale dichiarazione è relativa all’anno precedente il bando di concorso e riguarda ogni componente il nucleo familiare. A partire dal 1° gennaio 2027, il reddito acquisito con ISEE del nucleo familiare è disciplinato dalla delibera di Giunta regionale di cui all’articolo 3, comma 1, lettera e)”. Quindi, la sua obiezione è a questo?
Speaker : TUPPUTI.
Posso?
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : TUPPUTI.
Cambia la forma, ma non cambia la sostanza, anche con l’emendamento, perché, ripeto, quello che non attualizza la situazione patrimoniale e finanziaria è proprio l’ISEE.
Nella composizione, nella richiesta dell’attestazione ISEE vengono utilizzati redditi relativi al biennio precedente… Io non ho preparato nessun subemendamento, chiedo al Governo di preparare, se lo riterrà opportuno, un subemendamento per risolvere questo tra virgolette problema.
Tra l’altro… Presidente, posso terminare? Grazie.
Tra l’altro, le dicevo che l’INPS sta predisponendo degli algoritmi in funzione di quella che è stata la legge di bilancio di Stato…
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, già l’argomento è complesso, è impossibile seguire così: collega Pentassuglia, è davvero impossibile seguire così, perché l’argomento è complesso.
Prego.
Speaker : TUPPUTI.
Grazie.
Le dicevo che l’INPS sta predisponendo degli aggiornamenti degli algoritmi per il calcolo dell’ISEE: perché? Perché nella legge di bilancio 2025 del Governo, è stato previsto lo stralcio dei titoli di Stato, dei fondi garantiti, dei conti correnti postali fino a 50.000 euro. Per cui, il quadro ISP dell’ISEE, che è il quadro che dà la situazione patrimoniale, ossia, per renderla più semplice, fa leggere lo stato mobiliare del nucleo familiare non sarebbe più visibile attraverso la dichiarazione ISEE.
Io chiedo al Governo come superare questa problematica. Altrimenti, stiamo facendo dichiarare alla gente una situazione che potrebbe essere non veritiera. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazi a lei, consigliere Tupputi.
Prego, consigliere Lacatena.
Speaker : LACATENA.
Grazie, Presidente.
Proprio perché erano note le perplessità rispetto all’applicazione dell’ISEE tout-court, così come attualmente disciplinato, e in ragione di un confronto avevamo anche avuto con il collega Tupputi, abbiamo previsto che la delibera di Giunta disciplini la fattispecie proprio dell’ISEE ERP in ragione di indirizzi che darà la Giunta, per non incorrere nelle criticità che hai rappresentato.
La problematica che rappresenta quindi è nota, ma abbiamo deciso di rimandarla alla Giunta e in particolare agli uffici, per strutturare un modello di ISEE ERP che sia più coerente all’attività legislativa svolta dalle altre Regioni, quindi le sue criticità sono note, ma sono state rinviate alla disciplina di una delibera di Giunta che darà seguito agli obiettivi e agli indirizzi che lei ha rappresentato, quindi non ritengo necessario correggere l’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Per una breve replica, prego, consigliere Tupputi.
Speaker : TUPPUTI.
Ringrazio il consigliere Lacatena, però ritengo che questa debba essere materia di discussione del Consiglio regionale. Non sarebbe stato più opportuno prevedere, come previsto anche per altre dichiarazioni fatte per fini di assistenza sociale, la dichiarazione dell’ISEE corrente?
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
La votazione è aperta sull’emendamento 5 di pagina 5.
Votiamo.
Presidente Perrini, ha ragione, ai Capigruppo il compito di chiamare i colleghi.
Consigliere Scalera, lei è una lepre che corre. Consentiamo al consigliere Scalera di votare.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
È approvato all’unanimità. Questo era l’emendamento n. 5 all’articolo 5, interamente sostitutivo.
Possiamo andare all’articolo 6. Ci sono emendamenti sull’articolo 6? No. La votazione è aperta sull’articolo 6.
Votiamo. La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
È approvato all’unanimità.
Articolo 7. Non ci sono emendamenti. La votazione è aperta.
Votiamo. Votiamo, per cortesia. Non vi fate rincorrere, vi prego. Se non si chiamano quelli che stanno fuori è difficile. Assessore Stea, prego.
Anche perché per qualche inerzia dobbiamo sacrificare l’intera legge e l’intera giornata.
La votazione è chiusa. Presenti 25, favorevoli 25, votanti 25.
È approvato all’unanimità.
Articolo 8. C’è un emendamento. È un emendamento sostitutivo, l’emendamento n. 6.
La votazione è aperta.
Caracciolo si sposta a un tasto che funziona.
La votazione è chiusa.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
È approvato all’unanimità.
È un emendamento sostitutivo, quindi l’articolo 8 è approvato.
Articolo 9.
All’articolo 9 c’è un emendamento sostitutivo, il n. 7.
La votazione è aperta.
Colleghi, sospendiamo un attimo e ascoltiamoci. Stiamo votando. Dobbiamo stare seduti e votare, perché non si capisce niente. C’è un chiasso infernale Per favore, votiamo.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 25, votanti 25, favorevoli 25.
È approvato all’unanimità.
Era l’articolo 9. Con l’emendamento sostitutivo, quindi, risulta approvato.
Adesso c’è un altro emendamento sostitutivo dell’articolo 10. L’emendamento è il n. 8.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
È approvato all’unanimità.
Dobbiamo votare l’articolo 11.
Sull’articolo 11 non ci sono emendamenti. Possiamo votarlo.
Articolo 11.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, favorevoli 29.
È approvato all’unanimità.
Articolo 12.
Sull’articolo 12 c’è un emendamento sostitutivo, emendamento n. 9.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato all’unanimità.
Articolo 13.
C’è un emendamento sostitutivo, il n. 10.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato all’unanimità.
Articolo 14.
Non ci sono emendamenti. Possiamo votare.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
È approvato all’unanimità.
Articolo 15.
La votazione è aperta. Non ci sono emendamenti.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
È approvato all’unanimità.
All’articolo 16 c’è un emendamento sostitutivo integralmente.
La votazione è aperta sull’emendamento 11.
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
È approvato all’unanimità. C’è un emendamento presentato da Gabellone, che è decaduto, il n. 19.
C’è un emendamento firmato da tutta l’opposizione all’articolo 17, che abroga l’articolo 17.
Parere del Governo.
Prego, consigliere Lacatena.
Speaker : LACATENA.
Non so il subemendamento a cosa sia, però è evidente l’intendimento che avevamo già raggiunto, che era quello di abrogare totalmente l’articolo 17, che introduceva la famosa sanatoria.
Voglio specificare che l’articolo 17, che è riportato all’interno dell’articolato, non è il frutto della valutazione del Governo, è il frutto della valutazione che era stata fatta in sede di sotto-Commissione e Commissione. Il Governo e il sottoscritto non hanno mai presentato alcun emendamento sulla vicenda della sanatoria, malgrado sia stata raggiunta all’interno del tavolo tecnico un’intesa, perché, come il Presidente Emiliano ha indicato nell’ultimo Consiglio regionale in cui abbiamo parlato di questo tema, o c’era l’intesa di tutte le forze politiche o l’argomento doveva essere l’abrogazione.
Secondo me, il subemendamento è inconferente, perché dovremmo soltanto votare contro all’articolo 17, perché è un subemendamento a nulla, quindi il subemendamento andrebbe ritirato il subemendamento e dovremmo votare contro l’articolo 17. Non so se sono stato chiaro, bisognerebbe ritirare il subemendamento e votare contro l’articolo 17. Siamo d’accordo?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, però il ritiro deve essere da parte dei proponenti. Se lo ritirate, ci deve essere una dichiarazione, è a firma Perrini, Dell’Erba, Tupputi, Scatigna.
Colleghi, al microfono.
Quello che è definito subemendamento sostitutivo è l’emendamento n. 12, che riguarda l’articolo 17. È ritirato. Quello di Scalera, perché avevamo detto che decade. Dov’è Scalera? Perfetto. No, non è stato ritirato l’articolo 17. Sull’articolo 17 dobbiamo votare, ma voteremo contro. Quindi lo vuole ritirare? Lo ritira. Scalera, ritirato.
Adesso votiamo sull’articolo 17. Tutti contrari.
La votazione è aperta. Riguarda l’occupazione e cessione illegale degli alloggi.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, contrari 35.
Si può dire respinto all’unanimità? Con il voto contrario del Presidente Piemontese. Respinto l’articolo 17.
Adesso andiamo all’articolo 18. Ci sono emendamenti all’articolo 18? No.
Articolo 18. La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti? No. Votiamo. Presidente, non hai votato.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato all’unanimità.
Articolo 19. C’è un emendamento interamente sostitutivo, che è l’emendamento n. 13. La votazione è aperta. Votiamo. La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
È approvato all’unanimità.
Adesso dobbiamo passare all’articolo 20.
Non ci sono emendamenti.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato all’unanimità.
Articolo 21.
C’è un emendamento sostitutivo all’articolo 21.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
È approvato all’unanimità.
Articolo 22.
Non ci sono emendamenti.
Possiamo procedere.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato all’unanimità.
Articolo 23.
La votazione è aperta.
Non ci sono emendamenti, ovviamente.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato all’unanimità.
Articolo 24.
La votazione è aperta.
Non ci sono emendamenti.
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
È approvato all’unanimità.
Articolo 25.
Non ci sono emendamenti.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato all’unanimità.
Articolo 26
C’è un emendamento sostitutivo.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
È approvato all’unanimità.
Articolo 27.
Non ci sono emendamenti. Possiamo votare.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
È approvato all’unanimità.
Articolo 28.
C’è un emendamento interamente sostitutivo. Prego, votiamo l’articolo 28, poi l’emendamento. Emendamento sostitutivo dell’articolo 28.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato all’unanimità.
C’è l’emendamento n. 17, ritirato dal consigliere De Leonardis.
Adesso non ci sono emendamenti per un po’ di articoli, quindi andiamo al 29.
Articolo 29.
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29: è approvato all’unanimità.
Articolo 30.
La votazione è aperta. Un attimo, ha chiesto di intervenire il consigliere Leoci. Prego.
Speaker : LEOCI.
All’articolo 29 non so se sia stato rilevato il mio voto dai sistemi elettronici.
Speaker : PRESIDENTE.
C’è il voto del consigliere Leoci sull’articolo 29? No. Come vota? Voto favorevole. Dobbiamo aggiungerlo. Grazie.
Adesso votiamo sull’articolo 30.
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Consigliere Tutolo, non c’è il voto, dobbiamo aggiungerlo.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34: approvato all’unanimità.
Mi pare che fosse l’ultimo articolo.
Un attimo solo, abbiamo trovato un emendamento sfuso, se è possibile coniare questo nuovo termine, un emendamento all’articolo 43, che non esiste.
Ci sono due emendamenti aggiuntivi al testo di legge sempre dal Governo.
Emendamento n. 18, aggiuntivo. La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
È approvato all’unanimità.
Emendamento n. 20, aggiuntivo. La votazione è aperta. Evidentemente sta avendo qualche problema.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 29, favorevoli 29.
È approvato all’unanimità. Dobbiamo aggiungere il voto di Tutolo, favorevole.
Adesso approviamo la legge nel suo complesso. Abbiamo finito con questa legge. La votazione è aperta. Votiamo, colleghi.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
È approvata all’unanimità.
Adesso passiamo all’altro punto all’ordine del giorno. Assessore Delli Noci, ha chiesto di intervenire? Ha chiesto di intervenire sul CORECOM.
Per il CORECOM, ha chiesto di intervenire il presidente Campo.
Speaker : CAMPO.
Presidente, dobbiamo chiaramente procedere alla votazione perché è quasi in scadenza di mandato l’organismo. Quindi, ha fatto in proroga praticamente un altro mandato, ed è indispensabile oggi procedere.
Abbiamo ascoltato tutti i Gruppi. Si è fatta una discussione anche molto articolata in Commissione e ho recepito le proposte che sto per rimettervi.
Le proposte che sono pervenute sono quelle di ‒ chiedo conforto al collega Perrini, perché non riesco a leggere ‒ Lauriola Michele Natale. No? Quale era, scusami? Soccorrimi. Giuseppe Pace e Cirillo Marigea; per la maggioranza Bordo Michele, Annarita Gallo e Felice Blasi.
Il collega Tutolo in Commissione aveva posto un tema di ammissibilità della candidatura di Blasi. L’Ufficio di Presidenza, anzi la struttura tecnica ha ritenuto ammissibile la candidatura. Chi la vuole votare la vota.
Queste sono le proposte pervenute, collega Tutolo.
Per la Presidenza, che è un’altra votazione, la proposta della maggioranza è Bordo.
Adesso dobbiamo procedere alla votazione dei componenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo soltanto, chiedo scusa, Presidente Pagliaro. Illustro le modalità di voto, così valgono per tutti.
A norma dell’articolo 3 della legge regionale 28 febbraio 2000, n. 3, il Comitato regionale per le comunicazioni è composto da cinque membri eletti dal Consiglio regionale a votazione segreta, con voto limitato a due nomi. Ciascun consigliere, cioè, può esprimere due preferenze. In caso di parità, risulta eletto il più anziano di età.
Immediatamente dopo l’elezione dei componenti del Comitato, il Consiglio procede, sempre con voto segreto, all’elezione tra di loro del Presidente del Comitato. Risulta eletto Presidente colui che riporta il maggior numero di voti. In caso di parità, resta eletto il più anziano di età.
È chiaro per tutti? Quindi, ciascun consigliere può esprimere due preferenze.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Arriviamo finalmente ad affrontare il rinnovo delle cariche CORECOM, su cui è calato il silenzio da ottobre 2023.
Speaker : PRESIDENTE.
Aspetti un attimo, Presidente Pagliaro. Scusate, se fate silenzio, ripeto le modalità di voto.
Si devono fare due votazioni, nella prima votazione si nominano i componenti e si possono esprimere due preferenze, nella seconda votazione si vota il Presidente tra i componenti votati, quindi adesso con la prima scheda ciascun Consigliere può esprimere due preferenze.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Arriviamo finalmente ad affrontare il rinnovo delle cariche Corecom, su cui è calato il silenzio da ottobre 2023, quando la lista dei 15 candidati selezionati fu sottoposta all’esame della Commissione referente e per la terza volta rimandata alla Segreteria Generale per essere riesaminata.
Gli intoppi per il rinnovo sono stati di natura politica e non tecnica, e intanto sono passati ben 15 mesi. Il mandato dei Consiglieri in carica, scaduto a fine 2022, si è trascinato per oltre due anni, caso unico in Italia, uno stallo politico, perché il CORECOM è stato inteso come strumento per fare politica e creare o consolidare il consenso di chi governa questa Regione e dei media amici, ed è proprio questo il nodo.
Il Comitato regionale per le comunicazioni è chiamato a garantire pluralità e imparzialità, ma non sempre in questi anni è stato all’altezza di questo compito, anzi ci sono esempi documentati e lampanti di doppiopesismo e valutazioni viziate da pregiudizio e schieramento politico e ideologico, e mi auguro davvero che i nuovi eletti sentano il peso del proprio ruolo di garanzia e lo svolgano con coscienza e onestà intellettuale.
Il pluralismo dell’informazione deve assicurare la necessaria presenza di voci diverse per contribuire a formare un’opinione pubblica consapevole e matura, quindi basta con la visione strabica, ad un occhio solo rivolto a Sinistra, del CORECOM.
I nuovi eletti abbiano come faro la sentenza del 1993, in cui la Corte Costituzionale ha definito il diritto all’informazione garantito dall’articolo 21 della Costituzione, un diritto che deve essere caratterizzato dal pluralismo delle fonti cui attingere conoscenze e notizie, in modo tale che il cittadino possa essere messo in condizione di compiere le sue valutazioni avendo presenti punti di vista differenti e orientamenti culturali contrastanti.
In riferimento agli organi culturali è cruciale. La visione del CORECOM deve essere allargata, spogliata di orientamenti personali e, soprattutto, da opinioni politiche e sindacali. Mi auguro davvero che da oggi cominci una stagione nuova del CORECOM, che possa recuperare ed esercitare appieno il ruolo di garanzia del pluralismo delle comunicazioni in questa regione, senza intenti punitivi preconcetti, rispettando e dando spazio alle opinioni di tutti.
Per il centrodestra i nostri candidati sono Giuseppe Pace e Marigea Cirillo, candidato presidente per il centrodestra Giuseppe Pace. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, presidente Pagliaro. Ha chiesto di intervenire il presidente Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente. Io volevo ribadire quello che il collega Campo ha anticipato a nome mio. Quando ero presidente della II Commissione, in fase di trattazione, sollevai la incompatibilità non di alcuni nomi, ma rispetto a quelli che erano i ruoli già svolti. Infatti l’articolo 3 della legge regionale 28 febbraio 2000, la n. 3, al comma 5 recita questo: “i componenti del Comitato restano in carica cinque anni a decorrere dalla data di insediamento dell’intero Comitato, sono rieleggibili una sola volta ed esercitano le proprie funzioni fino all’insediamento del Comitato subentrante”.
Quindi, a norma di questo articolo, chi ha ricoperto quel ruolo per già due volte, due mandati è incompatibile, risulta incompatibile, e mi pare che tra le designazioni fatte ci sia qualcuno che ha questa caratteristica. A supporto di quello che dico, io vi posso leggere una sentenza della Suprema Corte di Cassazione a Sezioni unite civili, che tratta una materia uguale a questa e che specifica una cosa banale, semplice. Dice che la regola dell’ineleggibilità originaria dei consiglieri che abbiano già svolto due mandati va interpretata in conformità alle linee ermeneutiche già adottate in altre materie elettorali o ad esse equiparabili, nel senso che è entrata in vigore una norma che pone quale requisito di eleggibilità l’assenza di esiti, o conseguenze di condotte, o di fatti verificatisi, anche solo parzialmente in precedenza, in difetto di espressa chiara norma in contrario, il requisito deve sussistere pure in riferimento a quei fatti o a quelle condotte già verificatesi in tempo anteriore, così pure prima dell’entrata in vigore delle norme che li assumevano a presupposti ostativi all’eleggibilità”.
Quindi, la Corte di cassazione a Sezioni unite (parte della sezione civile) ha statuito che l’ineleggibilità va interpretata in questa direzione. Il Consiglio quindi deve essere a conoscenza della possibilità che magari un domani questo esito che si va a determinare, può essere sicuramente impugnato da qualcuno, e magari, dopo tanto ritardo nell’approvare questo benedetto organismo, inficiamo il voto, perché – ripeto, ribadisco – è chiaramente incompatibile chi ha già svolto quel ruolo per due volte, e lo ha stabilito una sentenza della Cassazione a Sezioni unite.
Più di tanto, io non vi so dire. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Tutolo.
C’è stato sul punto il parere della struttura. Passo la parola al Presidente Galante.
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente.
Il Movimento 5 Stelle indica i nomi di Pace e Cirillo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Procediamo con l’appello.
(Segue la votazione)
(Segue lo scrutinio)
Speaker : CERA, consigliere segretario.
Diamo i risultati della votazione: Giuseppe Scarcia 1
Leonardo Angelini 0
Lorena Saracino 0
Francesco Di Chio 0
Michele Natale Lauriola 0
Giuseppe Pace 14
Marigea Cirillo 23
Maria Lopez 0
Elena Pinto 3
Angela Mazzia 0
Michele Bordo 16
Maria Teresa Amoruso 6
Felice Blasi 4
Giacomo D’Achille 2
Anna Rita Gallo 12.
Vengono eletti: Cirillo, Bordo, Pace, Gallo, Amoruso.
Speaker : PRESIDENTE.
Passiamo all’altra votazione.
Dobbiamo passare adesso, con voto segreto, all’elezione del Presidente del Comitato. Si esprime una sola preferenza. Se andate ciascuno al proprio posto, possiamo passare all’altra votazione.
Speaker : CERA, consigliere segretario.
Per completezza di informazioni: hanno votato 44 consiglieri, schede bianche zero, schede nulle 2, voti espressi:
Scarcia 1
Pace 14
Cirillo 23
Pinto 3
Bordo 16
Amoruso 6
Blasi 4
D’Achille 2
Gallo 12
Sono stati eletti: Cirillo, Bordo, Pace, Gallo, Amoruso.
Speaker : PRESIDENTE.
Possiamo procedere all’appello, collega Clemente.
Speaker : CLEMENTE.
Colleghi, un attimo di attenzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Rispondiamo all’appello prima che ci siano schede nulle, attenzione a depositare una sola scheda con una sola preferenza.
(Segue la votazione)
Speaker : CERA, consigliere segretario.
Schede bianche 1
Schede nulle 1
Giuseppe Pace 14
Cirillo 6
Michele Bordo 22
Viene eletto Michele Bordo.
Speaker : PRESIDENTE.
Riprendiamo posto colleghi e intanto facciamo gli auguri a tutti gli eletti al CORECOM, a Giuseppe Pace, a Marigea Cirillo, a Maria Teresa Amoruso, a Gallo e a Michele Bordo in particolare in quanto Presidente. Buon lavoro.
Procediamo con l’altro punto all’ordine del giorno: “Misure di promozione in materia di innovazione aperta”.
Riprendiamo posto, cortesemente, possiamo cominciare.
Procediamo con il disegno di legge n. 3 all’ordine del giorno di oggi, relatore Francesco Paolicelli.
Prego.
Speaker : PAOLICELLI.
Presidente, la diamo per letta.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Adesso partiamo dall’articolo 1.
Sull’articolo 1 non ci sono emendamenti.
Articolo 1.
La votazione è aperta.
La tastiera del consigliere Tutolo non funziona, quindi voto favorevole.
La votazione è chiusa.
Presenti 23, votanti 23, favorevoli 23.
Il numero legale non c’è, quindi il Consiglio si aggiorna tra un’ora. Sarà sull’emergenza idrica e l’11 marzo sui Consorzi.
Colleghi, diamo atto che non c’è il numero legale. A dire la verità, siamo soltanto io e il collega De Leonardis, insieme alla Segretaria generale e agli uffici.
La seduta è tolta.