Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutte e a tutti, care colleghe e cari colleghi.
Diamo inizio alla seduta.
Diamo per letto ed approvato il processo verbale della seduta di martedì 17 e mercoledì 18 dicembre 2024, interamente pubblicati sul nostro portale.
Non ci sono interventi.
Hanno chiesto congedo i colleghi Delli Noci, Emiliano, Leo, Cera e Metallo.
Comunicazioni al Consiglio.
L’Ufficio di Presidenza, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento interno del Consiglio regionale della Puglia, comunica di aver dato seguito alle istanze della consigliera Antonella Laricchia del 20 e 21 dicembre ultimo scorso, acquisito il parere della Segretaria generale, con deliberazione n. 288 del 23 dicembre 2024.
Per l’effetto è stato rettificato l’errore formale della sola proclamazione del risultato della votazione dell’emendamento n. 111, che aveva ottenuto la maggioranza dei voti validi.
Lo stesso è stato inserito all’interno dell’articolato della legge regionale contenente “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2025 e bilancio pluriennale 2025-2027 della Regione Puglia. Legge di stabilità regionale 2025”. Della deliberazione suddetta è fatta menzione all’interno del verbale delle sedute consiliari del 17 e 18 dicembre 2024, pubblicato, e nella relativa deliberazione, anch’essa pubblicata.
Si comunica, altresì, a questo Consiglio che la Corte costituzionale, in data 20 gennaio 2025, ha ritenuto inammissibile il quesito referendario sulla legge n. 86/2024, come risultante dalla sua sentenza n. 192/2024.
Si rende noto, altresì, che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 23 gennaio 2025, ha deliberato di impugnare la legge regionale 21 novembre 2024 n. 30 “Tutela della retribuzione minima salariale nei contratti della Regione Puglia” e la legge regionale 30 novembre 2024 n. 11 “Disposizioni di carattere finanziario diverse. Variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2024 e pluriennale 2024-2026” relativamente alle disposizioni di cui all’articolo 21, procedure di gara, e 26, istituzione delle RSA San Nicandro Garganico e Troia.
Passo la parola al collega Vicepresidente De Leonardis per l’assegnazione alle Commissioni.
Prego.
Speaker : DE LEONARDIS.
Alla I Commissione è stato assegnato il disegno di legge n. 260 del 16/12/2024 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 261 del 16/12/2024 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 262 del 16/12/2024 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 263 del 23/12/2024 “Riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 264 del 23/12/2024 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 265 del 23/12/2024 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 266 del 23/12/2024 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 267 del 30/12/2024 “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 268 del 30/12/2024 “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73 del debito fuori bilancio”.
Alla II Commissione è stata presentata la proposta di legge a firma del consigliere Cera “Modifica e integrazione della legge regionale 2 novembre 2011 n. 29 – Semplificazione e qualità della normazione”; la deliberazione della Giunta regionale n. 1855 del 23 dicembre 2024 “Disciplina del procedimento legislativo e regolamentare di iniziativa del Governo regionale. Approvazione nuovo Regolamento interno della Giunta regionale”; la deliberazione della Giunta regionale n. 8 del 10 gennaio 2025 “Approvazione schema del Regolamento regionale disciplinante l’istituzione, composizione e funzionamento del Nucleo ispettivo regionale in attuazione della legge regionale 16 ottobre 2024 n. 26”.
Alla Commissione III è stata assegnata la deliberazione della Giunta regionale n. 1882 del 23 dicembre 2024 “Approvazione Regolamento ‘Definizione dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici per l’autorizzazione all’esercizio e all’accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie deputate all’erogazione dei servizi di Pma’”.
Alla Commissione VI è stata assegnata la proposta di legge a firma dei consiglieri Parchitelli e Leo “Norme per la promozione e sviluppo della cooperazione”.
Sono state presentate le seguenti interrogazioni a risposta scritta: De Leonardis “Avviso di mobilità interna ordinaria volontaria a domanda presso l’ospedale di Manfredonia per operatore sociosanitario categoria BS, ai sensi dell’articolo 6 del regolamento approvato con deliberazione del direttore generale della ASL Foggia n. 218 del 21.02.2015”; interrogazione del consigliere Splendido in relazione a “Chiarimenti sull’esclusione dell’esercito dall’accordo di concessione delle tariffe agevolate per il trasporto pubblico locale”.
Sono state presentate le seguenti mozioni: mozione Pagliaro “Costituzione società Aeroporti del Salento”; mozione Pagliaro “Continuità territoriale Aeroporto del Salento cofinanziamento di Regione e Aeroporti di Puglia”; mozione Parchitelli e Campo “Sostegno all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro per gli operatori di call center”; mozione Perrini, Caroli, De Leonardis, Basile, Scatigna, Spina “Sostegno ai lavoratori impiegati nel settore dei call center”; mozione Parchitelli, Campo, Capone, Bruno, Caracciolo, Di Gregorio, Paolicelli, Lopalco, Metallo, Mazzarano “Parto in anonimato e sicurezza per la gestante e il nascituro”; mozione Barone, Galante, Casili, Di Bari “Implementazione dei servizi assistenziali di odontoiatria in favore delle persone affette da disabilità”; mozione Stellato “Rinnovo contratto Assocontact per i lavoratori dei call center”.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie al collega Giannicola De Leonardis.
In premessa del Consiglio, voglio insieme a voi ricordare che sono passati ottant’anni dalla liberazione del campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz, lì dove è stata scritta una delle pagine più nere della storia dell’umanità.
È nostro dovere non dimenticare, è nostro dovere raccontare anche ai giovani quello che è stato. È stato un abominio, ma la storia dell’uomo racconta di un cammino rischioso, perché ancora oggi si manifestano forme pericolose di antisemitismo. Basta vedere gli insulti, gli attacchi e le ignobili offese social alla senatrice Liliana Segre, e non solo a lei.
Dobbiamo condannare senza se e senza ma. Bisogna chiamare con il proprio nome i responsabili, perché generalizzare non fa che sminuire una delle più grandi barbarie che ha potuto compiere l’essere umano e si fa un grande torto alle migliaia di vittime.
C’è stato un momento in cui l’Italia è stata complice di tutto questo. Ma in questi nostri giorni abbiamo il dovere di riflettere senza ipocrisia. Ce lo dicono i racconti che arrivano da Gaza, dall’Ucraina e dai luoghi in cui la guerra sta massacrando il senso dell’umanità. E non è solo questo, perché un sentimento di sgomento arriva davanti alle immagini di uomini in catene, navi, slogan su deportazioni. Questo è il nostro tempo e chi tace è responsabile. Il silenzio diventa correità.
In questi anni però – ed è per questo che ho voluto introdurre con questo intervento – il nostro Consiglio regionale ha sostenuto la formazione dei giovani sul rispetto, sui diritti, sulle libertà, è stato accanto alla straordinaria esperienza del Treno della memoria che ha coinvolto migliaia di ragazzi e ragazze, tante scuole. Allora, care colleghe, cari colleghi, l’appello è a non fermarci, a continuare non solo a riflettere, ma a dare l’esempio di rispetto, di collaborazione e di pace, che sono poi affermazioni tutte collegate.
Vi ringrazio anche per la cortese sollecitudine che vorrete avere, ciascuno nella sua terra, rispetto agli incontri che sono finalizzati proprio alla formazione su questo tema.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Perrini. Prego, ne ha facoltà. Sempre in premessa del Consiglio, vero? Prego.
Speaker : PERRINI.
Cara Presidente, noi abbiamo fatto una riunione di capigruppo alcune settimane fa dove abbiamo definito...
Speaker : PRESIDENTE.
Non si sente bene, Presidente.
Speaker : PERRINI.
Alcune settimane fa, dopo le feste di Natale e Capodanno, abbiamo fatto una riunione per concordare l’anno nuovo come dovevamo lavorare. Si è parlato di portare in Consiglio regionale le mozioni e le interrogazioni. Abbiamo fatto questa riunione dei Capigruppo e si sono definite anche le mozioni da portare. Per noi le mozioni sono importanti. Il nostro lavoro è quello di ascoltare tutti i giorni la gente. Abbiamo concordato anche il tipo di mozioni da portare e gli argomenti, perché si è detto che tutto il Consiglio regionale doveva essere presente e portare ognuno il proprio contributo.
Oggi, come vede, Presidente, non c’è quasi nessuno. L’opposizione è tutta presente, perché io voglio che si veda la presenza dei consiglieri regionali, perché così non si può andare avanti. Noi avevamo mozioni importanti. Tranne il Presidente Emiliano, che sappiamo avere problemi di salute, se oggi è stato convocato il Consiglio regionale è perché avevamo oggi la presenza di tutti i consiglieri regionali.
Come si fa a portare degli argomenti, delle mozioni in queste condizioni? Adesso chiederemo la verifica del numero legale, per verificare se possiamo andare avanti, perché sono mozioni che riguardano tutta la Regione. Non sono mozioni che rappresentano Fratelli d’Italia per fare pubblicità politica. Sono argomenti importanti. Abbiamo una mozione del Gruppo della Lega, di Giacomo Conserva, abbiamo quella di Forza Italia, di Tutolo, di Pagliaro, di Stellato, del Movimento 5 Stelle, a prima firma Cristian Casili. Abbiamo le interrogazioni.
È umiliante andare avanti con questo Consiglio regionale. Che facciamo? Ce la suoniamo e ce la cantiamo noi? I numeri non ci sono neanche per poter portare avanti questo Consiglio regionale. Tutta la stampa e tutti i presenti devono capire come si sta andando avanti in questa legislatura. Lo vediamo da questo Consiglio regionale.
Presidente Capone, io un giorno mi prenderò tutte le presenze dei consiglieri regionali. Noi siamo sempre qua. Spesso ad alcune leggi vostre, anche se abbiamo votato contrario, eravamo presenti.
Per cortesia, voglio capire quali sono le motivazioni. Abbiamo aspettato fino al 27-28 gennaio per venire in Consiglio regionale e discutere di questa mozione. Il risultato è che l’opposizione è tutta presente, e lo potete vedere, siamo qua, e da quella parte, dai banchi della maggioranza... Ci sono anche temi importanti sui quali qualche assessore ci deve rispondere. Se abbiamo convocato questo Consiglio è perché lei stessa ci ha detto che alcuni assessori mancavano, ma alcuni assessori dovevano essere presenti. Io, tranne due, ne vedo assente l’80 per cento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Perrini.
Prego.
Speaker : PERRINI.
Se le Commissioni speciali le dobbiamo fare, non aspettiamo il 30 agosto, perché non serve più. Oggi dobbiamo chiudere ‒ se non oggi, domani ‒ perché non si può più andare avanti. Se oggi ci sono i numeri facciamolo oggi. Noi abbiamo la Commissione speciale sull’acqua e sulla Xylella, e sappiamo le problematiche che abbiamo sulla Xylella. Siamo arrivati a gennaio, ma ne parliamo da agosto dell’anno scorso.
Speaker : PRESIDENTE.
Sul primo punto da lei osservato non posso darle torto. Ha riferito quello che è successo in Conferenza dei Capigruppo, il modo in cui abbiamo programmato il Consiglio. Sono amareggiata quanto lei.
Per quanto riguarda, invece, il secondo punto, oggi parte la convocazione. La facciamo la prossima settimana e insediamo entrambe le Commissioni. Va bene? Le insediamo entrambe. È evidente che abbiamo avuto le designazioni la settimana scorsa, quindi il tempo di invitarvi.
Dobbiamo anche procedere all’elezione del Corecom. Però l’elezione del Corecom la facciamo il giorno che abbiamo previsto per il Consiglio, che è il 13. L’elezione del Corecom si fa nel Consiglio regionale, non si fa separato dal Consiglio. Non è come le altre Commissioni.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalera. Ne ha facoltà.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
È ovvio che il rispetto istituzionale deve venire un po’ da tutte le parti, Presidente. Rispetto dei consiglieri è, quando si convoca un Consiglio, almeno essere presenti, visto che questo era un Consiglio che era stato destinato già da tanto tempo, quindi tutti sapevamo che oggi si sarebbe tenuta la seduta del Consiglio.
Presidente, volevo intervenire sull’ordine dei lavori, rifacendomi ovviamente all’articolo 45 del Regolamento del Consiglio regionale, in riferimento a un fatto accaduto a Grottaglie. Sento il bisogno di evidenziare questo caso accaduto mercoledì 22 gennaio ultimo scorso, appunto nel Comune di Grottaglie, che ha visto protagonisti due poliziotti del locale commissariato, che hanno soccorso un’anziana signora dandole conforto e sostegno, dopo essere stati allertati dal figlio della donna vittima di un incidente domestico. Intervenuti immediatamente, si sono preoccupati di portare il primo soccorso alla vittima, ancora in forte stato di shock, in attesa del personale medico del 118, che era già stato tempestivamente allertato.
Dopo i primi concitati e comprensibili momenti di panico, anche i familiari sono stati rassicurati. L’arrivo del personale del 118 ha completato la tempestiva opera dei due poliziotti e risolto nel migliore dei modi l’incidente domestico. Un atto del genere riveste una grande importanza sia per il gesto compiuto dai due agenti della squadra mobile, sia anche in un momento nel quale, come sta accadendo, purtroppo, in Italia vi è da parte di molti la cattiva abitudine di sparare contro ogni servitore dello Stato, che siano carabinieri, poliziotti o finanzieri, che compiono quotidianamente, con enormi sacrifici, il loro dovere, quasi siano proprio loro i responsabili del caos, dei disordini, delle violenze, del teppismo che in ogni parte d’Italia si stanno registrando mettendo i cittadini in condizione di non poter godere più delle loro libertà a causa di quegli atti di cui abbiamo parlato.
Per questo, caro Presidente, voglio evidenziare il caso di quei due ragazzi che hanno fatto parlare di sé come fanno tanti altri come loro nel nostro Paese per esprimere il mio ringraziamento e mi auguro dell’intero Consiglio e del Governo regionale nei loro confronti, inviando, se si è d’accordo, una nota al dottor Sinigaglia, Questore di Taranto.
Grazie per l’ascolto, Presidente. Grazie per avermi dato la parola. Spero che al dottor Senigaglia si mandi subito questa nota per dire quello che quotidianamente fanno i poliziotti, la Guardia di Finanza e Carabinieri, ma nel caso specifico i due poliziotti che hanno salvato questa anziana signora.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Faremo tesoro della sua proposta.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Tutolo. Sempre nelle premesse del Consiglio, immagino. O interviene su un punto specifico?
Speaker : TUTOLO.
Le spiego. Sulla comunicazione che ha fatto, che il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare la legge sulla retribuzione minima.
È chiaro che bisogna adesso aspettare l’esito della Corte costituzionale, che spero che anche questa volta possa sconfessare la impugnativa del Ministero. Però, io credo che sia importante da parte nostra, che siamo quelli che abbiamo deciso, alla unanimità, di approvare quella legge, di fare in modo che quella legge, che nel frattempo è vigente, è legge, perché la impugnativa non significa nulla, venga applicata. Poi vediamo cosa decide la Corte costituzionale. Ci saranno delle precise responsabilità, poi, su chi dovrà dire che quelle persone non meritano un trattamento economico dignitoso, perché di questo stiamo parlando.
Il Ministro che ha proposto l’impugnativa, se non sbaglio il Ministro Calderoli, quello dell’autonomia differenziata, ha detto che ognuno dovrebbe, nelle proprie regioni, fare... Ci sta dicendo che non possiamo dare una paga dignitosa a dei nostri dipendenti, ma quei soldi li possiamo comunque spendere in cose anche superflue. Ne abbiamo di casi in cui li abbiamo e li spendiamo in maniera superflua.
Credo che noi tutti dobbiamo proseguire su quella strada, se ci crediamo veramente. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Stiamo parlando di dignità di persone che svolgono un servizio importante per questa regione.
Le chiedo, Presidente, insieme a tutti quanti noi, di usare tutto il peso politico che abbiamo per far sì che questa cosa qua si applichi immediatamente. Poi ognuno si assumerà la propria responsabilità. A me sembra inverosimile, come inverosimili ‒ mi sono state girate, e lo ringrazio, dall’ufficio legislativo della Regione ‒ sono alcune osservazioni sulla legge dello psiconcologo. Quello che mi ha messo veramente tristezza, tanta tristezza addosso, sa cos’è? È che ci dice che siccome noi siamo in Piano di rientro non possiamo finanziare quella roba che è un extra LEA. A me sembra pazzesca questa cosa. Noi possiamo spendere i soldi in Regione Puglia per le cose più disparate, per le cose meno utili, magari, o di dubbia utilità, ma non possiamo assicurare il sostegno psicologico ai malati oncologici. Va rivista assolutamente quella norma che prevede una roba del genere, quella sul Piano di rientro.
Io trovo difficile anche da spiegare alle persone che noi non possiamo finanziare questa roba qua. Quando poi vedono cosa ci facciamo con i soldi, dicono: ma veramente esiste una roba del genere? Ora vediamo se impugneranno pure quella, nonostante la Conferenza Stato-Regioni abbia detto che bisogna fare, che c’è una proposta di legge in Parlamento, la comunità scientifica tutta quanta, unanimemente, ritiene che quella figura è ormai essenziale e fondamentale per la cura del malato oncologico, viene impugnata quella legge. Magari questo determinerà anche una mobilità verso altre regioni dei nostri malati oncologici, perché questo tipo di offerta da altre parti la danno e andrà ad aggravare anche la bilancia dal punto di vista della mobilità.
A me sembra veramente pazzesco. Non so se bisogna fare una mozione, coinvolgere le altre Regioni che stanno nella stessa nostra condizione, per far capire che quella legge sul rientro della spesa sanitaria probabilmente va modificata, almeno in queste parti, dove non si può impedire a noi di dare una cura migliore a un paziente. Mi pare una ottusità burocratica questa, non qualcosa di sensato.
Invito tutti a fare una riflessione. Non si può trascurare una roba del genere.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Tutolo.
Condividendo la gran parte delle cose che ho detto, anche con riferimento agli extra LEA, e sottolineando il fatto che in alcune circostanze la Regione ha anticipato quelle attività che poi sono state considerate negli ultimi provvedimenti di fine anno dal Governo come LEA, le assicuro che faremo tutto quello che possiamo sia chiedendo alla Regione, quindi al Presidente della Regione, di costituirsi nel giudizio che riguarda la retribuzione minima, conformemente alla disposizione approvata qui in Consiglio e anche con riferimento allo psiconcologo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Stellato. Prego, Presidente.
Speaker : STELLATO.
Grazie, Presidente. Intervengo per una mozione d’ordine.
Presidente, rispetto ai lavori dell’ultima Conferenza dei Capigruppo, c’è stato un elemento significativo di novità. In particolare, in data 3 febbraio a Roma, ma su tutto il territorio nazionale, si svolgerà, a cura delle organizzazioni sindacali...
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, richiamo soprattutto l’attenzione dei Capigruppo, perché in Conferenza dei Capigruppo abbiamo discusso di questo tema, dei call center in particolare, degli operatori dei call center.
Speaker : STELLATO.
Lo spiego.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Presidente Stellato.
Speaker : STELLATO.
L’elemento di novità è che il 3 febbraio ci sarà uno sciopero nazionale di settore che vedrà coinvolti gli operatori dei call center. Qual è la sostanza dell’argomento? È stato sottoscritto un contratto, da parte di una sola sigla sindacale con Assocontact. Questo, a dire delle organizzazioni sindacali, rischia di avere ripercussioni negative su tutti gli operatori dei call center, in particolare vedrebbero interessate anche le sorti di 5.000 pugliesi e, non me ne vogliate, anche più di 600-650 lavoratori della provincia di Taranto.
Per questo motivo – ne ha dato lettura il Vicepresidente De Leonardis – credo siano incardinate, ma non iscritte tra quelle in discussione, alcune mozioni. Tra queste la mia, che impegna il Presidente della Giunta regionale e il Governo regionale tutto a predisporre ogni utile iniziativa affinché si possa far arrivare a quel tavolo del 3 febbraio anche la voce del Consiglio regionale.
Aggiungo, per correttezza, che l’assessore Leo avrebbe gradito essere presente alla discussione di questa mozione, ma purtroppo c’è il rischio di farla arrivare in approvazione dopo la data dello sciopero nazionale. Chiedo pertanto di discuterla, magari darne copia a tutti i colleghi e verificare se possa essere discussa per prima, perché c’è il rischio di non approvarla. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di parlare il Presidente Campo.
Grazie a lei, Presidente Stellato.
Speaker : CAMPO.
Presidente, condivido le preoccupazioni del collega Stellato. Condivido anche il merito della sua mozione; lo condivido io e lo condivide l’intero Gruppo regionale. Tant’è che nella Conferenza dei Capigruppo questo rischio lo avevamo avvertito e la collega Parchitelli aveva presentato una mozione al riguardo, così come altri colleghi. Sta di fatto che in quella sede ci sono stati posti due ordini di problemi, uno è parso insuperabile e con l’opposizione abbiamo concordato i tempi. L’assessore Leo chiedeva di essere presente necessariamente e quindi assieme, maggioranza e opposizione, abbiamo deciso di discuterla alla presenza dell’assessore Leo. D’altro canto, lei ci ha fatto rilevare che i tempi sarebbero stati inconciliabili con la convocazione.
Ora…
Speaker : PRESIDENTE.
Le chiedo scusa, Presidente Campo. Alziamo un po’ il volume. Chiedo ai colleghi, siccome abbiamo la necessità di prendere una decisione rispetto a questo punto, di avere la pazienza di ascoltare.
Prego.
Speaker : CAMPO.
Scusate se mi siedo, sennò non si sente.
Io condivido il merito, condivido la preoccupazione e l’urgenza, la condivide l’intero Gruppo, tant’è che noi avevamo posto all’attenzione della Conferenza dei Capigruppo una mozione dell’identico tenore della collega Parchitelli, la Vicesegretaria del partito, ma in quella sede, assieme all’opposizione, ci fu fatto rilevare dalla Presidenza intanto che avremmo dovuto decidere assieme perché non c’erano i tempi per presentarla. Mancavano i dieci giorni, in buona sostanza, affinché essa fosse iscritta all’ordine del giorno. Comunque sarebbe stato necessario, a quel punto, l’accordo di tutti i Capigruppo, ma l’accordo di tutti i Capigruppo non fu raggiunto anche perché il partito dell’assessore Leo e l’assessore Leo, che era presente in qualità di rappresentante del Governo, ci ha chiesto di soprassedere, e così abbiamo assieme deciso di calendarizzarla alla seduta consiliare utile prossima, quindi nella prima decade di febbraio. Siamo rimasti d’intesa così. Appena il Presidente termina la riabilitazione.
Io non so quale sia l’opinione, se il collega Leo e il suo Gruppo hanno mutato opinione. Non mi sembra, ma mi sembrerebbe inelegante scavalcarlo, vista anche la sua assenza.
Lo sciopero generale è il 3 febbraio. Possiamo, come forze politiche, assumere le iniziative che riteniamo. Dobbiamo sentire l’assessore. In ogni caso, se non c’è l’accordo di tutti i Gruppi non si può fare, proprio per Regolamento.
L’assessore non c’è. Inoltre, se è il caso, dobbiamo prenderci il tempo, perché c’era la stessa mozione della collega Parchitelli, c’era una mozione che veniva anche dall’opposizione. Dobbiamo provare a fare un lavoro di armonizzazione dei testi, altrimenti come ne usciamo? Dobbiamo intanto decidere l’opportunità di rimettere in discussione l’accordo che avevamo assunto. Io non è che sono indisponibile. Se l’assessore e il suo partito sono favorevoli, se l’opposizione è favorevole, prendiamo le mozioni e proviamo, nel tempo della seduta, a farne una comune. Però è indispensabile questo accertamento preventivo, sennò verremmo meno al mandato della Conferenza. Non so il collega Tutolo, Capogruppo del partito dell’assessore, cosa ritiene al riguardo.
Non ha ascoltato? L’altra volta, durante la Conferenza dei Capigruppo, io dissi che c’era una mozione della collega Parchitelli sul tema del salario. Andava bene a tutti. L’Assessore disse “è un tema importante, riguarda il mio settore e voglio esserci anch’io”. Era necessario, per calendarizzarla, l’accordo di tutti, perché la mozione altrimenti non si sarebbe potuta presentare. L’accordo di tutti non si trovò, non litigammo, ma concordammo di farla la seduta successiva in cui sarebbe stato presente il Presidente e sarebbe stato presente l’assessore che chiedeva di essere presente.
Il collega Stellato dice che il giorno 3 c’è uno sciopero generale. Non so quanto la nostra mozione possa cambiare le sorti dello sciopero, però sarebbe forse meglio. Se arriva prima o se arriva la settimana dopo non credo sia un dramma. Però, ci può stare. Anche noi chiedevamo che si facesse oggi. Però, se dobbiamo modificare l’impostazione, come chiede il collega Stellato, intanto devono essere d’accordo tutti i Gruppi, a cominciare dal vostro, e quindi l’assessore, perché il tema non stava all’ordine del giorno e, come ci ha ricordato la Presidente, sarebbe necessario l’accordo di tutti i Gruppi. Poi, dobbiamo prenderci il tempo, visto che c’erano già altre mozioni di identico tenore, di metterle assieme. Tutto qui.
C’è l’idea che si possa fare oggi, come chiedevamo noi? Dobbiamo sentire se l’assessore è d’accordo o se è d’accordo l’opposizione. Altrimenti, dobbiamo, giocoforza, rispettare gli impegni che ci siamo dati, elaborare una mozione comune per il 10 febbraio, il 9 o l’8, non mi ricordo quando avevamo detto che si poteva fare il Consiglio. Tutto qui. Se c’è l’accordo della Conferenza dei Capigruppo, la mozione la mettiamo al primo punto. Se siamo tutti d’accordo, si può prendere l’impegno che il 10 la mozione diventa il primo punto. Ma non possiamo farlo senza l’accordo di tutti, perché il punto non sta all’ordine del giorno e poi, soprattutto, mi preoccuperei, visto che questo accordo lo avevamo preso anche alla presenza dell’assessore, che oggi non c’è, di avvertirlo e di sentire la sua opinione.
Tutto qui.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Presidente Parchitelli. Prego.
Speaker : PARCHITELLI.
Grazie.
La questione dei lavoratori del call center è una questione che sta a cuore a tutti, tanto è vero che noi, anche dopo aver presentato la mozione, in Commissione Lavoro abbiamo fatto una seduta molto ricca, dove, con le sigle maggiormente rappresentative, con tutti i colleghi consiglieri, alla presenza del SEPAC e anche alla presenza dei titolari dell’azienda Contact Center e Assocontact abbiamo affrontato la questione. Devo dire che, in quella seduta, le sigle sindacali hanno rilevato punto punto quelli che sono gli aspetti del nuovo contratto che potrebbero nuocere i lavoratori, ma anche, dopo le interlocuzioni avute con Leo Caroli in rappresentanza del SEPAC, noi ci siamo detti che la questione deve essere necessariamente portata sui tavoli nazionali, fermo restando che i contenuti di quelle che sono le nostre richieste e di quelli che sono i nostri punti di vista – nell’occasione anche il collega Perrini sposava completamente i punti più significativi che ritenevamo andare in danno ai lavoratori – devono essere discussi sul tavolo nazionale. Questo è il contenuto della mozione.
Quindi, io non so, come diceva il Capogruppo Paolo Campo, fermo restando che avevamo addirittura deciso di portare la mozione – perché l’assessore Sebastiano Leo, il nostro assessore al lavoro, che è quello che maggiormente deve avviare le interlocuzioni con il Governo su questa materia, ci teneva particolarmente a essere presente – insomma era stato deciso nella Capigruppo che la mozione deve essere portata nel primo Consiglio utile non delle mozioni, ma nel primo Consiglio utile che andremo a fare dopo di questo.
Io credo che ci siamo espressi, ci siamo espressi tutti. Dal punto di vista politico, abbiamo fatto sentire la nostra voce, la nostra vicinanza. Per la mozione, ribadisco, la presenza dell’assessore è fondamentale, perché lui avrà un ruolo cardine in quello che deve essere fatto dal giorno successivo. È inutile dire che io ci tengo quanto lei, collega Stellato, così come tutti i colleghi che hanno partecipato ai lavori di Commissione, e sono disponibile a trattarla oggi, ma penso che noi abbiamo già dato un grandissimo segnale nei confronti dei lavoratori e dei sindacati.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Parchitelli.
C’era prima il Presidente Conserva. Prego.
Speaker : CONSERVA.
Per quanto riguarda questa mozione a firma di Stellato, condivido quello che ha già detto il Presidente Campo e quello che ha anche sottolineato la consigliera Parchitelli. La condividiamo in toto nel contenuto e nel merito e abbiamo dimostrato il massimo della vicinanza. Così come avevamo già deciso nelle riunioni della Capigruppo, ne abbiamo fatte ben due, questo vorrei sottolinearlo a tutti, è stato dato un ordine e insieme abbiamo deciso le mozioni che andavano trattate oggi.
Io devo fare anche mie quelle che sono state, Presidente, le considerazioni del Presidente Perrini. È veramente sconcertante vedere tutti i banchi del Governo vuoti, parte della maggioranza che manca, quando oggi dovevamo trattare veramente dei temi sensibili che toccano da vicino i nostri cittadini pugliesi. Soprattutto, anche nell’ultima riunione di Capigruppo qualcuno della maggioranza aveva detto effettivamente che bisognava cambiare passo. Questo Consiglio non lavora da un anno e mezzo. Dopo le festività natalizie è passato un mese e oggi manca parte dei componenti della maggioranza. Ribadisco: la cosa più mortificante sono tutti gli assessori. Oggi dobbiamo trattare veramente temi sensibili.
Ci sono mozioni ‒ ad esempio la prima e la seconda, a mia firma ‒ che sono state depositate due anni fa e vengono trattate oggi. È importante la condivisione da parte di tutti i consiglieri. C’è una mancanza di rispetto, di bon ton istituzionale, c’è una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i pugliesi.
Voglio sensibilizzare in questo senso anche i Capigruppo dei Gruppi di maggioranza, sollecitando i colleghi. È una cosa che obiettivamente non si può né vedere né sentire.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Conserva.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Condivido quanto affermato dalla collega Parchitelli e dal Presidente Campo. È chiaro che se la nostra mozione andasse a determinare la soluzione immediata di quei problemi, quindi lo sciopero e quant’altro, certo, una seria riflessione la dovremmo fare. Però così non è, e lo sappiamo tutti quanti, senza che ci prendiamo in giro. Sarebbe il caso di aspettare, così come concordato nella Capigruppo, l’assessore, il Presidente, e farla nel primo Consiglio possibile, quanto prima.
Speaker : PRESIDENTE.
Cari colleghi e care colleghe, è come se stessimo facendo la Conferenza dei Capigruppo de visu. Perfetto. Grazie. Io non ce l’avevo con voi. Stavo appunto dicendo “decidiamo che cosa fare di questa mozione” e il Presidente Stellato ha detto che la ritira.
Speaker : STELLATO.
Solo per dire che a me era sfuggito il fatto che l’assessore giustamente voleva presenziare. Comunque, nulla cambia ai fini della vertenza nazionale.
Ritiro, quindi, la mia richiesta, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Perrini, vuole intervenire comunque? Prego.
Speaker : PERRINI.
Presidente, voglio capire cosa dobbiamo fare. Lo ripeto, abbiamo fatto un’altra mezz’ora di ragionamenti. Disse il Presidente Capogruppo Campo “dobbiamo cambiare passo nell’anno nuovo”. Cosa abbiamo cambiato? Invece di andare avanti, abbiamo fatto un passo indietro, Presidente Campo. È mancanza di rispetto. Non è contro di lei, perché lei è corretto. Però, abbiamo la mozione sui malati oncologici, abbiamo cose che sono lì da due anni. Anche il punto che ha detto il collega Stellato è un punto che tutti quanti insieme abbiamo condiviso. Ricordo che l’assessore ha detto che voleva essere presente.
Presidente Capone, Capogruppo del PD, del partito di maggioranza, diteci nei prossimi giorni se il metodo con cui andare avanti è questo. La massima apertura c’è stata, anche a convocare il prossimo Consiglio regionale alla presenza del Presidente Emiliano, perché, giustamente, è l’unico giustificato in questa giornata. L’abbiamo rimandato anche perché ci saranno delle leggi importanti. Ci avete chiesto di aspettare che arrivi il Presidente Emiliano. Va bene, ma che cosa abbiamo convocato a fare oggi il Consiglio regionale se nei banchi della maggioranza non c’è nessuno? Non ci sono neanche gli assessori. Abbiamo perso un’altra ora di ragionamento, cara Presidente Capone, e non è arrivato nessuno. Di cosa stiamo parlando?
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Perrini. Non abbiamo il potere cogente di trattenere con la forza.
Prego, Presidente Campo.
Speaker : CAMPO.
Non tratteniamo nessuno. I Carabinieri trattengono. Noi qui facciamo un altro mestiere. Scusate se mi siedo, ma ho capito che il microfono ha poco tono.
Il collega Perrini – mi devo rivolgere a te, Renato, mi hai chiamato in causa e hai fatto bene – ha fatto una valutazione onesta, le cose sono andate così; dovevamo programmare una seduta del Consiglio regionale in gennaio, avevamo del lavoro da svolgere. La coincidenza, già prevista peraltro da tempo, dell’indisponibilità del Presidente, ci ha prudentemente consigliato di tenere la discussione sulle leggi a febbraio. Io stesso ho ritenuto che fosse necessaria la presenza del Presidente, ma, Renato, non lo ritenevo a caso. Non mi manca il polso della situazione. Mi rendo conto, lo avevamo detto già durante la seduta di bilancio, che evidentemente il confronto che si era aperto ormai mesi fa all’interno della maggioranza non aveva contribuito a rasserenare il clima, dunque non sarebbe stato corretto, collega, proprio nei vostri confronti, e nemmeno nei confronti dei pugliesi, immaginare di convocare una seduta di Consiglio regionale per discutere di leggi nell’assenza delle condizioni che poi ci avrebbero permesso di farlo. Io prendo atto che è così, ma mi rafforzo nella convinzione che avevo. C’è evidentemente un problema, un problema che si manifesta anche, a guardare quest’Aula, plasticamente, oggettivamente. Cosa devo dire? È triste, prima ancora che altro.
È triste, però debbo ricordare che avevo suggerito e la Presidente, Renato, lo aveva immaginato, che il Consiglio si potesse tenere per fare interrogazioni e mozioni. Fammi parlare, non mi sto sottraendo. Noi sapevamo di qualche assenza e le interrogazioni non richiedono la presenza del numero legale. Poi, in Conferenza dei Capigruppo si è chiesto di anticipare le mozioni, ma ci siamo resi conto che i numeri sulla maggioranza anche sulle mozioni non ci sono.
Non devo spezzare una lancia a favore di nessuno, mi interessa soltanto informare i colleghi che l’assessore Pentassuglia, che era presente, è stato trattenuto da una testata giornalistica nazionale, ci aveva informato e ci raggiungerà immediatamente. L’assessore Piemontese stava tenendo un incontro in Assessorato. Se è il caso, proprio per non rendere improduttiva la seduta, il lavoro che abbiamo svolto, è utile farlo intervenire, anticipare, chiedergli di interrompere il lavoro che sta svolgendo e venire in Aula, così almeno facciamo le interrogazioni.
Per il resto, è chiaro che all’interno della maggioranza era necessario e resta necessario un chiarimento più profondo, e forse una riflessione più profonda. Ognuno di noi la deve condurre. È vero che ho richiamato al senso di responsabilità. Mi avete conosciuto in questi anni: io sono una persona paziente, piuttosto educata, mediamente educata, ma nessuno mi può negare di sentire intero il senso della responsabilità e il ruolo che svolgo sia come consigliere regionale sia, in questo caso, come Presidente del Gruppo. Ognuno ha il proprio senso di responsabilità. Io al mio mi appellerò, discuterò con il Gruppo, discuterò con il Presidente, ma è chiaro che un problema c’è ed è inutile eluderlo. Anzi, i problemi quando ci sono vanno affrontati, se è il caso anche con decisioni. Quando non si possono risolvere, si sa cosa si fa quando un problema non si può risolvere.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Per accelerare i lavori, siccome ci sono...
Ha chiesto di intervenire il Presidente Campo. Stava finendo di esplicitare la proposta.
Speaker : CAMPO.
Visto che i numeri non ci sono ed è sciocco e ancora più mortificante, per chi ha senso di responsabilità, trascinarci con artifici per sperare che qualcuno intervenga, è davvero mortificante, non è la mia idea di politica, farei una richiesta all’assessore Piemontese.
Come avevo previsto, l’assessore Pentassuglia è arrivato. Almeno con Donato non corro mai il rischio di essere smentito.
Facciamo le interrogazioni, chiediamo a Piemontese di interrompere il lavoro che sta svolgendo e diamo un minimo di dignità a quest’Aula.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Se siete d’accordo, però, l’assessora Ciliento è qui dall’inizio e ci sono alcune interrogazioni. Facciamo le mozioni, non torniamo indietro. Ho capito, ma almeno facciamo le interrogazioni. L’assessore Piemontese ha detto che sta venendo.
Facciamo così? Prego.
Speaker : TUTOLO.
Ricordo per primo a me stesso e poi agli altri che in Conferenza dei Capigruppo abbiamo deciso di “scegliere” delle mozioni condivise. Questo prevedeva la presenza di tutti, a prescindere poi da maggioranza e minoranza, come avviene sempre.
Mi pare di vedere che i numeri alla fine ci sono. Certo, sarebbe stato più bello se da questa parte – sono uno di quelli che lo dice periodicamente e costantemente – ne fossimo stati di più, ma così non è. Bene. Se crediamo nel lavoro che abbiamo preparato in quelle mozioni, le facciamo, alla fine. Era concordata la cosa, era pure probabilmente prevedibile, al di là di quelle che sono le considerazioni condivisibili del collega Campo. Però, oggi, per non vanificare questa cosa qua, abbiamo deciso di scegliere tra tutte le mozioni quelle che fossero condivise e che quindi non avevano problemi di contrapposizione e che si potevano fare? Portiamolo avanti questo lavoro. Dopodiché, non posso che rimettermi alla volontà di tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Chi è favorevole a fare le interrogazioni subito? Votiamo per alzata di mano, così decidiamo insieme. Siccome ci sono alcuni assessori e ci sono poche interrogazioni che li riguardano, ma ci sono, chi è favorevole a fare le interrogazioni subito e poi aspettare che l’assessore Piemontese arrivi?
Le facciamo queste due o tre interrogazioni che ci sono? Altrimenti facciamo le mozioni.
Prego, Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
Il collega Tutolo ha ragione. Posso capire che ne mancano cinque, sei, sette, ma le mozioni che andremo a fare, Antonio, senza una partecipazione, tanto che poi devono uscire sul giornale notizie del tipo “abbiamo fatto”, non vorranno dire niente. Mancano tutti. Per me è mortificante un Consiglio regionale così.
Fate una riunione di maggioranza, vi sedete e vedete se si può andare avanti così. Se non si può andare, secondo me, andiamo subito alle elezioni regionali, perché questi cinque anni sono stati per me mortificanti, Presidente. Non si può fare un Consiglio regionale così. Io ho con il mio Gruppo un gruppo WhatsApp, dove siamo in sei. Voi non avete i gruppi WhatsApp dove vi comunicate (lo dico così, pubblicamente) le presenze? Noi ci siamo adeguati ogni volta a quello che avete detto voi. Arriviamo qua e della maggioranza ci sono sempre gli stessi assessori.
Cara Presidente Capone, mi dovete dire l’assessore alla sanità dove sta? Mi dite che sono presenti gli assessori, ma sono sempre gli stessi assessori sempre presenti. L’assessore alla sanità ha sempre da fare tutto questo mondo nella Regione Puglia?
Le prime interrogazioni riguardano la sanità. Dove sta? Di che cosa stiamo parlando? Rimaniamo per le interrogazioni ma, Antonio, vuoi vedere le prime interrogazioni per chi sono? Risposte dell’assessore alla sanità, ma dove sta? Dove sta?
Abbiamo tenuto due Capigruppo su questo tema, dove Campo disse che avremmo dovuto cambiare il passo. Questa è mancanza di rispetto, basta. Noi non partecipiamo.
Speaker : PRESIDENTE.
Mi ascolti un secondo, però. I nomi ce li abbiamo oggi in Consiglio. Non sono numeri della maggioranza, però i numeri ce li abbiamo. Quindi, io vi ho fatto una domanda: o discutiamo adesso le interrogazioni con gli assessori competenti oppure cominciamo a discutere le mozioni. Mi sono spiegata? Non c’è l’assessore competente, ma ci sono i consiglieri ai quali io mi sento di portare rispetto. Se dovessi dire che non ci sono i numeri, non è vero. Chiaro?
Non ve la prendete con me. Non ho detto che ci sono i numeri della maggioranza, io ho detto che i consiglieri ci sono. Siamo d’accordo, non dobbiamo discutere noi. Siamo amareggiati.
Allora, io chiamo la prima mozione all’ordine del giorno.
Vuole intervenire? Prego.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
Secondo me, Presidente, andare avanti in questo modo è mortificante per noi e per i pugliesi che stanno guardando…
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, lo dico al Gruppo del PD: possiamo chiamare l’assessore Piemontese? È esattamente quello che ho fatto.
Lo ribadisco, consigliere Scalera. Chi è favorevole a esaminare subito le interrogazioni, quindi invertendo l’ordine del giorno, sostanzialmente, partendo dalle interrogazioni, alzi la mano. Lo facciamo per alzata di mano.
Chi è favorevole? Chi si astiene? Chi è contrario?
Non possiamo partire dalle interrogazioni.
Partiamo dalle mozioni. Mozione n. 1).
Fate quello che ritenete. Siete liberi.
Prego.
Speaker : SCALERA.
È mortificante.
Speaker : PRESIDENTE.
Silenzio. Sta intervenendo il collega Scalera.
Prego.
Speaker : SCALERA.
Presidente, io volevo fare un intervento, ma mi rifiuto di farlo in questo modo per come sta andando avanti la seduta. È veramente mortificante per noi e per i pugliesi che guardano questi Consigli. È impossibile. È venuto meno non solo il ruolo istituzionale dei consiglieri regionali, ma il rispetto di questa Assise, il rispetto dei pugliesi. Non è possibile andare avanti in questo modo.
Io ho visto le interrogazioni e le mozioni che si vogliono portare: la maggior parte è vetrina, perché sono state già superate, sono vecchie, non servono più a niente e a nessuno. Ma di che cosa stiamo parlando? Ma vogliamo fare un Consiglio serio una volta per tutte? Sennò non lo convocate proprio. A che serve fare le riunioni dei Capigruppo? A che serve portare avanti questo Consiglio in questo modo? Non è possibile.
Presidente, dopo questo intervento, mi rifiuto di andare avanti e abbandono l’Aula. Non si può andare avanti così. Non è nemmeno una riunione di condominio, questa, non un Consiglio regionale. Consentitemi. Se non abbiamo i numeri sospendiamo il Consiglio, ritroviamo i numeri, ritroviamo la dignità di consiglieri regionali. Non è possibile andare avanti in queste condizioni e in questo modo. Stiamo facendo ridere i polli. È assurdo, Presidente.
Chiedo scusa per lo sfogo, chiedo scusa alla Presidenza, agli assessori e a chi è sempre presente. Questo mio intervento non è riferito a chi è presente sempre in Aula e a chi sta dando l’anima per la Puglia e per i pugliesi, come stiamo facendo tutti quanti noi e tutti i presenti, a prescindere dal colore politico. Però, Presidente, questa è una seduta che non può continuare in questi termini e in questi modi.
Grazie, Presidente. Io abbandono l’Aula, perché non si può andare avanti in questo modo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Scalera.
Adesso passo alla mozione di cui al punto n. 1) “Interventi in ambito di prevenzione degli atti di violenza sugli operatori sanitari e sociosanitari”, argomento tra l’altro di scottante attualità, a firma di Giacomo Conserva, Davide Bellomo, Gianfranco De Blasi, Joseph Splendido.
Chi la vuole illustrare? Non c’è il proponente. Questo non vale per le mozioni. Nessuno di loro vuole illustrare questa mozione? La diamo per letta.
La metto al voto.
La votazione è aperta. Avete votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 17, votanti 17, favorevoli 17.
Per mancanza del numero legale, il Consiglio si sospende. Ci aggiorniamo tra un’ora.
Colleghi, siamo presenti in Aula 9 consiglieri.
Sono presenti gli assessori Debora Ciliento, Pentassuglia e il Vicepresidente Piemontese, oltre al Capogruppo Paolo Campo, al Capogruppo Galante, ai consiglieri Casili e Di Bari, al Capogruppo Leoci e alla Presidente Parchitelli.
Non essendoci il numero legale, la seduta è tolta.
Convocheremo il prossimo Consiglio.