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C.r. Puglia 28.11.24
FILE TYPE: Video
Speaker : PRESIDENTE.
(Segue inno nazionale) Buongiorno a tutte e a tutti.
Diamo per approvato il processo verbale della seduta di martedì 12 novembre e martedì 26 novembre.
Hanno chiesto congedo i colleghi Metallo, Maurodinoia e Tupputi.
Per l’assegnazione alle Commissioni passo la parola al Vicepresidente Giannicola De Leonardis, e così pure per interrogazioni, interpellanze e mozioni.
Speaker : DE LEONARDIS.
È stato assegnato alla I Commissione il disegno di legge n. 228 “Assestamento e variazione del bilancio di previsione”.
È stato assegnato il disegno di legge n. 229 “Disposizioni di carattere finanziario –Variazione al bilancio di previsione”; il disegno di legge n. 230 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 231, “Riconoscimento ai sensi dell’articolo 73 della legittimità di debiti fuori bilancio”; il disegno di legge n. 232 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 233 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 234 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; il disegno di legge n. 235 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”; disegno di legge n. 236 “Riconoscimento di debito fuori bilancio”.
Alla III Commissione è stata assegnata la proposta di legge a firma del Consigliere Pagliaro, “‘Lecce Romana. Promozione e valorizzazione del patrimonio archeologico”; e la petizione del 5.11.2024 “In materia di salute mentale”, referente il signor Battaglini Luciano.
Alla IV Commissione è stata assegnata alla petizione del 13.11.2024 “Petizione ai sensi dell’articolo 16 dello Statuto della Regione Puglia”, referente il signor Capacchione Francesco.
Alla Commissione V è stata assegnata la petizione del 20.11.2024 “Realizzazione di un impianto di trattamento FORSU e verde per la produzione di biometano e compost in zona industriale alla località Monsignore”, referente signor Sindaco del Comune di Sannicandro di Bari.
Alla VI Commissione è stata assegnata la proposta di deliberazione della Giunta regionale “Approvazione del Programma triennale integrato per il sostegno alla promozione del patrimonio culturale delle marionette e degli archivi fotografici pubblici e privati pugliesi”.
Alla VI Commissione come deliberante e alla III per il parere la proposta di risoluzione CE relativa alla “Raccomandazione della Commissione sullo sviluppo e il rafforzamento dei sistemi integrati di protezione dei minori nell’interesse superiore del minore”.
Sono state presentate: l’interrogazione a risposta scritta del collega Splendido “Sospensioni dei lavori presso il cantiere della Fiera di Foggia e mancato pagamento della ditte coinvolte”; la mozioni a firma del consigliere Scalera “Situazione della sanità in provincia di Taranto”, e la mozione Splendido “Richiesta di internalizzazione delle RSA ‘San Raffaele’ di Troia e San Nicandro Garganico”.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Alcune comunicazioni prima di passare all’ordine del giorno.
Relativamente alla Conferenza dei Capigruppo, abbiamo deciso unanimemente di anticipare tutte le questioni relative al bilancio, tutti i punti relativi al bilancio che sono presenti nell’integrativo e nel vecchio ordine del giorno al punto primo. Quindi, sono comprese le questioni poste nell’integrativo con in più la questione derivante dal punto 27: disegno di legge n. del 09/09/2024.
L’urgenza della trattazione al primo punto è dovuta anche al fatto che domani è prevista la firma dell’accordo per l’utilizzo dei Fondi di sviluppo e coesione con la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Siamo quindi onorati di ospitare qui la seduta per la firma tra il Presidente della Regione, Michele Emiliano, e la Presidente del Consiglio, seduta a cui tutti i consiglieri e le consigliere sono invitate.
Si svolgerà alle ore 11.00, la Presidenza della Regione, insieme alla Cerimoniale della Presidente del Consiglio sta curando l’organizzazione della seduta, alla quale, ovviamente, sono previsti anche gli accrediti per la stampa e per i Sindaci.
Si svolgerà nell’agorà e vi daremo maggiori e ulteriori informazioni strada facendo.
Questo vuol dire che, come diremo alla fine della seduta, il Consiglio regionale, di cui avevamo previsto il proseguimento per domani, non riusciremo ovviamente a svolgerlo domani, quindi oggi cercheremo di esaurire almeno tutti i punti inerenti il bilancio.
Contando sulla vostra presenza domani e assicurando i posti riservati a tutti coloro i quali confermeranno la presenza in data odierna, vi rivolgo un appello a godere insieme della gioia della firma, perché finalmente questi fondi potranno entrare a far parte delle risorse a disposizione della Regione, dopo anni in cui sono state richieste.
Cominciamo con il punto al n. 27 dell’ordine del giorno di oggi, relativo al “Contributo alla finanza pubblica delle Regioni a Statuto ordinario. Attuazione dell’articolo 1, commi 527 - 527 quinquies, della legge n. 213/2023, come modificato dall’articolo 19 del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113”.
Presidente Tammacco, possiamo fare una discussione unica e un voto accorpato.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Campo. Prego.
Speaker : CAMPO.
Come la Presidente ha appena anticipato, abbiamo convenuto in Conferenza dei Capigruppo, anche per omogeneità della trattazione, di soprassedere all’ordine del giorno ordinario, da destinare alla trattazione nella prossima seduta, verosimilmente agli inizi della prossima settimana, e dunque dedicare questa seduta consiliare, anche per provare a contenere i lavori, visto che domani lei ha annunciato l’importante evento che ci rallegra e ci onora, ospitare la Presidente del Consiglio, a trattare i punti 27, contributo finanza pubblica, 163, il rendiconto, 164, l’assestamento, 165, disposizioni varie di carattere finanziario, 166, il consolidato, e 167, i debiti fuori bilancio.
Ci sono pochi emendamenti che si è concordato di ammettere alla discussione e credo l’assessore Amati li abbia recepiti e individuato il provvedimento sul quale insisteranno (lo farai presente tu, assessore Amati), dunque, se così è, chiederei, come ho già anticipato nella Conferenza dei Capigruppo agli amici della minoranza, se acconsentono, di trattare in un’unica discussione, magari, Presidente Capone, con la ragionevole tolleranza rispetto ai tempi, visto che si fa un’unica discussione, per dare dunque ordine e maggiore speditezza ai lavori, perché l’altro dovremmo provare a terminare prima delle 17.00, se è possibile, perché alcuni consiglieri a Bari hanno un impegno istituzionale, al quale, compreso il Presidente, dovrebbero essere presenti.
Presidente, se siamo d’accordo (mi rivolgo all’opposizione) potremmo fare un’unica discussione sull’ordine del giorno, così come enucleato.
Speaker : PRESIDENTE.
benissimo.
Se siete d’accordo, se non ci sono osservazioni e se nessuno è contrario. Nessuno.
Quindi, possiamo procedere con la discussione unica – sto imparando a fare come si fa in Europa – e poi votazione sui singoli punti.
Prego, Presidente Tammacco.
Speaker : TAMMACCO, relatore.
Grazie, Presidente.
A questo punto, siccome abbiamo accorpato tutti questi punti, credo che sia necessario, fondamentale, a livello di relazioni, per non darle già per lette, relazionare solo sull’assestamento di bilancio, anziché su altri punti inutili.
Quest’anno abbiamo avuto una suddivisione dell’assestamento di bilancio in una parte formale, che è la parte contabile, quella che abbiamo approvato anche negli anni scorsi, e quella sostanziale, dove sono stati anche inseriti ieri i vari emendamenti.
Mi limiterò quindi a relazionare sull’assestamento di bilancio, sulla parte sostanziale, cioè sulle disposizioni di carattere finanziario e diverse e variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 24 e pluriennale 24-26.
Ebbene, signor Presidente, colleghi consiglieri, siamo chiamati da questa Assemblea ad esaminare il disegno di legge “Disposizioni di carattere finanziario e diverse. Variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 24 e pluriennale 24-26”.
Con il disegno di legge di assestamento delle previsioni di bilancio per gli esercizi 24-26 si è provveduto ad apportare gli allineamenti tecnici necessari ad adeguare il bilancio in corso di gestione alle risultanze contabili approvate con il rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2023, nonché a rimodulare gli stanziamenti con riferimento sia alla competenza che alla cassa, nell’ambito delle poste di bilancio esistenti, adeguando gli stanziamenti delle missioni, programmi e titoli della spesa e dei titoli e tipologia dell’entrata all’effettivo andamento registrato nel corso della gestione, anche in relazione a talune stringenti e non derogabili esigenze finanziarie emerse nel corso dell’esercizio.
Il presente disegno di legge interviene nel quadro normativo vigente, destinando maggiori risorse al Servizio sanitario regionale per un importo pari a 15 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2024, al fine di contribuire al conseguimento dell’equilibrio economico-finanziario.
Nell’ambito della manovra di cui al presente disegno di legge è prevista altresì l’autorizzazione, sottolineo l’autorizzazione, all’indebitamento per euro 45 milioni ai sensi dell’articolo 62 del decreto legislativo 118 del 2011, destinati a spese per investimenti strutturali e a interventi di manutenzione straordinaria, a beneficio delle aziende sanitarie territoriali.
Il debito autorizzato sarà contratto solo per far fronte ad effettive esigenze di cassa, ai sensi dell’articolo 40 comma 2-bis del decreto legislativo 118 del 2011.
Sono altresì autorizzati euro 1 milione quale contributo straordinario per il ristoro delle spese sostenute da Aeroporti di Puglia nel corso dell’evento internazionale G7 e sono disposizioni di carattere ordinamentale in materia di tributi regionali.
Ciascuna disposizione normativa è corredata di specifica relazione illustrativa, a cura delle strutture tecniche di riferimento.
Il disegno di legge è stato esaminato dalla I Commissione nella seduta di ieri, 27 novembre 2024. Sono stati approvati 11 emendamenti e un subemendamento, pertanto, il disegno di legge è stato licenziato con un testo composto di 22 articoli.
A conclusione della discussione generale, il disegno di legge è stato esaminato sia articolo per articolo, che nel suo complesso, ed è stato approvato a maggioranza dei voti, con il voto contrario dei commissari delle forze politiche di opposizione.
Il disegno di legge in questione, quindi, viene ora sottoposto all’attenzione dell’Assemblea per la sua definitiva approvazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Tammacco.
Chi interviene? Non ho iscritti a parlare.
Assessore Amati… Sulla discussione rispetto ai punti di bilancio.
Prego, consigliere Caroli, ha chiesto di intervenire?
Speaker : CAROLI.
Presidente, più che un intervento, vorrei dei chiarimenti che ieri… Intervengo successivamente.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Amati.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Signor Presidente, signori colleghi della Giunta, colleghi consiglieri, ad integrazione della relazione, rassegnata dal Presidente della Commissione bilancio, che ringrazio, vorrei evidenziare i dati più politici che sovraintendono ai provvedimenti che siamo chiamati ad approvare. In particolare, vorrei partire dal bilancio consolidato.
Il bilancio consolidato della Regione, come è noto, ha uno scopo meramente informativo, lo scopo di valutare i bilanci degli Enti territoriali che detengono delle rilevanti partecipazioni in società e perseguono le proprie funzioni anche attraverso Enti strumentali. Il bilancio consolidato della Regione Puglia, , quindi, assolve a funzioni ricognitive, e questo per avere l’idea di quali sono le politiche da osservare oppure quali sono le politiche da correggere per i sintomi dell’inefficienza da fatti contabili, e in ogni caso danno un quadro complessivo dell’andamento finanziario di tutte le società ovvero gli Enti strumentali.
Il decreto legislativo che sovraintende all’obbligo di presentare il bilancio consolidato e quindi di rappresentare in maniera trasparente la situazione contabile ha come riferimento non tutti i soggetti coinvolti nell’ambito di una partecipazione della Regione per le società, ovvero di controllo totalitario per le aziende, perché a questo proposito noi dovremmo dire che questi soggetti sono 32, cioè la Regione Puglia, tra società partecipate ed Enti strumentali, che l’aiutano a perseguire la sua finalità, compone questo quadro con 32 soggetti.
Credo che nel bilancio consolidato abbiate letto attentamente le relazioni di accompagnamento, noi di questi 32 soggetti ci occupiamo soltanto di 20 soggetti, e ovviamente verrebbe la domanda, infatti me la aspetterei “perché soltanto 20 soggetti e non 32?”.
Soltanto 20 soggetti e non 32, perché la legge prevede un perimetro di consolidamento, cioè indica quali sono i requisiti attraverso cui le aziende, ovvero gli Enti strumentali entrano a far parte del bilancio consolidato e quindi entrano nel processo di consolidamento.
Quali sono quelli che noi osserviamo, quelli che trovate nel rendiconto? Perché il nostro voto dovrà dire anche una parola importante su questo: quali sono questi 20? I 20 sono tutte le 5 società controllate dalla Regione, quindi Acquedotto Pugliese, InnovaPuglia, Puglia Sviluppo, Aeroporti di Puglia e Puglia Valore Immobiliare e 14 Enti strumentali, che sono Asset, ARIF, ARPA, Arti, ADISU, ARET Pugliapromozione, ARES, ARPAL Puglia e la Fondazione IPRES.
Con riferimento ad Aeroporti Puglia è ad IPRES, non abbiamo, come è noto a tutti, il controllo totalitario, infatti per Aeroporti Puglia il capitale, le azioni appartengono alla Regione Puglia nella misura del 99,59 per cento, per IPRES al 95,42 per cento, tutte le altre le deteniamo totalitariamente.
Quando approveremo il bilancio consolidato, attesteremo un dato di successo per la Regione Puglia, cioè attesteremo il fatto che queste società e questi Enti strumentali per il 2023 hanno conseguito un utile (poi lasciate stare la questione di come si destina a questo utile, perché ovviamente il socio non chiede la distribuzione degli utili) di 474.603.696 euro, quindi, se ci chiedessero cosa produce per la Regione Puglia questo sistema nel perimetro di consolidamento delle 20 società, o meglio se presenti elementi di problematicità, siccome i numeri sono testardi e le parole non sono in grado di revocare la forza dei numeri, 474.603.696 dicono la solidità del gruppo di consolidamento delle società e degli enti strumentali.
Però potrebbe venire anche un’altra curiosità e chiedere: ma di questo utile di 474.600 milioni, eccetera possiamo sapere distintamente uno per uno?
Ora, io se volete, sono a disposizione per fornirvi i dati uno per uno degli utili che concorrono a raggiungere quel risultato. Vi citerò, soltanto per semplificazione, quelli che raggiungono un utile milionario, cioè da 1 milione in su. Sono: Acquedotto Pugliese, che nel 2023, che è il rendiconto oggetto della nostra osservazione e della nostra approvazione, ha raggiunto 65.816.695 euro di utile, peraltro incrementandolo rispetto al 2022, perché nel 2022 Acquedotto Pugliese aveva conseguito un utile di 24.144.000, quindi, da 24144.000 a 65.816.000; poi ARPAL, con 9.677.609 nel 2023, a fronte di 865.000 nel 2022; ARIF 2.925.278; ARCA Capitanata 3.144.551. Con riferimento ad Aeroporti di Puglia, ma qui spiegherò un dato di tecnicalità quando si redigono queste tabelle, per il 2023 abbiamo registrato invece un disavanzo di 3.785.865.
Verrebbe da dire: quindi, Aeroporti di Puglia è in disavanzo? No. Aeroporti di Puglia non è in disavanzo perché quando si approva il consolidato, quello che faremo noi, noi approviamo l’economico-patrimoniale delle società, che cioè è una perdita tecnica. Quello che invece definisce se una società è in perdita o è in utile è un altro bilancio, che non è oggetto, ovviamente, della delibera di consolidato ed è il bilancio finanziario.
I bilanci finanziari di queste società, basta andare sui siti, dicono tutti “utili”; per Aeroporti di Puglia, dice “pareggio”, quindi stiamo parlando di una perdita tecnica. Ora, questo significa che nel complesso le nostre società partecipate e collegate per il 2023 hanno fatto conseguire un risultato che in termini di controllo – noi controllori – e in termini di efficienza, ci fanno dire che abbiamo conseguito un risultato soddisfacente.
Se fossimo l’assemblea dei soci di un’articolazione societaria con società collegate, noi dovremmo concludere in questo modo. Quindi, se dovessimo dire qual è il titolo del rendiconto con riferimento al bilancio consolidato, diciamo che questo ente è un ente solido perché consegue questi risultati.
Peraltro, il dato si ripete da molti anni, per cui penso di poter dire che è anche all’insegna della continuità.
Accanto a questo, ovviamente, accanto al bilancio consolidato, noi oggi siamo anche chiamati ad approvare il rendiconto.
Ora, il rendiconto è un altro documento sintomatico. Per chi ha particolare passione di questi argomenti, quando si definisce, o si vuol definire in una parola l’attività di bilancio di un ente, e le decisioni relative ad un atto di bilancio, si dice, volendolo suddividere in fasi, che questa è la fase teleologica, significa che è la fase delle finalità.
Noi in questo momento con i documenti contabili stiamo osservando se la finalità ha raggiunto dei livelli di rispondenza. Se nel dibattito pubblico il ragionamento, in particolare avendo consapevolezza delle regole della contabilità, fosse fondato sui numeri, probabilmente sarebbe un dibattito pubblico più ripulito da vene polemiche, però addirittura più conflittuale, perché molto spesso non si utilizzano i numeri per contrastare le politiche, oppure, si negano i numeri contrastandole, senza nessuna efficacia, oppure non si fa nemmeno né l’una, né l’altra cosa, e alla fine si garantisce l’immobilismo.
Con riferimento al rendiconto, questo rendiconto è stato accertato, com’è noto a tutti, in particolare ai mezzi di informazione che ne hanno parlato tante volte e variamente dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti nel relativo giudizio di parifica. Ora, se volessimo definire le risultanze del rendiconto della Regione Puglia in una metafora di carattere contabile, noi diremmo che il bilancio è sano (la metafora, evidentemente, è l’utilizzo del linguaggio relativo alla salute), è in equilibrio, ed è un bilancio in equilibrio nonostante i notevoli problemi e le problematiche di un processo di transizione alla nuova governance economica europea.
Vorrei attrarre la vostra attenzione su un argomento che tratterò in questo momento. Tra i primi provvedimenti che saremo chiamati ad esaminare c’è un disegno di legge, che non fa parte del pacchetto licenziato ieri dalla Commissione bilancio, ma che era già iscritto all’ordine del giorno del Consiglio regionale e che era una disposizione in materia del contributo alla finanza pubblica delle Regioni a Statuto ordinario.
Cosa significa? Dietro questa sintassi poco coinvolgente, perché obiettivamente leggere “contributo alla finanza pubblica delle Regioni a Statuto ordinario” non è una sintassi emotiva, non ha questa capacità, però, se andiamo a scavare dietro il significato e vogliamo dare un po’ di emotività, traducendo il significato di questo titolo, siamo di fronte a questa situazione (vi prego di osservarla, perché genererà effetti sui bilanci prossimi).
Le Regioni vengono chiamate, sulla base di una normativa statale, a un contributo alla finanza pubblica, e per il solo anno 2024 il contributo richiesto (anche l’utilizzo del verbo “richiedere” è abbastanza equivoco, perché noi diremmo, molto più opportunamente, il contributo imposto, perché non c’è nessuna possibilità di respingere la richiesta, perché ove poi il verbo fosse richiedere, avremmo la possibilità di respingere la richiesta, invece è una imposizione) alla Regione da parte dello Stato pari ad oltre 39 milioni, cioè noi dobbiamo dare un contributo allo Stato di 39 milioni.
Quando voteremo questo articolo riferito al disegno di legge n. 22, l’atto di Consiglio n. 1291, ci accorgeremo che stiamo disponendo un contributo di 39 milioni, e fin qui diremmo “va bene, diamo questo contributo e finisce qui la storia”, ma questo contributo sarà ulteriormente incrementato per l’esercizio finanziario 2025, perché oggi stiamo parlando di rendiconto su esercizi finanziari precedenti. Sarà ulteriormente incrementato per l’esercizio finanziario 2025 e per i successivi. Il disegno di legge statale in corso di approvazione per il bilancio annuale dello Stato per l’esercizio finanziario 2025 e pluriennale 2025-2027 (offro questo argomento alla valutazione di un dibattito pubblico istituzionale) impone, per l’esercizio finanziario 2025 e pluriennale 2025-2027, agli Enti territoriali un contributo al comparto regionale, quindi a tutto il comparto regionale, pari a 280 milioni per l’esercizio finanziario 2025, che si innalzerà (lo dico in particolare al collega Gabellone, che fra un po’ siederà, e siamo felici per lui, su altri banchi, dove si discute di questo argomento) sino ad 840 milioni per ciascuno degli esercizi dal 2026 al 2028 e addirittura ad 1 miliardo 310 milioni per l’esercizio 2029.
Collega Gabellone, quando avrà l’opportunità di dire la sua, dica che, avendo fatto il consigliere regionale, avendo dovuto negoziare tanti emendamenti utili per le sorti della comunità, sappiate che questa imposizione di contributo non è una grande manifestazione di salute. Glielo dico soltanto perché possa portare la sua esperienza di consigliere regionale al Parlamento nazionale, così come tanti altri hanno fatto prima di lei.
Nonostante questa situazione, noi diciamo che garantiamo gli equilibri di bilancio, al punto da poter usare la metafora salutista e dire che è un bilancio sano.
Con riferimento al bilancio sanitario, anche qui va detto che ci sono delle cause di difficoltà esogena, però ci sono anche delle cause di difficoltà endogena, cioè, presto detto, riferire l’addebito problematico agli altri, però, quando si riferisce l’addebito problematico agli altri, bisogna avere anche le buone maniere di occuparsi pure dell’addebito problematico a sé stessi.
Noi quindi con riferimento al bilancio sanitario, abbiamo una serie di problemi. Per esempio, a questo Consiglio regionale è noto che molto spesso siamo stati costretti a fare manovre per colmare il disavanzo utilizzando il bilancio autonomo, perché sono quelle le regole di finanza pubblica, e qui ovviamente si apre il grande argomento dei fondi trasferiti dallo Stato, della possibilità che questi fondi siano fondi relativi al fabbisogno, congrui ed adeguati, compreso anche il livello di inefficienza.
Su questo punto vorrei segnalare, e lo dico per offrire al dibattito pubblico un elemento di riflessione, che le questioni critiche che noi avvertiamo in materia di finanza pubblica sarebbero state ben più gravi qualora la Corte costituzionale non avesse deciso, accogliendo anche il ricorso della Puglia, di fermare il processo cosiddetto autonomistico. Numeri alla mano, infatti – non opinionismo politico partigiano – questo ci avrebbe fatto dire ben altre cose.
Ora, vi do conto soltanto per titoli di quali siano state le indicazioni della Corte dei conti in sede di parifica. Siccome però sono molto lunghe, è allegato agli atti, quindi è possibile vedere il tutto.
Con riferimento invece alle disposizioni relative all’assestamento formale e all’assestamento sostanziale, ha già detto tutto il collega Tammacco, per cui ogni parola ulteriore sarebbe una ripetizione, che per ragioni di economicità, stando nei numeri, è una cosa mai consigliabile. In questo senso, vi chiediamo di esaminare ed eventualmente approvare i disegni di legge proposti.
Ovviamente, ringrazio i commissari della I Commissione che ieri hanno licenziato questi provvedimenti, quelli di maggioranza e quelli dell’opposizione. In particolare, con riferimento a quelli dell’opposizione, devo segnalare, ringraziandoli, il contributo del Movimento 5 Stelle, contributo favorevole, che ovviamente in una manovra di assestamento, immagino che sia stata questa la ragione, li segnala in termini di coerenza, che ovviamente, in termini di assestamento, cioè, quando devi pronunciarti su una manovra della quale sei stato protagonista per quasi l’intero anno, per ragioni di coerenza non puoi farti sovrastare dalle ragioni di cronaca politica. Perché poi, alla lunga, rispetto alla cronaca, vince sempre la storia.
In questo senso vi ringrazio, perché nonostante la loro posizione politica, hanno dato questo importante contributo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Amati.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito. Mi perdoni consigliere, solo un secondo per delle informazioni di servizio: sono arrivate sui documenti, sull’assestamento in particolare, sette emendamenti, sulle disposizioni. Non abbiamo ancora avuto però i referti.
Nell’ipotesi che ci fossero altri emendamenti, io darei solo dieci minuti per presentarli, perché evidentemente o sono stati già redatti, o non è l’occasione per redigerli, dovendo procedere al voto.
Prego, consigliere Romito.
Speaker : ROMITO.
Grazie, Presidente.
Incidentalmente, devo rivelare che non riesco ancora ad abituarmi al ruolo del collega Fabiano Amati, per cui ho grande stima e amicizia che tesse le lodi dell’Amministrazione regionale. Collega, non ce la faccio proprio e non ce la farò fino alla fine del mandato. La preferivo molto più nella versione di grande fustigatore, anche della finanza regionale, in Consigli che io ancora ricordo e a cui ho partecipato con vivo interesse.
Peraltro, assessore, la sua relazione mi ha ricordato una citazione bellissima di un autore americano che io ho letto sempre con grande piacere, perché noi tributaristi siamo un po’ amanti dei numeri, siamo in pochi numeri ad amare i numeri, però se ti occupi di tributi, sei tenuto a farlo. Era Darrell Huff, che in un libro molto bello, credo fosse degli anni Cinquanta, How to lie with Statistics, scriveva che i numeri, alla fine, se li torturi, se li stressi, se li massacri, saranno disposti a confessarti quello che vuoi, tutto quello che vuoi.
Questa citazione degli anni 50 – del 1954 o 56, non ricordo il libro di che anno fosse, però un libro molto interessante – è plasticamente riscontrabile anche in questa sessione odierna del Consiglio regionale del 28 novembre, anno del Signore 2024, pur partendo dagli anni ‘50-’60, perché i numeri alla fine, se li stressi, se li torturi, se li costringi, ti diranno tutto quello che vuoi.
Cosa ci diranno? Ci diranno che abbiamo un bilancio regionale virtuoso, le cui aziende (20 società e agenzie) rispondono appieno alle esigenze del socio unico, che è direttamente Regione Puglia, indirettamente immagino siano i 4 milioni di cittadini pugliesi che finanziano il bilancio regionale e che quindi ci chiedono conto, per esempio, di come viene gestito il servizio da Acquedotto Pugliese, ci chiedono come venga gestita l’ARPAL.
Sono stati versati fiumi di inchiostro rispetto a questo tema, ci chiedono conto di quello che si fa in Arif, ci chiedono conto di quello che si fa in tutte le agenzie regionali che, come abbiamo detto diverse volte cime consiglieri regionali di Centrodestra, spesso sono state utilizzate più per fare politica che non per dare dei servizi ai pugliesi, che pagano queste agenzie.
Il Centrodestra in maniera unitaria ha depositato una nota stampa ieri, in cui rendeva plastico un altro esempio di questo genere: la nomina della professoressa Torsi a Presidente di Arti, che credo sia stata la candidata del Partito Democratico nel collegio maggioritario di Bari alle ultime elezioni politiche. Certamente è una grandissima scienziata, ma i consiglieri di Centrodestra hanno rilevato che, pur essendo una grandissima scienziata, di grande spessore culturale e intellettuale, stranamente aveva fatto politica, e i più bravi li scegliete sempre fra quelli che fanno politica, mai fra i borghesi, tra coloro i quali invece la politica non l’hanno frequentata né praticata attivamente, addirittura candidandosi.
Rispetto agli utili che sono stati registrati e descritti in maniera puntuale dall’assessore (ne ho segnati alcuni), la domanda che dovremmo porci da amministratori pubblici è quanto queste agenzie e società abbiano dato effettivamente servizi adeguati ai cittadini pugliesi che le finanziano.
Sono grandi carrozzoni pubblici, perché, assessore, per formare questo bilancio positivo ricordo a me stesso, non agli altri, che la Regione Puglia, da un punto di vista della tassazione accessoria, è una delle quattro Regioni più tartassate d’Italia, perché, per esempio, le nostre imprese, a cui dovremmo rivolgerci, i lavoratori autonomi, gli artigiani, tutti coloro i quali la mattina si alzano per produrre e creare ricchezza nella nostra Regione, ogni anno sono costretti a pagare una tassa regionale, l’IRAP, che qualcuno sbadatamente iniziò a chiamare anche imposta rapina, ma in realtà è l’imposta regionale sulle attività produttive, che ha una aliquota ordinaria, che è il 3,9 per cento e che in Puglia, invece, è stata aumentata fino al 4,82 per cento. Credo sia la misura massima che la norma nazionale consenta di utilizzare per modulare le aliquote di questi tributi regionali.
In Puglia, quindi, alla faccia della competitività con le altre Regioni, abbiamo una delle addizionali regionali all’IRAP più alte d’Italia. Identico ragionamento vale per un’altra famosa addizionale, che tutti i lavoratori dipendenti della nostra Regione in particolare possono leggere nelle proprie buste paga ogniqualvolta la ricevono.
È una piccola dicitura chiamata “Addizionale regionale IRPEF”, (il collega La Notte mi da ragione e ne sono lieto, dato che è un professionista di grande spessore). Anche questa addizionale regionale, che paghiamo tutti, concorre a formare il bilancio della nostra Regione, di cui poco fa abbiamo decantato le lodi. Sono tutti americani alla fine questi grandi pensatori ed economisti, e un altro grande dell’economia mondiale diceva “affama la bestia”, quindi dovremmo essere bravi e trarre personali meriti ogniqualvolta siamo in grado di abbassare la spesa pubblica, aumentando l’efficienza dei servizi che noi destiniamo ai nostri concittadini, perché in molti degli ambiti di applicazione in cui trovano luogo le agenzie, le società, gli Enti decentrati che fanno parte di questo grande carrozzone che è la Regione Puglia, lavorano e gestiscono determinate aliquote di competenza in regime pressoché di monopolio, con delle finanze e delle provvidenze pubbliche che concorrono ad alimentare e a formare i propri bilanci, quindi vorrei vedere che non fossero in grado di registrare degli utili, di mettere alla fine della gestione consolidata un segno più davanti, e mi riferisco a diverse società che concorrono a formare il bilancio consolidato della Regione Puglia, come vedremo in seguito, durante l’approvazione delle altri disegni di legge che oggi sono all’ordine del giorno della nostra sessione.
Quello che mi preme sottolineare è che la soddisfazione più grande per un amministratore, un legislatore, tutti noi che oggi dovremmo votare in scienza e coscienza il bilancio e anche l’assestamento, quello che dovrebbe animarci, quello che dovrebbe guidare la nostra azione amministrativa e politica non è semplicemente un dato meramente economico il più, perché abbiamo detto prima che a questo “più” concorrono tanti meno, che sono quelle sottrazioni dalle buste paga e dalle dichiarazioni dei redditi che i cittadini pugliesi in Puglia sono costretti a pagare all’ente regionale, ogni giorno, ogni anno, qualsiasi cosa accada, perché purtroppo dalle tasse non si può scappare.
Quello che noi dovremmo chiederci, allora, e quello che noi dovremmo chiedere all’Amministrazione regionale centrale e alle Amministrazioni regionali decentrate periferiche, cioè quelle stesse Agenzie e società che sono state citate prima, è un concetto, anzi, sono due concetti-chiave su tutti, che dobbiamo assolutamente tenere a mente: trasparenza e merito. Trasparenza e merito, perché attraverso la trasparenza noi siamo in grado di garantire ai cittadini pugliesi che i loro soldi sono ben spesi, che sono ben custoditi dal padre di famiglia. Il merito ci consentirà di utilizzare quelle risorse attraverso dei requisiti che possano essere osservabili e apprezzabili da tutti, non soltanto da alcuni.
Rispetto a questo io credo che la discussione ci darà modo di parlarne e di parlare in maniera molto approfondita di quello che sta accadendo nella nostra Regione, perché arrivare a registrare l’apologia dell’Arca e dell’efficienza dell’Arca solo perché è riuscita a mettere un segno più nel proprio bilancio, dimenticandosi del dramma che vivono migliaia di pugliesi che sono oggi alloggiati in case che prima venivano chiamate di edilizia popolare, dimenticandoci che spesso quegli alloggi di edilizia popolare mancano della manutenzione più ordinaria, mancano delle condizioni più elementari di dignità, mancano di decoro, di cui dovremmo occuparci noi, Regione Puglia. Arrivare oggi a dichiarare in maniera entusiasta che l’Arca fa un euro di utile per me è una bestemmia nei confronti di tutti quei pugliesi che negli alloggi di edilizia residenziale pubblica ci vivono, e nei confronti di tutti coloro i quali vorrebbero viverci, e che non sono in grado, invece, di creare una programmazione seria, realistica, concreta di una nuova stagione di edilizia residenziale pubblica.
A me piacerebbe parlare di questo in Consiglio regionale. Mi piacerebbe parlare di prospettive, in Consiglio regionale, di obiettivi da raggiungere insieme, in Consiglio regionale, e non invece di sterili numeri, cosa di cui pure ci dobbiamo occupare, che però, come abbiamo detto all’inizio, se torturati, sono in grado di confessare qualsiasi cosa.
Anche rispetto a questo, è bene chiarirlo a chi ci sta ascoltando, il fatto che la Regione Puglia, come tutte le altre Regioni d’Italia, debba concorrere alla finanza pubblica attraverso una propria erogazione non è mica una vicenda nuova, non è mica una novità del Governo Meloni, non è mica una velleità di questo o di quel Ministro che ha deciso di sottrarre dalle casse della Regione Puglia un centesimo per destinarlo, invece, a chissà chi, perché anche questo ho letto sui quotidiani, anche questo ho ascoltato nel dibattito politico, qualcuno lo citava prima, assolutamente corrotto dalla mancanza di chiarezza e di sincerità.
Io credo che oggi noi abbiamo la possibilità, giacché parliamo di numeri, di dati e di statistiche, di dirci le cose per quelle che sono: che la Regione Puglia ha ancora tantissima strada da fare, da percorrere, sotto il profilo dell’efficienza e dei servizi che vengono resi ai nostri cittadini, cominciando da quelli di carattere sanitario, di cui pure ci occuperemo più tardi perché abbiamo previsto uno stanziamento ulteriore di risorse destinato al diritto alla salute, a salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini pugliesi.
Però, se da un lato noi chiediamo, pretendiamo che le risorse pubbliche vengano amministrate in maniera saggia dal decisore politico, allo stesso modo non possiamo sottrarci da delle responsabilità che sono proprie della politica. Se nelle nostre aziende sanitarie infatti purtroppo alberga da troppo tempo il malaffare; se nelle nostre aziende che sono connesse all’esercizio di attività sanitarie, manca trasparenza, merito, chiarezza nei concorsi, le più elementari, chiarezza nelle progressioni di carriera.
Noi, con che faccia potremmo guardare negli occhi i cittadini pugliesi? Con che faccia guarderemo negli occhi il genitore di un ragazzo scartato ad un concorso senza un valido motivo? Salvo poi leggere sui giornali quali sono le motivazioni reali per cui quel ragazzo, figlio di nessuno, era stato scartato in un concorso pubblico.
Io credo allora che la sessione di oggi ci darà questa opportunità: parlare in maniera molto chiara, asettica, anche franca di un tema importante come quello che ci sta occupando. Ascolterò anche gli interventi degli altri colleghi di centrodestra, ma anche dei colleghi di maggioranza, perché io credo che dal confronto… Ascolterò, assessore, oltre che la sua replica, perché so che in cuor suo, nella sua coscienza e nel suo reale sentimento di amministratore pubblico gran parte delle cose che ha detto le condividerà anche, non lo potrà ammettere, non lo potrà affermare pubblicamente, ma le condividerà, anche perché le ho ascoltate da lei molto spesso in questi due anni e mezzo di Consiglio regionale.
Ma lo sforzo che io chiedo a tutti quanti oggi è quello di fare un salto di qualità, non limitarci semplicemente a parlare di dati, statistiche e numeri, ma di provare ad immaginare cosa attraverso questi dati, statistiche e numeri noi abbiamo il dovere di progettare e di programmare per il futuro della nostra Regione.
Rispetto a questo, noi faremo la nostra parte, come al solito, con dignità e con serietà.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Romito. Siamo pronti? Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli.
Speaker : CAROLI.
Assessore, io ho ascoltato attentamente la sua relazione ieri in Commissione, l’ho riascoltata o oggi e francamente non posso dire che i numeri del nostro bilancio siano male.
Vorrei però meglio comprendere, e qui deve aiutarmi lei, che sicuramente ha maggiori competenze rispetto a me. Credo che in questo momento in Regione Puglia si debba parlare di cattiva gestione, e le faccio una domanda. È stato applicato 1 miliardo e 800 milioni di euro di avanzo di amministrazione, per poi chiudere il bilancio con un disavanzo di amministrazione di 119 milioni di euro.
Chiudere con 1,3 miliardi di euro di cassa ritengo sia un valore da attenzionare, perché anche quello va attenzionato, anche se debbo dire che è apprezzabile la riduzione di quest’anno rispetto agli anni precedenti.
Quello che mi fa specie, perché ritengo che o mi è sfuggito qualcosa o qualcosa non va per il meglio, è che bisognerebbe capire se i 12 miliardi di residui attivi, assessore, siano reali e realmente riscuotibili, visto che quest’anno avete riscosso poco più di 1 miliardo di euro e ne avete accantonati al Fondo crediti di dubbia esigibilità solo 1,2 miliardi.
Le chiedo: sarete in grado di riscuotere i 10 miliardi di euro? Quando e se con questa velocità lei ritiene davvero di poter portare a conclusione l’impegno che avete preso? Altrimenti tutte le rassicurazioni e l’articolazione del suo intervento verrà meno.
Per avere un quadro preciso della situazione di bilancio, gradirei che ci fossero delle risposte a queste mie quattro domande. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego i colleghi di prendere posto in Aula, dobbiamo votare.
Non ho altri iscritti a parlare.
L’assessore Amati vuole rispondere?
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Sì, rapidamente.
Ovviamente, il collega Romito non riesce a torturare il suo scranno stando seduto, quindi io non rispondo alle sue osservazioni, perché non mi piace rispondere in contumacia, quindi bisognerebbe torturare lo scranno, che è un fatto importante.
Ovviamente - lo dico a tutti -, la battuta viene facile, ma tenete conto che per otto anni e più ho sempre presentato al Consiglio le relazioni sul bilancio, quindi se le ho presentate, evidentemente le condividevo.
Ciò detto, quindi, credo di dover rispondere soltanto alle domande del collega Caroli e, da quello che ho capito, la domanda sui residui attivi.
Con riferimento alla cassa, collega Romito, lei deve torturare lo scranno, perché, se chiede se ne va... stavo scherzando, era un modo per richiamarla all’Aula, mi sentivo orfano.
Collega Romito, lei da un lato evoca i numeri, poi ha fatto delle valutazioni politiche, quindi non so che dirle, posso soltanto dirle, a parte le questioni che ha riferito immediatamente a me, che lei ha un’amnesia, dice che non si abitua alla mia posizione, ma lei ha un’amnesia che genera disadattamento, cioè non riesce ad abituarsi.
Ha quindi questo disadattamento, ma io ho sempre presentato le leggi di bilancio e gli assestamenti al Consiglio nel corso di otto anni e più, quindi se li ho presentati evidentemente li condividevo.
In particolare, ricorderà che la maggior parte delle iniziative politiche erano suggerire soluzioni in materia sanitaria. Non so se ha visto che nella relazione, in fondo, ho dedicato alcune parole per dire che è una situazione di criticità, peraltro resa evidente dal fatto che dobbiamo ripianare il disavanzo.
A lei piacciono gli americani, a me piacciono gli europei, a me piacciono gli scozzesi, Adamo Smith, un autore che lei non frequenterà perché evidentemente, avendo fatto l’elogio delle tasse, che ho anche appuntato, avendo di fatto l’elogio delle tasse, peraltro facendo venire delle reazioni allergiche al suo collega vicino di banco, che conosco e la pensa come me, però lei, avendo fatto l’elogio delle tasse, non trova uno che elogia le tasse. Poi le dirò virgolettato.
Negli anni abbiamo approvato il bilancio consolidato, continuamente, con una situazione di utili. Con riferimento alle Arca, non tutte le Arca hanno un segno più nell’economico-patrimoniale.
Io ho detto, ma lei era disattento, che citavo quelli milionari, quindi quelli sotto il milione non li ho citati. Quindi, lei prima di commentare avrebbe dovuto chiedere, perché immagino che il dato non lo possegga, e non c’è bisogno di fare la prova, perché questo è un dato che sono riuscito a scorporare proprio stamattina, anzi, prima della Commissione, noi invece abbiamo una differenziazione per le Arca. Mentre per alcune Arca abbiamo il segno più, nell’economico-patrimoniale, quindi come fatto tecnico, invece abbiamo come perdita tecnica nell’economico-patrimoniale l’Arca Puglia centrale e l’Arca Jonica. Quindi, da questo punto di vista andrebbe fatta ovviamente una valutazione uno per uno.
Lei sostiene che il segno più non certifica la qualità di una politica. È vero, nel senso che al segno più si possono aggiungere altri più. Però, di solito, per dire che quel segno più non certifica la genuinità di una politica, bisogna indicate fatti specifici. Se lei non indica fatti specifici, che mettono in grado il suo interlocutore di dire che lei ha ragione o ha torto, e fatti specifici significa numeri, impostazione giuridica, io mi arrendo subito, perché non sono in grado di dialogare se non mi vengono opposti fatti specifici. Magari avremo l’occasione in cui fatti specifici potranno essere oggetto della mia riflessione.
Se lei dice Acquedotto Pugliese, e magari mi dicesse “non me l’ha detto”, che l’Acquedotto Pugliese va male perché l’aveva detto, e lì ognuno si sbizzarrisce, lo disse Missiroli che l’Acquedotto ha dato più da mangiare che da bere…, Lei non lo ha detto, l’ho appena attestato, ho detto “lei non l’ha detto”, ma se uno, De Blasi, vuole essere lei, collega, visto che è meno reattivo? Se De Blasi si alzasse e dicesse che l’Acquedotto ha dato più da mangiare che da bere, io gli direi che innanzitutto il detto non è proprio così, e lo rimanderei a rivedere il detto; poi gli direi “ma dove?”, e lui, che conosco, mi direbbe “lì, specificamente su quel punto”, e allora interloquiremmo.
Fino a quando lei non mi dice qual è il punto, io non sono in grado di rispondere, quindi è una resa incondizionata.
Con riferimento invece alle domande del collega Caroli, la questione della cassa, se ho capito bene lei pone l’argomento della dinamica della cassa. La dinamica della cassa nella regione Puglia in quest’ultimo anno ha avuto dei problemi per mancati trasferimenti, e questo si incrocia con altre disposizioni di finanza pubblica… In realtà, era troppo alta.
Con riferimento all’assestamento, la cassa è troppo bassa, tant’è che lei vedrà che noi all’interno dell’assestamento, abbiamo appostato degli interessi da anticipazione del tesoriere. E lo abbiamo fatto perché siccome la cassa è troppo bassa rispetto al passato, era troppo bassa… Mi ascolti, visto che mi ha chiesto, mi faccia terminare. La cassa era troppo bassa. Nell’assestamento che voteremo abbiamo appostato degli interessi da anticipazione del tesoriere, perché il contratto con la Tesoreria prevede che noi possiamo attivare l’anticipazione, perché contiamo di poter terminare l’anno con almeno 200-250 milioni di cassa… Sto spiegando l’assestamento, poi andrò indietro.
Lei mi deve perdonare, lei è espertissimo, io lo dico per altri colleghi che non hanno…
Speaker : PRESIDENTE.
Non parlate tra di voi, però, perché non capiscono gli altri colleghi.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Ci sono altri colleghi che non hanno la stessa fulminea esperienza sua, quindi io utilizzo la sua riflessione per poter poi ricostruire la dinamica di cassa.
Ora, abbiamo cassa bassa, quindi abbiamo appostato gli interessi per l’anticipazione. È accaduto che non abbiamo chiesto l’anticipazione al tesoriere per il mese di novembre, perché nel frattempo ci sono state riversate dalle somme. Quindi, da questo punto di vista contiamo di non chiedere l’anticipazione.
In passato è stata non troppo alta, è stata sicura, perché se lei prende la dinamica della cassa in tutte le Regioni italiane, vedrà che ci attestiamo, proporzionalmente al numero di abitanti, nella stessa dimensione di sicurezza. Quindi, quando lei ha visto 1,2 miliardi, per esempio, di cassa, perché c’è stato un momento in cui ha visto 1,2 miliardi… Scusi, collega Casali, lei si riferisce…
Speaker : PRESIDENTE
Assessore Amati, chiuda il suo intervento senza l’interlocuzione.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Io devo fare il maleducato con il gentilissimo collega Caroli.
Se lei mi chiede qual è la cassa oggi, a quest’ora, in questo momento, le dico che secondo me è 60-63 milioni in questo.
Se vuole, andiamo negli uffici, le faccio vedere la videata e risolviamo questo problema. Ma lei di quale bilancio sta parlando, del rendiconto o dell’assestamento? Lo dica ad alta voce.
Speaker : PRESIDENTE.
Andiamo avanti....
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Se lei mi sta parlando del rendiconto, la cassa nel rendiconto ha avuto quella dinamica, che è una dinamica miliardaria. Se lei mi chiede in questo momento, in sede di assestamento, a quest’ora, hic et nunc quant’è la cassa, le dico tra 60 e 63 milioni di euro. Va bene? Dopodiché, siccome sono numeri e contro numeri,
ci facciamo un nodo al fazzoletto e alla fine del Consiglio regionale venga con me negli uffici e vedremo se devo offrire io un caffè a tutti o lo debba offrire lei.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene così, consigliere Caroli, l’assessore ha risposto.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Per la vis polemica ha fatto perdere l’occasione di raccontare la dinamica della cassa.
Per quanto riguarda i residui attivi, lei chiede “sarete in grado di riscuoterlo?”, la risposta è sì.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Amati.
Consigliere Romito, lei è già intervenuto, l’ha interrogata l’assessore Amati? Brevemente, tre minuti, consigliere Romito.
Speaker : ROMITO.
In Comune a Bari abbiamo l’intervento per fatto personale, non so se il nostro Regolamento lo preveda, ma non serve, perché mi lega una così grande amicizia e stima all’assessore Amati, che però credo abbia perso dimestichezza con quel ruolo, assessore, perché lei, quando fa l’assessore, si siede ed ascolta gli interventi dei consiglieri di opposizione, che ovviamente devono confutare quello che lei dice, devono dissentire spesso da quello che lei dice, diversamente saremmo da quel lato dell’emiciclo, non da questo.
Non capisco perché lei avverta quasi con fastidio, e si vede proprio l punto di vista caratteriale, perché ha perso il sorriso e ha questo rancore, questa voglia di rispondere punto su punto, interrogando Caroli... Assessore, no, non c’è bisogno, lei fa l’assessore e governa, è tenuto a dare delle risposte con grande garbo, anche con simpatia ai consiglieri di Centrodestra, non facendo segno di stringere.
Quando, ad esempio, assessore, lei mi accusa di soffrire di amnesie che poi danno luogo a dissociazione rispetto alla sua virulenza passata nei confronti dell’Amministrazione di Michele Emiliano e del Presidente Emiliano, viene in mio soccorso uno strumento banalissimo, la rete, Google. Basta scrivere “Fabiano, Amati, Michele Emiliano” e una delle prime dichiarazioni che viene sottoposta è “Emiliano ha innescato una campagna d’odio, trascinando la Regione in una palude” e poi tutta un’altra serie di idee di legittime opinioni rispetto al Presidente e al Governatore, quindi, assessore, non ho un’amnesia, è lei che ha cambiato l’idea, che è legittimo, è assolutamente corretto, anzi qualcuno dice (vengo in suo soccorso) che soltanto gli stolti non cambiano idea, quindi, non fosse altro che per un ragionamento a contrario, lei non è stolto.
Non accusi me di amnesia quando lei ha cambiato idea, non accusi me di avere difficoltà a guardarla in questo nuovo ruolo, quando ha esercitato nell’ultimo anno e mezzo un ruolo esattamente opposto a quello che oggi in maniera mirabile e assolutamente competente sta esercitando.
Diceva un vecchio professore universitario, di cui ho grande stima e che ricordo ancora, quando uno studente non era eccessivamente preparato e chiedeva al suo docente di promuoverlo perché aveva bisogno di progredire nella carriera accademica, chiedeva “come si chiama lei? De Blasi” (utilizziamo il consigliere De Blasi, che non è affatto poco reattivo, è sempre molto reattivo, lo ha dimostrato in tutti questi anni di Consiglio regionale), “lei vuole 18, non ha studiato a sufficienza? Si deve sedere e deve ascoltare”.
Non è il suo caso, perché lei non è da 18, assessore, è certamente almeno da 30 (non so la lode, ma da 30), fa l’assessore governa, questa Regione, dopo aver passato un anno e mezzo all’opposizione della stessa maggioranza, le chiediamo semplicemente con garbo e anche con il sorriso sulle labbra, perché nessuno ci ha costretto ad essere qui forzando, frustando, siamo qua perché ci piace fare i legislatori e occuparci della nostra Regione.
Lo facciamo noi del centrodestra, opponendoci, lottando contro le nomine, dichiarando che l’Arca spesso non offre degli alloggi di edilizia residenziale pubblica adeguati ai propri cittadini, e lo fate voi, che spesso per ruolo dovete difendere anche l’indifendibile. Noi continueremo a fare la nostra parte, assessore, voi dovete fare la vostra.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli. Prego.
Speaker : CAROLI.
Io con serenità, assessore, le ho posto tre domande, e lei, bravo qual è, è riuscito a sviare dalle richieste che le ho fatto.
Secondo lei, e glielo ripropongo, è un modello di buona gestione e amministrazione applicare 1,8 miliardi di euro di avanzo di amministrazione per poi chiudere con un disavanzo di amministrazione per 119 milioni di euro? Prima domanda.
Seconda domanda, glielo ripeto: comprendere e far comprendere a tutti i cittadini pugliesi se i 12 miliardi di residui attivi sono reali e mi deve rispondere, e realmente riscuotibili, visto che quest’anno, debbono saperlo tutti, su 12 miliardi di euro, voi siete riusciti a riscuoterne 1 miliardo, e ne avete accantonati al fondo crediti di dubbia esigibilità solo 1,2.
Io voglio le risposte a queste mie due domande, voglio comprendere se secondo lei è un modello di buona amministrazione quello che è stato utilizzato, e se i residui attivi, oggi parliamo di 10 miliardi di euro, sono prima di tutto reali, e se lei ritiene e può rassicurare i cittadini pugliesi che riuscirà ad incassarli e come.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Non ho capito chi è senza tessera. C’è un iscritto a parlare… Okay, nessuno.
Quindi, possiamo procedere al voto. Siamo pronti, colleghi? Tutti al loro posto. Disegno di legge “Contributo alla finanza pubblica delle Regioni a statuto ordinario”, articolo 1.
Ha detto che le ha poste già in precedenza, l’assessore Amati ha risposto per un’ora, tanto da essere rimproverato dal consigliere Romito.
Articolo 1.
La votazione è aperta. Votiamo.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 30, favorevoli 29, contrari 1, astenuti 5.
L’articolo 1 è approvato.
Articolo 2 (Entrata in vigore)
La votazione è aperta. Votiamo. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 30, favorevoli 29, contrari 1, astenuti 9.
L’articolo 2 è approvato.
Disegno di legge nel suo complesso.
La votazione è aperta. Votiamo. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 33, favorevoli 29, contrari 4, astenuti 9.
Il disegno di legge è approvato a maggioranza.
C’è l’urgenza.
Votiamo per alzata di mano.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Contraria l’opposizione. Chi si astiene?
La procedura d’urgenza è approvata a maggioranza.
Approvata a maggioranza con due astenuti e l’opposizione contraria.
Passiamo adesso al Rendiconto generale 2023: Disegno di legge “Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2023”.
Articolo 1.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 35, favorevoli 29, contrari 6, astenuti 6.
L’articolo 1 è approvato.
Articolo 2.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 36, favorevoli 29, contrari 7, astenuti, 6.
L’articolo 2 è approvato.
Articolo 3.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 36, favorevoli 29, contrari 7, astenuti 6.
Articolo 4 (Riepilogo entrate e spese di competenza). La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti? La votazione è chiusa. Presenti? 42. Votanti? 36. Favorevoli? 29. Contrari? 7. Astenuti? 6. È approvato a maggioranza. È approvato a maggioranza.
Articolo 5 (Risultato della gestione di competenza 2023).
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 35,favorevoli 29, contrari 6, astenuti 3.
È approvato a maggioranza.
Articolo 6.
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 35, favorevoli 29, contrari 6. Il voto del Presidente Perrini risulta? Altrimenti è aggiunto il voto contrario. Astenuti 6.
È approvato a maggioranza.
Articolo 7
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 36, favorevoli 29, contrari 7, astenuti 6.
È approvato a maggioranza.
Articolo 8 (Situazione residui passivi).
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 38, favorevoli 29, contrari 9, astenuti 2.
È approvato a maggioranza.
Il voto del Presidente Pagliaro è contrario, non astenuto. Articolo 9 (Situazione di cassa).
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 44, votanti 44, favorevoli 29, contrari 15, nessun astenuto.
È approvato a maggioranza.
Articolo 10 (Fondo pluriennale vincolato).
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 43, votanti 42, favorevoli 29, contrari 13, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 11 (Risultato di amministrazione).
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 44, favorevoli 29, contrari 15, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 12.
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 44, favorevoli 29, contrari 15, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 13 (Rendiconto consolidato).
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 44, favorevoli 29, contrari 15, astenuti 1.
L’articolo 13 è approvato a maggioranza.
Disegno di legge nel suo complesso.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 44, favorevoli 29, contrari 15, astenuti 1.
Il disegno di legge è approvato a maggioranza.
Ci vuole l’urgenza.
La votazione è aperta per alzata di mano.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
La procedura d’urgenza è approvata a maggioranza.
Adesso passiamo al disegno di legge n. 228 dell’11.11.2024 “Assestamento e variazione di bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2024 e pluriennale 2024-2026”.
Articolo 1 (Residui attivi e passivi risultanti dal rendiconto generale)
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 43, votanti 40, favorevoli 29, contrari 11, astenuti 3.
L’articolo 1 è approvato a maggioranza.
Articolo 2 (Risultato di amministrazione dell’esercizio precedente)
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 43, favorevoli 30, contrari 13, astenuti 2.
L’articolo 2 è approvato a maggioranza.
Articolo 3 (Stato di previsione delle entrate)
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 46, votanti 44, favorevoli 29, astenuti 2, contrari 15.
L’articolo 3 è approvato a maggioranza.
Articolo 4 (Stato di previsione delle spese)
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 41, favorevoli 30, contrari 11, astenuti 1.
L’articolo 4 è approvato a maggioranza.
Il voto del consigliere Dell’Erba era contrario, corregge il suo voto.
Articolo 5 (Fondo di cassa)
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 44, favorevoli 29, contrari 15, astenuti 1.
L’articolo 5 è approvato a maggioranza.
Articolo 6 (Allegati)
Sono elencati.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 44, favorevoli 29, contrari 15, astenuti 1.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Assessore, i tabulati li approviamo adesso, prima dell’ultima norma?
Adesso votiamo per i tabulati 1 e 2. Sono stati presentati dall’assessore Amati.
La votazione è aperta.
Sono uguali. Stiamo votando su un unico tabulato. O meglio, emendamento al tabulato.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 40, favorevoli 29, contrari 11, astenuti 1.
L’emendamento è approvato a maggioranza.
Articolo 7.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 41, favorevoli 29, contrari 12, astenuti 1.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Adesso passiamo al disegno di legge n. 228, nel suo complesso.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 46, votanti 45, favorevoli 29, contrari 16, astenuti 1.
Il disegno di legge è approvato a maggioranza.
Anche qui è richiesta l’urgenza.
Chi è favorevole? Per alzata di mano. Chi è contrario? L’opposizione. Chi si astiene? Nessuno.
È approvata a maggioranza.
Adesso abbiamo le “Disposizioni di carattere finanziario e diverse”. Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2024 e pluriennale 2024-2026.
Informo che ci sono degli emendamenti presentati, ma non ci sono i referti. Sono tutti emendamenti aggiuntivi.
Intanto cominciamo a votare e poi, man mano che arrivano gli emendamenti, andiamo ad approvare solo quelli con referto.
Consigliere Scalera, prego.
Speaker : SCALERA.
Per l’emendamento a firma mia e del collega Di Gregorio il referto c’è.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo, quello lo approviamo. Quelli senza referto non li possiamo approvare.
Speaker : SCALERA.
Quindi, volta per volta deve leggere gli emendamenti?
Speaker : PRESIDENTE.
Non adesso. Alla fine, perché sono tutti aggiuntivi. Io ho voluto precisarlo perché gli assessori chiamino gli uffici, in maniera tale che i referti siano fatti. Posto che è tutta la mattina che ci si dice che i referti arriveranno.
Articolo 1 (Attività di recupero e valorizzazione di immobili).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 41, favorevoli 29, contrari 12, astenuti 1.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 2.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 41, favorevoli 29, contrari 12, astenuti 1.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 3 (Risorse aggiuntive a favore del servizio sanitario regionale per l’esercizio 2024).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 40, favorevoli 29, contrari 11, astenuti 1.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 4 (Contributo agli investimenti in sanità).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Caroli e Spina, che cosa avete votato? Astensione. Dobbiamo aggiungerli?
Il voto dei consiglieri Caroli e Spina è di astensione.
Anche Scalera e anche La Notte.
Quindi, dobbiamo aggiungere 4 astenuti.
Non incide sull’esito della votazione. In ogni caso, il loro voto è di astensione. Quindi, controlliamo. Laddove non dovesse risultare così, è di astensione.
Presenti 39, votanti 36, favorevoli 31, contrari 5, astenuti 3.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 5 (Completamento delle attività dirette alla piena operatività del Numero unico europeo di emergenza).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 47, votanti 38, favorevoli 34, contrari 4, astenuti 9.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 6 (Atti per i quali non sussiste il diritto al contraddittorio, ai sensi dell’articolo 6-bis della legge n. 212/2000).
La votazione è aperta. A me risultano tutti aggiuntivi gli emendamenti. Se c’è qualche problema affrontiamolo subito. L’emendamento di 15 milioni di euro di incremento alla spesa sanitaria.
Scusate un momento, facciamo questa verifica. Colleghi, scusate, annulliamo questo voto.
Rispetto all’articolo 3 c’è stato un errore. C’era un emendamento erroneamente considerato aggiuntivo, ma era un emendamento modificativo, già presentato, esistente agli atti, che aggiunge 15 milioni alla sanità, firmato dall’assessore al bilancio e dall’assessore alla sanità, Amati e Piemontese. Quindi, io vi chiedo di votare l’emendamento e poi di rivotare l’articolo 3 come modificato.
Non ci sono obiezioni.
Votiamo l’emendamento n. 8 all’articolo 3
La votazione è aperta.
Lo ripeto, si tratta di aggiungere 15 milioni al Servizio sanitario nazionale.
Votiamo. La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 39, favorevoli 39, astenuti 6.
È approvato a maggioranza.
Adesso rivotiamo l’articolo 3 come modificato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 42, favorevoli 42, astenuti 3.
È approvato a maggioranza.
Non ci sono altri emendamenti modificativi.
Articolo 6 (Atti per i quali non sussiste il diritto al contraddittorio).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 44, votanti 29, favorevoli 29, astenuti 15.
È approvato a maggioranza.
Articolo 7 (Modifiche alla legge regionale n. 8/2018).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 43, votanti 30, favorevoli 29, astenuti 13, contrari 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 8 (Integrazione all’articolo 1 della legge regionale n. 25/2003 in materia di esenzione della tassa automobilistica per disabili).
La votazione è aperta. L’esenzione della tassa automobilistica.
La votazione è chiusa.
Presenti 46, votanti 46, favorevoli 46.
È approvato all’unanimità.
Articolo 9 (Interventi a favore dell’associazionismo sportivo e ricreativo. Modifica alla legge regionale n. 33 del 2006).
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 45, favorevoli44, contrari 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 10 (Prestazioni sanitarie non adeguatamente tariffate).
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 32, favorevoli 31, astenuti 10, contrari 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 11 (Contributo straordinario in favore di Aeroporti di Puglia SpA).
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 41, favorevoli 31, astenuti 4.
È approvato a maggioranza.
Articolo 12 (Modifiche all’articolo 9 della legge regionale n. 51 del 2021), che riguarda professori di ruolo e ricercatori.
Articolo 10 (Fondo pluriennale vincolato).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 40, favorevoli 40, astenuti 5.
È approvato a maggioranza.
Articolo 13 (Modifiche alla legge regionale n. 37 del 2023), una modifica normativa da associazioni ad organizzazioni di volontariato.
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 40, favorevoli 40, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 14 (Modifica alla legge regionale n. 1 del 2005), medicina penitenziaria.
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 39, favorevoli 39, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Articolo 15 (Modifica alla legge regionale n. 45 del 2012). Pentassuglia, contributi di bonifica.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 32, favorevoli 31, contrari 1, astenuti 6.
È approvato a maggioranza.
Articolo 16 (Modifiche alla legge regionale n. 1 del 2017).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 28, favorevoli 28, astenuti 13.
È approvato a maggioranza.
Articolo 17 (Modifiche alla legge regionale n. 4 del 2012).
La votazione è aperta.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 29, favorevoli 28, contrari 1, astenuti 5.
È approvato a maggioranza.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 18 (Modifiche alla legge regionale n. 37/2023).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 29, favorevoli 29, astenuti 13.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 19.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 29, favorevoli 29, astenuti 9.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 20 (Modifiche alla legge regionale n. 21/2011).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 29, favorevoli 28, astenuti 9, contrari 1.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 21 (Interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, lavori di risanamento del versante collinare della fortezza svevo-angioina nel territorio di Lucera. Lotto 2).
La votazione è aperta.
Il Presidente ha chiesto di intervenire.
Chiedo scusa, non avevo visto la richiesta del Presidente di intervenire.
Togliamo la votazione. Scusatemi.
Prego, Presidente.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Le chiedo scusa. Volevo precisare che identica posta è stata prevista nell’FSC che stiamo licenziando in queste ore, perché è un problema che esiste da diverso tempo.
Avevamo provato ad utilizzare i fondi della legge 145, una cosa che sto seguendo io personalmente, quindi mi sono permesso di risolvere il problema inserendolo nel fondo di sviluppo e coesione. Voglio quindi darle assicurazione che è previsto nell’elenco delle opere: approvando questo emendamento, sostanzialmente, avremmo una duplicazione di finanziamento e dovremmo andarlo a togliere dall’FSC con tutta la complessità che ne deriva, anche per il fatto che ovviamente ci stiamo scambiando le coppie tra noi e il Governo, e questo complica un po’ la procedura della formazione dell’atto che dobbiamo firmare domani alle 11. Tutto qua.
Se l’emendamento viene ritirato, è ovvio che risolviamo il problema. Viceversa, noi dovremmo andare a cambiare il piano dell’FSC, che è un’operazione in questa fase non complicatissima, ma comunque molto laboriosa, perché dobbiamo poi utilizzare quei soldi nell’FSC per un’altra cosa che ovviamente…. Decidete voi. Io personalmente vi ho detto che mi ero fatto carico della questione, che è molto importante, ovviamente, quella dei lavori al Castello di Lucera, su questo non c’è dubbio.
Speaker : PRESIDENTE.
Senza intervenire sul merito della vicenda, le pongo un altro problema, tra l’altro: è finanziato con fondi di quest’anno, si riuscirà a fare la spesa entro quest’anno, nell’ipotesi che non si segua il percorso dell’FSC, ma si segua il percorso di questo articolo di legge? Rifletta anche su questo.
Presidente Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO.
Intanto, non credo che bisogna fare spesa, ma bisogna impegnare la spesa, che sono due cose diverse, Presidente, sono due cose diverse, perché fare la spesa mi sembrerebbe quasi ovvio.
Prendo atto di questa cosa che è avvenuta evidentemente ieri stesso… A me l’assessore Amati poco fa diceva che ieri quella scheda è stata richiesta agli uffici ed è stata trasmessa, quindi è stata inserita.
Ora, onestamente, anche alla luce di questo, mi pare che io sia qui a voler... Ma non è assolutamente questo, è da tempo immemore che chiedo questo intervento, questo finanziamento, quindi – ripeto - questa mattina mi dava rassicurazioni l’assessore Amati che ieri è stato inserito all’interno della cosa.
Io gradirei l’approvazione dell’emendamento ed, eventualmente si può anche non impegnare, ovviamente, e va nell’FSC in maniera naturale, poi regolatevi voi, però sembra che da una vita... sarebbe anche carino se sapessimo queste cose dell’FSC, vorremmo anche capire qualcosa, perché non siamo qui a fare le belle statuine.
Io gradirei che fosse approvato, perché a me è stato detto stamattina, voi dite che c’è da una vita...
Speaker : PRESIDENTE.
Attendiamo un minuto, perché si possa accertare. Scusate, non si taglia la testa al toro, sapendo che è di competenza di cassa la copertura? Consigliere Tutolo, la copertura è competenza di cassa, quindi si perdono queste risorse.
Sai che sono convinta di questa attività da sempre.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
È il punto 389 dell’elenco delle opere: commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico nella Regione Puglia, ambiente, risorse naturali, risanamento versante collinare Castello Lotto 2, stralcio secondo, Comune di Lucera, 3 milioni di euro.
Siccome viene assegnato all’ufficio del commissario, che sono io, e siccome sto seguendo questa storia ‒ me ne devi dare atto, Antonio ‒ da anni... Non ieri. Sta lì da tempo. Antonio, non l’abbiamo messo ieri.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso vediamo che cosa fare di questa norma.
Consigliere Tutolo, si è prenotato? Prego.
Speaker : TUTOLO.
Io voglio chiarire alcune cose. Finirò questa consiliatura convinto che sono diventato un cretino, oppure lo sono sempre stato. Probabilmente, la prima ipotesi prenderà corpo. Se uno mi dice che ieri è stato inserito e l’altro mi dice che è da una vita... Io non ci capisco più nulla.
È ovvio che se andiamo a vedere le documentazioni, ieri è stato inserito dopo l’approvazione dell’emendamento nella Commissione Bilancio. Perfetto. Non ha poca importanza. Ha molta importanza, perché sono quattro anni che questo intervento doveva essere finanziato. Non ha poca importanza.
Speaker : PRESIDENTE.
Siamo tutti testimoni della sua richiesta. Adesso, però, è accertato che c’è nell’FSC, quindi decidiamo che cosa fare di questa norma.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Emiliano.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Le volevo dire che questa questione del Castello di Lucera, ovviamente su sua sollecitazione da tempo, io ho provato a inserirla prima nei fondi della legge n. 145, perché adesso ho la delega ai lavori pubblici. Ci siamo resi conto che non avremmo fatto in tempo a impegnare la spesa e a realizzare tutto nell’anno corrente. Posso dirle che è stata l’unica opera che ho segnalato ad personam sia al dottor Orlando che al professor Catalano, per inserirla? Quindi, era inserita, tant’è che gliel’ho detta a memoria. L’abbiamo anche verificata e trovata, ma sempre merito suo è. Il fatto che il Castello avesse bisogno di lavori che lo proteggessero dal dissesto me lo ha segnalato lei da tempo, era ancora Sindaco quando me l’ha segnalata. Tutto qua.
In ogni caso lei, nel presentare l’emendamento, aveva fatto ciò che era in suo potere per essere sicuro che il finanziamento ci fosse. Adesso però abbiamo una duplicazione, per cui impegnare la somma nell’assestamento di bilancio significa perdere la somma.
Speaker : PRESIDENTE.
Accertata la lucidità della situazione mentale del consigliere Tutolo, e testimoniando il fatto che da passeggera turista mi sono recata presso il Castello di Lucera, che è bellissimo, e la fortezza ha bisogno di questi interventi, questo però è un articolo, non è un emendamento, non si può ritirare.
L’unico modo è respingerlo, tranne che non si presenti un emendamento di bocciatura, ma è la stessa cosa, quindi dobbiamo respingerlo.
Se lo presenta lei stesso… Lo vuole presentare lei stesso? Lo presenta lei stesso come un emendamento soppressivo.
In attesa dell’emendamento soppressivo, per evitare che qualcuno ci cada dentro, votiamo l’articolo 22. In attesa, fatemi avere l’emendamento, però. C’è solo un articolo, fatemi avere l’emendamento. C’è solo un altro articolo, e abbiamo finito.
È chiaro? Lo dovete scrivere adesso. Perfetto. Ci sta pensando la dottoressa Delgiudice, lo sta scrivendo.
Quella è la relazione che le risorse stanno nell’FSC. Grazie.
Emendamento soppressivo dell’articolo 21, presentato dal consigliere Tutolo in relazione al fatto che la medesima norma è inserita come progetto nel fondo FSC che sarà firmato domani, come ci auguriamo.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 34, favorevoli 27, contrari 7, astenuti 6.
È approvato a maggioranza.
L’articolo 21 è soppresso.
Passiamo all’articolo 22, ultimo articolo del disegno di legge.
Avete chiesto di intervenire? Prego.
Speaker : TUTOLO.
Questa è un’altra cosa seria.
Speaker : PRESIDENTE.
Sta intervenendo sull’articolo 22?
Speaker : TUTOLO.
Certo.
Parliamo della legge sul salario minimo, alla quale mi pare che tutti abbiano dato segni di giubilo, ho letto comunicati importanti, siamo contenti che la Regione Puglia sia la prima Regione d’Italia a farlo, però adesso bisogna passare ai fatti, perché altrimenti facciamo soltanto comunicati e chiacchiere!
Scusatemi se sarò molto esplicito e crudo, ma purtroppo ho questo difetto: quando devo dire una cosa, la dico.
Ci sono molti lavoratori all’interno della Regione Puglia che hanno una paga di gran lunga inferiore a quei 9 euro e percepiscono stipendi di 500, 600, 700 euro al mese e vengono a lavorare anche da un’altra parte.
Siccome raccogliamo le firme per il Referendum, chiediamo al nazionale di fare la cosa in tutta la nostra Nazione, visto che il problema l’abbiamo in casa nostra, ci mettiamo a posto in casa nostra e poi diciamo a casa degli altri di fare la stessa cosa per tutti, forse abbiamo anche maggiore credibilità, perché se abbiamo il problema in casa nostra e andiamo a guardare in casa degli altri, probabilmente perdiamo di vista il punto.
Siccome ieri abbiamo avuto una Commissione e mi sono permesso di audire, grazie alla Presidente Parchitelli, i dirigenti, quindi il RUP, che hanno quella procedura in mano, ho sentito delle cose che non condivido in alcun modo e altre che condivido. Intanto, nessuno ha parlato di procedura illegittima. Lo dicevo in Commissione ieri. C’era anche la Segretaria. Non condivido chi sostiene che non è nostra competenza, perché questo non lo decide nessuno qua e da nessuna parte. Lo decideranno a Roma se è di nostra competenza o non è di nostra competenza. Secondo me, è di nostra competenza perché non andiamo a incidere su tutto il territorio della Puglia, non andiamo a dire a dei lavoratori che lavorano nel privato o in altre aziende che devono percepire... Andiamo a dire che nelle procedure di affidamento di lavori e servizi, dove ci mette i soldi la Regione Puglia, quindi lavorano qua, devono percepire quello. Lo possiamo fare e lo dobbiamo fare.
Questa norma noi l’abbiamo presentata da un anno e mezzo, molto prima del bando per il rinnovo di quel servizio di guardiania che sta giù, quelli che ci salutano tutti i giorni garbatamente, che stanno giù. Prima. Abbiamo atteso, abbiamo atteso. Mai arrivata, nemmeno in Commissione, non per colpa della Presidente, ma perché mancava il referto tecnico. È vero, Presidente? L’abbiamo iscritta ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento, l’abbiamo approvata all’unanimità. Ora la dobbiamo far applicare. E ci sono tutti i presupposti.
Non mi venisse nessuno a dire che non si può annullare un bando. Chi lo ha detto che non si può revocare il bando? C’è una precisa disposizione del Codice degli appalti, c’è una giurisprudenza consolidata su questo punto, e ve ne posso fare un’ampia rassegna. È univoca. Mai in Italia la giurisprudenza è univoca. In questo caso sì. Ve ne posso leggere quante ne volete. Possiamo fare notte. Visto che abbiamo fatto subito il bilancio, ora possiamo fare notte per questa cosa qua, nella speranza che serva a qualcosa. Chi si deve fare carico di questo? La politica. È inutile dire che noi non entriamo nell’appalto, nella gestione. Qua nessuno sta dicendo di entrare su chi deve vincere la gara. Dove non dobbiamo entrare è quando bisogna decidere chi deve vincere la gara e chi la deve perdere. Ma dire se i dipendenti che vengono pagati con i soldi nostri devono percepire un’elemosina o un degno... Siccome abbiamo questo convincimento, lo dobbiamo fare.
Provo a leggervi un po’ di cose. Una per tutte: i presupposti per la revoca della procedura di gara. Una delle tante. Il TAR ha ritenuto legittima “per pacifica giurisprudenza” la revoca del bando di gara, richiede la sussistenza di concreti motivi di interesse pubblico, tali da rendere inopportuna la prosecuzione delle operazioni di gara e bla bla bla. Ripeto, mille ce ne sono.
Qual è l’interesse pubblico se non quello di applicare una legge nuova, intervenuta, che prima della pubblicazione del bando non c’era? Non c’è stata aggiudicazione; non c’è stato assolutamente nulla. C’è anche una sentenza che nega il risarcimento per qualcuno a cui era stata fatta l’aggiudicazione provvisoria, perché nel frattempo era intervenuto un legittimo interesse pubblico da tutelare, quindi andava fatto, ed è stata fatta.
Io quindi chiedo al Presidente Emiliano, chiedo alla Presidente del Consiglio, Loredana Capone, di far revocare questo bando e di far inserire quella remunerazione minima per quei dipendenti, mettendo un po’ di soldi in più su quel bando, perché ovviamente ci vorranno un po’ di soldi in più, ma per dare dignità a quelle persone. Perché sennò, quando andiamo a raccogliere le firme con i banchetti, non abbiamo credibilità. Togliamolo, questi banchetti, se poi non ci crediamo veramente. È inutile andare a guardare in casa degli altri. Guardiamo prima in casa nostra.
Quindi, quello che bisogna fare è semplicemente farvi fare quel bando, integrarlo, così non creiamo danno a nessuno.
Vi voglio dire un’altra cosa: quell’affidamento durerà quattro anni più eventuali proroghe. Significa condannare quelle persone almeno ad altri otto anni di quella roba, e lo facciamo noi, scientemente e consapevolmente.
Ora, questo emendamento che cos’è? Questa è esplicativa perché… Ieri non potevo credere alle mie orecchie: in Commissione ci hanno detto che non era chiara, perché i 9 euro non si capiva a cosa si riferissero. Ci è stato detto che per quelli che erano i calcoli che si facevano, percepivano già molti di più, perché venivano conteggiati nella paga la tredicesima, la quattordicesima, il TFR, la malattia. Cioè, alla fin dei conti, quelli dovranno restituire un po’ di soldi secondo i conti che si facevano ieri.
Allora ho chiesto: scusatemi, ditemi come la dobbiamo scrivere per evitare fraintendimenti. E ce l’hanno scritto: bisogna dire “paga minima tabellare”. Abbiamo scritto “paga minima tabellare”, l’abbiamo approvata in Commissione e sono certo che lo approveremo oggi.
Ma dopo di questa approvazione, che facciamo? Lo rifacciamo questo bando per dare a quei poveri cristiani la soddisfazione di un equo compenso rispetto al lavoro che fanno? O non lo facciamo? Altrimenti è inutile che facciamo i comunicati, è inutile che vogliamo far apparire come quelli che difendono queste cose, perché rischiamo soltanto di... mi taccio.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Caroli, prego.
Speaker : CAROLI.
Grazie, Presidente.
Collega Tutolo, comprendo il suo stato d’animo, ma ieri abbiamo avuto contezza di quello che è accaduto.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, colleghi, la questione è particolarmente importante, trattandosi della vita delle persone e della loro retribuzione, quindi facciamo un po’ di silenzio per questo.
Prego.
Speaker : CAROLI.
Due anni a parlare di salario minimo, tavoli tecnici, tavoli rotondi, tavoli quadrati, e oggi ci troviamo di fronte ad una situazione che ha del paradossale: l’affidamento di un servizio con conseguente utilizzo di personale, una procedura già completata perché è scaduto il termine per la presentazione delle offerte e siamo già alla fase di valutazione delle proposte.
Collega Tutolo, mi fa piacere che sia rientrato, oggi dobbiamo dire in maniera chiarissima che l’affidamento del servizio di guardiania, dove si completerà, credo il prima possibile, vedrà l’affidamento ad un soggetto che ha parametrato già da oggi che, se le cose dovessero andare per il meglio, vedrà una retribuzione per ora pari a euro 7,45, che non solo il tabellare, ma gli uffici della Regione hanno detto chiaramente in maniera inequivocabile che si raggiungono i 7,45 tenendo all’interno la tredicesima mensilità, la quattordicesima mensilità, le ferie, gli infortuni, le malattie e anche il TFR, quindi, ove eliminassimo queste poste, ci troveremmo di fronte ad un servizio che vedrà una retribuzione pro-ora per ogni singolo operatore che non raggiunge 5,50 euro.
Caro collega Tutolo, comprendo tutte le sue battaglie, ma oggi ritengo che in quest’Aula, dopo tutta la pantomima che avete creato per approvare la legge sul salario minimo, non solo non verrà rispettato il salario minimo, ma siamo a metà della parametrazione che voi avevate previsto.
Caro Presidente, approfitti della richiesta del collega Tutolo, chieda ‒ come previsto per legge ‒ immediatamente che venga revocata la procedura e si provveda a riappaltarne una nuova, nella quale debba essere inserito un importo a base d’asta che sia almeno il 50 per cento superiore.
Qui la questione è sicuramente del quantum pro-ora, ma è una questione che attiene anche alle ore lavorate.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Caroli.
Intanto, però, questa norma non solo può essere approvata, ma credo abbia la necessità di essere approvata, perché chiarisce la natura della retribuzione. Chiarisce, perché è retribuzione minima tabellare. La norma è per il futuro, ovviamente, non dispone per il passato, però questa norma intanto fa un chiarimento indispensabile. Non sto parlando della procedura. Lei stava mettendo in dubbio l’utilità della norma.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tutolo. In replica?
Speaker : TUTOLO.
No, nessuna replica. Per l’amor del cielo. Che devo replicare? I dati sono quelli. Ahimè, è la verità. Lo sappiamo tutti.
Spero si dia questo chiarimento che ci è stato chiesto. Mai immaginavo che potessero fare un calcolo del genere, cioè inserire all’interno... A momenti sembrava che quelli là erano dei nababbi. Non me ne ero accorto. Spero, soprattutto, ripeto, che chi può, se serve una cosa di Consiglio, se serve una cosa del Presidente, della Presidente del Consiglio, intervenga, sennò eliminiamo i comunicati con i quali chiediamo scusa, ma non ci crediamo neanche noi.
Ripeto: noi bisogna avere delle idee, portarle avanti, ma poi bisogna avere il coraggio di applicarle, noi è che le diciamo soltanto, le cose, e in casa nostra abbiamo il problema. Questo io chiedo.
Spero che venga dato seguito. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Per quanto mi riguarda, poche idee e chiare.
Condivido totalmente la norma nel ruolo e da cittadina.
Relativamente però a un appalto in corso ci sono altre regole, pari a quella che stiamo facendo noi, e che dobbiamo rispettare.
Per questa ragione, per quanto mi riguarda, chiederò agli uffici legali di entrambi i soggetti (gli enti, in questo caso) Consiglio e Giunta di vedere quale soluzione si può applicare. In ogni caso, questa norma disciplina una situazione che è giusto disciplinare. Per cui, intanto votiamo questa norma; il gruppo di lavoro si occuperà di dirci cosa oggettivamente in questo momento, ad appalti già in corso, con le offerte già presentate, si può fare, chiedendo di trovare ogni possibile soluzione.
Grazie.
La votazione è aperta… Siete già intervenuti.
Lei è già intervenuto due volte.
La votazione è aperta. Prego… era aperta già, veramente. Votiamo. Agli uffici legali, non agli uffici competenti. Non sono di competenza del Consiglio.
Dobbiamo solo votare, adesso, se siete d’accordo con questa norma. Solo pareri legali. Sta dicendo esattamente quello che sta dicendo lei. Quindi, la legge è questa. Votiamo, perché questa norma la condividiamo. Prego, la votazione è stata già aperta. Votiamo tutti. Presenti 38, votanti 36, favorevoli 35, contrari 1, astenuti 2.
È approvato a maggioranza.
Adesso passiamo agli emendamenti aggiuntivi.
Abbiamo un subemendamento all’emendamento n.1.
Sulla precedente votazione dobbiamo registrare il voto favorevole di Romito, Conserva e De Blasi.
Abbiamo un subemendamento all’emendamento n.1, “Istituzione delle RSA di Sannicandro Garganico e Troja”, che però è privo di referto. Qui c’è spesa? Non c’è il referto, quindi tratteremo questo subemendamento insieme all’emendamento dopo, augurandoci che arrivi il referto.
Emendamento n. 2, Antonio Tutolo.
Non comporta oneri.
Presidente Tutolo, vuole illustrarlo?
Speaker : TUTOLO.
Questo è semplicissimo, è banale.
È di tutta evidenza che non presenta oneri, perché di cosa si tratta? Un attimo che lo recupero.
Il 30 aprile 2019, in Consiglio regionale fu fatta una legge che si preoccupava perché il titolo è questo, di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute. Quindi, ci si preoccupava di dare una possibilità di invecchiamento attivo, di buona salute ai pensionati. Tra coloro che sono stati individuati, tra questi soggetti, mancano completamente le categorie dei lavoratori autonomi, degli agricoltori e degli artigiani.
Con questi emendamenti voglio semplicemente far rientrare all’interno di quella legge a pieno titolo, probabilmente, anche queste categorie di pensionati. A meno che non facciamo l’invecchiamento attivo e sereno per alcuni e quello dannato per altri. Credo sia una cosa naturale.
Forse c’è stato un refuso. Ci siamo dimenticati che ci sono pure i pensionati del lavoro autonomo, degli agricoltori e degli artigiani. Con questo si chiede di mettere tutti quanti allo stesso livello, allo stesso piano.
Tutto qua. Quindi, in più punti dove nella legge non è menzionato, si aggiunge “e dei pensionati maggiormente rappresentativi, nonché un rappresentante del sindacato dei pensionati e dei lavoratori autonomi, dell’agricoltura, dell’artigianato e del commercio”. In tutti i commi.
Questo è quello che si fa.
Speaker : PRESIDENTE.
Non comporta oneri per il bilancio regionale, quindi possiamo votarlo anche se non ha il referto.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Anche l’altro è un emendamento senza oneri per il bilancio, sempre a firma Tutolo.
Lo vuole illustrare? Riguarda lo stesso argomento, peraltro.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 34, favorevoli 34, astenuti 1.
L’emendamento è approvato a maggioranza.
Altro emendamento su altre leggi, però con lo stesso contenuto.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 32, favorevoli 32, astenuti 1.
L’emendamento è approvato a maggioranza.
Passiamo adesso all’emendamento Di Gregorio, Scalera, Stellato.
Su questo c’è il referto tecnico positivo. Conoscete l’emendamento, è stato pubblicato.
Non ho iscritti a parlare.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 35, favorevoli 35, astenuti 1.
L’emendamento è approvato a maggioranza.
Adesso c’è “Disposizioni di carattere finanziario e diverse”, emendamento “programma di ricerca e sperimentazione per il trattamento del glioblastoma”, referto favorevole.
La presentazione di Amati e Piemontese. Non ho iscritti a parlare. La votazione è aperta. Era emerso prima dell’apertura della votazione. Prego.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato all’unanimità.
C’è un emendamento sempre aggiuntivo. presentato dal consigliere Gabellone, in cui non è indicata la missione, non è indicato il programma e non c’è il referto.
Accantoniamo questo emendamento. Abbiamo finito con gli emendamenti, quindi torniamo al subemendamento n. 1 dell’emendamento n. 1, “Istituzione della RSA di San Nicandro Garganico e Troia. Continuo a non avere il referto, quindi attendiamo un attimo, anzi due attimi, uno per ogni emendamento.
Questo è quello del consigliere Gabellone, non abbiamo la firma tecnica, al momento non abbiamo il referto.
Assessore Amati, come stanno le cose? Prego.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Parere favorevole, peraltro è una disposizione meramente d’assegnazione ad una missione specificata. Peraltro, il Sindaco del Comune interessato ha segnalato la questione emergenziale, quindi non c’è nessun problema.
Mi chiedevano di spiegare che c’è parere favorevole anche perché il Sindaco del Comune interessato ha segnalato con una lettera la situazione di emergenza: cioè, dovrebbe chiudere la scuola se non fanno immediatamente quegli interventi. Quindi, c’è parere favorevole. Poi, essendo una mera assegnazione di risorse a soggetto determinato sulla base di lavori determinati, parere favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Pronti. Grazie.
Abbiamo l’imputazione al capitolo e la firma del dirigente, dottor Palladino, quindi possiamo firmare.
Speaker : BRUNO.
Ieri in Commissione, anche su emendamenti dove c’era la copertura, ce li hanno fatti ritirare, quindi per correttezza non voto emendamenti che sono arrivati in questo momento, dopo che ieri in Commissione abbiamo preso atto di ritirare gli emendamenti.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Il collega Bruno ha ragione, nel senso che riferisce precisamente la richiesta di ritiro di emendamenti dedicati a fatti specifici, però, collega Bruno, lei deve aggiungere che il Governo si è impegnato a valutare emendamenti riferiti a fatti specifici, che non hanno condizioni di urgenza o, come in quel caso, di somma urgenza all’interno del bilancio, per cui, così come ci siamo impegnati in Commissione, ci impegniamo anche in questa sede nei confronti di tutti i colleghi che hanno contribuito a realizzare il risultato di approvare il provvedimento, rinviando al bilancio.
In questo caso, alla necessità della somma urgenza attestata dal Sindaco del Comune interessato, per cui questa disposizione finanziaria serve per realizzare i lavori di presidio.
Non si è quindi utilizzato un criterio diverso, però in linea di metodo non abbiamo difficoltà a riconoscere al collega Bruno che in Commissione li abbiamo invitati al ritiro, però la ragione è questa, quindi rinviamo al bilancio la valutazione di interventi che rientrano in una casistica più generalizzata, come quelli che erano stati presentati in Commissione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Amati, grazie, consigliere Bruno.
È arrivato il referto tecnico a firma del dottor Scannicchio, che si aggiunge alla firma del dottor Palladino rispetto a questo emendamento aggiuntivo.
Possiamo procedere al voto.
La votazione è aperta.
Lo leggo, però ho un emendamento che si integra con il referto, quindi stavo cercando di leggerlo perché si comprenda: “Allo scopo di garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico, nonché di preservare la qualità e la funzionalità dell’edificio scolastico sito in Tuglie in via Nicola Tramacere è assegnato nell’ambito della missione – devo leggere la missione dal referto – Missione 20, programma 1, titolo 1, l’importo di euro 250.000 per l’esercizio finanziario 2024 in termini di competenza e cassa. 2. Con deliberazione della Giunta regionale, sono stabiliti i criteri e le modalità di assegnazione e rendicontazione delle risorse di cui al comma 1”. Su questo emendamento. Gabellone, siamo in votazione. Può intervenire dopo? Cioè, è impeditiva del voto la sua dichiarazione? La può fare dopo, va bene. Grazie. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
L’emendamento è approvato all’unanimità.
Prego, consigliere Cera.
Speaker : CERA.
Presidente, grazie. In realtà io volevo intervenire sull’emendamento Gabellone, perché siccome è corretto dal collega Bruno, ieri in Commissione ci siamo soffermati sul suo emendamento dicendo di ritirarlo e ripresentarlo nel bilancio di previsione.
Essendo l’emendamento Gabellone uguale più o meno a quello del collega Bruno, la mia era una proposta integrativa, nel senso di subemendare l’emendamento del collega Gabellone insieme al collega Bruno, di modo che accontentavamo le due richieste e le due attenzioni dei due colleghi.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, collega, consigliere Bruno.
Speaker : BRUNO.
Non voglio essere accontentato, perché non sono mai stato accontentato dalla vita, se ne parlerà successivamente. Io ho solamente richiamato l’attenzione sulla correttezza istituzionale da parte di tutti, perché se c’è correttezza ci deve essere da parte di tutti, al di là se uno ha un rapporto privilegiato di amicizia nei riguardi di qualche assessore. Questo deve essere chiaro.
Io per poi rispondere ho ritirato l’emendamento e sono qui in Consiglio regionale, poi ne prenderemo atto durante la fase di bilancio, se le cose che ha detto l’assessore Amati saranno mantenute o no.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Bruno.
Adesso abbiamo l’ultimo emendamento aggiuntivo, prima di votare la legge nel suo complesso.
Rispetto a questo emendamento aggiuntivo, c’è un sub presentato da Napoleone Cera.
Al comma 4 sono eliminate le seguenti parole, “o con procedure di selezione per soli titoli”. Questo riguarda il comma 4 dell’emendamento aggiuntivo, ovviamente.
Vuole illustrarlo? Prego.
Speaker : CERA.
Grazie, Presidente.
Innanzitutto devo ringraziare i colleghi consiglieri regionali che, insieme a me, hanno sottoscritto l’emendamento, così come ringrazio l’assessore Piemontese per la sua disponibilità e il Presidente Emiliano.
Oggi abbiamo l’opportunità di prendere una decisione cruciale per il futuro delle RSA di San Nicandro Garganico e Troia, per il benessere non solo dei nostri cittadini anziani, ma anche dei più di 100 dipendenti delle RSA che operano con impegno in queste strutture.
Durante le recenti audizioni con gli uffici del Dipartimento Salute e la Direzione strategica dell’ASL Foggia, abbiamo ricevuto conferme chiare e convincenti che una gestione diretta delle RSA non solo è economicamente sostenibile, come dimostrano tra l’altro gli studi fatti proprio dalla ASL Foggia, ma anche fortemente auspicabile in termini di efficienza e qualità del servizio.
Gli uffici della Regione hanno sottolineato come la carenza di strutture pubbliche nel nostro territorio renda ancora più critica la necessità di una gestione pubblica. Questo approccio non solo migliorerà la qualità dei servizi offerti, ma risponderà anche a una marcata necessità di infrastrutture sanitarie, gestite direttamente dalla Regione.
Inoltre, i contratti con il gestore privato attuale sono in proroga da tempo, cosa che ha creato un clima di incertezza per i lavoratori e i servizi forniti. È nostro dovere, come rappresentanti eletti dal popolo, garantire stabilità e sicurezza lavorativa, oltre che un servizio di assistenza di qualità superiore.
Chiedo pertanto a ciascun consigliere regionale, così come fatto in altre occasioni, perché su questa tematica il Consiglio già si è espresso positivamente, di riflettere sull’importanza di questo momento.
Approvando questo emendamento, facciamo una scelta a favore della trasparenza, dell’equità e del miglioramento sostanziale nella gestione delle nostre RSA.
Grazie mille.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Piemontese.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla sanità e benessere animale e allo sport per tutti.
Grazie, Presidente, colleghi.
Noi diamo un parere favorevole a questo emendamento. Pur non avendolo firmato, perché in veste istituzionale era una proposta che partiva dai colleghi, vogliamo dare una stabilità a quelle strutture, vogliamo che i lavoratori abbiano il massimo della dignità.
Abbiamo disposto, nel corso di queste settimane, anche delle ispezioni con gli uffici della ASL per comprendere quali fossero le condizioni interne a quell’azienda. Ho avuto modo di interloquire con alcuni lavoratori, proprio nelle ultime ore per alcuni casi che erano avvenuti.
Noi ci auguriamo che evidentemente, nel lasso di tempo che abbiamo previsto nell’articolato, ma altrimenti potremo rivederlo con un altro provvedimento di legge, avremo l’organizzazione tutta in grado di reggere la gestione diretta di queste due strutture, perché per noi l’obiettivo principale è quello di garantire ai pazienti che sono in quelle strutture di poter avere il massimo dell’assistenza possibile, e garantire naturalmente ai lavoratori di poter svolgere la loro professione nella miglior condizione possibile.
Questa collaborazione quindi ci porterà, mi auguro, ad avere un risultato positivo sia per i pazienti, che sono la cosa più importante, che per i lavoratori.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Non ho altre richieste di intervento.
Votiamo per il subemendamento.
La votazione è aperta. Votiamo.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 35, favorevoli 35, astenuti 3.
È approvato a maggioranza.
Questo era il subemendamento.
Aggiungiamo il voto favorevole del consigliere Scalera, però ora prendete posto, sedetevi tutti e due e per la prossima volta votiamo (anche il voto del consigliere Scatigna è favorevole).
Adesso votiamo l’emendamento n. 1.
La votazione è aperta.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 39, favorevoli 39, astenuti 1.
È approvato a maggioranza.
Adesso ultimo voto prima della legge complessiva, quella sul tabulato, che ovviamente si è modificato con gli emendamenti che abbiamo approvato oggi.
La votazione sul tabulato è aperta.
Votiamo.
Consigliere Cera, lei non vota dopo che abbiamo votato il subemendamento? Bravo.
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 36, favorevoli 36 astenuti 2.
È approvato a maggioranza.
Votiamo per la legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
Nella precedente votazione il voto del Presidente Splendido era favorevole.
Vi chiedevo di non muovervi dal posto, perché questo è l’ultimo voto, ma poi ci sono due altre disposizioni, quindi rimanete seduti.
La votazione è chiusa. . Che è successo?
Presenti 38, votanti 36, favorevoli 28, contrari 8, astenuti 2.
Il disegno di legge è approvato a maggioranza.
Per l’urgenza votiamo per alzata di mano.
Chi è favorevole? Abbassiamo la mano. Chi è contrario? Solo Caroli e Scatigna?
Caroli, Scatigna… Non ha preso il voto favorevole? Aggiungiamo il voto favorevole prima, nella votazione elettronica, del Presidente Mazzarano; anche il voto del Presidente Splendido dice che non risulta, non era favorevole. Cosa risulta? Posso chiedere che un tecnico venga al tastino del Presidente Splendido?
Nel frattempo la votazione era favorevole a maggioranza per l’urgenza.
Adesso passiamo al “Bilancio consolidato della Regione Puglia”, deliberazione n. 1322.
È una delibera, quindi una sola votazione.
La votazione è aperta. Votiamo. Quanti sono?
La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 38, favorevoli 29, astenuti 1, contrari 9.
La deliberazione è approvata a maggioranza.
Adesso abbiamo un disegno di legge sui debiti fuori bilancio, con due articoli.
Articolo 1.
La votazione è aperta. Debito fuori bilancio. È l’ultimo testo su cui votiamo oggi. Votiamo, però. La votazione è chiusa.
Presenti 39, votanti 31, favorevoli 26, astenuti 8, contrari 5.
L’articolo 1 è approvato a maggioranza.
Articolo 2 del debito fuori bilancio.
La votazione è aperta.
Votiamo.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 32, favorevoli 26, astenuti 6, contrari 6.
È approvato a maggioranza.
Adesso votiamo il disegno di legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
Ricordo che prima eravamo 26, puntuali.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 32, favorevoli27, contrari 5, astenuti 2.
È approvato a maggioranza.
Grazie a tutti, domani non ci sarà Consiglio.
Viene chiesta l’urgenza del debito fuori bilancio, quindi votazione per alzata di mano.
Favorevoli? Contrari? Astenuti? A maggioranza.
Il Consiglio sarà convocato il 4 o 5. Stiamo verificando le presenze. Grazie.