Click on “CC”, at the bottom-right of the video, to enable/disable the subtitles.
For each recording, these features are available:
- Comprehensive transcription of the recording;
- (If set) the list of all the speakers in time order and the arguments of the agenda.
The media library is completely browsable.
- Simple search:
- Speaker: it is possible to select one or more speakers attending the recorded event (if speakers are indexed).
- Agenda argument: it is possible to select only those recordings that have some specific argument treated.
- Date or time span: This option allows selecting the recordings of events held in a specific date or during a specified time interval.
- Advanced search: it is possible to search single words, names, phrases, arguments treated during the recorded events and the result of the search will be a list of all those recordings in which the searched term has been treated. Then it is possible to listen to the recording in the precise instant where the searched words are pronounced.
As for now, the enabled social networks are:
- Google+
To activate the service all you need is to sign up up using your email where the alerts will be delivered and choose the words/argument of interest.
Once the alert criteria is set, you will receive an email containing::
- The internet address of the recording
- The recording title with the chosen search criteria
- The list of the links to the instant where the searched words are pronounced. The words that are found are highlighted in italic.
CONTACT US
C.r. Puglia 26.11.24
FILE TYPE: Video
Speaker : PRESIDENTE.
La seduta è aperta. (Segue inno nazionale) Buongiorno a tutte e a tutti.
Cominciamo, cari colleghi e care colleghe, il Consiglio regionale con i question time che sono rivolte agli assessori presenti, Abbiamo presenti l’assessora Ciliento, l’assessora Triggiani e l’assessore Amati.
All’assessora Ciliento ha proposto interrogazione il Presidente Perrini: “Disagi e criticità trasporto pubblico locale Ferrovie del Sud Est”.
Dove sta il Presidente Perrini? Eccolo. Prego, Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
Grazie. Questa è un’interrogazione datata 23 settembre. Ringrazio per la celerità, perché abbiamo ancora interrogazioni e mozioni del 2020 e del 2021. Essa riguarda le problematiche che stanno all’interno delle Sud Est. Da diverse settimane i centri di categoria denunciano le gravi condizioni del parco autobus definendo i mezzi obsoleti e segnalando disagi quotidiani per lavoratori e utenti.
È stato riportato che la maggior parte degli autobus, attualmente in servizio, hanno un’età media di circa quindici anni, con gravi problemi di manutenzione dovuti alla chiusura delle officine di riferimento e alla riduzione del personale impiegato nella gestione e riparazione dei mezzi.
Considerato che la situazione dei trasporti pubblici locali, gestita da FSE, è aggravata dalla carenza di autobus moderni e adeguati alle esigenze di mobilità dei cittadini, con conseguenti ritardi, inefficienze e disagi per l’utenza particolarmente penalizzata nelle aree più periferiche.
La chiusura di alcune officine di manutenzione, come quelle di Bari, ha ulteriormente complicato la gestione ordinaria dei mezzi, aumentando il numero degli autobus guasti, riducendo l’affidabilità dei servizi.
I disservizi riportati dai sindacati rischiano di compromettere ulteriormente l’accessibilità al trasporto pubblico in Puglia, con ripercussioni negative sia per i lavoratori del settore sia per i cittadini che quotidianamente fanno affidamento su questi mezzi per gli spostamenti.
Tanto premesso e considerato, si interrogano il Presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, e l’assessore con delega ai trasporti e mobilità, Debora Ciliento, per sapere se la Giunta regionale è a conoscenza della situazione sopra esposta; quali provvedimenti intende adottare la Regione Puglia per risolvere i problemi segnalati dai sindacati riguardanti la manutenzione e il rinnovo del parco autobus di FSE; se sia previsto un piano di intervento straordinario per la riapertura e il potenziamento delle officine di manutenzione chiuse al fine di garantire una maggiore efficienza nella gestione e nella riparazione dei mezzi; quali risorse finanziarie sono state stanziate o si intende stanziare per l’acquisto di un nuovo autobus e il rafforzamento della flotta esistente; se siano previste iniziative per migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblico locale, soprattutto nelle aree più colpite dai disservizi, al fine di garantire un trasporto dignitoso e sicuro per tutti gli utenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Perrini.
Ha chiesto di intervenire l’assessora Ciliento. Prego.
Speaker : CILIENTO, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile.
Grazie, Presidente.
Mi rivolgo al Presidente Perrini. L’Assessorato sta monitorando con attenzione ciò che sta accadendo in FSE, anche se tengo a precisare che le segnalazioni che a noi arrivano sono legate soprattutto a segnalazioni di disservizi, non di questioni obsolete di mezzi, anche se abbiamo accertato che ce ne sono alcuni che vanno effettivamente cambiati. Però, è doveroso dirvi che ciò che si sta per fare rientra nel quadro generale delle gare su gomma, a cui ci stiamo avviando, quindi anche il servizio che oggi FSE effettua rientrerà in quelle che saranno le gare generali, quindi sarà messo a gara il tutto.
Ad oggi, però, abbiamo provveduto a rinnovare il parco mezzi per FSE con 59 mezzi, di cui 28, credo, sono ancora in fase di consegna. Quindi, tra qualche settimana sicuramente arriveranno anche ulteriori mezzi. Questo ha portato a un investimento importante. Se vuole, consigliere, posso elencarle i finanziamenti che sono stati destinati. Con DM n. 223 del 2020 1.380.000, sempre nel 2020 altri 1.147.000. Poi, sono stati destinati con fondi CIPE 2017 7.267.000. Ancora, con DL n. 345 del 2016 1.027.000. Altri 300.000 euro in riferimento all’acquisto di un ulteriore autobus. Tutto questo per un complessivo numero, come vi dicevo, di 59 autobus.
È normale che ora ci saranno ulteriori investimenti, che però non possiamo ad oggi dire se saranno destinati ad FSE o a qualcun altro, che faranno parte del pacchetto che stiamo mettendo in piedi in riferimento alle gare. Comunque, saranno investimenti sul rinnovo del parco mezzi automobilistico per fondi che fanno riferimento al DPCM n. 1360/2019 per 119 milioni di euro. Per il 2021-2027 altri fondi che fanno parte della programmazione FSC per 100.000.000. Questi sono i finanziamenti che andranno ad ammodernare ulteriormente il parco mezzi.
Per quanto riguarda la questione delle officine chiuse per il discorso delle manutenzioni, su questo l’Assessorato ha finanziato in passato il discorso del deposito officina di Bari Mungivacca, su cui fu chiesta anche una chiusura del sottopasso. Sono fondi che sono stati destinati per una parte, di cui non abbiamo ancora contezza se siano giunti a termine i lavori, ma anche perché si è capito che sono aumentati notevolmente i costi della progettazione iniziale, perché parte dal 2012 fino ad oggi e credo che ci sia stata un’enorme variazione nei costi, che stiamo capendo e monitorando con FSE.
Non so se sono stata chiara. Ad oggi stiamo monitorando con molta attenzione tutta la questione, come ben sapete.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessora. Prego, Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
È stata molto chiara l’assessora, che ringrazio. So l’impegno che state mettendo. Conosco le difficoltà che sono intervenute da alcuni mesi, si sapevano già da prima, ma non fino a questo punto.
Voglio fare un invito, pubblicamente, ad organizzarci per fare un giro insieme delle varie stazioni che si stanno occupando dei lavori di ammodernamento. Non so come andranno a finire questi lavori. Sono tutti un po’ preoccupati. Secondo me, una sollecitazione a farsi un giro in quelle stazioni che abbiamo visto pubblicate nei giorni scorsi non è sbagliata. Ho fatto un giro nelle stazioni della mia Provincia. Sono un po’ in ritardo sui lavori, però io credo che nei prossimi giorni, sempre in base ai suoi impegni, se ci facciamo un giro tra queste stazioni che stanno facendo le ristrutturazioni, stanno mettendo tutto a norma, è importante farlo, perché così capiamo come sta la situazione e quale sarà il futuro, perché ancora oggi non sappiamo benissimo qual è il futuro di FSE.
Non so come andrà a finire. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Perrini.
Mi pare che dirette all’assessora Ciliento non ci siano altre interrogazioni.
Possiamo procedere con l’assessora Triggiani.
Nei confronti dell’assessora Triggiani c’è come prima interrogazione la n. 502 del 9.08.2023, Pagliaro: “Miasmi a Surbo e in zona Masseria Trapanà”.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Prima di entrare nel merito dell’ordine del giorno, penso sia doveroso un passaggio sulla situazione paradossale che stiamo subendo in questo Consiglio regionale.
Comincio dell’episodio di ieri, quindi fresco-fresco di cronaca, l’elezione del nuovo Presidente della Commissione Bilancio, rimasta orfana del collega Amati, al quale colgo l’occasione per fare gli auguri di buon lavoro. Mi dispiace solo per il fatto che abbiamo perso un collega validissimo in opposizione, ma comunque può succedere. Buon lavoro, collega Amati.
Siccome da settimane non si riusciva a trovare l’accordo sulla Presidenza della I Commissione, con un colpo di mano si è aumentato il numero dei componenti per riuscire ad eleggere il Presidente, con la stampella dei colleghi del Movimento 5 Stelle, che, nonostante abbiano traslocato tra i banchi dell’opposizione, sostengono in ogni occasione e vengono in soccorso del centrosinistra. Intanto, l’attività del Consiglio è impantanata. Oggi poi è un Consiglio tra pochi intimi, ancora una volta. Abbiamo soltanto la presenza di tre, anzi quattro. È arrivato l’assessore Pentassuglia e mi fa molto piacere. Così come segnaliamo la mancanza dell’assessore alla sanità, eppure di interrogazioni su questo tema ne abbiamo veramente tante. Quindi chiedo alla Presidente ancora una volta di attivarsi per poter dare anche più senso al nostro lavoro, alla nostra attività.
Faccio riferimento in particolar modo, Presidente, alle leggi approvate ma inapplicate. Presidente, vedo che non mi ascolta. Le sto facendo un appello, un appello al suo impegno, perché si possa dare…
Speaker : PRESIDENTE.
L’ascolto, presidente Pagliaro, mi scusi.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie. Che si possa dare maggiore attenzione alla nostra attività. Parlo in particolar modo delle leggi che sono state approvate, nella stragrande maggioranza, anche all’unanimità, ma che rimangono inapplicate, senza regolamenti attuativi, vanificando così le funzioni legislative della nostra Assemblea. Siamo costretti alla scorciatoia dell’articolo 17 per saltare il passaggio delle Commissioni referenti, visto che le proposte di legge non vengono sottoposte ad esami preliminari.
Ci sono mozioni ferme da anni, eppure sono questioni veramente molto importanti che riguardano i cittadini di questa regione oppure, se pur approvate, rimangono sulla carta. Stesso copione per le interrogazioni, alcune vecchie addirittura di tre anni come dimostra l’ordine del giorno di oggi. Quindi, la prego, Presidente, di tener conto di questa mia osservazione.
Veniamo all’interrogazione all’assessore Triggiani, che saluto. Questa è di soli 15 mesi fa, quindi possiamo ritenerci più o meno soddisfatti. Chiaramente scherzo, perdonatemi l’ironia. Qui tocchiamo un problema ambientale che affligge gli abitanti di Surbo e della zona di masseria Trapanà. Emissioni maleodoranti, che rendono l’aria irrespirabile. La questione è stata affrontata in due audizioni a ottobre 2023 in Commissione ambiente su mia richiesta.
È emerso chiaramente, ecco, qui è importante, che la fonte di questi miasmi sia determinato dall’impianto di biogas ispezionato il 26 settembre 2023 dei tecnici di ARPA Puglia, che hanno rilevato ben otto violazioni importanti per mancata o cattiva copertura delle biomasse stoccate, sporcizia nel piazzale di manovra, umidità e mancata impermeabilizzazione delle vasche di stoccaggio. Ma c’è di più. In un terreno adiacente proprio a questo impianto sono stati riscontrati fumi che derivano dalla combustione di materiali sversati e sono stati disposti accertamenti sulle matrici ambientali.
È un quadro che ritengo allarmante, che conferma le preoccupazioni per l’ambiente e la salute che agitano i residenti e i turisti che soggiornano nelle strutture ricettive della zona. Alla luce della relazione, ho scritto ad ARPA chiedendo di approfondire i controlli, per verificare eventuale inquinamento, in particolare della falda acquifera. Ho chiesto, inoltre, ad ARPA controlli specifici sui terreni in agro di Lecce. Essendo passato più di un anno, nel frattempo, chiedo all’assessora Triggiani quali sono gli sviluppi di questo caso di emergenza ambientale e di salute pubblica.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Prego, assessora Triggiani.
Speaker : TRIGGIANI, assessore all’ambiente, al ciclo rifiuti e bonifiche, alla vigilanza ambientale, ai parchi, al rischio industriale, alle crisi industriali e alle politiche di genere.
Grazie, Presidente. Grazie, Presidente Pagliaro.
Faccio un aggiornamento della situazione. A gennaio 2024 sapevamo che il Comune di Surbo aveva formulato ad ARPA Puglia e ASL di Lecce la richiesta di procedere all’avvio di tutte le opportune azioni di verifica delle principali matrici ambientali compromesse. ARPA Puglia, poi, con una nota di novembre 2023, ha informato il Comune di Surbo di aver proceduto a invitare la Provincia di Lecce a valutare la sussistenza di condizioni per l’emissione di provvedimenti ordinatori a carico del gestore – questo già era noto – in particolare su quello che lei diceva, cioè sullo spandimento del digestato su terreni non rientranti nel Piano di utilizzazione agronomica. Dopodiché, a novembre 2023 il Comune di Surbo, richiamando quanto richiesto dalla ASL di Lecce, ha ribadito la necessità di condurre attività di controllo e monitoraggio sull’ambiente. Sempre a novembre 2023, ARPA Puglia ha riscontrato la nota del comune di Surbo e, allegando la nota di riscontro ad ASL di Lecce, ha assicurato che potrebbe supportare l’Ente civico, quindi il Comune di Surbo, nelle attività che vorrà porre in essere.
Ad oggi sappiamo che la provincia di Lecce ha aperto un procedimento di riesame dell’AUA rilasciata in favore della società che è stata individuata quale responsabile del non corretto spandimento del digestato sui terreni, che poi è quell’attività che è stata proprio alla base del fenomeno del disturbo olfattivo. Nell’ambito di questo procedimento di riesame si è tenuta una conferenza di servizi, una seduta per il momento, quindi parlo di aggiornamento ad oggi, novembre 2024, a seguito della quale seduta è stata richiesta al gestore una documentazione integrativa – dobbiamo riaggiornarci, esatto - che dovrebbe essere pervenuta in questi giorni e che, naturalmente, è in corso di esame da parte degli enti.
Naturalmente, rimango a disposizione assolutamente per la situazione che si è creata nell’ambiente di Surbo, del Comune, e di tutto quello che ha colpito naturalmente i cittadini, le cittadine e le masserie che sono interessate, soprattutto per il danno all’ambiente e alla salute.
Dobbiamo riaggiornarci con queste risultanze anche da parte della conferenza di servizi. Spero di essere stata esaustiva.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessora.
Presidente Pagliaro, prego.
Speaker : PAGLIARO.
Ringrazio l’assessore Triggiani. La risposta è esauriente. Mi fa piacere che sia stato dato seguito. A questo punto le chiedo la gentilezza se può chiedere ai suoi uffici di fornirmi copia di questa documentazione e, se è possibile, senza mia richiesta, essere aggiornato sulle prossime tappe di questo percorso, che mi sembra stia diventando un percorso virtuoso.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Presidente Splendido.
Speaker : SPLENDIDO.
Presidente, oggi ci sono due interrogazioni a mia firma. Volevo solo darle queste comunicazioni. La prima, che riguarda l’Assessorato ai trasporti, è stata da me ritirata, giusta PEC, giusta attività che abbiamo fatto.
Sulla seconda, invece, che ha ad oggetto “Chiarimenti inerenti al blocco del fondo prestiti per i dipendenti regionali”, mi è appena pervenuta una nota da parte dell’assessore competente, che è l’assessore Stea. Ho bisogno di leggerla. Chiedo che venga rinviata, stante anche l’assenza dell’assessore Stea.
Una è ritirata e una è rinviata. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene, Presidente Splendido.
È rinviata al prossimo Consiglio che si fa sulle interrogazioni.
Sempre nei confronti dell’assessora Triggiani, prima di passare all’assessore Pentassuglia, c’è un’altra Conserva, che non c’è però. Conserva, “Ecotassa e misure di sostegno ai Comuni”, decade. Poi c’è Laricchia, che decade perché non c’è.
Adesso passiamo all’assessore Pentassuglia, che chiamiamo perché stava qui, ma non c’... Allora, assessore Pentassuglia, noi abbiamo Pagliaro, “Criticità servizio antincendio boschivo ARIF”. Prego, presidente Pagliaro. N. 576.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente. Questa interrogazione l’ho presentata a luglio scorso, a seguito della tragica morte di un operaio sessantasettenne dell’ARIF. Era impegnato a spegnere un incendio nelle campagne di Ceglie Messapica. Per quella morte, ci sono tre indagati, tre funzionari ARIF responsabili della gestione e del coordinamento degli interventi, ma a prescindere dalle responsabilità, che verranno accertate nell’inchiesta della Procura di Brindisi, quello che emerge è una drammatica carenza di personale dell’Agenzia regionale per le risorse irrigue e forestali.
Su questo ho presentato un’interrogazione urgente all’assessore all’agricoltura Pentassuglia per avere risposte certe sui tempi di revisione del piano assunzionale dell’ARIF. Nella mia interrogazione sollecito anche la dotazione di attrezzature moderne ed efficienti per attività antincendio, che mi risulta venga svolta con mezzi inidonei e insicuri. Qui vorrei anche capire quali tempi ci sono perché si possano redigere i piani di manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree boschive, rimuovendo gli alberi pericolanti, che mettono a rischio non soltanto gli operatori, ma anche i frequentatori, e anche sui tempi e sui modi della formazione del personale e dei responsabili della sicurezza ARIF. Chiedo, appunto, questo all’assessore.
Ci risulta che in caso di incendio la squadra di intervento dovrebbe prevedere quattro unità, ma si parte in mancanza di personale, si parte solo con due unità, squadre che dovrebbero essere formate minimo da quattro operatori. Questo è del tutto evidente che espone a rischi non da poco per la sicurezza e l’incolumità degli operatori. Ci auguriamo che non avvengano altre tragiche morti, come quella che abbiamo avuto modo di constatare quest’anno con questo operaio che è morto purtroppo nelle funzioni della sua attività.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Pagliaro.
La parola all’assessore Pentassuglia. Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Grazie, Presidente.
Collega, il tema che pone è attenzionato ed è molto seguito da me e dai sindacati degli operai agricoli. Viene seguito anche dalle altre categorie perché, come sa, quest’anno si è dato il via alle assunzioni tramite concorso sia per il personale a tempo determinato avventizio sia per i tecnici e gli amministrativi. Prima volta. Questo è un fatto di novità assoluta. Quindi, stiamo introducendo, rispetto al piano assunzionale, tutti quegli elementi che mettono nella condizione gli operai di avere i corsi, di avere i preposti. Insomma, si sta strutturando una macchina in maniera diversa rispetto al passato, perché gli avventizi erano determinati da un’agenzia interinale, quindi era un lavoro interinale, che abbiamo messo da parte, risparmiando risorse.
Pur risparmiando risorse rispetto al tema degli avventizi abbiamo, però, un vincolo determinato dalla spesa, il 50 per cento, che puoi determinare per gli operai a tempo determinato, che noi abbiamo impegnato per intero garantendo le 156 giornate, per esempio, quest’anno e dando la possibilità – giovedì, alle 12, c’è un incontro da me in Assessorato con ARIF e i sindacati di categoria – di valutare il percorso che può portare coloro i quali hanno fatto il concorso e hanno lavorato già quest’anno… Apro e chiudo parentesi: le due graduatorie di Bari e di Taranto hanno avuto uno scorrimento per utilizzare operai nelle squadre relativamente al tema Xylella, quindi tutto il lavoro sui 44.000 campionamenti che stiamo facendo. Non entro nel merito per l’indagine in corso e per rispetto del lavoratore che abbiamo ricordato è deceduto sul luogo del lavoro mentre faceva un intervento con una squadra di colleghi. Aspettiamo la chiusura delle indagini, perché abbiamo rispetto del lavoro che si sta facendo e per rispetto anche al lavoratore deceduto. Tutto il lavoro di dispositivi di protezione, di corsi e quant’altro è stato attivato, è stato consegnato a ognuno nell’ambito della mia gestione con firma di ogni lavoratore. C’è anche qualche sanzionamento avvenuto quest’anno per coloro i quali non hanno indossato i dispositivi, perché è un fatto di serietà e di attenzione che dobbiamo porre tutti alle condizioni di lavoro.
Quindi, pur avendo la graduatoria, non abbiamo la possibilità di assumere ulteriore personale oltre quello che assumiamo con il budget determinato dalla spesa fissa del 50 per cento. Abbiamo aperto una interlocuzione anche qui con il Governo, perché c’è un tema che abbiamo posto, ma l’ha posto la Puglia, l’ha posto qualche altra Regione che utilizza gli avventizi come noi, in particolare Calabria e Sicilia, che riguarda il neutralizzare la spesa per il servizio antincendio boschivo.
Noi abbiamo una stagione molto più lunga, molto importante dal punto di vista turistico-ricettivo, importante per l’impegno delle risorse in campo. Noi che dovremmo licenziare le persone a fine settembre rispetto a quello che è il periodo giugno-settembre di servizio. Sapete che tra l’attività preparatoria e quella successiva di un’estate che arriva ai primi di novembre, devi avere la copertura finanziaria, la possibilità di assumere, ma devi anche utilizzare a pieno il plafond. Quindi, abbiamo chiesto di prendere il periodo giugno-settembre e di poterlo estrapolare da quella spesa, ritenendolo spesa neutra, perché fai una doppia attività, fai il servizio antincendio, fai beneficio ambientale ed eviti di caricare la spesa del bilancio relativamente allo splafonamento.
Come vedete, negli ultimi due anni, tranne per una consulenza, la Corte dei conti, come nei Consorzi, ha apprezzato l’orientamento ad essere molto rigidi e rispettosi nella spesa. Anche voi avete approvato un emendamento a novembre dell’anno scorso per coprire l’ultimo periodo della spesa con una variazione di bilancio.
Relativamente alla pulizia degli spazi demaniali, parlo di quelli regionali, al di là di quelli in convenzione, qui si apre una parentesi che io non voglio nascondervi, ma è un tema, un tema serio, quello di non poter entrare nei boschi dopo il 15 marzo. Nonostante l’Agricoltura abbia chiesto ai funzionari dell’Assessorato all’ambiente… La collega sa perché è arrivata in corsa e l’ho resa edotta di una situazione che si è creata tra gli uffici. Legittimamente, nell’ambito dell’atto di gestione, quell’ufficio non ha ritenuto che dal 16 marzo al 31 marzo si potesse entrare a pulire e a raccogliere rami, alberi o quant’altro, con mio sommo dispiacere, però prendiamo atto a norma vigente.
Come ho contestato pesantemente il nuovo decreto ministeriale, perché, mentre un assessore deve correre a fare spesa, deve stare a Bruxelles nel prossimo mese, stamattina con AGEA, cioè deve farsi il segno della croce al contrario per provare ad arrivare, in una fase delicata, a fare spesa, a dare i soldi velocemente, noi sospendiamo l’attività delle aziende agricole, per esempio, nel ripristino dei muri a secco, perché un decreto ministeriale ha detto che, per favorire la fauna in questo periodo, da novembre a marzo dobbiamo sospendere l’attività.
Ho provato a spiegare che non stiamo facendo chilometri di nuovi muri a secco, quindi non stiamo scavando, non stiamo facendo attività diverse, se non prendere le pietre da terra e rialzarle, quindi ripristinare i muri a secco, che di fatto, se ripristinati, aiutano la fauna a fare quello che va fatto nel periodo invernale; però quando parla alla politica siamo poco felici nel farci capire.
Il decreto ha messo in campo questa dinamica, che ha annacquato la delibera portata in Giunta, a firma congiunta dall’Agricoltura all’Ambiente, che semplificava la procedura intesa come pre-valutazione tra VIA e VAS e metteva nelle condizioni le aziende, con relazione del tecnico, quindi con una responsabilità, che io vorrei parafrasare… La utilizziamo per gli scarichi in fossa Imhoff, con la dichiarazione del tecnico, salvo il controllo nella fase di saldo dei lavori. Questa cosa è stata annacquata in maniera maldestra, onestamente senza coinvolgimento, perché mi sarebbe piaciuto avere un confronto con il Ministero su queste attività. Mentre noi ripristiniamo i muri a secco, che sono patrimonio UNESCO, ripristiniamo quello che serve a drenare le acque e i terreni, qualcuno pensa di fare attività del genere da dietro a una scrivania, facendo anche la morale a chi prova a tenere dentro le legittime esigenze.
Tenete conto che, solo sullo scorrimento dei muri a secco, abbiamo fatto uno scorrimento di altre 440 aziende che sono investimenti, lavoro e, soprattutto, recupero di questo patrimonio bellissimo che è il muro a secco. Lo porto ad esempio, collega Pagliaro, per dire che impattiamo su un blocco di mesi che determina un ritardo nella spesa e l’impossibilità di raccogliere i rami secchi. Poi, quando parte il fuoco e un operaio deve entrare con la squadra omogenea, che è di quattro, ha ragione, i piani sono tutti lavorati e nelle fasi autorizzatorie. Addirittura ci sono finanziamenti, sui quali vi ho detto ci siamo sospesi. C’è un’attività in itinere molto forte e pregnante, perché non è solo quella del demanio regionale che facciamo con ARIF, noi abbiamo le pratiche dei privati ma anche di altri enti che devono fare lo stesso lavoro, e il tema è non serio, di più, perché il tema dei boschi, dei parchi è un tema che dovremmo nuovamente attenzionare, perché non è solo la scarsa pulizia e il ritardo nel fare i lavori di pulizia dei boschi. Guardate, è gravissimo, perché se a questo ritardo ci aggiungiamo anche quello della massiva presenza di cinghiali, il danno è davvero tanto, tale che rischiamo di perdere buona parte del nostro patrimonio boschivo.
Penso di aver risposto alle diverse domande. Se c’è qualcosa che vuole puntualizzare, io sono qui.
Noi licenzieremo adesso il personale che ha fatto le 156 giornate, perché nel piano assunzionale abbiamo garantito, nell’accordo con i sindacati, lo scorrimento e abbiamo assunto tutti per 156 giornate. Addirittura, avendo disponibilità di organico nei territori dove stiamo contrastando la Xylella, quindi Bari, Triggiano, Noicattaro e Rutigliano, abbiamo fatto lo scorrimento di lavoratori, che stanno coadiuvando le squadre dell’Osservatorio fitosanitario. Senza fare un ulteriore bando o una chiamata diretta, che pure in agricoltura è possibile, abbiamo utilizzato le graduatorie a scorrimento, così nessuno si sente leso nel diritto.
Giovedì c’è l’incontro su queste graduatorie, perché la richiesta dei sindacati è questa: andando via gli operai a tempo indeterminato, come si può fare un processo di trasformazione del rapporto di lavoro da OTD (tempo determinato) a OTI (tempo indeterminato) trovando un accordo sindacale che parta da quelle graduatorie. Ma vi ricordo che è il primo anno che lavorano con le assunzioni dirette fatte con concorso e non con le agenzie interinali. Ma questo è un lavoro su cui l’Avvocatura e le richieste dei sindacati troveranno un punto d’incontro a partire da giovedì, dopodiché si svilupperà, mi auguro, fino al bilancio, perché io garantirò nel bilancio le somme relative all’impegno che il 50 per cento può dare. Io non possono andare a splafonare la spesa, perché capite bene che giustamente la Corte dei conti su questo ci richiama in maniera puntuale.
Le osservazioni sono state tutte rispettate, almeno fino ad oggi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Si dichiara soddisfatto di questa risposta?
Speaker : PAGLIARO.
Con l’assessore Pentassuglia delle volte è complicato perché da un argomento poi sviscera tutto il resto. A volte rimane qualcosa da definire. Come al solito, le confermo la mia stima per il suo impegno e per la sua attività costante.
Quest’altra è sempre rivolta all’Assessore. Questa è una cosa che ritengo molto importante, assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
La prossima è la n. 578 del 29.8.2024 “Aerofotogrammetria per mappatura vigneti, contro abusivismo”
Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Questa è una cosa molto importante.
Una delibera di Giunta regionale dello scorso agosto stabilisce i tetti della produzione di vino: 14 tonnellate per il Primitivo e 15 tonnellate per il Negramaro Aleatico e il Malvasia Nera. Questa misura, sebbene studiata per riequilibrare i prezzi e facilitare lo svuotamento delle cantine, causa problemi grossi al comparto vitivinicolo – assessore, sono convinto che lei ne è consapevole – soprattutto al comparto salentino, che già è penalizzato da estensioni più ridotte rispetto ad altre aree.
A questo si aggiunge la concorrenza sleale dovuta all’abusivismo, che interessa soprattutto le aree produttive del nord della Puglia. Vigneti illegali sono stati segnalati in aree dove non dovrebbero esserci, creando un grave e gravissimo squilibrio tra agricoltori che operano nel solco delle norme e chi, invece, le vìola.
Per questo credo sia necessario un intervento più incisivo ed equo da parte della Regione. Quindi, con questa mia interrogazione urgente chiedo aiuto all’assessore, e sono convinto che quando c’è da intervenire sul fronte della legalità lo troveremo pronto e disponibile. Per questo propongo l’uso dell’aerofotogrammetria per una mappatura accurata dei vigneti presenti sul territorio sia del Salento che nel nord della Puglia. Ci sono i droni, vanno bene i droni, ma l’importante è che ci sia un controllo preciso e puntuale per stanare questi che violano le norme e sono di fatto abusivi.
Questa tecnologia permetterebbe di ottenere immagini aeree dettagliate, consentendo di identificare con precisione i vigneti, sia quelli irregolari che quelli abusivi. Solo attraverso un’ispezione aerea accurata e un controllo sistematico si potranno finalmente stabilire regole chiare garantire un monitoraggio efficace. Chiedo su questo, assessore, azioni concrete per proteggere i nostri agricoltori e valorizzare la qualità dei prodotti vinicoli, punta di diamante dell’agricoltura e viticoltura salentina. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Sì, grazie Presidente. Allora, collega, su questo tema… Il tema è particolarmente attenzionato. È stata fatta una verifica su quella che è la possibilità di utilizzare l’aerofotogrammetria esistente, quindi il sistema territoriale pugliese, perché il Governo ha rinviato di un anno e poi di un altro anno l’utilizzo che aveva determinato l’ex Governo e l’attuale con AGEA, con gli strumenti messi a disposizione, che nel caso degli ulivi nella prima fase ha dato un po’ di problemi, nel senso che ha letto gli agrumi al posto degli ulivi.
Poiché dobbiamo fare una rilevazione molto puntuale e abbiamo avuto contezza dai tecnici, dagli agronomi di questo errore, allora ci siamo determinati con una valutazione di sovrapposizione cartografica al fascicolo aziendale, perché nell’ambito di una slabbratura del 5 per cento interviene direttamente il CAA a modificare il fascicolo dell’azienda. Noi, che abbiamo azzerato quest’anno le pratiche inevase degli anni 2017, 2018, 2019, che erano ancora da registrare, abbiamo portato questo lavoro a zero, perché, certificando quel numero di pratiche ancora inevase in alcuni uffici provinciali della Regione Puglia, abbiamo determinato nei fatti una valutazione complessiva degli ettari.
Stiamo già facendo una serie di controlli che viaggiano parallelamente ai controlli che Guardia di finanza e Carabinieri Forestali, insieme alla Repressione frodi, stanno già attuando sul territorio. Perché? Vogliamo capire chi sta lavorando senza autorizzazioni, chi non aveva le autorizzazioni all’impianto o chi ha utilizzato strade diverse. Mi fermo qui. Le voglio solo dire quanto è attenzionata la questione. Nell’attenzionare questa questione, stiamo capendo come recuperare, perché la Puglia è una delle due Regioni che hanno un regolamento per cui le domande di svellimento si fanno prima dello svellimento, poi si fa la domanda per il sopralluogo post-svellimento, con un ambito che sui diritti dell’impianto ho chiesto, invece, l’utilizzo in dieci anni perché con i cambiamenti climatici, anche l’imprenditore ha un rischio a fare degli investimenti adesso, specie sui rossi, servirebbe un lasso di tempo più grande.
Ma voglio tornare al tema specifico, perché quello è particolarmente attenzionato, perché vogliamo recuperare, eventualmente, quelli che hanno fatto svellimento senza domanda, perché le quote della Puglia non vadano perse e il tema dei vitigni autoctoni che si stanno rilanciando sui diversi territori pugliesi per la particolarità che il vitigno ha in quel territorio sia dal punto di vista pedoclimatico che dal punto di vista economico, per il rilancio che c’è, oggi c’è difficoltà a trovare i bianchi in Puglia, si pagano profumatamente. L’anno prossimo sto provando a riorganizzare in Puglia il tema dei bianchi e dei rosati, perché la prospettiva, il trend di futuro vedrà la Puglia affermarsi ancora di più e meglio con i bianchi e i rosati, e il tema della spumantizzazione. Ecco perché è importante avere un censimento ufficiale per capire chi lavora nella legalità e chi è andato fuori dalle righe. Non a caso, qualcuno ha molto sbraitato sul tema delle rese, stranamente nell’anno in cui, per effetto della siccità, le rese sono state più basse. Diciamo che c’è un corto circuito che, per effetto di una convenzione e degli atti chiesti da me nell’ambito del controllo, si sta verificando e attuando proprio in questo periodo.
Vedremo i risultati, perché l’utilizzo del sistema informativo territoriale e dell’aerofotogrammetria è già buono di per sé. Poi, su tutti gli altri sistemi (droni, satelliti) non mi permetto di dire parola sul lavoro degli altri. Il tema è avere delle cartografie e delle aerofotogrammetrie che agli uffici provinciali consentano immediatamente di sovrapporre il mappale, perché il mappale con fogli di mappa e particella o hanno una individuazione sovrapponibile o se c’è qualcosa che non va, come i superi che abbiamo avuto nel biologico, si possa intervenire, direttamente gestiti dal CAA, perché lì c’è un’assunzione di responsabilità, quindi responsabilizziamo il titolare del fascicolo, e non per scaricare le responsabilità, ma soprattutto per allineare i dati, che è la cosa che interessa me, interessa lei, interessa chi lavora nella legalità, per avere il riconoscimento preciso della produzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Non ho capito, però, ancora una volta. È iniziato questo lavoro? Secondo lei, quando potremo avere i risultati definitivi della mappatura completa di tutta la Regione con questo sistema dell’aerofotogrammetria?
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Personalmente ho condotto una riunione e ho fatto anche un confronto con le altre due Regioni che sono un po’ più avanti sullo schedario. Ho fatto due confronti con Veneto e Toscana per avere anche contezza di cosa facciano gli altri. L’ho condotta io, in una cantina pugliese, la riunione. Questo per avere contezza. Serve sovrapporre perché siamo partiti e i CAA, giustamente, per la mole di lavoro, ci dicono: noi fino al 5 per cento ci siamo, ma oltre il 5 per cento chi aggiusta il supero? Questo è possibile a condizione che noi... Per questo abbiamo azzerato le pratiche arretrate. Noi dovevamo certificare quel numero di piante, quella ditta e quella estensione. È un lavoro che si intreccia. Lo abbiamo appena iniziato. Non voglio esagerare perché la struttura è sempre in numero ridotto rispetto a quello che serve, perché va creato proprio un ufficio vitivinicolo in Puglia dedicato, perché è un settore veramente molto forte. Però, abbiamo scorrimento di graduatorie, persone che se ne vanno, adesso ne scorriamo altri quattordici la settimana prossima perché c’è una morìa del 40 per cento anche sui concorsi. Quindi, ogni volta che devi rimpinguare di quattordici, ne mancano quattro o cinque. Al netto di questo, quindi, penso che nel giro di un anno e mezzo, per essere concreti, si possa avere questo allineamento e questa valutazione di dati tra il dato ufficiale e il supero.
Su questo, però, apprezzo l’interessamento, confermo qui a stenotipia in corso come atti della legislatura che ho già avvisato tutti, gli agricoli, gli Ordini professionali: se c’è qualche furbo, si mettesse in regola e non pensasse di farla franca, perché questa sovrapposizione, dove non ci sono autorizzazioni, avrà la multa, 6.000 euro ad ettaro e deve fare lo svellimento. Sarò più categorico che per la Xylella, perché mentre per la Xylella non ho tentennato, per questi non tentennerò due volte, perché inficiano il mercato. Poi, si può ragionare sul resto che è a norma vigente. Poi, sulle norme, uno può aprire un focus ed essere d’accordo o non d’accordo. Io stesso vi ho detto che cambierei il regolamento pugliese perché la domanda prima e la domanda dopo ha portato a gente che ha perso il prodotto per la peronospora e dalla rabbia ha fatto svellimento senza fare domande. Abbiamo l’aerofotogrammetria al 2019, 2020, 2024 che dice che lì era un vigneto. Io posso anche vedere negli anni Sessanta e Settanta quel vigneto se c’era o no. Oggi le condizioni ci sono per fare le valutazioni, quindi ecco mettere in asse una norma, ed è oggetto di valutazione in ambito nazionale questo, perché è un tema che hanno anche altre Regioni, per correttezza.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Pentassuglia. Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Molto bene. Nodo al fazzoletto, ritorneremo su questo argomento, che è di grande attualità e vede coinvolti tantissimi vitivinicoltori salentini. Tra un anno e mezzo, se saremo qui, ne riparleremo.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci auguriamo.
Allora, adesso ce ne sono altre per l’assessore Pentassuglia. Scalera che non c’è. Buongiorno, presidente. È decaduto… Dove sta? Ah, eccolo. Prego. Allora, consigliere Scalera. “Prevenzione della diffusione della Xylella nei comuni della zona occidentale della provincia di Taranto”.
Prego.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente. Qualche mese fa, nel territorio del Comune di Santeramo, sono stati individuati dei focolai di Xylella e l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia ha disposto da subito ulteriori attività di monitoraggio anche in agro di Laterza, dopo quelle di contenimento e di monitoraggio già avviate nel territorio tarantino, perché quell’area dista un solo chilometro dal confine con la vicina Basilicata.
Le operazioni sono state avviate lo scorso 28 agosto. Chiedo all’assessore se quei controlli siano stati estesi anche al vicino Comune di Ginosa, molto prossimo ai confini con il territorio della regione Basilicata, e se nel frattempo è stata valutata l’opportunità che se ne facciano altri nell’agro dei Comuni di Castellaneta, Palagianello, Mottola, Palagiano e Massafra, vista la modalità e la velocità con cui i vettori della Xylella si stanno inesorabilmente estendendo.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Prego, assessore Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Allora? Grazie, Presidente. Voglio tranquillizzare il collega Scalera, che il monitoraggio ha interessato già il Comune di Ginosa, perché abbiamo già avvisato e stiamo collaborando finanche con la Regione Basilicata, perché proprio l’attività puntuale del nostro monitoraggio, che dalla pianta ci ha fatto spostare sempre a due chilometri e mezzo come raggio d’azione, noi abbiamo rinvenuto una pianta infetta a Ginosa, aprendo la procedura per la eradicazione, l’altra sera sono stato a Rutigliano a parlare in una zona dove c’è un focolaio per ragionare con gli imprenditori di eradicare il prima possibile, perché questo stiamo facendo, cosa che abbiamo sviluppato anche da quella pianta, quindi stiamo monitorando finanche Massafra, quindi per dire quant’è il raggio d’azione, e nel comune di Massafra abbiamo trovato – lo avevamo già visto in passato – diverse piante di olivo infette e stiamo facendo la procedura ordinaria di determinazione. Lì oggi non abbiamo un’Amministrazione con la quale parlare come negli altri Comuni, per quella collaborazione istituzionale, lo faremo con il Commissario, ma serve un coinvolgimento degli agricoltori o, comunque, dei proprietari interessati, perché lo fanno loro immediatamente e agevolano il percorso, lo facciamo noi tramite l’Agenzia regionale, la questione che noi stiamo pulendo perché, come è successo a Triggiano, se lo facciamo con la stessa caparbietà avuta per Canosa, in un anno riusciamo a togliere il focolaio e a farla ridiventare zona indenne. E lì c’è stata una collaborazione. Ricordo le riunioni a Canosa con il collega Ventola e con tanti altri colleghi che si sono preoccupati in quella zona di sollecitare gli agricoltori.
Quindi, il monitoraggio. Sul sito Emergenza Xylella ci sono le piantine, il puntino rosso che individua il punto della pianta e qual è il monitoraggio per due chilometri e mezzo. Per fortuna è una sola pianta. Ci auguriamo di trovarne il meno possibile, ma è normale che più cerchi e più trovi rispetto a fitopatie, che lì ormai ci sono e viaggiano per quella che è la conoscenza che oggi abbiamo.
Le confermo che l’attività di monitoraggio l’abbiamo estesa. E quando mi riferivo prima allo scorrimento degli operai, è proprio per raddoppiare le squadre di monitoraggio che, oltre a interessare l’area barese, che ci ha fatto scoprire Triggiano e dintorni, siamo tornati a fare tutto il sud-est barese, che era oggetto del vecchio regolamento, che ci obbligava a fare dei controlli in tutto l’areale, cosa che stiamo puntualmente facendo e che dimostrerò il 17 e il 18 dicembre a Bruxelles. La settimana scorsa stavamo a 44.000 campionamenti, un lavoro immane che, come Puglia, stiamo mettendo a disposizione non solo dell’Osservatorio fitosanitario nazionale, ma anche di quello europeo, perché è una mole di lavoro senza precedenti, tutto pubblicato sul sito “Emergenza Xylella”. Non stiamo nascondendo nulla e siamo pronti a qualsiasi confronto, non solo con le comunità locali, ma anche con la comunità scientifica, perché anche qui non disdegniamo alcun contributo che sia, però, nella condizione di trovare soluzioni, con evidenze scientifiche.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Prego, consigliere Scalera.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
Ringrazio l’assessore Pentassuglia per quello che ha detto. Ovviamente, mi dichiaro soddisfatto. Pregherei l’assessore Pentassuglia, a termine del di questo lavoro, quando sono terminate le cose, di darci i risultati, in maniera tale che noi consiglieri possiamo avere contezza di quello che sta accadendo sul nostro territorio.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Sempre del consigliere Scalera, interrogazione n. 587 del 16.09.2024 “Ingenti danni provocati dai cinghiali agli agrumi nell’agro del Comune di Castellaneta”.
Per l’assessore Pentassuglia. Prego, consigliere Scalera.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
In data 21 marzo ultimo scorso, si è svolta una mia audizione sull’emergenza cinghiali in provincia di Taranto e, a distanza di circa due mesi, in data 2 maggio 2024, ne ho ripresentata un’altra.
Nel frattempo, però, nella notte tra l’11 e il 12 settembre ultimo scorso, sulla strada che collega il Comune di Castellaneta alla sua marina, un branco di cinghiali ha quasi distrutto circa un ettaro e mezzo di una piantagione di agrumi provocando ingenti danni. Il fenomeno si è ripetuto qualche mese dopo nello stesso territorio ad una piantagione di carciofi. Si stima che la Puglia è ormai invasa da cinghiali, sono circa 250.000 se non erro. Con questa presenza così massiccia è in pericolo la sicurezza delle persone in campagna e nelle città, con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, tra macchine, bambini, anziani, così come è successo l’estate appena trascorsa in più di un’occasione nel centro e sul lungomare di Castellaneta Marina. Sono diventati anche più frequenti gli incidenti stradali.
Volevo chiedere, appunto, all’assessore quali misure straordinarie, urgenti ed indifferibili sono state adottate per risolvere un problema che va avanti da troppo tempo e poter mettere in sicurezza le produzioni agricole, gli investimenti che vengono fatti dagli imprenditori agricoli, gli automobilisti e le aziende zootecniche.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Assessore Pentassuglia, prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Grazie, Presidente. Allora, collega, le misure sono diverse. Riguardano il tema della possibilità per le aziende di attingere a finanziamenti per mettere misure di protezione alle aziende e di prevenzione, salvo che abbiamo scoperto da video e da studi universitari, oltre ai video dati dalle aziende, che parliamo di cinghiali e di una popolazione in un numero, sì, esorbitante, non quantificato, perché i numeri viaggiano a seconda dei territori e di chi ne parla, ma che si adegua fortemente al territorio. Quindi il primo filo spinato con corrente viene saltato con facilità, il secondo già saltato, stiamo al terzo. È come se fosse un’Olimpiade. Non voglio sminuire il ragionamento. Non è una battuta, ma sono video. Loro si adeguano all’habitat. I video dimostrano che siamo arrivati a sbucciare gli agrumi e non a mangiarli, a distruggerli così.
Ancora peggio vedere come squartano un albero di mandorle per danni avuti nel Comune di Laterza… Sì, sì, sì. Infatti, ma io le sto venendo incontro perché so. Per me è un piagnisteo ogni Giunta regionale, guardatevi l’ordine del giorno e guardate quanti danni rifondiamo, perché per tutti paga la Regione. Questa è un’altra storia, ma lasciamola per un attimo rispetto a quello che le aziende possono fare.
Poi noi cosa stiamo facendo? Proprio nella zona di Castellaneta abbiamo fatto una serie di catture con le trappole previste dalla norma, con tutte le attività. È stato fatto il primo PRIUS. Siamo stati la prima Regione, di concerto fra l’Assessorato alle politiche della salute, quello all’ambiente e quello all’agricoltura, rivisto per ben due volte con l’allora Commissario, professore universitario della Campania, che poi si è dimesso, e adesso che stiamo rivedendo alla luce della normativa modificata e anche di qualche aggiustamento, perché il tema della peste suina, che è molto, molto sottovalutato, per me è un tema dirimente. Ho fatto due riunioni la settimana scorsa su blue tongue e brucellosi, perché dalla Basilicata sono saliti questi problemi nell’ambito del tarantino e del barese. Bloccare gli allevamenti per un’eventuale carcassa di peste suina significa non movimentare più animali, non bere più latte, in sintesi prendere quelle aziende e metterle in liquidazione.
Capite bene che per la situazione con il Dipartimento di prevenzione viene fatto un lavoro molto, molto capillare. Quindi, abbiamo messo in campo tutte queste iniziative, abbiamo fatto ragionamenti con ANCI, perché le pattumelle, come nel caso di un comune, gli abbiamo detto di spostarle perché non potevamo in quel centro urbano fare la cattura senza alcun rischio per la popolazione, perché non è un gioco, non è uno scherzo… Io capisco chi si diletta ormai a fare i video per prendere qualche like, io che non sto sui social onestamente ho l’orticaria e mi fanno venire il nervoso, perché non capiscono qual è il livello di pericolosità nel fare anche il video o nel provocare qualche animale che sta mangiando o ha il figlio al seguito, il che è ancora più pericoloso. Lo dico – scusate la passione e il tono – perché poi le responsabilità vengono richiamate a chi ha detto come comportarsi e come catturare, perché va ricondotta a un riequilibrio in termini di numero dal punto di vista biologico questa attività, perché non abbiamo questo tempo da dedicare solo ai cinghiali, come se non avessimo da fare nulla, come qualcuno ci imputa. Il tema è il riequilibrio della popolazione, che è un tema serio, perché noi piangiamo due morti di incidente in Puglia e uno indiretto proprio al casello fra Castellaneta e Ginosa, ma vi garantisco che nelle ultime quindici settimane abbiamo incidenti stradali importanti, purtroppo, a causa di cinghiali. E non lo dice l’assessore, lo dice la relazione di carabinieri e polizia stradale intervenuti all’evento.
Il piano è strutturato, lo stiamo corroborando, serve maggiore collaborazione. L’altro giorno i cinghiali sono caduti in un canale e il tema è stato come salvare i cinghiali, che è un fatto giusto, ma come portarli in aree dedicate, però, e non rimetterli nel circuito della devastazione dei terreni, perché noi stiamo parlando dei cinghiali, ma dopo i cinghiali c’è il tema dei lupi, dopo i lupi c’è il tema della fitopatia. Viviamo di stagionalità. Quindi, c’è qualcuno che su questi temi prova a fare sempre il titolare della verità assoluta, il depositario della scienza. Mi sono molto preoccupato di questo fenomeno.
Chiudo dicendo che il Piano c’è ed è di concerto con l’ambiente perché, nonostante la norma nazionale, il tema che si va a dormire nelle aree parco e poi si esce dalle aree parco e li dobbiamo catturare con tutto quello che ne consegue è un tema serissimo, molto molto serio. I Piani di gestione non ce li hanno tutti, non li hanno fatti ed è uno scaricabarile indegno nel 2024. Lo dico con estrema franchezza. Ognuno scarica sull’altro. Chi ha la gestione di un ente parco, sia esso nazionale sia esso regionale, quindi non faccio distingui, deve fare quello che serve per mettere in sicurezza la vita dello stesso parco. Provate a parlare con Francesco Tarantini, il Parco dell’Alta Murgia rischia tantissimo per i danni che i cinghiali stanno provocando all’interno, rischia tantissimo e noi non possiamo perdere un polmone verde di quella importanza. Capite bene, quindi, che intorno a questa operazione c’è tanto di più che solo il tema agricolo, solo il tema parchi, solo il tema delle catture, perché noi abbiamo messo in campo tutto quello che prevede la norma, finanche la filiera corta che a qualcuno ha fatto venire l’orticaria. È prevista in altre Regioni, la possiamo fare pure noi, secondo le regole che sono quelle del controllo.
Addirittura nel primo periodo abbiamo messo i soldi a disposizione per fare le analisi, l’abbattimento che fanno i cacciatori chiamando il veterinario, perché abbiamo bisogno di censire e di non lasciare nulla al caso, perché qui c’è un tema legato alla salute. L’uso di carne non certificata, con qualche malattia, parlo di Trichinella e Trichinosi, in alcune zone della Puglia è assai frequente ed è un costo sociale che onestamente non ci possiamo permettere. Quindi, siamo intervenuti anche su quello. Stiamo provando a trecentosessanta gradi a guardare tutti gli aspetti che impattano sulla gestione del numero di cinghiali, che è veramente molto delicata, molto complessa e impatta – ho accennato solo ad alcuni dei temi – su quello che lei, collega, ha posto come tema, che è sacrosanto e che viene seguito da tutta la struttura regionale per la competenza che ha.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Consigliere Scalera, soddisfatto?
Speaker : SCALERA.
Presidente, sì, sono soddisfatto. È ovvio che io ho evidenziato, Donato, soltanto alcuni aspetti dei danni dei cinghiali. Gli altri li hai estrinsecati tu. Quindi siamo d’accordo, però facciamo presto, anche perché è diventata questa una situazione insostenibile e dobbiamo immediatamente, così come sta facendo l’Assessorato, intervenire, ma dobbiamo risolvere una volta per tutte il problema.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Presidente Pagliaro, la prima, n. 293 del 21 dicembre 2021, al Presidente Emiliano: “Interventi urgenti di consolidamento della falesia della marina di Melendugno”.
Prego… Però prima il presidente Pagliaro la illustra.
Speaker : PAGLIARO.
Finalmente, Presidente. Benvenuto tra noi. È la prima volta che risponde a una nostra interrogazione, mi fa molto piacere.
Questa interrogazione risale a tre anni fa, a dicembre del 2021, tre anni fa, quando crollò un intero costone roccioso della falesia della marina di Melendugno. Nel frattempo la falesia ha continuato a sbriciolarsi a causa dell’erosione del vento e del mare. Con questa interrogazione urgente sollecitavano interventi immediati di consolidamento, pur sapendo che la competenza primaria spetta al Comune. Sollecitavo la Regione a intervenire visto il pericolo non soltanto per il patrimonio costiero, ma anche per l’incolumità pubblica.
La risposta scritta che arrivò a gennaio 2022 dalla Sezione pianificazione e programmazione interventi di difesa del suolo della Regione è ambigua, perché da una parte dice che la struttura scrivente non è competente. Dall’altra, però, ammette che il Piano comunale delle coste, che deve uniformarsi al Piano regionale delle coste, deve prevedere interventi di consolidamento della falesia.
In effetti, a dicembre del 2022, con un emendamento presentato dal collega Mazzotta nella legge di bilancio, la Regione ha previsto lo stanziamento di 200.000 euro per gli interventi di messa in sicurezza sul costone di Melendugno, in aggiunta agli 80.000 euro destinati al consolidamento dell’antica torre, che rischia un cedimento strutturale. In seguito, anche di recente ci sono stati incontri con i rappresentanti dei Comuni pugliesi interessati al fenomeno erosivo.
Vorrei sapere dal Presidente e assessore Emiliano se e quali interventi sono previsti per salvare la falesia di Melendugno, a quanto ammontino i fondi stanziati e quale sia il cronoprogramma. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Pagliaro.
Prego, Presidente Emiliano.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
La risposta scritta risale a gennaio 2022, quindi già gli uffici le avevano dato un orientamento più che preciso sulla situazione complessiva. Come per ogni altra situazione di competenza dei Comuni, è possibile un intervento della Regione, ma non a scavalco dei Comuni, soprattutto perché il fenomeno erosivo di cui parliamo non è un fenomeno imprevisto e imprevedibile. È nella natura delle cose che la falesia, di fronte alle mareggiate, possa sbriciolarsi. Anzi, per certi versi è un fenomeno che, nel decorso della storia geologica della terra, si è sempre verificato. Diventa rischioso, quindi, non per lo sgretolamento in sé, ma per l’antropizzazione delle aree che sono sottoposte alla zona della falesia, e su questa questione la competenza esclusiva a mettere in sicurezza l’area è sicuramente dei Comuni.
Poi bisogna stabilire se c’è la necessità di intervenire o meno, cioè se bisogna impedire il naturale sgretolamento della falesia e con quale finalità. La finalità qual è? Quella solo di salvaguardare la fruizione dell’area sottostante? C’è il rischio che lo sgretolamento possa interessare – facciamo un’ipotesi – altre installazioni antropiche, case, impianti, che sono in prossimità del luogo dove lo sgretolamento è in progresso? Non è che noi impediamo tutti gli sgretolamenti. Deve immaginare che ci sono tratti di costa, per esempio, vicino Monopoli dove addirittura si sta sgretolando la Via Traiana. Ma intervenire sulla roccia che si sgretola in quel contesto onestamente non è una cosa semplice. Ma neanche le sovrintendenze chiedono un intervento del genere. Quindi, non c’è un concetto di tutela della falesia in quanto tale, ma deve avere una finalizzazione, cioè ci deve essere una motivazione. Questa motivazione va individuata dal Comune competente. Lo potrebbe fare persino in via d’urgenza, se fosse necessario. Sto andando ovviamente a tentativi, perché non ho un’idea della situazione concreta. Se ci dovesse essere un pericolo per la pubblica incolumità, è possibile che il Comune competente, che in questo caso è Melendugno, rivolga una istanza di intervento di Protezione civile, di somma urgenza. Ci sono molti mezzi per intervenire. Allo stato, per quelle che sono le risposte degli uffici, non mi pare che ci sia stata una proposta di intervento specifica.
Probabilmente, sarebbe necessario, se il Comune ne ha interesse, perché per quello che ho potuto capire, salvo che lei non abbia informazioni diverse, il Comune allo stato non ha preso una posizione precisa, se il Comune ha interesse a interventi di recupero e risanamento costiero finalizzato alla riduzione dell’erosione dei litorali sabbiosi e della sensibilità ambientale deve ovviamente muoversi in questa direzione secondo le norme tecniche del suo Piano regolatore, chiedendo alla Regione di intervenire.
Poi c’è, ovviamente, un altro piano di intervento. Questa è l’ipotesi puntuale, ma c’è anche una regola generale per la tutela della costa, che è determinata dalla effettuazione e realizzazione del Piano delle coste, che ovviamente i comuni non realizzano per i motivi che conosciamo bene, perché la confusione giuridica che deriva dal rapporto con i concessionari e non mi faccia sparare sulla Croce Rossa, perché io non voglio sparare su un Governo che non si può difendere qui oggi, ma con il pasticcio che il Governo in carica ha provocato a tutti i balneari, dopo averli illusi su possibili salvacondotti che poi non si sono realizzati, è chiaro che ciascun Comune dovrebbe intervenire per regolamentare l’uso della costa ed eventualmente avviare una pianificazione di un fenomeno naturale. Non è una calamità naturale lo sgretolamento di una falesia, salvo, ripeto, che non si determini in una situazione di protezione civile o di tutela della pubblica incolumità, ma sono casi, come ho detto prima, diversi. È possibile anche decidere di fare un intervento strutturale di tutela della costa. Per far questo bisogna adottare i Piani delle coste. Per fare i Piani delle coste abbiamo commissariato numerosi comuni. Nonostante questo, la collaborazione dei Comuni nei confronti dei commissari è molto difficile per motivi vari che adesso non è forse il caso di… E questo ha determinato l’ingegner Scannicchio a dire che, in seguito all’entrata in vigore del DPCM 27 settembre 2021, recante l’aggiornamento dei criteri, delle modalità e dell’entità delle risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico, non sono presenti progetti di nessun tipo all’interno della piattaforma ReNDiS. Nessun Comune ha presentato, per quello che ci risulta… Può darsi pure che le informazioni siano sbagliate, però non ci risulta che nessun Comune abbia utilizzato questa facoltà di individuare, nel proprio Piano delle coste, le aree che necessitano in via eccezionale di una attività di tutela e di blocco del normale sgretolamento.
Lo stesso ripascimento delle sabbie non è un obbligo. Il fatto che il mare porti via la sabbia e diminuisca il litorale è un fenomeno naturale, che, se non avesse conseguenze di natura turistico-economica, nel giro di normali avvicendamenti climatici, nel tempo, ha una sua compensazione. È sempre stato così. Naturalmente noi, a tutela delle antropizzazioni, ci possiamo occupare anche del ripascimento, che comunque non è un’operazione, dal punto di vista naturalistico, sempre esente da critiche. Però anche questo è previsto e si può fare, purché i Comuni ci dicano quali sono le aree di ripascimento, in modo tale che noi si possa, per esempio, con i fondi che ci auguriamo di avere a disposizione a breve, che riguardano interventi di questo tipo nell’FSC, negoziare col Governo quale parte dell’FSC debba essere dedicata a questa particolare attività.
Non è che ci sta il bancomat, bisogna programmarle queste attività e bisogna programmarle sulla base delle necessità. È chiaro che ciascun consigliere regionale, stimolando le amministrazioni comunali, quindi parlo in generale, non solo di Melendugno, potrà avviare con gli uffici della Regione la pianificazione di questi interventi, siano essi di Protezione civile in termini di tutela della pubblica incolumità, se il fenomeno attiene a questo aspetto. Altrimenti si interdice il tratto di mare e si ritiene che, avvertita la popolazione del pericolo, il fenomeno possa essere considerato fisiologico.
Se invece il fenomeno non è fisiologico ed è pericoloso o perché si vuole utilizzare… Facciamo un esempio: una spiaggia di grande importanza turistica che si vuole utilizzare a tutti i costi. È chiaro che lì l’intervento è possibile. Ma non è che noi interveniamo su qualunque pezzo di costa dei 900 chilometri che sono oggetto di erosione. Spero che questo sia chiaro anche ai presenti in Aula. Noi interveniamo dove l’erosione determina problematiche di natura economica o di sicurezza pubblica, altrimenti il fenomeno è fisiologico.
Siamo a disposizione per individuare con il Comune di Melendugno che tipo di interventi si devono fare. Poi, i soldi per questo tipo di interventi di somma urgenza, ripeto, dovrebbero esserci sia, per esempio, nella legge n. 145, che potremmo utilizzare l’anno prossimo avendo i progetti in mano sul dissesto idrogeologico, sia nell’FSC, sia nei fondi europei, sia nello stesso bilancio ordinario, se si tratta di interventi di pubblica sicurezza. Ma la programmazione di questi interventi è necessaria.
Io, ovviamente, ho interpretato quello che gli uffici le hanno detto. Gli uffici hanno detto quello che credo sia previsto dalla legge, cioè che, se i Comuni interessati hanno interesse, devono dire dove, come e possibilmente perché, dopodiché la Regione proverà, come sempre facciamo, a dare loro una mano.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Presidente Pagliaro, prego.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente. Però, mi sa che non mi ha ascoltato, perché su questo tema il Comune aveva già fatto delle richieste. Ripeto, i soldi li abbiamo già stanziati noi nel bilancio di dicembre 2022, quindi abbiamo già messo a disposizione 280.000 euro, di cui 200.000 euro… Sono stati messi a disposizione, però volevo sapere come fossero andate le cose. L’interrogazione tendeva a questo.
Sembrerebbe che ci sia un intoppo qui in Regione considerando, ripeto, che sono stati stanziati 200.000 euro per la sicurezza, perché là c’è un rischio serio per quanto riguarda la popolazione, poi 80.000 euro per l’antica torre, una torre di avvistamento, una torre saracena, quelle nostre che abbiamo lungo la costa, che sta per cadere, peccato. Sarebbe veramente un problema serio. Quindi, volevo capire se ci fossero degli aggiornamenti da parte degli uffici della Regione.
Magari approfondiamo meglio, Presidente, se fosse possibile, questo tema.
Speaker : PRESIDENTE.
Forse conviene anche sentirsi di nuovo con il Sindaco di Melendugno, posto che è una cosa remota.
Speaker : PAGLIARO.
Mi dicono che l’intoppo è in Regione.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Quando avrà verificato, scriverà una nota agli uffici.
Ce n’è un’altra del Presidente Pagliaro, sempre al Presidente Emiliano: “Ripristino ambientale Porto Badisco dopo l’alluvione del novembre 2021”.
Speaker : PAGLIARO.
Questione più o meno simile.
Speaker : PRESIDENTE.
Abbiamo spento i riscaldamenti però evidentemente si è riscaldato parecchio l’ambiente.
Speaker : PAGLIARO.
Questa interrogazione l’ho presentata a gennaio 2022, più di due anni fa, a seguito dell’alluvione che colpì il Basso Salento a novembre del 2021, in particolare Otranto e Porto Badisco.
A settembre scorso ho presentato questa interrogazione aggiornata perché la situazione di dissesto del sito, purtroppo, è rimasta lo stessa, nonostante gli interventi finanziati dal Comune di Otranto con 80.000 euro realizzati a giugno scorso quando è stato effettuato il dragaggio del fondale. C’è un pericoloso dislivello che richiede un’opera poderosa di rigenerazione e messa in sicurezza per consentire la fruizione sicura del sito. Non essendoci modo di raggiungere l’altra parte della baia attraverso una scala, un ponticello, sussistono anche problemi di accessibilità e sicurezza.
C’è un progetto di ripristino ambientale elaborato dall’Amministrazione di Otranto nel 2022, poi completato con Sovrintendenza, Provincia di Lecce, Ente parco e Autorità di bacino, ma servono fondi ingenti per realizzarlo. Qui parliamo di almeno 1,5 milioni di euro, una cifra di cui il Comune di Otranto non dispone. Quindi, chiedo al Presidente e assessore Emiliano, se c’è un impegno della Regione per rimettere in sicurezza e ridare piena fruibilità al sito di Porto Badisco, che, oltre alla bellezza paesaggistica, ha un importante valore storico-culturale perché custodisce l’approdo di Enea e la Grotta dei Cervi, la cosiddetta Cappella Sistina della preistoria.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
In questo caso, questa interrogazione lei l’ha ribadita con un’altra, che torniamo a registrata al n. 579. È la stessa interrogazione. Le chiamiamo per fatte tutte e due.
Prego, Presidente Emiliano.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Anche questa interrogazione ha avuto risposta sin dal gennaio del 2022 per iscritto. Devo essere sincero, la risposta, di cui credo sia a conoscenza l’interrogante, conteneva un elemento che, se preso per tempo, avrebbe potuto agevolare la soluzione del problema. Dopo avere riepilogato, gli uffici, sempre a firma dell’ingegner Scannicchio, tutte le procedure e il fatto che sul bilancio regionale 2021, sulla base delle istanze pervenute dai Comuni di Minervino di Lecce, di Cannole, di Uggiano La Chiesa, sono stati erogati dei soldi. Addirittura, se ho capito bene, si tratterebbe di una somma particolarmente importante di 20 milioni e 545.750. Quindi, questi soldi sono stati stanziati. Sono stati assegnati ai Comuni e, in teoria, per la Regione la questione era chiusa lì, se non fosse stato per la sua interrogazione, la quale però ci ha consentito di precisare che nessun’altra richiesta era stata avanzata da altri Comuni e in particolare non era stata avanzata dal Comune di Otranto.
Quindi, su questa base, non sono in grado di dirle se sia possibile recuperare questa vicenda, anche perché, onestamente, non ho esatta dimensione. Resta il fatto che sono a disposizione del Sindaco di Otranto, che peraltro mi è venuto a trovare per altre ragioni di recente, per trovare una adeguata soluzione, se possibile. Purtroppo, all’epoca dei fatti, l’evento alluvionale è del 18 novembre 2021, l’Amministrazione di Otranto… Non mi ricordo se per caso questo evento avvenne nel pieno di una crisi amministrativa… No, non c’entrava niente. Non c’è neanche questa giustificazione. Avevo provato a mettere in piedi una difesa, però, come si dice, meglio non difendere nessuno se non sei a conoscenza esatta degli atti della causa.
Questa volta lo chiamo io o lo chiama lei? Lo chiamiamo insieme.
Okay, io ho terminato, giusto?
Speaker : PRESIDENTE.
A dire la verità, ce ne sono alcune che lei ha con Piemontese, perché sono interrogazioni fatte in precedenza, prima che Piemontese assumesse la delega. Accanto a me qui c’è il consigliere Scalera, che, per esempio, ne ha una, “Sanzioni da parte della ASL di Taranto sulla mancata disdetta delle prenotazioni”, e si chiede se vuole rispondere lei oppure se aspetta Piemontese…
Deve dire se è soddisfatto, prego, presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Sono molto soddisfatto. Intanto ha ragione, Presidente, il Comune di Otranto, infatti… Scusami, non ho capito, una cosa così importante, ci fai fare attività e poi alla fine non hai fatto neanche una richiesta. È vero, però è vero che anche successivamente, con la nuova amministrazione, è stato elaborato un piano ben preciso insieme alla Sovrintendenza alla Provincia, all’Ente Parco, all’autorità di bacino. Quindi, ci siamo. Sotto il profilo della progettazione, su quello che c’è da fare ci siamo.
Prendo atto con estrema soddisfazione della disponibilità del Presidente a intervenire per poter ripristinare uno dei luoghi più belli del Salento, Porto Badisco, che sicuramente lei conosce. Si andava a mangiare i ricci, Vicepresidente, si ricorda? L’ho fatto apposta, perché poi c’è un’altra interrogazione sul tema. Mangiavamo i ricci quando c’erano i ricci, ma purtroppo i ricci non ci sono più. Quindi, è rimasto Porto Badisco, con le sue bellezze, senza ricci. Però, vi do una buona notizia: siamo in fase di ripopolamento, quindi i ricci stanno ritornando finalmente a essere presenti nei nostri fondali, dopo aver dato già un anno e mezzo di respiro, ma ne parliamo nella prossima interrogazione.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Pagliaro.
Interrogazione n. 611: “Sanzioni da parte della ASL di Taranto sulla mancata disdetta delle prenotazioni”.
La illustri, prego, consigliere Scalera.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
La Regione Puglia, con la legge regionale n. 26 del 6 agosto 2021, ha previsto di non procedere alla rivalsa per omesso versamento e omessa compartecipazione alla spesa sanitaria riferita ai ticket sanitari dovuti dai cittadini alle Aziende sanitarie pubbliche per prestazioni sanitarie erogate in pronto soccorso non seguite da ricovero e sulla base di una asserita esenzione non verificata dalle Aziende sanitarie precedentemente al 30 giugno 2016. La presente disposizione si applica, altresì, alle sanzioni previste per la mancata disdetta al 30 giugno 2016 delle prenotazioni che siano state emesse a carico di coloro i quali non esonerati per legge dal pagamento del ticket sanitario.
Nel 2011 la Regione Puglia attuava la delibera di Giunta regionale n. 2268 del 2010 che, nel prevedere l’abbattimento dei tempi di attesa per le nuove prenotazioni non disdette almeno quarantotto ore prima dalla data fissata, introduceva una penale equivalente al ticket previsto dalla prestazione richiesta.
In questi ultimi giorni diversi cittadini della provincia di Taranto stanno ricevendo, da parte dell’ASL di Taranto, richieste di pagamento per mancata disdetta di prenotazioni risalenti a molti anni addietro, periodo che va dal 2014 al 2019.
Considerato che sono molte le difficoltà da parte degli utenti a recepire la relativa documentazione comprovante l’avvenuta prestazione; che è inconcepibile richiedere il pagamento di penali a distanza di tanti anni, chiedo se l’Assessorato è a conoscenza delle procedure messe in atto dall’ASL di Taranto per ottenere il pagamento di somme per la mancata disdetta di prestazioni sanitarie che risalgono, in alcuni casi, anche a dieci anni fa e se nel frattempo ci sia stata una interlocuzione con la Direzione strategica dell’ASL di Taranto per l’annullamento di tutte le richieste di pagamento di somme relative a prestazioni sanitarie non eseguite.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Prego, Presidente Emiliano.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
È più una consulenza che una risposta. È evidente che la ASL normalmente procede a queste discussioni in maniera periodica, quando si intuisce, diciamo così, perché l’ASL spesso si fa carico dei problemi dei cittadini, anche di ritrovare le ricevute, se del caso.
La Corte dei conti – mi risulta personalmente che periodicamente le verifiche vengono effettuate in sede di giudizio di parifica – sollecita le ASL alla riscossione di queste situazioni. Non credo che questo meccanismo, che è previsto da leggi nazionali, sia condonabile con delle leggi regionali. Però, sinceramente, potrei anche sbagliarmi su questo punto. Ci sarebbe innanzitutto da chiedere alle ASL come hanno applicato, se le hanno applicate, le leggi di condono del Consiglio regionale, ammesso che questi casi di cui lei sta parlando ricadano in queste ipotesi. Resta il fatto che il rapporto con la responsabilità erariale è molto pesante, perché è evidente che ciascun dirigente della ASL, se dovesse dar seguito e dovesse sbagliarsi nel dar seguito, rischia una diretta responsabilità.
Se, viceversa, queste leggi sono ritenute dai giudici sufficienti alla sanatoria, chiamiamola così, forse sarebbe il caso di valutare se non sia il caso di fare delle impugnazioni pilota per avere… Questo ovviamente lo dico a favore di quelle associazioni dei consumatori, per esempio, che si pongono il problema.
Resta il fatto che il dramma del numero altissimo di prenotazioni che poi non vengono disdettate rimane, nel senso che, se il fenomeno fosse così residuale, probabilmente non sarebbe neanche arrivata all’orecchio del consigliere Scalera. Evidentemente il fenomeno è così diffuso, soprattutto se accumulato negli anni, da determinare una problematica.
In ogni caso, la verifica di queste situazioni è possibile anche per altre vie, nel senso che, se il cittadino richiede all’ASL tutto quello che la ASL ha a disposizione per verificare se ha pagato o no, è a disposizione. Se uno però non può provare di avere pagato, è difficile trovare una soluzione alternativa. Non è che tutte le volte che uno non si ritrova il pagamento di una bolletta dice poi… Ho capito.
Speaker : PRESIDENTE.
Al microfono, prego. Ah, sta intervenendo lei? No, no, allora no. Consigliere Scalera…
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
In effetti, bisognerebbe fare degli uffici di consigli ai cittadini su come evitare di mettersi in situazioni difficili. Io faccio moltissimo, grazie al fatto che il mio numero di telefono è a disposizione di tutti. Quindi tutti questi consigli provo a darli. Se lo facessimo tutti, gli daremo una mano, perché effettivamente fare il cittadino oggi è diventato molto complicato. Prego.
Speaker : SCALERA.
Il problema, Presidente, è che ne stanno arrivando di queste lettere da parte dell’ASL di Taranto a pioggia. Fu un problema che affrontammo, se non erro, con all’epoca l’assessore Palese, il quale assessore Palese si impegnò a sospendere, anzi ci assicurò la sospensione di questi costi.
Siccome si tratta anche di lettere di dieci anni, disdette fatte dieci anni fa e stanno al mancato pagamento. È proprio assurdo che dobbiamo vessare ancora ulteriormente i cittadini anche su queste cose, soprattutto nel campo sanitario, Presidente, e lei lo sa meglio di me, mi riferisco alla sanità tarantina, sta facendo in questi ultimi anni acqua da tutte le parti. Non è che stiamo parlando di una sanità che sta dando risposte immediate ai cittadini. Non sta dando risposte e li sta vessando. LO volevo dire proprio in riferimento alla sanità.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
In realtà ce n’è una del collega Perrini, che però non è presente, quindi decade. Poi ce n’è un’altra, sempre con il Vicepresidente Piemontese, del collega Romito, che però è assente. Non ce ne sono altre verso di lei, Presidente. C’è quella del collega Splendido che è stata ritirata.
Presidente, ce ne sono alcune che sono dirette a lei e al Vicepresidente Piemontese, per cui mi dica lei se vuole rispondere. Comprendo. Però, è giusto così. Sennò, il Presidente dovrebbe rispondere a tutte.
Ne abbiamo due per l’assessore Pentassuglia del Presidente Pagliaro.
Interrogazione n. 593 del 23.09.2024: “Bando ristori in favore dei pescatori con licenza per fermo pesca riccio di mare”.
Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
La battuta di prima era un’overture a questo tema, che conosciamo perfettamente. Mi riferisco al bando ristori in favore dei pescatori con licenza di fermo pesca riccio, tornando sulla legge sul fermo pesca ricci di mare, fiore all’occhiello di questa Regione. Molte Regioni stanno pensando di attuare la nostra legge, come sappiamo, una legge che sta portando grossi benefìci ai nostri fondali marini, che stiamo salvando, e oltretutto si stanno ripopolando i ricci. Quindi, a un anno e mezzo del giro di boa penso che tutti noi potremmo essere soddisfatti di questi risultati.
Questa legge, come sapete, ha questo stop della pesca dei ricci per tre anni, ma ancora i pescatori autorizzati con licenza attendono i ristori per l’attività sospesa. Mi rivolgo al nostro solerte assessore per chiedere a che punto è il bando regionale per l’erogazione dei ristori, che era stato annunciato per settembre scorso, e gli indennizzi ai sub autorizzati alla pesca di ricci in mare, che sono circa un centinaio. L’assessore mi ha detto che avete fatto una verifica puntuale sul numero di questi sub autorizzati con patentino.
Questi ristori rappresenterebbero una boccata di ossigeno vitale per le loro famiglie. Io voglio ricordare che, vista l’urgenza di dover fermare il prelievo massiccio e indiscriminato che stava portando i ricci all’estinzione totale, la legge che nella sua versione originaria prevedeva fin da subito i ristori ai pescatori autorizzati, fu approvata con l’impegno di provvedere successivamente agli indennizzi in favore dei pescatori subacquei con licenza, ma ad oggi i ristori sono rimasti una promessa, nonostante l’impegno preciso in tal senso, contenuto anche in una mia mozione che fu approvata dal Consiglio regionale il 2 luglio scorso.
Chiedo notizie, assessore, sulle forme di indennizzo alternative che avevamo anche pensato, che furono anche proposte prospettate ai pescatori con il coinvolgimento nelle attività di pulizia dei fondali e nelle azioni di popolamento. Se c’è dell’altro, magari se ce lo può annunciare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Pagliaro.
Prego, assessore Pentassuglia. La parola è sua.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Grazie, Presidente.
Facciamo un aggiornamento, perché le mozioni impegnano, noi dobbiamo mettere i soldi e fare la modifica. Quindi, le anticipo che è pronto l’emendamento che porteremo in bilancio, condiviso con le organizzazioni di categoria, avuti i dati dalla Capitaneria di porto, il dato ufficiale che poi vi metterò a disposizione con l’emendamento, perché ho già dato la informativa sul bando che chiuderemo con le organizzazioni di categoria entro il mese prossimo, perché con i soldi in bilancio a dicembre, a gennaio possiamo pubblicare il bando e mettere in regola tutto quello che ci siamo detti. Abbiamo discusso sul numero, abbiamo discusso sulla indennità, come calcolarla, come venire a capo rispetto o al mancato reddito che è la retribuzione che utilizza INPS, per esempio, per quei lavoratori, per il numero di mesi. Le anticipo che le organizzazioni agricole hanno chiesto, di concerto con la comunità scientifica, di valutare un’apertura di finestra, dati i risultati positivi, sulla utilizzazione… No, no, glielo anticipo perché sarà oggetto di una trattativa a parte, per dirle quanto siamo andati avanti nella discussione.
Ci sono stati diversi incontri in Assessorato con le organizzazioni di categoria, ma anche con gruppi di pescatori che sono venuti perché, entro dicembre, emendamento copertura di risorse in bilancio, a gennaio il bando. Il bando sarà corroborato dal dato. Il gestionale che la Ragioneria mette a disposizione delle Sezioni potrà consentire questo.
Questo per completezza di informazioni. Poi, tutto il resto, che diventa il tema del ripopolamento, ancora ieri mattina, visto che ieri in Giunta ho portato la novità assoluta del riconoscimento dei danni com’era per la filiera agroalimentare, mi sono legato al FEAMPA e alla legge n. 102, che consente il riconoscimento per i danni ai mitilicoltori, tanto di Cagnano Varano quanto di Taranto, e stiamo istruendo Manfredonia.
Ecco, ci stiamo portando avanti perché oggetto di quel lavoro, che però non deve inficiare la legge. Le ricordo che noi quest’anno abbiamo avuto l’ok dalla Corte costituzionale. Quindi ci siamo mossi anche nel rispetto di quello che c’era in campo, del ricorso pendente, ma adesso abbiamo istruito il percorso che ci porterà il mese prossimo a emendamento, copertura in bilancio e poi il bando.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì.
Speaker : PAGLIARO.
Bene, tutto bene, assessore. Le confermo il mio apprezzamento per il suo attivismo. Mi auguro che si possa arrivare a questi ristori, ma fermiamoci qui, per favore. Non parliamo di finestre, perché, se è vero che ci saranno cento pescatori che hanno esigenze, ai quali, con tutto il rispetto stiamo dando seguito, ricordiamo che ci sono 4 milioni di pugliesi che ci hanno chiesto, anche grazie all’ampia rappresentanza che abbiamo qui in Consiglio… Abbiamo firmato 49 su 51, con tutti noi consiglieri, compreso il Presidente Emiliano. Questa legge, ripeto, ha fatto da battistrada in Italia. Tutti la guardano con grande simpatia.
Ricordiamoci che abbiamo da salvare il nostro mare. Abbiamo questa esigenza suprema e assoluta. Poi c’è un altro tema, la campagna di informazione e sensibilizzazione, perché purtroppo ci sono ancora dei cittadini che non lo sanno e che magari vanno a fare alcune volte una pesca abusiva, nonostante la Capitaneria di porto e non solo, anche la Guardia di finanza e tutti quanti, sono molto attivi e stanno intervenendo costantemente.
Una bella campagna. Sarebbe carino a dire in Puglia siamo stati bravi. Siamo riusciti a fermare questo fenomeno di estinzione del riccio di mare e stiamo procedendo alla salvaguardia del nostro fondale, che penso sia una cosa che tutti quanti amiamo particolarmente.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Ho comunicato anche l’oggetto della lavorazione, perché il tema che hanno posto della finestra sarà eventualmente oggetto di una valutazione in Commissione per un cambio della norma. Quello che va cambiato nella norma – glielo anticipo – è di sanzionare dal punto di vista penale, perché quello che abbiamo potuto verificare quest’anno, e ho interessato l’ammiraglio, con le strutture in periferia, è che c’è ancora qualche sciacallo che, facendo il furbo, provoca danni alla raccolta e al fondale. Soprattutto – qui ci tengo perché sto facendo un lavoro con l’università per capire come possiamo tracciare – c’è il tema del prodotto venduto con una certificazione. Perché siamo entrati anche su questo. Quindi, non è il tema di rivedere la norma per chissà quale motivo, no. Per settare la macchina rispetto a una tutela vera, perché se domani ci sarà produzione, come sta avvenendo, il ripopolamento, e io sto lavorando sul finanziare il ripopolamento, e glielo garantisco perché ieri c’è stata l’ultima riunione, ma quando ci sarà quella opportunità il tema delle zone già vocate deve essere tutelato e la gente deve essere anche tranquilla che paga per il riccio pugliese, non che nel vasetto trova fatturazioni di un quantitativo che è sempre quello per una settimana. Questo per avere contezza e dare più forza alla legge. Lo dicevo in questa direzione.
Adesso fermiamoci a copertura, emendamento a copertura finanziaria e bando, che sono il completamento di quella norma, stop. Però, le dico cosa è venuto fuori dal tavolo, perché io le riunioni le ho fatte e, siccome le ho condotto io, so anche cos’altro hanno messo in campo. Come fu per i datteri, l’aspetto penale è un aspetto che va seguito con molta attenzione, perché onestamente c’è qualcuno che ha fatto il furbo a dismisura.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Pentassuglia.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO.
Va molto bene, assessore, molto, molto bene.
L’unico dato è quello delle sanzioni penali. Da mie informazioni, quando ho redatto la legge, sembrerebbe che noi come Consiglio regionale, come Regione non possiamo intervenire su questo. Penso che potremmo fermarci, come abbiamo fatto, solo sull’aspetto amministrativo. La legge deve essere forse di competenza nazionale. Se sarà così, bene. A questo punto interveniamo sul Governo nazionale per poter far mutare le sanzioni da amministrative a penali.
Per il resto, ripeto, stiamo andando nella direzione giusta e le sono grato per questo. Grazie.
Il collega Caroli chiede della campagna di sensibilizzazione. Sono d’accordo con lui.
Speaker : PRESIDENTE.
L’altra interrogazione è sullo “Stallo Consorzio bonifica Centro Sud Puglia”, sempre del Presidente Pagliaro, n. 594 del 25.09.2024, sempre all’assessore Pentassuglia.
Dopo non abbiamo altri assessori presenti per la risposta. Il Presidente Conserva mi ha chiesto di rinviare le sue. Quindi, l’assessora Matrangola è andata via perché non ne aveva altre.
Avevo visto l’assessore Delli Noci prima, però ora non lo vedo in Aula. Eccolo. Quindi, per l’assessore Delli Noci, subito dopo questa all’assessore Pentassuglia, possiamo fare le sue. Prego.
Speaker : PAGLIARO.
Questa interrogazione direi che è abbondantemente superata. Abbiamo discusso in Commissione. Anticipo che stiamo predisponendo, assessore, una richiesta di Consiglio monotematico, la stiamo richiedendo alla Presidenza, lo annuncio in anteprima, in modo che si possa, anche sulla nuova legge che lei sta predisponendo, avere un’ampia discussione in Consiglio regionale su un tema centrale che, come sa, vede coinvolti tantissimi cittadini.
Stiamo predisponendo una richiesta di Consiglio regionale monotematico sul tema. Questa interrogazione la ritengo superata.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Vuole intervenire, assessore Pentassuglia? Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura, alle risorse idriche, alla tutela delle acque e all’autorità idraulica.
Ritenendola superata, non dovrei, però lo dico solo per rispetto all’Aula. Io ho consegnato, come da intesa in Commissione di giovedì, per cinque ore e un quarto di lavoro in Commissione, il testo della modifica che dobbiamo passare dalla I Commissione, ma che con le evoluzioni che ci sono state e i tempi, abbiamo condiviso, però, in IV Commissione, che il testo, epurato della parte finanziaria, sarà oggetto di valutazione in assestamento. Questo per consentire poi, in bilancio, di creare la posta e di fare quel lavoro che per il 2025 e il 2026 ci consentirà di ragionare con le modifiche che sono oggetto di una valutazione con il partenariato, con ANCI e con tutti i soggetti coinvolti dalla decisione e dal lavoro di fare… Dall’attuale piano di bonifica, valutazione che ha le dieci istanze pervenute, a fare poi il nuovo piano di classifica e a dotarci di quella accelerata che serve a definire il percorso, così come previsto dalla legge. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Allora, adesso chiamo il consigliere Scatigna. Risponde l’assessore Delli Noci e abbiamo finito perché tutte le altre sono rinviate, alcune per assenza dell’assessore Piemontese e altre per…
Speaker : PAGLIARO.
L’Ambiente. Io chiedo gentilmente all’assessore Delli Noci, se vuole rispondermi lui. Farebbe cosa gradita, visto che su questo tema penso che l’assessore e il suo Assessorato attività produttive, abbia più di chiunque altro… Non vuoi rispondermi, Alessandro.
Presidente, io chiedo che sia l’assessore Delli Noci a rispondere su questa n. 606 del 25 ottobre 2024.
Speaker : PRESIDENTE.
Se però l’assessore Delli Noci dice che la sta trattando l’Ambiente, non possiamo farci niente.
Speaker : PAGLIARO.
La prossima volta, gentilmente, me la inserisca tra le risposte dell’Ambiente. Va bene?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, sì. Devo dire che io avevo già segnato Delli Noci – Triggiani, Delli Noci perché l’aveva chiesto lei, Triggiani perché comunque è assessore competente.
Allora, questa è rinviata. Tra l’altro, l’assessora Triggiani stava qui. Quindi se n’è appena andata.
Prego, consigliere Scatigna.
Speaker : SCATIGNA.
Grazie, Presidente. In realtà avevo fatto questa interrogazione a risposta scritta, che mi è arrivata, però, fortunatamente. Adesso ne possiamo anche discutere in Aula.
Si sente male, vero?
Speaker : PRESIDENTE.
Se lei è soddisfatto della risposta scritta, va bene. Se vuole intervenire, prego.
Speaker : SCATIGNA.
Vorrei, tanto è breve, leggere la mia interrogazione. Oggetto: “Chiarimenti sulle recenti modifiche al bando MiniPIA Turismo e impatti sugli interventi di recupero immobiliare”.
Premesso che, con determina dirigenziale n. 514 del 25 luglio 2024, sono state apportate importanti modifiche al bando MiniPIA Turismo, in particolare le modifiche introdotte con la citata determina hanno fissato la possibilità di realizzare ampliamenti per strutture turistico-ricettive extra-alberghiere esclusivamente in conformità alla legge sul turismo rurale n. 20 del 1998.
Detta disposizione contrasta con quanto affermato nella precedente determina dirigenziale n. 276 del 17 aprile 2024, nella quale si era indicato che gli ampliamenti erano ammissibili, purché in linea con le normative urbanistiche e paesaggistiche vigenti.
Considerato che innumerevoli sono le pratiche avviate di recupero di immobili di pregio storico per trasformarli in attività ricettive, con annessi ampliamenti nel rispetto delle normative locali, tuttavia l’interpretazione restrittiva attualmente in vigore rischia di compromettere progetti di grande importanza economica e culturale per il nostro territorio.
Tutto ciò premesso e considerato, interrogo l’assessore competente per sapere: qual è la motivazione alla base della modifica normativa che limita gli ampliamenti esclusivamente alla legge n. 20 del 1998; è prevista una revisione delle procedure per garantire che gli interventi coerenti con la legge n. 20 del 1998 possano essere autorizzati attraverso strumenti più snelli, al fine di evitare blocchi ingiustificati a investimenti cruciali per la nostra regione.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Scatigna.
Prego, assessore Delli Noci.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico e alla competitività, alle attività economiche e ai consumatori, alle politiche internazionali e al commercio estero, all’energia, alle reti e alle infrastrutture materiali per lo sviluppo, alla ricerca industriale e all’innovazione, alle politiche giovanili della Regione Puglia e alla programmazione dei fondi di sviluppo e coesione ed europei.
Credo che nell’impostazione della risposta scritta ci sia un’esplicativa risposta rispetto a quello che è stato l’indirizzo nella predisposizione del bando. Non sono convinto che riusciamo, nello specifico, a immaginare possibili ampliamenti, a meno che non siano previsti nel piano, ma nell’impostazione data negli anni dalla Regione c’è stato sempre quello del tema della rigenerazione urbana, soprattutto in termini rurali e di valorizzazione delle masserie, delle attività storiche dei casali, di quell’identità generale, quindi non legata a nuove costruzioni.
È chiaro che questa impostazione può essere soggetta a eventuali cambiamenti, ma l’impostazione attuale del bando è quella di preservare l’identità rurale dei luoghi e valorizzare le aree esistenti. Lo stesso abbiamo voluto fare nel preservare tutti gli immobili storici in tutto ciò che ha quella destinazione specifica urbanistica legata al tema dell’affittacamere. Non ci sono in altre tipologie di investimenti turistici altre condizioni per creare nuove aree, se non quelle legate all’ampliamento del 20 per cento. Ciò non toglie che si possa cambiare indirizzo e ridiscuterlo rispetto al programma generale previsto dal piano regionale.
Credo che la migliore condizione sia quella, eventualmente, e questa è l’apertura che la faccio, di riaprire un tavolo generale con le associazioni di categoria, ridiscutere questa fattibilità, questa possibilità e questo indirizzo, in modo che ci sia un’eventuale esigenza collettiva che è stata discussa nella predisposizione del Piano e dei bandi e da quel piano dei bandi poi derivi un diverso intendimento che noi intendiamo sempre rendere collettivo alla scelta.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Consigliere Scatigna, prego. È soddisfatto? Rimborsi non ce ne sono.
Speaker : SCATIGNA.
Presidente, sono parzialmente soddisfatto. Vorrei ringraziare l’assessore Delli Noci per la celere risposta intanto alla presentazione della mia interrogazione e per l’apertura nella quale, assessore, mi permetto di segnalarle la possibilità di iniziare a riparlare della riduzione del numero delle stanze, passare magari da quelle che sono oggi, cinque, a tre. Perché le dico questo? Io vengo da un territorio per il quale la Regione ha fatto tantissimo, la Valle d’Itria, Locorotondo in particolare, un territorio che ha risposto altrettanto alla grande, recuperando migliaia di immobili rurali che hanno dato lustro al territorio stesso e che hanno consentito l’aspetto più importante, che è quello di consentire un reddito familiare ai proprietari di questi immobili, magari evitando la dispersione affettiva dei figli di queste persone che magari hanno ereditato e poi hanno ristrutturato quest’immobile consentendogli di lavorare a casa loro presso le loro famiglie.
Io mi soffermerei su questo aspetto e sulla possibilità di ridurre, ripeto, a tre il numero delle stanze, assolutamente senza intaccare il consumo del suolo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Vuole dire qualcosa, assessore? Non è previsto, però prego.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico e alla competitività, alle attività economiche e ai consumatori, alle politiche internazionali e al commercio estero, all’energia, alle reti e alle infrastrutture materiali per lo sviluppo, alla ricerca industriale e all’innovazione, alle politiche giovanili della Regione Puglia e alla programmazione dei fondi di sviluppo e coesione ed europei.
Lo dico fuori verbale. Mi permetto di replicare, perché questa è una richiesta specifica del partenariato e delle associazioni di categoria. Questa è una richiesta specifica dell’associazione di categoria e del partenariato di favorire il tema alberghiero e non extralberghiero, in considerazione dei dati ricevuti dell’ultima programmazione che hanno visto l’esplosione del numero di attività realizzate con l’extralberghiero.
nasce, glielo anticipo, può chiedere alle associazioni di categoria, da un tema legato all’occupazione, che è uno degli obiettivi e dei dati che genera l’alberghiero rispetto all’extra alberghiero come tipologia di occupazione, e poi dal tema che è legato al favorire la nascita sempre più di imprese e non di soggetti che, in alcuni casi purtroppo, superato il numero di anni del controllo, utilizzano per altre attività, legittimamente, l’immobile ristrutturato con i fondi regionali.
Allora noi abbiamo l’obbligo di controllare, monitorare, segnalare, denunciare e verificare che questo vada in quella direzione e penso che l’indirizzo possa essere comune da questo punto di vista.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
La seduta è tolta. Ci vediamo il 28 per il Consiglio regionale sulle materie già convocato. Grazie.