Speaker : PRESIDENTE.
(Segue inno nazionale) Buongiorno a tutte e a tutti.
Prima dobbiamo proseguire con le comunicazioni. Delego il Vicepresidente alla lettura delle assegnazioni alle Commissioni.
Speaker : DE LEONARDIS.
Alla I Commissione è stato assegnato il disegno di legge n. 145 su riconoscimento di debito fuori bilancio, il disegno di legge n. 146 su riconoscimento di debito fuori bilancio, il disegno di legge n. 147 su riconoscimento di debito fuori bilancio, il disegno di legge n. 148 su riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio, il disegno di legge n. 149 su riconoscimento del debito fuori bilancio, il disegno di legge n. 150 su riconoscimento di debito fuori bilancio, il disegno di legge n. 151 su riconoscimento di debito fuori bilancio, il disegno di legge n. 152 su riconoscimento di debito fuori bilancio.
Alla V Commissione è stata assegnata la richiesta di parere sulla proposta di deliberazione della Giunta regionale “Legge regionale n. 18/2002”.
Sono arrivate le seguenti interrogazioni e mozioni: interrogazione a firma del collega Splendido, “Richiesta di apertura clinica veterinaria”.
Per quanto riguarda le mozioni è arrivata la mozione Conserva, Perrini, Mazzotta, Pagliaro: “Avvio di procedimento di approvazione delle intese di cui all’articolo 2 della legge 26 giugno 2024 n. 86”; la mozione Casili, Mazzotta, Pagliaro, De Blasi “Punto nascita dell’Unità Operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina”.
Presidente, io ho finito.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie al Vicepresidente.
Adesso dobbiamo passare all’ordine del giorno. Un attimo solo che sta arrivando la Segretaria generale.
Ha chiesto il Vicepresidente De Blasi di intervenire.
Prego, consigliere De Blasi.
Speaker : DE BLASI.
Presidente, è possibile l’anticipazione del punto n. 5)?
Speaker : PRESIDENTE.
L’elezione del Vicepresidente?
Speaker : DE BLASI.
Sì, chiediamo l’anticipazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, dobbiamo votare sull’anticipazione.
Prego. Sulla richiesta di anticipazione? Il DEFR viene con le cinque firme.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio.
Grazie, Presidente.
Siccome nella scorsa seduta noi abbiamo terminato i lavori dopo aver fatto già la discussione generale sul Documento di economia e finanza regionale ed eravamo nella fase finale del voto, da lì siamo partiti e lì ci siamo fermati, volevo chiedere di fare prima il Documento di economia e finanza regionale e poi di procedere con la legge sull’autonomia e l’altra legge con gli emendamenti annessi di cui ha parlato la Conferenza dei Capigruppo.
Speaker : PRESIDENTE.
Per precisione, ricordiamo i punti. Il DEFR è arrivato al Consiglio, giusta approvazione della deliberazione di Giunta regionale n. 1057 del 25 luglio 2024, con l’approvazione da parte della I Commissione ieri mattina ed è arrivato con le cinque firme. Quindi oggi è nelle condizioni di poter essere messo in discussione, in virtù proprio di questa determinazione, dal Consiglio.
Ovviamente bisogna votare sulla richiesta di anticipazione. Quindi, adesso abbiamo due richieste di anticipazione, due richieste inerenti l’ordine del giorno.
Hanno chiesto di intervenire il consigliere Leoci e il consigliere Mennea. Sempre come ordine del giorno, sempre sull’ordine del giorno? Prima di aprire il Consiglio… Una pregiudiziale, prego.
Speaker : LEOCI.
Presidente, nulla che ha a che fare con gli ordini di lavoro del Consiglio. volevo soltanto, da consigliere delegato in favore degli adolescenti, delle politiche giovanili, congratularmi con i nostri ragazzi, i 13 pugliesi che hanno partecipato e che stanno ancora in corso, stanno partecipando alle Olimpiadi e ai risultati ottenuti dai nostri due ragazzi.
Volevo fare soltanto questa dichiarazione prima dell’apertura, congratulandomi con loro e quanto hanno fatto affinché, comunque, anche la nostra regione abbia un risultato importante per le medaglie ottenute. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere. Ha chiesto di intervenire il consigliere Mennea. Sull’ordine del giorno, Presidente Mennea? Prego.
Speaker : MENNEA.
Sì, grazie, Presidente. Proprio a proposito dell’ordine del giorno io ribadisco quanto è stato deciso concordemente nella Conferenza dei Capigruppo. Abbiamo deciso un ordine del giorno dopo aver ragionato e ed esserci confrontati. Quindi quell’ordine del giorno non va assolutamente variato, perché siamo qui in Aula, siamo tutti quanti animati da buone intenzioni e animati per approvare i provvedimenti che abbiamo inserito all’ordine del giorno, così come è stato stabilito nella Conferenza. Quindi, noi siamo contrari ad ogni tipo di anticipazione sia quella proposta dal vicepresidente Piemontese e sia quella proposta dall’opposizione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Mazzotta, quindi lei vota contro la richiesta di anticipazione di entrambi, a entrambe le proposte.
Prego, consigliere Mazzotta.
Speaker : MAZZOTTA.
Sì, Presidente, grazie. Chiedo sulla proposta fatta dal collega De Blasi il voto segreto.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusi, non ho sentito bene.
Speaker : MAZZOTTA.
Ho chiesto il voto segreto sulla proposta fatta da De Blasi.
Speaker : PRESIDENTE.
Voto segreto.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Tammacco, prego.
Speaker : TAMMACCO.
Grazie, Presidente.
Io solo per informare della difficoltà del nostro Gruppo. Perché da una parte credo che vada rispettata la riunione dei Capigruppo, altrimenti noi la togliamo dal Regolamento e non facciamo più assemblea dei Capigruppo.
Presidente, io l’ho detto da tanto tempo, non è stato comunicato nulla e abbiamo deciso una cosa, per cui per rispetto degli altri Capigruppo e dei consiglieri tutti che fanno riferimento ai Capigruppo, dovremmo attenerci alla riunione dei Capigruppo.
Ci rendiamo altresì conto dell’importanza del DEFR, però vorrei che arrivasse questa difficoltà da parte di tutti i Gruppi di venir meno alla parola nei confronti dei colleghi Capigruppo e dei consiglieri che rappresentiamo.
Naturalmente respingono la richiesta da parte dell’opposizione di anticipare il punto, però sul DEFR, se è necessario farla perché richiesta dalla Corte dei conti, ma che sia l’ultima volta perché abbiamo i colleghi, abbiamo una funzione, quella dei Capigruppo e significa che tale riunione non ha più senso e quindi va eliminata da Regolamento del Consiglio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Il consigliere Tutolo ha chiesto di intervenire? Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Io volevo chiedere, questa di oggi è l’ultima seduta di Consiglio? Perché io sono qui a chiedere, a proporre, a verificare la volontà di farne magari uno straordinario già la settimana prossima, perché credo che di Consigli straordinari se ne possano fare su un tema che dovrebbe essere molto attuale per tutti e dobbiamo cercare di dare anche un segnale concreto e immediato, che è sul tema dell’acqua, Presidente. A me non dispiacerebbe che si facesse un Consiglio straordinario la settimana prossima, magari anche domani per me, ma almeno la settimana prossima, perché non credo che sia aria di vacanza per molti. Ci sono migliaia di aziende che rischiano di fallire perché non c’è più acqua per irrigare. Siccome le soluzioni sono state propagandate mille volte, io ho sessant’anni e il giorno del mio battesimo sentivo parlare gli ospiti della questione dell’acqua, oggi se ne parla ancora, sarebbe il caso che ce ne occupiamo. Quindi, invece di andare in vacanza oggi, dopo questo Consiglio, magari posticipiamo la vacanza, ma credo che sia un atto dovuto nei confronti del nostro territorio e di quelle attività che oggi sono non in sofferenza, stanno fallendo.
Vi chiedo di verificare questa volontà da parte del Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Tutolo.
Intanto beato lei che già il giorno del battesimo era in grado di sentire ma soprattutto di ricordare quello che si diceva.
Speaker : TUTOLO.
Sono nato sveglio, Presiedente.
Speaker : PRESIDENTE.
Lo sapevamo. Siccome siamo in tema di confidenze, faccio anch’io la mia: mi chiamano “Duracell” da molto tempo. Pertanto, io sono disponibile ad andare ad oltranza con i Consigli regionali, sempre che si decida.
Ad ogni modo, non si vota su una considerazione di quel tipo. Mi farete sapere se sarete presenti, in maniera tale da procedere alla convocazione di un altro Consiglio, in deroga a quello che prevede il nostro Regolamento, se avremo la certezza dei numeri o almeno la disponibilità dei numeri dei consiglieri, dopo il Consiglio di oggi, in agosto.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caracciolo. Consigliere, sempre sull’ordine del giorno? Prego.
Speaker : CARACCIOLO.
Grazie, Presidente. Intervengo per provare a tenere insieme le esigenze che sono venute fuori anche al di fuori della Conferenza dei Capigruppo, perché ovviamente è l’ennesima prova che le Conferenze dei Capigruppo quasi quasi non servono a nulla. Ma è un vecchio difetto di questa legislatura. Non arriva oggi.
Siccome effettivamente nell’ultimo Consiglio abbiamo discusso e poi non si sono trovati i numeri sul DEFR, è vero che abbiamo fatto la Conferenza dei Capigruppo in cui abbiamo individuato un programma di lavori da rispettare oggi.
Per trovare una mediazione, si può partire dal punto n. 4) all’ordine del giorno, atteso che dobbiamo aspettare i referti sugli emendamenti all’autonomia; passare al DEFR e poi a votare i punti n. 1) e n. 2) dell’autonomia.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Rispetto agli emendamenti sull’autonomia, sono stati restituiti ai proponenti perché – alcuni erano anche contrari alla Costituzione – valutassero la ripresentazione in maniera ordinata e corretta, per cui, il tema degli emendamenti non c’è.
Ora sentiamo il Presidente Perrini, prego: sempre sull’ordine del giorno?
Speaker : PERRINI.
Sì, sì, sempre.
Condivido quello che ha detto il collega Caracciolo, perché noi nella riunione dei Capigruppo diciamo una cosa, poi arriviamo in Consiglio regionale e ne facciamo un’altra.
Stabiliamo da dove partire: oggi vedo che al punto n. 4) ci sono degli emendamenti, una quarantina; poi ci sono altri emendamenti che servono anche a noi, a Taranto città, perché parliamo da un po’ di tempo che c’è un problema serio, molto serio che dobbiamo portare avanti; e poi abbiamo, cara Presidente, le solite promesse che avete fatto a dicembre, l’omnibus che dovevate portare in Consiglio regionale.
Siamo arrivati a otto mesi, e quell’omnibus è stata l’ennesima proposta, quando chiedete la partecipazione, la collaborazione, quello che dobbiamo cercare di portare avanti, i provvedimenti. Noi abbiamo portato insieme a voi il bilancio a dicembre; ci avete promesso che quegli emendamenti, l’omnibus, il mese dopo veniva portato in Consiglio regionale. Sono passati otto mesi e non si parla di questo provvedimento. Addirittura, al punto n. 4), oltre a quell’argomento di cui parliamo da settimane, insieme ai colleghi Di Gregorio, Scalera, Di Cuia e altri di Taranto, sul problema della Cittadella, ci sono altri 30 emendamenti.
Ora voglio capire se qualcuno mi può dare una risposta, soprattutto il Presidente Piemontese – al quale faccio gli auguri perché è diventato papà –: voglio capire quella promessa di dicembre prima del 2025, quando andremo di nuovo a votare, la manterremo? Perché poi arriveremo a dicembre e ci saranno gli altri emendamenti. Allora, noi stiamo qua seduti. Il problema, lo voglio dire a tutti, non è un problema all’interno dell’opposizione, perché l’opposizione, se prendete i presenti, ci stiamo tutti. A proposito di numero legale dei lavori, credo che avete un problema all’interno della maggioranza perché dovete risolvere il vostro problema e poi andiamo avanti.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora, un momento non è che possiamo fare una discussione sui punti. Sulla proposta Caracciolo senz’altro. Prego. Questo voglio dire. Intervenite… Non lo stavo dicendo a lei, Presidente Tammacco. Lo stavo dicendo per l’ordine dei lavori, cioè sulle proposte si può intervenire, sulle proposte di anticipazione, in maniera tale che quando votiamo sappiamo già le posizioni. Prego.
Speaker : TAMMACCO.
Presidente, già come ho anticipato, la Conferenza dei Capigruppo aveva deciso un percorso. Ci può essere l’eccezione della regola, che in questo caso abbiamo detto, come Gruppo, è rappresentata dal DEFR, per due motivi: uno per ordine di legalità giuridica, perché ci ha chiesto la Corte dei conti di approvarlo entro luglio; l’altro perché avevamo già iniziato a discuterlo.
Ora, anticipare altri punti significa sovvertire l’incontro dei Capigruppo, per cui noi siamo completamente contrari. L’eccezione che noi possiamo portare a nostro carico è quella di anticipare solo il DEFR, rispetto a ciò che è stato deciso nella riunione dei Capigruppo, altrimenti continuiamo così com’era deciso.
Speaker : PRESIDENTE.
Le mettiamo in ordine… Prima De Blasi.
Allora, noi abbiamo avuto tre richieste di anticipazione, quindi, diverse. La prima richiesta è stata quella proposta da De Blasi, anticipazione del punto n. 5).
La seconda richiesta è quella del Vicepresidente Piemontese per il DEFR, la terza richiesta è quella del Presidente Mennea rispetto al punto n. 4).
Quindi, mettiamo in votazione ora la proposta… No, scusate, Caracciolo ha chiesto l’anticipazione del punto n. 4).
Adesso mettiamo in votazione la proposta De Blasi che chiede di anticipare il punto n. 5), cioè quello che riguarda l’elezione del Vicepresidente.
Vi ricordo che sulle richieste di anticipazione da Regolamento deve votare la maggioranza assoluta dei componenti, quindi non abbiamo congedi, nessuno ha chiesto congedo.
Votiamo. La votazione è aperta… Lo scrutinio segreto per votare sull’elezione del Vicepresidente, l’anticipazione… Sulla richiesta di anticipazione…
Un momento, chi è che chiede il voto segreto? Servono cinque persone. Chi chiede il voto segreto? Presentatevi, scusate. Mazzotta, De Blasi, Romito, Conserva e Splendido.
È evidente che dal nostro Regolamento è prevista la possibilità di votare con il voto segreto, però vi ricordo che stiamo facendo un abuso del voto segreto.
Prego, la votazione è aperta… Il Governo è contrario.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 42, favorevoli 21, contrari 21.
Non è approvato.
Dovevate dirlo prima. Scusate, lo diciamo sempre prima: non funziona, non funziona. Scusate, se volete usare questo tipo di atteggiamento, allora ci vuole la maggioranza… Presidente Splendido, io non ho sentito che lei… In genere voi dite che non funziona e noi mandiamo addirittura il tecnico. Però, glielo dico verbalmente.
Detto questo, siccome non c’è la maggioranza assoluta, perché anche con i voti vostri Di Cuia e Splendido comunque non raggiungiamo… No, anche supponendo che fosse a favore – se fosse contro non ci sarebbe problema – c’è la prova di resistenza, cioè non si arriva a 26.
Correggiamo il voto. Il voto doveva essere segreto, quindi in ogni caso, sia che sia a favore, sia che sia contro, avvocato Romito, non funziona. Non si può ripetere perché la prova di resistenza non c’è. Con quei due voti comunque non cambia il risultato.
Questa votazione è stata bocciata,
Adesso votiamo per l’anticipazione del DEFR.
Chi chiede il voto segreto? Romito, Scalera, De Blasi, Conserva, Mazzotta e Splendido.
Prego, Vicepresidente.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio.
Siccome c’era una proposta di mediazione da parte del collega Caracciolo della maggioranza, mi auguro che ci sia una intesa, io posso anche rinunciare alla mia proposta di mediazione del Consiglio rispetto a tutti quanti i punti.
Presidente, non ho problemi a rivedere la richiesta se vi è un’ipotesi di maggioranza.
Speaker : PRESIDENTE.
Vicepresidente, c’è questa ipotesi di mediazione? Non ho compreso.
Votiamo sull’anticipazione del DEFR, perché non c’è questa proposta. Consigliere, stiamo votando, abbiamo fatto prima uno a favore e uno contro. Siamo in fase di votazione; è stata accolta anche la richiesta di voto segreto.
Prego, consigliere Caroli.
Speaker : CAROLI.
Il Vicepresidente è stato molto chiaro. Ha detto: eravamo in fase di votazione.
Vorrei chiedere a lei e alla segretaria come mai il provvedimento è ritornato in Giunta, senza alcuna variazione è stato riportato nuovamente in Commissione, e oggi ci viene chiesto nuovamente di provvedere a votarlo…?
Speaker : PRESIDENTE.
Perché era stato respinto. Ho risposto.
Speaker : CAROLI.
Potrei conoscere…? La domanda l’ho posta alla segretaria…
Speaker : PRESIDENTE.
No, ha detto alla Presidente e alla segretaria. La segretaria non parla in Aula.
Speaker : CAROLI.
Ho capito, forse non è chiaro. Io le sto chiedendo questo: siccome non…
Speaker : PRESIDENTE.
È stato respinto. Il provvedimento sul DEFR la scorsa volta è stato respinto.
Speaker : CAROLI.
Ed è previsto… Lei è sicura che è previsto solo il passaggio in I Commissione?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì.
Speaker : CAROLI.
Non ne sono tanto convinto…. Prego? Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
La votazione è aperta sulla anticipazione oggi del DEFR.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 44, votanti 43, favorevoli 34, contrari 9.
L’anticipazione del punto è approvata.
Discutiamo del DEFR.
Quindi, adesso… Avete fatto gli auguri per la nascita al Vicepresidente? È una notizia così bella… Dopo, dopo, non facciamoli assentare adesso, Vicepresidente.
Deliberazione della Giunta regionale n. 1057 “Documento di economia e finanza”. Relazione?
Nessuna relazione?
Perfetto, basta chiarire.
La relazione è stata già fatta. Si vota. Dove sta il Presidente? Eccolo qui, benissimo.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Che si decida, però. Non è che ci vuole chissà che cosa. Astenuta, okay. Chiudiamo. Era chiusa già.
Presenti 26, votanti 24, favorevoli 24, astenuti 2.
Il DEFR è respinto.
Adesso passiamo alla richiesta di indizione di referendum. Procediamo con la discussione. Prego, Presidente Amati.
Speaker : AMATI.
Colleghi, Presidente… Presidente, io immagino che noi stiamo rischiando, se non ho capito male, mi pare che io sto qua da tanti anni, noi stiamo rischiando una seduta totalmente infruttuosa. Non so se avete visto le scaramucce, i punti di vista, le assenze, le presenze. Non so se avete visto. Quindi, vi vorrei informare che noi stiamo rischiando un Consiglio regionale infruttuoso su tutti i punti.
Ora io, però, declino le mie generalità all’inizio, così poi ci intendiamo. Allo stato si è creata qualche creata qualche crepa all’interno della maggioranza, che forse il caso di recuperare al più presto, e si è creata su una questione relativa all’ordine dei lavori, va bene? Cioè quale provvedimento fare prima e quale provvedimento fare dopo. Naturalmente, si era trovato un equilibrio all’interno della Conferenza dei Capigruppo, che era un equilibrio che garantiva tutti. Quindi, allo stato stiamo in una condizione molto problematica, per cui approfitto anche del fatto che è entrato in aula il Presidente della Giunta regionale, il Presidente Emiliano, per informarlo che siamo all’interno di questa condizione.
Io vi declino le mie generalità, perché lo dico all’inizio.
Io sono interessato a tutti i punti, a votarli, a partecipare alla votazione. Ovviamente, per quanto mi riguarda, il punto n. 4) contiene degli emendamenti che sono importantissimi, rispetto ai quali noi non possiamo far finta che nel gioco del tatticismo della politica non ce ne frega nulla della displasia delle anche che riguarda i bambini, non ce ne frega nulla dei livelli essenziali di assistenza da ampliare, non ce ne frega nulla del fatto che ci sono delle aspettative concorsuali per coprire posti di lavoro per fornire servizi essenziali.
Allora colleghi, e lo dico anche ai colleghi dell’opposizione, intendiamoci. Per quanto mi riguarda e per quanto ci riguarda noi vogliamo portare oggi a compimento, ovviamente nella distinzione delle posizioni, sia la questione dell’autonomia su cui noi siamo contrari da sempre, sia la questione del DEFR, sia la questione del punto n. 4).
Speaker : PRESIDENTE.
La richiesta di anticipazione del punto n. 4) non l’abbiamo ancora votata effettivamente.
Speaker : AMATI.
Io adesso non pongo nessuna questione di anticipo, sto facendo un intervento si direbbe all’antica, sto facendo un intervento politico.
Sto dicendo che i segnali non mi paiono diretti a un Consiglio regionale fruttuoso. Questo è quello che sto dicendo.
Avevo declinato le mie generalità per dire quali sono i punti di importanza, perché fuori di qui probabilmente i punti importanti sono diversi da quelli nostri e dal nostro tatticismo, è provabile. Penso che sia esattamente così.
Per cui, siccome voglio evitare un Consiglio regionale infruttuoso, poi possiamo dividerci, possiamo avere opinioni diverse.
Volevo dire all’inizio, anche investendo il Presidente Emiliano, perché ho percepito anche nel mio Gruppo delle assenze che sono state la conseguenza di un voto non gradito rispetto all’accordo della Conferenza dei Capigruppo per un intervento che all’antica si sarebbe detto un intervento politico per informare, secondo me, come stanno andando le cose.
Ovviamente, mi sento di lanciare un appello alla minoranza. L’appello è, ovviamente nella distinzione delle posizioni sull’autonomia, ci mancherebbe altro, sul DEFR per piacere tenete presente, perché questo ne va a merito del Consiglio regionale, che abbiamo anche un provvedimento, che è il provvedimento n. 4, all’interno del quale ci sono delle disposizioni importanti che valgono per onorare il lavoro di tutti. L’ho detto all’inizio perché poi eventuali vene polemiche e sovraeccitate debbano essere comprese in anticipo. Per lealtà lo dovevo. Quindi, vi chiedo e mi appello a tutti affinché questo Consiglio regionale possa portare conseguenze fruttuose.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Perrini. Prego.
Speaker : PERRINI.
Io l’ho detto all’inizio, caro Presidente Emiliano, appena abbiamo iniziato i lavori: rispetto a quello che abbiamo detto nella riunione dei Capigruppo – lei conosce la mia onestà e sa che non parlo politichese – una volta arrivati qua si fa tutto il contrario. Il contrario l’ho capito non da questa parte, perché noi sapete benissimo sull’autonomia come la pensiamo. Abbiamo detto che dobbiamo andare in Aula e lavorare, perché il punto n. 3), che è il DEFR, è un punto importantissimo, cari assessori. Se non avete la maggioranza il problema è vostro. Oggi vi dovete fermare e prendere atto che non c’è la maggioranza, perché se ne sono andati. Se vedete da questa parte, noi ci siamo tutti, perché del punto n. 4), come ha detto il collega Amati, ne dobbiamo parlare. Anche perché nel punto n. 4), collega Amati, da una cosa su Taranto ci siamo trovati altri trenta punti ed emendamenti, A quel punto ho detto all’assessore Piemontese: vedete che ci sono quello che avete detto a dicembre, che dovevamo portare dopo un mese tutti gli emendamenti che non furono messi nel bilancio. Ci siamo trovati la legge su Taranto con 30-40 emendamenti al punto n. 4). Noi stiamo qua e vogliamo lavorare, perché non è soltanto il collega Tutolo a girare per le campagne, sappiamo benissimo i problemi nelle campagne, i problemi nei pronto soccorso, sappiamo tutto.
È un problema all’interno della maggioranza, caro Presidente, perché il problema sta lì. Presidente Capone, è chiaro? Il ragionamento è questo: abbiamo votato e voi state in minoranza; è un problema tutto all’interno della maggioranza, non c’è più. Non avete la maggioranza qualificata, è un punto così importante, un documento finanziario così importante, di che cosa stiamo parlando?
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Galante.
Prego.
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente.
Certamente, il discorso che ha fatto il collega, Presidente Amati, sulla responsabilità che tutto il Consiglio dovrebbe avere sulla PDL del collega Paolicelli per quanto riguarda tutti gli emendamenti, sia in materia sanitaria, sia in materia agricola, sia in materia di energia, sono tutti settori importanti a cui ogni consigliere è chiamato a rispondere sul territorio.
Però io vorrei dire al collega Perrini, al Presidente Parrini, che sta chiedendo anche lui responsabilità, che mi sembra di aver capito che sui due quesiti, le due delibere per la richiesta di referendum sono stati presentati circa 700 emendamenti, se non ho capito male.
Se vogliamo avere tutti un senso di responsabilità, dovrebbero anche loro cominciare a ritirare tutti quegli emendamenti, Presidente, perché non si vuole fare ostruzionismo da una parte su tutti quei settori che richiamava il collega Amati, allo stesso tempo, Fratelli d’Italia, la Lega e Forza Italia dovrebbero evitare di fare ostruzionismo sulla richiesta da parte della Puglia del referendum.
Chiaramente, noi chiediamo di discutere i punti n. 1 e n. 2 sui quesiti e di trattare anche tutti gli emendamenti se loro non vogliono ritirarli, e poi passare al 4, eventualmente.
Però così com’è stato impostato è molto contraddittorio da parte di Fratelli d’Italia, che chiede responsabilità su quei settori come la sanità, l’agricoltura e l’energia, e poi ci fa un ostruzionismo di 700 emendamenti su una richiesta di una Regione per contrastare quello che il Governo loro sta in questo caso facendo, richiedendo di spaccare l’Italia in due.
Tra l’altro, io non sento quali sono le motivazioni forti che loro vogliono opporre a richiedere da parte della Puglia l’autonomia. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, hanno chiesto di intervenire il consigliere Romito e poi il consigliere Leoci.
Speaker : ROMITO.
Grazie, Presidente. La risposta delle opposizioni a quello che sta accadendo in quest’Aula è riassumibile nell’intervento del collega Galanti, perché vede, collega… Galante. Vede, collega, c’è un tema, che l’opposizione è chiamata a fare… So che siete poco abituati a questo, però l’opposizione è chiamato a fare l’opposizione, la maggioranza la maggioranza.
Quindi, voi avete così solido al vostro convincimento di quanto sia importante per la Puglia arrivare a depositare i quesiti referendari che, nell’ordine, punto primo sbagliate la delibera nel precedente Consiglio regionale, perché di questo si tratta. Poi siamo tutti abituati, si dice a Bari, a mettere le pezze a colori o a provare a dissimulare quello che invece è stato fatto, ma la verità è che tanto siete robusti nelle vostre convinzioni che avete sbagliato la delibera da portare in Consiglio regionale nel precedente Consiglio, con una gestione dell’Aula assolutamente approssimata e poco incline al dialogo, con assessori che si facevano interpreti autentici del Regolamento, quando questo prescriveva esattamente il contrario.
Su un documento importante come il DEFR voi non è che non avete la maggioranza qualificata di 30 consiglieri regionali, voi non arrivate a 26. Non riuscite a mettervi d’accordo neanche nelle anticipazioni dei punti. Quindi, di grazia, il senso di responsabilità che si chiede all’opposizione è, al contrario, un senso di accomodamento per provare a nascondere le grandi difficoltà in cui versa la maggioranza. Il Presidente Amati questo l’ha detto in maniera molto sincera, con una confessione stragiudiziale, Presidente, che noi abbiamo apprezzato.
Quando si stiracchia il Regolamento, quando si pretende di assumere con la furbizia delle decisioni, non condividendole con le opposizioni, l’avete fatto nell’ultimo Consiglio regionale e nel penultimo Consiglio regionale, si cassa definitivamente quel rapporto di leale collaborazione che ci deve essere, e noi ne siamo stati autentici interpreti fino ad ora, fra maggioranza e opposizione.
Quindi, voi sbagliate la delibera sui quesiti referendari. Venite in Aula oggi assumendo di non poter accogliere gli emendamenti con delle interpretazioni bislacche del Regolamento, che sta qua e che certifica tutto quello che i consiglieri regionali possono e non possono fare. Nessun altro può farlo. Lo può fare il nostro Regolamento. Presentiamo gli emendamenti, perché evidentemente questo è possibile. Ci vien chiesto di ritirarli non sulla scorta di un dialogo politico, sulla scorta dei vostri robusti convincimenti su quanto dannosa possa essere l’autonomia differenziata, perché rispetto a questo non ho sentito una sola parola, né da un punto di vista storico, né da un punto di vista dell’attualità normativa. Voi lo fate sulla scorta della mera comodità della maggioranza.
Rispetto a questo io faccio un ulteriore invito. Giacché oramai è stata dissimulata anche questa strana impostazione visiva del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, e giacché hanno dimostrato negli ultimi Consigli regionali di essere ancora parte assolutamente integrante di questa maggioranza, io gli chiederei, anche per una questione nostra di comodità, di liberare i posti dell’opposizione e di tornare in maggioranza, perché i cittadini, anche i cittadini che assistono ai Consigli regionali, i cittadini che guardano lo streaming, devono avere ben chiare quali sono le posizioni in campo.
L’ho già detto all’inizio, è evidente che in questo Consiglio regionale, un po’ in generale con questa politica consociativa del Presidente Emiliano, siete stati molto abili nell’annacquare le differenze, ma noi invece le rivendichiamo con orgoglio.
Quindi, ai colleghi del Movimento 5 Stelle dico, schiaritevi le idee e giacché fate parte stabilmente della maggioranza, tornate nei posti dedicati alla maggioranza.
Per quanto riguarda il contributo di responsabilità che si chiede al centrodestra, noi questo valore lo abbiamo ben chiaro e la dobbiamo, la responsabilità, ai cittadini pugliesi e non ad una maggioranza raffazzonata che non è in grado neanche di approvare un documento importante come il DEFR.
Quindi, noi siamo qui, presenteremo i nostri emendamenti, li discuteremo, siamo certi che il vostro convincimento così forte e intellettualmente robusto vi consentirà di arrivare alla fine di questo Consiglio regionale, come dice il collega Amati il cui intervento ho apprezzato, ci consentirà anche di votare dei provvedimenti che servono ai cittadini pugliesi.
Perché ricordo sempre a me stesso che noi non siamo chiamati qui a fare show, teatro o politica di basso tenore, noi siamo qui chiamati a essere legislatori. Per farlo c’è il requisito fondamentale che la maggioranza deve tenere i numeri. Diversamente i consiglieri di opposizione, tanto più in forza di un atteggiamento poco collaborativo e dialogante che invece la Giunta e la maggioranza ha tenuto negli ultimi mesi, sarà costretta a evidenziare e a rendere palese le difficoltà, le differenze e le diffidenze che ci sono all’interno della maggioranza.
Buon consigliere regionale a tutti, continuiamo la discussione…
Prego, consigliere.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Noi abbiamo pendente la richiesta del consigliere Caracciolo, al quale chiedo: è confermata? Perché noi avevamo due richieste, è confermata la sua richiesta? …Non ho capito… Non c’è l’intesa. chiesto di intervenire il consigliere Leoci.
Speaker : LEOCI.
Grazie, Presidente. Chiederei una sospensione di dieci minuti.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Sospendiamo per dieci minuti il Consiglio. Voi siete d’accordo? Vi sto chiedendo se siete d’accordo.
Votiamo sulla sospensione.
La votazione è aperta sulla richiesta di sospensione.
La votazione è chiusa.
Presenti 14, votanti 14, favorevoli 13, contrari 1.
Manca il numero legale.
Ci rivediamo tra un’ora in Consiglio regionale, quindi alle ore 15, precise.
Riprendiamo i lavori del Consiglio.
Avevamo chiamato il punto sulla richiesta di indizione di referendum, il punto n. 1) all’ordine del giorno. Sono stati presentati rispetto al quesito degli emendamenti. I firmatari degli emendamenti non sono presenti.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Amati. Prego.
Speaker : AMATI.
Grazie. Colleghi, io intervengo sull’ordine dei lavori. Mi pare di capire ad occhio che io debba fare un appello, che credo sia condiviso anche dal collega Caracciolo, con cui ho parlato, ma penso anche gli altri colleghi presenti, anche se non vorrei coinvolgerli, a tutti i colleghi consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, a restare in Aula, a venire in Aula. Naturalmente è ovvio che l’argomento non è l’autonomia, perché so che è un argomento su cui ogni parte politica gioca opportunamente la sua partita. È ovvio. È in particolare su un altro punto all’ordine del giorno, perché così ad occhio mi pare di poter capire che noi rischiamo di far mancare nuovamente il numero legale e che, quindi, finisca la seduta del Consiglio regionale. Quindi, io proporrò, salvo che poi visibilmente non si materializzeranno tutti i colleghi consiglieri regionali tali da potermi far dedurre che il numero legale è garantito anche sul punto all’autonomia, l’anticipazione del punto n. 4), almeno ce ne andiamo a casa dicendo che qualche cosa l’abbiamo fatta.
Adesso vi dico quali sarebbero le cose, quelle condivise, non quelle su cui ci può essere un punto di vista diverso, cito soltanto quelle evidentemente condivise.
Al punto n. 4) abbiamo allegato degli emendamenti. Sentite un po’ di che cosa si tratta e immaginate un po’ che capolavoro faremmo terminando il Consiglio regionale senza aver approvato, per esempio, questi emendamenti. Primo: entrata in vigore dei livelli essenziali di assistenza, i nuovi livelli essenziali di assistenza, che prevedono nuove 407 ‒ e dico 407 ‒ prestazioni sanitarie che noi ora, a quest’ora, non eroghiamo, compresa la PMA.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente, la devo interrompere. Noi avevamo incardinato il punto del referendum.
Speaker : AMATI.
Sto spiegando il motivo per cui chiedo l’anticipazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Però l’anticipazione del punto n. 4) l’aveva chiesta il consigliere Caracciolo, che poi l’ha ritirata.
Speaker : AMATI.
Io non posso reiterarla?
Speaker : PRESIDENTE.
Ai sensi del Regolamento no. Andava fatto dopo le comunicazioni.
Speaker : AMATI.
Scusi, Presidente. Ho capito che nel suo palinsesto, un palinsesto molto zoppicante...
Speaker : PRESIDENTE.
Articolo...
Speaker : AMATI.
Mi faccia parlare. Io ho capito che lei ha la necessità di edulcorare la sortita terribile che stiamo per vivere, però, Presidente, se lei mi ascoltasse e per un attimo, al di là del Regolamento, facesse vibrare qualche elemento di vita reale, probabilmente mi consentirebbe di terminare questo intervento. Perbacco! Perché riguarda anche lei. La vita politica non è un palinsesto continuo di narcisismo, di fotografie. Mi faccia finire.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente...
Speaker : AMATI.
Perché mi deve far arrabbiare? Io sto intervenendo sul referendum.
Sull’autonomia differenziata sono contrario perché crea un sacco di problemi sui LEA. Io sto parlando dei LEA. Posso parlare dei LEA con riferimento all’autonomia differenziata?
Speaker : PRESIDENTE.
Così sì, certo.
Speaker : AMATI.
Il cappello del mio intervento riguarda i LEA. Per questo sono contro l’autonomia differenziata.
Siccome sto parlando di questo argomento, vi dico che nel punto n. 4) noi vogliamo far entrare in vigore 407 prestazioni nuove, compresa la PMA. Poi, con il collega Caracciolo abbiamo presentato, questo sempre a proposito di autonomia, un emendamento che dice che vogliamo istituire sei centri per la cura dei bambini autistici. Poi abbiamo presentato un altro emendamento che dice che noi dobbiamo fare diagnosi precoce sulla displasia dell’anca per evitare che i bambini abbiano questo problema. Ci sono questi emendamenti nel punto n. 4).
Colleghi, secondo voi può finire un Consiglio regionale in un modo così indecoroso? Quindi, un appello. Io penso di poter reiterare la richiesta di anticipazione del punto n. 4). Se pensate che non la debba reiterare, la farà il collega Caracciolo. Se pensate che non la possa fare nemmeno il collega Caracciolo, vi troverò un altro punto dove poggerò gli emendamenti. Voi ditemi a che gioco volete giocare ai sensi del Regolamento e la mia esperienza di quasi quattro legislature vi darà la risposta più acconcia.
Io pongo questa questione. Ditemi se io posso presentare un’anticipazione del punto n. 4). Se non la posso presentare io, ditemi se la può presentare il collega Caracciolo. Se non la può presentare nessuno dei due, mi prenoto al nuovo intervento per fare l’ulteriore proposta, che magari secondo il vostro gradimento non è decaduta. Ditemi voi e così farò io. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Amati.
Io ho l’oneroso compito di fare rispettare le regole e ho chiesto appositamente, prima di chiudere il Consiglio precedentemente, al consigliere Caracciolo se confermasse la sua richiesta di anticipazione del punto n. 4) e il consigliere Caracciolo ha precisato che la ritirava in quanto mancava l’intesa e ha sottolineato che mancava l’intesa sull’anticipazione. Dopodiché, abbiamo introdotto la richiesta di discussione sul referendum. Il consigliere Leoci, a quel punto, ha chiesto la sospensione. Abbiamo votato sulla sospensione ed è mancato il numero legale.
Ora siamo a questo punto: sulla già incardinata nell’ordine del giorno richiesta di referendum è intervenuta la richiesta di sospensione del Consiglio. Di quale norma? Però, l’articolo 33 è chiarissimo. Dice che dopo le comunicazioni elencate nel precedente articolo, se non viene richiesta nessuna modifica all’ordine del giorno, esso si intende approvato. Il consigliere può proporre la modifica dopo la lettura delle comunicazioni e illustrare la sua richiesta. E quel passaggio è superato. Parli al microfono, però.
Prego, consigliere Caroli. Ne ha facoltà.
Speaker : CAROLI.
Nell’immaginario qualcuno vuol fare passare che qui le responsabilità sono tutte da addebitare a noi.
Presidente, noi eravamo, siamo e saremo fermi e disponibili come le vergini dinanzi al sepolcro. Quindi, siamo qui, rispettosi e ossequiosi di quello che è il nostro incarico. Se dei problemi ci sono all’interno della maggioranza, ed è chiarissimo quello che è accaduto oggi, il voto di poc’anzi è emblematico, al fine di evitare di seguitare a portare avanti questa querelle, che sicuramente non fa piacere a nessuno, chiedo che ci sia la verifica del numero legale, in modo che si possa comprendere una volta per tutte chi è qui presente, pronto e disponibile a rivendicare le proprie richieste e chi dall’altra parte in questo momento fa di tutto per mettere in difficoltà il Presidente Emiliano.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo, consigliere Tutolo. È chiarissimo il Regolamento. Articolo 34 (Verifica del numero legale): “La Presidenza non è tenuta a verificare se il Consiglio sia oppure no in numero legale per deliberare se non quando ciò sia chiesto da un Consigliere e il Consiglio stia per procedere a qualche votazione”.
Consigliere Tutolo, ha chiesto di intervenire su che cosa? Ha chiesto la verifica del numero legale.
Votiamo. Certamente. È chiarissimo.
Si vota.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Manca il numero legale.
La seduta è tolta. Ci rivediamo alla prossima seduta.