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C.r. Puglia 12.01.2021
FILE TYPE: Video

Speaker : PRESIDENTE
Diamo l’avvio a questo primo Consiglio dell’anno. La forma è un po’ più triste, perché mi mancate, ci mancate qui in Aula. Dobbiamo approfittare di queste modalità che ci vengono concesse per lavorare ugualmente. Speriamo che sia proprio l’ultima solo da remoto del Consiglio. Mi spiace che oggi la facciamo in questa modalità. Speriamo che la prossima, anche conformemente a quanto abbiamo deciso in Conferenza dei Capigruppo, si faccia in modalità mista, ovviamente nel rispetto di tutte le garanzie di sicurezza che sono dovute alla garanzia della salute. Ovviamente, vi auguro buon anno, un buon anno a tutti quanti, con il piacere di rivederci.
Oggi è un Consiglio che tratterà mozioni, interrogazioni e interpellanze, esattamente come avevamo previsto quando ci siamo lasciati nel Consiglio regionale di dicembre.
In premessa voglio dire che è un momento questo particolarmente importante per l’Italia, perché l’approvazione delle risorse relative al Recovery Fund, garantite dall’Europa, può effettivamente cambiare, in qualche modo, migliorare il destino del nostro Paese. Noi questo ci auguriamo, perché sappiamo che c’è un’Italia che fa più fatica, che ha bisogno di essere accompagnata, che non riesce a stare dietro al presente, figuriamoci al futuro, e c’è un’Italia che, invece, prova a esprimere le sue potenzialità, ma purtroppo troppo spesso si imbatte in un contesto che le tarpa le ali. Sono due facce dello stesso Paese, delle istituzioni, che noi per primi dobbiamo guardare dritto negli occhi, provando a dare risposte concrete, specialmente con i fondi che oggi l’Europa mette a disposizione.
Le persone, la qualità della loro vita, la salute e il lavoro rimangono le nostre priorità. Non è un caso che la Commissione europea abbia previsto tra i parametri per la ripartizione non solo il PIL e non solo la popolazione, ma anche la disoccupazione, il tasso di disoccupazione presente. Sono queste priorità, che superano ogni differenza e che rendono tutti uguali, da nord a sud, che noi dobbiamo guardare sempre. Anche perché, se non hai un lavoro che garantisca la dignità della sopravvivenza, se non hai quel poco che ti consente di comprare un pc o di avere il wi-fi a casa, se sei solo, anziano, malato, non hai nessuno che si prenda cura di te, l’indirizzo di casa tua non fa la differenza. Ovunque ti trovi il problema è lo stesso. È chiaro, però, che se il tema del lavoro è prioritario allora quel tema abbraccia tutta l’Italia, dalle Alpi alla Puglia, alla Calabria, alla Sicilia. Lì dove ci sono maggiori carenze, più bisogna investire.
Voglio dirvi, cari colleghi, che forse la discussione su questo argomento, incentrandosi solo ed esclusivamente sulla percentuale di risorse, non dà ragione alla qualità delle risorse stesse. Ed è proprio a quella qualità che bisogna puntare. Bisogna che quel Piano abbia un’anima, ovviamente. Non è solo il tema del 34 o del 50 per cento. Specialmente se i fondi che si usano sono quelli di sviluppo e coesione, che sono già fondi che spettano al Mezzogiorno e che comunque sarebbero spettati al Mezzogiorno.
Noi dobbiamo pensare davvero al lavoro, ai giovani, a non inscenare finte battaglie di principio. Su questo è sempre puntata la nostra attenzione. È chiaro che con tutti i colleghi che sono qui in Consiglio regionale, con tutti i colleghi assessori un punto abbiamo la necessità di vedere: quello che porti la nostra Puglia, facendo svolgere il proprio ruolo a ciascuno, a fare la sua parte, alle altre Regioni e insieme ai nostri Comuni, per lavorare in sinergia. Ecco perché la Next Generation EU può costituire la sede e la procedura privilegiata attraverso cui il principio di leale collaborazione diventi sempre più la cifra dei rapporti tra le Istituzioni. Per questa ragione, io chiedo al Presidente Emiliano e a tutta la Giunta di farsi garanti affinché la Puglia sia chiamata a partecipare attivamente al processo in atto, esprimendo programmi e progetti concreti su tutte le sei missioni del Next Generation EU.
Chiedo che il piano nazionale metta davvero al centro i nostri giovani, che hanno il sacrosanto diritto di essere messi nelle condizioni di diventare artefici del proprio destino. Tutti noi, donne e uomini di Puglia, abbiamo la necessità di vivere questa fase senza mettere il costume degli ultrà, perché stiamo parlando di salute, di formazione e di lavoro.
Non mi stanco di ringraziare tutti i colleghi consiglieri che, anche in sede di bilancio, hanno esercitato quello spirito di collaborazione, di qualunque parte, della maggioranza certamente, ma anche dell’opposizione, che ci ha garantito di approvare il nostro bilancio regionale il 21 dicembre, ci ha garantito di fare tutte le fasi, dal rendiconto all’assestamento e al bilancio, in maniera compiuta, senza perdere un attimo e recuperando sei mesi che ordinariamente sarebbero stati mesi di lavoro. Ecco perché ho voluto, anche in questo Consiglio, riportare il mio personale ringraziamento a tutti i colleghi, augurandoci che quest’anno si svolga con lo stesso spirito di collaborazione.
La costruzione del prossimo Consiglio in presenza, in modalità mista ovviamente, ma con la presenza possibile, seppure non ci darà la possibilità di abbracciarci, in ogni caso ci consentirà almeno di poterci scambiare una parola in maniera diretta, senza divisione tecnologica.
Voglio fare gli auguri, prima di procedere all’esame delle attività, alla consigliera Antonella Laricchia, perché il 21 dicembre si è sposata. Quindi, tutti i nostri auguri perché la sua unione sia duratura e felice.
Oggi in Conferenza dei Capigruppo abbiamo deciso… Prima facciamo il processo verbale.
Diamo per approvato il processo verbale n. 3 della seduta precedente di lunedì 21 dicembre 2020.
Procediamo. Ha chiesto congedo il consigliere Vincenzo Di Gregorio.
Sono stati assegnati alle Commissioni i disegni e le proposte di legge come di seguito: alla Commissione I: disegno di legge n. 133 del 30.11.2020, Riconoscimento debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 148, Riconoscimento debito fuori bilancio.
Alla Commissione III: proposta di legge, a firma del consigliere Amati, operatori sanitari e vaccinazioni anti Coronavirus, applicazione della legge regionale 19 giugno 2018, n. 27; Richiesta di parere sulla deliberazione della Giunta regionale n. 2066 del 14.12.2020, Modifiche urgenti al Regolamento regionale del 7 agosto 2017, n. 16 sull’attività ispettiva sanitaria nella Regione Puglia, proposta di adozione.
Alla Commissione V sono state assegnate una proposta di legge e due petizioni. La proposta di legge è a firma dei consiglieri Amati e Leoci, Piano di recupero in variante definitivamente approvati, Norme per la definizione delle pratiche edilizie; la petizione dell’8.01.2021, contenimento dell’inquinamento luminoso per il risparmio energetico della Regione Puglia, referente signor Giuseppe Mastonuzzi; la petizione dell’8.01.2021, contrasto all’inquinamento acustico nella Regione Puglia, referente sempre il signor Giuseppe Mastonuzzi.
Alla Commissione VI è stata assegnata la petizione dello stesso autore dell’8.01.2021, ripristino Consulta regionale Ecomusei, referente sempre il signor Giuseppe Mastronuzzi.
Alla Commissione VII: istituzione del difensore civico regionale in attuazione dell’articolo 50, modifica dell’articolo 7, comma 2, della legge regionale n. 38/1981, referente avvocato Antonio Visicchio. Questa è una petizione, un’altra petizione.
Alla Commissione III e VI: petizione dell’8.01.2021, attuazione delle politiche di genere e dei servizi per la conciliazione vita-lavoro in Puglia, referente signor Giuseppe Mastonuzzi.
Sono arrivate rispetto a quelle che discutiamo oggi altre interrogazioni e mozioni a firma della consigliera Barone, progetto di ricostruzione delle dune in località Ippocampo nel Comune di Manfredonia, e poi, a firma di Gatta, Lacatena, Mazzotta, Perrini, PO FESR-FSE 2014/2020 OT IX Azione 8.6 ‘Interventi rivolti alle donne per la conciliazione’, voucher; Azione 8.6, ‘Voucher ed altri interventi di conciliazione (women and me inclusive)’ ‒ Gravi ed inammissibili ritardi ‒ Scaduti i termini di legge ‒ accertamento di responsabilità”.
La mozione Zullo, Gabellone, De Leonardis, Carolis, Perrini e Ventola: “Piano per riportare in sicurezza gli studenti alla didattica in presenza”.
Passiamo all’ordine del giorno.
In Conferenza dei Capigruppo abbiamo deciso di affrontare come primo punto all’ordine del giorno una mozione urgente, proposta dall’Ufficio di Presidenza e firmata e condivisa da tutti i Capigruppo, sulla localizzazione del deposito nazionale di stoccaggio per le scorie nucleari.
La porto in lettura e apriamo il dibattito: “Con il nulla osta del Governo, la SOGIN, società pubblica di gestione del nucleare incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, ha redatto e ha reso pubblica la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, in conformità al decreto legislativo n. 31/2010. Le aree potenzialmente idonee individuate in Italia sono 67. Tra queste, 5 rientrano nel territorio della regione Puglia, in particolare nei comuni di Gravina di Puglia, in provincia di Bari, Laterza, in provincia di Taranto, e Altamura, in provincia di Bari.
La mozione in oggetto è tesa a manifestare il profondo dissenso del Consiglio regionale della Puglia alla localizzazione nel territorio pugliese del deposito nazionale di rifiuti e a garantire il supporto tecnico agli enti locali coinvolti affinché gli stessi non subiscano aggravi di spese per redigere opportune osservazioni da inviare a SOGIN.
A tal riguardo, è opportuno sottolineare come l’avviso per la consultazione pubblica sulla localizzazione del deposito nazionale, già pubblicato in data 5 gennaio 2021, preveda che nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione, ex articolo 27, comma 3, del decreto legislativo n. 31/2010, le Regioni e gli enti locali, nonché i soggetti portatori di interessi qualificati possano formulare osservazioni e proposte tecniche.
Il Consiglio regionale, tenuto conto anche di quanto evidenziato nella mozione inviata dal Gruppo Fratelli d’Italia, invita, dunque, la Giunta a praticare ogni utile iniziativa finalizzata a far desistere il Governo da ogni possibilità di allocare sul territorio regionale il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, partecipando alla consultazione pubblica in corso e nominando una cabina di regia regionale che, insieme ad ANCI, all’università e alle organizzazioni di categoria, possa dare supporto tecnico, scientifico e giuridico ai Comuni interessati dal progetto.
È opportuno ricordare, inoltre, che la Regione Puglia fornisce già un contributo rilevante alle necessità energetiche del Paese soddisfacendo l’11 per cento del fabbisogno energetico nazionale ed è già sede di numerose attività industriali a elevato impatto ambientale, quali quelle connesse al ciclo dell’acciaio e alla produzione di energia da fonti non rinnovabili.
Questa è la premessa.
La mozione, dunque, nella sua sostanza: «Il Consiglio regionale della Puglia, premesso che la SOGIN, società pubblica incaricata del decommissioning degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, il 30 dicembre 2020 ha ricevuto il nulla osta del Governo per pubblicare la mappa dei siti individuati per lo stoccaggio dei rifiuti e in seguito pubblicato sul sito, la Carta nazionale delle aree più idonee ad essere adibite a deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani; che tale deposito sarà costituito da una superficie di 150 ettari, suddivisi in 40 ettari per il parco tecnologico e 110 ettari come area di stoccaggio dei rifiuti radioattivi. Il deposito avrà una struttura a matrioska, all’interno di novanta costruzioni in calcestruzzo armato dette “celle” verranno collocati grandi contenitori in calcestruzzo speciale, moduli che racchiuderanno, a loro volta, i contenitori metallici con all’interno i rifiuti radioattivi già condizionati. In un’apposita area del deposito sarà realizzato un complesso di edifici idoneo allo stoccaggio di lungo periodo di circa 17.000 metri cubi di rifiuti a bassa, media e alta attività, che resteranno temporaneamente al deposito, per poi essere sistemati definitivamente in un deposito geologico; che detto documento menziona tra le aree del Paese potenzialmente adatte per l’allocazione del deposito unico nazionale delle scorie nucleari alcuni contesti territoriali della Puglia, insistenti tanto nella provincia di Bari che nella provincia di Taranto; considerato che le previsioni contenute nella CNAPI e relative all’idoneità della Puglia ad ospitare sul proprio territorio detto deposito nazionale appaiono contrastanti con le linee guida tecniche dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) emesse ai sensi del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e successive modifiche, tanto che la stessa SOGIN definisce i siti parzialmente idonei. In particolare, si afferma che nella scelta del luogo di ubicazione di detto deposito occorre considerare quali condizioni di esclusione aree ove sono presenti paesaggi, habitat e specie animali e vegetali tutelati, le zone con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità e i luoghi di interesse archeologico e storico. Rilevato che le aree del territorio della nostra regione, menzionate dalla CNAPI, presentano caratteristiche tali da soddisfare i criteri di esclusione previsti dalle linee guida tecniche emanate dall’ISPRA. Infatti, alcune aree della Puglia inserite dalla CNAPI come le Gravine sono parte fondamentale di un’area protetta istituita dal 2005.
Considerato che sul territorio regionale pugliese insistono già numerosi insediamenti industriali ad elevato impatto ambientale quali quelli connessi alla produzione di energia da fonti non rinnovabili e al ciclo dell’acciaio.
Tenuto conto che il deposito nazionale unico verrà realizzato oltre che per lo stoccaggio di circa 78.000 metri cubi di rifiuti radioattivi a molto bassa e bassa intensità anche per lo stoccaggio per tutto il tempo necessario all’individuazione di un deposito geologico opportuno di circa 17.000 metri cubi di rifiuti a media e alta radioattività di cui 400 metri costituiti da combustibile nucleare riprocessato all’estero o non riprocessabile per il tempo necessario.
Accertato che tali asset di sviluppo socio economico regionale quali elementi caratterizzanti della smart specialization della Regione Puglia e presupposti programmatici della gestione dei fondi strutturali europei sono menzionati tra gli altri la bioeconomia, il Green Deal e l’industria culturale e creativa del turismo la cui concreta declinazione ed attuazione mal si sposterebbe con la presenza sul territorio regionale del sito unico nazionale delle scorie radioattive.
Tanto premesso, considerato, rilevato, tenuto conto ed accertato, il Consiglio regionale della Puglia impegna la Giunta regionale a praticare ogni utile iniziativa anche di concerto con le regioni confinanti a partire dalla Basilicata con la quale il dialogo è già avviato finalizzata a far desistere il Governo da ogni possibilità di allocare sul territorio regionale il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi; a nominare una cabina di regia regionale che, insieme ad ANCI, alle università e alle organizzazioni di categoria possa dare supporto tecnico, scientifico e giuridico ai comuni interessati dal progetto affinché, insieme al personale tecnico della Regione, nei sessanta giorni decorrenti dal 5 gennaio 2021, siano predisposte le osservazioni necessarie da presentare alla SOGIN.
Questa è la mozione.
Voglio solo precisare un’ulteriore considerazione, che il riferimento alla Regione Basilicata deriva anche da una interlocuzione che abbiamo avuto ieri pomeriggio con il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata sulle stesse questioni.
Il Consiglio regionale della Basilicata si riunisce oggi, come noi, esattamente come noi, e porta all’approvazione una risoluzione ‒ così la chiamano loro, ma sostanzialmente è un atto avente lo stesso contenuto giuridico della nostra mozione urgente ‒ per impegnare la Giunta della Basilicata a fare le stesse cose che stiamo proponendo noi, in maniera tale da essere più forti tutti insieme anche rispetto a questa previsione fatta dal CNAPI.
Questo è tutto. Possiamo aprire il dibattito sulla mozione.
Prego.
Speaker : STELLATO
Solo una precisazione, ma credo si tratti semplicemente di un refuso. Quando si parla di tre siti pugliesi, si scrive che cinque rientrano nel territorio della regione Puglia. Se è possibile considerare che tre rientrano nel territorio della regione Puglia.
È soltanto una precisazione. Tutto qua.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Ci sono altre richieste di intervento? No. Allora possiamo passare alla votazione.
Diamo le istruzioni per votare. Abbiamo scritto tutto, vero? Perfetto.
Noi votiamo da qua.
Dichiaro aperta la votazione.
Speaker : PAGLIARO
Presidente, io sarò costretto a votare [...].
Speaker : PRESIDENTE
Certo.
Speaker : PAGLIARO
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Perfetto.
Ci sono altri registrati? Paolo Pagliaro ha parlato.
Non hanno votato Clemente Sergio e Conserva.
Favorevoli 30, contrari 0, astenuti 0, assenti 12.
È approvata all’unanimità.
La votazione è chiusa.
Proseguiamo. Favorevoli 33, se comprendiamo anche… Faccio una precisazione, scusate: favorevoli 33, contrari 0, astenuti 0.
Speaker : CARACCIOLO.
Presidente, anch’io sono favorevole. Presidente, avevo difficoltà a collegarmi.
Speaker : PRESIDENTE.
È il consigliere Caracciolo, vero?
Speaker : CARACCIOLO.
Sì. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora, 34 favorevoli.
Speaker : BELLOMO.
Anch’io, Presidente. Sono Bellomo.
Speaker : CONSERVA.
Presidente, sono Conserva.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, consigliere Conserva?
Speaker : CONSERVA.
Anch’io ho difficoltà a votare, perché sono uscito e non riesco più a registrarmi. Anch’io voto favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay.
Speaker : MAURODINOIA.
Presidente, anch’io. Sono Maurodinoia.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Speaker : BELLOMO.
Anch’io, Presidente. Sono Bellomo.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay.
State aggiungendo?
Speaker : GALANTE.
Presidente, mi scusi, io non sono riuscito a prenotarmi, perché volevo intervenire. Non riuscivo a collegarmi. Adesso non so se…
Speaker : PRESIDENTE.
Però, abbiamo già votato.
Speaker : GALANTE.
Lo so. Non sono riuscito neanche a votare.
Speaker : PRESIDENTE.
Il voto adesso lo può esprimere, perché li stiamo aggiungendo.
Speaker : GALANTE.
Metto, comunque, agli atti che io ritenevo opportuno […] sull’Alta Murgia.
Speaker : PRESIDENTE.
Ascolti, magari scriva, perché adesso non possiamo tornare indietro.
Speaker : GALANTE.
Okay. Va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Mi scriva. Scriva sulla chat. Grazie.
Speaker : BRUNO.
Mi sentite, Presidente? Sono Bruno. Voto favorevole pure io.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay. Grazie.
Abbiamo riportato anche i nuovi? Anche il consigliere Vizzino è favorevole.
Se non ci sono ulteriori interventi di voto, chiudiamo la votazione.
La votazione è chiusa.
Correggiamo il dato. Perfetto.
Passiamo alla mozione che nell’ordine del giorno è segnata come n. 1): “Nomina Commissario per emergenza Covid-19”.
Presidente Zullo, la vuole illustrare?
Speaker : ZULLO.
Grazie, Presidente.
Noi abbiamo voluto presentare questa mozione perché, a nostro avviso, la pandemia da Covid ha visto il Governo della Puglia impreparato e inadeguato a fronteggiare la […] e la mortalità da Covid, a seguito di innumerevoli inadempienze, ritardi, incongruenze. Adesso ne elenco alcune. Ovviamente, da quando abbiamo presentato questa mozione ad oggi se ne sono aggiunte anche altre. Intanto, abbiamo rilevato una mancata osservanza e applicazione della circolare del Ministero della salute, la n. 7865 del 25 marzo 2020. Con questa circolare si allertava la Regione e si poneva la questione dell’aumento dei casi che avrebbero avuto bisogno di assistenza a domicilio, perché si aspettava, proprio per alleviare l’impatto sui servizi ospedalieri, un potenziamento dell’assistenza domiciliare per poter monitorare lo stato di salute dei soggetti in isolamento domiciliare.
Ebbene, abbiamo visto come proprio questo è venuto a mancare in Puglia, tant’è che ci sono state due o tre morti sul territorio della Puglia di persone alle quali non ha badato nessuno, una ad Altamura, una a Trani e non ricordo in quale altro comune. A loro non ha badato nessuno e questo è stato molto grave.
Abbiamo rilevato, inoltre, la mancata assicurazione dei dispositivi di protezione individuale e la sistematicità di esecuzione dei tamponi agli operatori sanitari delle RSA, nonostante ci fosse una circolare del Ministero, la n. 7865 del 25 marzo, la stessa circolare, diceva questo. Per evitare che ci fossero dei focolai in queste RSA era necessario assicurare i dispositivi di protezione individuale e/o effettuare tamponi sistematici sugli operatori di queste strutture. Questo è venuto a mancare ed è stata una grave conseguenza per la nostra regione, tant’è che la alta mortalità si è sviluppata soprattutto in queste strutture.
C’è stata poi la mancata osservanza della circolare del Ministero della salute, la n. 14916 del 29 aprile, avente ad oggetto un intervento sul trasporto pubblico. È evidente che si doveva intervenire sul trasporto pubblico, potenziandolo, per poter determinare una riduzione degli assembramenti in quel trasporto. Questa è stata una delle cause della diffusione dei contagi tra i nostri giovani che si recavano a scuola all’apertura dell’anno scolastico e che si recavano a scuola in mezzi di trasporto sovraffollati, come se stessimo a 2-3 anni fa, nelle stesse condizioni.
La mancata e incompleta osservanza del decreto del Ministero della salute, 30 aprile 2020, inerente all’adozione dei criteri relativi alle attività di monitoraggio del rischio sanitario. Noi sappiamo che chi entra in zona gialla, arancione o in zona rossa... Ci sono ventuno indicatori sanitari che vengono monitorati. Alla fine di ogni settimana abbiamo un report. Bene, quella circolare chiamava le Regioni a potenziare il servizio di esecuzione dei tamponi, di tracciamento dei contatti o dei positivi e del potenziamento dei flussi informativi, proprio per limitare la diffusione dei contagi. E chiamava le Regioni a impegnare per questi compiti specifici un operatore sanitario ogni 10.000 abitanti. Bene, non è stato potenziato nulla, al di là di tutte le indicazioni di concorsi, di stabilizzazioni, tutto quello che voi avete propagandato in un periodo particolare, che è stato il periodo elettorale. Alla fine, è saltato il tracciamento, è saltato tutto il sistema del testing. Il sistema delle tre “T”: testare, tracciare, trattare. È saltato proprio in Puglia.
La mancata adozione dei Piani di potenziamento. Questo discorso riguarda l’assistenza domiciliare per l’isolamento fiduciario, per il monitoraggio e la sorveglianza. Questo era proprio detto in un decreto legge coordinato con la legge di conversione n. 77 del 17 luglio 2020.
Ancora, il potenziamento della rete ospedaliera, con particolare riguardo ai posti letto di terapia intensiva e ai posti letto di terapia semintensiva. Con una circolare, la n. 11254 del 29 maggio 2020, peraltro applicativa dell’articolo 1 del decreto legge n. 34/2020, coordinato con la legge di conversione n. 77/2020, si chiamava le Regioni a implementare i posti letto di terapia nel limite di 14 posti letto di terapia intensiva ogni 100.000 abitanti. Per cui, noi avremmo dovuto implementare questi posti letto da 306 allora attivi a 579-580. Ebbene, fino a qualche giorno fa noi eravamo ancora a 306 posti letto, il che ha determinato lo sforamento del valore soglia, cioè il 30 per cento di occupazione per poter essere tranquilli, sicuri. Se si supera questo valore soglia del 30 per cento dei posti letto, ovviamente ci sono provvedimenti di restrizioni che si scaricano sulle attività economiche e sulla vita delle persone. Non aver implementato per tempo questi posti letto, nonostante una conferenza stampa fatta in agosto dove si presentava questo piano, ovviamente è stato un danno per la nostra Puglia.
Per poi arrivare a inizi dicembre a decidere, in tutta fretta, di potenziare questi posti letto allestendo 160 posti letto di terapia intensiva alla Fiera del Levante, che a nostro avviso – questo sarà il tema anche di un’altra azione politica del Gruppo – non coincide con le indicazioni del Ministero, perché il Ministero dice che questi posti letto devono essere prioritariamente implementati in ospedali hub che garantiscano DEA di secondo livello con percorsi separati, diagnostica, unità operative di pneumologia e malattie infettive, implementazioni in ospedale che abbiano la presenza di attività di chirurgia specialistica. Non di chirurgia generale, ma specialistica, perché un paziente Covid con una frattura, con un problema di chirurgia vascolare deve poter essere trattato. Oppure, DEA di primo livello con percorsi separati. Questa implementazione, dice il Ministero, deve essere strutturale.
Noi riteniamo che mettere 10 milioni di euro a gara all’ultimo momento, con una procedura di urgenza, senza assicurare la competitività delle imprese in maniera molto più allargata, non sia l’allocazione giusta e determinerà grossi problemi per la nostra Puglia.
Mancata attuazione della circolare n. 11408 del 1° giugno 2020, con la quale si chiamava le Regioni a potenziare le attività per l’assunzione in carico delle persone con patologie non Covid, che già soffrivano dell’allungamento delle liste di attesa, ma che oggi ancora non ricevono la dovuta assistenza. Tutto questo anche si è scaricato sulla mancata osservanza della circolare del Ministero della sanità, la n. 25631 del 30 luglio 2020, che chiamava le Regioni a potenziare i servizi di vaccinazione per i bambini, per le vaccinazioni obbligatorie, che sono state un po’ messe da parte e oggi causano in Puglia una forte riduzione delle vaccinazioni con preoccupanti lacune immunitarie.
Una mancata osservanza della circolare del Ministero della salute dell’11 agosto 2020 avente ad oggetto “Elementi di preparazione e risposta a Covid-19 nella stagione autunnale e invernale”. Questa circolare, prevedendo la seconda ondata, chiamava le Regioni a predisporsi per poterla affrontare. In realtà nulla è stato fatto.
C’è stata una circolare del 29 settembre che chiamava le Regioni a introdurre i tamponi rapidi antigenici soprattutto nelle scuole, in previsione dell’apertura delle scuole, ma anche in alcuni contesti lavorativi. Bene, con successivo decreto, sono stati stanziati 1.900.000 euro per la Regione Puglia proprio per approvvigionarsi di tamponi rapidi antigenici per la loro effettuazione. Oggi noi siamo in una condizione in cui nessun medico di medicina generale, con il quale pure si era trovato un accordo, effettua un tampone rapido antigenico.
Abbiamo oggi avviato una didattica a distanza senza nessuna possibilità di poter effettuare, nell’ambito scolastico, un tampone rapido antigenico. C’è di più, oggi c’è una nuova circolare che intensifica. Dice: utilizzate i tamponi rapidi antigenici, anzi abilitate i professionisti, i laboratori ad entrare nel sistema GIAVA per poter conteggiare anche questi tamponi e ancora oggi siamo fermi.
Vengo al fallimento della vaccinazione antinfluenzale. Questa ditta ci ha tirato un bidone madornale, così come ha detto il Presidente Emiliano in una tv. È un fatto che non si può sentire rispetto a una contrattazione che è stata avviata.
Oggi c’è un contesto territoriale, mi diceva il collega Caroli, quello di Brindisi, dove sono arrivati contemporaneamente i vaccini Covid e i vaccini antinfluenzali, per i ritardi di questa vaccinazione. Anche questa situazione non è tollerabile.
Tutta una serie di questioni riguardano la possibilità di sorvegliare sanitariamente le persone in quarantena, le persone in isolamento domiciliare fiduciario. Non vengono tracciate, quindi non c’è questa possibilità. E di questo credo potrà parlarne in maniera molto più puntuale il collega Ventola.
Vi facciamo l’esempio di quello che è accaduto ieri. Ieri è stato approvato un bando per assegnare la direzione dell’azienda sanitaria BAT, dell’IRCCS De Bellis e dell’IRCCS Oncologico di Bari. Viene fatta una delibera di approvazione di questo bando. Da quello che leggo sui giornali, è avvenuta proprio ieri l’approvazione. Però il bando pubblicato riportava: “Chi è interessato a presentare la domanda per fare il direttore generale lo deve fare inserendo i propri dati sulla presente piattaforma” diceva il bando “dalle ore 10 dello 08.01”. Ieri è stato approvato il bando, però lo si doveva fare dalle ore 10 dell’8 gennaio alle ore 12 dell’8 gennaio. Cioè solo in due ore. Cosa voglio dire? Mi potete dire che è un errore materiale, però nella conduzione di queste attività c’è molta approssimazione. A nostro avviso, c’è un’approssimazione che non è condivisibile.
Tutto questo, per ritornare alla questione Covid, provoca in Puglia un’alta mortalità. La Puglia è la regione che, rispetto a tutte le regioni del Meridione, alla Sardegna e alla Sicilia, ha la più alta mortalità. Perché dico rispetto a quelle? Perché sono le regioni che sono entrate, in questa emergenza Covid, nello stesso momento in lockdown. Il confronto non lo possiamo fare con la Lombardia, con il Piemonte, con il Veneto. Lo dobbiamo fare con quelle che hanno vissuto la stessa nostra situazione. Noi abbiamo la più alta mortalità grezza e la più alta mortalità specifica. Abbiamo un forte e progressivo incremento dei contagi. Abbiamo un’assenza di reti di assistenza territoriale e domiciliare, gravissimi rischi di focolai nelle RSA per anziani e per disabili, un sistema di monitoraggio e di tracciamento saltato, incapacità di coordinare le azioni dei medici di medicina generale, che sono il baluardo della salute dei loro assistiti, disorganizzazione nei servizi delle ASL, calo preoccupante della tenuta dei servizi sanitari.
Guardate, invece di implementare i posti letto nella Fiera del Levante […]
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Zullo, posso chiederle di sintetizzare un po’?
Speaker : ZULLO
Sì, ho finito.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Speaker : ZULLO
Ho finito. Detto questo, Presidente, per aderire al suo invito, mi fermo nell’elencare tutte le mancanze, le incongruenze e le disapplicazioni.
Noi pensiamo che coloro che oggi se ne occupano, il Presidente Emiliano e l’assessore alla sanità, non siano le persone giuste per poter affrontare questa pandemia. Per cui, noi chiediamo che il Consiglio approvi questa mozione, che non dice altro che al Governo centrale di mandarci un Commissario, che siamo certi farebbe molto meglio, e questo fare meglio non è solo un problema di tutela della salute e di fronteggiare meglio la pandemia, ma anche di assicurazione e di libertà delle persone e di libertà di impresa per le persone.
A noi sembra che si sia molto più bravi nel gestire i fondi economici per ristori eccetera, eccetera, quando invece noi dobbiamo fare in modo che le imprese possano lavorare e la gente possa essere libera, e per far questo noi dobbiamo essere capaci al 100 per cento, in maniera massima, di fermare la diffusione dei contagi, ma anche di organizzare servizi che possano prendersi in carico, in maniera istantanea e senza perdere tempo, gli assistiti che si infettano, si contagiano da Covid. Infatti, l’alta mortalità, a nostro avviso, è dovuta ai ritardi di presa in carico di chi purtroppo incappa in questo male.
Ho finito. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, Presidente.
Chiede di intervenire Francesco Ventola.
Speaker : VENTOLA
Grazie, Presidente. Saluto tutti i colleghi.
Cos’altro posso aggiungere alle dichiarazioni poste dal collega Zullo? Intanto una premessa. A malincuore noi sottoponiamo all’attenzione del Consiglio una mozione di sfiducia su un argomento così serio, però la mozione di sfiducia è l’epilogo di una serie di disponibilità a collaborare spesso manifestate dal nostro Gruppo e purtroppo sempre disattese. Nella prima fase del lockdown diverse sono state le note ufficiali, con delle lettere anche di proprio pugno, anche alcune richieste di audizioni o di Consigli specifici in quel momento particolare, ma, purtroppo, nella migliore delle ipotesi, siamo stati inascoltati, molto spesso derisi. La stampa stessa ci corre in soccorso nel testimoniare che da maggio, da giugno in poi è cominciato anche un confronto più politico partitico, ma nei periodi di febbraio, marzo, aprile noi eravamo presenti, e lo voglio ricordare a tutti i colleghi che erano presenti anche in quella legislatura, noi siamo stati sempre collaborativi.
Ho riguardato soprattutto un aspetto, non quello sanitario perché, per esperienza da Sindaco e da Presidente di provincia, mi ha subito destato l’attenzione e ho chiesto al Presidente Emiliano di prestare massima attenzione al tema della Protezione civile, e cioè non pensare solamente a coloro che sono ammalati, per cui c’è un sistema sanitario regionale che, come bene ha illustrato il dottor Zullo, non era nella prima fase nelle condizioni di avere tutte le terapie intensive pronte, non voglio ripetermi. Ho scritto già dal 20-25 marzo diverse note al Presidente Emiliano al quale sottoponevo la ferma intenzione di prestare attenzione, scusatemi la cacofonia, per tutte quelle persone che erano potenzialmente contagiabili, ma non erano contagiate, cioè il famoso tracciamento che in quella fase noi ritenevamo fosse opportuno non stesse in capo al servizio di medicina territoriale che era totalmente inefficace e insufficiente sul territorio. Anzi, plaudo a tutti coloro, pochi per la verità, che intanto esistenti quali lavoratori in pianta organica del sistema della medicina territoriale si sono dedicati oltre le loro competenze, ma non c’erano persone. Avevamo proposto di spostare l’attenzione attraverso il sistema di Protezione civile, che mette in capo ai Sindaci la responsabilità di poter monitorare tutta quella fattispecie di persone, cioè asintomatici, coloro che erano in isolamento, coloro che erano in quarantena o i cosiddetti soggetti fragili, disabili ed anziani, in maniera tale che, offrendo loro i servizi necessari, fossero “costretti” a restare in casa.
Abbiamo tutti, a partire dal Presidente della Puglia, amici Sindaci oltre a vivere tutti sul territorio. Non c’è stato questo tipo di attività. L’unica cosa che noi vediamo è il bollettino nazionale regionale poi declinato a livello locale di conferenze stampa o di video dei poveri Sindaci che dicono “oggi sono 50, oggi sono 70, oggi sono 90”. Quali sono i servizi che sono stati erogati a queste persone, onde consentire loro di restare a casa ed evitare il diffondersi e il propagarsi del contagio? Nulla. Chiedete ai nostri Sindaci quante risorse hanno ricevuto dalla Protezione civile per l’attivazione dei propri COC. Nulla. I COC a livello comunale funzionano? Assolutamente insufficienti. Le associazioni di Protezione civile sono diventate quasi dei dipendenti della Regione, invece il sistema dell’organizzazione di volontariato è sussidiario ai servizi fondamentali che una Protezione civile deve prestare ai propri cittadini. Non sostitutivo. Deve essere sussidiario. Invece questo non è accaduto.
Sapete come avviene il trasferimento dei dati? C’è stata una grande diatriba agli inizi di marzo, con delle dichiarazioni pubbliche, anche di senatori e di amministratori del centrosinistra, a livello regionale, che dicevano che i dati non si potevano trasferire, omettendo ‒ perché probabilmente lo ignoravano ‒ che c’è una circolare del dottor Borrelli, della Protezione civile, del 19 marzo, che impone ai Presidenti di Regione giornalmente di trasferire i dati ai Comuni per il tramite delle Prefetture. Aveva un senso, che era esattamente quello che vi dicevo poc’anzi. Tutto questo non è accaduto.
Vi siete mai chiesti come funziona oggi il Progetto GIAVA? Cos’è il progetto GIAVA? È un progetto informatizzato, un sistema informativo in capo a InnovaPuglia. Sapete come vengono trasferiti i dati ai Comuni? Di tanto in tanto, giusto quando si ricordano, in formato PDF, senza codice fiscale, senza la data di quando è stato fatto il tampone né di quando è stato esitato il tampone. Nulla. Dati totalmente insufficienti. Perché? Perché la concentrazione è stata solo sull’ammalato, cioè quando uno arriva in ospedale. Apro e chiudo parentesi: in Puglia si muore di più perché la gente arriva tardi in ospedale. Questo è un dato inconfutabile. Ci sono dati scientifici che, purtroppo, a livello nazionale ci dicono che la regione Puglia è il luogo dove si muore di più. Dal nostro punto di vista, perché la gente arriva tardi in ospedale. Noi dovevamo preoccuparci di fare in modo che la gente non arrivasse in ospedale, sapendo che il servizio sanitario non era pronto per poter ricevere tutto questo.
Non vorrei che diventasse, quello di oggi, una sorta di giudizio. Non siamo in sede giudiziaria ad accusare solamente. Come avete visto, nel mio intervento ho avanzato una serie di proposte. Visto che il Presidente Emiliano è presente, non può dire di non conoscerle. Non solo gliele abbiamo scritte, ma ci siamo anche messaggiati in quel periodo.
Siamo contro quel modo di fare di ordinanze che durano meno di un giorno. C’è stato un periodo in cui in Puglia venivano emesse delle ordinanze che duravano solo una notte, creando gravi difficoltà. Siamo contro quel sistema. Visto che siamo in situazione di totale emergenza, l’emissione di ordinanze che in alcuni territori chiudono le attività dalla sera alla mattina dal nostro punto di vista è qualcosa che non funziona.
Tutto può essere giustificato nella prima fase, ma noi facciamo riferimento a tutto ciò che è accaduto da settembre in poi. Non è possibile verificare che ci sono i bandi per gli infermieri pubblicati a ottobre, i bandi per i medici delle USCA che dovevano partire già dal mese di aprile e che sono stati fatti nelle diverse ASL nei periodi di ottobre o addirittura di novembre…
Speaker : PRESIDENTE
Scusi, consigliere Ventola, la prego di sintetizzare.
Speaker : VENTOLA
…l’unico ospedale da campo, che è quello della Marina Militare a Barletta, che è una vergogna per noi, perché quello dimostra il fallimento del sistema sanitario in quel territorio.
Tutte queste riflessioni non sono solo frutto di un giudizio politico, ma anche molto pratico. Il Presidente Emiliano oggi fa delle dichiarazioni di carattere generale: questa mattina diceva a Sky che, guarda caso, in questo momento storico in Italia ci sono dei personaggi in maggioranza che vogliono sfiduciare il Presidente Conte e nota, invece, una destra molto più responsabile. Ecco, noi a questo vogliamo fare riferimento, a quell’area politica responsabile, che ha delle professionalità all’interno, che ha voluto mettere a disposizione del Presidente Emiliano e, all’epoca, della task force, ma che è stata totalmente ignorata.
Altro piccolo passaggio sulla Protezione civile rispetto ai dispositivi di sicurezza. Anche questo è un aspetto molto particolare. Provate a chiedere ai sindaci da quanto tempo non ricevono le mascherine o, meglio, quante ne hanno ricevute. Probabilmente una ventina di giorni fa hanno avuto un primo carico. Nei mesi di maggio e giugno furono distribuite delle mascherine totalmente inutilizzabili. Qualcuno diceva che assomigliava un po’ allo Swiffer. Sono state tutte buttate. Ecco, tutti quel patrimonio, tutte quelle risorse che sono state spese per far arrivare gli aerei dalla Cina, quando in quel momento storico, e non solo, la Puglia era una di quelle regioni che otteneva più dispositivi dal Ministero della salute, basta andare sul sito del Ministero della salute, che ha un abstract aggiornato, che ad oggi – ve lo leggo in diretta – per esempio ci dice che noi siamo la quarta regione in Italia per aver ricevuto dispositivi per oltre 173 milioni. Lo sto leggendo in diretta.
Sono tutte situazioni che vanno ben analizzate, che in un momento particolare, quale quello iniziale, poteva anche essere comprensibile, dopodiché non se ne vede la ragione, la ragione per la quale in Puglia si spendono soldi per realizzare un’azienda pubblica che faccia mascherine. Il progetto Riapro, tanto sponsorizzato dalla Protezione civile, dall’asset, dal Presidente Emiliano e dal Politecnico di Bari dove è andato a finire?
Tutte quelle aziende che avevano dichiarato, su indicazione del Politecnico, la disponibilità a poter produrre dispositivi in Puglia, che fine hanno fatto? Basta andare sui siti ufficiali e istituzionali e vedere tutto ciò che vi sto raccontando. Anche una potenziale economia che poteva restare in capo ad aziende pugliesi è stata gestita in maniera sbagliata e si sono fatti investimenti guarda caso verso un continente da cui, tra l’altro, non me ne vogliano, è nato questo maledetto Coronavirus, e mi riferisco alla Cina.
Chi sono stati i mediatori? Perché si è dovuto prendere del materiale che per essere dichiarato utilizzabile e quindi certificabile dall’INAIL in Puglia si è dovuto attendere due mesi nella migliore delle ipotesi? Aerei arrivati nel mese di aprile con mascherine o tute che sono state dichiarate idonee nei mesi di luglio, nei mesi di giugno. Che fine hanno fatto? L’esperienza mi porta a dire che è una mozione che probabilmente non sarà votata, ma io spero che questa mozione venga letta attentamente dal Presidente Emiliano e adesso dall’assessore Lopalco e ci tengano in debita considerazione, perché sicuramente loro hanno l’onere di governare, l’onore di amministrare legittimamente voluto dai cittadini pugliesi, ma anche noi rappresentiamo una parte di pugliesi e di fronte a determinati temi veramente la collaborazione, se la si vuole, non solo la si cerca, ma si rende fattuale e non che magari bisogna solamente parlarsi attraverso comunicati stampa, video, dirette su Facebook che poco interessano ai cittadini per risolvere i loro problemi.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Non ho altri prenotati a parlare.
Se non c’è nessun altro, passerei la parola all’assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Chiedo scusa, assessore, un secondo soltanto, perché mi dicono che Caroli forse ha chiesto di parlare.
Consigliere Caroli, ha chiesto di parlare? Se il consigliere Caroli non c’è, assessore, può prendere la parola.
Prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Grazie, Presidente. Una necessaria premessa. Ovviamente, da parte dei consiglieri chiedere addirittura il commissariamento della gestione sanitaria del Covid in Puglia è già un po’ bizzarro. È bizzarro per un semplice motivo. È bizzarro perché quello che deve essere osservato sono i risultati. Lasciamo perdere la prima fase. Lasciamo perdere la prima ondata. Nella prima ondata, nonostante tutto il lavoro che è stato messo in campo e per il quale ‒ lo posso dire anche con cognizione di causa ‒ da parte di tutti gli esperti si è addirittura parlato di “modello Puglia”, perché il modello di tracciamento, il modello [...] epidemiologico che abbiamo messo su in Puglia in pochissimo tempo è stato preso anche a modello dai miei colleghi di altre Regioni blasonate.
Si è detto che durante la prima ondata noi non abbiamo avuto grossi danni da parte della pandemia, a parte quelle indicazioni, su cui poi ritornerò, dell’elevata mortalità, per la quale ‒ dico la verità ‒ non solo ci sono errori tecnici nel sollevare questo problema, ma ci sono anche errori, a mio parere, anche di opportunità. Utilizzare il dolore creato dalla pandemia per scopi politici non credo neanche che sia opportuno.
Fatto questo piccolo inciso, nella prima ondata siamo stati fortunati. Hanno detto che la Puglia è stata fortunata, il Meridione è stato fortunato, perché c’è stato il lockdown che ci ha protetto. In parte è vero, però in quella fase noi siamo stati in grado di mettere su un sistema che è stato preso a modello da tante Regioni del nord.
Poi è arrivata la seconda ondata. Attenzione. Nella seconda ondata noi non solo partivamo, come regione Puglia, sullo stesso nastro di partenza, perché non eravamo protetti da nessun lockdown, non eravamo protetti da nessuna misura differenziale con le altre regioni. Quindi, dal punto di vista del rischio epidemiologico, la nostra regione era paradossalmente maggiormente a rischio delle regioni del nord, che avevano già avuto la prima ondata. In Puglia, a settembre, il 99 per cento dei pugliesi era suscettibile al virus, perché la prima ondata era stata molto lieve. Quindi, a parità di partenza e con una quantità di risorse, in termini di personale e di strutture, decisamente inferiore alle regioni del nord, noi abbiamo affrontato la seconda ondata, una seconda ondata che non ci ha risparmiato in termini di intensità, ma che come risultati – lo dobbiamo sottolineare –, quando ci mettiamo a paragone con le altre regioni in termini di incidenza e in termini di mortalità, se noi andiamo a fare il calcolo, visto che purtroppo è stato tirato fuori anche questo elemento e questo argomento, quando noi andiamo a fare il calcolo della mortalità, la regione Puglia è agli ultimi posti in Italia. Su venti regioni il tasso di mortalità, se non ricordo male, a seconda del periodo considerato siamo quartultimi o quintultimi, cioè significa che davanti a noi ci sono tassi di mortalità in quindici regioni italiane su venti che sono più alti del nostro. Quindi, respingo al mittente quel tipo di considerazione.
Non solo, tasso di occupazione. Il tasso di occupazione e, quindi, lo stress che noi abbiamo avuto durante una seconda ondata, fortissima, sono quasi 40.000 i positivi soltanto nel mese di novembre, quindi una fortissima ondata, non c’è stato un giorno nella nostra regione che noi abbiamo tenuto i malati fuori dalla terapia intensiva, che non abbiano trovato un posto in terapia intensiva. Situazione che non si è verificata in molte regioni molto blasonate del nord Italia.
Dunque, pur partendo da un punto di partenza che ci vedeva comunque deficitari in termini di piante organiche, e lo sappiamo benissimo… Se noi andiamo a fare il confronto con l’Emilia-Romagna, l’Emilia-Romagna ha 15.000 operatori sanitari in più a parità di popolazione. Stiamo parlando di questo. Comunque, abbiamo sopportato l’ondata.
Per entrare nel merito di tutti e ventisei i punti di questa mozione purtroppo ci dovrei mettere non meno di un paio di ore. Ho qui davanti a me le risposte tecniche degli uffici, che si compongono, credo, almeno di cinquanta pagine scritte. Quindi, quello che io propongo all’Assemblea è di farvi una breve disamina soprattutto sui punti che sono stati oralmente esposti dai consiglieri firmatari della mozione, in maniera da, almeno oralmente in questo momento, spiegare perché questa mozione […]. Io sono benevolo con gli amici che hanno firmato la mozione nel dire che è una mozione poco informata, poco informata, perché quello che noi abbiamo fatto è preparare ventisei risposte articolate, con tutte le informazioni di tutti gli atti che sono stati portati avanti dall’inizio della pandemia ad oggi da questa Regione, perché, come vedrete, sono impressionanti. La quantità di lavoro che è stato portato avanti dalla task force, dal Dipartimento di salute, dall’Assessorato è un lavoro impressionante. Quindi, se voi siete d’accordo, io lascerei ad una risposta scritta i dettagli ai vari punti, i 26 punti di questa mozione. Il documento è pronto e sarà trasmesso in questo momento agli uffici. Velocemente illustro quelli che sono stati i punti salienti dell’esposizione dei colleghi firmatari.
Partiamo dal discorso dei posti letto, perché è stato detto che non è stata portata avanti una politica di rafforzamento delle strutture ospedaliere, soprattutto facendo riferimento a quelle che erano le indicazioni ministeriali da parte anche della struttura commissariale, la famosa legge n. 77.
Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di un finanziamento ad hoc per poter costruire nuove terapie intensive, trasformare dei letti di medicina in terapia subintensiva – in tutto parlavamo di 275 posti di terapia intensiva e 285 di subintensiva – da costruire con fondi ad hoc, messi a disposizione dalla cosiddetta legge n. 77, attraverso lavori di ristrutturazione.
Sulla base di questo noi avevamo, durante l’estate, preparato un Piano ospedaliero contando sul fatto che noi avremmo avuto a disposizione questi fondi per fare questo tipo di lavori. Bene, probabilmente il consigliere Zullo non sa, avendo fatto questo appunto, che il via libera a questi fondi e quindi alla possibilità per noi di aprire i cantieri è stato dato il 2 novembre. Come Regione Puglia abbiamo potuto cominciare a spendere quei soldi il 2 novembre. Capite bene che se avessimo dovuto aspettare l’implementazione della legge n. 77 noi saremmo andati come sistema ospedaliero a sbattere contro un muro. Grazie al cielo non siamo andati a sbattere contro un muro perché noi abbiamo posto in essere un Piano ospedaliero alternativo. Quindi, il Piano ospedaliero alternativo non è vero, come avete detto, è stato fatto in fretta e furia, è stato fatto sulla scorta della necessità che il procedimento amministrativo per far partire i cantieri per la costruzione di nuove terapie intensive era un procedimento sicuramente farraginoso e lungo che non permetteva, ovviamente, iniziando lavori a novembre, di sopportare una seconda fase, che è iniziata ad ottobre.
Giusto per dare dei numeri. Attualmente, grazie a questa implementazione, come posti letto attivi dedicati al Covid noi abbiamo 277 posti di terapia intensiva dedicati al Covid. Come area medica totale, sono circa 2.200. In tutto, abbiamo 2.500 posti, tra area medica e terapia intensiva, quindi medica, subintensiva e intensiva, dedicati al Covid. Questo piano, questo calcolo è stato fatto sulla base di quelle che erano le proiezioni epidemiologiche, quindi sulla prevista attività di assorbimento dell’ondata pandemica. Grazie al giusto calcolo epidemiologico che è stato fatto sull’ondata pandemica, è stata prevista in maniera molto precisa, non c’è stato mai un giorno nella nostra regione, neanche durante il picco della pandemia, in cui abbiamo lasciato dei pazienti Covid a casa. Li abbiamo ricoverati tutti. Con grosso sforzo, con grosse difficoltà da parte degli operatori, che si sono dedicati, con il sudore e con il sangue, a portare avanti la loro assistenza ai malati. Anche semplicemente per rispetto nei loro confronti, noi dovremmo anche essere un po’ cauti a parlare di cattiva gestione dell’assistenza ai malati Covid. Comunque, come vi dicevo, 2.500 posti, che non sono mai stati saturati. Mai, neanche per un giorno.
Anche se non fa parte della mozione, il consigliere Zullo ha tirato fuori anche il problema dell’ospedale in Fiera. Il progetto del cosiddetto “ospedale in Fiera”, cioè il progetto di un reparto ad alta specializzazione Covid, di subintensiva e intensiva, nei locali della Fiera del Levante rientra proprio nel piano di preparazione. Nonostante noi siamo riusciti ad allargare a 2.500 posti letto, capite bene che l’allargamento dei posti letto Covid veniva fatto contraendo l’assistenza ai pazienti non Covid, che è stata contratta, ma non si è mai interrotta. Attenzione. Contratta, ma mai interrotta.
In questa fase della pandemia, quell’ospedale è prezioso. Per due motivi. Uno, perché ci consente comunque di avere una camera di compensazione nel caso malaugurato in cui dovessimo avere una terza ondata di dimensioni superiori alla seconda. Questa terza ondata è imprevedibile. Non la possiamo prevedere, se non nel breve periodo. Noi sapremo se sta arrivando una terza ondata probabilmente due, massimo tre settimane prima dell’avvento dell’ondata stessa. Se dovesse essere superiore alla seconda, l’allargamento, avendo a disposizione ulteriori posti di terapia intensiva e subintensiva esclusivamente dedicati a questo, ci consentirà non solo di assistere i pazienti Covid, ma anche di decongestionare, per esempio, il Policlinico di Bari, che è il più grande polmone di assistenza della nostra regione, per fare largo anche al trattamento dei pazienti Covid. Quindi, sul dato dell’assistenza ospedaliera io credo che la nostra regione abbia reagito bene.
Sul campo dell’assistenza territoriale, avete detto che è saltato il tracciamento. Anche questa è una vulgata giornalistica, vulgata giornalistica che poi viene ripresa dai non addetti ai lavori come una verità. Non è così.
In fase di picco pandemico, il tracciamento come uno se lo immagina, cioè il fatto che io prendo un caso, cerco di tracciare la catena dei contatti, isolo il contatto, poi vado a ritroso eccetera, eccetera, non è che salta perché è saltato in Puglia, salta in Italia, salta in Europa, salta in tutto il mondo. Quel tipo di tracciamento nel pieno dell’ondata pandemica è una tipologia di tracciamento che non esiste. Per questo, fra l’altro, io vi ripeto che noi abbiamo il nostro modello di contenimento che nel picco, cioè quando non è più possibile e non serve ricostruire le catene del contagio, perché quando c’è un’altissima circolazione virale non è più la catena del contagio che devo ricostruire, perché il virus diventa fortemente endemico, cioè è diffuso così tanto nella popolazione che è inutile ristrutturare la catena. È importante ristrutturare la catena, invece, nella fase di inizio e nella fase di chiusura di una curva pandemica, quando cioè, tracciando le catene di contatto, posso chiudere i focolai. Quando in Puglia la trasmissione avveniva per focolai, noi l’abbiamo tracciata benissimo. Tant’è che l’inizio della curva pandemica in Puglia è stato successivo, per esempio, a quello della Campania o della Sicilia, che sono partite prima. Non posso dire che sia stato per la nostra abilità di tracciamento e di contenimento dei focolai, ma voglio dire che nelle altre regioni, quando c’era un focolaio, facevano la zona rossa. Attenzione, nelle altre regioni, al primo focolaio, ricordatevi che cosa si faceva, nel Lazio, in Campania, in Calabria: si facevano le zone rosse, cioè si chiudevano, si barricavano, si barricavano i quartieri, si barricavano i comuni. In Puglia non abbiamo mai fatto questo tipo di zona rossa, perché esisteva una fortissima sutura di tracciamento che permetteva di identificare e chiudere i focolai. A riprova del fatto che non è vero che le nostre capacità di tracciamento sono insufficienti o sono state insufficienti, ci sono gli indicatori.
Consigliere Zullo, lei mi dice che non abbiamo messo su la squadra dei tracciatori. Per questo motivo credo che era scarsamente informato perché questi sono dati pubblici. Se andiamo a vedere i 21 indicatori del Ministero, fra i 21 indicatori del Ministero ce ne sono tre che sono proprio indicatori sulle capacità di tracciamento. La Puglia non è mai andata fuori indicatore, non è mai andata fuori standard. Il famoso indicatore di 1 su 10.000 lo sapete quanto è in Puglia? 1,8. Sono dati ufficiali calcolati dall’Istituto superiore di sanità: 1,8 operatori per 10.000 abitanti. Noi, come attività di tracciamento, siamo addirittura sopra lo standard indicato dall’Istituto superiore di sanità e dal Ministero.
Ecco perché ancora una volta… Se in un certo periodo della pandemia è saltato, come avete detto voi, il tracciamento e vi ho spiegato che non è saltato il tracciamento, c’è un’altra modalità di aggredire la pandemia, non è stato per carenze strutturali, ma è stato perché in quella fase, nonostante noi fossimo al di sopra dello standard ministeriale, il tracciamento non si poteva fare perché la diffusione del virus in quella fase non lo consentiva.
A proposito poi delle vaccinazioni, sulle vaccinazioni pediatriche in Puglia noi abbiamo mantenuto, anche durante il lockdown, anche durante la prima fase, l’attività di vaccinazione pediatrica che non si è mai interrotta. Abbiamo dato delle priorità in maniera che venissero somministrate le vaccinazioni che non potevano essere differite, cioè quelle del primo anno di vita che se saltano anche di un mese possono danneggiare la salute del neonato, sono stati leggermente differiti i richiami, perché nei richiami vaccinali, chi conosce le vaccinazioni lo sa, o il richiamo lo faccio a cinque anni o lo faccio a sei anni cambia poco. Se poi al posto di farlo a cinque anni precisi lo faccio a cinque anni e sei mesi non cambia assolutamente nulla. Per cui, avendo ristrutturato il calendario in maniera da differire quelle che potevano essere differite e mantenere in piedi la struttura ovviamente depotenziata per il momento dell’ondata pandemica, noi abbiamo garantito le vaccinazioni dell’infanzia a tutti. Questo, ancora una volta, lo diranno i dati. Quando noi presenteremo i dati di copertura vaccinale, vedremo come ha funzionato il sistema vaccinale della Regione Puglia.
Vaccinazione antinfluenzale. Anche qui, un’accusa che io respingo al mittente con tutta la mia forza. Noi abbiamo fatto, forse, l’errore, avendo a capo della struttura una persona molto esperta di vaccini, quale è il sottoscritto, di sapere in anticipo che ci sarebbe stata una corsa ai vaccini. Quindi, noi per primi in Italia, insieme alla Regione Lazio, abbiamo avviato le gare di acquisto dei vaccini. Sapendo quale sarebbe stata la situazione, abbiamo avviato una gara che ‒ possiamo dirlo ‒ era esagerata. Abbiamo puntato a dei livelli di copertura che mai si sarebbero visti nella nostra regione. Cioè, a fronte di 700.000, che erano le dosi di vaccino antinfluenzale che mediamente si distribuiscono in una stagione in Italia, il sottoscritto aveva dato mandato per fare una gara da 2.100.000 dosi, cioè il triplo. Il nostro obiettivo, in virtù di quello che sarebbe successo, era di triplicare la richiesta di vaccini.
A fronte di una richiesta così forte, che, ovviamente, oltre alla nostra Regione, c’è stata anche nelle altre Regioni, le aziende ‒ che sono poche, quelle produttrici di vaccino antinfluenzale ‒ a fronte di questa forte richiesta, alla fine, non sono riuscite ad onorare il contratto. Nonostante le difficoltà delle aziende ‒ attenzione, non nostre; delle aziende ‒ a darci i vaccini, noi comunque quest’anno abbiamo in Puglia somministrato 1.200.000 dosi di vaccino antinfluenzale, cioè siamo andati quasi al doppio di copertura rispetto all’anno scorso. Ne è prova, anche con l’aiuto delle mascherine, che quest’anno già oggi, che siamo a gennaio inoltrato, influenze in giro non se ne vedono. Quindi, è un’altra accusa che rimando assolutamente al mittente, per quanto riguarda l’assistenza territoriale e la vaccinazione antinfluenzale.
L’accordo con i medici di medicina generale, la capacità di fare tamponi antigenici, le circolari che avete richiamato. C’era un accordo nazionale, in base al quale i medici di medicina generale avrebbero dovuto fare i tamponi antigenici, le saponette antigeniche. Noi, come Regione Puglia, ancora una volta ci siamo un po’ distinti dagli altri, ma non perché non volevamo onorare l’accordo nazionale, bensì perché non ritenevamo quell’accordo tale da poter spostare nulla nella gestione della pandemia. Dare 20 saponette in mano a un medico di medicina generale (devi farmi 20 saponette antigeniche) non avrebbe cambiato le sorti della pandemia. Ecco perché noi probabilmente abbiamo ritardato ad attuare quell’accordo, ma l’abbiamo perfezionato in maniera sostanziale. La parte sostanziale dell’accordo con i medici di medicina generale e la medicina di base, quindi anche i pediatri, non era il fatto che dovevano fare il tampone antigenico, ma che dovevano prendere in carico – lo ripeto, prendere in carico – il positivo e, quindi, entrare di fatto nelle attività di monitoraggio, di sorveglianza sanitaria e di contact tracing, perché abbiamo dato l’opportunità alla medicina di base di sostituirsi ai dipartimenti di prevenzione per poter fare, per esempio, gli isolamenti, l’isolamento domiciliare e attività di tracciamento dei contatti familiari, prescrivendo i tamponi, e non il tampone antigenico, ma prescrivendo il tampone e, quindi, mandando ai drive-through i contatti di chi aveva avuto il caso positivo. Oltre a questo, abbiamo anche distribuito i tamponi e dato l’opportunità di farlo in locali idonei, perché molti medici non volevano fare questo per via dell’inadeguatezza dei loro studi a eseguire questo tipo di indagine. Però, anche questa parte dell’accordo, che era la parte minimale, è stata onorata.
I medici, oggi, possono accedere al famoso sistema GIAVA, che avete nominato tante volte. Il sistema GIAVA è un sistema di gestione di tutte le fasi del tracciamento che credo ci invidino in molti, perché è un sistema che, dal momento in cui io prescrivo un tampone fino a quando non diventa positivo e, quindi, trasmette in automatico i dati all’Istituto superiore di sanità, è tutto gestito in un’unica piattaforma.
Attività di sorveglianza domiciliare, le famose USCA. Siamo d’accordo, durante la prima fase è stato difficile per noi attivare le USCA, ma è stato difficile attivare le USCA anche per un motivo. Nel momento in cui abbiamo nominato i medici per le USCA, la maggior parte di questi medici ha ritirato la propria candidatura (mettiamola così) a far parte delle USCA per vari motivi. Quindi, i medici della continuità assistenziale che avrebbero dovuto prendere in carico le USCA non si sono resi disponibili. Era un momento particolare. Probabilmente a quel tempo ancora non si conosceva bene, perché stiamo parlando di aprile e maggio, quando ancora non si conoscevano bene i rischi legati all’assistenza ed era invalso il timore che non fossero ancora sufficienti i dispositivi di protezione individuale. Fatto sta che in quel momento effettivamente noi ne abbiamo attivate poche, ma ne abbiamo attivate poche perché non avevamo i medici necessari per attivarle.
Quando la situazione è cambiata, abbiamo fatto il bando e abbiamo attivato le USCA, vi dico ad oggi qual è la situazione. Fino a oggi le USCA programmate erano 79 con 395 medici, una dotazione di 395 medici dedicati alle USCA. Oggi noi abbiamo come dotazione effettiva di medici dedicati alle USCA 449 medici in più rispetto a quella programmata. Significa che noi abbiamo uno standard di medici per le USCA che compone 10 USCA in più rispetto a quelle che sarebbero dovute essere.
Ancora una volta respingo al mittente il fatto che non ci siamo mossi per attivare le USCA e la assistenza domiciliare.
Un’ultima precisazione. Si è fatto riferimento spesso – nella mozione diversi punti si riferiscono a questo – alla faccenda della comunicazione dei dati, i Sindaci che non avevano i dati per gestire questo o per gestire quest’altro.
Esiste un flusso, che è un flusso determinato dal Ministero e dalla Protezione civile, che automaticamente dal nostro software GIAVA genera un tracciato record che è quello indicato dalla Protezione civile, che non ci siamo inventati noi, ma che ha definito la Protezione civile, che trasmette i dati alle prefetture. Noi trasmettiamo i dati alle prefetture. Sono poi le prefetture che distribuiscono questo dato secondo i loro standard e i loro canoni. Ci sono stati diversi Sindaci che si sono lamentati che il tracciato che gli veniva corrisposto non era adeguato alle sue aspettative, i suoi standard previsti. Purtroppo anche lì non era una nostra prerogativa, ma questo flusso di dati è un flusso di dati istituzionale che non potevamo certo inventarci noi.
Per quanto riguarda, invece, tutto il resto dell’aspetto epidemiologico, ancora una volta tenete presente che voi avete un po’ sottovalutato che l’informazione viene data dai bollettini, eccetera.
I nostri bollettini e le nostre relazioni epidemiologiche sono fra le più complete d’Italia. Tornando ai famosi 21 indicatori, se noi andiamo a vedere nei 21 indicatori, […] Istituto superiore di sanità è fra le prime in Italia.
Noi abbiamo l’archivio epidemiologico di sorveglianza Covid fra i più completi in Italia. Abbiamo un database molto pulito. In quel database, per esempio, noi non andiamo a inserire delle cose che il Ministero ha detto di non inserire, come fino a ieri non dovevamo inserire i tamponi antigenici. Appena il Ministero ci ha detto “dovete inserire anche i tamponi antigenici” abbiamo risposto “siamo pronti, inseriamo anche i tamponi antigenici”. Molte Regioni hanno, per esempio, artificialmente aumentato il numero di tamponi fatti, perché ci inserivano anche le saponette fatte in farmacia.
Da questo punto di vista, vi pregherei, anche per rispetto nei confronti del lavoro indefesso che viene fatto ogni giorno da decine e decine di colleghi che nelle ASL, negli ospedali, nei dipartimenti di prevenzione stanno a raccogliere i dati, a pulire i dati, a trasmetterli a noi... Qui c’è tutto un gruppo che ripulisce i dati e quotidianamente, ogni mattina, fornisce i dati alla Protezione civile e all’Istituto superiore di sanità, che settimanalmente fa il report degli indicatori. È un lavoro che, in termini di qualità, ci è stato comunque riconosciuto. Gli indicatori di qualità della sorveglianza della regione Puglia sono stati sempre ottimi.
Se la regione Puglia oggi è in fascia gialla e non arancione, paradossalmente... Io avrei preferito una fascia arancione, che avrebbe messo tutti un pochino più tranquilli. Paradossalmente, noi siamo in fascia gialla e non arancione proprio per questi motivi, perché gli indicatori, sostanzialmente, sono buoni, gli indicatori sui focolai sono buoni, gli indicatori sulla [...] sono buoni, gli indicatori sul tasso di occupazione dei posti in ospedale sono anche buoni rispetto a quello che, invece, è lo standard che ci avrebbe sicuramente messo in una fascia di rischio maggiore.
Spero, con questo, di aver quantomeno dato un’idea superficiale di tutto il lavoro che è stato fatto, un’idea superficiale di tutto l’impegno che è stato messo non solo dal gruppo di lavoro regionale, ma da tutte le articolazioni della sanità nei territori e negli ospedali. È un impegno che, cari colleghi, meriterebbe una mozione di plauso da parte del Consiglio regionale, ma non per Michele Emiliano o per Pier Luigi Lopalco. Un plauso al servizio sanitario regionale, di cui tutti dovremmo andare fieri.
Io avrei finito la mia risposta. Ovviamente, [...] in maniera favorevole alla mozione. Comunque, tutti i dettagli dei 26 punti saranno trasmessi per iscritto. Ho pronto il documento. Verrà trasmesso per iscritto al Consiglio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, assessore.
Hanno chiesto di intervenire il Presidente Zullo e il Presidente Splendido. Dieci minuti ciascuno nell’intervento.
Grazie.
Speaker : ZULLO
Grazie, Presidente. Sarò anche più breve.
Quello che dà più dolore a noi che abbiamo presentato questa mozione sono le parole di chi dice di strumentalizzare il dolore o di non riconoscenza del lavoro di chi sta operando, perché io penso che l’assessore guarda a una realtà che è fatta di carte, è fatta di delibere, è fatta di disposizioni, ma non è la realtà di chi lavora sul campo e di chi, invece, soffre in mancanza di interventi di assistenza, che spesso è solo e in assenza di punti di riferimento. Per cui, il primo invito che faccio all’assessore è quello di scendere dall’ufficio, di lasciare la scrivania, di girare un po’ e capire quello che avviene nelle strutture sanitarie per quello che riguarda il lavoro degli operatori e per quelle che sono le sofferenze delle persone e delle famiglie che vengono colte da questa infezione. Primo dato.
Secondo dato. Quando si parla di indicatori, di dati, io penso che ci debba essere una lettura univoca, una lettura che comunque deve essere sincrona rispetto all’evoluzione degli indicatori. Avete avuto l’autorizzazione per implementare i posti letto di terapia intensiva il 2 novembre. Bene, noi siamo a gennaio e i posti letto di terapia intensiva, sia pure inventati, pensati, pianificati, lì alla Fiera del Levante oggi non ne abbiamo ancora. Questo ha portato al superamento del valore soglia del tasso di occupazione di terapia intensiva, valore soglia che è il 30 per cento, e ha portato in alcuni momenti al 49 per cento, privando posti letto di terapia intensiva a persone non Covid. Questo è il dato, e sono dati di indicatori che stanno nei report del Ministero.
Quando si parla di 1,8 tracciatori per 10.000 abitanti, io guardo i risultati. Noi, infatti, non pensiamo di dire che è venuto meno il tracciamento quando c’era il picco. Il tracciamento è venuto meno all’inizio. Quando diciamo che non è stato implementato il potenziamento dei trasporti e questo ha determinato la diffusione dei casi nella popolazione scolastica che si recava a scuola all’inizio dell’anno diciamo che non c’erano pullman in più. Al di là se è stata fatta una carta, una delibera, noi non lo sappiamo, però la realtà è che non c’era un pullman in più, non c’era un treno in più. Se andavano a scuola in 70-75 su un pullman della capienza di 50 persone due anni fa, anche quest’anno, con il Covid, andavano in 75 in un pullman della capienza di 50 persone, e lo dimostro, perché sono dati veri, non sono inventati. Significa che nessuno ha pensato a questo. Se noi diciamo che sono stati impegnati 2 milioni di euro, 1.900.000 euro per implementare i tamponi rapidi antigenici attraverso i medici di medicina generale e l’assessore dice che noi abbiamo voluto fare di più, noi non vediamo né l’attività di base e nemmeno il di più, perché ad oggi noi vediamo che c’è una diatriba tra i medici di medicina generale e l’Assessorato dove i medici di medicina generale sono i primi a dire “che ce ne facciamo dei 20 tamponi antigenici?”. Giustamente.
Ma i 20 tamponi antigenici ai medici di medicina generale chi è che ha detto che dovevano fare prima 40 a testa e poi 20 come se fossero numerabili e non invece dire che i tamponi antigenici si fanno in base all’andamento dei contagi, con la necessità del tracciamento e così via.
C’è uno iato che non si vuole capire, al di là di chi sta e fa una delibera. Qual è il risultato della delibera? Come viene applicato sul territorio? Quali sono i problemi che si incontrano? Come si affrontano i problemi? Come si risolvono? I risultati sono questi.
Se fosse vero quello che dice l’assessore, noi saremmo in zona bianca, non in zona gialla. Per come parla, tutto è stato perfetto, tutto è stato fatto nella maniera corretta. Ma invece qui non è successo niente. Il dato della mortalità non è affatto vero. La mortalità specifica nostra, se noi ipoteticamente togliessimo la Lombardia dall’Italia, togliessimo quello che è successo in Lombardia dall’inizio della pandemia, il nostro dato di mortalità è in linea con la media nazionale che è influenzata dai morti nelle regioni settentrionali. Questa non è una strumentalizzazione, è un dato. Io non parto da questo... È un dato. Se osservatori molto importanti e di grande professionalità ti dicono che la presa in carico delle persone in Puglia avviene con ritardo e dopo cinque giorni i valori [...] comunque, è un dato. Se ci sono persone che ti dicono che non sono state mai viste da nessuno, non hanno mai avuto una telefonata, non riescono a capire quando devono andare a fare il tampone, non li ha chiamati nessuno, perché devono fare il tampone a fine isolamento, non li ha chiamati nessuno, è un dato. Non penso che ai colleghi che sono in Consiglio regionale questi dati non arrivino. Arrivano a tutti.
Noi abbiamo una differenza di vedute, caro assessore. La differenza di vedute è che lei sta in un ufficio e vede le carte. Noi siamo sul territorio e ci confrontiamo con la sofferenza della gente. Questa, sì, è la sofferenza della gente. È una sofferenza provocata dal Covid. È una sofferenza psicologica, una sofferenza di solitudine, una sofferenza anche di perdita di punti di riferimento. Gente che chiama i numeri verdi delle ASL e non risponde nessuno. Gente che chiama di qua e di là per avere un’informazione e non risponde nessuno.
Tutto questo è il frutto, secondo noi, non di una inosservanza totale. Lei forse non ha letto la mozione, assessore. Noi non abbiamo mai detto che non avete osservato totalmente le disposizioni ministeriali. Noi abbiamo detto che le avete osservate parzialmente, le avete osservate a volte in maniera incongrua e molto spesso in ritardo. Una pandemia si affronta se si è celeri, non se si interviene dopo mesi. Credo che il discorso sia questo. Lei mi dice: “Io ho fatto di più con il vaccino antinfluenzale”. Venga con me sul territorio e risponda ai medici, che ti dicono che tanti loro assistiti che tutti gli anni ricevevano il vaccino antinfluenzale non hanno avuto il vaccino antinfluenzale. Abbiamo la vaccinazione Covid. Si parla dell’introduzione del nuovo vaccino Moderna. Attenzione: a chi ha avuto la prima dose del vaccino Pfizer sia somministrata la seconda dose di vaccino Pfizer. State attenti. Noi ve lo diciamo prima, perché vediamo che qualcosa non quadra. Se per voi è tutto perfetto, ci faccia promozione. Per noi perfetto non è.
La mozione di plauso, caro assessore, se lei ritiene che il plauso sia legato alle delibere e ai provvedimenti che si mettono in campo, non ci trova d’accordo, perché tra mettere in campo una delibera e poi attuarla e valutare i risultati io penso che ci sia una bella differenza. Di plauso io sa quando farò una mozione? Quando noi avremo somministrato un questionario di gradimento e di soddisfazione della qualità del servizio offerto sia agli operatori che lavorano in questo campo per le condizioni di lavoro, per le condizioni di organizzazione del lavoro, per le condizioni di sicurezza, sia agli assistiti […] per quella che è stata la qualità dell’assistenza, per quello che è stato l’esito dell’assistenza, per quello che è stato il supporto alla famiglia […] a tutto quello che […].
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Zullo.
Speaker : ZULLO
Io farò una mozione di plauso quando lei farà questa indagine sulla soddisfazione. Ma se lei pensa che il plauso io lo debba fare sulle carte che lei ha scritto o che qualcuno ha scritto se lo scordi, perché sono convinto che in questa Puglia sia venuta meno veramente la piena osservanza di circolari e norme, e le dico la piena osservanza, non l’inosservanza, la piena osservanza è venuta meno e, quando c’è stata in alcuni momenti, è anche stata ritardata. E gli effetti li abbiamo visti. E questi effetti si sono scaricati sulla salute, sull’economia e sulla libertà delle persone.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente Zullo.
Hanno chiesto di intervenire i consiglieri Joseph Splendido, Renato Perrini e Francesco Ventola. Vi prego di stare nei tempi quanto più è possibile, in maniera tale da procedere agevolmente con il Consiglio regionale.
La parola al consigliere Joseph Splendido.
Speaker : SPLENDIDO
Grazie, Presidente. Ringrazio lei della parola e saluto, ovviamente, tutti i colleghi.
Sono felice di aver ascoltato le parole dell’Assessore Lopalco, dalle parti mie si dice il professore Lopalco, che secondo me fa troppa dottrina e poca pratica, perché dalle parti mie si dice che se vuoi perdere una causa metti come avvocato un professore universitario. Non me ne vogliano i professori universitari. Perché? Perché c’è troppa dottrina e poca pratica. Se non fossi stato investito direttamente dall’emergenza Covid in prima persona, per averlo preso, quasi quasi le bellissime parole dell’assessore mi avrebbero convinto: tutto okay, tutto va bene, madama la marchesa. In realtà, non è così. Credo che il professor Lopalco, l’assessore Lopalco, il dottor Lopalco, il consigliere Lopalco viva in un’altra Puglia, che sicuramente non è quella delle carte, come diceva il collega che mi ha preceduto, ma è una Puglia completamente differente, a lui immagino estranea, perché, al di là dei numeri, caro professore, assessore, Presidente, dottore, ci sono le persone. Evidentemente, a parte qualche inaugurazione, lei non ha mai fatto visita ad un nosocomio. Parlo ad esempio di quello di Foggia, del Policlinico Riuniti, che sono stato costretto a visitare perché sono stato preso da questa bestia, da questa malattia, dal Covid, per averlo preso in prima persona insieme a mia moglie.
Se non fosse stato per gli operatori sanitari, i medici tutti, gli infermieri, gli ausiliari, credo che la situazione sarebbe stata ancora più disastrosa. Dico questo perché si è sopperito alla carenza di posti letto provando a mettere letti anche nei corridoi e quando i letti sono terminati ad utilizzare le barelle o anche le sedie.
Io e mia moglie, per fortuna, perché siamo stati fortunati, abbiamo ottenuto una bella barella anziché un letto, però è stata positiva la questione perché anziché una semplice sedia quantomeno abbiamo potuto allungarci e ci hanno visitato così come tutti i malati avrebbero diritto ad essere sistemati.
La cosa ancora più grave è rappresentata dal fatto che ci si aspettava questa seconda emergenza, perché quando il Presidente Emiliano accelerava sulla volontà di votare nel periodo pre-estivo e dissentiva, forse giustamente, sulle elezioni che poi si sono tenute dopo il periodo estivo, si parlava proprio del fatto che si era in attesa di questa seconda fase. Per cui, parlare di un’emergenza oggi risulta del tutto inusuale, perché ci si aspettava questa seconda fase. Ho visto ambulanze in attesa. Per fortuna qui non c’è stato ancora qualche medico che è stato costretto a scegliere tra un paziente e l’altro, ma questo soprattutto e solo grazie agli operatori sanitari, ripeto, perché, se fosse dipeso da questa cattiva organizzazione, sarebbe successo ancora peggio.
Per quanto riguarda i tamponi, personalmente [...] che sono obbligati, costretti a recarsi presso operatori privati per eseguire il tampone. Perché? Perché non riescono a farlo diversamente. Chi vi sta parlando ha atteso più di un mese per fare il tampone e si è recato presso una fila lunghissima, qualcuno addirittura anche con la febbre, e ha atteso dalle 16 alle 21 che il tampone fosse effettuato, perché purtroppo ai malati di Covid si era dato lo stesso orario di arrivo per eseguire l’esame, quindi tutti ci eravamo recati lì alle ore 16. Ho ricevuto soltanto, forse, un paio di telefonate da parte di un’infermiera, molto garbata e gentile, ma posso dire che delle USCA non ho visto né sentito nessuno. Nessuno mi ha chiesto con chi avevo avuto contatti precedentemente al virus che mi ha colpito. Sono stato io che mi sono preoccupato di avvisare le persone. Nulla di più sul tracciamento.
Arriviamo al discorso dei vaccini. Mi rendo conto che c’è tanto da fare. Ad esempio, sollecitazioni quotidiane che ricevo dalla provincia di Foggia: lo sa il professor Lopalco che gli infermieri della ASL di Foggia non sono stati ancora vaccinati, mentre gli amministrativi sì? Lo sa il professor Lopalco che gli odontoiatri non sono stati vaccinati? È una cosa abbastanza grave questa. Ieri sera, partecipando a una trasmissione televisiva che riguardava una partita di calcio, ho avuto occasione di ascoltare anche le lamentele di un operatore, un soggetto, un imprenditore che consegna l’ossigeno a domicilio. Mi ha riferito, questo imprenditore, che tra l’altro appartiene al Movimento 5 Stelle ed è un consigliere del Comune di Foggia... Al di là dei partiti. Non faccio il nome per correttezza. Mi ha detto, nella sostanza, che i suoi operatori, cioè i soggetti che si recano presso le case a consegnare l’ossigeno, attenzione, sia ai malati Covid che ai non malati Covid, cioè a coloro i quali hanno bisogno dell’ossigeno per malattie croniche, non sono stati vaccinati. Per cui loro entrano in una stanza in cui c’è un malato Covid, inseriscono tutto con i loro vari collegamenti, se ne vanno e successivamente si recano presso l’abitazione di un soggetto che il Covid non lo ha, ma è un soggetto debolissimo perché ha una malattia polmonare molto, molto grave, tra l’altro che cura da tempo con l’ossigeno: questo soggetto potrebbe assolutamente essere preso dal virus perché l’operatore precedentemente ha visitato un paziente Covid. Ecco, questi soggetti non sono stati vaccinati, non sono neanche previsti nel Piano vaccinale.
Arriviamo anche al discorso del vaccino antinfluenzale. Anche qui vedo che la dottrina Lopalco vive in un altro mondo, perché chi vi sta parlando, per tanti motivi che non sto a elencare, sennò dovrei raccontarvi i miei problemi, ha sempre fatto il vaccino antinfluenzale, perché ne ho necessità. Ebbene, quest’anno il mio medico non mi ha potuto vaccinare perché non c’era la dose per la mia persona, perché sono arrivate quelle per le persone anziane, qualche altro è stato vaccinato, io non sono stato scelto. Per cui, il vaccino non l’ho potuto fare tramite il mio medico di famiglia.
Allora, dopo aver detto tutto questo, mi rendo conto che c’è stato un sovraccarico per l’assessore Lopalco, ma c’è stata anche una superficialità, perché il fatto di avere comunque indetto una gara e aver scelto un interlocutore che poi non ha affatto ottemperato agli obblighi assunti avrebbe dovuto da subito obbligare la struttura e l’assessore e professore Lopalco a porre in essere tutti i rimedi per poter far venire meno questa situazione di stallo. Cioè, abbiamo cercato di procrastinare una situazione relativa ai vaccini antinfluenzali sperando che la società inadempiente a un certo punto potesse adempiere. Ma non si può vivere nella speranza, bisogna agire, soprattutto quando in un settore delicato come quello della salute viene meno quello che è un rapporto contrattuale.
I vaccini dovevano arrivare. Posso ordinarne anche 700.000, anche un milione, anche un miliardo, ma se poi non arrivano io ho soltanto sottoscritto un bellissimo contratto che, alla fine, non ha portato i suoi frutti, per cui è un inutile contratto, caro professore Lopalco.
Mi rendo conto, allora, che lei ha bisogno sicuramente di uscire dal suo ufficio, ma soprattutto di ricevere collaborazione da parte di soggetti che vivono la realtà pugliese, al di là delle carte e al di là degli uffici. Ripeto, dottrina molto spesso vuol dire anche non essere collegati alla realtà dei fatti.
Sono felice della mozione presentata da Fratelli d’Italia, perché mi ha dato e ci ha dato l’occasione di intervenire in questo che è un disastro, altro che belle parole e bei numeri che ha rappresentato l’assessore Lopalco. Mi creda, assessore, io non dico questo perché sono in opposizione. Io vorrei tanto applaudire lei, il Presidente Emiliano e tutta la maggioranza per un lavoro svolto egregiamente, ma mi consta personalmente che questo purtroppo non posso farlo, perché ho vissuto sulla mia pelle direttamente le problematiche collegate a quella che è una vera e propria inefficienza che oggi la sanità ha buttato sul territorio pugliese. Allora, ben vengano i correttivi, perché se c’è bisogno di aiuto lei lo deve chiedere, non è che perché la mozione è stata presentata dall’opposizione bisogna bocciarla sic et simpliciter. Bisogna prendere atto che da soli non ce la fate, perché i dati sono sotto gli occhi di tutti, al di là dei numeri, ripeto, perché i numeri che lei ha dato, lo ripeto, l’ho detto all’inizio, quasi quasi mi avrebbero convinto a votare contro la mozione se non fossi uno che ha vissuto personalmente le problematiche che sono oltre i suoi numeri.
Preannuncio ovviamente il mio voto favorevole alla mozione di Fratelli d’Italia e ringrazio chi ha avuto la pazienza di ascoltarmi.
Speaker : PRESIDENTE
Do la parola al consigliere Perrini Renato, che ha chiesto di intervenire.
Speaker : PERRINI
Buongiorno a tutti. Buongiorno a tutti i miei colleghi.
Mi sentite? Si sente? Mi sentite?
Speaker : PRESIDENTE
Sì. Prego, consigliere, si sente.
Speaker : PERRINI
Hanno già detto tutti i miei colleghi, soprattutto il mio Capogruppo, ma anche l’ultimo collega è stato molto chiaro perché chi viene da un’esperienza personale ancora di più capisce la problematica di questa maledetta pandemia.
Caro assessore Lopalco, nella prima ondata, dove io ero consigliere regionale, come Gruppo noi non abbiamo fatto le barricate, non abbiamo fatto i populisti o quelli che gridavano per le strade per cercare di mettere in difficoltà chi in quel momento si è trovato, chi governava, a buttarsi in una esperienza nuova. Questo non l’abbiamo fatto, perché non era tempo, però, l’ho sempre ripetuto e lo continuerò a dire anche in questa giornata, il problema è che da giugno fino ai giorni nostri, cioè oggi, è mancata una presenza sul territorio.
Lei bene ha fatto a parlare di numeri, perché i numeri sono quelli che le portano sulla scrivania, poi se continuiamo a parlare di numeri io le porto un’altra tabella con altri numeri.
È come se la sera, caro assessore Lopalco, ci mettiamo a girare le tv e vediamo da una parte un virologo che dice una cosa e su un altro canale si dice l’opposto di quello che ha detto prima un altro virologo. È il gioco delle parti. Anche sui numeri – non sono né un medico, né un primario né un professore universitario in Medicina. Vi ascolto, ma, come ho sempre detto, la mia forza, il mio modo di fare è stare nei cantieri, andare a visitare quello che succede. Io visito quasi giornalmente tutti gli ospedali della mia provincia. Io vengo dalla provincia di Taranto. Ci siamo fatti già una chiacchierata personale. L’ho invitata a fare degli incontri sul territorio. Secondo me, le manca proprio il rapporto con il territorio. Non può essere che sia il direttore generale delle varie province o i suoi colleghi o collaboratori su ogni provincia a dare i dati sulla situazione delle varie province.
Le dico di venire a fare un controllo, soprattutto sulla mia provincia. Di malati Covid è piena la mia provincia. La provincia di Taranto ha i dati più alti rispetto alla media. È una delle più alte tra le medie nazionali. Nella prima ondata, invece, Taranto aveva i dati più bassi. C’è un problema.
È anche un problema che tra tutti gli ospedali della mia provincia ‒ dico tutti ‒ non ce n’è stato uno che non è diventato Covid. Il dottor Lopalco mi deve anche spiegare le altre patologie che fine fanno. Se da una parte non sono un primario, non sono un medico, non sono un professore universitario, per sfortuna di qualcuno in questo momento ho un ruolo politico. Mi arrivano centinaia di chiamate e di richieste d’aiuto di tante persone che hanno la problematica soprattutto oncologica e altri tipi di patologie, persone che aspettano da tanto tempo di fare un intervento. Questi sono problemi.
Quando ascoltavo prima il dottor Lopalco mi sembrava di stare in una sanità dove va tutto bene. Io mi sarei aspettato più un’apertura di collaborazione. In questo momento, compreso me, nessuno può fare il populista, nessuno può fare quello che può... Tanto non [...] campagna elettorale, caro dottor Lopalco. Dobbiamo cercare di restare con i piedi per terra e di non dire numeri o vantarci dicendo che siamo una delle prime regioni in Italia. Sui dati in questo momento ho tanti dubbi. Se, invece, cominciamo a parlare stando con i piedi per terra e ascoltandoci tutti... Caro dottor Lopalco, lei in questo momento è anche assessore alla sanità. Si deve spogliare della sua figura da virologo e da medico ed essere più politico. Anche io avevo delle difficoltà all’inizio, perché ero nuovo alla politica e facevo degli errori. Quando uno diventa politico, deve ascoltare anche i consigli di chi ne capisce meno rispetto alla materia. Ma io se mi sono permesso anche in quella chiacchierata privata è perché ho i dati. Non si può tenere in un ospedale un’unica TAC, dove abbiamo fatto diventare alcuni ospedali, e parlo del Moscati, Covid, su questa TAC vanno a farsi le visite prima i malati Covid, vengono fatti gli esami, dopo cinque minuti arrivano i malati non Covid che sullo stesso macchinario vengono fatte le visite oncologiche e le varie TAC oncologiche. Naturalmente vengono disinfettati i posti, ma lei sa meglio di me che non c’è Covid che mantiene perché sappiamo che succede il contagio come è successo quindici giorni fa all’ospedale Moscati. Ecco perché le dico che tutto questa sanità che lei racconta magari fosse così, magari.
Le faccio anche l’esempio delle file. Nella provincia di Taranto, caro assessore Lopalco, abbiamo un unico pronto soccorso e abbiamo al Santissima Annunziata file di ambulanze tutti i giorni. Non può essere, da una dichiarazione che dice il dottore Rossi, che dopo le feste succede sempre questa problematica. Non è così, perché le feste sono passate già da dieci giorni e ieri sera c’era ancora un’altra fila di ambulanze, perché noi purtroppo abbiamo toccato Manduria, Castellaneta e Martina Franca, che sono tre ospedali di frontiera, e toccando anche quegli ospedali abbiamo rovinato tutta la nostra provincia.
Da parte mia c’è la massima disponibilità a collaborare, ma anche lei un bagno di umiltà deve farselo, perché in base alla risposta che lei ha dato ancora di più mi ha fatto arrivare dei dubbi. Ecco perché le rinnovo l’invito a farsi un bel giro con me nella mia provincia, così stando sul fronte può capire tante cose, perché tanti medici, caro dottore e assessore Lopalco, non parlano perché hanno paura di parlare, ma con noi parlano, e dopo noi visitiamo i reparti e ci accorgiamo che ci sono dei problemi.
Grazie e buona giornata.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere Perrini.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Ventola. Ne ha facoltà.
Speaker : VENTOLA
Grazie, Presidente.
Io rimando al mittente l’accusa di strumentalizzare la morte e la difficoltà di tanti malati. Non appartiene né alla cultura personale né alla cultura politica a cui faccio riferimento. Sono stati altri i movimenti politici nella storia della Regione Puglia ad utilizzare morti in ambulanze addebitandoli al Presidente pro tempore. Questa è un’offesa che credo da un assessore politico e tecnico non meritiamo assolutamente.
Nessuno di noi ha utilizzato tuoni sprezzanti nei suoi confronti, né nei confronti di altri. Abbiamo sempre cercato di avere uno spirito collaborativo.
Secondo. Prendo atto che non c’è stata nessuna risposta rispetto ai temi della prevenzione della Protezione civile, sia in termini di risorse finanziarie, sia in termini di distribuzione dei dispositivi di sicurezza, sia in termini di riflesso rispetto al mondo produttivo pugliese, sia rispetto alla cura delle persone più fragili, anziani e disabili, relativi all’assistenza domiciliare.
Prendo atto che sicuramente lei è stato bravo e non ci aspettavamo diversamente in Aula una sorta di arringa difensiva, ma difensiva nei confronti della struttura verso la quale noi non abbiamo mosso nessun tipo di critica e quindi anche questo rimando al mittente. Le nostre riflessioni sono di carattere politico rispetto a dei dati oggettivi a nostra conoscenza. Se lei ha dei dati totalmente diversi dovrebbe renderli pubblici ai consiglieri e probabilmente avremmo trovato una comunità di intenti, perché ancora adesso, mentre noi parliamo, è sufficiente andare sui siti istituzionali o anche sui giornali nazionali on line e vedere l’indice di mortalità che ci porta ad essere una delle regioni del sud dove si muore di più. Magari rispetto alla media nazionale siamo in linea, ma rispetto alle regioni omogenee a noi geograficamente evidentemente abbiamo dei dati diversi.
Rimando al mittente anche l’accusa che probabilmente si strumentalizzano anche atteggiamenti riferiti alle assunzioni, ad altro, ai ritardi che ci sono stati. Anche qui, assessore, purtroppo c’è un approccio totalmente diverso che riscontro in lei e nel Presidente Emiliano, quello della cultura dell’emergenza anziché della cultura della prevenzione.
Certo, sono due mondi in contrasto, perché nell’emergenza uno può intervenire in qualsiasi momento, molto spesso supportato da norme, e derogare a tutto ciò che è derogabile decidendo intuitu personae molto spesso o con una stretta cerchia di persone. Invece, la cultura della prevenzione non ti consente di andare in televisione, perché non fa notizia. L’incontrarsi preventivamente e avviare procedure concorsuali o di selezione non fa notizia. Fa più notizia presentarsi per la campagna elettorale e firmare […] contratti di stabilizzazione, come è accaduto al teatro di Taranto, dove la presenza dei politici credo fosse ultronea, anzi abusiva, perché trattasi di atti gestionali. Se avessimo voluto fare una critica molto più politica e partitica sarebbe stata diversa. Invece su alcuni quesiti posti abbiamo notato, in questo Consiglio, almeno sino a questo momento, totale disinteresse.
Certo, e chiudo, io penso, insieme al mio Gruppo, di avere una visione del mondo totalmente diversa, dove la prevenzione deve avere la prevalenza rispetto alla cura. Evidentemente lei appartiene a un mondo vecchio che, invece, pensa solo di curare la persona ammalata quando si è ammalata. Noi vorremmo vivere in una realtà dove la gente si ammala di meno.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Ventola.
Per il prossimo intervento, il consigliere Bellomo. Prego, consigliere Bellomo.
Speaker : BELLOMO
Grazie, Presidente.
Credo che l’assessore Lopalco dovrebbe essere insignito del Premio Nobel per la faccia tosta. Quando elenca dei dati in maniera, devo dire, in questo caso, fraudolenta, li indica a soggetto. Quando dice che oggi abbiamo fatto 1.200.000 vaccini, il doppio rispetto all’anno scorso, deve dire che, però, ne aveva ordinati il doppio di quella cifra proprio perché aveva una proiezione, dal punto di vista del virus, diversa. Tant’è che il Presidente Emiliano, non l’avvocato Bellomo, non il consigliere Bellomo, ha detto che l’azienda a cui si sono rivolti per il vaccino dovrà subire eventuali conseguenze per i danni eventuali che avrà causato alla cittadinanza. Come vedete, l’assessore Lopalco gli stessi dati si è permesso di enunciarli, oltre che in Consiglio regionale, anche davanti ai media, cosa che ho sentito da lui qualche giorno fa.
Due. Se fosse vero che i dati in Puglia sono così in miglioramento, tant’è che ha meritato la bandiera gialla come Regione, ci deve spiegare l’assessore Lopalco perché ha sentito oggi ‒ “oggi” per dire un mese fa ‒ la necessità di fare un ospedale in urgenza presso la Fiera del Levante di Bari, manifestando, quando ha richiesto con urgenza l’edificazione di tale nosocomio, il fatto che i reparti fossero pieni, che quindi c’era l’esigenza, l’urgenza di creare nuovi posti letto. Se è vero che sono tutti dati positivi, se è vero che non abbiamo bisogno perché i reparti tengono in maniera soddisfacente o addirittura meritoria i pazienti, allora ci deve spiegare perché con urgenza ha ritenuto opportuno spendere, mi pare, circa 15 milioni di euro per un ospedale. Quindi, come vede, si dice una cosa, ma i dati ne dicono un’altra.
Vero è, invece, così come è stato fatto in Lombardia, e la parte politica di cui lei è maggioranza aveva criticato, l’anno scorso, l’edificazione di un ospedale similare, che lei ci racconta un’altra musica. Allora, ci deve dire: siamo in una condizione per la quale siamo in emergenza, tant’è che è stato fatto questo nuovo ospedale? Se è “sì”, allora quello che lei ci ha detto e quello che lei ogni giorno con i media dice vuol dire che non è vero.
Il 5 dicembre le ho mandato una lettera personale in cui le ho elencato tutta una serie di dati e lei non si è sentito neanche in dovere di rispondere a quella lettera, in cui il 5 dicembre le contestavo tutta una serie di dati ufficiali a cui oggi non ha dato nessun tipo di rilievo. Allora, quando si dicono determinate cose, bisognerebbe suffragarle con i dati. Che cosa ha chiesto con la mozione il collega Zullo e tutti gli altri colleghi di Fratelli d’Italia? Che lei ci dica esattamente le cose come stanno e come andranno, perché lei ha una qualifica tecnica di epidemiologo e, quindi, sarebbe la persona adatta a dircelo. Qual è la previsione di qui a quindici giorni, a trenta giorni, a sessanta giorni? Che cosa intendete fare secondo questa previsione? Quali sono i dati che si leggono?
Lei deve anche mettersi d’accordo con il Presidente Emiliano, perché da un lato ci dice che era preventivabile che la seconda ondata ci colpisse in una maniera così rilevante, ma il Presidente Emiliano ricordo a me stesso che, alla prima seduta del Consiglio regionale, il 26 novembre ultimo scorso, ci dice: non potevamo prevedere la dimensione di una seconda ondata di questo tipo, perché non due, non tre volte superiore rispetto a quella di marzo, praticamente inesistente per la Puglia, ma è stata di 12-13 volte. Quindi, il Presidente Emiliano ci dice una cosa e lei oggi ce ne dice un’altra. Quindi, o mente lei o mente il Presidente Emiliano, oppure probabilmente non dite una cosa esatta né lei né il Presidente Emiliano.
Quello che si chiede alle Istituzioni, e tutte le opposizioni si sono mostrate davvero accondiscendenti a trovare una soluzione veramente unitaria, perché sul regime di salute non c’è maggioranza e non c’è opposizione, avremmo il piacere che lei non comunichi attraverso i media, ma ci dica esattamente qual è la condizione attuale e che cosa prevede nei prossimi giorni in maniera tale, magari, che ognuno di noi può dare lo stesso contributo, perché lei si deve solo recare per fare un tampone a Bari al CTO dove ogni mattina – è vicino casa, quindi ho una conoscenza diretta – ci sono forse 500-600 metri di fila di macchine per effettuare i tamponi, che quindi non vengono effettuati. Sono tutti allo stesso orario: i positivi che devono fare il controllo con persone che hanno avuto un contatto. Non c’è un minimo di organizzazione.
Questo lei ci deve dire, perché lei non è solo il direttore della task force, ma è anche l’assessore alla sanità. Ci deve dire come intende gestire tutto questo processo, perché non ci dimentichiamo poi che ci sono anche gli altri malati.
Concludo non approfittando oltre della pazienza dei colleghi. Lei non menta più a noi tutti, non dica cose inesatte a noi tutti e ci dica soprattutto, dati alla mano, che a quanto pare conosce solo lei, li dimostrasse, che cosa intende fare.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere Bellomo.
Il prossimo intervento, a cui cedo la parola, è del consigliere Caroli. Ne ha facoltà. Collega Caroli, deve accendere il microfono. Ha il microfono disattivato. Perfetto.
Speaker : CAROLI
Grazie, Presidente.
Ascoltata la relazione, l’intervento dell’assessore Lopalco mi sembra che il Gruppo di Fratelli d’Italia possa essere assimilato a una sorta di millantatore seriale, gente che si è svegliata e senza avere alcuna cognizione ha deciso di intervenire con la mozione, senza avere cognizione alcuna o comunque essere distante da quelle che sono le problematiche del territorio.
A tutt’oggi ci troviamo di fronte ad una situazione che è paradossale. Avevo già chiesto all’assessore Lopalco di rispondere o comunque sia di dare riscontro circa la strada perseguita che ha portato poi alla scelta dell’azienda o delle aziende fornitrici del vaccino antinfluenzale, perché l’assessore è stato capace di rappresentare una situazione che era quella di una mancata ottemperanza degli obblighi derivanti da una procedura con una parametrazione errata fatta da parte sua, quasi un milione di dosi di vaccino in più fossero noccioline.
A questo punto, sarebbe importante sapere e conoscere quale tipo di procedura è stata realmente utilizzata. Sarebbe opportuno sapere quale e quando è stato consegnato il vaccino, se i medici di base a novembre e dicembre ‒ come pare voglia rappresentare, ma così non è ‒ abbiano avuto in disponibilità i vaccini stessi. Vorrei conoscere quanti vaccini sono stati acquistati, il numero preciso; quanti di questi vaccini sono stati somministrati; quanti di questi vaccini a tutt’oggi sono inutilizzati; quanto è stato speso per avere un servizio, quindi quanto di questo prodotto verrà sicuramente buttato. Considerate che a tutt’oggi, siamo già al 12 gennaio, mentre parte la vaccinazione Covid, qui ci sono delle ASL che stanno utilizzando, quasi fossero delle svendite, stanno cercando di insistere sugli enti locali per creare le condizioni per avere delle giornate dedicate al vaccino per far sì che tutto questo possa essere smaltito.
Sarei felice e sarei contento se, in maniera definitiva, riuscisse a fugare i miei, i nostri dubbi, che sono riportati all’interno della mozione.
Vorrei portare poi, senza dilungarmi, il ragionamento sul problema scuola e sul problema trasporto. Se a tutt’oggi gli indicatori sono positivi, perché da quello che mi è parso di presagire dall’intervento dell’assessore tutti questi indicatori sono di gran lunga, anzi più che positivi, vorrei sapere come mai a tutt’oggi è stato per l’ennesima volta procrastinato l’inizio dell’anno scolastico. Quello che mi fa specie è la capacità che nell’ordinanza il Governatore ha avuto di ribaltare le responsabilità, bypassandole dalla Regione ai dirigenti scolastici. I tempi ormai sono maturi. Bisogna capire e bisogna intervenire in maniera importante. Vorrei capire ‒ perché a questo non ha risposto ‒ quali sono i reali intendimenti che la Regione ha rispetto alla riorganizzazione del trasporto scolastico, che a tutt’oggi pare sia fermo alle posizioni di qualche mese fa.
Spero che realmente possa risponderci, quindi esaudire le nostre richieste. Approfitto del mio intervento per dire che rimango sempre fermo e convinto della quella che è la posizione e l’intendimento della nostra mozione, quindi io voterò favorevolmente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Per il prossimo intervento, il Presidente Pagliaro. Ne ha facoltà.
Presidente, deve togliere il muto, altrimenti non riusciamo a sentirla. Prego.
Speaker : PAGLIARO
Chiaramente mi rivolgo all’assessore Lopalco e sarò brevissimo. Però, è necessario sottolineare questo aspetto. Da come ha parlato, assessore, sembrerebbe che abbiate operato in maniera impeccabile e che vada tutto bene, anzi benissimo. Però, c’è da chiedersi una cosa: se i numeri sono così buoni, perché il Presidente Emiliano ha invitato tutti i genitori a tenere a casa i propri figli, creando un sacco di problemi nel settore della scuola, oltre ad affidare questa responsabilità ai genitori?
Assessore, lei vuole fare un ospedale, vorrebbe andare in zona arancione, senza tener conto dei danni enormi che ci sono sotto il profilo economico, perché la crisi economica esiste, registriamo quotidianamente situazioni drammatiche. Oltretutto, voglio ricordare che il DPCM prevede la possibilità di identificare zone con colorazioni differenti. Per lo Stato ormai vige questo termine della colorazione gialla, arancione e così via. Ecco, allora intendo ribadire quello che feci un po’ di mesi fa, e cioè che la nostra provincia, la provincia di Lecce, è la zona d’Italia con meno contagi. Quindi, qualora dovesse decidere di cambiare la colorazione della nostra zona, tenga conto di questo aspetto, perché pensiamo che sia anche necessario tener conto delle differenze che ci sono nelle singole province della nostra regione.
Ogni giorno noi riceviamo una serie di segnalazioni da parte di malati Covid, che stazionano per lungo tempo, ad esempio, senza che gli stessi familiari abbiano delle informazioni nei pronto soccorso. Così come vorremmo che veramente, così come abbiamo detto in occasione del nostro incontro fugace nello scorso Consiglio regionale, si potesse insieme lavorare anche per poter capire se ci sono dei miglioramenti da portare avanti, così come le chiesi, e lei mi ha dato una sua conferma, quindi acquisisco la sua disponibilità a prevedere delle ispezioni nei nostri ospedali per rendersi conto sul campo, sul territorio come stanno realmente le cose. Non è una contrapposizione politica fine a se stessa. È chiaro che abbiamo tutti gli stessi interessi, quelli di poter essere utili ai nostri concittadini. Comunque ne riparleremo nei prossimi interventi, perché ho posto alcune interrogazioni specifiche su alcuni temi. Sicuramente sarebbe opportuno che lei affrontasse questo confronto con noi, con la minoranza che vogliamo dare un’identità politica con uno spirito differente, perché i problemi ci sono e sono evidenti veramente a tutti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere.
Il prossimo intervento è del consigliere Gabellone. Ne ha facoltà.
Speaker : GABELLONE
Grazie, Presidente. Un saluto a tutti i colleghi consiglieri, agli assessori, al Presidente della Regione, all’assessore Lopalco.
Assessore, mi dispiace, noi non abbiamo avuto mai modo di incrociarci, di scambiare qualche idea, ma le posso dire che è un gran peccato, forse è stata sciupata un’occasione per utilizzare un contributo che la minoranza, il Gruppo di minoranza offriva, anche se con una proposta che lei ha ritenuto assolutamente da respingere al mittente.
Utilizzare quel termine, “speculare sulle morti dei pazienti e dei cittadini”, è un termine che ha un po’ condizionato questo confronto che doveva essere, invece, molto più rivolto ai contributi che noi possiamo offrire vivendo sul territorio, così come lo fanno anche i consiglieri di maggioranza.
Il collega Perrini ha evidenziato questo. Qualche ora fa ho presentato un’interrogazione che riguarda, per esempio, le condizioni in cui gli operatori, gli infermieri professionali, gli autisti dei mezzi che trasportano soggetti Covid o sui quali comunque incombe l’interrogativo, sono costretti a realizzare le operazioni di svestizione dopo il trasporto, durante l’igienizzazione dei mezzi. Contributi che cerchiamo di dare, in maniera molto garbata e corretta, spesso non andando neanche sulla stampa, perché riteniamo che questo sia un problema, che la pandemia, la vicenda Covid sia un tema molto importante, che va trattato con saggezza, con equilibrio e con particolare sensibilità.
Ritengo sia molto importante il confronto e il contributo della minoranza. È evidente che noi dobbiamo tentare di offrire le migliori condizioni possibili a chi soffre. Mi permetto di utilizzare questa occasione per dire anche che noi abbiamo un sistema sanitario regionale che se in qualche modo ha retto o ha ridotto i danni lo dobbiamo soprattutto agli operatori, al personale medico, al personale infermieristico, al personale paramedico. Al di là e oltre quella che è stata la programmazione, quella che è stata la pianificazione della Regione Puglia, attraverso un dispendio di energie professionali e umane, ha veramente contenuto quelli che sarebbero stati risultati molto, molto peggiori.
Accanto a questo, mi preme ricordare ed evidenziare che noi abbiamo una grande responsabilità, anche per tutti quei pazienti non Covid, rispetto ai quali oggi la sanità regionale è in gravissimo ritardo, assessore. Noi, che sia per professione sia per ruolo politico e istituzionale siamo sul territorio, oggi registriamo costantemente un arretramento rispetto alle prestazioni sanitarie legato alla difficoltà, all’impossibilità di eseguire indagini ed esami che già scontavano un ritardo atavico cronico, che oggi si è ulteriormente allungato e si è aggravato ulteriormente. Ecco perché qui c’è bisogno veramente di un confronto a 360 gradi, costante, recuperando quelle che sono le esperienze e andando sul territorio insieme per condividere quella che è una situazione di grave disagio, resa ancora più preoccupante, a nostro avviso, da una gestione poco accorta, non efficiente al massimo in termini di impostazione e di strutturazione di un sistema sanitario, che deve mettere le professionalità e gli strumenti a disposizione.
Questa insufficienza di tutto ciò che sino ad oggi è stato fatto e un po’ questa arroganza in questo mi inducono a confermare il voto favorevole alla mozione, con una riflessione e con un indirizzo non di suggerimenti, per carità, lei non ne ha bisogno, ma sicuramente un punto di vista personale, e cioè ci coinvolga, coinvolga di più ognuno di noi, perché forse insieme si può raggiungere un risultato migliore, cercando di ridurre al massimo i rischi dal punto di vista della salute dei nostri cittadini in un momento di eccezionale difficoltà.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, consigliere Gabellone.
La parola al Presidente Gianfranco Lopane.
Speaker : LOPANE
Grazie, Presidente. Un saluto a tutti i colleghi.
Vorrei fare un veloce intervento proprio partendo dagli ultimi due interventi dei colleghi Pagliaro e Gabellone, perché se da un lato si apprezza l’approccio relativo al confronto e al contributo che viene recepito anche dalle minoranze, che comunque è prezioso, e siamo qui anche in questa seduta per raccogliere tutto quello che da un confronto così aperto può venire, dall’altro non si capisce come la discussione che c’è stata fino ad ora non abbia un accento pretestuoso, perché alla puntualità, alla concretezza e anche al dettaglio dei dati forniti dall’assessore Lopalco, che ringraziamo, corrispondono delle accuse che sono perlomeno ingenerose.
Se l’attività di informazione è necessaria soprattutto in una fase pandemica come questa, non si capisce poi come l’assessore possa essere accusato di eccessiva presenza sui mezzi di informazione. Se si chiede di fare prevenzione, non si capisce perché poi si accusi la Regione Puglia di fare investimenti che non saranno utili, mi riferisco a quello che ho sentito a proposito dell’ospedale all’interno della Fiera. Se da un lato si esalta l’attività giustamente svolta dal personale medico e paramedico, non si capisce perché poi si debba condannare chi, invece, ha il compito di pianificare e di organizzare. Se si parla di vaccini, non si capisce perché un dato, che è quello della Puglia, che è in linea con quello nazionale, non possa avere il plauso a cui prima faceva riferimento l’assessore Lopalco. Infine, se si parla di zone gialle e di zone bianche, non si capisce perché, un contesto così difficile, difficile anche da comunicare e da spiegare, non debba essere considerato come elemento di prudenza quello di continuare a raccomandare ai cittadini pugliesi le classiche regole alle quali in questi mesi ci siamo abituati, cioè il distanziamento, l’utilizzo dei dispositivi, ma anche il fatto di non uscire per quanto possibile di casa.
Per queste considerazioni noi accogliamo con grande apertura tutti i consigli e anche i suggerimenti che potranno venire, ma in un’ottica propositiva, mentre non possiamo che rigettate al mittente le accuse che sembrano pretestuose. Per questo motivo il voto del nostro Gruppo, del Gruppo consiliare CON, sarà un voto contrario rispetto alla mozione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, anche per la brevità.
L’assessore Lopalco ha chiesto di parlare. Quindi, per replica può intervenire, prego. Ne ha facoltà.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Grazie, Presidente. Sarò brevissimo. Farò una brevissima replica.
Credo che sia anche opportuno rimandare al mittente alcune frasi che sono state delle semplici accuse. Prima fra tutte, una che non accetto è quella di mentire. Io non sono un virologo, per chi non lo sapesse, sono un igienista, epidemiologo, innamorato della prevenzione. Anche qui, per chi non lo sapesse, io sono un igienista, quindi sono un medico della prevenzione. Io non mento per un semplice fatto: i numeri non mentono.
Invito tutti, maggioranza e opposizione, a leggere i numeri, a leggere i dati, a confrontarli. Soprattutto vi invito a farlo ‒ e questo è l’invito che faccio a tutti ‒ a pandemia conclusa. Bisogna farlo a pandemia conclusa, perché siamo ancora in piena seconda ondata. Questa seconda ondata non sappiamo ancora se potrà evolversi in una terza. Non lo sappiamo. Nessuno lo sa. Io non sono un mago e non lo posso sapere. Abbiamo dei segnali. In funzione di questi segnali noi ci prepariamo. Per prevenire l’impatto della terza ondata abbiamo fatto anche degli interventi straordinari, come il famoso ospedale alla Fiera del Levante, che ‒ attenzione ‒ è completamente diverso nella sua concezione da quello che è stato l’ospedale alla Fiera di Milano. Qualcuno ha accostato questi due modelli. Il nostro è un modello completamente diverso. Non è un ospedale di terapia intensiva. È un ospedale modulabile, dalle subintensive alle intensive. È vicino all’ospedale principale, non è lontano. E tante altre cose. Sono dettagli tecnici, e non sto qui a tediarvi.
Sono stato accusato di essere arrogante nell’atteggiamento. Attenzione. Il mio non è un atteggiamento arrogante. Non lo è mai stato. Se qualche volta è capitato, perché può capitare, non lo nego, magari mi avete mandato una mail e non ho risposto, non è stato per arroganza. È vero, io non sto sul territorio. Non sto sul territorio perché devo stare qua. Io sto qui. E lo possono testimoniare tutti. Sto qui dalla mattina alla sera. Ma non sto chiuso in ufficio a fare i numerini, non sto chiuso in ufficio a fare i calcoli. Sto chiuso in ufficio a coordinare un sistema. È un sistema complessissimo. Esiste la necessità di un coordinamento. Esiste la necessità di una cabina di regia. Esiste la necessità di qualcuno che prenda decisioni. E uno che prende decisioni non è arrogante, ma è uno che sta facendo il suo mestiere.
Così come io oggi sono stato qui con voi a rispondere alle vostre critiche, e lo farò ancora, vi invito a dare dei suggerimenti. Però vi invito a dare suggerimenti che siano costruttivi. Qualunque suggerimento costruttivo sarà ben accolto. Lungi da me il fatto di non ascoltare i suggerimenti da qualunque fonte vengano. Sì, è vero, voi state sul territorio, però stando sul territorio che cosa succede? Succede che voi raccogliete racconti aneddotici: questo non ha funzionato, quest’altro non ha funzionato, questa persona viene trattata male, questa persona non è stata trattata bene. Attenzione. La sanità non si fa con gli aneddoti. La sanità si fa con delle disposizioni. Voi anche qui mi avete detto: pensate alle carte, mi avete fatto vedere le carte. La prevenzione si fa per atti amministrativi. La prevenzione è fatta di atti amministrativi. La sanità si gestisce con atti amministrativi. Quello che voi vedrete nella mia relazione scritta in risposta alla vostra mozione sarà una serie di atti amministrativi che noi non soltanto abbiamo scritto, ma abbiamo anche monitorato. D’accordo? Quindi, li abbiamo scritti e li abbiamo monitorati, perché la sanità si gestisce in questa maniera.
Ancora una volta, mi avete detto: vogliamo i dati sul vaccino influenzale. Vi dico i dati sul vaccino influenzale. Probabilmente chi lo ha detto era distratto perché l’ho già detto, però mi devo ripetere. Sono tre le aziende che hanno risposto alla nostra gara, perché è stata fatta una gara pubblica secondo le regole, tutte le regole della gara pubblica, tre aziende, e la principale azienda fornitrice era Sanofi, che avrebbe dovuto consegnare 1.500.000 vaccini e ne ha consegnati 837.000. Un’altra azienda che doveva consegnarne 600.000 ne ha consegnate 500.000 e passa, quindi sicuramente in linea con quella che era la previsione. Quindi, Sanofi ne ha consegnati di meno, e non ne ha consegnati di meno soltanto a noi, ma ne ha consegnati di meno in tutta Italia, e tutte le Regioni italiane ora sono in una fase dialettica con questa azienda, che è la prima azienda fornitrice di vaccini influenzali al mondo. D’accordo? È quella che fornisce i vaccini influenzali in tutto il mondo. Purtroppo è così. Il mercato dei vaccini chi non lo conosce non lo conosce, ma chi lo conosce sa che sono pochissimi i fornitori. Quindi, in un momento di aumentata domanda, il fornitore va in crisi. Certo non è colpa nostra se il fornitore non ha le uova necessarie per fare il vaccino. Vi dico, infatti, che il vaccino antinfluenzale si fa sulle uova. Per fare un vaccino serve un uovo.
Ancora, voi avete detto: se i numeri sono buoni, perché ci dite così, perché ci dite di stare attenti? Attenzione, qui ci sono due elementi. Un elemento è il virus che circola, e il virus che circola non lo può fermare Lopalco, non lo può fermare Emiliano. Il virus circola! Siamo in una pandemia! La più terribile che abbiamo sperimentato nell’ultimo secolo! Il virus circola e quello che può fare un’Amministrazione, quello che può fare la sanità pubblica è fare fronte a questa circolazione, e per fare fronte a questa circolazione lo si fa con la prevenzione, con la comunicazione, che è fondamentale. A chi mi accusa di stare in televisione dico che non è che sto in televisione a parlare di ballerine, ma cerco di fare comunicazione sanitaria, perché quello è il mio mestiere. Il mio mestiere è quello di fare comunicazione sanitaria. Io devo spiegare alla gente che cos’è questo virus, io devo spiegare alla gente come difendersi da questo virus. Quello è il mio mestiere. Io lo faccio perché quello è anche il mio mestiere.
I numeri sono buoni, sono buoni i numeri della risposta, della risposta che abbiamo dato. Io ho difeso la risposta che ha dato la nostra Amministrazione, la risposta che ha dato il nostro servizio sanitario regionale, ma che il virus sia in giro, che ci sia un’alta circolazione del virus quella non è certo colpa dell’Amministrazione regionale. Noi dobbiamo far fronte a questa circolazione. Lo si fa dicendo alla gente che deve stare tranquilla, che deve stare buona, che non si devono fare assembramenti, che non si devono fare le feste a casa. Poi, se qualcuno, e non lo dobbiamo stigmatizzare, si dovesse ammalare noi dobbiamo mettere in atto tutte le misure necessarie per curarlo bene, per tracciare quando è possibile tracciare, per vaccinarlo quando è possibile vaccinarlo. Ho visto che c’è un’interrogazione successiva, risponderò a quell’interrogazione sulla vaccinazione Covid, perché anche lì noi abbiamo investito delle risorse importanti, risorse di tempo, risorse di organizzazione, risorse scientifiche.
Concludo. Lungi da me l’aver detto tutto va bene, madama la marchesa. Non l’ho detto, né mai l’ho pensato, perché sarei criminale in una situazione di pandemia mondiale a sedermi sugli allori e dire tutto va bene, madama la marchesa. Siamo in una situazione di crisi, siamo ancora in una situazione di emergenza. Dobbiamo lavorare h24 per far fronte a questa emergenza. Ci sono dei margini di miglioramento? Sì, sicuramente. Se l’opposizione nota quali possono essere i margini di miglioramento ce li suggerisse e noi accoglieremo i suggerimenti. C’è un problema di assistenza ai malati no Covid? Certo che c’è un problema. Si è parlato di sindemia. Ne parla l’Organizzazione mondiale di sanità, non lo dice Lopalco o Emiliano. C’è una sindemia: il virus causa la malattia da virus, ma causa anche malattie no Covid. Sono causate dalla pandemia e noi dobbiamo far fronte anche a quelle, ma sempre con le risorse disponibili. Anche lì, ripeto ancora una volta, l’investimento preventivo che è stato fatto nell’ospedale in Fiera va anche in quella direzione, cercare di trovare un sollievo per aumentare l’assistenza ai malati no Covid.
C’è tanto lavoro da fare. Per questo rinnovo l’invito al Consiglio a respingere questa mozione. C’è tanto lavoro da fare, ma c’è tanto lavoro buono che è stato fatto. Non chiedo un plauso, soprattutto da parte della opposizione, quello che chiedo sono critiche costruttive. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, assessore.
Procediamo al voto per la mozione.
Speaker : ZULLO
Presidente, mi concede una breve dichiarazione di voto?
Speaker : PRESIDENTE
Abbiamo già aperto per il voto. Chi l’ha chiesta?
Speaker : ZULLO
Zullo.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente, è intervenuto due volte. Abbiamo già aperto l’operazione di voto.
Speaker : ZULLO
Va bene, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie mille.
Speaker : INTERVENTO
Presidente, chi non può votare con il sistema remoto, deve farlo a voce? Io voto favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, prego. Può scrivere nella chat oppure dirlo a voce.
Speaker : CAMPO
Loredana?
Speaker : PRESIDENTE
Sì, prego.
Speaker : CAMPO
Sono Paolo Campo.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : CAMPO
Vorrei correggere l’operazione di voto, perché ho sbagliato.
Speaker : PRESIDENTE
Okay. Il consigliere Paolo Campo...
Speaker : CAMPO
Voto contrario. Il mio voto è contrario.
Speaker : PRESIDENTE
Il voto è contrario. Correggiamo l’operazione di voto.
Gatta, favorevole.
C’è qualcun altro che deve fare l’operazione verbalmente? No. Okay.
La votazione è chiusa.
Aggiungiamo i voti ai verbali.
Prego?
Speaker : BRUNO
Presidente, sono il consigliere Bruno. Io ho votato contro. Non so se è uscito. Ci sono difficoltà...
Speaker : PRESIDENTE
Controlliamo subito.
Speaker : BRUNO
Sono Bruno. Ho votato contro. Però non so, perché ci sono difficoltà.
A posto?
Speaker : PRESIDENTE
Okay. Va bene. Il consigliere Bruno risulta avere votato contro. Mentre tra i favorevoli dobbiamo aggiungere, come verbali, il consigliere Pagliaro e il consigliere Gatta. Tra i contrari dobbiamo aggiungere il consigliere Campo.
Contrari 24, favorevoli 16, astenuti 2.
La mozione è respinta.
Posso farvi una domanda? Siccome è presente l’assessore Lopalco, vogliamo discutere la mozione “Sostegno della Regione Puglia a inserimento della maculopatia” o seguiamo l’ordine del giorno? C’era questa proposta di liberare l’assessore. Mi potete scrivere che cosa ne pensate sulla chat, almeno i Capigruppo? D’altra parte, l’assessore Piemontese non si è ancora collegato.
Speaker : CARACCIOLO
Presidente, per me va bene.
Speaker : PRESIDENTE
Per il consigliere Caracciolo va bene. Per il consigliere Bellomo va bene.
Speaker : LACATENA
Va bene, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene.
Rispetto all’ordine del giorno anticipiamo, con il consenso dell’Aula, la mozione posta al punto n. 4).
Mozione: “Sostegno della Regione Puglia a inserimento della maculopatia degenerativa miopica e senile nei Livelli essenziali di assistenza (LEA).
Il proponente è la Capogruppo Barone. La vuole illustrare o la diamo per illustrata? Come vuole.
Speaker : BARONE
Chiediamo semplicemente di accodarci ad altre Regioni, come la Toscana, il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna, i cui Consigli in maniera unanime hanno votato affinché a livello nazionale si possa introdurre la maculopatia, che è uno dei primi motivi di cecità, fra i LEA, in maniera tale da agevolare tutte quelle persone, e sono tantissime, che vanno incontro a questa patologia molto diffusa, che è senile, però anche giovanile, agevolando in questa maniera questi cittadini.
Altre Regioni hanno già votato a favore, quindi in questa maniera si potrebbe aumentare la pressione a livello governativo per favorire l’introduzione della maculopatia senile nei livelli essenziali di assistenza. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, consigliera. Ci sono altri interventi? Presidente Zullo, prego. Ne ha facoltà.
Speaker : ZULLO
Nel mio intervento ho detto che sono favorevole, voteremo favorevolmente la mozione. Vorrei sensibilizzare tutto il Consiglio a un’altra difficoltà che vivono alcuni bambini. Ci sono dei bambini che sono colpiti da atrofia muscolare spinale, […] in Puglia. Le cure sono molto costose, sono costosissime. Sarebbe il caso, se siamo d’accordo, di estendere questa mozione anche all’atrofia muscolare spinale oppure di farcene carico in un prossimo Consiglio, in una prossima occasione. Approfitto anche della presenza dell’assessore Lopalco perché poi se ne possa parlare, se non è il caso di integrare questa mozione […].
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Prego, assessore Lopalco.
Speaker : LACATENA
No, sono il consigliere Lacatena.
Speaker : PRESIDENTE
Non mi risultava. Prego. Ha chiesto di parlare.
Speaker : LACATENA
Per condividere la mozione proposta e soprattutto per accodarmi a quella che è stata la richiesta del collega Zullo, perché evidentemente la vicenda di cui ha parlato in questi giorni ha colpito tutti quanti noi. Riteniamo che la Regione si debba far carico di questa vicenda, soprattutto per la sensibilità che la nostra Regione deve dimostrare rispetto a una tematica così importante. Quindi, oltre a votare favorevolmente la mozione proposta dalla collega Barone, ritengo che sia utile integrarla, ove siate tutti d’accordo, con la proposta che ha fatto il collega Zullo che mi sento di sottoscrivere a pieno.
Grazie.
Speaker : BELLOMO
Condivido la stessa opinione.
Speaker : PRESIDENTE
Chi ha parlato?
Speaker : BELLOMO
Sono Bellomo.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, grazie. Scusi.
La parola all’assessore Lopalco, se non ci sono altri interventi. Prego, assessore.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
C’è poco da aggiungere. Il contenuto di questa mozione è estremamente semplice. Giusto per precisare che l’inserimento dei LEA, ovviamente, poi implica il fatto che si riconosca un codice […]e che quindi tutti gli esami collegati per esempio a questa patologia vengano per esempio erogati in regime di […].
Non pongo nessun problema a favorire questa mozione, che tra l’altro, come giustamente si diceva, diverse Regioni... Alla lista aggiungo anche Lombardia e Veneto che hanno votato favorevolmente questa inclusione. Insomma, con la maggioranza delle Regioni italiane proporremo al Governo questa inclusione.
Per quanto riguarda, invece, l’atrofia spinale, e qua parliamo di una malattia estremamente rara, io proporrei, pur essendo assolutamente convinto che dobbiamo andare in quella direzione, di trattarla a parte, cioè di non includerla nella stessa mozione, anche perché, accanto a quella patologia... Lì entriamo nel ragionamento delle malattie rare, che a mio parere meriterebbe una discussione particolare. Perché? Perché, purtroppo, il problema di questo farmaco, cioè un unico farmaco che costa cifre spropositate (parliamo di 2 milioni di dollari, qualcosa di questo genere), come questo, purtroppo, se ne stanno affacciando sul mercato diversi che hanno più o meno lo stesso approccio. Anche da un punto di vista politico, dobbiamo trattare il tema delle patologie rare in una maniera un po’ più complessiva, più olistica. Credo che un tavolo condiviso, anche con le proposte dell’opposizione, possa essere benvenuto.
Speaker : PRESIDENTE
Benissimo.
Possiamo votare, a questo punto.
Presidente Zullo, prego.
Speaker : ZULLO
Sono d’accordo con l’assessore Lopalco. Una preghiera: se già nei prossimi giorni ci si può incontrare in Commissione sanità con un qualcosa che segni un percorso di soluzione anche a questa problematica. Dare la soluzione è abbastanza difficile da parte della Regione, ma che segni un percorso, magari anche di impulso verso il Governo nazionale.
Speaker : BARONE
Mi accodo a questo tipo di richiesta dei tavoli sulle malattie rare. Anche il Movimento 5 Stelle vuole assolutamente partecipare e interessarsi di queste situazioni così gravose e così tanto difficili.
Speaker : PRESIDENTE
Bene. Non può che farmi piacere questo interesse.
Presidente Lacatena, prego.
Speaker : LACATENA
Grazie, Presidente.
Anch’io per accodarmi e ringraziare l’assessore Lopalco per la disponibilità dimostrata, soprattutto in un tema così importante come le malattie rare. È questo il solco su cui dobbiamo muoverci, assessore, quello del ragionamento, della condivisione.
La ringrazio tantissimo per la sua disponibilità.
Grazie.
Speaker : PAGLIARO
Anch’io, insieme al mio Gruppo, mi aggiungo alle ultime dichiarazioni...
Speaker : PRESIDENTE
Il consigliere Pagliaro sta intervenendo.
Speaker : PAGLIARO
Aggiungo anche che nelle prossime interrogazioni che porremo alla cortese attenzione dell’assessore Lopalco ci sono alcune questioni dedicate al mondo più debole della nostra società.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente Pagliaro.
Non ci sono altri iscritti a parlare.
Possiamo procedere al voto.
È aperta la votazione.
Ditemi quando abbiamo finito di votare che chiudiamo la votazione. Hanno votato tutti? Avete votato tutti?
Speaker : MAZZOTTA
Presidente, a me non è stata data la possibilità questa volta. Non mi è uscita la schermata, come invece è uscita nelle altre votazioni.
Speaker : PRESIDENTE
Okay. Come vota, consigliere?
Speaker : MAZZOTTA
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Favorevole. Perfetto.
Ci sono altri consiglieri che devono votare verbalmente?
Il consigliere Paolicelli è favorevole.
Speaker : PERRINI
Sono Perrini, Presidente. Non riesco a votare.
Speaker : PRESIDENTE
Com’è il suo voto?
Speaker : PERRINI
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE
Favorevole. Aggiungiamo.
Ci sono altri? Prima che chiuda la votazione. No. Okay.
La votazione è chiusa.
Votanti 35, più Paolicelli e Perrini. Quindi, votanti 37, favorevoli 37.
La mozione è approvata all’unanimità.
Adesso passiamo alla mozione al punto n. 2) all’ordine del giorno.
Diamo atto della presenza dell’assessore Piemontese e, a dire la verità, precisiamo su sua richiesta che il suo voto nella precedente votazione, quella relativa al punto n. 1) all’ordine del giorno, è stato contrario. Non risultava dalla schermata ed è stato aggiunto.
La mozione “Lettera di messa in mora ai danni dell’Italia da parte dell’UE per le norme contenute nella legge 145/2018 sulle concessioni degli stabilimenti balneari dovrebbe essere illustrata dal Presidente Bellomo.
Speaker : BELLOMO
Presidente, vorrei fare una proposta al Consiglio. Siccome la mozione, quella seguente, la n. 3, riguarda lo stesso tema, potremmo riunirle in un’unica mozione, se gli altri fossero d’accordo, perché, in realtà, la tre scaturisce dalla due insomma o anche se possono avere […].
Speaker : PRESIDENTE
Benissimo. Se non ci sono contrari, possiamo procedere in questo modo. Se qualcuno è contrario, me lo scrive nella chat. Non ci sono contrari.
Accorpiamo in un’unica discussione la mozione n. 2 e la mozione n. 3.
Prego, Presidente Bellomo. Ne ha facoltà.
Speaker : BELLOMO
Grazie. Veramente in maniera telegrafica, perché di questo argomento ci siamo occupati anche nella sessione di bilancio. Per stessa ammissione del Presidente Emiliano è stato detto che in un altro momento sarebbe stato opportuno occuparci di tale argomento così importante per quanto riguarda la nostra regione che, ovviamente, fa del turismo una grossa parte del proprio PIL.
Come ben sappiamo, l’Unione europea avrebbe iniziato una procedura di infrazione, o meglio gli atti propedeutici alla infrazione. Vorremmo, come Regione Puglia, in quanto la legge italiana prevede una proroga delle concessioni demaniali, che ci sia un netto appoggio a quella che è stata l’iniziativa italiana e quindi una netta contrarietà all’inizio dell’attività di infrazione.
Lascio la parola anche al collega che è il primo firmatario della successiva mozione, adesso unica mozione, per correttezza nei suoi confronti, essendo stato lui il primo firmatario. L’abbiamo fatta praticamente a quattro mani perché condividiamo in toto quello che è stato scritto sia nella mia che nella mozione seguente.
Chiudo l’intervento con queste brevi parole.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Prego, Presidente Lacatena.
Speaker : LACATENA
Presidente, la ringrazio. È evidente che il tema ci ha impegnati e ci continuerà a impegnare. Colgo l’occasione per ribadire la necessità comunque a livello regionale, sempre per essere propositivi, di cominciare a mettere mani alla riforma di quella che è sia la legge regionale che disciplina il demanio, ovvero la legge n. 17/2015, ma soprattutto di tutti i Piani regionali e del Piano regionale delle coste, che è stato approvato.
È evidente che il tema delle concessioni ci tocca, soprattutto perché il patrimonio di imprenditori pugliesi non è formato ‒ i concessionari in particolare ‒ da grosse lobby di investimento, ma sono evidentemente tutti nuclei micro-familiari che esercitano la propria attività per sorreggere le proprie famiglie. Ecco perché abbiamo posto all’attenzione del Consiglio regionale, con un emendamento nella scorsa seduta di bilancio, riconfermando questa mozione, la necessità che la Regione assuma una posizione.
Sappiamo benissimo, e l’abbiamo appreso sia per voce del Presidente Capone che per stessa dichiarazione resa in sede di Consiglio regionale, in seduta di bilancio, da parte di Piemontese, che si sono avviate interlocuzioni nella Conferenza Stato-Regioni per dar seguito alle tutele necessarie.
È evidente che la materia è abbastanza delicata. Siamo in procedure di infrazione. Qualcosa non sta funzionando nel nostro sistema. È altrettanto evidente che il quadro normativo che si è creato, soprattutto a causa delle iniziative intraprese dai legislatori nazionali, ha creato comunque aspettative in capo ai concessionari. A ciò si aggiunga che a livello comunale si sono avute diverse modalità di applicazione della legge. È evidente che questa situazione ci ha portato a rappresentare, in questo contesto autorevole, la necessità di aprire un dibattito e di provare a chiedere alla Regione di impegnarsi per risolvere il problema.
Siamo ben consapevoli dei limiti di possibilità in capo alla Regione, però il tema andava affrontato e va affrontato.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Ci sono altri interventi? No. Perfetto.
Vuole intervenire l’assessore Piemontese? Vuole esprimere il parere?
Speaker : DI BARI
Sono la collega Grazia Di Bari. Ho provato a cliccare sulla manina, ma non...
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : DI BARI
Vorrei intervenire sulla mozione per dichiarazione di voto, in ordine alla stessa. Preannuncio un voto contrario alla stessa, ma non perché il Gruppo del Movimento 5 Stelle sia contrario alla proroga da concedere ai titolari dei lidi anche perché lo stesso Governo nazionale ha previsto tale proroga. In realtà, siamo contrari al tipo di procedimento che si vorrebbe introdurre attraverso questa mozione, cioè che la Regione dovrebbe avocare a sé il procedimento, cosa che non è prevista dalla legge. Quindi, in questo modo non sarebbe una soluzione che viene prospettata dai colleghi, ma andremmo a creare ulteriori problemi agli stessi titolari delle concessioni perché, nel momento in cui dovesse essere la Regione a prorogare la concessione, è chiaro che si esporrebbero gli stessi a ulteriori ricorsi davanti al TAR. Quindi, questa non sarebbe assolutamente una soluzione.
Lungi da noi l’essere contrari alla proroga. Siamo contrari al tipo di procedimento. Tant’è vero che l’ulteriore riprova di questa nostra posizione viene trovata dallo stesso Comune di Ginosa, il cui Sindaco, come sapete, è del Movimento 5 Stelle, è a maggioranza del Movimento 5 Stelle, che ha proceduto alla proroga delle concessioni prevedendo nella stessa tutta una serie di limitazioni, in maniera tale che sia tutelato sia il Comune che lo stesso concessionario. Questa potrebbe essere una soluzione, ma devono essere i Comuni a dover concedere la proroga, non la Regione, perché soggetto non deputato, così come previsto dalla legge regionale, a concedere la proroga.
Quindi, insisto nel chiarire la nostra posizione che non è contraria alla proroga, ma al procedimento che si vuole adottare come soluzione per un problema che viene creato – mi dispiace dirlo – dai Comuni stessi, che non si sono adoperati, così come hanno fatto altri Comuni, nel concedere la predetta proroga.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Non ci sono altri iscritti a parlare? No.
Assessore Piemontese, prego.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio
Grazie, Presidente. Mi auguro che abbiate registrato il mio voto contrario alla mozione Lopalco.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, l’abbiamo fatto. Grazie, Raffaele.
Speaker : PIEMONTESE, Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al bilancio
Grazie, Presidente.
Noi abbiamo affrontato in maniera approfondita, come dicevano anche i colleghi prima, il tema della proroga delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari durante la sessione di bilancio. Abbiamo affrontato una discussione lunga su questo. Sono intervenuto più volte in maniera abbastanza approfondita e a quelle dichiarazioni naturalmente io mi riporto per ragioni di brevità.
Il mio parere sulle mozioni è contrario. Nel caso della mozione in cui si chiede alla Regione Puglia di intervenire sostanzialmente in sostituzione del Governo nazionale presso la Commissione europea, è evidente che la Regione Puglia non ha alcuna legittimazione su un intervento diretto sulla procedura comunitaria in atto. La competenza è rimessa esclusivamente allo Stato. Quindi, questo non sarebbe praticabile. Come ho detto ampiamente in Aula, abbiamo partecipato a tutte le riunioni che si sono tenute […]. Abbiamo chiesto interventi urgenti del Governo finalizzati a risolvere le criticità di interpretazione della famosa legge n. 145, che è la legge di bilancio, soprattutto per ottenere risposte chiare in ordine alla annunciata riforma della materia.
Sul testo […] sono stati interessati. C’è anche la necessità di fare un incontro sui contenuti anche a fine anno, ma a livello nazionale non si è ancora definita, non c’è ancora un intervento chiaro da parte del Governo nazionale per chiarire la posizione dell’Italia rispetto alla procedura di infrazione di cui stiamo parlando. Quindi, il mio parere è contrario per questa ragione.
Accanto a questo vi è un altro dato: ad oggi tutti i comuni costieri pugliesi hanno rilasciato la proroga delle concessioni. Quindi, su questo, anche grazie ad un lavoro fatto di supporto da parte della Sezione demanio e patrimonio della Regione Puglia. Ringrazio la dirigente, l’avvocato Moreo. Su questo fino all’ultimo giorno dell’anno sono stati supportati, anche tecnicamente, i Comuni per fare in modo che si potessero prorogare le concessioni. E così è stato.
Naturalmente, in assenza di quella definizione di cui parlavo prima, è evidente che le proroghe non sono state ‒ come prevedeva la legge n. 145 ‒ fino al 2033, ma su questo (alcuni Comuni hanno fatto la proroga a due anni, altri hanno fatto la proroga a tre anni) non vi è una univocità. Ci auguriamo, con le pressioni che le Regioni stanno facendo [...], si possa addivenire a una decisione chiara da parte del Governo nazionale. Ad oggi tutti hanno ricevuto la proroga delle concessioni, quindi nella prossima stagione estiva nessuno rimarrà chiuso per mancata proroga dovuta al tema di cui discutiamo.
Ci auguriamo anche, e su questo stiamo lavorando, [...] come coordinamento degli assessori regionali al demanio marittimo, coordinate dal collega ligure di Forza Italia, che sta svolgendo un ottimo lavoro, devo dire, Scajola. Ci auguriamo di poter arrivare a una definizione.
Queste mozioni non credo possano essere accolte, considerato che le abbiamo affrontate in maniera completa anche durante la sessione di bilancio.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Speaker : BELLOMO
Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
Prego, consigliere Bellomo.
Speaker : BELLOMO
[...] ovviamente con l’accordo degli altri sottoscrittori, in relazione a quanto ci ha appena detto l’assessore Piemontese, che spero ci informerà in tempi brevissimi, dopo le interlocuzioni in Conferenza Stato-Regioni, sull’esito di tali interlocuzioni che stanno avvenendo in sede centrale.
Quindi, rimanderei eventualmente la mozione ad altro momento.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente. Quindi, ritirate questa mozione e la ripresentate in un altro momento.
Prego.
Speaker : LACATENA
[...] le dichiarazioni fatte dal collega Bellomo. Soprattutto ringrazio l’assessore per le puntuali indicazioni che ci ha dato. L’auspico è, comunque, di rivederci presto per mettere mano alla vicenda di comune accordo.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Un chiarimento devo chiedere: la mozione è ritirata o rinviata?
Speaker : LACATENA
Ritirata.
Speaker : PRESIDENTE
Ritirata. Perfetto, grazie.
La mozione posta al punto n. 3) dell’ordine del giorno? Consigliere Gatta, anche l’altra mozione è ritirata? Il consigliere Lacatena ha detto di sì. Perfetto. Okay. Era solo per precisione.
Sono, quindi, ritirate queste mozioni.
Passiamo al punto n. 5) all’ordine del giorno: “Mozione – Proroga moratoria permessi a trivellare nei mari pugliesi per ricerca idrocarburi”.
In Conferenza dei Capigruppo il Presidente Pagliaro ha annunciato che intendeva presentare questa mozione, ma aggiungere alcune riflessioni che aveva condiviso con l’assessore Maraschio.
Prego, Presidente Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO
Con questa mozione chiedo al Presidente Emiliano una parola chiara e inequivocabile sull’incredibile vicenda delle trivelle al largo dei nostri mari che rischiano di poter riaccendere i motori già dal mese prossimo.
La moratoria prevista dal decreto-legge n. 135/2018 che sospendeva le operazioni di ricerca nei mari del Mediterraneo non è stata rinnovata nell’ultimo Decreto Milleproroghe, come sappiamo, ed è stata approvata il 23 dicembre scorso, senza riproporre la moratoria che era già stata disciplinata due anni fa. Quindi, riteniamo che sia necessario porre fine a questo incubo per i mari italiani, in particolar modo per i mari pugliesi e salentini. Dobbiamo sottolineare l’incapacità di questo Governo, che di fatto ha solo posticipato l’agonia.
La proroga all’inizio sappiamo tutti che era inserita nella bozza del Milleproroghe, scomparsa nottetempo per motivi di presunta incompatibilità della materia. Io credo e penso che ci sia qualcos’altro sotto, quindi penso che sia necessario porre immediatamente la nostra Regione nelle condizioni di opporsi con tutte le proprie forze. È vero anche che il Governatore Emiliano, nei giorni scorsi, ha dichiarato il suo “no” chiaro e netto a quella ipotesi. È vero anche che mi sono sentito con l’assessore Maraschio, la quale oggi non è potuta intervenire in questo Consiglio, quindi mi ha chiesto di ritirare la mozione, cosa che sicuramente faremo. È un argomento che va trattato magari con la sua presenza in maniera più importante. Però, ci tengo anche a evidenziare una risposta che il direttore del Dipartimento, la brillante e molto capace ingegner Barbara Valenzano, ci ha tenuto a farmi pervenire dove appunto mi segnala che la Regione Puglia ha sempre e da sempre contrastato la realizzazione in Puglia di tali tipologie di opere anche in concerto con altre regioni dell’Adriatico. Ricordiamo anche il referendum dove la Puglia si è dimostrata compatta anche in questo senza alcuna posizione politica […], sia attraverso dei provvedimenti amministrativi sfavorevoli rilasciati in seno a procedure amministrative di competenza statale, sia di volta in volta ricorrendo dinanzi al TAR ai fini dell’annullamento dei pareri di compatibilità ambientale favorevoli rilasciati dal competente Dicastero dell’ambiente. A integrazione di quanto già riferito, si specifica ulteriormente che recentemente il Consiglio di Stato, Sezione Quarta, con ordinanza n. 1154 del 16 febbraio 2020, in esito a quattro distinti appelli proposti dalla Regione Puglia avverso 70 sentenze emesse dal TAR Lazio, relative alla reiezione dei ricorsi di primo grado su decreti favorevoli di compatibilità ambientale ai sensi dell’articolo 267 ha rimesso alla Corte di giustizia europea la questione pregiudiziale sul seguente quesito che, per comodità, ci importa all’ingegnere Valenzano.
Atteso che, come già detto, la Regione […] vari organi di giustizia inclusa la Corte Costituzionale, al fine di vedere riconosciuto il proprio […], laddove veniva rilasciato un parere favorevole del Ministero a fronte di uno negativo regionale, al fine di disporre di un quadro non approssimativo ed impreciso anche dei vari esiti giudiziari conseguiti si precisa che l’Avvocatura regionale e l’articolazione interna dispone di tutte le corrette informazioni al riguardo.
Voglio dare atto che la Regione si è attivata in ogni occasione, però sono un po’ preoccupato, perché l’ambiente non è un vessillo ideologico da sbandierare quando fa comodo e magari da ammainare all’occorrenza, magari per assecondare i piani del Governo Conte con cui il nostro Presidente sembra oramai flirtare. Non vorremmo che a fare le spese di queste trame, di questi accordi politici fossero i pugliesi e i salentini.
Ritiro questa mozione. Ho avuto rassicurazioni da parte sia degli uffici, dall’ingegner Valenzano, che dell’assessore Maraschio, che siamo in sintonia su questo tema, come mi auguro, anzi sono convinto che sia in sintonia l’intero Consiglio regionale della Puglia. Tratteremo l’argomento nel prossimo Consiglio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, Presidente Pagliaro.
Nel frattempo si è collegata l’assessora Maraschio, che ha chiesto di intervenire. Prego.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente
Grazie, Presidente.
Grazie, consigliere Pagliaro. La ringrazio perché sono riuscita in extremis a collegarmi [...] di questo problema, per il quale non sono riuscita a collegarmi in precedenza.
Ho ascoltato il suo intervento. La ringrazio per aver riferito correttamente. Ribadisco quello che lei ha riferito, dell’impegno non soltanto assunto in maniera verbale da parte di questo assessore, del Presidente e di tutti noi.
Abbiamo già inviato, ma questo fin da subito, una nota, forse questo a completamento di ciò che è stato detto, al Presidente Conte, al Ministro Costa e al Ministro Patuanelli non per sensibilizzare, ma per formulare delle richieste precise in ordine a questo argomento che lei ha illustrato, che vede tutti noi [...] tutti noi impegnati assolutamente, perché è un tema di grande importanza, urgenza e rilevanza. Ne discuteremo in un altro momento sicuramente.
Solo per confermare non solo gli impegni assunti, ma quanto già abbiamo posto in essere per scongiurare ciò che si profila come un pericolo e per dire che sarebbe una sciagura, così come l’ho definita anche in un’altra circostanza, il consolidamento [...].
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, assessora.
Abbiamo chiuso con le mozioni.
Adesso dobbiamo passare alle interrogazioni. Ci sono numerose interrogazioni urgenti.
La prima all’ordine del giorno è la n. 6 del 26/11/2020. C’è stata una risposta scritta. Presentatore Perrini, oggetto: “Emergenza sanitaria. Richiesta di realizzazione di un ospedale modulare prefabbricato nella provincia di Taranto”.
Consigliere Perrini, si dichiara soddisfatto della risposta scritta o vuole comunque discuterne in Aula?
Speaker : PERRINI
Non sono soddisfatto. Sto preparando io un’altra risposta e la darò nei prossimi giorni.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Quindi, procediamo, andiamo avanti.
Speaker : PERRINI
Sì.
Speaker : PRESIDENTE
Benissimo.
Sempre a firma Perrini, la seconda interrogazione: “Intensificazione del monitoraggio della Xylella fastidiosa nel territorio della provincia di Taranto”. Risponde l’assessore Pentassuglia.
Qui la risposta scritta non c’è stata. L’assessore Pentassuglia c’è? Sì, c’è. Perfetto. Prego, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura
Grazie. Un saluto a tutti. Scusate, mi sono allontanato perché mi devo collegare con il Ministero proprio per il decreto interministeriale sulla Xylella e sui vari adempimenti.
Voglio tranquillizzare e garantire al collega Perrini e a tutti coloro i quali intendono questo modello che sto mettendo in campo che la situazione del monitoraggio, già dai primi di novembre ho dato mandato all’ARIF, all’Agenzia regionale che, secondo la legge regionale, è deputata a fare tutte le attività di cui stiamo parlando, senza aspettare quello che il regolamento europeo dice, di controllare il vettore e, quindi, di far partire le diverse attività tra aprile e maggio, e non solo, non sono dell’avviso che le attività si debbano definire con il completamento visivo. Quindi, già i primi di novembre, sulla scorta anche di una segnalazione di Confagricoltura Taranto per i terreni di Montemesola, Monteiasi e Crispiano, quell’area che intercettava anche i terreni della provincia contigua di Brindisi che hanno avuto enormi difficoltà, di partire con il campionamento, non solo quello visivo, ma anche quello molecolare, che sarà la vera azione strategica di un piano più ampio, che ho già condiviso con ANCI, UPI e ANAS, di cui verrò a relazionare in Commissione, perché il Presidente Paolicelli mi ha già chiesto la disponibilità. Nel frattempo, sto provando ad accreditare un ulteriore laboratorio, quello dello Zooprofilattico di Foggia, in un’area intermedia tra Brindisi e Taranto, in maniera tale da avere non 600 campionamenti al giorno, qual è il picco massimo di cui oggi potremmo disporre, ma arrivare a 1.800 campionamenti.
Per cui, ringrazio per la sollecitazione e voglio rassicurarlo che questa cosa è non solo stata avviata ed è stata da me attenzionata, ma sarà oggetto di questo Piano che poi, con tutti gli attori, i colleghi di ogni territorio, sarà possibile verificare.
Chiudo chiedendo a tutti la massima collaborazione, perché quella ho chiesto alle agricole, e questa è una delle segnalazioni […] agricole, ma anche di sensibilizzare tutti gli agricoltori, i coltivatori di qualsiasi fondo o terreno perché il territorio è immenso, il patrimonio è splendido ed immenso e quindi c’è bisogno di un avanzamento culturale da parte di tutti, stante il fatto che il campionamento visivo può arrivare tardi, stante il fatto che il territorio è così vasto e quindi i campionamenti molecolari ci devono aiutare. Oggi non abbiamo una cura che con evidenza scientifica risolva il problema. Dobbiamo davvero lavorare insieme per arginare questo fenomeno. Mi auguro che anche la costituzione del Comitato scientifico aiuti me dal punto di vista politico, ma anche l’Osservatorio che sta facendo un grande lavoro, ma che è ridotto ai minimi termini, e anche su questo chiedo aiuto a tutti politicamente, perché, come coordinatore delle Regioni, ho dato parere negativo visto che il Ministero dell’economia e delle finanze ha bocciato l’emendamento di implementazione degli Osservatori.
Capite bene che una emergenza drammatica come la Xylella con tre persone non si può combattere. Solo la Puglia dovrebbe avere una struttura da 54 unità. Do questo dato per avere contezza reale dei dati, dei fatti e degli atti che poi vengono in campo. Io non aspetterò aprile, maggio. Il Piano è già nelle mani di ARIF che sta predisponendo le squadre per il controllo del territorio. Aggiungo che l’area Avetrana, Manduria, Francavilla, a mio modo di vedere, deve essere attenzionata molto di più. È tra queste segnalazioni ed è una delle zone che si sta predisponendo con l’attività di monitoraggio e controllo capillare con il molecolare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, assessore. Grazie a lei.
Consigliere Perrini? Chi ha chiesto di parlare?
Speaker : PAGLIARO
Sono Pagliaro.
Speaker : PRESIDENTE
Questa è un’interrogazione. Non c’è dibattito. Parla l’interrogante e parla l’interrogato. Dopodiché, solo dichiarazione di soddisfazione o meno.
Aspetti, non sento bene.
Speaker : PAGLIARO
Avevo avuto la sua disponibilità e anche la disponibilità [...] dell’assessore Pentassuglia [...] questo problema della Xylella, di poter interloquire, con la mia richiesta di interrogazione, che è arrivata fuori tempo, però...
Speaker : PRESIDENTE
Sì, certo. Scusi. Mi ero dimenticata. Prego.
Speaker : PAGLIARO
Ne approfitto per...
Speaker : PRESIDENTE
Prego. Ha fatto bene.
Speaker : PAGLIARO
Ci si è molto impegnati sul contenimento del batterio nelle zone dove per fortuna, grazie a Dio, ancora questo flagello non è arrivato. Con l’interrogazione urgente che ho presentato chiedo al Presidente Emiliano e all’assessore Pentassuglia di fare il punto sulle misure messe in campo dalla Regione per affrontare questo disastro, che ha messo in ginocchio il mio Salento e che minaccia l’intera regione Puglia.
A proposito di questo, pongo alcune domande molto semplici. Sono sicuro che l’assessore, così come ha già fatto in occasione dello scorso Consiglio sul bilancio, potrà dare delle risposte mi auguro rassicuranti nei confronti di tantissimi amici olivicoltori e coltivatori che sono in grandissima difficoltà.
Quante sono le istanze di ristoro che sono pervenute alla Regione dagli olivicoltori e dai piccoli proprietari? Quante sono le risorse economiche effettivamente disponibili? Quanti [...]? È molto importante avere [...] valutare che risposte dare.
Poi c’è il futuro, la ricostruzione che non può prescindere dalla ricerca. Ecco perché chiedo anche di sapere quanti e quali progetti siano stati finanziati dalla Regione, in particolare quelli che sono mirati proprio a individuare altre fonti [...] rispetto al leccino [...]. Ci sono altre cultivar che sembrerebbero addirittura più resistenti, tolleranti e anche di maggiore qualità. Al momento sono state ammesse soltanto queste due dalla Comunità europea. Forse dovremmo fare uno sforzo anche nella direzione della ricerca.
Nella mia interrogazione chiedo anche attenzione e sostegno per i trasformatori, per i frantoiani privati e sociali, che sono in gravissima difficoltà. In campagna elettorale abbiamo girato in lungo e in largo il territorio e abbiamo visto strutture che sono diventate ormai una cattedrale nel deserto, sono ferme, immobili, tristi e disperate. Hanno chiuso gli impianti o sono lì lì per farlo.
Infine, sono sicuro che l’assessore stia tenendo conto di un aspetto importantissimo: la ricostruzione. Del resto, insieme all’agricoltura vengono coinvolte tutte le attività economiche che sono presenti sul territorio salentino in un evento che, ripeto, ha un impatto socioeconomico, ambientale e paesaggistico a causa della Xylella drammatico e vasto. Non è soltanto una questione che riguarda, come lei sa perfettamente, il settore agricolo, ma complessivamente tutti i settori economici collegati alla nostra peculiarità principale, che è la bellezza della nostra terra. Quindi, mi auguro veramente che possa darci risposte e possa rassicurarci in questo senso.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, Presidente Pagliaro.
L’assessore vuole intervenire? Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura
Grazie.
A questa interrogazione rispondo immediatamente. È la n. 36. Vado seguendo le domande che il collega ha fatto.
Sono pervenute 9.164 istanze per l’espianto di 3.828.387 piante. Noi abbiamo richieste per 216 milioni di euro e una dotazione finanziaria di 40 milioni di euro. Abbiamo 374 aziende con partita IVA che hanno fatto istanza e agricoltori attivi per 7.951 aziende, 839 sono soggetti non economici, quindi che non hanno attività diretta.
Oggi, alle 16,30, ho il confronto, che ho richiesto una settimana fa al Ministero, con il Capodipartimento, il dottor Blasi, per discutere del decreto interministeriale punto per punto. Noi abbiamo attivato tutto, finanche quello degli innesti che mi chiedeva la Piana degli Ulivi, che è la più vecchia e antica pratica, che però voglio sottolineare e certificare non ha al momento nessuna evidenza scientifica. Per cui, mettiamo in campo ogni azione utile a mantenere il nostro patrimonio e il nostro paesaggio, ma mettiamo in campo ogni azione proprio perché, come vedete, c’è un grande fermento del territorio al reimpianto ed oggi discuteremo proprio dell’elenco delle piante che è possibile mettere a dimora e quindi reimpiantare, perché fare solo oliveto e imporre a un imprenditore anche solo e soltanto quello che deve fare, tenuto conto che delle cultivar di cui si parla anche qui non abbiamo nessuna evidenza scientifica al momento che certifichi una cosa rispetto all’altra. Dico questo perché ai 40 milioni già io ho chiesto di utilizzarne altri, non solo perché sono 216 milioni richiesti per questo bando e questa misura, ma soprattutto perché penso che solo eradicare e poi lasciare il terreno incolto sia anche peccato. Noi possiamo davvero mettere a giro altri 20 milioni in un reimpianto e in una […] del territorio, perché questa non è solo economia, è paesaggio, è tenuta dello stesso territorio.
Secondo punto. Ho trovato 27 progetti presentati sulla Xylella, di cui tre finanziati per le resistenze e le intolleranze, finanziati per 1,5 milioni di euro. Ho chiesto di rafforzare questa misura nell’ambito dello stesso decreto. Vedremo oggi cosa ci è dato fare. Ecco perché la costituzione del Comitato tecnico scientifico con il sistema universitario, il meglio che l’Università pugliese ha sul campo e può mettere a disposizione, deve aiutare proprio questa ricerca e questa valutazione non solo degli impegni assunti, ma anche delle risposte che sono arrivate o come le dobbiamo muovere, perché è mia intenzione utilizzare, da qui a breve, i droni e i satelliti per valutare la consistenza e il numero delle piante, ma anche come stanno in termini di salute, perché ci sono sistemi moderni che ci aiutano a verificare questo tipo di attività.
Terza domanda: quali misure possono essere previste in altre forme di sostegno. È prevista all’articolo 16, contratti di filiera, e all’articolo 17 del decreto la diversificazione dell’economia.
Questo significa tenere dentro i distretti e i GAL. Questa è una azione che è partita, governata da Roma. Vi devo dire la verità, ci hanno accreditato oltre 6 milioni di euro che fanno parte di questo finanziamento che oggi discuteremo se metteremo noi a disposizione, come Regione Puglia, o li rimanderemo sempre a loro, perché qui ci sia una utilizzazione appieno. Dopo l’incontro con il Ministero di oggi e quando vengo in Commissione vi renderò l’idea, con atti e carte, di quello che oggi discutiamo.
Ultimo punto: si intende predisporre un piano più ampio di ricostruzione? Certamente sì. Ne ha bisogno la Puglia, perché ha perso numeri stratosferici di piante, ha perso patrimonio, quindi ha perso bellezza. Ecco perché sto lottando per avere l’autorizzazione a impiantare altre specie, altre cultivar e dare la possibilità all’imprenditore... Io non ho autorizzato il banano, cioè quel tipo di colture che hanno bisogno di tanta acqua, perché fino a quando non porteremo il riuso delle acque depurate o i lavori con i Consorzi di portare l’acqua insieme ad Acquedotto per quelle zone in cui non c’è noi non faremo degli impianti, dei sistemi intensivi e moderni con l’utilizzazione di acqua che serve.
Siamo già al lavoro per questo. Sto facendo una valutazione. Noi ad oggi abbiamo un plafond di risorse, tra il decreto ministeriale, che è interministeriale, dei 300 milioni e gli altri soldi europei e regionali, per 432 milioni di euro. È arrivato il momento di fare anche un punto, dove siamo e a che punto vogliamo arrivare. Ahinoi, abbiamo ancora gente che non eradica le piante. Come io ho chiesto di mettere un link per le auto-segnalazioni, qui c’è bisogno che la gente non vada all’Albo pretorio, che abbia la notifica che la pianta è infetta e che la eradichi il prima possibile, perché non faccia danni intorno. Anche perché il Regolamento comunitario ha ridotto a 50 metri.
Io devo andare oltre per forza. Anche una pianta asintomatica, se non viene controllata, e il nuovo Regolamento comunitario ha cambiato le regole di controllo, entro il 31 gennaio io devo presentare un piano di azione su questo tema della Xylella. Noi dobbiamo attivare una serie di altre procedure. In questo Piano straordinario che ho in mente non dobbiamo arrivare alla zona indenne e zona cuscinetto. Noi dobbiamo andare oltre di almeno 20 chilometri a nord di Polignano, che è l’ultima pianta, per consentire di drenare, di rallentare il più possibile l’eventuale passaggio. Ma da gennaio al 30 aprile i Comuni, l’ANAS, le provinciali devono essere pulite, mantenute e fatte le attività perché, come dirò oggi al Ministero, se ritardiamo su questo con qualsiasi auto o mezzo agricolo o animale può essere spostato il vettore. La battaglia si fa in questi mesi. Solo così potremo rallentare, perché oggi dobbiamo solo imparare a convivere, come per il Covid, purtroppo anche con la Xylella, che ha fatto questa marea di danni. Certo, abbiamo ancora ricorsi, abbiamo gente che su alcuni territori continua a far finta di nulla e a non eradicare, provocando danni a sé stessi e a tutti i confinanti, allargando a macchia d’olio la questione Xylella.
Questi sono i dati nudi e crudi che l’interrogazione chiede e che io ho dato immediatamente, perché sapevo che il collega ci teneva. Mi ha avvisato e io, potendola unire a quella del consigliere Perrini, non ho perso tempo. Sono a disposizione per qualsiasi ulteriore approfondimento in queste ore e in questi giorni, dopo l’incontro delle 16,30 con il Ministero, e sono pronto a venire in Commissione, come il Presidente Paolicelli ha chiesto, per dare la possibilità a tutti di avere gli atti e soprattutto il contesto di quello che è il piano che ho condiviso con ANCI, con Città metropolitana, con ANAS e con tutti i soggetti che devono convergere su questa azione che è culturale, ma anche di sistema, perché solo così tutti si sentiranno corresponsabilmente impegnati e non che il problema è sempre di qualche altro.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, assessore.
Ci sono interventi da parte degli interroganti?
Speaker : PAGLIARO
Presidente, solo per dire che i dati sono impietosi. Verifichiamo un grande attivismo […]. Mi auguro che si possa coniugare la fonte di contenimento alla pratica degli innesti, che sono un altro aspetto importante. Ma sono tutte cose che, ahimè, non riguardano chi ormai non ha da innestare nulla, perché la distruzione è stata totale. Mi auguro soltanto che si possa coniugare sempre la parte di contenimento con quella dei ristori e della ricostruzione. Capisco che dobbiamo salvaguardare le aree e salvare i potenziali ammalati, però ricordiamoci anche dei defunti. Solo questo.
Il Salento è in una condizione drammatica […]. L’ossigenazione della nostra area è assolutamente necessaria. Quindi, insisto. Su questo insisterò. La ringrazio dell’attenzione. In Commissione potremo essere sicuramente più precisi, puntuali e collaborativi. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Per quanto possa essere utile, condivido totalmente quello che ci siamo detti.
Prego, Renato.
Speaker : PERRINI
Presidente, è giusto l’approccio che ha fatto l’assessore Pentassuglia, che ringrazio per il suo lavoro, perché dal primo giorno si è messo su questa problematica. Conosce realmente la problematica. L’invito che facciamo all’assessore Pentassuglia è di fare questo incontro in Commissione, che è fondamentale e che […], ma soprattutto di farsi anche un giro nelle varie zone, perché la presenza è importante. So che lui ci tiene molto a questa situazione e so la sua […]. Ringrazio per questa risposta. È questo il modo giusto di fare squadra e di fare il bene della nostra terra. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Benissimo.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura
Presidente, chiedo scusa, posso chiederle una cortesia? Lo chiedo anche al collega Zullo. Siccome mi devo collegare con il Ministero su una partita lunghissima e difficilissima, l’altra interrogazione che riguarda me è quella sulle limitazioni alla mobilità venatoria che si ritiene superata perché c’è stata anche un’ordinanza e comunque non siamo più in quella situazione.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, Presidente Zullo.
Speaker : ZULLO
Ha ragione l’assessore. La ritengo superata.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Benissimo. Buon lavoro, assessore.
Speaker : PENTASSUGLIA, assessore all’agricoltura
Grazie. Buon lavoro a voi.
Perrini, numero 8: Richiesta intervento di completamento funzionale e messa in sicurezza della SS100. Prego, consigliere Perrini.
Speaker : PERRINI
Mi è arrivata la risposta scritta.
Speaker : PRESIDENTE
Benissimo. Procediamo allora.
Sempre Perrini primo firmatario, però anche Caroli, De Leonardis, Gabellone, Ventola, Zullo, la numero 9: Contributo economico straordinario Covid in favore di persone in condizioni di gravissima non autosufficienza assistiti presso il proprio domicilio.
Per il Presidente Emiliano non credo che ci sia qualcuno che possa rispondere.
C’è il Presidente Emiliano. Prego.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale
Credo ci sia risposta scritta. No?
Speaker : PRESIDENTE
Non ci risulta.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale
No. [...].
Comunque, in riscontro all’interrogazione, possiamo dire che con delibera di Giunta regionale del 12 maggio 2020, al fine di dare sostegno in una condizione di emergenza nella quale era impossibile riprodurre la procedura precedente dei bandi, poi da sottoporre a graduatoria, con tutte le difficoltà, ma anche le necessità per ovviare a qualunque tipo di problematica, dicevo, con la delibera del 12 maggio 2020, la n. 687, abbiamo approvato il riconoscimento di un contributo straordinario di 800 euro mensili per il periodo tra il 1° gennaio 2020 e il 31 luglio 2020. Questo, ovviamente, collegato alla chiusura della fase emergenziale, che terminava il 31 luglio 2020. Questo contributo si riferiva a tutte le persone residenti in Puglia in condizioni di gravissima non autosufficienza. Era, ovviamente, una cosa diversa dall’assegno di cura, ma un trasferimento economico in favore di questi nuclei familiari dove vengono assistiti presso il loro domicilio disabili gravissimi e anziani in condizioni di gravissima non autosufficienza, per i quali è necessario un caregiver familiare oppure altre figure professionali dalle quali queste persone dipendono in modo vitale.
La delibera stimava la platea dei potenziali beneficiari in 7.400 persone, facendo riferimento sia agli elenchi dei pazienti già valutati disabili gravissimi dalle Aziende sanitarie regionali sia ad una previsione di nuovi richiedenti che potranno risultare in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 3, comma 2, del decreto ministeriale del 2016, del Fondo per la non autosufficienza, e assegnava le risorse necessarie pari a euro 41.500.000, sulla base della suddetta stima: euro 29.700.000 dal Fondo nazionale per la non autosufficienza e euro 11.800.000 dal Fondo regionale per la non autosufficienza.
Con atto dirigenziale n. 384 del 20 maggio 2020 si approvava l’avviso informativo in favore delle persone di cui sopra, contenente i requisiti di accesso, l’importo, i termini eccetera, eccetera. Si definivano due finestre temporali per la presentazione delle istanze, la prima riservata alle persone la cui condizione di gravissima non autosufficienza era già stata accertata nell’ambito di procedure similari sulla stessa piattaforma bandi.pugliasociale.regione.puglia.it, i cui elenchi sono già noti alle Aziende sanitarie locali territorialmente competenti a decorrere dalle ore 14 del 27 maggio 2020 e terminava alle ore 14 del 26 giugno, la seconda riservata alle persone la cui condizione di gravissima non autosufficienza non era già stata accertata nell’ambito di procedure similari sulla predetta piattaforma, il cui numero non è noto ed è stato stimato sulla base dei dati storici della deliberazione n. 687 del 12 maggio 2020, per le quali le ASL dovranno procedere all’accertamento della condizione di disabilità gravissima e all’erogazione del contributo in ordine cronologico di presentazione delle istanze, fino alla concorrenza delle risorse economiche disponibili, sempre a decorrere dalle ore 14 del 9 giugno 2020, terminando alle ore 14 del 9 luglio 2020.
Si stabiliva, altresì, in questo atto dirigenziale che le ASL pugliesi curassero le attività istruttorie e adottassero gli atti di ammissione al beneficio e le stesse erogazioni, utilizzando la stessa piattaforma di gestione solitamente utilizzata. Si prevedeva, inoltre, che il contributo fosse liquidato in due tranche, la prima relativa ai primi mesi di gennaio-aprile 2020 e la seconda alle tre mensilità successive, maggio-luglio 2020.
All’esito del completamento da parte delle strutture preposte delle ASL delle istruttorie relative alle domande presentate in concomitanza con l’apertura della cosiddetta prima finestra, sono risultate finanziate 4.975 domande per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 31 luglio 2020. Le risorse complessive disponibili, al netto di quanto già impiegato per il pagamento del contributo ai suddetti pazienti, consentono di quantificare il numero dei pazienti finanziabili con riferimento a coloro che hanno presentato la domanda in concomitanza con l’apertura della seconda finestra, ai sensi di quanto disposto con la DGR n. 687/2020 e seguenti, e nei limiti della relativa dotazione finanziaria in numero massimo pari a 2.703 unità, di cui sono stati liquidati, alla data dell’ultimo aggiornamento delle ASL al 30 novembre 2020, n. 851 pazienti, che hanno percepito il beneficio nel periodo dal 1 gennaio 2020 al 31 luglio 2020.
A questo proposito si evidenzia che è in corso – questo è importante – un successivo aggiornamento relativo alle ulteriori liquidazioni effettuate dalle ASL fino alla data del 31.12.2020. Alla luce del perdurare dello stato di emergenza Covid, che espone la cittadinanza a gravi rischi sanitari, è stata valutata, anche a seguito di richiesta delle associazioni delle persone con disabilità e su sollecitazione di diverse forze politiche della maggioranza, la possibilità di differire al 31.12.2020 il termine di scadenza precedentemente fissato al 31 luglio 2020 nella misura di cui all’avviso pubblico approvato con determina numero 384 del 2020.
Pertanto, con propria deliberazione n. 1972 del 7 dicembre 2020, la Giunta regionale, al fine di garantire la prosecuzione del contributo economico Covid nei confronti dei disabili gravissimi non autosufficienti ammessi a contributo, ha disposto di differire al 30 novembre 2020 il termine di scadenza relativo alla percezione del beneficio precedentemente fissato al 31 luglio 2020 a valere sulle risorse attualmente disponibili da destinare all’uopo ammontanti ad euro 24.389.850 euro e di rinviare la prosecuzione dello stesso fino al 31 dicembre 2020 a successivi provvedimenti da adottarsi a seguito dell’approvazione del decreto ministeriale del lavoro e delle politiche sociali del fondo non autosufficienza in applicazione di quanto previsto all’articolo 104, comma 1, del decreto legge n. 34 del 19.05.2020 convertito in legge numero 77 del 17 luglio 2020 con l’allocazione delle risorse assegnate alla Regione Puglia.
Questa nota, che farò trasferire alla Presidenza, perché io l’ho letta integralmente in mancanza del testo, proprio per consentire al Consiglio di proseguire i lavori, la farò comunque arrivare, se non è già pervenuta, alla Presidenza in modo che sia messa agli atti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei, Presidente. Ha chiesto di intervenire Caroli, che è uno dei firmatari dell’interrogazione.
Speaker : CAROLI
Avevo chiesto di intervenire per dare un suggerimento all’assessore Pentassuglia. Volevo segnalare, se fosse ancora in ascolto, se fosse possibile deliberare le attività di notifiche ai proprietari […] perché spesso viene fatto […] comune, che i proprietari terrieri […], quindi non in grado di riscontrare […].
Sarebbe opportuno, qualora fosse possibile, avvalersi dell’ausilio della Polizia locale dei vari Comuni. Spessissimo mi trovo di fronte a situazioni di questo genere, e questo non fa altro che procrastinare gli interventi di eradicazione.
Questo è un suggerimento che volevo dare all’assessore.
Speaker : PRESIDENTE
Le dispiace, consigliere, scriverlo in chat? Così lo giriamo all’assessore.
Speaker : CAROLI
Sì, assolutamente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie mille.
Speaker : CAROLI
Magari sarà mia premura contattarlo personalmente. Sono situazioni che probabilmente hanno anche evidenziato a lui. Ripeto: tantissima gente [...] non è in grado di riscontrare [...]. Quindi, sarebbe solo opportuno investire [...].
Provvedo immediatamente.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Va benissimo.
Passiamo all’interrogazione n. 10, del consigliere Pagliaro: “Ospedale di Scorrano, no a sospensione attività di rianimazione”.
C’è l’assessore Lopalco?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Sì, ci sono.
Speaker : PRESIDENTE
Perfetto.
Prego, consigliere Pagliaro.
Speaker : PAGLIARO
Grazie, Presidente.
Intanto [...] la discussione, volevo sapere se possiamo vederle tutte o se c’è da fare qualche riduzione. Ci sono alcune che ritengo più importanti di altre. Se su questo punto possiamo avere qualche informazione in più non sarebbe male.
Prima di questa interrogazione, però, mi sia consentito ‒ mi scuserà anche l’assessore Lopalco ‒ fare riferimento a una nota che mi è giunta dalle associazioni degli ambulanti. Mi segnalano il fatto che nei Comuni non c’è conoscenza della misura adottata. È vero che c’è stato anche un Regolamento che è stato diffuso, ma i Comuni non danno alcuna risposta. Anzi, nella stragrande maggioranza dei casi non sanno neanche di cosa si sta parlando, quando c’è qualcuno a fare qualche richiesta. Quindi, una preghiera, Presidente: che si possa notiziare ai Comuni e si possano mettere nelle condizioni di poter fornire informazioni agli ambulanti, che, come potete immaginare, sono in fibrillazione e attendono, dopo aver accolto con grande soddisfazione la nostra iniziativa unitaria. Scusatemi per questa piccola puntualizzazione.
Gentile assessore, questa interrogazione l’abbiamo presentata il 30 novembre scorso. Abbiamo voluto accendere i riflettori su una delle tante criticità della sanità pubblica salentina. Ho chiesto alla Regione e all’ASL di Lecce di revocare questa decisione di sospendere le attività del reparto di rianimazione dell’ospedale di primo livello di Scorrano, per evitare un’iniqua penalizzazione dei cittadini di tutta quell’area del basso Salento, un ospedale che, oltre a rappresentare un presidio sanitario importante o un riferimento per la popolazione di alcuni distretti sanitari, in particolar modo quelli di Maglie, Poggiardo e Martano, offre un supporto importante per la rianimazione dell’intera provincia di Lecce. Ecco perché nella mia interrogazione chiedo di rivedere questo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera posta per fronteggiare l’emergenza Covid.
Non è possibile, secondo il nostro punto di vista, che si sospendano i ricoveri nella rianimazione di questo presidio per trasferirli al dipartimento di emergenza dell’ospedale di Lecce e in quello di Galatina. Secondo me, secondo noi, si è trattata di una soluzione un po’ sbrigativa, figlia di una mancanza di programmazione, in modo che si possa dare un’adeguata risposta sanitaria a questa situazione sicuramente grave.
Capiamo perfettamente l’esigenza di dover dare risposte al nostro problema principale, quello della pandemia, però non si può mettere a rischio la salute di tutti gli altri cittadini e deve essere garantito il diritto alla salute a tutti e sempre, per una sanità efficiente, che abbia, come in questo caso, un presidio funzionale di terapia intensiva, riconosciuto da tutti come ottimo ed efficiente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
La parola al professor Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Presidente Pagliaro, siamo d’accordo con la sua analisi. Intanto quella decisione, come ha detto, è stata rivista e in questo momento il punto di terapia intensiva è attivo.
Colgo l’occasione, poiché ci sono altre interrogazioni che riguardano l’area del Salento, per dire che occorre tener presente che, qualunque decisione si prenda, e non è questo il caso, però in futuro qualunque decisione si prenda, sarà sempre presa in un’ottica di sistema, in un’ottica di rete. Però, in questo caso si è riusciti a garantire il supporto all’emergenza Covid in altri modi, quindi quel punto a Scorrano non è stato intaccato, che è il punto dell’assistenza.
Speaker : PAGLIARO
Bene. Questo ci fa molto piacere. Abbiamo molto apprezzato. È importante - i cittadini ci ascoltano – anche porre rimedio a delle iniziative probabilmente non eccezionali. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Bene. Sempre a nome del consigliere Perrini, una interrogazione rivolta al Presidente Emiliano e all’assessore Maraschio, che vedo collegata: Attività di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto. È la numero 11.
Prego, consigliere Perrini. Non è collegato il consigliere Perrini?
Speaker : PERRINI
Mi sentite?
Speaker : PRESIDENTE
Sì, la sentiamo.
Speaker : PERRINI
Presidente, l’interrogazione che ho presentato riguarda le bonifiche su Taranto che fanno […] da un po’ di tempo, perché c’è stata la sostituzione della Barbanente, con colui che è diventato in questo momento il Commissario di questa emergenza, il Prefetto di Taranto.
Ci sono dei cantieri che erano stati in parte appaltati e sono dei cantieri importanti tipo la bonifica dell’area PIP di Statte, poi c’è la parte dei fusti ex Cemerad sempre nel territorio di Statte, la bonifica del Mar Piccolo, la gestione dei lavori effettuata al Rione Tamburi e la rimozione del mercato galleggiante affondato nel Mar Piccolo. Alcuni di questi lavori sono partiti, altri ancora no. Li ritroveremo. Volevo sapere dall’assessore se ha fatto interventi […] con i tecnici.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, consigliere.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente
Grazie.
Per quanto riguarda questa interrogazione, come lei ha detto, competente è il Commissario, attualmente il Prefetto. Ho provveduto ad inviare una nota al Prefetto chiedendo che possa fornirci questi dati in modo da poter rispondere a questa interrogazione che credo possa essere rinviata per questa ragione, perché oggi non ho i dati che mi vengono richiesti, ma, come ho già detto, ho inoltrato comunque una nota al Commissario.
Speaker : PRESIDENTE
Consigliere Perrini, prego.
Speaker : PERRINI
Chiedo all’assessore di attenzionare questa problematica, perché non vorrei che le aziende comincino a chiedere […]. Questa situazione va avanti già da quasi un anno e più, è peccato poi pagare dei soldi investiti, non partono i lavori e le aziende stanno in difficoltà, perché sono subappaltate e possono anche chiedere delle penali. Chiedo di sollecitare. Capisco le problematiche dell’assessore, che è qui da poco, però chiedo una sollecitazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Assessore, si fa lei portavoce di una accelerazione, quindi.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente
Soltanto per ribadire che, comunque, ho già inviato questa nota al Commissario. Quindi, non è che lo farò. È già stata inviata. Attendiamo la risposta. Senz’altro poi relazionerò sul punto.
Speaker : PERRINI
Grazie.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente
A lei.
Speaker : PRESIDENTE
Proseguiamo con la n. 16. Non c’è la consigliera Laricchia. O sì? Non mi pare di averla vista.
Speaker : LARICCHIA
Sì. Ci sono, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, allora. L’interrogazione è la n. 16: “Richiesta di chiarimenti sull’uso dei fondi stanziati dal Governo alla Regione Puglia per far fronte all’emergenza epidemiologica da SARS-Cov-2 ‒ provincia di Bari”. Assessore Lopalco.
Consigliera Laricchia, vuole prima intervenire ulteriormente sulla questione?
Speaker : LARICCHIA
Sì, grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Auguri, intanto.
Speaker : LARICCHIA
Grazie. Grazie mille. Spero presto di poterci riunire più serenamente.
Questa è un’interrogazione che ho depositato qualche tempo fa, che in realtà è anche oggetto di una richiesta fatta da alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, alcune deputate, in particolare Rosa Menga, della Commissione sanità, e Angela Masi, della Commissione attività produttive, che è di Altamura, un territorio molto interessato da queste dinamiche, soprattutto in questo momento.
Nelle mie premesse ricordavo come le USCA sono state istituite con un decreto legge del 17 marzo. Siamo stati anche i primi a richiederle. In parte, nelle argomentazioni precedenti il professor Lopalco ha preso atto e ha riferito delle difficoltà iniziali nella loro istituzione. Successivamente sono giunte delle destinazioni, delle risorse, almeno sulla carta, sia con il Decreto Cura Italia, il Governo ha destinato questi 3,5 miliardi per l’aumento del Fondo sanitario nazionale e la Protezione civile, mentre con il Rilancio ha stanziato 3 miliardi 250 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale, di cui 1,2 miliardi per potenziare l’assistenza territoriale e poi per l’ospedaliera e per il personale.
Alla Puglia, secondo le tabelle, per esempio la tabella di cui all’allegato A del Decreto Rilancio, spetterebbero 82 milioni a valere sul Fondo sanitario nazionale del 2020, mentre secondo la tabella di cui all’allegato B sempre dello stesso decreto 46 milioni come spesa per il personale territoriale dell’anno 2020.
Sono giunte, inoltre, delle segnalazioni sulla mancata corresponsione del bonus, del cosiddetto “premio Covid”, al personale del servizio di emergenza-urgenza 118, che fu annunciato a maggio scorso dal Presidente Emiliano, un riconoscimento tra l’altro garantito da un accordo fra Regione e sindacati, per cui la Regione Puglia avrebbe messo a disposizione 6 milioni di euro di risorse proprie a integrare i 29 milioni di euro del Decreto Cura Italia e del Decreto Rilancio.
Fatte tutte queste premesse, vorrei che questa fosse l’occasione per spiegare ai cittadini pugliesi in quali comuni della provincia di Bari in particolare sono ubicate e attive le USCA, a quale tipo di mansione è dedito il personale operativo interno delle USCA, quindi tamponi, tracciamento eccetera, con quali modalità può essere attivato il loro intervento e le tempistiche stimate per il raggiungimento del fabbisogno totale, non per la provincia di Bari. Inoltre, per quanto riguarda gli ospedali, quanto di queste risorse che ho richiamato in premessa sono pervenute, gli investimenti che sono stati effettuati, il corrispondente incremento dei posti letto nelle terapie intensive e subintensive nei reparti Covid, nonché delle unità di personale tra medici, infermieri, OSS e assistenti sociali. Poi, se ci sono ancora delle somme inutilizzate, nel caso come intendete spenderle e con quali tempi. Infine, se può spiegarci i motivi dei ritardi e le tempistiche oggi previste per l’erogazione del bonus, del cosiddetto “premio Covid” al personale del 118.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Grazie, consigliera. Mi unisco di persona agli auguri che le sono stati fatti da parte di tutti i colleghi.
Mi riservo di inviare una risposta scritta con il dettaglio di tutte le somme spese, perché capite bene che si tratta di tabelle piuttosto importanti, si tratta di diversi cantieri, sono decine i cantieri attivati, per esempio, per quanto riguarda il Decreto Rilancio, la legge n. 67 eccetera, implementazione del bonus, assunzioni di personale eccetera. Quindi, poiché io ho trasmesso questa interrogazione agli uffici e gli uffici ancora non mi hanno risposto, dovete avere un po’ di pazienza. Nei prossimi giorni farò circolare una risposta completa con il dettaglio di tutte queste richieste per quanto riguarda, appunto, l’implementazione dei fondi legati al Covid.
Posso, invece, rispondere velocemente al problema delle USCA. Come dicevamo, nella prima fase c’è stato un problema di reperimento. Dopodiché, i nostri bandi sono stati espletati. In questo momento, in particolare per Bari, a fronte di una dotazione standard programmata di 125 medici, abbiamo una dotazione effettiva di 191. Proprio su Bari abbiamo avuto un’ottima risposta. Tanti medici hanno espresso parere positivo al bando e quindi abbiamo una maggiore dotazione di 111 unità di personale.
Per quanto riguarda la mappa delle USCA della provincia di Bari anche quella sarà oggetto della risposta scritta.
Come attivarle? Le USCA hanno come principale obiettivo quello di prestare l’assistenza domiciliare ai pazienti positivi. Questo è il loro principale obiettivo e vengono gestite dal medico di medicina generale o, in mancanza, su disposizioni dei distretti dei Dipartimenti di prevenzione. Nella fase non acutissima abbiamo avuto attivate delle USCA che non erano tutte impegnate nell’assistenza domiciliare, perché ancora non avevamo molti pazienti domiciliari, i medici delle USCA sono stati dati in carico al Dipartimento di prevenzione e hanno supportato per esempio i Dipartimenti di prevenzione nelle attività dei tamponi nei drive-in eccetera. Sono stati comunque impiegati in queste attività sempre legate, ovviamente, all’emergenza Covid.
Mi dispiace non riuscire a rispondere in questa occasione in pieno a questa interrogazione così come ad alcune seguenti io mi riserverò di mandare una risposta scritta nei prossimi giorni. È stata trasmessa agli uffici purtroppo pochi giorni fa e quindi un po’ di pazienza. Risponderò a tutte le interrogazioni.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, assessore.
A questo punto abbiamo un’altra interrogazione del collega Mazzotta che riguarda la chiusura del centro di procreazione medicalmente assistita di Nardò. Se la vuole illustrare, collega Mazzotta, oppure le basta la risposta scritta? Non so se è sufficiente per lei.
Speaker : MAZZOTTA
No, non mi soddisfa. L’assessore Lopalco ha risposto solo a una parte della mia interrogazione. Il centro di Procreazione medicalmente assistita di Nardò era un fiore all’occhiello dell’intera provincia di Lecce, ma credo dell’intera regione Puglia. Insieme a quello di Conversano, erano gli unici due centri che avevamo noi, che riguardavano la Procreazione medicalmente assistita. Il problema della chiusura di Nardò ha creato veramente un disservizio importante nella nostra provincia.
L’assessore mi ha risposto dicendo che probabilmente a breve aprirà quello al Vito Fazzi di Lecce. Chiaramente, ad oggi, ancora non abbiamo date certe sulla prossima apertura del centro di Procreazione medicalmente assistita al Vito Fazzi di Lecce. Non sappiamo nemmeno tutte quelle famiglie che erano in carico a Nardò, che hanno dovuto sospendere la loro attività per l’imminente apertura di Lecce, quindi sono rimaste sospese... Voglio capire quale percorso la Regione intende attuare per quelle famiglie che hanno dovuto interrompere bruscamente quel percorso e quando Lecce sarà pronta per avere questo centro, che ‒ ripeto ‒ è importante soprattutto per tantissime famiglie e tante donne che non potrebbero avere diversamente dei figli. Quindi, regaliamo una speranza vera a tante famiglie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Assessore Lopalco, è collegato?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Sì.
Speaker : PRESIDENTE
Se vuole dare una risposta, prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Vorrei aggiungere un po’ di chiarezza alla risposta scritta.
Il processo è segnato. Il processo è quello di garantire un centro di livello ancora più avanzato nell’hub provinciale, che è l’hub di Lecce.
Capisco che, magari, localmente si sia potuto percepire un disagio. Capite bene che questi sono centri che funzionano ancora meglio se sono inseriti in hub che garantiscono tutto il percorso nascita con un livello di sicurezza sempre maggiore.
Accolgo questa richiesta di chiarimenti, più che altro per dare delle indicazioni più precise su quelli che saranno i tempi di realizzazione, quindi mi ripropongo di rispondere per iscritto, sulla base del riscontro che avremo dalla direzione strategica dell’ASL di Lecce, per avere certezza sui tempi di realizzazione del PMA di Lecce.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Grazie, assessore Lopalco. Quindi, aspettiamo questa risposta scritta, collega Mazzotta. Va bene? Una breve replica? Prego.
Speaker : MAZZOTTA
Ho fatto anche una richiesta di audizione in Commissione Sanità del direttore generale dell’ASL Lecce e credo che per la prossima settimana o l’altra ancora il Presidente della Commissione lo convocherà, in modo tale che anche con lui chiariremo questo aspetto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Grazie.
Adesso c’è un’interrogazione del collega Pagliaro: “Internalizzazione medici ed operatori precari sanitari Servizio 118”.
Collega Pagliaro, se vuole, la può illustrare. Grazie.
Speaker : PAGLIARO
Grazie, Presidente. Io non so se è in linea il Presidente Emiliano, perché questa interrogazione urgente che ho presentato qualche giorno fa mette il dito su una piaga annosa, che è quella dell’internalizzazione di medici e operatori sanitari del 118, un passaggio che è stato annunciato più volte, ma che è rimasto sulla carta.
L’ultima promessa risale a 5-6 mesi fa quando, all’indomani della pubblicazione delle nuove linee guida per l’organizzazione delle società in house di aziende ed enti del servizio sanitario regionale, il nostro Presidente, allora anche assessore alla sanità, garantì che sarebbe stata data finalmente dignità a questi lavoratori definiti essenziali. Sono anni e anni di promesse, ma loro continuano a vivere questo grande disagio. Non nascondo che alcuni hanno anche pubblicamente minacciato di dimettersi, per cui noi vorremmo che quel proclama preelettorale fatto dal Presidente possa dare seguito in maniera finalmente efficace.
Per questo ho scritto questa interrogazione urgente, che ho rivolto al Presidente Emiliano e anche chiaramente al neoassessore Lopalco. Voglio chiedere entro quanto tempo si intende realmente procedere a questa stabilizzazione, per rispondere a queste legittime aspettative di medici e operatori sanitari che operano in convenzione nel servizio 118 da anni. Chiedono niente di più di essere equiparati agli altri colleghi ospedalieri, per garantire continuità e anche maggiore efficacia alla loro preziosissima attività che svolgono in emergenza-urgenza.
In ogni occasione facciamo riferimento al loro spirito di servizio, all’abnegazione, all’impegno profuso normalmente e in particolar modo in questo periodo di emergenza. Abbiamo fatto di tutto per evidenziare le loro qualità, le loro capacità, la loro professionalità. Penso che sia arrivato il momento di poter garantire loro anche una stabilizzazione e un futuro più sereno. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Pagliaro. Non so se è in linea il Presidente Emiliano. Nel caso non sia in linea, dovrebbe esserci ancora l’assessore Lopalco in relazione a questa situazione della stabilizzazione dei medici, operatori sanitari del servizio 118.
Chiedo scusa, assessore Lopalco. Ha chiesto di intervenire, quindi può dare una risposta unica su questo stesso argomento, il collega Caroli.
Collega Caroli, ha chiesto di intervenire?
Speaker : CAROLI
No.
Speaker : PRESIDENTE
Era una segnalazione errata. Prego, assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Su questa interrogazione ho fatto richiesta agli uffici per valutare qual è lo stato di attuazione di questo processo. Accogliamo questa sollecitazione, sulla quale c’è la volontà politica di procedere. Daremo risposta presto sui tempi tecnici.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene, grazie. A questo punto, collega Pagliaro, visto che c’è un’altra sua interrogazione, sempre per l’assessore Lopalco, che riguarda i dispositivi protesici, stop a mini gare al ribasso per garantire libera scelta alle persone con disabilità. Se la vuole illustrare, prego.
Speaker : PAGLIARO
Grazie. Chiedo, se fosse possibile, di dare le risposte anche per iscritto ai tanti operatori del 118 che attendono.
Su questa interrogazione vorrei veramente che ci fosse il massimo dell’attenzione e della sensibilità sull’argomento e sul tema. Molti amici disabili ci stanno seguendo in diretta e aspettano questa risposta, che le chiedo gentilmente, sin da ora, che possa anche pervenire per iscritto.
Parliamo di fermare, di dare uno stop a queste mini gare al massimo ribasso che nelle ASL pugliesi ormai sono attuate ogni volta per la fornitura di dispositivi protesici, in pratica le protesi, perché questo fatto pregiudica la libera scelta, il diritto, la libertà delle persone [...].
Questi bandi di fatto impediscono ai cittadini con queste importantissime fragilità di ottenere delle protesi, dei dispositivi adatti alle proprie specifiche necessità. Non possono essere standardizzate, perché ogni caso è un caso a sé stante, ogni caso ha le sue difficoltà. In tanti anni in cui mi rapporto con questo mondo vi posso assicurare che, anche grazie all’ausilio, all’utilizzo di piccole ditte locali, si è sempre riusciti a trovare un’intesa tra il paziente, tra il disabile e queste società di produzione, anche artigianali, delle protesi, per renderle efficaci a ogni singola difficoltà differente da caso a caso.
Chi meglio di loro sa davvero che cosa è necessario per le persone disabili? Hanno chiesto in più occasioni anche di partecipare, almeno un portavoce di queste associazioni pugliesi della disabilità, a queste scelte, a queste iniziative, che sono tutte finalizzate al risparmio. Ma delle volte non si risparmia nulla. In particolar modo c’è un mio amico disabile, Vito Berti, che fa battaglie da anni e anni. Tutto quello che ha fatto negli anni è venuto meno, è stato vanificato da questa scelta, che secondo me non tiene conto delle difficoltà di questo anello debolissimo della nostra società.
Molti dispositivi non sono standardizzabili. Richiedono modifiche complesse, personalizzate. Il costo spesso non può ricadere sugli utenti. Delle volte è anche oneroso. È comprensibile, ma questi nostri fratelli penso debbano essere considerati prima di ogni cosa. Penso ci debba essere la massima attenzione. Invece con questa procedura delle gare al massimo ribasso, che viene ormai adottata dalla ASL regolarmente, vengono imposte forniture direttamente a domicilio da parte delle grandi aziende, che portano lì, con il corriere, e consegnano il pacco, ma spesso questo ausilio non risulta idoneo. Oppure delle volte non si riesce proprio a montarle, perché non c’è l’assistenza necessaria.
Questa prassi, potete immaginare, è inaccettabile. Trascura l’assistenza, che è il vero cuore del problema. E a farne le spese sono soltanto le persone disabili, che spesso non hanno voce. Hanno chiesto più volte di partecipare a degli incontri. Sono costrette a rivolgersi a degli specialisti a proprie spese per ottenere le necessarie regolazioni. Ma anche le spese sanitarie, questi centri acustici in questo territorio […] quindi non riescono neanche a poter partecipare […]. Assessore, le chiedo veramente di porre rimedio […] al massimo ribasso […] procedere, invece, a un rapporto, com’era in precedenza […] e queste piccole nostre imprese di […].
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Pagliaro.
Assessore Lopalco, vuole fare una breve replica? Prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Il tema lo conosciamo bene. Siamo assolutamente consapevoli di molte situazioni. Lei parlava di disabilità particolari, con ausili protesici che devono essere customizzati. Esiste questo problema.
Capite bene che le direzioni amministrative hanno sempre la necessità, purtroppo, di barcamenarsi fra quello che è il miglior prodotto da fornire al cittadino e quelli che sono dei problemi che potrebbero configurare un danno erariale. Quindi, il sistema delle gare, ovviamente, mette al riparo da questa fattispecie.
Ripeto, avevamo già raccolto queste richieste da parte dei diversi livelli di disabilità, dalle audioprotesi fino alle carrozzine per difetti motori gravi eccetera. È un problema complesso, che richiede un approccio che sia molto settoriale. Del resto, dare a tutti una stessa regola, cioè dare, per esempio, alle audioprotesi la stessa regola delle carrozzine, potrebbe non affrontare il problema nella giusta misura. Quindi, è un problema un po’ complesso. Io posso dare la mia assicurazione che come assessorato stiamo sul tema e siamo sensibili a questa problematica.
Se vuole, posso far preparare una relazione scritta, se può servire anche nella dialettica con le associazioni, per relazionare sull’attuale atteggiamento e quali sono i piani per affrontare il problema da parte del Dipartimento Salute.
Speaker : PAGLIARO
Grazie, assessore. Attendo questa nota scritta, così potrò divulgarla alle associazioni e agli amici disabili che mi hanno fatto…
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Pagliaro.
Adesso abbiamo l’interrogazione numero 22 del collega Perrini: “Criticità presidio ospedaliero Valle d’Itria di Martina Franca”.
Collega Perrini, mi sembra sia pervenuta anche risposta scritta. Non so se è soddisfatto o comunque vuole illustrare l’interrogazione.
C’è Perrini?
Speaker : PERRINI
Mi è arrivata la risposta dell’assessore Lopalco. Non sono soddisfatto perché quell’ospedale, come ha detto anche il Presidente Emiliano un mesetto fa, abbiamo sbagliato a farlo diventare Covid. Sono sempre più convinto che quell’ospedale si è fatto un grande errore a farlo convertire Covid, perché ci sono troppe difficoltà in queste ore, soprattutto per le altre patologie, perché avendo problemi di accesso e di altre situazioni perché i percorsi sono identici porta a delle grosse problematiche.
L’assessore Lopalco, che ringrazio e capisco il grande lavoro che fa, perché non è facile stare al posto suo, lo invito a farsi qualche volta un giro con me nel mio territorio così perché forse si rende conto della situazione dell’ospedale di Martina Franca.
Speaker : PRESIDENTE
Va bene. Assessore Lopalco, il collega Perrini la aspetta per farsi un giro assieme a Martina Franca, all’ospedale.
Possiamo passare all’interrogazione successiva, la numero 25 del collega Pagliaro: “Delibera parcheggio Zara Lecce. Richiesta parere su corretta applicazione del regolamento regionale 11/2018 sul commercio”. È per l’assessore Delli Noci.
È pervenuta risposta scritta, mi dicono. È soddisfatto della risposta scritta, collega Pagliaro?
Speaker : PAGLIARO
Ringrazio l’assessore Delli Noci per essere stato tempestivo. Al momento va bene così. Abbiamo anche qualche elemento per approfondire, ma […]. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, collega Pagliaro.
Passiamo, quindi, all’interrogazione numero 28 del collega Lacatena, ad oggetto “Unità Operativa di Urologia dell’ospedale San Giacomo di Monopoli e prospettive per il servizio sanitario del territorio”.
Collega Lacatena, se vuole, se è presente, può illustrarla. Collega Lacatena, mi sente? Non sente il collega Lacatena. Non so se possiamo contattarlo.
Collega Lacatena, mi sente? Non mi sente il collega Lacatena. Non so se riusciamo a contattare il collega Lacatena, anche telefonicamente, eventualmente. Sta provando la dottoressa.
Nel frattempo, approfitterei per l’altra interrogazione, la n. 29, del collega Perrini, che riguarda l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del SARS-Cov-2. Grave situazione di criticità in cui versa l’ospedale Moscati di Taranto.
Collega Perrini, lo vuole illustrare?
Speaker : PERRINI
Nel mese di novembre sono successe delle problematiche molto serie al Moscati. Io ho ricevuto una marea di segnalazioni, sia da categorie di sindacati, soprattutto da pazienti che sono passati da quell’ospedale, ma soprattutto da parenti di defunti.
Voglio sapere se l’assessore Lopalco è a conoscenza di queste problematiche del Moscati, ma soprattutto se sa perché quelle tende che servivano da degenza momentanea, cioè per fare i tamponi, alla fine sono diventate, tra ottobre e novembre, tende da degenza. All’improvviso, dopo un mesetto, dopo queste problematiche che sono accadute, queste tende sono state smantellate immediatamente. Vorrei sapere se è a conoscenza di tutte queste problematiche.
Ci sono stati anche dei focolai all’interno dei reparti di ematologia. Problematiche che, in base a quelle che ho detto all’inizio del Consiglio regionale, a proposito della prima fase, caro assessore Lopalco... La prima fase nel tarantino è andata bene soprattutto perché al Moscati si sono organizzati bene. Sia il reparto oncologico sia il reparto ematologico da quell’ospedale sono stati trasferiti presso delle Case di cura private. Quell’ospedale diventò tutto Covid. Il problema è che sono rientrati là nel mese di luglio e purtroppo i posti sono diventati di meno. Per quel fatto, secondo me, sono state penalizzate sia Martina Franca che Manduria.
Questo è stato un problema dell’organizzazione di quest’estate di cui parlavamo prima, che se fosse rimasto com’era nella prima ondata l’ospedale Moscati tutto Covid, credo che oggi sia il Valle d’Itria di Martina che il Giannuzzi di Manduria potevano andare meglio.
Speaker : PRESIDENTE
Prego, assessore Lopalco.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Grazie, Presidente.
Alcune segnalazioni sono quelle segnalazioni aneddotiche che giustamente, come diceva il collega Perrini, chi sta sul territorio magari raccoglie, però capite anche bene che alcune di queste segnalazioni aneddotiche, molte delle quali sono anche arrivate qui in Regione, sono anche strumentali. Poi, quando si verificano, si capisce che alcune erano decisamente strumentali.
Per quanto riguarda la tenda […] o nel momento di picco quelle tende avevano lo scopo di creare delle situazioni di… cioè, erano delle camere di compensazione, erano delle camere di triage o post triage per il pronto soccorso Covid, erano degli astanti dei Covid, tanto per capire, per permettere la sosta in sicurezza dei pazienti prima del ricovero definitivo. Quando non è stato più necessario, perché sono state aperte altre postazioni, altri posti letti sulla rete tarantina, quelle tende sono state smantellate.
Ripeto, nel momento in cui ci sono, e capisco la meritoria azione sul territorio dei consiglieri, se ci sono delle segnalazioni, che siano, però, segnalazioni documentate, circostanziate e veritiere, noi siamo ovviamente pronti per poi fare le nostre verifiche.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : PERRINI
Ringrazio l’assessore. Questo è il modo giusto di approccio. Ma le posso dire che a me non arrivano le segnalazioni e non le vado a verificare. Mi arrivano le segnalazioni e vado direttamente sul posto, le verifico io personalmente. Quando […] che ho fatto le mie verifiche. Come adesso le dico che la situazione al Moscati, sia nel reparto ematologia che nel reparto oncologico, sta andando bene. Di questo devo dire “grazie” al […] sanitario, a me e a tutte le persone che in questo momento si sono date da fare per riportare tranquillità.
La ringrazio.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Dobbiamo tornare a Lacatena. Così eravate rimasti d’accordo? Sì.
Speaker : LACATENA
Grazie, Presidente. Mi scuso, ma prima ho avuto un’interruzione. Con questa interrogazione voglio capire qual è la situazione del reparto di urologia del San Giacomo di Monopoli. Come sapete, l’ospedale San Giacomo di Monopoli serve un comprensorio abbastanza grande e soprattutto l’urologia in questo periodo, in questi anni ha rappresentato uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio.
L’idea che si perda il primariato credo che rappresenti un indebolimento non giustificato, soprattutto alla luce, lo saprà l’assessore Lopalco, del costruendo ospedale Monopoli-Fasano, che diventerà un’eccellenza del sud-est barese. Proprio ieri c’è stata un’audizione sollecitata dal consigliere Amati, dove ci hanno rappresentato quello che è il cronoprogramma per la consegna dell’opera.
Quello che chiediamo all’assessore Lopalco è attenzione rispetto all’ospedale di Monopoli, di Fasano, di Conversano, soprattutto per quanto concerne le risorse umane o all’interno presenti, perché io non vorrei che si arrivi alla conclusione dei lavori dell’ospedale Monopoli-Fasano senza avere le risorse umane.
Credo che in un’ottica di progettualità che negli interventi precedenti devo riconoscere in capo all’assessore Lopalco è evidente che oggi bisogna anche ragionare su quelle che saranno tutte le risorse da insediare dal punto di vista professionale del nuovo ospedale.
L’interrogazione verte proprio su questo, capire qual è l’intendimento dell’Amministrazione, qual è la situazione reale per quanto concerne il reparto di urologia del San Giacomo di Monopoli. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Chiedo scusa, sempre sul San Giacomo di Monopoli, c’è anche l’interrogazione a firma del consigliere Bellomo. C’è il consigliere Bellomo? Magari si può unire la discussione in maniera tale che l’assessore Lopalco risponde ad entrambi.
Speaker : BELLOMO
Sì, certo.
Speaker : PRESIDENTE
Okay. La vuole illustrare un minuto, Presidente Bellomo?
Speaker : BELLOMO
Parliamo del punto 34.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, sì.
Speaker : BELLOMO
Mi sembra che sono stato abbastanza esaustivo nell’interrogazione, quindi non tolgo tempo a nessuno. Però, è obiettivamente una situazione che, se non fosse tragica, sarebbe da film comico quello che sta accadendo in quel di Monopoli, all’ospedale. Veramente voglio chiedere all’assessore il perché di questa situazione, che si protrae e ad oggi è ancora esistente.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Assessore, prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Non posso commentare sulla comicità della situazione. Quello che posso dire è che noi possiamo confermare che l’ospedale di Monopoli, che già attualmente ha una sua valenza di preminente polo chirurgico, continuerà in questa sua vocazione. Continuerà in questa sua vocazione in particolar modo il reparto di urologia, che conosciamo bene, soprattutto in occasione del prossimo polo del sud-est barese.
Noi possiamo dare garanzie del fatto che l’urologia dell’ospedale di Monopoli resterà lì, integrata nella rete ospedaliera e che la frazione chirurgica, inclusa l’urologia, di quell’ospedale sarà mantenuta.
Speaker : BELLOMO
Chiedo scusa se intervengo. Il fatto che da venti giorni non ci sono gli ascensori e quindi il 118, anche per pazienti eventualmente Covid, non possono accedere, quindi poi sono dirottati a Bari [...] perché non funzionano gli ascensori, non da un giorno o due giorni, sono oramai più di venti giorni, venticinque, è una cosa che fa rabbrividire.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Su questo tema in particolare farò la mia verifica con il dirigente [...].
Speaker : PRESIDENTE
Grazie. Benissimo.
Consigliere Pagliaro. Interrogazione n. 30 all’ordine del giorno: “Pazienti Covid con disabilità, protocollo per consentire affiancamento in ospedale ai caregiver familiari”.
Speaker : PAGLIARO
Grazie, Presidente.
Le faccio un piccolo richiamo. Ha ricevuto il messaggio [...]
Speaker : PRESIDENTE
Ha ricevuto il messaggio?
Speaker : PAGLIARO
Che proviene dal mondo degli ambulanti?
Speaker : PRESIDENTE
No.
Speaker : PAGLIARO
Segnalavo il fatto che i Comuni, ai quali già...
Speaker : PRESIDENTE
Ah, lo segnalava prima. Sì. Stiamo continuando con le interrogazioni. Alla fine procediamo.
Speaker : PAGLIARO
Così. Giusto un ricordo [...] come può immaginare.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, immagino.
Speaker : PAGLIARO
Questa è un’altra interrogazione [...] utile per farci riflettere sulla necessità di avere una sensibilità particolare nei confronti del mondo della disabilità.
Io ho avuto modo di parlarne con l’assessore, scambiando quattro parole. È stato gentilissimo, in occasione dello scorso Consiglio sul bilancio, ad esempio, a fare qualche accenno alla volontà politica e operativa di dare attenzione a questo mondo. Vi sto parlando dei caregiver dei disabili malati di Covid. Non so se è possibile, Presidente. Glielo chiedo perché non so se il protocollo prevede la possibilità di mandare degli audio nei Consigli regionali. Non lo faccio oggi perché siamo in remoto. Ma se questa possibilità dovesse esserci, io avrei piacere a far ascoltare alcuni audio da parte di alcuni genitori di ragazzi disabili […] di ragazzi disabili che hanno avuto […] perché non si facevano curare, perché si trovavano in ambienti nuovi, freddi. Per quanto il personale, con tutta la professionalità, la cordialità e la sensibilità necessarie, provasse a dare assistenza, rifiutavano qualsiasi forma di assistenza, si rifiutavano addirittura di mangiare. Sono stati per giorni e giorni senza farlo, con la disperazione dei loro parenti e dei loro genitori.
Devo ringraziare la sensibilità del direttore dell’ASL di Lecce e alcuni primari, che hanno sfidato il Covid e hanno consentito l’ingresso di alcuni parenti di questi ammalati di Covid disabili, però in altre occasioni questo non è avvenuto.
Io capisco anche la difficoltà del caso, ne abbiamo parlato con l’assessore, però visto che ha preso l’impegno il 21 dicembre scorso gli chiedo di dare seguito a quell’impegno, anche sulla scorta dell’esempio della Regione Lazio, che ha diffuso alle ASL un protocollo per consentire ai caregiver familiari di affiancare i pazienti con disabilità non collaborativi ricoverati in ospedale per Covid.
Anche la Puglia ascolti le pressanti istanze del mondo della disabilità e faccia in modo di garantire la massima sicurezza ai parenti che scelgono di stare a fianco dei propri cari. In un momento di malattia così terribile e ad alto rischio di contagio come il Covid, è necessario anche su questo alzare l’asticella dell’attenzione.
Questo è un percorso di civiltà e di umanità, che può e deve essere realizzato anche nella nostra Regione. Sono sicuro che l’assessore, il Presidente, la Presidente e tutti noi ci faremo vanto di questa decisione, che non è complicata, c’è bisogno di fare un po’ di attenzione, magari prevedendo il protocollo come quello della Regione Lazio, che mi sembra impeccabile, oppure sottoporlo anche alla discrezionalità con dei comitati ad hoc nelle singole ASL. Però, non si perda altro tempo. Non voglio speculare sulle morti, caro assessore, però ci sono stati già dei morti disabili per Covid perché non sono stati curati e assistiti dai propri familiari.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Assessore, prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
È inutile dire che questo è un problema importante. Qui si tratta fondamentalmente di garantire anche la salute di chi presta assistenza, perché, come sapete, nel caso in cui noi abbiamo un paziente Covid positivo, purtroppo, l’estrema contagiosità è tale che non basta. Se si tratta di contatti occasionali allora basta magari mascherina e visiera e ci si può avvicinare. Se si tratta, invece, di prestare assistenza sistematicamente per un periodo prolungato in un reparto Covid, purtroppo, bisogna vestirsi e vestiti significa tuta e tutti i dispositivi di protezione individuale.
Per vestirsi non basta soltanto indossare […], bisogna fare il training eccetera. Questo non è escluso si possa fare se per esempio siamo di fronte ad un […] che ha un minimo di capacità di […]a questo proposito. Un passo in avanti che noi possiamo fare, invece, e che ci proponiamo di fare è quello di avere un’arma in più, che è la vaccinazione. Quindi, un messaggio forte che noi possiamo dare al mondo della disabilità è quello appunto di porre gli assistenti dei disabili in priorità avanzata per la vaccinazione Covid, perché una volta che li abbiamo vaccinati capite bene che sarà molto più semplice permettere, anche con un minimo di dotazione di sicurezza, una assistenza prolungata. Accogliamo questo stimolo da parte del consigliere Pagliaro e rilanciamo, accanto a questo protocollo, includendo in questo protocollo, per quello che potrà essere fattibile nelle aziende pugliesi, il tema della vaccinazione.
Speaker : PAGLIARO
Apprezzo molto, assessore, questo rilancio e a questo punto le chiedo di essere tempestivo nell’inserire in priorità i parenti dei disabili, anche se non sono, per fortuna, ancora stati colpiti dal Covid anche alla luce delle notizie che ci provengono, ahimè, dai fatti di cronaca, dove questi vaccini alcune volte vengono anche distribuiti agli amici e agli amici degli amici. Questa è una vergogna. Anche la nostra regione, purtroppo, è stata sottoposta a questa onta.
Mi auguro che questa azione di rilancio che lei ha voluto oggi porre in essere possa temperare e compensare questi fatti molto gravi.
Grazie, assessore.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie ad entrambi. È molto bello vedere questa collaborazione, soprattutto su temi così importanti per la vita della persona.
Anche la prossima interrogazione è particolarmente rilevante, sempre a firma Pagliaro, sui precari storici in servizio presso la ASL di Brindisi: proroga contratti a termine e stabilizzazione.
Vuole dire qualcosa?
Speaker : PAGLIARO
Al noto precariato, che riguarda moltissimi Operatori sociosanitari, questa è una questione che conosciamo tutti molto bene, abbiamo provato in ogni occasione a dare solidarietà, a dare visibilità a queste battaglie, però vorrei veramente sapere quanto tempo, quali sono i tempi perché si possa disporre della proroga dei contratti di lavoro che sono in scadenza, come tutti sapete, in particolar modo presso la ASL di Brindisi, dove ci sono precari storici che sono stati attinti dalla graduatoria del 2009, addirittura, al fine di sanare questa disparità rispetto ai colleghi già stabilizzati, in modo da assicurare la meritata tranquillità economica e lavorativa a figure professionali così importanti, imprescindibili oramai per la situazione del nostro sistema sanitario.
Principalmente un impegno, che so già ci sarà, ma anche tempi stretti per disporre immediatamente almeno la proroga dei contratti che sono in scadenza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie a lei.
Assessore Lopalco, lei è gettonatissimo questa sera. Pensi che c’è anche il lato buono della medaglia, cioè che oggettivamente stiamo discutendo tantissime interrogazioni pendenti. Quindi, la risposta verbale può soddisfare l’esigenza di impiegare anche meno tempo, poi, nella risposta scritta.
Prego.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Anche questo tema, come diceva il Presidente Pagliaro, è un tema ben noto. Ci sono ostacoli tecnici importanti che si sta cercando di superare. Per quanto riguarda i tempi, ho saputo che lunedì in Commissione Sanità c’è all’ordine del giorno proprio questo tema della proroga dei contratti degli operatori sociosanitari, quindi in quell’occasione penso che si potrà approfondire di più e soprattutto alla luce anche di alcune pieghe di possibile intervento che ci sono nell’ultima finanziaria. Quindi, attraverso il dipartimento e con la discussione della Commissione Sanità vedremo, lunedì, di dare una risposta più certa.
Speaker : PAGLIARO
Quindi, lunedì in Commissione possiamo dire ai nostri amici che attendono le risposte che potrebbero avere definitivamente una risposta a questo problema? Lunedì in Commissione?
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Lunedì in Commissione porteremo i riscontri tecnici su quello che si può fare e quello che non si può fare.
Speaker : PAGLIARO
Speriamo bene.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Ancora il consigliere Pagliaro, questa volta all’indirizzo dell’assessore Maurodinoia: “50 milioni di euro per completare la metro Salento”.
Prego.
Speaker : PAGLIARO
Il Presidente conosce benissimo questa questione.
Speaker : PRESIDENTE
Sì, certo.
Speaker : PAGLIARO
La conosce benissimo perché lei è stata attiva in più occasioni. Però, questo è un altro di quei problemi che sono una ferita profonda del nostro e del mio Salento, la grande incompiuta tra le opere pubbliche, attesa da venticinque anni, questa realizzazione della metropolitana di superficie del Salento.
Pensate, domenica abbiamo previsto una manifestazione, per cui si può salire su questo trenino, che spesso ho chiamato in maniera colorita e colorata del far-west: due ore e ventitré minuti per percorrere sessantacinque chilometri. Questa è una vergogna, inflitta quotidianamente agli utenti della tratta Gagliano del Capo-Lecce.
Nella mia interrogazione suono la sveglia alla Regione, chiedendo priorità assoluta al finanziamento di questa opera, un finanziamento necessario per completare […] considerando che ancora i treni viaggiano a gasolio, oltretutto con grave nocumento al nostro ambiente. Anche qui ci agganciamo sempre alla necessità di salvaguardare un nostro paradiso, che il nostro Salento.
Dall’assessore ai trasporti Maurodinoia, però, è giunta una risposta a dir poco sbrigativa, che fa indignare me e tutti i consiglieri di centrodestra che, insieme a me e a molti manifestanti venerdì scorso sono saliti su questo trenino.
Sinceramente ci è sembrato un po’ inaccettabile che l’Assessorato ai trasporti scrolli le spalle e scarichi così il barile sul Governo limitandosi a dire che il suo compitino l’ha fatto. Ha chiesto al Ministero i 50 milioni necessari per completare l’opera, ma non ha ancora ricevuto alcuna risposta. Quando vuole il Presidente Emiliano sa battere i pugni sui tavoli, pretendere finanziamenti. In questo caso vi chiediamo di mettere in priorità questa benedetta opera e lo facciamo collegandoci anche alla 275. C’è un’altra interrogazione che è stata presentata da alcuni miei colleghi, il primo firmatario è l’amico Antonio Gabellone, che oggi non vedo all’ordine del giorno, ma sono sicuro che è un argomento che tratteremo con tenacia e determinazione.
Il Salento ha bisogno di fare la voce grossa, consentiteci di farla, perché per altre opere che sono state considerate strategiche nella Regione Puglia i soldi si sono trovati: 3,5 milioni di euro, ho letto, di una delibera di qualche giorno fa per valorizzare e intensificare i trasporti in questo periodo. I soldi si trovano quando si ha la volontà di farlo. Questa struttura, questa nostra infrastruttura, che è un simbolo della decadenza del fallimento del sistema pubblico dei trasporti nella nostra regione, bisogna veramente riuscire a realizzarla. Questa battaglia noi la porteremo avanti fino in fondo per dare finalmente ai cittadini del Salento e ai turisti, principalmente ai turisti, consentitemi, la possibilità di avere un trasporto pubblico decoroso. Sappiamo bene che i nostri turisti arrivano a Brindisi e poi inizia il viaggio della speranza. Bene che vada c’è un piccolo transfert che li porta a Lecce e poi “ti saluto, Margherita”. Noi vorremmo una volta per tutte che il nostro territorio, potenzialmente e straordinariamente ricettivo, possa avere le infrastrutture necessarie per essere al passo con i tempi.
Quindi, gentile assessore, caro Presidente, battetevi per avere questi 50 milioni oppure tiriamoli fuori noi dal nostro bilancio regionale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente Pagliaro.
Collega Maurodinoia, prego.
Speaker : MAURODINOIA, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile
Presidente, innanzitutto volevo dire che una risposta scritta è già pervenuta al consigliere Pagliaro. Mi dispiace se il riscontro alla sua interrogazione sia stato da lei considerata una risposta in burocratese e assolutamente insoddisfacente. Ovviamente, sto ripetendo le sue dichiarazioni.
La mia risposta aveva l’obiettivo, consigliere Pagliaro, di spiegare dettagliatamente come il costo totale del progetto di elettrificazione della linea ferroviaria Martina Franca-Lecce-Otranto [...], passato per effetto del trasferimento della proprietà di Ferrovie Sud Est al gruppo Ferrovie dello Stato, nonché per effetto della nuova normativa che [...] che si tratta di un processo che viene da lontano, sia per la [...] emersa di un adeguamento del progetto [...] e alla norma intervenuta, da 130 milioni di euro a 180 milioni di euro.
Ho anche sottolineato nella risposta che l’Assessorato, constatando la necessità di reperire il nuovo fabbisogno finanziario, pari a 50 milioni di euro, ha, con diverse note, citato il Ministero a trovare la copertura necessaria, nota non riscontrata. Questo che le ho scritto non significa sicuramente scaricare la colpa al Governo. Anzi, le dico di più. Con il mio arrivo è iniziata addirittura un’interlocuzione con il Ministro per trovare una soluzione, soprattutto alla luce di quel passaggio di proprietà da FSE a Ferrovie dello Stato.
Quando lei parla di scaricabarile sinceramente mi sorprende. Soprattutto mi sorprende quando dice di reperire somme all’interno del nostro bilancio, quando lei dovrebbe sapere che non esiste un capitolo nel bilancio dedicato alla realizzazione delle infrastrutture. Negli anni passati non c’è mai stata la realizzazione di un’infrastruttura con dei soldi di bilancio autonomo, ma sempre con fondi, sia ministeriali sia comunitari. Quindi, non abbiamo la disponibilità di 50 milioni di euro. Quando lei parla della delibera di Giunta che prevedeva un prelievo dal fondo di riserva per i 3,3 milioni, in questo caso stiamo parlando di servizi, che è una cosa ben diversa dalle infrastrutture.
Tuttavia, concludo dicendole che tale intervento è sicuramente alla nostra attenzione, alla mia e quella del Presidente Emiliano, ed è rivolta, la nostra attenzione, [...] Puglia e non a una parte della Puglia, come lei ha dichiarato. Quindi, non è la vostra battaglia, ma sarà la nostra battaglia. L’Assessorato è al lavoro per risolvere anche questa questione, che è una questione che ho ereditato, ma che sta a cuore anche a me e che, quindi, cercherò, anche con l’aiuto del Presidente Emiliano […] 50 milioni di euro per realizzare l’infrastruttura.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie.
Prego.
Speaker : PAGLIARO
Assessore, lei mi ha fatto la cronistoria di quello che conosciamo benissimo. Se in questa occasione avrà notato, mentre nelle altre occasioni penso di essere stato molto pacato, anche sereno e anche garbato, che ho un po’ alzato i toni è perché non ne possiamo più di queste promesse. Sa quante volte ci sono state interrogazioni e quante volte abbiamo ricevuto queste risposte? Può immaginarlo quante volte in venticinque anni? Non si deve dispiacere, niente di personale, gentile e illustrissimo assessore Maurodinoia. Però, deve assumersi la responsabilità di reperire i fondi per completare quest’opera irrinunciabile.
Io sono contento che lei ritenga che anche la nostra terra non si debba considerare di serie B e che gli interessi siano in tutta la regione in maniera equilibrata ed equanime. Prendo atto di queste sue dichiarazioni. Saremo molto attenti in questi cinque anni per darne seguito.
Le posso assicurare – lei non c’entra nulla, dato che è appena arrivata al Governo regionale – che la distribuzione di risorse non è mai stata equilibrata in questa regione. Potrei raccontarle degli aneddoti divertentissimi che mi hanno raccontato i Presidenti della Provincia Pellegrino e Divella di come purtroppo si faceva sempre una distinzione per territorio.
Lei oggi ha fatto delle dichiarazioni importanti, io ne prendo atto. Questa nostra battaglia continuerà. Se lei ci degnerà di una visita, noi avremmo tanto piacere di ospitarla sui nostri trenini facendoci una passeggiata per arrivare nella splendida Santa Maria di Leuca, in modo che possa constatare di persona quello che le stiamo dicendo.
Io intanto prendo atto della sua risposta, non sono soddisfatto di questa risposta, ma vigileremo con attenzione. Preghiamo nuovamente lei e il Presidente Emiliano di alzare la voce e battere i pugni. Le risorse si devono trovare, perché oltretutto sarebbe un’assurdità visto che i 130 milioni di euro sono là, a disposizione.
Un’altra cosa che si dovrebbe fare, e chiudo, assessore, è quella di invitare Ferrovie dello Stato a iniziare i lavori. Anche questo non riusciamo a comprenderlo, perché stiano aspettando i 50 milioni per avere l’intero budget per iniziare i lavori, che potrebbero già iniziare grazie ai 130 milioni di euro che hanno a disposizione.
Saremo vigili su questo tema […].
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Presidente Pagliaro, ovviamente la questione è importantissima. Siamo tutti a vigilare e a insistere su questo tema.
Facciamo un po’ il punto. C’è un’altra interrogazione urgente del consigliere Pagliaro rivolta all’assessore Lopalco. Poi, ci sono due interpellanze e due interrogazioni ordinarie.
A questo punto, se riusciamo ad essere sintetici, per quanto gli argomenti siano importanti, riusciamo oggi a chiudere l’intero ordine del giorno.
Consigliere Pagliaro, siamo all’interrogazione numero 33, all’assessore Lopalco: “Ospedale di Galatina conservi classificazione di I livello.
Speaker : PAGLIARO
Questa è un’interrogazione complessa, quindi mi farebbe piacere che l’assessore potesse risponderci per iscritto e se ha voglia di dirci qualcosa ce lo dica. È troppo lunga l’esposizione. Vorrei fermarmi alla richiesta di interrogazione che ho fatto per iscritto. L’assessore ce l’ha. Mi auguro che voglia risponderci. Se ritiene che l’argomento è troppo complesso, dovremmo eventualmente rinviarlo al prossimo Consiglio, perché questa questione merita grande attenzione.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Sono consapevole che la questione è molto complessa, anche perché, come già ho accennato prima, qualunque tipo di intervento su un polo ospedaliero deve essere valutato sempre in una situazione e in una condizione di rete e di armonizzazione con i servizi presenti sul territorio.
Poiché anche questa emergenza Covid ha oggettivamente, durante l’urgenza, modificato alcuni assetti… Facciamo un esempio. Se in un ospedale è stata istituita una terapia intensiva, è chiaro che la presenza di una terapia intensiva in un ospedale in qualche maniera ne potrebbe anche modificare quella che è la vocazione di quel presidio ospedaliero stesso. Ecco perché va rivista un po’ tutta la rete ospedaliera soprattutto una volta passata l’emergenza Covid, speriamo fra qualche mese. Io mi riservo di darle risposta scritta alle specifiche della sua interrogazione, però, tenete presente che su tutto il ragionamento della definizione della rete ospedaliera va preso questo approccio di sistema.
Speaker : PAGLIARO
Mi accontenterei, assessore, se mi confermasse che l’ospedale di Galatina rimane di I livello. Già questo per me sarebbe un grandissimo risultato, per me e per i tanti utenti. Si calcolano circa 90.000-100.000 persone che utilizzano quella struttura ospedaliera.
Quindi, già il fatto che ci possa essere la volontà politica a conservarne [...].
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Va bene. Le risponderò per iscritto.
Speaker : PRESIDENTE
Okay. Perfetto.
Adesso passiamo alle interpellanze.
C’era il Presidente Emiliano in collegamento.
Rilancio dell’ex ILVA di Taranto: chiarimenti. È a firma del Presidente Bellomo.
Non c’è il Presidente Bellomo? L’interpellanza, quindi, è decaduta.
Consigliere Gabellone, c’è?
Non vedo collegato il Presidente Bellomo. Neanche il consigliere Gabellone, a dire la verità.
Speaker : GABELLONE
Sì, ci sono.
Speaker : PRESIDENTE
Perfetto. Okay.
Adozione di un piano regionale “Campagna di vaccinazione anti SARS-Covid. Fase 1”.
Prego.
Speaker : GABELLONE
Approfitto della presenza, che ho appena ascoltato, dell’assessore Lopalco per dire che nella sequenza delle situazioni già alcune situazioni si sono modificate.
Assessore, le chiedo, siccome la vaccinazione sta procedendo e la possibilità di avere un quadro chiaro è sempre più necessaria, perché è evidente che ci sono intanto alcuni dubbi e alcuni interrogativi che vengono posti da alcune categorie, che non sono molte volte nella fascia prioritaria, seppure ci sia una situazione di grande necessità, se lei non ritenga opportuna l’adozione di un piano regionale “Campagna di vaccinazione anti Covid” per fare in modo che ogni cittadino abbia dinanzi a sé chiaro il quadro della situazione e che, quindi, possa realmente avere la “tranquillità” di sentirsi assistito e difeso rispetto a questa battaglia molto importante.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Le rispondo facilmente. L’adozione del Piano Covid…
Speaker : BELLOMO
Presidente, se magari, prima che risponda l’assessore al Presidente, faccio io un piccolo intervento su quella campagna. Mi pare che l’assessore possa essere esaustivo anche su quella mia, insomma. Presidente?
Speaker : PRESIDENTE
A dire la verità, Presidente Bellomo, io l’ho chiamata tre volte e lei non ha risposto.
Speaker : BELLOMO
Presidente, ero andato in bagno.
Speaker : PRESIDENTE
Okay. Mi sembra di poter giustificare questa assenza.
Va bene, richiamiamo il Presidente Emiliano, allora. Deve avere un attimo di pazienza, finisce di rispondere l’assessore Lopalco al Presidente Gabellone e trattiamo la sua.
Speaker : LOPALCO, assessore alla sanità
Grazie. Anche perché la mia risposta sarà breve.
Presidente Gabellone, dicevo, nell’ultima riunione di Giunta abbiamo deliberato il Piano regionale di vaccinazione Covid, che altro non è purtroppo che una semplice adozione del Piano nazionale, cioè nel senso che le priorità della vaccinazione anti-Covid sono decise dal Ministero della salute e dall’Autorità commissariale nazionale. Noi non abbiamo grossi margini di manovra per poter gestire e fare un piano regionale dettagliato per quanto riguarda le categorie da vaccinare. Nel piano dettagliato regionale c’è chiaramente la strutturazione, l’implementazione, l’organizzazione, i punti di vaccinazione, il personale eccetera. Però, per esempio, ora siamo in fase 1, e nella fase 1 è stato deciso dall’Autorità nazionale, sulla scorta di quelle che sono le dosi di vaccino disponibili, che purtroppo sono limitate, di vaccinare operatori sanitari e residenti nelle RSA, e non si può andare al di fuori di queste categorie. Faccio un esempio: gli odontoiatri, che a nostro parere e a buon diritto hanno una priorità molto alta di essere vaccinati… Voi immaginate che l’odontoiatra è a contatto con la bocca aperta di un paziente senza mascherina, quindi chi più di lui è esposto a un rischio di malattia respiratoria. Eppure, non sono stati inclusi dal Commissario Arcuri e dal Ministero della salute in fase 1. Noi stiamo facendo di tutto per far sì che con le dosi a nostra disposizione possiamo, per esempio, includere anche questa categoria, così come la categoria dei farmacisti, che sono in prima linea nella somministrazione di farmaci e magari vanno in farmacia con la febbre, tanto per dirne uno.
Le nostre possibilità di azione sulle categorie da vaccinare sono molto, molto limitate. Quello che noi possiamo fare è, a mano a mano che abbiamo le informazioni, comunicarle al meglio possibile. Per esempio, la fase 2, cioè la vaccinazione degli ultraottantenni e delle persone con fragilità, la cosiddetta fase 2, inizierà appena arriverà la disponibilità di nuovi vaccini. Abbiamo appena saputo che il vaccino Moderna è stato distribuito ed è arrivato in Italia nel centro di smistamento, ma ancora non abbiamo un Piano regionale, non hanno detto alla Regione Puglia quante dosi arriveranno. Quindi, anche noi non possiamo pianificare in quale settimana partiremo con la vaccinazione degli ultraottantenni. Quindi, per questo momento ci stiamo limitando a completare la fase 1.
Ripeto, purtroppo, queste informazioni arrivano man mano che la situazione evolve e arrivano dal Governo centrale. Abbiamo piccolissimi margini di manovra. Quello su cui io mi posso impegnare è dare notizia, magari sul sito PugliaSalute, di tutte queste informazioni in maniera che il cittadino sappia più o meno in quale mese partirà la vaccinazione di quella categoria.
Speaker : GABELLONE
Assessore, le assicuro che a me questo è sufficiente. È importantissima la diffusione delle notizie perché la gente, purtroppo, vive in uno stato d’ansia e in alcuni casi si trasforma in uno stato di depressione, per cui ha sempre la necessità in qualche modo di conoscere, di sapere per poter apprezzare anche la distanza temporale molte volte tra quello che è il momento attuale e quella che sarà la fase, il momento in cui potrà raggiungere l’obiettivo che è quello di vaccinarsi e quindi di sentirsi meno indifesa e più sicura. Su questo lei ha centrato un po’ quella che era l’esigenza che ponevo in essere con l’interpellanza. La ringrazio di aver voluto rispondere e dare la assicurazione che io speravo di avere.
Speaker : PRESIDENTE
Benissimo.
Speaker : GABELLONE
Una cortesia le chiedo. Probabilmente per un disguido di ordine tecnico-amministrativo, la dottoressa Gattulli ne è al corrente, un mio emendamento alla legge di stabilità, al bilancio, trasformato poi in ordine del giorno sulla 275 è sfuggito nelle fasi concitate, in parte diurne e in parte notturne dell’ultimo Consiglio, per cui io lo sto riproponendo chiedendole di tener conto di questo disguido e quindi della circostanza che doveva venire oggi in Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE
Presenterà una mozione che porteremo al prossimo Consiglio. Va bene.
Presidente Bellomo, chiudiamo con questa interpellanza i lavori del Consiglio: “Rilancio ex ILVA di Taranto: chiarimenti”.
Speaker : BELLOMO
Ho ricevuto i chiarimenti per iscritto, però volevo dire all’assessore Maraschio che quanto ha scritto è esattamente il contrario di quello che il Presidente Emiliano aveva dichiarato.
Voglio capire: è male informata perché è il nuovo assessore? Se Emiliano dice di aver richiesto e ottenuto l’adozione di un tavolo tecnico in cui la Regione Puglia doveva partecipare per poter ottenere [...] contributi in ordine a quelli che sono gli accadimenti intorno [...].
Ricevo oggi la risposta alla mia interrogazione, nella quale si dice che la Regione Puglia non partecipa a nessun tavolo, non ha richiesto nessun tavolo, quindi [...]. Vorrei capire se è vera l’una o è vera l’altra. A questo punto, sono due organi, i più importanti della Regione, il Presidente Emiliano e l’assessore al ramo, che mi dicono due cose differenti.
Speaker : PRESIDENTE
Assessore, prego.
Ho visto anche il Presidente Emiliano. Non so chi vuole rispondere.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale
Presidente Capone?
Speaker : PRESIDENTE
Sì.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale
Di solito in questi casi bisogna chiedere un confronto [...].
Speaker : PRESIDENTE
Presidente, non si sente molto bene però.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale
Sono sempre molto divertenti [...].
Inutile dire che la dialettica è sempre l’argomento più interessante. Dico solo quello che mi riguarda più da vicino. Dopo l’assessore completerà meglio di me il mio pensiero.
Noi, assieme al Sindaco di Taranto e ai Sindaci dell’area metropolitana della città di Taranto, abbiamo avviato un tavolo, che abbiamo denominato “tavolo per l’accordo di programma di Taranto”, che era stato fissato ‒ adesso vado a memoria ‒ credo per il 9 dicembre. In quella fase il Presidente del Consiglio Conte ci chiese di rinviare di qualche giorno la riunione del tavolo perché intendeva partecipare personalmente. Quindi, questo è l’appuntamento al quale abbiamo rinviato questo tavolo di lavoro, che ovviamente non è ancora formalmente costituito a causa anche di diversi problemi, che il Presidente del Consiglio sta superando in queste ore. Evidentemente non ha ancora indicato la data alla quale fare riferimento.
Questo accordo di programma ha come finalità quella di apportare al piano industriale, concertandolo con i vari soggetti protagonisti della vicenda industriale IBA, concertando delle innovazioni tecnologiche da riportare dentro le autorizzazioni integrate ambientali e gli altri elementi che consentano così di conciliare i due punti di vista, quello della città di Taranto e della Regione Puglia, che sono alternativamente o per la chiusura dell’area a caldo o per l’integrale decarbonizzazione, a seconda di quale delle due ipotesi fosse preferita dal Governo, e invece l’ipotesi che deriva, almeno così intuiamo, dagli accordi che sono stati stipulati tra il Governo e ArcelorMittal, […] l’accordo in essere, che viceversa prevedono, sì, una forte percentuale di decarbonizzazione, ma non l’integrale decarbonizzazione.
Su questo punto c’è un conflitto, un conflitto che noi speriamo di poter affrontare in modo positivo, anche perché la posizione sia del Movimento 5 Stelle che del Partito Democratico, sia a livello regionale che a livello nazionale, è per spingere quell’accordo ben oltre il limite che fu trovato all’epoca del Governo Gialloverde, quello tra Lega e Movimento 5 Stelle, che si limitò a recepire un accordo che la Regione Puglia, devo dire allora in solitudine, aveva sempre respinto e che era quello della posizione del Governo monocolore PD, perché la Lega, assieme al Movimento 5 Stelle, ritenne di omologare, senza apportare, se non piccole, differenze, l’accordo stipulato dal Ministro Calenda con l’azienda a seguito della cosiddetta gara di aggiudicazione.
In questa fase, invece, sia il Partito Democratico che il Movimento 5 Stelle stanno spingendo, devo dire in modo costruttivo e stanno premendo sul Governo perché questa innovazione tecnologica porti al migliore degli accordi possibili.
Noi, ovviamente, abbiamo già detto che non intendiamo retrocedere di un millimetro sulle due ipotesi di chiusura dell’area a caldo o di totale e integrale decarbonizzazione e quindi parteciperemo a questo tavolo con grande determinazione ancora maggiore se tutti i partiti presenti e tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale dovessero condividere questa impostazione programmatica che abbiamo individuato.
Non so se questo sia sufficiente. Comunque, rimango qui per conoscere dal consigliere Bellomo se ha bisogno di altre informazioni.
Cedo la parola all’assessore Maraschio.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente. Prego, assessore.
Speaker : MARASCHIO, assessore all’ambiente
Grazie, Presidente. Non credo di dover aggiungere altro. Facevamo riferimento al fatto che ancora, al momento, non c’è stato questo tavolo e quindi non potevamo riferire nulla rispetto all’accordo intervenuto tra Stato e ArcelorMittal, tra il Governo e ArcelorMittal.
Non devo aggiungere nient’altro a quello che ha detto lei.
Speaker : BELLOMO
Mi ritengo soddisfatto. Solo per precisazione, l’assessore ha scritto a me cose leggermente diverse, dicendo che non c’era nessuna convocazione di nessun tavolo. Comunque, il Presidente Emiliano è stato esaustivo. Solo una preghiera: quando si recherà a Roma, di informare il Consiglio di quanto effettivamente viene proposto e di ciò che poi saranno le conclusioni.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale
Senza dubbio, consigliere. Sarà mia cura informare lei e tutto il Consiglio regionale appena questo incontro si svolgerà. Credo che sarà anche quello in videoconferenza e quindi eviteremo trasferte. Spero al più presto. Tra oggi e domani sapremo con certezza chi sarà il nostro interlocutore.
Speaker : PRESIDENTE
Grazie, Presidente. Grazie a tutti voi, colleghi. È stata una lunga, ma proficua, estremamente proficua, seduta.
Adesso abbiamo finito tutti i lavori che ci eravamo programmati.
Vi saluto, vi auguro buona serata. Alla prossima.
La seduta del Consiglio è tolta. Arrivederci a tutti.
Speaker : PAGLIARO
Presidente?
Gli ambulanti.
Speaker : PRESIDENTE
Gli ambulanti. Stiamo accertando con la dottoressa Zampano, perciò le avevo detto di sentirci alla fine della seduta, qual è lo stato della pratica. Magari ci sentiamo privatamente. Okay? Ci sentiamo dopo.
Speaker : PAGLIARO
La circolare [...].
Speaker : PRESIDENTE
Sì. Infatti. È chiaro.
Speaker : PAGLIARO
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Arrivederci.
Non credo che riguardi noi. Chi sta parlando?
Speaker : DI BARI
Chiedo scusa, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE
Prego.
Speaker : DI BARI
La risposta che deve dare al collega Pagliaro, se potesse [...] nella chat [...] della dottoressa... Nella chat che è stata istituita per il Consiglio online...
Speaker : PRESIDENTE
Okay.
Speaker : DI BARI
È una domanda ricorrente...
Speaker : PRESIDENTE
Va bene, senz’altro.
Speaker : DI BARI
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE
Arrivederci.
Buona serata.